I livelli Essenziali di Assistenza e le attività di controllo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I livelli Essenziali di Assistenza e le attività di controllo"

Transcript

1 I livelli Essenziali di Assistenza e le attività di controllo Evoluzione normativa e dinamiche in corso Mauro Vitacca 1

2 Nascita del SSN L. 833/78 Le USL prendono il posto delle vecchie mutue con il compito di gestire anche i ospedali ed i poliambulatori Principi più importanti: Tutela generalizzata di tutta la popolazione Finanziamento in parte in carico alla fiscalità generale Erogazione in forma gratuita o semi-gratuita Ampi effetti redistributivi (paga chi può in favore di chi ha bisogno) 2

3 Riordino del SSN del 1991 D. Lgs 502/92 Le USL sono riconvertite in Aziende; i poteri di gestione vengono affidati a Manager Rimanda al PSN la definizione dei livelli di assistenza da garantire in condizioni di uniformità su tutto il territorio nel rispetto delle risorse assegnate dalle leggi finanziarie Affida i finanziamenti (secondo nuove regole) alle Regioni, secondo principi di autonomia e responsabilità; ruolo importante della Conferenza Stato-Regioni Introduce nuovi concetti di accreditamento delle strutture sanitarie (pubbliche e private) Introduce nuove modalità di pagamento a prestazione (DRG) 3

4 D. Lgs 229/99 Passaggio da livelli uniformi di assistenza a livelli essenziali necessari per rispondere ai bisogni fondamentali appropriati rispetto alle esigenze di salute da corrispondere in maniera uniforme Si tratta di capire cosa è escluso dal SSN e cosa no posto che il SSN non può coprire il totale delle prestazioni erogate Occorre definire i criteri di priorità 4

5 D. Lgs. 229/99 (art.1 comma 7) Sono posti a carico del S.S.N. le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni sanitarie che presentano, per specifiche condizioni cliniche o di rischio, evidenze scientifiche di un significativo beneficio in termini di salute, a livello individuale o collettivo, a fronte delle risorse impiegate. 5

6 D. L.vo 229/99 (continua art.1 c.7) Sono esclusi dal S.S.N. le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni sanitarie che: a) non rispondono a necessità assistenziali tutelate in base ai principi ispiratori del SSN; b) non soddisfano il principio dell efficacia e dell appropriatezza, ovvero la cui efficacia non è dimostrabile in base alle evidenze scientifiche disponibili o sono utilizzati per soggetti le cui condizioni cliniche non corrispondono alle indicazioni raccomandate; c) in presenza di altre forme di assistenza volte a soddisfare le medesime esigenze, non soddisfino il principio della economicità nell impiego delle risorse, ovvero non garantiscono un uso efficiente delle risorse quanto a modalità di organizzazione ed erogazione dell assistenza. 6

7 Flash sul finanziamento SSN e riparto della spesa Reperimento risorse IRAP 40% Contributi sanitari e altre entrate minori 60% Riparto fra Regioni Criteri definiti dalla Conferenza Stato-Regioni Remunerazione dei produttori DRG Tariffa Funzione 7

8 Riparto Quota capitaria pesata: ogni Regione ha un vincolo finanziario dato da: POPOLAZIONE RESIDENTE X QUOTA CAPITARIA X FATTORE DI CORREZIONE 8

9 Riparto Fattori di correzione su 3 livelli di assistenza: Prevenzione Distretto/Territorio Ospedale Correzione effettuata in funzione della composizione della popolazione e del contesto (composizione anagrafica popolazione, fattori epidemiologici, ecc.) 9

10 Conferenza Stato-Regioni Accordo 8 agosto 2001 Le Regioni devono: Garantire l erogazione delle prestazioni ricomprese nei LEA Attivare monitoraggio delle prescrizioni mediche, farmaceutiche, specialistiche e ospedaliere Adottare criteri e modalità per l erogazione delle prestazioni che non soddisfano il principio di appropriatezza organizzative e di economicità Contenere le liste d attesa 10

11 D.P.C.M. 29 novembre 2001 emanato a seguito dell accordo dell 8 agosto Elenca negli allegati le attività e le prestazioni incluse nei Livelli, le prestazioni escluse, le prestazioni che possono essere fornite dal SSN solo a particolari condizioni Allegato 1: prestazioni erogate dal SSN in 3 grandi aree Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro Assistenza distrettuale Assistenza ospedaliera 11

12 D.P.C.M. 29 novembre 2001 Allegato 2: prestazioni escluse, parzialmente escluse e potenzialmente inappropriate Allegato 3: indicazioni particolari per applicazione LEA Allegati 4 e 5: ruolo e impegni delle Regioni in materia di LEA e riduzione liste d attesa 12

13 LEA: prestazioni ospedaliere Incluse (allegato 1) Pronto soccorso Ricovero Ordinario Diurno Escluse (allegato 2A) Parzialmente escluse (allegato 2B) 13

14 LEA: prestazioni ospedaliere Prestazioni con alto rischio di inappropriatezza (allegato 2C lista di 43 DRG): Possono essere definiti inappropriati tutti i casi trattati in regime di ricovero ordinario o in day hospital che le strutture sanitarie possono trattare in un diverso setting assistenziale con identico beneficio per il paziente e con minore impegno di risorse 14

