Relatore: Presidente Raffaele Squitieri. Ha collaborato per l istruttoria e l analisi gestionale Rita D Innocenzo

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1 Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell ENI S.p.A. per l esercizio 2012 Relatore: Presidente Raffaele Squitieri Ha collaborato per l istruttoria e l analisi gestionale Rita D Innocenzo

2 Determinazione n. 79/2013 nell'adunanza del 26 luglio 2013; visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214; vista la legge 21 marzo 1958, n.259; visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 11 marzo 1961 con il quale l E.N.I., Ente Nazionale Idrocarburi, è stato sottoposto al controllo della Corte dei conti; vista la legge 8 agosto 1992, n.359, di conversione, con modificazione, del D.L. 11 luglio 1992 n.333, con cui l Ente Nazionale Idrocarburi da ente di diritto pubblico, costituito con legge 10 febbraio 1953, n.136, è stato trasformato in società per azioni, assumendo la denominazione di ENI S.p.A.; visto il bilancio della Società suddetta, relativo all esercizio finanziario 2012, nonché le annesse relazioni del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale, trasmessi alla Corte dei conti in adempimento dell art. 4 della citata legge n.259 del 1958; esaminati gli atti; udito il relatore Presidente di Sezione Raffaele Squitieri e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Società per l esercizio 2012; ritenuto che dall analisi dei bilanci e della documentazione acquisita della Società è emerso che: - nel 2012, Eni SpA ha conseguito un utile netto d esercizio di 9,08 miliardi di euro (in aumento, rispetto al 2011, del 115,7%) ed un patrimonio netto di 40,6 miliardi di euro (in incremento, rispetto al 2011, esercizio nel quale era ammontato a 35, 2 miliardi di euro);

3 2 - il Gruppo Eni ha conseguito un utile netto di 7,79 miliardi di euro (in aumento, rispetto al 2011, dell 13,6% compreso il risultato 2012 di Snam di competenza Eni) ed un utile netto adjusted di 7,13 miliardi di euro (in incremento del 2,7% rispetto al esercizio nel quale era ammontato a 6,94 miliardi di euro che raggiunge il 7,6% escludendo il contributo di Snam ai risultati); - grazie alla ripresa della produzione in Libia ed all apprezzamento del dollaro rispetto all euro, anche per il decorso esercizio, la migliore performance e stata quella del settore Exploration & Production, che ha ottenuto un utile netto adjusted di 7,4 miliardi di euro; - sui risultati delle divisioni Gas & Power, Rifining & Marketing ed il settore della Chimica hanno inciso le difficoltà dei relativi mercati per effetto della contrazione della domanda, della concorrenza e dell eccesso di offerta; - il settore Refining & Marketing ha comunque realizzato un progresso, riducendo le perdite operative del 39% (a 328 milioni di euro), attraverso azioni di efficientamento nei consumi energetici, nelle manutenzioni e per altri costi fissi, l ottimizzazione degli assetti e delle rese. Sono state anche lanciate nuove azioni commerciali che hanno determinato la crescita della quota di mercato al 31,2% (nel 2011 era stata del 30,5%); - nel settore Gas & Power che ha presentato un utile operativo di 354 milioni di euro è stata avviata la rinegoziazione dell 80% circa degli approvvigionamenti; - la Chimica è stata penalizzata dai margini negativi nelle produzioni commodity per l elevato costo della carica petrolifera, riportando una perdita di 485 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto al 2011 (-77,7%); - la struttura patrimoniale di Eni risulta rafforzata, rispetto al 2011, in virtù delle dismissioni per circa 6,6 miliardi di euro, in particolare, delle quote di partecipazioni in Snam e Galp ed al deconsolidamento del debito finanziario della Snam per 12,45 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2012, residuano quote di partecipazioni in Snam e Galp per circa 5 miliardi di euro, disponibili per l ulteriore rafforzamento della struttura patrimoniale;

4 3 ritenuto che, assolto così ogni prescritto incombente, possa, a norma dell'art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, darsi corso alla comunicazione alle dette Presidenze, oltre che del bilancio - corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione - della relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce perché ne faccia parte integrante; P. Q. M. comunica, a norma dell'art. 7 della legge n.259 del 21 marzo 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio per l esercizio 2012 dell Eni S.p.A. - corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione l'unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Società medesima. PRESIDENTE - ESTENSORE Raffaele Squitieri Depositata in segreteria il 26 luglio 2013

5 Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell Eni S.p.A., per l esercizio S O M M A R I O PREMESSA CAPITOLO I 1. La Governance e gli organi 1.1. Remunerazione degli organi e della dirigenza 2. Il sistema del controllo interno e di gestione dei rischi CAPITOLO II 3. Organizzazione 3.1. La struttura organizzativa CAPITOLO III 4. Le risorse umane 4.1. Personale e costo del lavoro del Gruppo 4.2. Personale e costo del lavoro in Eni S.p.A. CAPITOLO IV 5. Profili gestionali ed operativi, vicende e problematiche che hanno riguardato la gestione di Eni S.p.A. nel 2012 e nel primo semestre Profili gestionali Attività negoziale posta in essere nel Tipologia più rilevante degli atti negoziali Numero e valore dei contratti superiori ai euro Procedure di affidamento Attività di audit relativa agli approvvigionamenti (procurement) 5.2. Contratti di acquisto di gas contenenti la clausola Take or pay 5.3. Profili operativi Settore Exploration & Production (E&P) Settore Gas & Power (G&P)

