I DISSECCAMENTI DELL ALBICOCCO
|
|
- Rebecca Nanni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I DISSECCAMENTI DELL ALBICOCCO Un confronto in Francia con uno specialista dell INRA Per meglio soddisfare la domanda dei consumatori, nelle nostre aree di produzione è necessario migliorare il livello qualitativo delle albicocche. Per questo motivo, nelle zone più tipiche e vocate, molti imprenditori sono stati indotti ad intraprendere nuove coltivazioni, mettendo a dimora piante con varietà migliorative. Purtroppo però, negli ultimi due anni, in diversi areali emiliano-romagnoli (Cesena, Faenza, Imola) molti impianti di albicocco, per lo più giovani, hanno manifestato disseccamenti di intere piante o di parti di esse, che a volte hanno interessato anche interi appezzamenti. Il Servizio Fitopatologico Regionale ed il CRPV, unitamente ai tecnici specializzati delle O.P., a più riprese hanno valutato la situazione per cercare di comprendere le cause di tale fenomeno. Da alcune valutazioni in campo, si è potuto osservare che questa sintomatologia non è strettamente collegata a determinate varietà o portinnesti, ma dipende dalle condizioni pedoclimatiche e dalla presenza di Pseudomonas spp. Per cercare di capirne di più, un gruppo di tecnici pubblici e privati dell Emilia- Romagna, si sono recentemente recati in Francia, dove peraltro la patia è presente da diversi anni, per discutere e confrontarsi con gli specialisti d oltralpe; in particolare, grazie all interessamento dell istituto SFR, abbiamo avuto l occasione di incontrare il dott. Vigouroux, direttore del dipartimento di patologia dell INRA di Montpellier e valido specialista di batteriologia vegetale per alcune drupacee (pesco e albicocco). Assieme al dott. Vigouroux abbiamo potuto osservare campi sperimentali (presso il Serfel e aziende private), dove la patologia è seguita da diversi anni. G. Pallotti (Uff. Tecnico) 1
2 I danni si notano a livello corticale ed i sintomi caratteristici (cancri non depressi) si verificano più facilmente nella parte bassa di piante giovani (di età compresa tra uno e sei anni). Sulle piante si possono rilevare diverse problematiche che evidenziano in modo inequivocabile quanto questi sintomi non siano riconducibili al solo esito di un attacco batterico, ma a diverse concause; in effetti in diversi periodi si può verificare la seguente sintomatologia: a fine inverno è possibile notare emissioni di punti gommosi alla base dei rami, dei brindilli, dei mazzetti di maggio. Asportandone la corteccia, i tessuti sottostanti presentano aree necrotiche bruno-rossastre. In primavera alcuni rami vegetano malamente o si presentano privi di vegetazione. In estate si nota la formazione di cancri nell area contaminata e si assiste al rapido appassimento di alcune branche o dell intera pianta. In qualche caso la pianta può rivegetare dal portinnesto. G. Pallotti (Uff. Tecnico) 2
3 Le cause del disseccamento Come detto, questa sintomatologia è l effetto di diverse cause che agiscono contemporaneamente: le piogge intense del periodo ottobre-novembre, le gelate autunnali o invernali, la bassa temperatura del suolo, l età delle piante, i terreni particolarmente grossolani e la presenza nell ambiente di batteri del genere Pseudomonas. Secondo il dott. Vigouroux, i sintomi sopra descritti sono l effetto di infezioni provocate da Pseudomonas syringae pv syringae, P. viridiflava, P. syringae pv morsprunorum, che notoriamente sono ubiquitari, ma che solamente in presenza di particolari condizioni pedoclimatiche possono infettare la pianta. Questa tesi sarebbe legata a campionamenti effettuati durante l inverno (febbraio), dai quali sono stati isolati i patogeni all interno della pianta; campionamenti più tardivi (aprile) non ne hanno mai messo in evidenza la presenza. Per infettare la pianta i batteri hanno bisogno di aperture provocate da tagli di potatura, ferite nel peziolo o microlesioni provocate dalle gelate invernali. La probabile comparsa della patia si verifica in ambienti caratterizzati da pluviometria e igrometria molto elevata durante l inverno; in effetti se in queste condizioni di campo ed in presenza di piante fortemente idratate si verifica una gelata, la pianta stessa riduce l idratazione delle singole cellule riversando una grande quantità di liquido negli spazi intercellulari. Tanto più la gelata è prolungata tanto maggiore è la quantità di acqua, che con le basse