Check Antincendio - 03

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1 Check Antincendio - 03 Gestione del rischio residuo Questa serie di check list nasce per aiutare le aziende a valutare se rispondono ai requisiti antincendio. La check n. 01 si occupa degli obblighi relativi a valutazioni del rischio e adempimenti obbligatori. La check n. 02 di interventi per la riduzione del rischio. La check n. 03 per le azioni di gestione del rischio residuo. Al termine della check, controlla le risposte negative: sono possibili criticità da risolvere. Annoti le attività sul Registro dei controlli antincendio? NA Annotazione dei controlli, verifiche e interventi di manutenzione su sistemi, dispositivi e attrezzature antincendio e delle attività di informazione del personale sul rischio di incendio connessi all'attività. Es. estintori, porte REI, impianto sprinkler, rilevatori di fumo, idranti, allarme incendio, impianti automatici spegnimento, impianti alimentazione, EFC, luci di emergenza, sganci generali energia elettrica. La compilazione del registro dei controlli è obbligatoria per le aziende soggette ai controlli di prevenzione incendi riportate nell'allegato I del DPR 151/2011. Controlli ogni 6 mesi l efficienza delle misure di sicurezza? Che le misure previste per garantire il sicuro utilizzo delle vie di uscita, l'estinzione degli incendi e la rivelazione e l'allarme in caso di incendio siano mantenute in efficienza Controllo semestrale che le misure previste per garantire il sicuro utilizzo delle vie di uscita, l'estinzione degli incendi e la rivelazione e l'allarme in caso di incendio siano mantenute in efficienza Es. estintori, porte REI, impianto sprinkler, rilevatori di fumo, idranti, allarme incendio, impianti automatici spegnimento, impianti alimentazione, EFC Tali controlli vanno registrati in un apposito ""registro dei controlli"", la cui compilazione è obbligatoria per le aziende soggette ai controlli di prevenzione incendi riportate nell'allegato I del DPR 151/2011 e dove vanno registrate anche le attività di formazione del personale anche l illuminazione di sicurezza? Verifica periodica registrata di efficienza e durata dell'illuminazione di sicurezza, con mappatura degli apparecchi "Deve essere presente un registro dove vengono indicate le verifiche periodiche effettuate internamente dal personale della manutenzione, con l'indicazione delle prove eseguite e del periodo di carica delle batterie (autonomia dell'illuminazione). Il registro può essere fornito anche dal sistema centralizzato di controllo che stampa un report con tutte le indicazioni utili." Effettui i controlli visivi ogni mese / bimestre? Controllo visivo mensile o bimestrale delle misure previste per garantire il sicuro utilizzo delle vie di uscita (es. facile apertura delle porte vie di uscita corridoi scale e passaggi liberi da ostruzioni presenza della segnaletica direzionale ed efficienza della illuminazione di sicurezza); delle misure previste per la rivelazione evacuazione e allarme incendi, in particolare impianto di allarme (efficiente, pulsanti segnalati e facilmente accessibili, ecc.), impianto di evacuazione fumo, rivelatori puntiformi; delle misure previste per l'estinzione o la limitazione della propagazione degli incendi (porte resistenti al fuoco, estintori, idranti, impianti fissi di spegnimento, dispositivi di intercettazione del combustibile, dispositivi per lo sgancio elettrico di emergenza, indicazione dei circuiti sezionati); È consigliato formalizzare e registrare tali controlli

