Schema organizzativo interno:

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2 Schema organizzativo interno: RESPONSABILE DELL ISTITUTO KELLER sr. Augusta DIRIGENTE SCOLASTICO MANZIO ELISABETTA COORDINATRICE Sc. Infanzia PASINI Giorgia Vice DIRIGENTE SCOLASTICO MILLO Laura 1

3 PERSONALE DOCENTE GUISO Daniela PASINI Giorgia ORSI Petra PECORARO Mariagrazia ORSI Petra 2

4 I NOSTRI ORARI: ACCOGLIENZA: ATTIVITA DI VITA PRATICA ATTIVITA GRAFICHE GIOCO LIBERO L.1 L.2 A GIORNI ALTERNI RIORDINO NELLE CLASSI PREGHIERA D INIZIO GIORNATA MERENDA TURNO AI SERVIZI. ATTIVITA PROGRAMMATE PER SEZIONE E INTERSEZIONE NELLE TRE LINGUE RIORDINO E IGIENE PERSONALE PRANZO GIOCO LIBERO IN SEZIONE O GIARDINO IGIENE PERSONALE E RIPOSO SOLO PER I Più PICCOLI I USCITA IGIENE PERSONALE TRE POMERIGGI A SETTIMANA LABORATORI IN L1 E L2. UN GIORNO A SETTIMANA ATTIVITA MOTORIA MERENDA ED IGIENE PERSONALE RIORDINO II USCITA Quotidianamente viene data al genitore la possibilità di scegliere l uscita consona alle proprie esigenze. 3

5 LA NOSTRA GIORNATA: Nella scuola dell infanzia al bambino è data la possibilità di esplorare, giocare, dialogare, osservare, capire, ascoltare crescendo con sicurezza e sentendosi padrone di sé sviluppando la propria autonomia e consapevolezza. NEL PASSAGGIO DA CASA A SCUOLA CI SONO BRACCIA CHE LASCIANO ANDARE MA CI SONO BRACCIA CHE PRENDONO CHE ACCOLGONO CHE SOSTENGONO IN QUESTO PASSAGGIO DI MANI, DI MENTI (R.Bosi)..E DI CUORI (Sr.Santa). I MOMENTI DIDATTICI SIGNIFICATIVI DELLA NOSTRA GIORNATA: *ACCOGLIENZA: Momento importante e delicato per il distacco dai genitori e di passaggio alle insegnanti. Conversando, giocando e cantando si creano le condizioni ideali per iniziare bene la giornata. *MOMENTO DELLA PREGHIERA: Tutti insieme ringraziamo Gesù e i suoi DONI per noi. *TEMPO DELLE ATTIVITA : Le classi: un ambiente sereno dove vengono proposte attività mirate allo sviluppo delle varie competenze, e attività ludiche libere nelle quali lo star bene non contrasta l esperienza cognitiva. Uscite didattiche:durante l anno scolastico vengono organizzate uscite per realizzare: rapporti di collaborazione con il territorio. Collegamenti con l ambiente sociale, naturale con esperti e associazioni: visite presso musei. strutture per l assistenza ai cittadini ( pompieri vigili polizia). spettacoli teatrali. 4

6 Rapporti di continuità verticale: scuole primarie del territorio e del comprensivo: progetto valigetta : raccolta materiale didattico già a partire dal I anno di frequenza e per tutto il periodo successivo con completamento nell ultimo anno di frequenza e consegna alla scuola primaria. Passaggio scuola dell infanzia a scuola primaria con: scheda valutazione personale del bambino. incontri con i docenti scuola primaria e visita delle strutture. Asili nido / servizi 0 3 anni. Gemellaggi con scuole di L.2. Altre esperienze: Progetto acquaticita : proposto dall intendenza scolastica della provincia di Bolzano in collaborazione con l associazione SPLASH. I bambini dell ultimo anno di scuola si recheranno in piscina accompagnati dalle insegnanti e parteciperanno alle attività proposte da istruttori qualificati. 5

7 RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA: SETTEMBRE: colloqui personali con i genitori dei nuovi iscritti con la consegna dei questionari informativi per la conoscenza del bambino. incontro con tutti i genitori per la presentazione della programmazione educativo didattica annuale ed elezione dei rappresentanti di classe. OTTOBRE/NOVEMBRE: colloqui individuali con i genitori NOVEMBRE: festa di San. Martino castagnata DICEMBRE: giornata OPEN DAY festa di Natale iscrizioni GENNAIO: FEBBRAIO/MARZO: colloqui individuali con i genitori festa di Carnevale MAGGIO/GIUGNO incontro con i genitori dei nuovi iscritti per l anno successivo incontro con tutti i genitori per la valutazione del lavoro svolto e degli obiettivi raggiunti. festa della Famiglia. fiaccolata /festa della scuola. 6

8 ALCUNE PICCOLE REGOLE PER VIVERE BENE INSIEME All entrata i bambini vengono accompagnati dal genitore o da persona delegata.i bambini al momento dell uscita vengono consegnati solo ai genitori o a persone dichiarate nel foglio di delega compilato ad inizio anno scolastico. Qualsiasi variazione di entrata e di uscita va comunicata alla scuola. ASSENZE: Le malattie infettive del bambino devono essere comunicate alla scuola Ogni genitore è tenuto a rispettare gli orari di entrata e di uscita della scuola. 7