temperature si solidifica. Non appena la temperatura si rialza, il gelo contenuto negli spazi intercellulari si liquefà e il liquido tende a rientrare nelle cellule; l acqua riassorbita vi entra in modo meno veloce rispetto a quella prodotta dal disgelo, in modo che si forma un velo di liquido e aria che scorre all interno delle piante. In queste condizioni, i batteri patogeni nominati possono penetrare nella pianta in modo passivo e molto rapidamente, attraverso una ferita, anche creata dal gelo (da verifiche effettuate i batteri penetrano con una velocità di due centimetri in un solo minuto). Quindi la concomitanza di forte presenza di acqua e di batteri nell insieme terreno-pianta, oltre ad una gelata anche solo a 2, 3 C ed al tipo di terreno (in quelli maggiormente areati si può presentare più facilmente il disseccamento), possono produrre l infezione. G. Pallotti (Uff. Tecnico) 3
4 L influenza di portinnesti e terreni Vigouroux ha anche valutato la sensibilità dei portinnesti. Presso il Sefra di Saint Gilles nel 1991 sono state messe a dimora piante di Goldrich in parte innestate su Franco ed in parte su Torinel. Nove anni dopo i ricercatori hanno potuto dimostrare una maggiore sensibilità di Torinel (tutte le piante sono state abbattute perché disseccate) rispetto a Franco (solo qualche pianta è stata abbattuta, ma soprattutto sono stati asportati alcuni rami). In merito ai tipi di terreno, si è verificato che vi sarebbe una forte influenza dei terreni grossolani e poco profondi. In questi terreni, durante l inverno l acqua nel terreno è altamente disponibile, con un elevato grado di ossigenazione, condizioni fondamentali per favorire l idratazione delle piante; al contrario, durante l estate c è il rischio di stress idrico e cattiva alimentazione di calcio. G. Pallotti (Uff. Tecnico) 4
5 Il fatto che un terreno adatto alla coltivazione dell albicocco possa comunque presentare piante con sintomi di disseccamento, secondo Vigouroux, sarebbe collegato ad aree di terreno anche di piccole dimensioni con caratteristiche non idonee. Circa l acidità, è stato verificato che i suoli acidi predispongono lo sviluppo dell infezione, così come i suoli poveri di calcio. Infine, considerato che la maggioranza degli attacchi avviene nelle parti basse della pianta, l innalzamento del punto d innesto al di sopra dei 60 centimetri sembra ridurre la possibilità d infezione (studi in corso su albicocco, già verificati positivamante su pesco). In base a questi studi approfonditi, l Inra, unitamente a Sefra, Ctifl, Serfel e alla Camera d agricoltura, ha sancito una serie di raccomandazioni che sintetizziamo di seguito: - Evitare la messa a dimora nei terreni grossolani ed esposti a nord. - Scegliere un portinnesto adatto al tipo di terreno. - Adottare una potatura fortemente limitata nei primi ani dopo l impianto, evitando comunque il periodo ottobre-gennaio. - Evitare gli stress idrici dovuti a irrigazione. - Apportare una fertilizzazione equilibrata evitando le carenze in calcio. - In riferimento alle applicazioni specifiche con fitofarmaci ad azione battericida (rameici), i tre generi di Pseudomonas sopra ricordati si trovano normalmente nell ambiente. I francesi consigliano interventi a scopo preventivo, sia in autunno che in inverno, ma, considerata la presenza costante di tali patogeni, riteniamo sia opportuno testarne la reale necessità nei nostri ambienti. G. Pallotti (Uff. Tecnico) 5
REGIONE LAZIO Direzione Regionale Agricoltura Area Servizi Tecnici e Scientifici, Servizio Fitosanitario Regionale Le Batteriosi dell Actinidia
REGIONE LAZIO Direzione Regionale Agricoltura Area Servizi Tecnici e Scientifici, Servizio Fitosanitario Regionale Le Batteriosi dell Actinidia Il cancro batterico dell actinidia è stato segnalato per
DettagliGraziano Vittone Manta 30 aprile 2010
CANCRO BATTERICO DEL KIWI Graziano Vittone Manta 30 aprile 2010 CANCRO BATTERICO SU ACTINIDIA: IL PANORAMA ATTUALE L AGENTE RESPONSABILE: Pseudomonas syringae pv. actinidiae (P.s. pv. actinidiae) CANCRO
DettagliIPP. Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI
IPP Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI Istituto Per la Protezione delle Piante, CNR Firenze, Area della Ricerca di Firenze Via Madonna del Piano 10
DettagliIncontro tecnico la frutticoltura: PSA-Batteriosi dell actinidia: sintomi, diagnosi e situazione in provincia di Brescia Martedì 17 Dicembre 2013