15 LEA: prestazioni ospedaliere inappropriate (fonte Il Sole 24 Ore 22/4/02 studio ASSR) Nel 1999 stimati 1,6 milioni di ricoveri inappropriati (1,55 miliardi di euro) pari al 69% dei ricoveri relativi i 43 DRG ad altro rischio di inappropriatezza Par al 15% delle prestazioni ospedaliere complessive 15

16 Decreto ministeriale 12 dicembre 2001 Strumento per verificare l effettiva applicazione dei LEA Attribuisce alle Regioni la definizione dei valori soglia di ammissibilità dei ricoveri ordinari e delle sanzioni o correttivi per i ricoveri extra-soglia Allegato 1: elenco di indicatori suddivisi per macro-livelli: Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e i lavoro Assistenza distrettuale Assistenza ospedaliera Allegato 2: elenco informazioni su stato salute e sul contesto Allegato 3: schede che riportano per ciascun indicatore la definizione, i dati base per la costruzione, la fonte dei dati, il parametro di riferimento 16

17 Indicatori a livello ospedaliero (alcuni esempi) Indicatore Significato e utilità 17 % pz ospedalizzati dal Pronto Soccorso (PS) rispetto al totale accessi PS Incidenza ricoveri medici da PS e dimessi con degenza di 0-3 gg Tassi ospedalizzazione generali e standardizzati per età % giornate degenza inappropriate % Day Surgery + One day Surgery per interventi catatratta, stripping vene Giornate DH rispetto a Ricovero Ordinario % giornate DH medico su Ricovero ordinario Limitare ricorso improprio a cure di PS Aumentare capacità filtro dei PS verso i ricoveri Aumentare capacità filtro dei PS verso i ricoveri Aumentare quota attività programmata Limitare eccessivo ricorso a cure ospedaliere Ridurre, indipendentemente dalle diagnosi, il consumo di giornate inutili ricovero Limitare ricorso improprio ricovero ordinario Favorire sviluppo DH Ridurre ricorso DH di tipo diagnostico

18 Indicatori a livello ospedaliero (alcuni esempi) Indicatore Significato e utilità 18 % ricoveri brevi % ricoveri degenza prolungata per diagnosi Degenza media preoperatoria Degenza media grezza e corretta per casemix % ricoveri 0-1 giorno medici su totale ricoveri medici % dimessi da reparti chirurgici con DRG medici % casi medici oltre soglia & età >65 anni su totale casi medici età>65 anni Peso medio ricoveri di paz anziani Ridurre occupazione impropria reparti ord. Limitare ricoveri vs assistenza non ospedal. Ridurre utilizzo improprio reparti Ridurre utilizzo improprio reparti Ridurre occupazione impropria reparti ordinari Favorire miglior uso reparti chirurgici Trasferire ricoveri ordinari verso regimi a più bassa intensità assistenziale Ridurre ricorso al ricovero per condizioni semplici e trattabili in ambito extraospedaliero

19 Indicatori a livello ospedaliero (alcuni esempi) Indicatore Significato e utilità % di parti chirurgici cesarei Tassi di ospedalizzazione per interventi chirurgici ove esista uno standard di appropriatezza % di prostatectomia TURP rispetto alla via laparoscopica Limitare l indicazione inappropriata a intervento chirurgico Limitare il ricorso a interventi chirurgici non necessari, rispetto ad altre modalità di cura Limitare l indicazione inappropriata a una tecnica superata 19

20 Accordo Stato-Regioni 1 agosto 2002 Elenca oltre 700 interventi chirurgici e procedure eseguibili, previo giudizio clinico, in regime di day surgery, in alternativa al ricovero ordinario 20

21 Conferenza Stato - Regioni Intesa 23 marzo 2005 Art. 4: Razionalizzazione della rete ospedaliera b) adottare, entro il 30 settembre 2005, i provvedimenti per promuovere il passaggio dal ricovero ordinario al ricovero diurno ed il potenziamento di forme alternative al ricovero ospedaliero, con il conseguimento di una riduzione dell assistenza ospedaliera erogata, garantendo, entro l anno 2007, il mantenimento dei tassi di ospedalizzazione per ricoveri ordinari e per ricoveri in regime diurno entro il 180 per mille abitanti residenti, di cui quelli in regime diurno di norma pari al 20%, precisando gli obiettivi intermedi per gli anni 2005 e 2006, oggetto di verifica. 21

22 Conferenza Stato - Regioni Intesa 23 marzo 2005 Art. 4: Razionalizzazione della rete ospedaliera c) assicurare adeguati programmi di assistenza domiciliare integrata, di assistenza residenziale e semiresidenziale extraospedaliera; 22

23 Conferenza Stato - Regioni Intesa 23 marzo 2005 Art. 9: Ai fini della presente intesa, è istituito presso il Ministero della salute il Comitato paritetico permanente per la verifica dell erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell utilizzo delle risorse e per la verifica della congruità tra le prestazioni da erogare e le risorse messe a disposizione. 23

24 24 La dinamica della spesa sanitaria (fonte dati ASSR)

25 Fondo Sanitario Nazionale (fonte dati ASSR) Anni milioni

26 26 La dinamica della spesa sanitaria (fonte dati ASSR)

27 27 La dinamica della spesa sanitaria (fonte dati ASSR)

28 28 La dinamica della spesa sanitaria (fonte dati ASSR)

