Newsletter ARIFL - IO LAVORO

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1 Newsletter ARIFL - IO LAVORO Numero 3 Settimana Novembre 2009 Domanda di lavoro, il settore più sofferente è il manifatturiero. Un indagine Unioncamere Lombardia evidenzia l andamento della produzione Flussi di mercato del lavoro in Lombardia Tra i nuovi avviamenti primo posto al Commercio e Servizi (76%) seguito da Industria (12%) e Costruzioni (8%). Fanalino di coda l Agricoltura (4%). 2 5 La giusta direzione. La Cassa Integrazione Guadagni ha salvato l economia dal collasso e il bilancio tra avviamenti e cessazioni è tornato positivo. Le previsioni per il 2009 sul mercato del lavoro. La cassa integrazione guadagni (ordinaria, straordinaria o in deroga) ha costituito il principale strumento di salvaguardia dei posti dei lavoro con cui l industria italiana ha affrontato la crisi in corso. La sua estensione (tramite il meccanismo della deroga, con il coinvolgimento delle Regioni e del Fondo Sociale Europeo) ha consentito di attutire i colpi della crisi non solo nelle grandi imprese, ma anche nelle piccole imprese dell indotto. In questo numero della newsletter vengono riportati i dati di cassa cercando di stimarne la diffusione e l impatto in termini di ore autorizzate per dipendente e settore: nonostante l alleggerimento del ricorso alla cassa in ottobre le posizione della meccanica, del legno e del tessile restano ancora pesanti. Segnali di miglioramento vengono dalle comunicazioni obbligatorie. Nonostante la diminuzione degli avviamenti nel terzo trimestre 2009 prosegua rispetto al terzo trimestre 2008, il saldo fra avviamenti e cessazioni è tornato positivo, segnalando la ripresa del mercato del lavoro alla ripresa dell attività lavorativa a fine estate. Se questa tendenza dovesse rivelarsi stabile anche per il quarto trimestre 2009, l anno potrebbe concludersi con un aumento della disoccupazione contenuto, ma con una riduzione diffusa dei tempi di lavoro degli occupati, sia tramite CIG sia tramite la riduzione della durata dei contratti a termine. Giampaolo Montaletti Direttore dell Osservatorio Mercato del Lavoro

2 Numero 3 Pagina 2 Domanda di lavoro, il settore più sofferente è il manifatturiero. Un indagine Unioncamere Lombardia evidenzia l andamento della produzione In termini di articolazione settoriale della domanda di lavoro, il 2009 registra pronunciate difficoltà nell occupazione manifatturiera. Infatti, il profilo settoriale della recessione, concentrata prevalentemente nei settori dell industria, sta comportando una contrazione della domanda di lavoro che, per ora, è stata affrontata con varie forme di riduzione dell orario e la crescita del ricorso della cassa integrazione, al fine di mantenere il livello degli organici in attesa della ripresa, di cui si intravedono i primi deboli segnali. L ultima indagine congiunturale di Unioncamere Lombardia (III trimestre 2009) evidenzia comunque un rallentamento della caduta tendenziale dei livelli produttivi nell industria che passa dal -11,0% del II trimestre al -10,5%. Il tasso di utilizzo degli impianti è cresciuto di un solo decimale (64,3% dal 64,2% del trimestre precedente). Perdura, ancorché in rallentamento, il calo congiunturale della produzione (-0,5% rispetto al II trimestre, dato destagionalizzato) mentre l indice della produzione industriale si stabilizza a quota 93,6 (destagionalizzato, base anno 2000=100), sempre lontano dal massimo (106,8) toccato tra fine 2007 ed inizio 2008 (Fonte Unioncamere). La contrazione dell attività industriale nel 2009 è stata dunque marcata per rapidità e dimensione ed ha visto esplodere su base annua il ricorso agli strumenti di integrazione salariale. Tra le misure di sostegno al reddito la Cigo, in un quadro di crisi aziendale congiunturale, si configura come uno strumento tipicamente industriale finalizzato alla conservazione dei posti di lavoro e di integrazione della retribuzione, nonché alla riduzione contestuale del costo del lavoro per le aziende. Per valutare in maniera più corretta la diffusione e l impatto settoriale della Cig ordinaria, possiamo tentare di pesare questo strumento per comparto, ossia considerare il rapporto esistente tra le ore concesse di sospensione e la platea di addetti potenzialmente fruitori di questo ammortizzatore. Tale valutazione, mese per mese, è possibile partendo dai dati forniti dall Inps sul volume di ore concesse per classe di attività economica e dai dati statistici forniti dall Inail inerenti gli stock di lavoratori impiegati per settore (unità di lavoro-anno) e le caratteristiche delle aziende assicurate. La base dati Inail è aggiornata al 2008 e consente di ottenere, oltre all articolazione per comparto, la dimensione delle aziende e di discriminare le aziende artigiane dalle altre. Circoscrivendo l ambito di analisi alle aziende non artigiane con più di 15 addetti, è possibile calcolare mensilmente la distribuzione procapite delle ore complessivamente autorizzate per settore, partendo dal momento di deflagrazione della crisi nel tessuto industriale (autunno 2008). Limitando l analisi ai comparti individuati nel contesto regionale come quelli più in difficoltà (in base ai maggiori incrementi tendenziali di Cig e/o alle quote maggiori di ore assorbite nel 2009, vedi newsletter n.2), otteniamo le traiettorie di evoluzione dei diversi settori economici, tab.1 e graf. 1. Tab.1 ore autorizzate di Cigo in Lombardia, medie per dipendente e settore. Ottobre 2008 ottobre 2009.