6 Settore Refining & Marketing (R&M) Petrolchimica Settore Ingegneria e Costruzioni Fattori di rischio per la gestione e l attività di impresa di Eni 5.4. Piano Strategico 2013/ I risultati del I trimestre Relazioni istituzionali e Comunicazione 5.7. Fondazione Eni Enrico Mattei Premio Eni Award 5.8. Cessione Snam 5.9. Acquisto azioni proprie CAPITOLO V 6. Controversie e problematiche particolari 6.1. Ambiente Contenzioso penale Contenzioso civile ed amministrativo 6.2. Altri procedimenti giudiziari ed arbitrali 6.3. Interventi della Commissione Europea, dell Autorità garante della concorrenza e del mercato, dell Autorità per l energia elettrica ed il gas e di altre autorità Antitrust 6.4. Indagini della magistratura 6.5. Contenziosi fiscali 6.6. Contenziosi chiusi CAPITOLO VI 7. I risultati della gestione 7.1. I risultati dell esercizio La pianificazione e gli investimenti CAPITOLO VII 8. Bilancio di esercizio di Eni S.p.A. dell anno Contenuto e forma del bilancio di esercizio 8.2. Lo stato patrimoniale L attivo dello stato patrimoniale Il passivo dello stato patrimoniale 8.3. Il conto economico

7 3 CAPITOLO VIII 9. Bilancio consolidato del Gruppo Eni dell esercizio Contenuto e forma del bilancio consolidato 9.2. Lo stato patrimoniale L attivo dello stato patrimoniale Il passivo dello stato patrimoniale 9.3. Il conto economico 9.4. Rendiconto finanziario riclassificato 9.5. Il consolidato di sostenibilità 10. Considerazioni conclusive Provvedimenti legislativi e normativi APPENDICE - Acronimi e glossario

8 4 PREMESSA Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce sul risultato del controllo eseguito, a norma dell art. 12 della legge 21 marzo 1958 n.259, sulla gestione finanziaria dell Eni S.p.A. per l esercizio 2012 e sulle questioni più significative emerse sino a data corrente. La precedente relazione, riguardante l esercizio 2011, è stata pubblicata in Atti Parlamentari della XVI Legislatura, Doc. XV, n Relativamente alla costituzione della Società, ai fini istituzionali della stessa, alla composizione azionaria del capitale sociale, alla partecipazione in questa dello Stato, nel far rinvio a ciò che è stato già riferito nei precedenti referti, si ritiene, tuttavia, utile brevemente rammentare e precisare quanto segue. L Eni (che ha circa dipendenti ed è presente in 90 Paesi) agisce nei settori del petrolio, del gas naturale e dell energia in genere, della generazione e commercializzazione di energia elettrica, della petrolchimica e dell ingegneria e costruzioni. Al 31 dicembre 2012, il capitale sociale dell Eni, ammontava a di euro, interamente versati ed era rappresentato da azioni ordinarie nominative prive di indicazione del valore nominale. Sulla base delle previsioni dello Statuto 1, nessuno può possedere a qualsiasi titolo azioni Eni che comportino una partecipazione, diretta od indiretta, superiore al 3% del capitale sociale 2. Da tale previsione sono escluse 3 le partecipazioni al capitale Eni detenute dal Ministero dell Economia e delle Finanze, da Enti pubblici, o da soggetti da questi controllati (come la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.) 4. Si riporta, di seguito, la composizione dell azionariato sulla base delle segnalazioni nominative, relative ai percettori del dividendo Eni in acconto dell esercizio Articolo 6 dello Statuto, che recepisce le norme speciali recate dall art. 3 del D.L. n. 332/1994, convertito nella legge n. 474/ Il superamento di tale limite determina il divieto di esercitare il diritto di voto e/o altri diritti aventi contenuto diverso da quello patrimoniale 3 Articolo 32 dello Statuto 4 Il CdA di Eni, il 14 marzo 2013, ha approvato la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, predisposta ai sensi dell art. 123 bis del D.Lgs. n. 58/1998, che fornisce un quadro completo del sistema di Corporate Governance della Società (ed alla quale si fa rinvio) 5 Data stacco 24 settembre 2012 Data pagamento 27 settembre 2012

9 5 Numero azioni % Azionisti di controllo ,70 Investitori istituzionali ,39 Investitori retail ,51 Azioni proprie alla data del pagamento del dividendo ,31 Altri * ,09 Capitale sociale ** ,00 *Azioni per le quali non sono pervenute le segnalazioni nominative ** Azioni ordinarie nominative prive di indicazione del valore nominale Dopo lo stacco del dividendo in acconto dell esercizio 2012, Cassa Depositi e Prestiti SpA ha venduto n azioni Eni, pari all 1,6% del capitale della Società. Pertanto al 31 dicembre 2012 il Ministero dell Economia e delle Finanze possedeva azioni, pari al 4,34% del capitale sociale; la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., azioni, pari al 25,76% del capitale sociale; l Eni S.p.A. (azioni proprie), azioni, pari allo 0,31% del capitale sociale 6. Quanto ai poteri speciali attribuiti allo Stato ed alla problematica che è scaturita dalla sentenza della Corte di Giustizia dell Unione Europea del 20 marzo 2009, si rinvia ai dettagliati elementi forniti nella precedente relazione 7. ************ Nel presente referto, mentre, come già cennato, degli elementi sull organizzazione della Società si tratterà brevemente, operando rinvii a quanto in dettaglio riferito sui vari punti, in passato, ci si intratterrà, partitamente, su specifiche, rilevanti tematiche, le quali, anche ai fini di meglio inquadrare la variegata attività dell Eni, si rivelano di attualità e di interesse. Come operato nella precedente relazione, in apposita appendice, viene riportato un glossario contenente gli acronimi di uso più frequente nei documenti Eni ed in questo referto. 6 Gli azionisti privati sono: n in Italia (che posseggono azioni per il 47,83% del capitale Eni); n. 848 in U.K. ed Irlanda (per l 8,02% del capitale Eni); n in altri Stati U.E. (per il 22,29% del capitale sociale); n in Usa e Canada (per l 11,33% del capitale sociale Eni); n nel resto del mondo (per il 10,14% del capitale sociale) 7 Come è noto, le disposizioni relative ai cd poteri speciali, sono state dettagliatamente rimodulate con il DL 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, nella Legge 11 maggio 2012, n. 56, recante Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell energia, dei trasporti e delle comunicazioni. Le disposizioni previgenti in materia, nonché le clausole statutarie incompatibili con la nuova disciplina verranno abrogate dall ultimo dei regolamenti ministeriali di attuazione delle norme riguardanti i settori dell energia, dei trasporti e delle comunicazioni

