Processo di controllo. enti pubblici. negli SPINELLI & ASSOCIATI. Bologna, 21 Maggio 2008

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1 Processo di controllo negli enti pubblici Bologna, 21 Maggio 2008

2 RESPONSABILITA Il punto di partenza RESPONSABILITA POLITICA GESTIONALE LEGGE 142/90 IMPRESA ENTE LOCALE Responsabilità politica Responsabilità gestionale Definisce gli obiettivi sociali da raggiungere Controllo & Coerenza Rappresenta la macchina operativa attivata per ottenere gli obiettivi sociali Controllo di GESTIONE

3 Il processo di controllo negli enti pubblici BISOGNO DOMANDA Processo gestionale dell ente pubblico Obiettivi delle azioni Impiego di risorse Efficacia gestionale Prestazioni erogate Efficienza Efficacia sociale Modificazione del bisogno e della domanda

4 Controllo di EFFICIENZA negli enti pubblici Rapporto tra risorse impiegate e prestazioni erogate Connesso con concetti di produttività INDICATORI DI EFFICIENZA NETTEZZA URBANA ASILI E SCUOLE MATERNE PERSONALE Numero di tonnellate/rifiuti raccolti per ciascun addetto all ora o al giorno Numero di utenti realmente assistiti per addetto. Numero ore lavorate sul totale delle ore lavorative ecc.

5 Controllo di EFFICACIA negli enti pubblici EFFICACIA GESTIONALE EFFICACIA SOCIALE Adeguatezza qualitativa e quantitativa dei servizi rispetto agli obiettivi Modifica dei bisogni ottenuta attraverso l erogazione delle prestazioni INDICATORI DI EFFICACIA ANAGRAFE ASSISTENZA NETTEZZA URBANA Tempo medio di attesa per ottenere un certificato Percentuale di popolazione cui spetta un servizio e che lo riceve effettivamente Grado di pulizia delle strade

6 Nel processo di controllo di gestione EFFICIENZA ed EFFICACIA GESTIONALE risultano strettamente correlati ALL EFFICACIA SOCIALE (Capacità di una prestazione alla modifica del bisogno o al soddisfacimento della domanda)

7 Controllo di ECONOMICITA negli enti pubblici Alcuni criteri di valutazione Verifica della tempestività e attendibilità del bilancio di previsione mediante il calcolo degli scostamenti delle previsioni definitive rispetto alle previsioni iniziali per le entrate e le spese (complessive e per le varie categorie di bilancio) Verifica di eventuali sprechi, collegati al modo di utilizzazione delle risorse e/o connessi ai tempi di utilizzazione delle risorse INDICATORI DI ECONOMICITA 1) Incidenza delle spese rigide sul totale delle spese correnti ed in conto capitale. 2) Rapporto tra residui passivi totali ed impieghi totali 3) Rapporto tra somme complessivamente non spese (residui passivi + economie di spesa) e previsioni definitive

8 Implementazione di un sistema di controllo negli ENTI PUBBLICI PROCEDIMENTO Analisi della gamma dei servizi pubblici offerti Trasformazione di ogni servizi in centro di costo/ beneficio (impostazione di un sistema di contabilità analitica-direzionale) Calcolo dei costi/benefici e dell utilizzo dei fattori produttivi di ogni servizio Misurazione dell output del servizio. Definizione per ogni servizio di standards di efficienza e di efficacia cui attenersi Controllo continuo del grado di raggiungimento degli standards e continua riprogrammazione in funzione degli obiettivi prefissati.

9 Implementazione di un sistema di controllo negli ENTI PUBBLICI DIFFICOLTA DA SUPERARE Mancanza di una precisa legittimazione della funzione di controllo all interno della struttura. Natura ed eterogeneità delle attività svolte. Utilizzo di una contabilità puramente finanziaria che non permette un adeguato riscontro tra i valori. Mancanza di una definizione di responsabilità sugli obiettivi, e non solo sui compiti. Mancanza di sistemi di incentivazione approfonditi..

10 Il CONTROLLO DI GESTIONE Individuazione degli standards Svolgimento delle operazioni MISURAZIONE Confronto Ricerca dei motivi dello scostamento Azioni per la modificazione delle operazioni Ridefinizione standards

11 Il controllo di gestione nella P.A. (esempio di due servizi comunali) Costi Fattori produttivi Stato Civile Output Standards di Eff./produtt. Controllo ex-post Costi Fattori produttivi Anagrafe Output Standards di Eff./produtt. Controllo ex-post

12 Il piano esecutivo di gestione (PEG) Il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) è uno strumento di programmazione con il quale vengono esplicitati: obiettivi, risorse, e responsabilità di gestione per ciascun centro di responsabilità.

13 Riferimenti normativi Art.11 Decreto Legislativo n.77/1995 Sulla base del bilancio di previsione annuale, deliberato dal Consiglio, l Organo Esecutivo definisce prima dell esercizio finanziario il Piano Esecutivo di Gestione, determinando gli obiettivi di gestione ed affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi. Art.169 Decreto Legislativo n.267/2000 TUEL Sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dal Consiglio, l Organo Esecutivo definisce, prima dell'inizio dell'esercizio, il Piano Esecutivo di Gestione, determinando gli obiettivi di gestione ed affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi. Il piano esecutivo di gestione contiene una ulteriore graduazione delle risorse dell'entrata in capitoli, dei servizi in centri di costo e degli interventi in capitoli. L'applicazione dei commi 1 e 2 del presente articolo è facoltativa per gli enti locali con popolazione inferiore a abitanti e per le Comunità Montane.

14 PEG e controllo di gestione Il controllo di gestione si articola almeno in tre fasi (Art.197 Decreto Legislativo n.267/2000 TUEL): a) predisposizione di un piano dettagliato di obiettivi; b) rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi nonché rilevazione dei risultati raggiunti; c) valutazione dei dati predetti in rapporto al piano degli obiettivi al fine di verificare il loro stato di attuazione e di misurare l'efficacia, l'efficienza ed il grado di economicità dell'azione intrapresa.

15 Altre considerazioni Il PEG descrive in termini quantitativi e qualitativi, gli obiettivi che l'ente locale intende perseguire. Costituisce quindi uno strumento di controllo che permette di rilevare i risultati ottenuti, misurarli e apportare eventuali correttivi. Segna il passaggio da un amministrazione per atti a un amministrazione per programmi, progetti e risultati. La forma del PEG è libera non esistendo sotto il profilo normativo alcun obbligo di osservare un modello standard.

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