3 Numero 3 Pagina 3 Osserviamo che nel settore metalmeccanico (comparto meccanico e metallurgico) si è passati da una teorica riduzione di ore lavorate per ogni addetto (avente diritto all intervento della Cigo) pari a 3,6 nel mese di ottobre 2008, a 43,2 ore nello stesso mese dell anno in corso, con un picco a settembre 2009 di oltre 58 ore medie di Cigo per lavoratore. Il settore del legno che, dopo la metalmeccanica, è quello che mostrava la maggiore crescita tendenziale di Cig complessiva (vedi Newsletter n.2), evidenzia un andamento più critico: ad ottobre 2008 le ore autorizzate di Cigo medie per dipendente erano 4,6 con picchi elevati nei mesi di maggio 2009 (58,6 ore) e settembre 2009 (76,2 ore), attestandosi nell ultimo mese a 28,8 ore pro capite, inferiore al valore del metalmeccanico. Il settore tessile, nell ultimo semestre evidenzia una distribuzione procapite del monte ore di Cigo mensile costantemente inferiore ai valori del comparto metalmeccanico e del legno, benché all inizio della crisi (autunno 2008) partisse con un più alto livello di ore medie per addetto, riconducibili a pregresse e strutturali difficoltà interne al comparto. Un altro settore che ha visto amplificare le proprie criticità dalla crisi è quello della chimica, petrolchimica e gomma; tuttavia, nel periodo in analisi, assorbe mensilmente una quantità media di ore Cigo per dipendente sempre inferiore ai già citati comparti. Nel novero dei settori più in difficoltà, si è omesso di riportare graficamente il settore alimentare giacché, per il basso rapporto tra ore autorizzate e stock di addetti (vedi tab. 1), risulterebbe eccessivamente appiattito sulle ascisse del grafico 1. Infine, è possibile evidenziare la dinamica delle ore medie di Cigo per dipendente in riferimento al complesso dell industria manifatturiera; si va da 2,6 ore medie per lavoratore nel mese di ottobre 2008 a 21,4 ore nel corrispondente mese del 2009, graf. 2. Graf.1 ore autorizzate di Cigo in Lombardia, medie per dipendente e settore. Fonte: elaborazione Arifl su dati Inps ed Inail

4 Numero 3 Pagina 4 Graf.2 ore autorizzate procapite di Cigo in Lombardia, totale industria manifatturiera. Fonte: elaborazione Arifl su dati Inps ed Inail

