Procedura per la prevenzione delle Infezioni da microrganismi farmaco resistenti (Multi-Drug-Resistant Organisms)
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- Ambrogio Beretta
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1 Procedura per la prevenzione delle Infezioni da microrganismi farmaco resistenti (Multi-Drug-Resistant Organisms) 2016
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3 Premessa Dal punto di vista epidemiologico, si definiscono microrganismi multifarmaco-resistenti (MDRO) gli organismi, per lo più batteri, che sono resistenti ad una o più classi di antibiotici. Tali ceppi si selezionano allorquando vengono utilizzate frequenti e prolungate terapie antibiotiche non sempre mirate (U.O. di Terapia Intensiva, Rianimazione, Lungodegenze). I principali Microrganismi Multiresistenti sono: - Staphylococcus aureus con ridotta sensibilità ai glicopeptidi (VISA); - Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA); - Enterococchi resistenti alla vancomicina/teicoplanina (VRE); - Bacilli Gram negativi non fermentanti (Pseudomonas spp., Acinetobacter spp., etc.) - Enterobatteri\ produttori di ESBL (beta-lattamasi a spettro esteso); I MDRO sono potenzialmente poco diffusivi e in genere non particolarmente virulenti: a determinarne la pericolosità è la loro resistenza alle terapie antibiotiche. I MDRO possono colonizzare qualunque individuo: saranno poi le condizioni dell ospite a determinare o meno l insorgenza dell infezione ( pz immunodepressi, - pz affetti da patologie multiple pz sottoposti frequentemente a terepie /diagnostiche invasive, - pz che necessitano di ricoveri prolungati ). La principale modalità di trasmissione dell infezione da MDRO in ambito ospedaliero e comunitario è dovuta alla mancata osservanza di comportamenti / procedure assistenziali corrette che determinano il trasferimento di MDRO dal paziente colonizzato/infetto ad altri pazienti nonchè la colonizzazione degli operatori sanitari che diventano essi stessi serbatoi di infezione /veicoli nonchè, anche per anni,portatori asintomatici. I siti più frequentemente colonizzati da MDRO sono : 1 tratto urinario ( es: portatori di catetere vescicale a permanenza ); 2 lesioni da pressione ; 3 tratto gastrointestinale ; 4 vie respiratorie ; 5 cute. 3
4 Trasferimento di pz ospedalizzati in altri paesi Trasferimento da altre strutture ospedaliere Gravita delle condizioni cliniche del pz FATTORI DI RISCHIO Ventilazione assistita Permanenza in Unita di Terapia Intensiva Trapianti di midollo o di organi solidi Pregresso intervento chirurgico 4
5 STAPHYLOCOCCUS AUREUS RESISTENTE ALLA METICILLINA (MRSA) (Gram+) Cocchi gram positivi con le stesse caratteristiche degli S. aureus sensibili alla meticillina; EPIDEMIOLOGIA MRSA è endemico in molte strutture sanitarie. la presenza di pazienti asintomatici colonizzati da MRSA facilita la diffusione del germe. l uso prolungato di antibiotici per il trattamento delle infezioni da MRSA può aumentare lo sviluppo di resistenza dello S. aureus ai glicopeptidi, è importante prevenire la trasmissione di MRSA per mantenere opzioni terapeutiche efficaci. PRINCIPALI SITI E QUADRI PATOLOGICI SOSTENUTI DA STAPHILOCOCCUS AUREUS: Cute e tessuti molli: foruncoli, infezioni di ferite traumatiche o chirurgiche. App. scheletrico: ostiomielite App. respiratorio: polmonite(anche severa) App. circolatorio: endocardite App. genito-urinario:ascesso renale, inf. delle basse vie urinarie Sistema nervoso centrale: ascessi celebrali ed epidurali Sangue: batteriemia normalmente complicata da ascessi metastatici con diversa localizzazione Apparato digerente: gastroenterite (tossinfezioni alimentari) FATTORI DI RISCHIO PER L ACQUISIZIONE DEL MRSA(COLONIZZAZIONE O INFEZIONE) Non adeguate procedure del lavaggio delle mani e di asepsi da parte degli operatori sanitari. Degenza ospedaliera prolungata. Ammissione in UO ad alto rischio. Terapia antibiotica. Severa malattia di base. Presenza di dispositivi medici invasivi. Operatori sanitari colonizzati con MRSA. Inadeguata pulizia ambientale. SERBATOIO Il maggior serbatoio sono le narici anteriori ma sono interessati anche altri siti :le ascelle, il peritoneo, le membrane mucose. Le persone possono trasportare MRSA in modo persistente o intemittente. I siti nasale e peritoneale sono i più frequentemente identificati. I tossicodipendenti, gli ustionati, il personale ospedaliero con dermatiti. MRSA è stato trovato in superfici contaminate, polvere, etc. TRASMISSIONE La trasmissione più spesso avviene attraverso le mani non lavate del personale ospedaliero, dopo contatto con la pelle, materiali o apparecchiature contaminate con MRSA. La trasmissione per grossi droplet va tenuta in considerazione quando MRSA è presente nella saliva. 5