10 6 CAPITOLO I 1. La Governance e gli organi Sull istituzione della Società, sui compiti, sull organizzazione e sulle funzioni di gestione, di vigilanza e di controllo sulla stessa, si è già ripetutamente riferito nelle precedenti relazioni. Ci si limiterà, pertanto, a rammentare, esclusivamente, alcune delle più importanti funzioni degli Organi della Società. La struttura di Corporate Governance di Eni è articolata secondo il modello tradizionale, che fermi i compiti dell Assemblea attribuisce la gestione strategica aziendale al Consiglio di Amministrazione 8, fulcro del sistema organizzativo, le funzioni di vigilanza al Collegio Sindacale 9 e quelle di revisione legale dei conti alla Società di revisione incaricata dall Assemblea degli azionisti. Conformemente alle previsioni statutarie, il Consiglio di Amministrazione nomina un Amministratore Delegato cui affida la gestione della Società, riservando alla propria esclusiva competenza la decisione su alcune materie, e attribuisce al Presidente deleghe per l individuazione e la promozione di progetti integrati ed accordi internazionali di rilevanza strategica. Il modello prescelto sancisce, pertanto, la netta distinzione tra le funzioni di Presidente e quelle di Amministratore Delegato; ad entrambi compete, ai sensi dell art. 25 dello statuto, la rappresentanza della Società. Il Consiglio ha costituito al suo interno quattro comitati con funzioni consultive e propositive: il Comitato Controllo e Rischi 10, il Compensation Committee 11, il Comitato per le nomine 12 e l Oil-Gas Energy Committee 13. Il Consiglio, su proposta dell Amministratore Delegato, d intesa con il Presidente, nomina tre Direttori Generali (Chief Operating Officer) ponendoli a capo delle tre Divisioni operative 14 di Eni e, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari (Chief Financial Officer della Società). 8 Nel corso del 2012 si è riunito 16 volte con la partecipazione, in media, del 97% degli Amministratori ed, in particolare, del 96,5% degli amministratori indipendenti. Il Consiglio di Amministrazione del 14 febbraio 2013 ha adeguato lo statuto alle norme del decreto legislativo n. 91 del 2012 in materia di diritti degli azionisti. 9 Nel corso del 2012 si è riunito 24 volte con la partecipazione, in media, dell 87% dei Sindaci 10 La denominazione è stata così modificata in data 31 luglio 2012.In precedenza era denominato Comitato per il controllo interno. Nel corso del 2012 si è riunito 20 volte, con la partecipazione, in media, del 99% circa dei suoi componenti 11 Nel corso del 2012 si è riunito 4 volte, con una partecipazione media del 100% dei suoi componenti 12 Nel corso del 2012 si è riunito 6 volte, con la partecipazione del 96% dei suoi componenti 13 Nel corso del 2012 si è riunito 6 volte, con una presenza media dell 86% 14 Divisioni: Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing

11 7 I Direttori Generali e il Chief Financial Officer, unitamente al Chief Corporate Operations Officer, all Executive Assistant to the CEO, ai Direttori direttamente dipendenti dall Amministratore Delegato (Senior Executive Vice President della Società ed Executive Vice President Rapporti Istituzionali ed Affari Regolatori) ed all Amministratore Delegato di Versalis S.p.A. 15 prendono parte, su base permanente 16, al Comitato di Direzione 17, che ha funzioni consultive e di supporto all attività dell Amministratore Delegato. Sussistono, inoltre, altri comitati manageriali; tra questi, in particolare, il Comitato Compliance ed il Comitato Rischi. Il primo ha funzioni consultive e di supporto per ciascuna tematica di compliance/governance all attività dell AD, con il compito di segnalare l esigenza di sviluppare eventuali nuove tematiche da approfondire con gruppi di lavoro e valutare se la competenza alla deliberazione della normativa aziendale sia del CdA e se occorra il parere del CCR o la sua proposta; il Comitato Rischi svolge funzioni consultive nei confronti del CEO in merito ai principali rischi ed, in particolare, esamina ed esprime pareri in relazione alle principali risultanze del processo di Risk Management Integrato. Al 31 dicembre 2012, la situazione della presenza femminile, negli organi del Gruppo Eni, era la seguente: Presenza donne negli organi di amministrazione delle società del Gruppo Eni * (%) 4,8 5,8 8,1 Presenza donne negli organi di controllo delle società del Gruppo Eni * 6,5 7,0 14,4 *Esclusa Eni SpA L'assemblea ordinaria, tenutasi il 10 maggio 2013, ha approvato: il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012; l'attribuzione dell'utile di esercizio di Eni S.p.a. di ,02 euro, che residua in ,80 euro, dopo la distribuzione dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2012 di 0,54 euro per azione, deliberato dal CdA il 20 settembre 2012; l'attribuzione alla Riserva disponibile dell importo di utile residuato dopo l'attribuzione del dividendo; il pagamento del saldo del dividendo 2012 a partire dal 23 maggio 2013, con 15 La Polimeri Europa S.p.A., dal maggio 2012, ha modificato la propria denominazione sociale in Versalis S.p.A. 16 Il Direttore Internal Audit partecipa alle riunioni del Comitato di Direzione, solo quando vengono trattati argomenti di sua competenza 17 Si riunisce mensilmente e comunque, di regola, in vista delle riunioni del CdA e ogni volta che l AD lo ritenga opportuno, per esaminare gli argomenti da lui indicati, anche su proposta dei componenti del Comitato, dei suoi altri primi riporti o dei CEO delle società. Il Presidente del CdA è invitato a partecipare alle riunioni

