SE CADE IL GOVERNO MIGLIORANO I CONTI: DEFICIT/PIL SOTTO IL 3%

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1 SE CADE IL GOVERNO MIGLIORANO I CONTI: DEFICIT/PIL SOTTO IL 3% Bortolussi: Da martedì ci ritroviamo con l aliquota ordinaria dell Iva più elevata tra i principali Paesi dell area dell Euro. Una famiglia di 4 persone pagherà 103 euro in più all anno. I trasporti subiranno il rincaro più pesante: 39 euro all anno. =================================================================== L eventuale caduta del Governo Letta rischia, paradossalmente, di rimettere un po d ordine ai nostri conti pubblici, almeno sino alla fine di quest anno. Certo, fa notare la CGIA, il nostro è un esercizio del tutto teorico che, però, potrebbe puntualmente verificarsi nelle prossime settimane. Purtroppo ancora una volta a pagare il conto sarebbero gli italiani che tra l aumento dell Iva e il pagamento della seconda rata dell Imu sulla prima casa si vedrebbero, negli ultimi 3 mesi di quest anno, sfilare dalle tasche 3,3 miliardi di euro. Ma andiamo con ordine. Nel caso Letta non fosse più nelle condizioni di guidare il Governo e in Parlamento non si riuscisse a trovare una nuova maggioranza in grado di esprimere un nuovo Esecutivo, gli italiani in questi ultimi 3 mesi dell anno subirebbero l aumento dell Iva ed il pagamento della seconda rata dell Imu sulla prima casa. Il primo aumento dovrebbe portare nelle casse dello Stato 1 miliardo di euro, il secondo 2,4 miliardi: entro la fine del 2013 le due operazioni darebbero un gettito complessivo di 3,4 miliardi. Queste nuove entrate servirebbero a coprire le tre principali misure da coprire entro la fine di quest anno che richiedono 2,5 miliardi di euro: 0,5 miliardi per il finanziamento della Cig in deroga; 0,4 miliardi per il finanziamento delle missioni militari e 1,6 miliardi per la correzione del rapporto deficit/pil entro il 3%. Il saldo, dato dalla sottrazione tra le nuove entrate e le misure da coprire, sarebbe positivo e pari a 0,9 miliardi che consentirebbe di far scendere il rapporto deficit/pil al 2,96%. Tenendo conto anche degli arrotondamenti, nella peggiore delle ipotesi il rapporto, comunque, si stabilizzerebbe al di sotto del 3%: la soglia, ricordiamo, necessaria per rispettare gli impegni presi con l Ue.

2 Ma al di là di questo esercizio di scuola, salvo interventi dell ultima ora, tra qualche giorno scatterà l aumento dell aliquota ordinaria dell Iva che salirà al 22%. Da martedì prossimo fa notare il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi rischiamo di ritrovarci con l aliquota ordinaria dell Iva più elevata tra i principali competitors dell area dell euro: 2,4 punti in più rispetto alla Francia e addirittura 3 punti percentuali in più rispetto alla Germania. Tenendo conto della spesa media calcolata annualmente dall Istat conclude Bortolussi se dal 1 ottobre l aliquota ordinaria salirà al 22%, una famiglia italiana composta da 4 persone pagherà quasi 26 euro in più di Iva in questi ultimi 3 mesi del 2013 e ben 103 euro nel I trasporti, carburanti in primis, subiranno i maggiori rincari: nel 2014 l aggravio medio sarà di 39 euro. Altri 20 euro aggiuntivi graveranno sulla spesa per l abbigliamento e le calzature e altri 17 euro per l acquisto della mobilia e degli elettrodomestici. SENZA GOVERNO LETTA: NUOVE ENTRATE E MISURE DA COPRIRE ENTRO IL 2013 (valori in miliardi di euro) NUOVE ENTRATE GETTITO MISURE DA COPRIRE RISORSE NECESSARIE SALDO (a-b) Aumento Iva al 22% 1 Finanz. Cig in deroga 0,5 Pagamento 2 rata Imu 1 casa 2,4 Finanz. missioni militari 0,4 Correz. deficit entro 3% 1,6 TOTALE (a) 3,4 TOTALE (b) 2,5 0,9 (*) Elaborazione Ufficio studi CGIA (*) Una volta coperte le spese necessarie per affrontare le principali emergenze, questi 900 milioni di euro di nuove entrate farebbero scendere il rapporto deficit/pil al 2,96%. Tenendo conto anche degli arrotondamenti, nella peggiore delle ipotesi comunque il rapporto rimarrebbe al di sotto del 3%.

3 Aliquote ordinarie Iva dal Principali Paesi area euro % ITALIA 22 BELGIO 21 SPAGNA 21 OLANDA 21 AUSTRIA 20 FRANCIA 19,6 GERMANIA 19 Elaborazione Ufficio studi CGIA su dati CE Stima degli effetti dell incremento di un punto dell IVA (dal 21 al 22%) sulla spesa delle famiglie italiane. Spesa media per una famiglia di 4 componenti Valori in euro Aggravio IVA 2013 Aggravio IVA 2014 Alimentari e bevande 0,50 2 Abbigliamento e calzature 5,00 20 Mobili, elettrod. e servizi per la casa 4,25 17 Trasporti 9,75 39 Comunicazioni 1,50 6 Tempo libero, cultura e giochi 1,75 7 Altri beni e servizi 3,00 12 TOTALE SPESA (*) +25, Elaborazione: Ufficio Studi CGIA su dati ISTAT (*) Esclusi i tabacchi e i fitti figurativi Nota: Si è ipotizzato che i comportamenti di consumo delle famiglie non mutino a seguito della variazione dell'iva. Oltre all aggravio annuo, si è evidenziato a parte il maggior carico IVA che le famiglie sopporteranno nel 2013, in considerazione del fatto che l aumento avverrà dal 1 ottobre 2013.

4 Beni e servizi interessati dall'aumento dell'aliquota Iva dal 21 al 22% Vino Abbigliamento Calzature Riparazioni di abbigliamento e calzature Elettrodomestici Mobili Articoli di arredamento Biancheria per la casa Servizi domestici Riparazioni di mobili, elettrodomestici e biancheria Detersivi Pentole, posate ed altre stoviglie Tovaglioli e piatti di carta, contenitori di alluminio Lavanderia e tintoria Acquisto di auto Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti Carburanti per veicoli Manutenzione e riparazioni Giochi e giocattoli Radio, televisore, hi-fi e videoregistratore Computer, macchine da scrivere e calcolatrici Cancelleria Riparazioni radio, televisore, computer, ecc. Prodotti per la cura personale

5 Barbiere, parrucchiere, istituti di bellezza Argenteria, gioielleria, bigiotteria e orologi Borse, valige ed altri effetti personali Onorari liberi professionisti Fonte CGIA Mestre

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