IL TRITICALE KWS DA BIOMASSA E ZOOTECNIA

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1 IL TRITICALE KWS DA BIOMASSA E ZOOTECNIA 1. Come produrre un buon triticale 2. Utilizzo del triticale per biogas e nell alimentazione animale 2. Le varietà per il : lancio dei primi frumenti KWS per biogas e nell alimentazione animale

2 COME PRODURRE UN BUON TRITICALE 5 REGOLE FONDAMENTALI: PER OTTENERE IL MASSIMO DAL TRITICALE ED UTILIZZARLO AL MEGLIO PER LA PRODUZIONE DI BIOGAS ED IN ZOOTECNIA 1. Corretta epoca di semina: il triticale è una coltura autunno-primaverile, iniziare le semine intorno alla metà di ottobre. In questa modo in tutti i cereali a paglia si prevengono gli eventuali attacchi di virus, sia quelli trasmessi dai funghi del terreno (SBWMV e WSMV) che dagli afidi (BYDV) 2. Corretta gestione dei residui colturali della coltura che precede il triticale: i residui colturali sono l habitat ideale per numerosi patogeni, come i funghi che causano il Mal del piede e molte malattie della parte area della pianta. Per questo è meglio evitare minime lavorazioni o non lavorazioni, un aratura, anche leggera, è una buona operazione agronomica per la prevenzione di molte malattie 3. Utilizzare seme di qualità, con una buona concia: numerosi patogeni sono presenti nelle cariossidi già al momento della raccolta. E necessaria una accurata selezione del seme da destinare alla semina, deve essere sano (certificato) e protetto da una concia che prevenga le malattie fungine, Mal del piede in modo particolare 4. Utilizzare la corretta quantità di seme: un alto investimento favorisce i fattori di stress e la presenza di malattie. Per i triticali KWS normalmente utilizzare kg di seme per ettaro (basarsi sul peso dei chicchi e sul momento della semina, dosi più alte in semine tardive) 5. bilanciata: distribuire i principali elementi nutritivi in modo equilibrato. Non eccedere con l azoto che è necessario soprattutto nel momento della ripresa vegetativa, in primavera 2

3 COME PRODURRE UN BUON TRITICALE ALTRE IMPORTANTI REGOLE DA SEGUIRE PER OTTENERE IL MASSIMO DAL TRITICALE E SFRUTTARE IN PIENO LA SUA POTENZIALITA NELLA PRODUZIONE DI BIOGAS ED IN ZOOTECNIA 1. Difendere la coltura dalla presenza di malattie fungine nella fase finale del ciclo di maturazione: in alcune annate particolarmente piovose, è temibile la ruggine che può essere controllata con specifici trattamenti dell apparato fogliare 2. Raccogliere il triticale con la corretta maturazione: il contenuto di sostanza secca deve essere compreso tra il 28-34%. Bisogna essere tempestivi nella raccolta, pochi giorni di ritardo possono compromettere la qualità del trinciato 3. Taglio di trinciatura corto: ci deve essere un ampia superficie di contatto tra massa verde e i micro-organismi che regolano il processo fermentativo. Questa operazione limita i fenomeni di galleggiamento nel digestore 3

4 IL TRITICALE IN ZOOTECNIA VANTAGGI GARANTITI DAL TRINCIATO DI TRITICALE NELL ALIMENTAZIONE ANIMALE (IN CAMPO) 1. Più energia: rispetto agli erbai tradizionali (tipo loietto annuale). Il triticale ha un elevata presenza di granella al momento della trinciatura, vale a dire un importante fonte di amido che si traduce in energia pronta all uso e facilmente disponibile per l utilizzo da parte degli animali 2. Più sanita: la maggiore resistenza all allettamento radicale del triticale, rispetto agli erbai tradizionali, consente di raccogliere un trinciato privo di sporcizia (soprattutto terra). Questo assicura l assenza di microorganismi indesiderati e potenzialmente nocivi per la salute degli animali (clostridi ed altri) nel silo raccolto 3. Più sostanza secca e più qualità: il triticale assicura rese più elevate in sostanza secca rispetto agli erbai tradizionali, e questo è il parametro produttivo di riferimento. Si raccoglie con un umidità intorno al 76-78%, per garantire alta % di proteine e di zuccheri e per avere la massima digeribilità della fibra (assenza di lignina e possibilità di allungare il taglio di trinciatura, fino a 1,2-1,8 cm, senza compromettere l insilamento e migliorando l attività del foraggio a livello ruminale) 4

5 IL TRITICALE IN ZOOTECNIA VANTAGGI GARANTITI DAL TRINCIATO DI TRITICALE NELL ALIMENTAZIONE ANIMALE (IN STALLA) 1. Digeribilità della fibra: rispetto al loietto, il trinciato dei cereali a paglia (triticale e frumento) occupa meno spazio nel rumine a parità di peso ingerito dall animale. Questo stimola gli animali a mangiare (e a produrre) di più. Di fatto, si migliora l ingestione della sostanza secca che è un fattore ben correlato con le rese produttive degli animali 2. Reddito aziendale: con l utilizzo del trinciato prodotto con i cereali a paglia (triticale e frumento) si riesce a diminuire la quantità di silomais nella razione giornaliera, con una riduzione dei costi di alimentazione. Inoltre si contengono i rischi di contaminazione dovuti alla possibile presenza di aflatossine negli ibridi mais più sensibili ai patogeni fungini della spiga 3. Qualità dell alimento: i cereali a paglia (triticale e frumento) hanno buone caratteristiche alimentari, soprattutto per quanto riguarda il contenuto in proteine che è leggermente superiore a quello del mais e per la degradabilità della fibra. I valori di degradabilità dell NDF sono in linea con quelli del mais, ma più stabili 5