12 8 stacco di cedola il 20 maggio 2013 e record date il 22 maggio 2013; la revoca dell autorizzazione al CdA all acquisto di azioni proprie per la parte non eseguita; l autorizzazione al CdA al nuovo programma di acquisto di azioni proprie e deliberazione in senso favorevole alla prima sezione della Relazione sulla remunerazione Remunerazione degli organi e della dirigenza L impostazione seguita da Eni nel campo della remunerazione è contenuta nella Relazione sulla Remunerazione Eni, che il Compensation Committee 18 ha presentato al CdA (che l ha approvata) il 14 marzo Tale relazione, in osservanza delle previsioni normative e regolamentari 19, ha evidenziato, in particolare: - la politica adottata nel 2013 da Eni SpA, per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali di Divisione e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche 20. La politica sulla remunerazione Eni è definita in coerenza con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, ed ha il fine di attrarre e trattenere persone di alto profilo professionale e manageriale e di allineare l interesse del management con l obiettivo di creare valore per la Società; - i compensi corrisposti, nell esercizio 2012, agli Amministratori, ai Sindaci, ai Direttori generali ed agli altri Dirigenti con responsabilità strategiche. Le linee guida di politica retributiva 2013, determinano una struttura della remunerazione dell A.D., dei Direttori Generali di Divisione e dei Dirigenti con responsabilità strategiche, con il seguente mix retributivo (calcolato considerando la valorizzazione degli incentivi di breve e lungo termine nell ipotesi di risultati target): 18 Istituito dal CdA, per la prima volta, nel 1996, è composto da quattro Amministratori non esecutivi, tutti indipendenti 19 Art. 123-ter del Decreto legislativo n. 58/98 ed art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob (Delibera n /99 e successive modifiche ed integrazioni) 20 Rientrano nella definizione di Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui all art. 65, comma 1-quater, del Regolamento Emittenti, i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente od indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo di Eni. I dirigenti con responsabilità strategiche di Eni, diversi da Amministratori e Sindaci, sono quelli tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e, comunque, i primi riporti gerarchici dell AD. Sono tredici unità

13 9 Amministratore Delegato e Direttore Generale Direttori Generali di Divisione Dirigenti con responsabilità strategiche Altre risorse manageriali Retribuzione fissa 28% 49% 71% Variabile a breve 31% 25% 15% Variabile a lungo 41% 26% 14% Totale 100% 100% 100% A) COMPENSI CORRISPOSTI NEL 2012 Il prospetto che segue 21 riporta i compensi corrisposti agli amministratori, ai Sindaci, ai Direttori generali ed agli altri dirigenti con responsabilità strategiche di Eni, evidenziando: nella colonna compensi fissi : gli emolumenti fissi e le retribuzioni da lavoro dipendente, spettanti nell anno secondo un criterio di competenza, al lordo degli oneri previdenziali e fiscali a carico del dipendente (sono esclusi i gettoni di presenza, in quanto non previsti); nella colonna compensi per la partecipazione ai Comitati : il compenso spettante agli Amministratori per la partecipazione ai Comitati istituiti dal Consiglio; nella colonna Compensi variabili non equity : alla voce Bonus ed altri incentivi, gli incentivi erogati nell anno a fronte dell avvenuta maturazione dei relativi diritti, dopo l approvazione dei relativi risultati di performance da parte dei componenti degli organi societari (nella colonna Partecipazione agli utili non è riportato alcun dato, non essendo previste forme di partecipazione agli utili); nella colonna Benefici non monetari : il valore dei fringe benefit assegnati secondo un criterio di competenza e di imponibilità fiscale; nella colonna Altri compensi : le eventuali ulteriori retribuzioni derivanti da altre prestazioni fornite; nella colonna Fair value dei compensi equity : il fair value di competenza dell esercizio, relativo ai piani di stock option in essere, stimato secondo i principi contabili internazionali che ripartiscono il relativo costo nel periodo di vesting; nella colonna Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro : le indennità maturate, anche se non ancora corrisposte, per le cessazioni intervenute nel corso dell esercizio o in relazione al termine del mandato e/o rapporto. In ordine alla tematica delle remunerazione del management Eni, la Corte, tenuto anche conto dell attuale, difficile contesto economico, non può non associarsi alle indicazioni espresse in sede assembleare (da ultimo, nell assemblea degli azionisti del 10 maggio 2013, nella quale è stato approvato il bilancio di esercizio 2012) dal 21 Dati tratti dalla Relazione sulla remunerazione 2013

14 10 rappresentante del Ministero dell Economia e delle Finanze, sull adozione di politiche retributive improntate al massimo rigore. Non possono, peraltro, ignorarsi, al riguardo, la dimensione di Eni (che, in termini di capitalizzazione, rappresenta la maggiore società quotata italiana), l ampiezza e la complessità dell attività, fortemente connotata sotto il profilo internazionale, nonché la circostanza che Eni ha mantenuto sostanzialmente invariati i livelli delle remunerazione fissa e strettamente collegate le componenti di incentivazione variabile alle performance effettivamente realizzate. In particolare, il posizionamento complessivo della remunerazione dell Amministratore Delegato è risultato inferiore ai livelli medi riscontrati, per posizioni omologhe, rispetto alle Oil Major ed alle prime società quotate europee, rispettivamente, del 38% e del 27% Benchmark retributivi effettuati con il supporto di due Società di consulenza, HayGroup e AonHewitt ed illustrati al Compensation Committee nella riunione del 31 gennaio 2013