5 Numero 3 Pagina 5 Flussi di mercato del lavoro in Lombardia. Tra i nuovi avviamenti primo posto al Commercio e Servizi (76%) seguito da Industria (12%) e Costruzioni (8%). Fanalino di coda l Agricoltura (4%). Le comunicazioni obbligatorie riferite al III Trimestre 2009 ammontano complessivamente a oltre 869 mila, di cui il 47% è relativo ad avviamenti (pari a oltre 405 mila), il 43% a cessazioni (pari a oltre 378 mila), la quota rimanente, pari al 10%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali. Il 50% degli avviamenti è avvenuto nel mese di settembre così come il 41% delle cessazioni; significativo il dato relativo al saldo positivo che si riscontra nel trimestre tra avviamenti e cessazioni (oltre 27 mila avviamenti in più rispetto alle cessazioni). Effettuando un confronto tra i dati relativi a questo trimestre e i corrispondenti dati del 2008, si può osservare una tendenza in diminuzione pari complessivamente al 22,5% circa per gli avviamenti e un calo del 18,6% per le cessazioni. Tabella 1 - Numerosità eventi a confronto III Trimestre 2009, III Trimestre 2008 Evento avviamento Dall analisi dell evento avviamento si nota che le assunzioni avvengono prevalentemente per la classe di età giovane, per cui il 48% degli avviamenti complessivi avviene nella classe di età anni, mentre la classe di età anni possiede una quota percentuale del 35% sugli avviamenti totali. In relazione alla tipologia contrattuale, su oltre 405 mila avviamenti, il 51% è relativo a comunicazioni per contratti a Tempo Determinato, il 21% per contratti a Tempo Indeterminato, il 13% per avviamenti con contratto di Lavoro a progetto, l 11% per Somministrazione e il 3% per contratti di Apprendistato. Con riferimento ai dati del medesimo trimestre 2008, si osserva un calo degli avviamenti per tutte le tipologie contrattuali, ad eccezione del Lavoro a progetto (si veda tabella 2). Tabella 2 - Avviamenti per tipologia contrattuale III Trimestre 2009, III Trimestre 2008

6 Numero 3 Pagina 6 Dall analisi dell articolazione degli avviamenti per settore di attività economica si può osservare la prevalenza del Commercio e Servizi, con oltre 308 mila avviamenti e una quota percentuale sul totale pari al 76%, seguito dall Industria in senso stretto con il 12%, dalle Costruzioni con l 8% ed infine l Agricoltura con il 4%. Il confronto tra il III Trimestre 2009 e il III Trimestre 2008 manifesta un andamento negativo per tutti i settori di attività economica; gli avviamenti nell Industria in senso stretto calano del 45% circa, nelle Costruzioni del 27% circa e infine nel Commercio e servizi il calo è del 17%. Con riguardo alla distribuzione geografica per provincia in cui ha sede operativa l azienda che ha effettuato gli avviamenti si osserva che il 75% degli avviamenti complessivi sono avvenuti nelle province di Milano, Brescia, Bergamo, Varese e Monza e Brianza. Evento cessazione Nel III trimestre 2009 le cessazioni avvengono prevalentemente per la classe di età giovane, il 48% delle cessazioni complessive avviene nella classe di età anni, mentre la classe di età anni possiede una quota percentuale del 35%. Le cessazioni avvengono con una quota pari al 43% per la tipologia contrattuale Tempo Determinato, seguono il Tempo Indeterminato con un valore del 24%, il Lavoro a progetto con il 15%, la Somministrazione con il 12% e infine l Apprendistato con il 3%. Con riferimento ai dati del medesimo trimestre dell anno precedente, si osserva un calo delle cessazioni per tutte le tipologie contrattuali ad eccezione del Lavoro a progetto, per cui si registra un aumento del 14% circa. Per quanto riguarda l analisi dell articolazione delle cessazioni per settore di attività economica si veda tabella 3 Tab. 3 Cessazioni per settore di attività economica, III Trimestre 2009 Segue grafico che rappresenta il saldo tra avviamenti e cessazioni per ciascun settore, confrontando il III Trimestre 2008 con il III Trimestre ARIFL Via G. Cardano, Milano tel , fax , IO LAVORO - ITALIAOGGI Via M. Burigozzo, Milano tel , fax ,