Incontro tecnico la frutticoltura: PSA-Batteriosi dell actinidia: sintomi, diagnosi e situazione in provincia di Brescia Martedì 17 Dicembre 2013 Francesca Gaffuri-Laboratorio Fitopatologico Regione Lombardia-
DettagliUnità Periferica per i Servizi Fitosanitari. Il cancro batterico dell actinidia Pseudomonas syringae pv. actinidiae
Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Il cancro batterico dell actinidia Pseudomonas syringae pv. actinidiae Superfici e produzioni regionali di actinidia Provincie Superficie ettari Produzioni quintali
DettagliEpidemiologia della peronospora del pomodoro
M. COLLINA R. BUGIANI Centro di Fitofarmacia Dipartimento di Scienze Agrarie Servizio Fitosanitario Regione Emilia - Romagna Epidemiologia della peronospora del pomodoro Incontro tecnico: Difesa da peronospora
DettagliLa Situazione del Psa in Emilia Romagna
La Situazione del Psa in Emilia Romagna L. Antoniacci Servizio fitosanitario Regione Emilia Romagna M.G. Tommasini CRPV Diffusione: superficie infetta Emilia Romagna 70 % 60 58 50 47 40 30 20 13,9 9,3
DettagliLA MORIA DEL MELO. AXS M31 di Zambanini Silvana. bio-formulazione avanzata per l agricoltura
AXS M31 di Zambanini Silvana bio-formulazione avanzata per l agricoltura LA MORIA DEL MELO TECNOLOGIA DISINQUINANTE Loc. Deggia 28 38078 San Lorenzo in Banale (TN) - I Tel. e Fax (+39) 0465 734591 info@axsm31.com
DettagliEpidemiologia alternariosi del pomodoro
M. COLLINA R. BUGIANI Centro di Fitofarmacia Servizio Fitosanitario Dipartimento di Scienze Agrarie Regione Emilia - Romagna Epidemiologia alternariosi del pomodoro Incontro tecnico: Difesa da peronospora
DettagliProblemi fitosanitari emergenti Malattie crittogamiche: aggiornamenti delle linee di difesa
Problemi fitosanitari emergenti Malattie crittogamiche: aggiornamenti delle linee di difesa Ivan Ponti (S.F.R.), Mauro Boselli (S.F.R.), Gianluigi Spada (C.A.T.E.V.). Principali malattie crittogamiche
DettagliOperazioni della potatura
Operazioni della potatura Asportazione delle branche Raccorciamento delle branche (potatura di ritorno) Diradamento delle ramificazioni fruttifere NB Intensità di potatura: influenzata dalla vigoria Rispettare
DettagliIl cancro batterico dell actinidia in Veneto
Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Il cancro batterico dell actinidia in Veneto Giovanni Zanini Tiziano Visigalli Fiorenzo Girardi Sommacampagna 26 gennaio 2012 Unità Periferica per i Servizi
DettagliCaratterizzazione molecolare del batterio ed interventi di prevenzione e difesa. Responsabile scientifico: Dott. Marco Scortichini
Caratterizzazione molecolare del batterio ed interventi di prevenzione e difesa Responsabile scientifico: Dott. Marco Scortichini 1) Analisi proteomica durante la migrazione sistemica di PSA nel ramo di
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2014 Norme tecniche di coltura > Colture frutticole > CASTAGNO
Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità Mantenimento dell'agroecosistema naturale Scelta varietale e materiale di moltiplicazione Sistemazione e preparazione del suolo all'impianto Avvicendamento
DettagliRecenti acquisizioni su Cancro Batterico dell'actindia
Recenti acquisizioni su Cancro Batterico dell'actindia Categories : Anno 2011, N. 135-1 dicembre 2011 Proseguono a tutto campo, e a ritmo serrato, i differenti studi condotti da Balestra e collaboratori
DettagliLorenzo Tosi - Agrea Centro Studi Gianni Tacconi - CRA-GPG
Villafranca - 7 febbraio 2014 La Batteriosi e la moria del kiwi Lorenzo Tosi - Agrea Centro Studi Gianni Tacconi - CRA-GPG primi sintomi agosto 2012 esplosione estate 2013 nuovi sintomi giugno 2013 2 Actinidieti
DettagliImpatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA
CRES - Climaresilienti II INCONTRO: Misure di adattamento ai cambiamenti climatici Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA Cosa è già cambiato Un riscaldamento globale medio di 0,74
DettagliERWINIA AMYLOVORA O COLPO DI FUOCO BATTERICO
ERWINIA AMYLOVORA O COLPO DI FUOCO BATTERICO Con ordinanza num. 73/2010, l Ente Regionale E.r.s.a.f. ha dichiarato contaminata da erwinia amylovora, comunemente nota come colpo di fuoco batterico, l area
DettagliBilancio fitosanitario campagna 2014: Situazione Fitopatologica in Capitanata
Bilancio fitosanitario campagna 2014: Situazione Fitopatologica in Capitanata Prof. Francesco Lops Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell Ambiente - Università di Foggia Le precipitazioni
DettagliRisultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella
Risultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella 2006-2007 Il programma di ricerca ha realizzato, anche per questo secondo anno di sperimentazione, una prova di tecnica colturale
DettagliPRINCIPALI MALATTIE PARASSITARIE DEGLI AGRUMI
PRINCIPALI MALATTIE PARASSITARIE DEGLI AGRUMI VIRUS CTV tristezza degli agrumi - Trasmesso da afidi (Toxoptera citricidus) VIROIDI CEVd (citrus exocortite viroid) Exocortite degli agrumi Trasmesso dagli
DettagliLA BATTERIOSI DEL KIWI. FAENZA 21 Marzo 2012
LA BATTERIOSI DEL KIWI FAENZA 21 Marzo 2012 PROGETTI RICERCA E SPERIMENTAZIONE Giampiero Reggidori EMILIA ROMAGNA: Progetto cofinanziato: Regione ER, OP (Organizzazioni Produttori Ortofrutticoli, privati,
DettagliDIVERSITA DEI BATTERI RIZOSFERICI DEL RISO IN RELAZIONE AL CICLO DELL ACQUA E DEI NUTRIENTI
«Sistemi innovativi per una gestione sostenibile dell acqua in risaia» Centro Ricerche sul Riso, Castello D Agogna (PV) 30 Gennaio 2014 DIVERSITA DEI BATTERI RIZOSFERICI DEL RISO IN RELAZIONE AL CICLO
DettagliLA CONOSCENZA DEL FENOMENO
LA CONOSCENZA DEL FENOMENO Il processo di combustione L incendio è il prodotto della rapida combinazione di tre elementi fondamentali: il combustibile, l ossigeno e la temperatura necessaria per innescare
DettagliPortinnesti per i nuovi impianti di ciliegio: Sperimentazioni in corso
Portinnesti per i nuovi impianti di ciliegio: Sperimentazioni in corso Giovanna Giacalone Dipartimento Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari Università di Torino La coltivazione del ciliegio si sta
DettagliRisultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella
Risultati della prova agronomica epoche di delle proteiche da granella 2005-2006 Il programma di attività, realizzato Azienda Agraria Sperimentale M. Marani di Ravenna, per l annata agraria 2005/2006 è
DettagliLinee guida per il contenimento della malattia. Loredana Antoniacci Servizio Fitosanitario Regionale
Linee guida per il contenimento della malattia Loredana Antoniacci Servizio Fitosanitario Regionale Faenza 22 marzo 2013 Il contenimento delle malattie batteriche Si realizza secondo due direzioni Attuando
DettagliPotatura dei fruttiferi
www.ersa.fvg.it Potatura dei fruttiferi Ennio Scarbolo: cell. 334-6564270 ennio.scarbolo@regione.fvg.it SCOPO della potatura : creare un equilibrio nella pianta Pianta equilibrata Pianta non Evitare il
DettagliPatologie delle piante ornamentali: la rogna dell'oleandro
Patologie delle piante ornamentali: la rogna dell'oleandro Categories : Anno 2013, N. 160-15 gennaio 2013 di Alessandro Lutri L'oleandro (Nerium oleander) appartenente alla famiglia delle Apocynaceae,
DettagliProtocollo 020. AXS M31 di Zambanini Silvana bio-formulazione avanzata per l agricoltura. Azienda Agricola MARTIN SILVANO
AXS M31 di Zambanini Silvana bio-formulazione avanzata per l agricoltura Protocollo 020 Azienda Agricola MARTIN SILVANO Loc. Deggia 28 38078 San Lorenzo in Banale (TN) - I Tel. e Fax (+39) 0465 734591
DettagliDIFESA DEL VERDE URBANO: COME, QUANDO, PERCHE
DIFESA DEL VERDE URBANO: COME, QUANDO, PERCHE Nicoletta Vai Servizio fitosanitario, Regione Emilia-Romagna DIFESA DEL VERDE URBANO: PERCHE? Difesa del verde urbano: perché? Per mantenere belle le piante
DettagliLe malattie delle piante. Classificazione e riconoscimento
Le malattie delle piante Classificazione e riconoscimento MALATTIA: è una deviazione, uno sconvolgimento, delle normali funzioni vitali (di ricambio o di sviluppo) dell organismo; può essere causata da
DettagliFattori predisponenti la comparsa di alcune malattie delle piante ornamentali
Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola Fattori predisponenti la comparsa di alcune malattie delle piante ornamentali Giovanni Minuto Indicazioni epidemiologiche Da un punto di vista generale,
DettagliSCHEDA TECNICA PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI NOCIVI DA QUARANTENA (DIRETTIVA CEE 77/93)
SCHEDA TECNICA PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI NOCIVI DA QUARANTENA (DIRETTIVA CEE 77/93) Avversità: avvizzimento batterico o marciume bruno Organismo nocivo: Pseudomonas solanacearum (Rastonia solanacearum)
DettagliLe FITOPLASMOSI sull albicocco
15 aprile 2005 Le FITOPLASMOSI sull albicocco Sintesi dell incontro indetto da CRPV a Martorano 5 - Cesena Prof. L. Giunchedi Prof. C. Poggi Pollini Le drupacee, possono essere colpite da fitoplasmi agenti,