29 La dinamica della spesa sanitaria: linee di sviluppo Prevenzione Riorganizzazione cure primarie: MMG Distretti Rete integrata servizi sanitari e socio-sanitari Sviluppo politica LEA, attenzione ai tempi di attesa, governo della domanda Riorganizzazione rete ospedaliera e ridefinizione del setting assistenziale Effetti sulla mobilità: acuzie Vs. cronicità => la cronicità è stanziale 29

30 Prospettive Ridefinizione setting assistenziale in funzione di appropriatezza clinica: prestazione efficace ed indicata per il bisogno organizzativa: miglior contesto per erogare la prestazione: più efficace, più sicuro, più gradito, meno costoso temporale: tempestività (individuazione delle vere urgenze e intervento sulle liste d attesa) Dai ricoveri ordinari ai ricoveri in DH/DS e dai ricoveri in DH/DS a prestazioni ambulatoriali Incremento dei volumi dell assistenza domiciliare e assistenza remota. 30

31 Bozza del DPCM: revisione straordinaria dei LEA (Il Sole Sanità 2-8/10/07) Aree dei LEA: Prevenzione collettiva e sanità pubblica Assistenza distrettuale. Alcune prestazioni ad elevata integrazione socio-sanitaria vengono comprese nei LEA con possibile contributo chiesto ai Comuni Assistenza ospedaliera Inclusione dell assistenza odontoiatrica Aumento dei DRG a rischio di inappopriatezza (da 43 a 108) da far eseguire senza ricovero 22 prestazioni trasferite dal day hospital all ambulatorio Definizione dei criteri di appropriatezza 31

ALLEGATO 3. a) Prestazioni di ricovero e cura ospedaliere

ALLEGATO 3. a) Prestazioni di ricovero e cura ospedaliere ALLEGATO 3 Indicazioni particolari per l'applicazione dei livelli in materia di assistenza ospedaliera, assistenza farmaceutica, assistenza specialistica e integrazione socio sanitaria, nonché in materia

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Programmazione Programmare significa adattare od orientare un sistema organizzato affinché produca determinati risultati: predisponendo

Dettagli

Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione

Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione Stefano Tardivo Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Università degli Studi di Verona Legge 833/78 Principi guida del SSN (art. 2, 3 e 32 della Costituzione):

Dettagli

LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA rappresentano le garanzie che il SSN si impegna ad assicurare ad ogni cittadino ovvero i servizi e le prestazioni assicurati in modo uniforme su tutto il territorio nazionale

Dettagli

Migrazione sanitaria e sostenibilità

Migrazione sanitaria e sostenibilità 14 Dicembre 2012 Migrazione sanitaria e sostenibilità Sergio Lodato 1 Contesto normativi Con l entrata in vigore del D. Lgs. 502/92 che introduce, tra l altro, il riparto del FSN per quota capitaria, la

Dettagli

5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità

5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità Regione Veneto Azienda Ulss8 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 27.046 12,09% 250.762 249.309 246.474 242.302 239.832 236.618

Dettagli

Il governo della sanità

Il governo della sanità Università di Torino Facoltà di Economia Master Economia e Politica Sanitaria Attualità in tema di programmazione sanitaria e percorsi clinici Il governo della sanità Nerina Dirindin Il disavanzo complessivo

Dettagli

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE 11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010

Dettagli

Day Surgery in Italia: analisi dei dati e prospettive

Day Surgery in Italia: analisi dei dati e prospettive Day Surgery in Italia: analisi dei dati e prospettive L evoluzione delle tecnologie mediche e delle pratiche anestesiologiche hanno consentito negli ultimi anni di effettuare alcune prestazioni di ricovero

Dettagli

CORSO OPERATORE SOCIOSANITARIO. Elementi di legislazione sanitaria ed organizzazione dei servizi

CORSO OPERATORE SOCIOSANITARIO. Elementi di legislazione sanitaria ed organizzazione dei servizi CORSO OPERATORE SOCIOSANITARIO ANNO SCOLASTICO 2015 Elementi di legislazione sanitaria ed organizzazione dei servizi Dott. Franco Caracciolo Dirigente Responsabile Ufficio Coordinamento Verifiche Prestazionali

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Dai sistemi di valutazione e classificazione un modello per la governance Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Cagliari, 26 ottobre

Dettagli

STORIA DELL ASSISTENZA SANITARIA IN ITALIA

STORIA DELL ASSISTENZA SANITARIA IN ITALIA STORIA DELL ASSISTENZA SANITARIA IN ITALIA Prime fasi nell assistenza sanitaria Rapporto individuale fra medico e paziente a pagamento -> classi abbienti enti caritatevoli religiosi o da singoli benefattori

Dettagli

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nicola Pirozzi DEA-ARCO Premessa Ruolo del PS Pediatrico nella rete regionale Nella Rete Regionale Pediatrica, la gestione dell emergenza

Dettagli

Manuale dei Flussi Informativi Sanitari NSIS

Manuale dei Flussi Informativi Sanitari NSIS Regione Calabria Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza Manuale dei Flussi Informativi Sanitari NSIS Luglio 2014 UOC GESTIONE SISTEMA INFORMATIVO-CED Nuovo Sistema Informativo Sanitario Il NSIS trova il

