REGIONE SICILIANA. Assessorato dei Beni Culturali e dell 'Identità Siciliana. Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana.

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Sibilla Bianchini
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1 REGIONE SICILIANA Assessorato dei Beni Culturali e dell 'Identità Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Agrigento Scavo archeologico e fruizione del teatro antico C.I.G Le ricerche condotte durante l anno in corso nel settore sud- orientale dell agorà della città ellenistica hanno condotto al rinvenimento di un imponente edificio a pianta semicircolare la cui identificazione con una struttura teatrale può ormai essere considerata certa. I saggi archeologici eseguiti a luglio e successivamente nei mesi di ottobre e novembre hanno infatti consentito di comprendere, almeno nelle linee generali, planimetria e caratteristiche costruttive dell edificio, nonché di definire alcuni aspetti del suo inserimento nell ambito dell impianto urbanistico della zona centrale della città antica. La cavea teatrale delimitava infatti sul lato sud- orientale l area pubblica che, secondo le ricostruzioni proposte dal Politecnico di Bari, si estenderebbe in un area di circa mq, compresa tra le due plateiai E- F e G- H e della larghezza di sei isolati, ed articolata su terrazze digradanti verso Sud. Alla luce delle indagini finora condotte, la struttura risulta adagiata sulla pendice della terrazza, nella quale sono scavate le strutture di sostruzione dei lati settentrionale ed orientale dell edificio, mentre sul lato occidentale il muro di contenimento era costruito in elevato. Tali strutture di sostruzione erano realizzate con un sistema di camere trapezoidali che compongono anelli concentrici e che sono riempite con sabbia e pietrame. Su queste strutture di contenimento poggiavano le gradinate dell edificio, secondo un uso ben attestato in Occidente, basti pensare a Tegea o ai confronti strettamente rispondenti di Solunto e Segesta. Nella parte settentrionale della cavea sono stati messi in luce due anelli, le cui fondazioni sono scavate in uno strato di terreno giallastro compatto che copre la roccia calcarenitica naturale; sul lato occidentale le sostruzioni sono invece costruite in elevato. Sul lato orientale Da quanto inoltre, si è capito circa la definizione dell Agorà Superiore, la parte alta del Teatro doveva essere in comunicazione con il sistema di terrazze retrostante, credibilmente attraverso accessi in quota, uno dei quali è stato identificato, sebbene sempre in fondazione.

3 Sul lato meridionale sono stati aperti due saggi con la finalità di verificare l esistenza dei muri di delimitazione e contenimento della struttura teatrale, gli analemmata. Nel saggio orientale è emerso un muro spesso oltre un metro e trenta, in grandi blocchi, al di sotto del quale passa una canalizzazione per lo scolo delle acque reflue. Questo complesso di strutture sembrano appartenere alla fase del teatro, sono, tuttavia in fase di approfondimento le modalità di utilizzo e le tecniche costruttive impiegate nella realizzazione del sistema. In prima analisi, infatti, si può ipotizzare che il canale di scolo che doveva servire al drenaggio delle acque della parte alta del teatro si trovasse in corrispondenza del diazoma/praecinctio, cioè del corridoio anulare che divideva i settori delle gradinate superiori da quelle inferiori. In questa parte dell edificio il banco roccioso naturale è più alto e le strutture del teatro si dovevano appoggiare direttamente ad esso. Sul lato occidentale è stato invece messo in luce uno dei cameroni, forse quello che sorreggeva l estremità meridionale, ed il suo riempimento è stato scavato per una profondità di circa m 1,30. Esso è costituito da sabbia gialla compatta, contenente pochi frammenti di ceramica. Nell area a Sud dell edificio, a valle della cavea, le prospezioni geoelettriche condotte da Marilena Cozzolino dell Università del Molise, in Collaborazione con Itabc- CNR, avevano individuato, al di sotto di un interro di circa 4 metri, alcune anomalie che potrebbero essere ricondotte a strutture relative agli isolati urbani che si affacciavano sulla Plateia, di fronte al teatro. Un saggio effettuato in quest area ha confermato la presenza di muri orientati secondo l impianto urbanistico della città, e un piano ad esse associato databile al V sec. d.c. E probabile che, come avviene d altronde in tutto l abitato antico, vani più antichi siano stati utilizzati per secoli, con la sovrapposizione dei livelli e dei piani di calpestio.

4 Per quanto riguarda le informazioni di carattere cronologico circa l edifico teatrale, allo stato attuale è possibile definire soltanto delle indicazioni generali. Da una prima analisi, infatti, la ceramica che proviene dai livelli più coerenti con la costruzione del teatro, sembra datarsi nell ambito del III secolo avanzato, in linea con altre, già citate, realizzazioni analoghe in Sicilia. Alla luce dei risultati ottenuti con la prima campagna di scavi, la prosecuzione delle indagini appare assolutamente prioritaria, data l importanza che l edificio teatrale riveste per la storia urbanistica ed architettonica della città antica. Altrettanto significative appaiono in prospettiva le possibilità che deriveranno dalla valorizzazione del sito, che arricchirà notevolmente l offerta culturale del Parco ampliando gli spazi aperti alla visita ed alla fruizione e favorirà un aumento dei visitatori dell intera area di San Nicola. Scopo dell intervento sarà la prosecuzione dell indagine sul monumento, che verrà realizzata in estensione. In particolare si affronterà lo scavo della parte inferiore dell edificio, sepolta sotto uno spesso interro la cui profondità massima è stata valutata, alla luce delle prospezioni geoelettriche già effettuate, in circa 4 m, che potrebbe aver protetto le strutture conservandole in condizioni migliori di quanto avvenga nella parte superiore della cavea. Ai saggi di scavo si affiancheranno indagini non invasive, utilizzando in particolare la tomografia elettrica che ha già dato risultati attendibili nella prima fase della ricerca. Attraverso l uso delle diverse metodologie si acquisiranno dati finalizzati a: 1) Definire la planimetria dell edificio, con particolare riferimento allo sviluppo della cavea nella parte inferiore, all orchestra e all esistenza o meno della scena; 2) Delineare l inquadramento dell edificio nel contesto urbanistico dell area centrale della città antica; 3) Precisare la cronologia della costruzione dell edificio, dell abbandono e della spoliazione.

5 In continuità con le scelte di archeologia pubblica operate dal Parco, anche questo cantiere si caratterizzerà per l apertura alle visite del pubblico nel corso dei lavori, per la partecipazione dei volontari e degli studenti delle scuole superiori nell ambito dei progetti di alternanza scuola/lavoro. Sarà dunque necessaria la presenza in cantiere di un archeologo che gestisca e organizzi questi aspetti, accanto agli archeologi ed agli architetti che condurranno lo scavo sul campo.

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