DettagliLA COLTIVAZIONE DEL NOCE DA FRUTTO: una nuova filiera per una nuova opportunità
LA COLTIVAZIONE DEL NOCE DA FRUTTO: una nuova filiera per una nuova opportunità Soc. Agr. La Teresina s.r.l. Andrea Bernucci Baldissero d Alba (CN), 21 maggio 2017 1. Principali aspetti agronomici - esigenze
DettagliCenni sulle principali operazioni di potatura di alcune piante da frutto. 1 febbraio 2014
Cenni sulle principali operazioni di potatura di alcune piante da frutto 1 febbraio 2014 Ma prima.un po di. Riscaldamento intellettuale... Cosa sono.. Le gemme? Sono organi vegetativi che rappresentano
DettagliSTUDIO SUGLI ECCESSI E LE CARENZE DI MICRO E MACROELEMENTI SU FRAGOLA (MANIFESTAZIONI FENOTIPICHE)
STUDIO SUGLI ECCESSI E LE CARENZE DI MICRO E MACROELEMENTI SU FRAGOLA (MANIFESTAZIONI FENOTIPICHE) Dott. Raffaello TITA Ufficio Tecnico Apofruit Policoro, 21 Settembre 2012 Apofruit Italia Cooperativa
DettagliIMPIANTO FRUTTETO AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI
IMPIANTO FRUTTETO Per ritenersi economicamente valido deve: AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI CONTENERE NOTEVOLMENTE
DettagliPiano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno)
GERMINA VITE Obiettivi colturali Di per sé la concimazione della vite non è complicata, ma diventa complessa nel momento in cui si desidera ottenere uve di qualità. In questo caso, allora, non é solo importante
DettagliOLTRE ALLA STAGIONALITA OCCORRE FARE UN'ALTRA DISTINZIONE TRA COLTURE COLTIVATE IN PIENO CAMPO
OLTRE ALLA STAGIONALITA OCCORRE FARE UN'ALTRA DISTINZIONE TRA COLTURE COLTIVATE IN PIENO CAMPO E COLTURE COLTIVATE IN SERRA MA COSA E UNA SERRA? ABBIAMO DETTO CHE NON IN TUTTI I PERIODI DELL ANNO IL CLIMA
DettagliInfluenza di Pseudomonas syringae pv. actinidiae sulla qualità e sulla conservazione dei kiwi
Misura 124.1 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare, e in quello forestale. Produrre kiwi in Piemonte nonostante la batteriosi: linee tecniche
DettagliPrimi risultati di portinnesti alternativi all arancio amaro per la clementinicoltura calabrese
Primi risultati di portinnesti alternativi all arancio amaro per la clementinicoltura calabrese Dr. Agr. Antonio Di Leo Direttore Centro Sperimentale Dimostrativo Mirto (CS) E-mail: adli@tiscali.it. Progetto:
DettagliA.R.P.A.V. DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO SERVIZIO METEOROLOGICO
A.R.P.A.V. DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO SERVIZIO METEOROLOGICO ANDAMENTO AGROMETEOROLOGICO ANNATA 2013 (da dicembre 2012 a novembre 2013) A cura di: A. Barbi, F. Checchetto, I.
DettagliNecrosi batterica del nocciolo (Xanthomonas arboricola pv. corylina)
Aggiornamento 2014 ASSESSORATO AGRICOLTURA, FORESTE, CACCIA E PESCA Direzione Agricoltura - Settore Fitosanitario Consorzio di Ricerca e Sperimentazione per l Ortofrutticoltura piemontese Necrosi batterica
DettagliProgetto di ricerca sul cancro batterico dell'actinidia causato da Pseudomonas syringae pv. M.Grazia Tommasini
Progetto di ricerca sul cancro batterico dell'actinidia causato da Pseudomonas syringae pv. actinidiae (PSA) M.Grazia Tommasini Progetto cofinanziato: Regione Emilia Romagna; Agrisol; AOP Romandiola OP
DettagliRISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER
AXS M31 di Zambanini Silvana bio-formulazione avanzata per l agricoltura RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER Relazione Tecnica 2009-2010 Azienda Agricola GHISLANDI LUCIO tecnologia disinquinante
DettagliPERIODO DI APPLICAZIONE PRODOTTO FINALITA. (qualsiasi sale di rame: idrossido, ossicloruro, solfato ecc)
Graziano Vittone CReSO Manta, 8 novembre 2011 INTERVENTI SU TUTTI GLI IMPIANTI DI ACTINIDIA IN AUTUNNO INVERNO PERIODO DI APPLICAZIONE PRODOTTO FINALITA DOPO LA RACCOLTA RAMEICI Protezione dei PEDUNCOLI
DettagliMarciume bruno e Avvizzimento batterico di patata da Ralstonia solanacearum. Attacco in campo. L infezione ha spesso origine dai tuberi-seme infetti, ma il batterio ha ottime attitudini saprofitarie ed
Dettaglivarietà e portinnesti consigliati
ALBICOCCO: CULTIVAR CONSIGLIATE, IMPOLLINATORI E PORTINNESTI La specie si trova qui ai limiti settentrionali della fascia di coltivabilità ma una mirata selezione varietale ha permesso la coltivazione
DettagliQuesti indicatori sono stati elaborati in relazione al territorio della Provincia di Ravenna.