Dettagli

fonte:

fonte: ALLEGATO B ASL INDICATORI TEMATICI AREA DEFINIZIONE NUMERATORE DENOMINATORE RIFERIMENTO >= 10 % Integrazione ospedale territorio Percentuale di ultra sessantacinquenni sottoposti a valutazione multidimensionale

Dettagli

GEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014

GEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014 LA SANITA CHE VOGLIAMO GEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014 Clara Carbone Milano, 24.11.2014 Premessa: il quadro epidemiologico 30% di cittadini con almeno una patologia

Dettagli

I piani terapeutici informatizzati in Regione Liguria. Dott.ssa Maria Susanna Rivetti

I piani terapeutici informatizzati in Regione Liguria. Dott.ssa Maria Susanna Rivetti I piani terapeutici informatizzati in Regione Liguria Dott.ssa Maria Susanna Rivetti 1 Note limitative Con il provvedimento 30 dicembre 1993 di riclassificazione dei medicinali sono state introdotte le

Dettagli

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona Palmanova, 17 dicembre 2011 Dott.ssa Paola Zuliani ESEMPIO PRATICO- anno 2009- Obiettivo di Budget: Sperimentare un organizzazione

Dettagli

La medicina del territorio oggi e domani confronto tra realtà del Triveneto 21 aprile 2012 OMCeO di Bolzano

La medicina del territorio oggi e domani confronto tra realtà del Triveneto 21 aprile 2012 OMCeO di Bolzano La medicina del territorio oggi e domani confronto tra realtà del Triveneto 21 aprile 2012 OMCeO di Bolzano Maurizio Scassola Medico di medicina generale Presidente OMCeO di Venezia L area politico-geografica

Dettagli

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? IL MANDATO DEL DISTRETTO E GLI STRUMENTI PROGRAMMATORI E GESTIONALI LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? il 2 agosto 2013 l Azienda

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE L'analisi dell'ambiente esterno: l'evoluzione del sistema sanitario italiano

ECONOMIA AZIENDALE L'analisi dell'ambiente esterno: l'evoluzione del sistema sanitario italiano ECONOMIA AZIENDALE L'analisi dell'ambiente esterno: l'evoluzione del sistema sanitario italiano (traccia II) Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è un sistema di tipo solidaristico istituito nel 1978

Dettagli

C045 - CARDIOLOGIA E UTIC - P.O. SESSA AURUNCA

C045 - CARDIOLOGIA E UTIC - P.O. SESSA AURUNCA Periodo: Gennaio - Dicembre - 2011 TOTALI GENERALI PRODUTTIVITA' 1.583.958,25 1.650.124,84 1.441.002,09 2.016.927,31 COSTI 0,00 1.310.922,51 1.170.131,25 1.233.749,70 RAPPORTO PROD./COSTI 0,00 125,88 123,15

Dettagli

IL PROGETTO MATTONI DEL SSN

IL PROGETTO MATTONI DEL SSN IL PROGETTO MATTONI DEL SSN Corso: Bioingegneria Docente: prof. Mauro Giacomini INTRODUZIONE Nel 2002 il Ministero della Salute avvia la progettazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), con

Dettagli

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale 11 novembre 2015, ore 13 Sala Caduti di Nassirya Senato della Repubblica Italo Penco Direttore sanitario Fondazione Roma Sanità OMS: i bisogni

Dettagli

A.O. Ordine Mauriziano S.C. CHIRURGIA GENERALE E ONCOLOGICA

A.O. Ordine Mauriziano S.C. CHIRURGIA GENERALE E ONCOLOGICA DIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda 2014 2013 osservato 2014 Obiettivo 2014 Peso Differenza % Peso A PRODUZIONE ± 2 30 20 n. dirigenti medici compreso il 12 12 direttore al 31 dicembre Produzione 8.310.820

Dettagli

Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso

Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso LA SANITÀ TERRITORIALE ED I SUOI SVILUPPI MEDICINA DI COMUNITÀ E AFT CONFRONTO E INTEGRAZIONE Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso Dr.ssa Simona Dei Siena, 25

Dettagli

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione.

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. 7 PQ e Salute - ARTI 08.03.07 Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. Ambrogio Aquilino, ARES Puglia Il contesto di riferimento Federalismo e politiche regionali Diritto alla salute Ospedale

Dettagli

APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità

APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Corso di Alta Formazione Modulo 2 APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Dott.ssa F.Camilli Il Paradigma della gestione della qualità ECONOMICITA EFFICIENZA EFFICACIA Economicità Per ogni tipologia

Dettagli

MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE Aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera, di cui al decreto ministeriale 14 dicembre 1994. IL MINISTRO DELLA SANITÀ

Dettagli

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014

Dettagli

Statistiche sui ricoveri elaborati su Schede di Dimissione Ospedaliera. P.O. S. Felice a C.

Statistiche sui ricoveri elaborati su Schede di Dimissione Ospedaliera. P.O. S. Felice a C. Statistiche sui ricoveri elaborati su Schede di Dimissione Ospedaliera Pagina 1 di 5 2014 vs 2013 su Importo DRG ricoveri ordinari 1.647.609,90 1.656.095,93 1.382.267,01-0,51 19,20 Num. dimissioni ricoveri

Dettagli

SISTEMI SANITARI. Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale

SISTEMI SANITARI. Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale SISTEMI SANITARI Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale SISTEMI SANITARI Liberista/ Assicurativo/ S.S.N. Liberista (bricolage della malattia) Assicurativo (diritto

Dettagli

Piano sanitario regionale 2002/2004. Sfida Prioritaria Prevenzione. Progetto di fattibilità dello screening del cancro colorettale.