6 Enterobatteriacee produttrici di beta-lattamasi a spettro allargato (ESBL) (Gram-) Batteri Gram negativi ( Klesbsiella pneumoniae, Escherichia coli, Proteus mirabilis, ) Resistenti a Cetfazidime ed Aztreonam Sensibili al Cefotezam o alla Cefoxitina Fattori di rischio per colonizzazione da parte di ESBL Catetere arterioso-cvc Chirurgia addominale d urgenza Prolungata permanenza in UTI Lunghezza del ricovero Precedente assunzione di qualunque antibioti Somministrazione di ceftazidime o aztreonam Ricovero in case di riposo Precauzioni da adottare Precauzioni da contatto Precauzioni da contatto + droplet KLEBSIELLA PNEUMONIAE Serbatoio: uomo e varie specie animali (il germe è commensale del tratto intestinale e delle prime vie respiratorie). Largamente diffuso in natura: nelle acque, nel suolo, nei cereali. Patogeno opportunista Infezioni: - infezioni respiratorie:polmoniti, broncopolmoniti - infezioni urinarie - infezioni cutanee ( ferite, ulcere, decubiti ) ESCHERICHIA COLI Serbatoio: ospite abituale dell intestino dell uomo e degli animali. Infezioni: - infezioni urinarie - batteriemie - infezioni gastroenetriche - infezioni gastrointestinali PROTEUS MIRABILIS Serbatoio: uomo e varie specie animali (commensale dell intestino ). Infezioni; - infezioni urinarie - infezioni cutanee ( ferite, ulcere, decubiti ) - infezioni respiratorie ( bronchiti, broncopolmoniti, bronchiti croniche ) 6
7 Acinetobacter baumannii E un Bacillo Gram negativo, aerobio obbligato, batterio ubiquitario, Isolato dal suolo, dall acqua dolce, da scarichi, Isolato da vegetali e animali, Isolato da prodotti alimentari ( latte,carne,carcasse di polli eviscerati e altri prodotti derivati dal pollame). In ambiente ospedaliero è isolato da: Umidificatori, Apparecchiature di assistenza, Respiratori, Lavandini, Sifoni, Soluzioni antisettiche. E responsabile di oltre il 10% di infezioni ospedaliere nella terapia Intensiva dove è di difficile eradicazione. Le Infezioni possono essere Setticemie Pleuriti Endocarditi Polmoniti Suppurazioni cutanee Infezioni urinarie La multiresistenza del batterio è dovuta a : - Modificazione dell affinità dell antibiotico per il bersaglio (PBS) - Capacità di crescere a differenti temperature e ph - Inattivazione enzimatica 7
8 MODALITA DI TRASPORTO DEL PAZIENTE COLONIZZATO/INFETTO DA MDRO (MULTI DRUG RESISTANT ORGANISM MDRO) Gli spostamenti del paziente per sospetta o conclamata colonizzazione/infezione da MDRO devono essere limitati allo stretto indispensabile. TRASPORTO DEL PAZIENTE INTERNAMENTE AL PRESIDIO Se necessario trasportare il paziente colonizzato/infetto da MDRO in altra U.O./ Servizio del Presidio : a) Avvisare l UO dove verrà condotto il paziente delle sue condizioni e delle precauzioni da adottare. b) Utilizzare barella o comunque sedia a rotelle per evitare il contatto con i locali di transito ascensori, corridoi, maniglie varie e per consentire l eventuale attesa senza l utilizzo di panche o sedute di altro tipo. c)se il pz è condotto in un servizio diagnostico al rientro nella U.O. allontanare la biancheria eventualmente utilizzata durante il trasporto, procedere alla detersione/disinfezione di barella e/o sedia a rotelle utilizzata. d) Il servizio diagnostico provvederà alla disinfezione delle superfici (lettino visita, etc) e degli elettromedicali prima di accogliere il nuovo utente. MODALITA DI TRASFERIMENTO IN AMBULANZA VERSO ALTRO PRESIDIO In caso fosse necessario trasportare il paziente colonizzato/infetto da MDRO in altro Presidio : a) comunicare alla UO ricevente le condizioni del paziente, b) comunicare agli operatori addetti al trasporto le precauzioni da adottare. Dopo il trasporto del paziente e l accompagnamento nella struttura di destinazione: - c) smaltire nella struttura stessa i DPI utilizzati, d) raccogliere la biancheria utilizzata nei sacchi di raccolta, e) arieggiare, f) disinfettare l ambulanza e le apparecchiature elettromedicali. 8
9 ALLEGATO MRSA Staphylococcus aureus Meticillino resistente Isolato da Cute, drenaggi, ferita chirurgica Sangue Urine Precauzione da adottare (oltre alle precauzioni standard) Contatto VRE Enterococcus Vancomicina - resistente Vie respiratorie Cute, drenaggi, ferita chirurgica Sangue Urine Feci Contatto + droplet Contatto ENTEROBATTERIACEE ESBL Vie respiratorie Cute, drenaggi, ferita chirurgica Sangue Urine Contatto + droplet Contatto ACINETOBACTER BAUMANNII multiresistente Vie respiratorie Cute, drenaggi, ferita chirurgica Sangue Urine Feci Contatto + droplet Contatto PSEUDOMONAS AERUGINOSA Resistente a tutti gli antibiotici testati Vie respiratorie Cute, drenaggi, ferita chirurgica Sangue Urine Contatto + droplet Contatto Vie respiratorie Contatto + droplet 9
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