3 - LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA (Elaborazioni grafiche a cura di G. Bonafè - ARPA - SIMC) 3.1 - Gli indicatori meteorologici per lo studio della qualità dell
Dettagli23 luglio. 9 luglio. 27 settembre. 27 agosto. 6 agosto
9 luglio 23 luglio 6 agosto 27 agosto 27 settembre il tasso di sviluppo e la qualità delle gemme a fiore decresce con : stress idrico alte temperature carenze nutrizionali defogliazione danni da freddo
DettagliMancozeb controlla le principali patologie dell olivo
Mancozeb 1 Mancozeb controlla le principali patologie dell olivo OCCHIO DI PAVONE o CICLOCONIO (Spilocaea oleagina) Presente in tutto l areale di coltivazione è la patologia più importante dell olivo.
DettagliGraziano Vittone Luca Nari
[Digitare il testo] 2016 Graziano Vittone Luca Nari Giovedì 24 marzo 2016 AGGIORNAMENTO TECNICO N 05 PESCO SUSINO IN FIORITURA Attenzione alle api! POMACEE Melo Ticchiolatura: fase sensibile - mantenere
DettagliSTIMA DEL VALORE ORNAMENTALE DI PIANTE ABBATTUTE e/o DANNEGGIATE
STIMA DEL VALORE ORNAMENTALE DI PIANTE ABBATTUTE e/o DANNEGGIATE Il presente allegato fornisce delle linee guida per la stima del Valore Ornamentale (VO) delle piante arboree e/o arbustive soggette ad
DettagliLa situazione fitosanitaria in Campania
La situazione fitosanitaria in Campania Maria A. Rao Dipartimento di Agraria - Università di Napoli Federico II Buonaventura Giuliano Antonello Ciufalo Francesco Miracolo Gruppo di lavoro ANICAV ANNO 2015:
Dettagli(Elaborazioni grafiche a cura di G. Bonafè - ARPA - SIMC)
Elaborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto 21 3 - LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA (Elaborazioni grafiche a cura di G. Bonafè - ARPA
DettagliPeronospora sp. Nuovo parassita fogliare. del basilico. Peronospora sp. su basilico. Nuove informazioni sulla
Centro Regionale di Sperimentazione ed Assistenza Agricola (CeRSAA) Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Savona REGIONE LIGURIA Piano di Sviluppo Rurale - Progetti dimostrativi
DettagliDK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE
Un MONDO di COLZA DK SENSEI PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA Investimento Investimento consigliato 30-40 p/m 2 alla raccolta NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ
Dettagli9 dicembre 2015 Villanova di Castenaso STRATEGIE DI DIFESA. della patata. Massimo Bariselli Servizio Fitosanitario Emilia Romagna
STRATEGIE DI DIFESA della patata Massimo Bariselli Servizio Fitosanitario Emilia Romagna La patata come tutte le solanacee, è originaria del continente americano Alcune fra le principali avversità della
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee >PISELLO PROTEICO
CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità Mantenimento dell'agroecosistema naturale Scelta varietale e materiale di moltiplicazione Sistemazione e preparazione
DettagliI mutamenti del clima in Italia
I mutamenti del clima in Italia Come tutti i Paesi ad economia avanzata, l Italia è soggetta, a partire dagli anni ottanta, ad un sensibile mutamento del clima caratterizzato dal generalizzato aumento
DettagliLoredana Antoniacci Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna
Loredana Antoniacci Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna Realizzate in collaborazione con: Agrintesa, Apofruit, Consorzio Agrario Ra, Terre Emerse e Gian Luigi Spada Faenza, 21 marzo 2012 Linee
DettagliIMPATTO DELLA PHTHORIMEA OPERCULELLA SULLA COLTURA DELLA PATATA
IMPATTO DELLA PHTHORIMEA OPERCULELLA SULLA COLTURA DELLA PATATA BOLOGNA 22-10- 2013 Dr. D. D Ascenzo Servizio Fitosanitario Abruzzo Per poter inquadrare correttamente la problematica della tignola è importante
DettagliDIFESA FITOSANITARIA ALBICOCCO
DIFESA FITOSANITARIA DELLE DRUPACEE DIFESA FITOSANITARIA ALBICOCCO MONILIA DEI FIORI E DEI FRUTTI (Monilia spp.) La monilia è il patogeno fungino più pericoloso per l albicocco in grado di causare danni