2 Manutenzione: è presente il manuale di impianto antincendio? NA Presenza del manuale d'uso e manutenzione per impianti o sistemi di protezione attiva contro l'incendio DM : Per impianti o sistemi di protezione attiva contro l incendio si intendono: gli impianti di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio; gli impianti di estinzione o controllo dell incendio, di tipo automatico o manuale; gli impianti dl controllo del fumo e del calore. Il decreto si applica anche agli impianti esistenti, quando sono oggetto di modifiche sostanziali. Si consiglia la presenza di un manuale d'uso e manutenzione per tutti gli impianti fai la manutenzione periodica degli impianti elettrici BT? Manutenzione ordinaria periodica registrata degli impianti elettrici BT per verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza Si svolgono prove in merito: Protezione contro i contatti indiretti (es. tasto prova differenziale, misura corrente di intervento) Protezione contro i contatti diretti (es. quadri elettrici non accessibili a personale non addetto) Protezione contro gli effetti termici e l'incendio (es. verifica termografica); Installazione dei dispositivi di sezionamento e di comando; Scelta dei componenti elettrici e corretta installazione (es. protezione parti elettriche da danneggiamenti meccanici accidentali, adeguatezza del grado di protezione IP di impianti elettrici e bordo macchina in relazione al luogo d'installazione) Identificazione dei circuiti e dei dispositivi di protezione; Accessibilità per interventi operativi e di manutenzione; Condutture e connessioni; Ambienti ed applicazioni particolari. Le prove sono di tipo visivo "Esame a Vista" e di "Misura con Strumentazione" TUTTE LE PROVE DEVONO ESSERE REGISTRATE SU APPOSITI REGISTRI verbalizzando l'esito che va tenuto a disposizione dell autorità di vigilanza. fai la manutenzione periodica degli impianti termici civili? Manutenzione e controllo impianti termici civili, registrati su libretto di impianto centrale e/o per la climatizzazione Oltre ai controlli di efficienza energetica (per cui sono dettagliate modalità e frequenze dalla legislazione nazionale) sono da eseguire le altre operazioni di MANUTENZIONE E CONTROLLO relative alla sicurezza degli impianti (per le quali si rimanda invece alle indicazioni dell'installatore, del fabbricante, delle norme tecniche UNI/CEI), in base alle indicazioni del costruttore.

3 Formazione e informazione: sono formati gli addetti antincendio? Formazione degli addetti incaricati dell'attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di gestione dell'emergenza Il contenuto e la durata dei corsi di formazione devono essere correlati alla tipologia delle attività ed al livello di rischio di incendio, nonché agli specifici compiti affidati ai lavoratori (Vedi allegato IX del D.M. 10/03/1998): corso per addetti antincendio in attività a rischio di incendio basso (durata 4 ore); corso per addetti antincendio in attività a rischio di incendio medio (durata 8 ore); corso per addetti antincendio in attività a rischio di incendio alto (durata 16 ore). Si trovano indicazioni circa durata e contenuti in apposita circolare In assenza di precisi riferimenti normativi in merito si considera adeguato un aggiornamento triennale (indicato nella nota n.1014 del 26/01/2012 della Direzione regionale VVF Emilia Romagna) rispettivamente di durata 2, 5 e 8 ore (indicato nella nota del Ministero dell'interno). E' possibile ritenere valida la formazione impartita ai Vigili del Fuoco volontari, purché nell'attestato sia riportato che è stata effettuata formazione ai sensi del DM 10/03/1998. sono provvisti di idoneità tecnica? NA Idoneità tecnica per l'espletamento dell'incarico di addetto antincendio I lavoratori designati quali addetti alla prevenzione incendi, nei luoghi di lavoro ove si svolgono le attività riportate nell'allegato X, devono conseguire l'attestato di idoneità tecnica presso il locale Comando dei Vigili del Fuoco (rischio alto, 16 ore) sono formati gli addetti primo soccorso? Gli addetti al pronto soccorso sono formati con istruzione teorica e pratica per l'attuazione delle misure di primo intervento interno e per l'attivazione degli interventi di pronto soccorso. La formazione dei lavoratori designati è svolta da personale medico, in collaborazione, ove possibile, con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. Nello svolgimento della parte pratica della formazione il medico può avvalersi della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale specializzato. Le aziende vengono classificate in tre gruppi (a seconda delle dimensioni e dell'attività, rif. art.1 del DM 388/2003) ed è sono previste 16 ore di formazione per aziende del gruppo A e 12 ore per aziende dei gruppi B e C. E' previsto l'aggiornamento triennale della sola parte pratica (6 ore per il gruppo A, 4 per i gruppi B e C). La formazione deve tenere conto anche dell'eventuale presenza di agenti SENSIBILIZZANTI (es. rischio shock anafilattico per persone allergiche)" sono formati i lavoratori sulla gestione emergenze? Formazione dei lavoratori sull'organizzazione della prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze Da prevedere nel piano di formazione dei lavoratori secondo quanto previsto dall'accordo stato regioni. Argomenti da affrontare: procedure esodo e emergenza incendi; procedure organizzative per il primo soccorso; identificazione degli addetti e delle figure per la sicurezza

