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1 PROGETTO TITOLO Cerco di capire (2) AREA Scientifica (Pensiero scientifico) SCUOLA Elementare: classi Media: OBIETTIVO Riflettere sul concetto di comprensione e ipotesi vedi il progetto Continua la serie di minitesti di avvio al pensiero scientifico. Perché i palloncini non cadono? Certo che cadono: cadono in su! Perché i palloncini cadono in su? Cadono in su perché qualcosa li tira in su. Ma il filo li tira in giù, non in su. Allora qualcosa li spinge in su. E che cosa? Non si vede nulla. Qual è quella cosa che sta intorno a noi ma non si vede? L aria! Allora è l aria che li spinge in su.

2 Perché l aria spinge in su i palloncini e non i sassi? Forse perché i sassi pesano e i palloncini no. Ma tutte le cose pesano, anche i palloncini. Allora anche l aria pesa. Forse l aria pesa più dei palloncini. E i palloncini cadono perché li spinge in su l aria che ci cade sotto. RIFLESSIONI METODOLOGICHE Questa serie di storielle si apre con un uso anomalo del verbo cadere. Di regola ci serviamo di questo verbo per indicare il moto di un corpo lasciato libero a una certa distanza dalla terra. Ma se sotto il corpo ci fosse la luna o un altro pianeta o una stella, useremmo ancora il verbo cadere, quindi la terra non è un referente necessario e neppure la direzione di caduta, visto che su una stella o pianeta si può cadere da qualsiasi direzione. Ma allora l uso infantile del verbo in questione è del tutto giustificato e non più ingenuo di altri. Più radicale ancora il cadono dell ultima frase, detto a proposito dell aria che cadrebbe sotto ai palloncini. Ma anche qui un fisico potrebbe accettare questa interpretazione della spinta di Archimede in termini di gravità e peso specifico. Da notare (da ricavare analiticamente assieme ai bambini) la sequenza logica del processo di comprensione dall uso anomalo del verbo cadere all individuazione del ruolo dell aria, al ritorno finale di ambedue ( l aria che ci cade sotto ).

3 INDICAZIONI DI LAVORO Come si sa i bambini ci asfissiano con i loro perché. E il momento di vendicarci. Chiediamo noi dei perché, anche e soprattutto se le risposte non si trovano normalmente nei libri di scuola. Sulle prime diamo noi delle risposte, sempre però più di una, se non altro per evitare la fissazione in termini di verità. Esempi: I cani abbaiano. Perché? (Qualche risposta: è il loro modo di comunicare vogliono farci capire che, se volessero... ci fanno festa perché hanno paura ) Perché quando fa caldo sudiamo? (Qualche risposta: perché il caldo fa venire fuori l umidità perché così ci rinfreschiamo perché il sudore ci avverte che fa caldo e noi corriamo a rinfrescarci perché col caldo il sudore evapora e noi stiamo più freschi.) Perché ogni lingua ha le sue regole? (Qualche risposta: per distinguerla dalle altre per metterci d accordo sul significato delle frasi perché senza regole non ci capiremmo.)

4 Ogni risposta ha la sua parte di verità, e questa verità è collegata anche alla domanda. Spesso la domanda contiene già, implicita, la risposta: così la maggior parte delle domande che l insegnante rivolge all alunno. Non si tratta quindi, di vere domande, ma di strumenti di verifica. Qual è la capitale d Italia? Non c è da stupirsi se gli allievi, più che temerle, le rifiutano o meglio si rifiutano ad esse. Il tipo di domande che qui proponiamo, sebbene riguardino semplici esperienze quotidiane, potrebbe mettere in imbarazzo anche qualche adulto; si tratta quindi di vere domande di cui ci interessa il parere degli alunni più che non la verità della risposta. Bisognerebbe che anche le domande di verifica nascessero dal nostro interesse per la persona dell interrogato e per il suo rapporto con il mondo. La serie Cerco di capire non intende dare alle questioni trattate delle risposte scientificamente garantite. Già lo si è detto: sono i meccanismi di fondo dell attività pensante, a cominciare dalle forme ipotetiche, che ci proponiamo di indagare, anzi di far indagare agli stessi bambini. Un lavoro di qualche utilità potrebbe essere il seguente: ricercare in tutti i testi della serie (ma anche in altri testi dei vostri libri) gli indizi relativi a questo progetto di indagine. Anzitutto la continua riproposizione della stessa frase: cerco di capire. Dove la troviamo? - In testa alla serie - In testa alle singole tappe del ragionamento -.. Ma che vuol dire: cerco di capire? - che è facile capire?

5 - che per capire debbo sapere molte cose? - che per capire occorre un certo sforzo mentale? -. E poi, l uso frequente del forse: - denota certezza? - denota dubbio? - denota un tentativo (ipotetico) di spiegazione? Ma come si fa a cercare di capire? - pensando intensivamente a ciò che si vuole capire - scomponendo il percorso in tappe - ricercando, tappa per tappa, delle soluzioni intermedie - facendo ricorso a fatti conosciuti - formulando (inventando) ipotesi Rintracciate nei nostri testi (oppure in quelli dei vostri libri) qualcuno dei nostri indizi. Continua nel Progetto centro di ricerca e sperimentazione metaculturale

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