6 TRITICALE O FRUMENTO SCEGLIERE ILTRITICALE O IL FRUMENTO PER PRODURRE UN TRINCIATO AUTUNNO- PRIMAVERILE DI ELEVATA QUALITA? E COMUNQUE DI UN OTTIMA SCELTA, CON ALCUNE PICCOLE DIFFERENZE A FAVORE DEL TRITICALE CHE E BENE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE Non ci sono differenze significative nella qualità del prodotto finale: numerosi confronti, le analisi qualitative e le prove condotte (anche con il CRPA) per valutare le rese energetiche hanno confermato che i due cereali garantiscono le stesse performance sia in stalla che nel digestore A FAVORE DEL TRITICALE: 1. è leggermente più precoce del frumento foraggero e permette di anticipare la successione colturale con mais o sorgo in seconda epoca di semina 2. permette di raggiungere performance produttive (sostanza secca/ha) più elevate e stabili negli anni A FAVORE DEL FRUMENTO: 1. Ha una perdita di umidità più lenta nella fase di maturazione latteo-cerosa e permette di gestire la fase di raccolta con maggiore tranquillità nel caso si debba ritardare tale operazione 6

7 TRIMMER Triticale invernale da biomassa PUNTI DI FORZA Ottima potenzialità produttiva Densità di semina PROFILO VARIETALE Kg/ha, i quantitativi più elevati nelle semine tardive Pianta sana e ben sviluppata in altezza azotata Media ( unità/ha in 2-3 interventi) Buona precocità Eccellente tolleranza all allettamento con P2O5 e K2O Epoca di fioritura Accestimento Fogliosità Peso semi Potenziale produttivo Oidio Ruggine Medio-bassa (60-80 unità/ha, in presemina) Medio precoce FATTORI PRODUTTIVI Ottimo Molto elevata Medio-alto Molto elevato SUSCETTIBILITA ALLE AVVERSITA Rincosporiosi Allettamento radicale Medio-bassa 7

8 KWS FIDO Triticale invernale da biomassa PUNTI DI FORZA Eccellente spinta produttiva Densità di semina PROFILO VARIETALE Kg/ha, i quantitativi più elevati nelle semine tardive Massima sanità azotata Media ( unità/ha in 2-3 interventi) Rapido sviluppo della pianta Media precocità con P2O5 e K2O Epoca di fioritura Accestimento Fogliosità Peso semi Potenziale produttivo Oidio Ruggine Medio-bassa (60-80 unità/ha, in presemina) Media FATTORI PRODUTTIVI Ottimo Molto elevata Medio-alto Molto elevato SUSCETTIBILITA ALLE AVVERSITA Rincosporiosi Allettamento radicale Medio-bassa 8

9 COSINUS Triticale invernale da biomassa PUNTI DI FORZA Elevate produzioni di biomassa Massima tolleranza alle avversità Intenso sviluppo vegetativo Ottima tolleranza all allettamento Densità di semina azotata con P2O5 e K2O Epoca di fioritura Accestimento Fogliosità Peso semi Potenziale produttivo Oidio Ruggine PROFILO VARIETALE Kg/ha, i quantitativi più elevati nelle semine tardive Media ( unità/ha in 2-3 interventi) Medio-bassa (60-80 unità/ha, in presemina) Media FATTORI PRODUTTIVI Ottimo Elevatissima Medio-alto Eccellente SUSCETTIBILITA ALLE AVVERSITA Rincosporiosi Allettamento radicale 9

10 KWS DACANTO Frumento invernale da biomassa PUNTI DI FORZA Alte produzioni di biomassa, prolungato stay green Varietà sanissima: stelo, foglie e spiga Tollerante l allettamento radicale Ottima tolleranza al freddo. Forte capacità di crescita nell inverno, rapida ripresa vegetativa in primavera Densità di semina azotata con P2O5 e K2O Epoca di fioritura Accestimento Fogliosità Taglia pianta Potenziale produttivo Oidio Ruggine Septoria Allettamento radicale PROFILO VARIETALE Kg/ha, i quantitativi più elevati nelle semine tardive Media ( unità/ha in 2-3 interventi) Medio-bassa (60-80 unità/ha, in presemina) Media FATTORI PRODUTTIVI Ottimo Elevatissima, foglie larghe Media Eccellente SUSCETTIBILITA ALLE AVVERSITA 10

11 KWS FERRUM Frumento invernale da biomassa PUNTI DI FORZA Adatto a produrre abbondante biomassa Precoce nel segmento bioenergetico, spiccato stay green Densità di semina azotata PROFILO VARIETALE Kg/ha, i quantitativi più elevati nelle semine tardive Media ( unità/ha in 2-3 interventi) Ottimo profilo sanitario di pianta e spiga Ottima tolleranza all allettamento con P2O5 e K2O Epoca di fioritura Accestimento Fogliosità Taglia pianta Potenziale produttivo Oidio Ruggine Septoria Allettamento radicale Medio-bassa (60-80 unità/ha, in presemina) Media FATTORI PRODUTTIVI Ottimo Ottima Medio-alta Eccellente SUSCETTIBILITA ALLE AVVERSITA Medio-bassa Medio-bassa 11