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FAGIOLO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FAGIOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliMETTIAMO ALLA PROVA IL VERDE PENSILE ESTENSIVO
METTIAMO ALLA PROVA IL VERDE PENSILE ESTENSIVO Le tecnologie del Tetto Verde si stanno affermando sempre di più anche nel mercato italiano come una possibilità concreta di migliorare, oltre che l estetica,
DettagliRISULTATI E POSSIBILI SOLUZIONI
COMUNE DI OFFANENGO Commissione Comunale Ambiente e Territorio ANALISI DELL IMPATTO AMBIENTALE CAUSATO DAI NITRATI E DAGLI ODORI MOLESTI DI ORIGINE ZOOTECNICA NEL COMUNE DI OFFANENGO RISULTATI E POSSIBILI
DettagliQuesta presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause
Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause degli NOx I principali NOx presenti nell'atmosfera sono
DettagliUniversità della Tuscia: Il DAFNE a Difesa delle Produzioni Biologiche
Università della Tuscia: Il DAFNE a Difesa delle Produzioni Biologiche Si è svolta venerdì 8 Luglio, una Giornata Dimostrativa organizzata dal Dip. di Scienze per l Agricoltura e le Foreste (DAFNE) dell
DettagliDELL EUROPA E DELL ASIA, ORMAI MONDO TRA I MAGGIORI PRODUTTORI EUROPEI ABBIAMO : POLONIA, REGNO UNITO E SPAGNA IN ITALIA (0,5-0,6%DELLA PRODUZIONE
LA COLTIVAZIONE DEL LAMPONE IL LAMPONE E UNA PIANTA ORIGINARIA DELL EUROPA E DELL ASIA, ORMAI CONOSCIUTA E DIFFUSA IN TUTTO IL MONDO TRA I MAGGIORI PRODUTTORI EUROPEI ABBIAMO : POLONIA, REGNO UNITO E SPAGNA
DettagliRISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER
AXS M31 di Zambanini Silvana bio-formulazione avanzata per l agricoltura RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER tecnologia Relazione Tecnica 2006-2011 Azienda Agricola CAPPELLINI DANIELE di Cappellini
DettagliCORSO DI FRUTTICOLTURA
COMUNE DI CAMPONOGARA ASSESSORATO ALLE POLITICHE AMBIENTALI DENIS COMPAGNO CORSO DI FRUTTICOLTURA 2006 ARGOMENTI ANATOMIA E FISIOLOGIA DELLE PIANTE ARBOREE TECNICHE DI PROPAGAZIONE POMACEE (MELO, PERO)
DettagliLe analisi che si effettuano sul latte. Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario
Le analisi che si effettuano sul latte Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario Per il controllo della qualità del latte vengono rilevati determinati parametri:
DettagliAPHELENCHOIDES SPP. SU COLTURE FLOREALI NELL'ITALIA MERIDIONALE (')
Laboratorio di Nematologia Agraria del C.N.R. 70126 Bari, Italia APHELENCHOIDES SPP. SU COLTURE FLOREALI NELL'ITALIA MERIDIONALE (') Le colture di piante ornamentali e da fiore hanno acquistato in Puglia,
DettagliCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne
DettagliCAMOSCIO (Rupicapra rupicapra)
CAMOSCIO (Rupicapra rupicapra) I censimenti di camosci nel PAVPT, a partire dal 1981, sono stati realizzati dal personale di vigilanza, con il coordinamento dello scrivente, mediante metodologia approvata
DettagliGialle come il sole o rosse d'emozione, il Veneto scopre le reti antigrandine fotoselettive Iridium
1 di 5 23/07/2015 15.01 Gialle come il sole o rosse d'emozione, il Veneto scopre le reti antigrandine fotoselettive Iridium Il Veneto, come le altre regioni italiane, sta confrontandosi con il mercato
DettagliALTERNATIVE al CARBARYL per il diradamento del melo
ALTERNATIVE al CARBARYL per il diradamento del melo i risultati del 00 sull impiego di principi attivi a base di BenzilAdenina. (Risultati ottenuti da M. Mariani del consorzio MELAPIU ). Come noto da alcuni
DettagliTeldor Plus. L innovativo fungicida per la difesa di frutta, vite ed orticole da marciumi e muffe
L innovativo fungicida per la difesa di frutta, vite ed orticole da marciumi e muffe Caratteristiche Teldor Plus è l innovativo fungicida liquido di Bayer Garden a base del principo attivo Fenexamide.