Piano sanitario regionale 2002/2004. Sfida Prioritaria Prevenzione. Progetto di fattibilità dello screening del cancro colorettale. Delib.G.R. 20 dicembre 2002, n. 1740 (1). Piano sanitario regionale 2002/2004. Sfida Prioritaria Prevenzione. Progetto di fattibilità dello screening del cancro colorettale. (1) Pubblicata nel B.U. Lazio

Dettagli

OSPEDALIZZAZIONE DOMICIALIARE: PERCORSO AGEVOLATO E PROTETTO AI SERVIZI OSPEDALIERI PER PAZIENTI SEGUITI A DOMICILIO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE:

OSPEDALIZZAZIONE DOMICIALIARE: PERCORSO AGEVOLATO E PROTETTO AI SERVIZI OSPEDALIERI PER PAZIENTI SEGUITI A DOMICILIO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE: Pagina 1 di 7 OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE: REV. DATA Redatto da: Emesso da: Approvato da: 0 28.10.2011 Gruppo interdisciplinare aziendale Staff Direzione Sanitaria Direttore Sanitario Firma Firma Pagina

Dettagli

Assistenza ospedaliera (H): governo della domanda. H1_1 Tasso di ospedalizzazione standardizzato Ricovero ordinario per acuti per 1.

Assistenza ospedaliera (H): governo della domanda. H1_1 Tasso di ospedalizzazione standardizzato Ricovero ordinario per acuti per 1. Ministero della Salute Il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali Primi indicatori ministeriali Anno 2008 Fonte dati: Ministero e database SDO 2008 A cura del Laboratorio

Dettagli

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento

Dettagli

062 Percentuale di dimessi U.B. psichiatria per abuso di sostanze 063 Percentuale di interventi di orchiopessi con età <5 064 Percentuale di

062 Percentuale di dimessi U.B. psichiatria per abuso di sostanze 063 Percentuale di interventi di orchiopessi con età <5 064 Percentuale di INDICATORE 001 Dotazione posti letto 002 Dotazione posti letto degenza ordinaria e DH 003 Dotazione posti letto pediatrici 004 Dotazione posti letto geriatrici 005 Posti letto per specialità 006 Peso medio

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 10/03/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 20

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 10/03/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 20 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 3 marzo 2016, n. U00060 Modifica del Decreto del Commissario ad acta n. U00009/2016 avente ad oggetto "Definizione delle tariffe

Dettagli

L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti

L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti 1/24 Indice Politiche sanitarie ospedaliere: un quadro di riferimento Le politiche a livello internazionale

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali Primi indicatori ministeriali Anno 2008 Fonte dati: Ministero e database SDO 2008 A cura del Laboratorio

Dettagli

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Michele Ambrosin Allen Dudine Valentina Fernetti Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Presentazione generale Committente: Progettisti: Azienda Ospedaliera Regione

Dettagli

METODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT

METODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT METODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT SOMMARIO Indicatori... 2 Residenti, indici demografici... 2 Ricoveri Ordinari... 2 Cronicità... 3 Tumori maligni... 3 Mortalità... 3 Tempi e distanze

Dettagli

Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità

Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità Alessandra Burgio e Alessandro Solipaca DCIS SAN Metodi di sintesi per la misurazione della dotazione u Il Servizio Sanitario Nazionale (1) STATO Disegna

Dettagli

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 OBIETTIVI Survey Priorità di

Dettagli

Aspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte. Ragnar Gullstrand IRES

Aspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte. Ragnar Gullstrand IRES Aspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte Ragnar Gullstrand IRES La leggenda dell Araba Fenice E bellissima, tutti la conoscono ma nessuno l ha mai vista. 2 Equità (giornate di degenza

Dettagli

Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici

Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici COMUNICATO STAMPA ROMA, 30 MARZO 2015 Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici Ma è la Regione con più fumatori Il Lazio è la Regione in cui vivono meno giovani con consumi

Dettagli

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA (AOU SASSARI & ASL OLBIA) Avvio fase Sperimentale A cura di: AOU SS ASL 2 OLBIA (BOZZA) Febbraio 2016 1 Premessa:

Dettagli

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento

Dettagli

L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie

L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie Genova, 23 ottobre 2012 Anziani e disabili: per un approccio riabilitativo alla non autosufficienza L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse

Dettagli

Indicatori controllo attività di ricovero

Indicatori controllo attività di ricovero Allegato n. 2 alla Delib.G.R. n. 29.12.2015 Indicatori controllo attività di ricovero Fonti dati: a. Flusso informativo Schede di Dimissione Ospedaliera File A; b. Modelli di rilevazione ministeriale HSP

Dettagli

La Gestione Integrata del Diabete tipo 2

La Gestione Integrata del Diabete tipo 2 La Gestione Integrata del Diabete tipo 2 Franco Ghini Referente Area ospedaliera Azienda USL Modena Direttore Sanitario: Andrea Guerzoni ASSISTENZA INTEGRATA... Ospedale Dietista PAZIENTE Team diabetologico