4 svolgi annualmente le esercitazioni? NA Partecipazione dei lavoratori alle esercitazioni di gestione emergenza ed evacuazione, eseguite con cadenza almeno annuale Nei luoghi di lavoro ove ricorre l'obbligo della redazione del piano di emergenza connesso con la valutazione dei rischi, i lavoratori devono partecipare ad esercitazioni antincendio, effettuate almeno una volta l'anno, per mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento. Nei luoghi di lavoro di piccole dimensioni, tale esercitazione deve semplicemente coinvolgere il personale nell'attuare quanto segue: percorrere le vie di uscita identificare le porte resistenti al fuoco, ove esistenti; identificare la posizione dei dispositivi di allarme; identificare l'ubicazione delle attrezzature di spegnimento. L'allarme dato per esercitazione non deve essere segnalato ai vigili del fuoco. Nei luoghi di lavoro di grandi dimensioni, in genere, non dovrà essere messa in atto un'evacuazione simultanea dell'intero luogo di lavoro. In tali situazioni l'evacuazione da ogni specifica area del luogo di lavoro deve procedere fino ad un punto che possa garantire a tutto il personale di individuare il percorso fino ad un luogo sicuro. Una successiva esercitazione deve essere messa in atto non appena: una esercitazione abbia rivelato serie carenze e dopo che sono stati presi i necessari provvedimenti; si sia verificato un incremento del numero dei lavoratori; siano stati effettuati lavori che abbiano comportato modifiche alle vie di esodo. ATTENZIONE: è necessaria la redazione di uno specifico documento per formalizzare l'andamento della esercitazione antincendio. Hai comunicato i nominativi delle squadre? Comunicazione ai lavoratori dei nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze e pronto soccorso D.Lgs.81/08, Titolo I, art. 36, co.1 c Sono informati i visitatori? Informativa sui rischi aziendali, sulle regole interne e sulle procedure di emergenza ed evacuazione a tutti gli esterni che, a qualsiasi titolo, accedono alle aree di stabilimento ATTENZIONE: anche per i lavori che non richiedono l'elaborazione del DUVRI (es. servizi di natura intellettuale o mere forniture di materiali o attrezzature) sono obbligatorie la cooperazione tra i datori di lavoro ai fini dello svolgimento in sicurezza dell'attività lavorativa oggetto dell'appalto e l'informazione reciproca al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese.