15 11 Compensi 2012 (migliaia di euro) Compensi variabili non equity Scadenza della carica * Compensi fissi Compensi per la partecipazione a comitati Bonus e altri incentivi Partecipazione agli utili Benefici non monetari Altri compensi Totale Fair value dei compensi equity Indennità di fine carica o di cessazione dal rapporto di lavoro Consiglio di Amministrazione Presidente (1) (a) 245 (b) AD e Direttore generale (2) (a) (b) Consigliere (3) (a) 50 (b) 165 Consigliere (4) (a) 59 (b) 174 Consigliere (5) (a) 50 (b) 165 Consigliere (6) (a) 36 (b) 151 Consigliere (7) (a) 45 (b) 160 Consigliere (8) (a) 45 (b) 160 Consigliere (9) (a) 50 (b) 165 Collegio sindacale Presidente (10) (a) 115 Sindaco effettivo (11) (a) 80 Sindaco effettivo (12) (a) 80 Sindaco effettivo (13) (a) 80 Sindaco effettivo (14) (a) 80 Direttori generali Divisione E&P (15) Compensi nella società che redige il Bilancio 773 (a) (b) Compensi da controllate e collegate 599 (c) 599 Totale Divisione G&P (16) 372 (a) 335 (b) Divisione R&M (17) 559 (a) 553 (b) Altri dirigenti con responsabilità strategiche **(18) Compensi nella società che redige il Bilancio Compensi da controllate e collegate Totale (a) (b) (c) (d) Note (*) La carica scade con l Assemblea che approverà il Bilancio al (**) Dirigenti che, nel corso dell esercizio ed insieme all AD ed ai Direttori generali di Divisione, sono stati componenti permanenti del Comitato di Direzione della Società ed i primi riporti gerarchici dell AD (1) (a) L importo comprende il compenso fisso di 265 migliaia di euro stabilito dall Assemblea del ed il compenso fisso per le deleghe di 500 migliaia di euro deliberato dal Consiglio del (b) L importo si riferisce all incentivazione variabile annuale erogata pro quota dal (2) (a) L importo comprende il compenso fisso di 430 migliaia di euro per la carica di AD (che assorbe il compenso stabilito dall Assemblea del per la carica di consigliere) ed il compenso fisso di 1 milione di euro in qualità di Direttore Generale; a tale importo si aggiungono le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale ed all estero, previste dal CCNL dirigenti di riferimento e dagli accordi integrativi aziendali per un importo di 139 migliaia di euro

16 12 (b) L importo comprende l erogazione di migliaia di euro relativa all incentivo variabile annuale, di migliaia di euro relativa all incentivo monetario differito attribuito nel 2009 ed erogato nel 2012 e di migliaia di euro relativa all incentivo monetario di lungo termine attribuito nel 2009 ed erogato nel 2012 (3) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 31,5 migliaia di euro per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e 18 migliaia di euro per il Compensation Committee (4) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 40,5 migliaia di euro per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee (5) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 31,5 migliaia di euro per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee (6) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 18 migliaia di euro per la partecipazione al Compensation Committee e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee (7) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 18 migliaia di euro per la partecipazione al Compensation Committee e 27 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee (8) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 27 migliaia di euro per la partecipazione al Compensation Committee e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee (9) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (b) L importo comprende 31,5 migliaia di euro per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e 18 migliaia di euro per l Oil-Gas Energy Committee (10) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (11) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del , interamente versato al Ministero dell Economia e delle Finanze (12) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (13) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (14) (a) Importo corrisponde al compenso fisso annuale mantenuto invariato dall Assemblea del (15) (a) All importo di 773 migliaia di euro di Retribuzione Annua Lorda si aggiungono le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale ed all estero, in linea con quanto previsto dal CCNL dirigenti di riferimento e dagli accordi integrativi aziendali, per un importo complessivo di 153 migliaia di euro (b) L importo comprende l erogazione di 442 migliaia di euro relativa all incentivo monetario differito attribuito nel 2009 (c) Importo relativo al compenso per la carica di Presidente di Eni UK (16) (a) L importo di 372 migliaia di euro si riferisce alla Retribuzione Annua Lorda fino al 4 dicembre, alla quale si aggiungono le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale ed all estero, in linea con quanto previsto dal CCNL dirigenti di riferimento e dagli accordi integrativi aziendali, per un importo complessivo di euro (b) L importo comprende l erogazione di 144 migliaia di euro relativa all incentivo monetario differito attribuito nel 2009 (17) (a) All importo di 559 migliaia di euro di Retribuzione Annua Lorda si aggiungono le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale ed all estero, in linea con quanto previsto dal CCNL dirigenti di riferimento e dagli accordi integrativi aziendali, per un importo complessivo di euro (b) L importo comprende l erogazione di 164 migliaia di euro relativa all incentivo monetario differito attribuito nel 2009 (18) (a) All importo di migliaia di euro relativo alle Retribuzioni annue lorde, si aggiungono le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale ed all estero, in linea con le previsioni del CCNL

17 13 dirigenti e degli accordi integrativi aziendali, ed altre indennità riferibili al rapporto di lavoro, per un importo complessivo di 622 migliaia di euro (b) L importo comprende l erogazione di migliaia di euro, relativa agli incentivi monetari differiti attribuiti nel 2009 ed agli importi pro-quota dei Piani di Incentivazione di Lungo Termine (IMD e IMLT) erogati a seguito di risoluzione del rapporto di lavoro, in relazione al periodo di vesting trascorso secondo quanto definito nei rispettivi Regolamenti dei Piani (c) Importi relativi agli incarichi svolti dai Dirigenti con responsabilità strategiche nell Organismo di vigilanza, istituito ai sensi del mod. 231 della Società, all incarico di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari nonché ai compensi percepiti per cariche ricoperte in società controllate o collegate di Eni (d) L importo comprende il Trattamento di Fine Rapporto e l incentivazione all esodo corrisposti in relazione a risoluzioni del rapporto di lavoro

