Attività Produttive. Altre attività Distributori carburanti stradali. Descrizione

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1 Attività Produttive Altre attività Distributori carburanti stradali Descrizione L'esercizio dell'attività di distributore di carburante è disciplinato dalla Legge Regionale 2/02/2010, n. 6. Il Comune esercita le funzioni amministrative concernenti: il rilascio delle autorizzazioni per l'installazione degli impianti e l'esercizio dell'attività di distribuzione di carburanti, comprese le concessioni di impianti autostradali; il rilascio delle autorizzazioni alle modifiche degli impianti, nei cui sono richieste; il rilascio delle autorizzazione per la rimozione dell'impianto; la definizione del piano urbanistico di localizzazione degli impianti stradali di distribuzione e di carburanti di cui all'art. 86 comma 2 della L.R. 6/2010; la ricezione delle comunicazioni inerenti il prelievo o il trasporto dei carburanti in recipienti mobili di capacità complessiva superiore a cinquanta litri; il rilascio delle autorizzazioni per gli impianti di distribuzione di carburante ad uso privato, inclusi impianti per aeromobili e per natanti ad uso privato; il rilascio di autorizzazioni per impianti di distribuzione carburanti per natanti ed aeromobili ad uso pubblico; il rilascio delle autorizzazioni alla sospensione temporanea dell'esercizio degli impianti; la revoca, la sospensione temporanea dell'esercizio degli impianti; la convocazione e il coordinamento della Commissione di collaudo degli impianti nei casi previsti e l'autorizzazione al loro esercizio provvisorio qualora richiesta dal titolare dell'autorizzazione; l'applicazione delle sanzioni amministrative; le verifiche tecniche sugli impianti ai fini della sicurezza sanitaria ed ambientale ai sensi delle norme vigenti; l'applicazione della disciplina in materia di orari e di turni di servizio e l'autorizzazione delle eventuali deroghe; la ricezione delle comunicazioni relative alle modifiche degli impianti non soggette a preventiva autorizzazione e al trasferimento di titolarità dell'autorizzazione, di cui agli artt. 88 e 96 della L.R. 6/2010; il rilascio di concessioni per l'occupazione di suolo pubblico con erogatori di elettricità per veicoli. Il Comune esercita tali funzioni tramite il SUAP.

2 Per consultare i documenti che illustrano la ripartizione dei Comuni lombardi nei bacini della programmazione metano Requisiti Per svolgere l'attività di distributore di carburanti è necessario possedere l'autorizzazione che viene rilasciata dal SUAP previa verifica di conformità a: disposizioni degli strumenti urbanistici comunali; prescrizioni fiscali; prescrizioni concernenti la sicurezza sanitaria, ambientale e stradale; disposizioni per la tutela dei beni storici e artistici; provvedimenti di cui all'art. 83 della L.R. 6/2010; parere vincolante di conformità di cui all'art. 81 comma 2 lettera c) della L.R. 6/2010; adempimenti di cui all'art. 89 comma 2 della L.R. 6/2010 fino al raggiungimento del numero minimo di impianti di cui al comma 1 del medesimo articolo; verifica di compatibilità degli impianti rispetto alla sicurezza viabilistica. I nuovi impianti di distribuzione di carburanti per autotrazione sono realizzati in conformità ai provvedimenti di cui all'art. 83 della L.R. 6/2010. Sono richiesti i seguenti requisiti: Requisiti soggettivi: requisiti previsti dalla normativa antimafia; requisiti previsti dall'art. 93 della L.R. 6/2010; per gli impianti autostradali: requisito di capacità tecnico-organizzativa ed economica di cui all'art. 16 del D.L. 26/10/1975, n. 745, convertito con modificazioni dalla Legge 18/12/1970, n Requisiti oggettivi: destinazione d'uso conforme a quanto previsto nel vigente Piano di Governo del Territorio; rispetto delle norme e delle prescrizioni in materia urbanistica, edilizia, igiene pubblica, tutela ambientale e tutela della salute nei luoghi di lavoro, vigente regolamento di polizia locale; possesso dell'autorizzazione unica ambientale per le fattispecie previste, in particolare