5 Piano di emergenza È presente il piano di emergenza? NA Redazione del Piano di Emergenza comprendente le procedure a cui attenersi in caso di incendio o emergenza e primo soccorso, e le procedure/istruzioni operative per gli addetti della squadra antincendio (modalità di intervento, intercettazioni e sganci servizi,...) All'esito della valutazione dei rischi d'incendio, il datore di lavoro adotta le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio riportandole in un piano di emergenza elaborato in conformità ai criteri di cui all'allegato VIII del D.M. 10/03/1998. Ad eccezione delle aziende soggette al controllo da parte dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco, per i luoghi di lavoro ove sono occupati meno di 10 dipendenti, il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza, ferma restando l'adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio. Il piano deve considerare in generale tutte le emergenze, comprese quelle naturali (es. terremoto, inondazioni,...); deve comprendere anche la definizione dei compiti della squadra antincendio, in particolare la gestione degli sganci energia elettrica, gas,... Nella definizione della posizione e funzione dispositivi di sgancio elettrico gli addetti vanno informati anche dei rischi residui e delle eventuali aree che rimangono in tensione (es. locali con gruppi batterie / UPS, CED, pannelli fotovoltaici,...) È completo delle modalità di depressurizzazione? NA Integrazione del Piano di Emergenza (e dei relativi programmi di Formazione ed Esercitazione) con le modalità di depressurizzazione dell'impianto aria compressa in caso di incendio Il dimensionamento degli accessori di sicurezza e controllo degli impianti in pressione è trattato nel fascicolo E.1.D della raccolta E dell'ispesl (edizione gennaio 1979). Al punto 8 viene trattata la "Determinazione della portata di scarico delle valvole di sicurezza""; in particolare al punto 8.4: "Per i recipienti contenenti fluidi solo allo stato gassoso, nel caso d'incendio, deve essere prevista, a cura e sotto la responsabilità dell'utente, la depressurizzazione del recipiente all'inizio dell'incendio." Risulta pertanto da prevedere la depressurizzazione dell'impianto aria compressa in relazione ad un'emergenza (integrare quindi il PE). Sono esposte le planimetrie di emergenza? NA Affissione della planimetria di evacuazione, indicante le vie di uscita e le azioni essenziali che devono essere attuate in caso di allarme o di incendio La planimetria deve essere aggiornata e conforme al piano di emergenza (qualora necessario). L'informazione e le istruzioni antincendio possono essere fornite ai lavoratori predisponendo' avvisi scritti che riportino le azioni essenziali che devono essere attuate in caso di allarme o di incendio. Tali istruzioni, cui possono essere aggiunte delle semplici planimetrie indicanti le vie di uscita, devono essere installate in punti opportuni ed essere chiaramente visibili. Qualora ritenuto necessario, gli avvisi debbono essere riportati anche in lingue straniere. Sono esposte schede in reparto? Affissione in reparto di schede con i comportamenti da adottare in caso di emergenza NA

6 Misure organizzative Gli addetti antincendio sono equipaggiati? Fornitura di adeguate attrezzature di equipaggiamento e DPI agli addetti antincendio In generale vanno predisposti DPI e attrezzature di equipaggiamento adeguati alla natura e quantità degli agenti chimici pericolosi presenti (ved. indicazioni riportate nelle schede di sicurezza delle sostanze, es. caschi, visiere, guanti, tute antincendio ed autorespiratori). Tali dispositivi vanno mantenuti in condizioni di efficienza e pronto impiego e custoditi in luogo idoneo e facilmente accessibile. I lavoratori devono essere formati in merito al loro utilizzo. Sono stati designati gli addetti antincendio? Designazione degli addetti incaricati della prevenzione incendi e lotta antincendio Il numero di addetti dovrebbe tener conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell'azienda o dell'unità produttiva, nonché dei mezzi di estinzione incendi e delle risorse a disposizione. I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione. ATTENZIONE: deve essere presente la lettera di nomina." Sono stati designati gli addetti primo soccorso? Designazione degli addetti incaricati del salvataggio, primo soccorso e gestione emergenze "Il numero di addetti dovrebbe tener conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell'azienda o dell'unità produttiva, nonché delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro. Il medico competente collabora nella predisposizione del servizio di primo soccorso. Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione, individuati in relazione alla natura dell'attività, al numero dei lavoratori occupati ed ai fattori di rischio sono individuati dal decreto ministeriale 15 luglio 2003, n ATTENZIONE: deve essere presente la lettera di nomina." C è un sistema di autorizzazioni per lavori a caldo? ATTENZIONE: rientrano nelle situazioni da considerare anche i casi di manutenzione straordinaria NA Controlla le risposte dove hai segnato NO: sono possibili criticità da risolvere. AIUTO PER RISOLVERE?

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