18 14 2. Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi Si è già ampiamente riferito, da ultimo, nella precedente relazione, sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (di seguito SCIGR). Il SCIGR è l insieme di strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire una conduzione dell impresa di Eni corretta e coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal CdA, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi. Nell ambito del sistema, rivestono specifici ruoli il Consiglio di Amministrazione 23, l Amministratore Delegato 24 ; il Comitato Controllo e Rischi 25 ; l Internal Audit 26 ; il Collegio Sindacale 27 (che vigila sull efficacia del SCIGR); la Società di Revisione, l Organismo di vigilanza ex D.Lgs. n.231/ In ordine all attività svolta nel 2012 dagli organi facenti parte del SCIGR, può segnalarsi, in particolare, quanto segue. Il Comitato Controllo e Rischi 29 Nel 2012 e nei primi mesi del 2013, in particolare ha esaminato: - il consuntivo 2011 delle attività dell Internal Audit Eni, il Piano Integrato di Audit e il Budget 2012, nonché il Piano Integrato di Audit e il Budget Che definisce le Linee di indirizzo del SCIGR, determina il grado di compatibilità ed esamina i principali rischi e valuta, annualmente, l adeguatezza, l efficacia e l effettivo funzionamento del SCIGR. 24 È incaricato dell istituzione e del mantenimento di un efficace SCIGR. 25 Nel 2012 si è riunito 20 volte. E composto da quattro amministratori non esecutivi, tutti indipendenti, nominati dal CdA. La composizione del Comitato è stata rinnovata dal CdA nella seduta del 6 maggio Il Comitato assiste, con funzioni consultive e propositive il CdA nell assolvimento delle funzioni di questo relative al SCIGR. 26 Il CdA, con l assistenza del Comitato Controllo Rischi, è competente in materia di nomina, revoca e remunerazione del Direttore Internal Audit. Approva, inoltre, il piano annuale di audit proposto dal Direttore Internal Audit. Il CdA, nella seduta del 15 dicembre 2010 ha nominato il nuovo Direttore Internal Audit. Tale carica è stata confermata nella seduta del 19 maggio Il Comitato Controllo e Rischi sovrintende alle attività della Direzione Internal Audit, in relazione ai compiti del Consiglio in materia. Il Consiglio, per ragioni operative, delega all Amministratore Delegato la gestione ordinaria del rapporto di impiego. Il Direttore Internal Audit risponde anche all Amministratore Delegato, in quanto questi è incaricato dal Consiglio di sovrintendere al SCIGR. Riferisce inoltre al Collegio Sindacale in quanto Audit Committee ai sensi della legislazione statunitense. 27 Il Collegio Sindacale, oltre ai compiti demandatigli dalla legge e dall ordinamento della società, per ciò che ora interessa, vigila sull efficacia del SCIGR. 28 Istituito con delibere del CdA, del 15 dicembre 2003 e del 28 gennaio 2004, vigila sull effettività del Modello 231 e ne esamina l adeguatezza. Riferisce, periodicamente, sulle attività svolte, al Presidente, all Amministratore Delegato della Società (il quale ne informa il CdA), al Comitato Controllo e Rischi ed al Collegio Sindacale. L organismo, composto, inizialmente, di 3 membri è stato, nel 2007, integrato da due componenti esterni, uno dei quali con funzioni di Presidente (individuato tra professori e/o professionisti di comprovata competenza). Nella seduta del CdA del 19 maggio 2011 sono stati confermati quali membri interni i direttori Affari Legali, Risorse Umane ed Organizzazione ed Internal Audit e sono stati nominati i due nuovi componenti esterni dell Organismo. 29 Il Codice di Autodisciplina di Eni prevede (all art. 8.c.3) che il Comitato, tra l altro, riferisca al CdA, almeno semestralmente sull attività svolta e sull adeguatezza del SCIGR. Il Regolamento di funzionamento e di organizzazione del CdA, approvato il 6 maggio 2011, ha specificato che tale relazione venga trasmessa alla segreteria del CdA almeno 3 giorni prima della riunione di questo sul bilancio. L ultima, in ordine di tempo, di tali relazioni, relativa al periodo 1 gennaio/11 marzo 2013, è stata approvata dal Comitato nella seduta del 13 marzo 2013.

19 15 dell Internal Audit di Eni e i relativi stati di avanzamento periodici; il consuntivo delle attività del 2011 e il piano per il 2012 delle Funzioni Internal Audit delle controllate Saipem e Snam; - le risultanze degli interventi di audit dell Internal Audit di Eni, nonché gli esiti del monitoraggio sulle azioni correttive programmate per il superamento dei rilievi riscontrati in corso di audit; le risultanze di verifiche svolte dall Internal Audit di Eni a fronte di specifiche richieste degli Organi di Controllo e Vigilanza, nonché lo stato di avanzamento delle altre attività svolte dall Internal Audit, quali la gestione delle segnalazioni, le attività di risk assessment, il monitoraggio indipendente; - le Relazioni dell Internal Audit al 31 dicembre 2011, al 30 giugno 2012 e al 31 dicembre 2012; - le Relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari sull assetto amministrativo e contabile di Eni al 31 dicembre 2011, al 30 giugno 2012 e al 31 dicembre 2012 e sull informativa finanziaria al 31 dicembre 2011, al 30 giugno 2012 e al 31 dicembre 2012; - le connotazioni essenziali dei bilanci di esercizio e consolidati al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2012 di Eni e delle principali società controllate, nonché la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2012 di Eni; - gli aspetti principali dell Annual Report on Form 20-F 2011 e 2012; la bozza di Relazione degli Amministratori ai sensi dell art bis c.c. sull acconto dividendo dell esercizio 2012; - le Relazioni delle Società di Revisione sui bilanci dell esercizio 2011 e sulla revisione contabile limitata della Relazione finanziaria al 30 giugno 2012, la Management Letter 2011, l informativa sullo stato di attuazione delle attività di audit svolta dal Revisore ai sensi del SOA , la Relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale ai sensi dell art. 19, comma 3, del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n.39; - le informative sui principali eventi giudiziari riguardanti Eni e le sue controllate; - lo stato di attuazione del Progetto Nuovo Sistema Normativo; - la proposta di revisione della Management System Guideline (MSG) Operazioni 30 Le valutazioni effettuate ai fini di cui all art. 154 del TUF e della sez. 404 del Sarbanes Oxley Act sono utilizzate anche al fine di verificare l idoneità del sistema amministrativo-contabile delle società extra-ue che rivestano significativa rilevanza (ai sensi dell art. 36 del Regolamento Mercati Consob). Con riferimento al Gruppo Eni rientrano nell ambito di tali prescrizioni, al 31 dicembre 2012, 8 imprese rilevanti (Eni Congo SA; Eni Norge AS; Eni Petroleum CO Inc.; Nigerian Agip Oil Co Ltd; Nigerian Agip exploration Ltd; Eni Finance USA Inc.; Eni Trading Shipping Inc.; Eni Canada Holding Lt) e 2 altre imprese : Burren Energy (Bermuda) Ltd.; Burren Energy (Congo) Ltd.