Dettagli

L analisi dell offerta ospedaliera per le malattie digestive

L analisi dell offerta ospedaliera per le malattie digestive L analisi dell offerta ospedaliera per le malattie digestive a cura di Giovanna Baraldi Sub Commissario per l attuazione del Piano di Rientro della Regione Abruzzo Società Scientifiche AIGO, SIGE e SIED

Dettagli

Bur 152 del 30/10/2014

Bur 152 del 30/10/2014 Bur 152 del 30/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE ASSISTENZA OSPEDALIERA E SPECIALISTICA 20 ottobre 2014, n. 139 Prestazioni di Chirurgia Ambulatoriale (PCA) - Autorizzazione

Dettagli

Il modello di riparto del fondo sanitario regionale tra le aziende sanitarie della Regione prevede:

Il modello di riparto del fondo sanitario regionale tra le aziende sanitarie della Regione prevede: Allegato alla Delib.G.R. n. 40/25 del 7.8.2015 Il sistema di allocazione del fondo sanitario regionale tra le aziende del sistema sanitario regionale. Il modello di riparto del fondo sanitario regionale

Dettagli

*'+ ',, +' Costi Standard per Ricoveri - Proposta N.I.San. (novembre 2014) Ordinario Outliers DH

*'+ ',, +' Costi Standard per Ricoveri - Proposta N.I.San. (novembre 2014) Ordinario Outliers DH !"## !"#"$ % "&"" ' '% ""!(# ) * *'+ ',, +' DRG Peso Descrizione Medio Costi Standard per - Proposta N.I.San. (novembre 2014) o Outliers DH Tariffa DRG anno 2014 Regione Puglia per Ricovero o (entro valore

Dettagli

2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI)

2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI) 1. NUMERO AZIONE 7 2. TITOLO AZIONE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ EROGAZIONE DI CURE DOMICILIARI INTEGRATE DI PRIMO E SECONDO LIVELLO come definite nel documento della Commissione Nazionale LEA con Decreto

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA

CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA Equipollenza titolo pregresso in Laurea in Fisioterapia Catania, 6 Dicembre 2008 (2 a parte) ECONOMIA SANITARIA Rosario Cunsolo Dir. Medico Direzione Medica di Presidio

Dettagli

osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %

osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza % Mantenimento produzione numero ricoveri ricoveri numero day surgery day surgery numero prestazioni esterni 8.451.447,90 ± 2% 169.028,96 15,00 9.220.262,34 768.814,44 9,10 15 1.452,00 1.417,00-35,00-2,41

Dettagli

TRASFERIMENTO DAL REGIME DI RICOVERO ORDINARIO E DIURNO AL REGIME AMBULATORIALE.

TRASFERIMENTO DAL REGIME DI RICOVERO ORDINARIO E DIURNO AL REGIME AMBULATORIALE. DRG 042 INIEZIONE INTRAVITREALE DI SOSTANZE TERAPEUTICHE TRASFERIMENTO DAL REGIME DI RICOVERO ORDINARIO E DIURNO AL REGIME AMBULATORIALE. REGIONE ABRUZZO SOMMARIO PREMESSA... 2 INIEZIONE INTRAVITREALE

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ROBERTA CHIESA Telefono 030/3998531 Fax 030/303300 E-mail direttore.sociosanitario@asst-spedalicivili.it

Dettagli

La fotografia dell Asl TO5

La fotografia dell Asl TO5 Università di Torino Scuola S. Sant Anna - Pisa La fotografia dell Asl TO5 Nerina Dirindin e Giovanni Perucca Chieri, 7 Aprile 2010 Asl TO5: il quadro d insieme Asl TO5 Abitanti: 306.000 Posti letto: 782

Dettagli

successive modificazioni ed integrazioni come di seguito: a) Presidente: GIUNTA REGIONALE Omissis

successive modificazioni ed integrazioni come di seguito: a) Presidente: GIUNTA REGIONALE Omissis Pag. 12 Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XXXVIII - N. 27 (11.05.2007) successive modificazioni ed integrazioni come di seguito: a) Presidente: - Il Dirigente del Servizio Assistenza Distrettuale,

Dettagli

RICOVERI 2013 con diagnosi principale DCA DI RESIDENTI EMILIA-ROMAGNA BENCHMARKING TRA AZIENDE SANITARIE E AREE VASTE

RICOVERI 2013 con diagnosi principale DCA DI RESIDENTI EMILIA-ROMAGNA BENCHMARKING TRA AZIENDE SANITARIE E AREE VASTE RICOVERI 2013 con diagnosi principale DCA DI RESIDENTI -ROMAGNA BENCHMARKING TRA AZIENDE SANITARIE E AREE VASTE Fonte dati: Reportistica Dinamica SDO, Regione Emilia-Romagna Per monitorare il ricorso al

Dettagli

OGGETTO DELLA RILEVAZIONE. Personale del ruolo ammini-strativo. Personale del ruolo professionale. Personale del ruolo sanitario

OGGETTO DELLA RILEVAZIONE. Personale del ruolo ammini-strativo. Personale del ruolo professionale. Personale del ruolo sanitario PANNELLO CONTROLLO MODELLO DI RILEVAZIONE DEI COSTI DEI LIVELLI DI ASSISTENZA DELLE AZIENDE UNITA' SANITARIE LOCALI E DELLE AZIENDE OSPEDALIERE STRUTTURA RILEVATA OGGETTO DELLA RILEVAZIONE REGIONE ASL