DettagliLe malattie del sangue, vascolari e del cuore
Le malattie del sangue, vascolari e del cuore MALATTIE DEL SANGUE Le malattie dell'apparato circolatorio sono la prima causa di morte, specie nei Paesi industrializzati. Dal buon funzionamento dell'apparato
DettagliStrategia per la difesa da peronospora alternaria
Strategia per la difesa da peronospora alternaria cura di: L. Antoniacci, R. Bugiani, R. Rossi, T. Galassi (Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna) Coordinatori provinciali per l applicazione della
DettagliNOTA SU RISCHIO SISMICO IN ITALIA: STIMA DEL NUMERO DI ABITAZIONI INTERESSATE (E POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO) E COSTI PER LA LORO MESSA IN SICUREZZA
NOTA SU RISCHIO SISMICO IN ITALIA: STIMA DEL NUMERO DI ABITAZIONI INTERESSATE (E POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO) E COSTI PER LA LORO MESSA IN SICUREZZA In Italia ogni anno si verificano in media circa un centinaio
DettagliIl Consorzio Patata Italiana di qualità
Il Consorzio Patata Italiana di qualità Il Consorzio è composto da 16 soci: Cooperative e Commercianti privati. Rappresentano circa 320 agricoltori la produzione di patate al selenio è 50,000 tons. Selenella
DettagliRICCADONA OSCAR DANIELE Centro Forniture Giardinaggio
RICCADONA OSCAR DANIELE Centro Forniture Giardinaggio Via Volpare 104/B - 37069 Villafranca di Verona (VR) IT tel. / fax (+39) 045 6300192 - cell. (+39) 348 0069434 website: www.riccadona.it e-mail: info@riccadona.it
Dettagli16 11 Virus e viroidi 45%
Le avversità del pomodoro sono circa 200 16 11 Virus e viroidi 45% 45 Funghi 28% 28 Abiotiche 16% Batteri e fitoplasmi 11% Assieme a nematodi e fitofagi, le malattie del pomodoro portano a perdite produttive
DettagliLa coltivazione dell ulivo nel savonese
La coltivazione dell ulivo nel savonese In provincia di Savona, le maggiori produzioni di olive da olio si incontrano nelle aree al confine con la provincia di Imperia (Andora, Albenga, Campochiesa, Cisano,
Dettagliil sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica
il sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica Prof. R. Giovanardi Dott. M. Sandonà Conselve (PD) 9 ottobre 2012 PREMESSA La veloce evoluzione del comparto
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e
DettagliIL SUOLO E LA SUA DEGRADAZIONE. Prof.ssa Vignola Maria Carmela
IL SUOLO E LA SUA DEGRADAZIONE Prof.ssa Vignola Maria Carmela IL SUOLO Il suolo rappresenta lo strato superficiale della crosta terrestre, derivante dall'alterazione di un substrato roccioso, chiamato
DettagliLe novità varietali frutticole Incontro tecnico del 19 marzo 2004 Villanova di Castenaso (BO)
Le novità varietali frutticole Incontro tecnico del 19 marzo 2004 Villanova di Castenaso (BO) SWEETCOT Toyuda* Costitutore: WSU (usa) Editore: Cot International Epoca di raccolta: con CREMONINI E autofertile,
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2014 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2014 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione
DettagliPrimi Sintomi della Meningite
Cosa è la Meningite? La meningite è un gonfiore delle membrane del cervello e del midollo spinale. Può essere a causa di virale, fungina o infezione batterica. La causa più comune di meningite è un'infezione
DettagliSTRATEGIE DI DIFESA INTEGRATA VOLONTARIA E BIOLOGICA IN VITICOLTURA ANNO 2016 SITUAZIONE FITOSANITARIA. Patogeni
Bollettino n 6 del 24/06/2016 STRATEGIE DI DIFESA INTEGRATA VOLONTARIA E BIOLOGICA IN VITICOLTURA ANNO 2016 SITUAZIONE FITOSANITARIA Patogeni -Oidio Le condizioni climatiche di questa settimana sono favorevoli
DettagliIl mercato della frutta in Italia
Il mercato della frutta in Italia Negli ultimi mesi il mercato della frutta è stato contraddistinto dai prodotti tipici del periodo estivo ed in particolare da pesche, nettarine, uve da tavola, meloni,
DettagliRISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER
AXS M31 di Zambanini Silvana bio-formulazione avanzata per l agricoltura RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER Relazione Tecnica 2009-2010 Azienda Agricola GIRARDI CLAUDIO tecnologia disinquinante
DettagliLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 OMS : 10 punti alla base della prevenzione delle malattie trasmesse dagli alimenti: 1. Scegliere i prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l innocuità
DettagliRisultati del confronto varietale campagna Dal campo allo stabilimento 03/02/2015
Progetto di sperimentazione varietale del pomodoro da industria, dello sviluppo della filiera e agrotecnica in Provincia di Alessandria Risultati del confronto varietale campagna 2014 Dal campo allo stabilimento
DettagliLA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA
LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA Il progetto AGRICONFRONTI EUROPEI intende, attraverso la raccolta di dati da fonti ufficiali (Eurostat e Istat), mettere a confronto la situazione dell agricoltura veneta
Dettagli