20 16 con interessi degli Amministratori e Sindaci e operazioni con parti correlate esprimendo il proprio parere favorevole sulla stessa ed in merito alla cessione a Cassa Depositi e Prestiti SpA di una partecipazione del 30% meno un azione del capitale votante (cd. separazione proprietaria) di Snam SpA; - l evoluzione del Progetto Risk Management Integrato (RMI); - la proposta della MSG Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ; - la proposta di integrazione dell attuale struttura dei limiti di rischio, al fine di includere anche il monitoraggio dei fattori associati alla liquidità del mercato; - i principali aspetti del progetto Procurement Contract Risk Management Rules, finalizzato alla definizione dei principi e delle regole di gestione dei rischi industriali inerenti ai contratti di approvvigionamento; - lo stato di attuazione del Modello di Controllo Prezzi al Consumo per il 2011 e Il Comitato ha, inoltre, espresso il proprio parere favorevole anche sulla MSG Market Abuse. In attuazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. n. 231/2001, ha incontrato unitamente al Collegio Sindacale i componenti dell Organismo di Vigilanza di Eni SpA per l esame delle relazioni semestrali sull attività svolta dall Organismo stesso ed ha seguito, attraverso numerose specifiche riunioni anche congiunte con il Collegio Sindacale e l Organismo di Vigilanza, le vicende relative a Saipem-Algeria. L Organismo di Vigilanza e Modello 231 Nel corso del secondo semestre 2012 è stato dato avvio all aggiornamento del Modello 231 con riferimento al nuovo reato presupposto di cui all articolo 25 duodecies del Decreto legislativo n. 231/2001, rubricato Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, nonché dei reati di corruzione tra privati, di cui al 3 comma del novellato articolo 2635 cod. civ. e induzione indebita a dare o promettere utilità di cui al nuovo articolo 319 quater cod. pen.. E stata revisionata la MSG Composizione degli Organismi di Vigilanza e svolgimento delle attività di competenza, a supporto delle società controllate di Eni. L OdV è stato parte attiva nella più generale vigilanza sul sistema di controllo interno; dietro specifici pareri di legali esterni è stata impostata una revisione della procedura sulla gestione dei procedimenti giudiziari di maggiore rilevanza (procedura Presidio eventi giudiziari.- Team Peg), oltre che una valutazione dei profili di responsabilità della società capogruppo per eventuali errori od omissione di Organismi

21 17 di Vigilanza delle società controllate. L Organismo è stato inoltre coinvolto nel monitoraggio e nella valutazione degli eventi giudiziari che hanno riguardato la controllata Saipem. Ha monitorato i procedimenti rilevanti ai fini della normativa interna antibribery, nonché quelli regolamentati dalla MSG Anticorruzione. Nell ultima seduta del 2012 l OdV ha approvato la proposta di Piano di Audit per il L Internal Audit L marzo 2013, il Direttore Internal Audit, in attuazione delle previsioni del Codice di Autodisciplina (7.C.5. lett. d ed f.) 31 e delle Linee di Indirizzo dell Internal Audit, ha presentato la relazione per l esercizio Nella Relazione viene affermato che non sono emerse situazioni tali da far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi di Eni nel suo complesso. Il piano di audit di Eni SpA del 2012 (approvato dal CdA il 14 febbraio 2012), prevedeva 59 interventi 45 audit e 14 follow up ai quali si sono aggiunti, nell esercizio, 4 interventi spot, oltre, agli 8 interventi previsti nei piani Eni Adfin, Serfactoring ed Eni insurance 32, portando il totale a 71 interventi. Al marzo 2013, ne sono stati completati Nell anno 2012 sono stati emessi altri 27 report a completamento del piano audit 2011 e sono state completate 788 azioni correttive. Il numero degli interventi di audit integrato complessivamente emessi nel 2012 risulta in linea con quello degli anni precedenti. Analogamente è a dirsi per il numero medio delle azioni correttive. Per l'anno 2012, le attività di Monitoraggio Indipendente ai fini del Modello SOA/262, condotte sulla base del Piano definito del CFO Eni, rispetto agli anni precedenti, sono state caratterizzate da: - a livello di Processi Rilevanti (PLC): sostanziale mantenimento della copertura dei test svolti pari al 35% dei controlli (35% nel 2011 e 37% nel 2010); - a livello di Company/Entity Level Control (CELC): incremento delle verifiche di audit, che hanno riguardato il 13% del totale delle società in ambito informativa 31 Il Codice di Autodisciplina dispone che il responsabile della funzione di internal audit predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Le relazioni periodiche contengono una valutazione sull idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. 32 Approvati dai CdA delle tre società. L Internal Audit Eni svolge tali interventi sulla base di appositi contratti di servizio. 33 L intervento di audit alle attività di approvvigionamento e gestione dei contratti di fornitura di beni e servizi del Progetto MLE in Algeria è stato sospeso, di concerto con la Direzione Affari Legali, in seguito alle indagini avviate dalla Procura di Milano. L intervento in argomento è stato reinserito nel Piano di Audit 2013.