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1524 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Integrazione del Nomenclatore delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale

Dettagli

L infermiere protagonista nella nuova sanità: PRESST e POT. Paolo Boldini Ipasvi Brescia

L infermiere protagonista nella nuova sanità: PRESST e POT. Paolo Boldini Ipasvi Brescia L infermiere protagonista nella nuova sanità: PRESST e POT Paolo Boldini Ipasvi Brescia 1 2 Che ruolo hanno POT e PreSST nell ambito del sistema di offerta socio-sanitaria Qauli opportunità nei POT e PreSST

Dettagli

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del

Dettagli

Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli

Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 1 Il nuovo welfare Empoli 15 Giugno 2012 Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 2 Transizione epidemiologica - Italia - 1890-1997

Dettagli

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione

Dettagli

L evoluzione del Distretto e le sue prospettive di sviluppo

L evoluzione del Distretto e le sue prospettive di sviluppo Attualità in tema di assistenza sanitaria territoriale L evoluzione del Distretto e le sue prospettive di sviluppo Mete Rosario: Presidente Card Direttore Distretto 12 Azienda USL RM/C Siena 8 Giugno 2010

Dettagli

D.P.C.M. 29-11-2001 Pubblicato nella Gazz. Uff. 8 febbraio 2002, n. 33, S. Definizione dei livelli essenziali di assistenza

D.P.C.M. 29-11-2001 Pubblicato nella Gazz. Uff. 8 febbraio 2002, n. 33, S. Definizione dei livelli essenziali di assistenza D.P.C.M. 29-11-2001 Pubblicato nella Gazz. Uff. 8 febbraio 2002, n. 33, S. Definizione dei livelli essenziali di assistenza IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il decreto legislativo 30 dicembre

Dettagli

Maria Grazia Proietti Responsabile SSD Geriatria / LDPA

Maria Grazia Proietti Responsabile SSD Geriatria / LDPA Maria Grazia Proietti Responsabile SSD Geriatria / LDPA NUMERI VITA MEDIA IN ITALIA : M 80,1 F 84,7 anni Nel 2030 il 21x1000 sara ultranovantenne Nel 2050 il 30% della popolazione > 65 anni numero di anziani

Dettagli

Normativa day surgery

Normativa day surgery Normativa day surgery A cura di Isabella Mastrobuono Direttore sanitario aziendale Policlinico di Tor Vergata - Roma Per oltre un millennio l ospedale è stato considerato il luogo di cura per eccellenza

Dettagli

Osservazioni al testo Rete territoriale. I principi per la definizione degli assetti organizzativi delle ASL - 7 aprile 2015

Osservazioni al testo Rete territoriale. I principi per la definizione degli assetti organizzativi delle ASL - 7 aprile 2015 Ai fini di dare i riscontri utili per lo sviluppo del nostro SSR procediamo nell'analisi del documento identificando, sulla base delle ipotesi da noi formulate, quali proposte possono essere d'interesse

Dettagli

SISTEMA DI GOVERNANCE INTEGRATA

SISTEMA DI GOVERNANCE INTEGRATA Riduzione delle liste di attesa: un diritto dei cittadini, un dovere per le istituzioni Carlo Favaretti, direttore generale Committed to Excellence in Europe Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari

Dettagli

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto

Dettagli

Slow Medicine e Appropriatezza: il progetto aziendale dell ULSS 16 di Padova. Alfio Capizzi - Azienda U.L.S.S n. 16 di PADOVA

Slow Medicine e Appropriatezza: il progetto aziendale dell ULSS 16 di Padova. Alfio Capizzi - Azienda U.L.S.S n. 16 di PADOVA Slow Medicine e Appropriatezza: il progetto aziendale dell ULSS 16 di Padova Alfio Capizzi - Azienda U.L.S.S n. 16 di PADOVA Outline della presentazione Appropriatezza e sostenibilità del SSN Slow Medicine

Dettagli

INDICATORI SANITARI MINISTERIALI E REGIONALI

INDICATORI SANITARI MINISTERIALI E REGIONALI INDICATORI SANITARI MINISTERIALI E REGIONALI La ASL 2 di Olbia valuta le proprie Performance con un insieme di Indicatori tratti dal SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA SANITA' ITALIANA (SIVEAS)

Dettagli

RIDEFINIZIONE DEL RUOLO DELLA RETE OSPEDALIERA INTEGRATA

RIDEFINIZIONE DEL RUOLO DELLA RETE OSPEDALIERA INTEGRATA Franklin Picker Direttore Servizio Assistenza Ospedaliera RIDEFINIZIONE DEL RUOLO DELLA RETE OSPEDALIERA INTEGRATA Marina di Stabia, 17 dicembre 2012 L Ospedale è una istituzione sanitaria nella quale

Dettagli

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 173 del 18/12/2014

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 173 del 18/12/2014 Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 173 del 18/12/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO ORGANIZZAZIONE ASSISTENZA OSPEDALIERA E SPECIALISTICA 10 dicembre 2014, n. 195 Prestazioni di Chirurgia

Dettagli

Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali

Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali Convegno Regionale Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali L esperienza delle Case della Salute di Arezzo Branka Vujovic Direttore Sanitario ASL 8 Arezzo dalla sperimentazione.a modello