3 quelle per gli scarichi idrici; qualora si somministrino alimenti e bevande: presentazione SCIA (attività di cui alla voce somministrazione in esercizi situati all'interno di aree di servizio delle strade extraurbane principali, nelle stazioni dei mezzi di trasporto pubblico e nei mezzi di trasporto pubblici); qualora si vendano prodotti di cui alla tab. speciale distributori: presentazione SCIA. Autorizzazione alle modifiche degli impianti stradali Sono soggette ad autorizzazione le seguenti modifiche degli impianti di distribuzione carburanti: aggiunta di nuovi prodotti petroliferi o idrocarburi diversi da quelli già autorizzati; ristrutturazione totale dell'impianto; trasformazione di impianti da servito in impianti non assistiti (ghost) Comunicazioni di modifica degli impianti stradali Sono soggette a comunicazione le seguenti modifiche degli impianti di distribuzione carburanti: ogni modifica degli impianti diversa da quella soggetta ad autorizzazione. Adempimenti Documentazione da presentare per il rilascio dell'autorizzazione per l'installazione di nuovi impianti stradali di carburanti: domanda di autorizzazione in bollo e deve essere sottoscritta dal richiedente e dal professionista incaricato che ha realizzato il progetto (art. 2 comma 2 D.G.R. 8/9590 dell'11/06/2009); autocertificazione dei requisiti soggettivi morali; certificazione dei serbatoi; certificazione delle colonnine; composizione dettagliata dell'impianto di distribuzione di carburante pubblico; copia del nullaosta attestante la disponibilità per lo sfruttamento dell'area; planimetrie dell'impianto; domanda di valutazione del progetto per rischio incendio; dichiarazione relativa al pagamento dell'imposta di bollo; perizia giurata; relazione tecnica; copia richiesta di allacciamento alla rete elettrica; copia richiesta di allacciamento alla rete gas metano; tabelle di taratura dei serbatoi. Modifiche dell'impianto di distributore carburanti stradale soggette a comunicazione:

4 Le comunicazioni di cui agli artt. 85 c. 1 lett. e) e 88 c. 3 bis della L.R. 6/2010 vengono effettuate preventivamente alla loro realizzazione. Le comunicazioni di cui all'art. 96 relativa al trasferimento di titolarità devono essere effettuate entro 15 gg. dalla registrazione dell'atto correlato. A partire dal 1/01/2015 le comunicazioni suddette dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma M.U.T.A. Per quanto attiene le specifiche tecniche per la trasmissione delle comunicazioni consultare la piattaforma M.U.T.A. accessibile. La comunicazione, tramite M.U.T.A. sarà inviata al SUAP di competenza. I dati della comunicazione saranno resi immediatamente disponibili oltre che al SUAP, al Comune di competenza e a Regione Lombardia per gli usi istituzionali. Sono soggette ad autorizzazione le seguenti modifiche apportate agli impianti esistenti: 1. aggiunta di nuovi prodotti petroliferi o idrocarburi diversi da quelli già autorizzati; 2. ristrutturazione totale dell'impianto; 3. trasformazione di impianti da servito in impianti non assistiti da personale, funzionanti esclusivamente in modalità self-service pre-pagamento; Destinatari del servizio: Impianti di distribuzione carburanti ad uso pubblico Come accedere al servizio: Per modificare un impianto stradale esistente deve essere presentata domanda, utilizzando l'apposito modulo. Nella domande deve essere indicato:

5 Powered by TCPDF ( - le generalità, il domicilio ed il codice fiscale del richiedente; se società, del legale rappresentante unitamente ai dati di cui all'art. 2250, commi 1 e 2 del codice civile; - la dettagliata composizione dell'impianto da modificare. Alla domanda vanno allegati: - perizia giurata, redatta da tecnici competenti, iscritti ai relativi albi professionali, contenente le dichiarazioni di conformità del progetto alle disposizioni degli strumenti urbanistici vigenti, prescrizioni fiscali, sicurezza sanitaria, ambientale (con particolare riferimento ai sistemi omologati di recupero dei vapori) e stradale, tutela dei beni storici e artistici nonché ai provvedimenti di cui all'articolo 3 della Legge Regionale 25/08; la perizia deve inoltre attestare il rispetto delle caratteristiche delle aree individuate dal Comune in attuazione dell'art.2 del D.Lgs 32/98 e successive modifiche; - dichiarazione che l'impianto non ricade in alcuna delle fattispecie di incompatibilità; - copia dell'avvenuta presentazione del progetto al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ai fini della vigente normativa; - disegni planimetrici dell'impianto timbrati e firmati dal responsabile tecnico del progetto che riportano in evidenza le modifiche richieste. Contestualmente alla presentazione di istanza per il rilascio di autorizzazione alla modifica dell'impianto, il richiedente deve avviare le procedure di natura edilizia, secondo le norme vigenti in materia. L istanza deve essere sottoscritta dal titolare e dal tecnico che ha realizzato il progetto trasmessa al SUAP del comune competente. Termine fissato per la conclusione del procedimento: L'autorizzazione è rilasciata entro 120 giorni dalla presentazione della domanda completa. Normativa Legge Regionale Lombardia 02/02/2010 n. 6 Delibera Delibera di Giunta Regionale Lombardia n. 8/10824 del 16/12/2009