22 18 societaria (6% nel 2011 e 9% nel 2010); - a livello di General Computer Control: concentrazione delle verifiche sulle attività svolte dalla funzione ICT per Eni SpA, con un grado di copertura pari al 18% (15% nel 2011 e 12% nel 2010) e da Eni deutschland gmbh (nel 2011 le verifiche avevano interessato la società Eni Petroleum Co Inc). Per quanto concerne il Modello di Controllo Prezzi al Consumo, le attività di Monitoraggio Indipendente anche per il 2012 sono state condotte sulla base dei Piani definiti dalle competenti strutture dei Chief Operating Officer delle divisioni Eni e dei Presidenti/Amministratori Delegati delle società controllate soggette all'applicazione della c.d. "robin tax". In considerazione degli esiti del Monitoraggio Indipendente svolto nel 2011, gli ambiti d'intervento per il 2012 sono stati circoscritti agli obiettivi di controllo concernenti i processi "core" di definizione dei prezzi al consumo, di definizione dei prezzi di trasferimento intrasocietari/intragruppo e di applicazione dei prezzi al consumo. LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI 34 (numero) Fascicoli di segnalazioni Sistema di Controllo Interno pervenute all'internal Audit per area segnalata - approvvigionamenti personale affari legali commerciale amministrazione e finanza acquisizione assets gestione contrattuale logistica altre aree aziendali (security, HSE,...) Fascicoli di segnalazioni Sistema di Controllo Interno chiusi nell'anno per esito dell'istruttoria - fondati per i quali sono state adottate azioni correttive sul sistema di Controllo Interno - fondati per i quali sono stati adottati provvedimenti verso dipendenti/fornitori infondati con azioni generici infondati Fascicoli di segnalazioni Altre Materie pervenute all'internai Audit per area segnalata - personale Codice Etico rapporti con terzi altro Fascicoli di segnalazioni Altre Materie chiusi nell'anno per esito dell'istruttoria fondati per i quali sono state adottate azioni di miglioramento fondati per i quali sono stati adottati provvedimenti verso dipendenti/fornitori infondati con azioni generici infondati Nel 2012, data la variazione del perimetro di consolidamento dovuta alla cessione di Snam, i dati sono stati ricalcolati al netto del contributo di Snam al fine di garantire la confrontabilità nel triennio.

23 19 La crescita, nell ultimo triennio del numero delle segnalazioni ricevute conferma l'ampia diffusione e conoscenza della Procedura Segnalazioni. Nel gennaio 2013 è stata emessa la nuova Procedura Segnalazioni anche anonime, ricevute da Eni spa e da società controllate in Italia e all estero. Nel 2012 sono pervenute 263 segnalazioni 35, raggruppate in 173 fascicoli, il 50% dei quali afferenti a tematiche relative al SCIGR; nell esercizio sono stati archiviati 163 fascicoli, di cui 86 relativi al SCIGR. Le verifiche effettuate con riferimento ai 185 fascicoli archiviati nel 2012 hanno avuto i seguenti esiti: per 35 fascicoli (21%), le verifiche hanno confermato, almeno in parte, il contenuto delle segnalazioni e sono state disposte le relative azioni correttive; per 128 fascicoli, le verifiche non hanno evidenziato elementi a conferma della fondatezza dei fatti segnalati; tuttavia per 35 (21%) fascicoli sono state comunque assunte azioni di miglioramento sulle strutture aziendali interessate. In conclusione, si sono adottate azioni di miglioramento nel 42% dei casi. Le aree di miglioramento emerse dai rapporti di audit hanno riguardato principalmente la gestione contrattuale, le operazioni bancarie e il Sistema Normativo. Nel secondo semestre del 2012 è stata avviata dalla Direzione Internal Audit un iniziativa di formazione sul SCIGR, attuata in coordinamento con la funzione risorse umane. Componente importante della struttura del SCIGR è il Sistema di controllo sull Informativa finanziaria, che ha l obiettivo di fornire una ragionevole certezza sull attendibilità 36 dell informativa finanziaria medesima e sulla capacità del processo di redazione del bilancio di produrre l informativa finanziaria in accordo con i principi contabili internazionali. Tale sistema è disciplinato da un apposita MSG 37 i cui contenuti sono stati definiti coerentemente con le previsioni dell art. 154-bis del Testo Unico della Finanza, nonché con quelle della legge statunitense Sarbanes-Oxley Act of 2002 (SOA), cui Eni è soggetta in qualità di emittente quotata al New York Stock Exchange (NYSE). 35 Nel 2011 erano pervenute 283 segnalazioni. 36 Attendibilità (dell informativa): l informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai principi contabili generalmente accettati e ha i requisiti chiesti dalle leggi e dai regolamenti applicati. 37 Management System Guideline (MGS) del 15 dicembre 2010, che recepisce la Linea guida Il sistema di controllo interno Eni sull informativa societaria, approvata dal CdA il 20 giugno Il CdA del 30 maggio 2012, ha approvato, con il parere favorevole del Collegio sindacale e del Comitato Controllo e Rischi, un aggiornamento di tale MSG e la sua ridenominazione in Il Sistema di controllo interno Eni sull informativa finanziaria (aggiornamento che non ha, peraltro, comportato variazioni significative).

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