Dettagli

BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara

BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara Carlotta Serenelli *, Sandro Bartalotta **, Mauro Manfredini*** *Dipartimento Cure Primarie Azienda

Dettagli

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Considerazioni generali Le criticità della AO sono da riferirsi esclusivamente al PS del presidio Macchi per la sua attrattività, che determina un eccessiva

Dettagli

PERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, Ottobre 2011

PERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, Ottobre 2011 PERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, 21-22 Ottobre 2011 Integrazione ospedale territorio come strumento per l accesso alle cure e garanzia di continuità dell assistenza

Dettagli

Il Sistema Sanitario Nazionale. N. Nante

Il Sistema Sanitario Nazionale. N. Nante Il Sistema Sanitario Nazionale N. Nante Costituzione della Repubblica Italiana Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività e garantisce

Dettagli

ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, Il sottoscritto STOCCO SABRINA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha

Dettagli

VERSIONE PRELIMINARE RELAZIONE FINALE. Progetto Metodi per il Bilanciamento Costi Qualità in Sanità (BCQ)

VERSIONE PRELIMINARE RELAZIONE FINALE. Progetto Metodi per il Bilanciamento Costi Qualità in Sanità (BCQ) VERSIONE PRELIMINARE RELAZIONE FINALE Progetto Metodi per il Bilanciamento Costi Qualità in Sanità (BCQ) Calcolo degli indicatori idonei ad evidenziare il consumo di risorse tra quelli previsti dal D.P.C.M.

Dettagli

Nuovi modelli di servizi

Nuovi modelli di servizi L'OSPEDALE I N EVOLUZI ONE CONTI NUA: la progettazione di un sist ema adattativo e complesso Nuovi modelli di servizi Dr.ssa Silvia Briani Direttore sanitario Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Pisa

Dettagli

I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento

I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento Bologna 18 maggio 2016 I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento Marina Ferri Servizio farmaceutico APSS Trento Dati di contesto 537.416 abitanti 363 MMG 78 PdF 7 ospedali 2.141 posti letto

Dettagli

LA SPESA SANITARIA IN VENETO

LA SPESA SANITARIA IN VENETO LA SPESA SANITARIA IN LUCA ROMANO Centro Culturale Altinate - San Gaetano 14 maggio 2016 IL QUADRO DEMOGRAFICO Struttura della popolazione residente 2015* Com. % Var. % '02 / '15 * Dati al 1 gennaio **

Dettagli

12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica

12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica 12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 Rivalutare le terapie farmacologiche negli anziani fragili: quale impatto su appropriatezza ed esiti?

Dettagli

Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012.

Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012. Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012 Isabella Giusepi 1 Agenda Coerenza della risposta idonea al bisogno di

Dettagli

D.P.C.M Definizione dei livelli essenziali di assistenza LEA ALLEGATO 2C: Per alcune prestazioni vanno identificate modalità più

D.P.C.M Definizione dei livelli essenziali di assistenza LEA ALLEGATO 2C: Per alcune prestazioni vanno identificate modalità più D.P.C.M. 29.11.01 Definizione dei livelli essenziali di assistenza LEA ALLEGATO 2C: Per alcune prestazioni vanno identificate modalità più appropriate di erogazione, individuando un diverso setting assistenziale

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 34/ 9 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 34/ 9 DEL DELIBERAZIONE N. 34/ 9 Oggetto: Revisione del nomenclatore tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale emanato con la Delib.G.R. n. 19/ 6 del 28 aprile 1998. Primo riequilibrio delle tariffe

Dettagli

Mobilità passiva e inappropriatezza in sanità

Mobilità passiva e inappropriatezza in sanità V Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute Mobilità passiva e inappropriatezza in sanità Una ricerca nella Regione Calabria Dott. Giuseppe Andrea De Biase,

Dettagli

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore Regolamento per la determinazione per l anno 2015 dei criteri di riparto e delle modalità di utilizzo della quota di cui all articolo 39, comma 2, della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato

Dettagli

Allegato USR SARDEGNA FNP FPS CISL MEDICI. s a r d e g n a

Allegato USR SARDEGNA FNP FPS CISL MEDICI. s a r d e g n a Allegato IL PERCORSO DELL ASSESSORATO IN MATERIA SOCIO SANITARIA DAL 2004 Sono ben 503 le delibere della Giunta regionale dal 2004 ad oggi che intervengono nel settore sanitario e sociale. Il percorso

Dettagli

Le sei dimensioni della VALUTAZIONE

Le sei dimensioni della VALUTAZIONE Capacità di perseguimento strategie regionali Lo stato di salute della popolazione Valutazione SOCIO SANITARIA Le sei dimensioni della VALUTAZIONE Valutazione di efficienza operativa e ECO-FIN Valutazione

Dettagli

VALORI IN MIGLIAIA DI EURO E SENZA SEGNO

VALORI IN MIGLIAIA DI EURO E SENZA SEGNO MODELLO LA - 214 Codice LA A111 A112 Allegato 1 Macrovoci economiche ALL. 1 - ONERI SOSTENUTI PER FORMAZIONE DEL PERSONALE ALL. 1 - ONERI SOSTENUTI PER SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI CODICE AZIENDA Consumi

Dettagli