9 PROGETTO ANNUALE 2014/2015 LA MAGIA DELLA DANZA FINALITA EDUCATIVE DELLA DANZA: consolidamento e coordinazione degli schemi motori base; socializzazione; potenziamento fisiologico; educazione musicale; sviluppo della personalità; lateralità. All interno di questo progetto formativo, verrà allestito un laboratorio di ispirazione musicale. Giocare con la danza e il movimento è un istinto naturale dei bambini. Per questo, il nostro progetto sarà volto alla scoperta del linguaggio della danza come strumento utile per raggiungere anche la consapevolezza corporea. E proprio a partire dal proprio corpo che il bambino interagisce con se stesso e gli altri. FINALITA : presa di coscienza del proprio corpo nel tempo e nello spazio; presa di coscienza delle emozioni comunicate dal proprio corpo; conoscenza dello schema corporeo. 8

10 EDUCAZIONE RELIGIOSA La spiritualità. I bambini vengono guidati alla progressiva scoperta della vita dello spirito, ai grandi misteri della religione cristiana dalla creazione del mondo da parte di Dio Padre di tutti gli uomini, alla salvezza operata da Gesù Cristo, Maestro e Salvatore, guida e compagno di vita. UN PO DI SILENZIO, UN MOMENTO DI ATTESA E POI POCHE PAROLE SOLTANTO QUELLE CHE NASCONO E FIORISCONO NEL CUORE. IL CANTO POI, CI FA SENTIRE UN CUOR SOLO E UN ANIMA SOLA. EDUCAZIONE MOTORIA: Grazie al movimento il bambino impara a relazionarsi con se stesso e con gli altri, rafforzando la conoscenza della seconda lingua (tedesco). Gli obiettivi del corso di educazione motoria per la scuola dell infanzia sono: sviluppo della coordinazione globale. aumento del controllo degli schemi motori dinamici. Sviluppo della socializzazione. Scoperta e indipendenza degli elementi corporei e delle loro possibilità d azione. Attuazione del rapporto tra linguaggio motorio e verbale. Queste attività motorie devono essere intese come situazioni ludiche, di relazione e di partecipazione in modo che possano confermare e soddisfare il bambino, per consentirgli di accrescere la sua autostima e di sviluppare una positiva immagine di sé. 9

11 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA: La programmazione educativo didattica comprende tutti i vari progetti educativi che verranno svolti durante l anno scolastico e sviluppati in base ai tre principali traguardi previsti nella scuola dell infanzia: PROGETTO ACCOGLIENZA: IDENTITA AUTONOMIA COMPETENZA. inserimento dei nuovi arrivati e ripresa dei già frequentanti attività ludiche libere organizzate attività di conoscenza tra i bambini e le insegnanti. PROGETTO STAGIONI: conoscenze delle stagioni e degli elementi che le caratterizzano racconti rappresentazioni grafico pittoriche attività di manualità e ludiche esperienze nell ambiente circostante. PROGETTO FESTE: conoscenza religiosa della festa preparazione di canti e poesie inerenti alla festa che viviamo 10

12 PROGETTO COLORI: 3 ANNIscoperta dei colori primari attraverso: racconti manualità attività grafico pittoriche e ludiche 4 ANNIscoperta dei colori secondari attraverso: attività ludiche di mescolanza cromatica. 4/5 ANNI PRESCRITTURA/PRELETTURA PREGRAFISMO/PRECALCOLO: Apprendimento e comprensione attraverso: l esperienza diretta e l attività ludica utilizzo di materiale strutturato e verifica con schede operative PROGETTO IL MONDO DELLE PAROLE (5 ANNI) test di screening e valutazione linguistica PROGETTO NUOTO (5ANNI) acquaticità: prendere confidenza con l acqua attraverso attività ludiche con l utilizzo di materiale di supporto. PROGETTO CONTINUITA EDUCATIVO DIDATTICA (5 ANNI). 11

13 LABORATORI POMERIDIANI: Anno scolastico TITOLO: PRIMI PASSI DESTINATARI: gruppo omogeneo età 3 anni. PERIODO: Ottobre Novembre Gennaio Febbraio Marzo. MOTIVAZIONE: la psicomotricità rappresenta uno strumento educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino il quale attraverso l espressività corporea con i gesti, i movimenti e la posizione che occupa nello spazio comunica la propria modalità di conoscenza e di relazione con gli altri. Obiettivi: acquisire consapevolezza del proprio corpo affermazione di sé nel confronto e nella relazione con l altro orientamento spazio temporale lateralizzazione cognitività logica, memoria, osservazione, attenzione comunicazione e linguaggio. Finalità: contribuire alla maturazione complessiva del bambino promuovere la presa di coscienza del valore del corpo sapere interagire con gli altri. 12

14 Tedesco L.2 La programmazione educativa didattica in L2 viene elaborata in parallelo con le insegnanti di italiano. Le finalità previste per le tre fasce di età mirano a favorire lo sviluppo delle capacità di base (area comunicativa interpersonale ludica) e propedeutiche all`acquisizione di competenze comunicative. Con l insegnamento il bambino ha la possibilità di accostarsi alla lingua tedesca e possiede lo scopo di far svolgere ai bambini esperienze dirette basate sulla varietà di caratteristiche della lingua tedesca. 3 anni Obiettivi Ascoltare un racconto e leggere immagini. Acquisire fiducia nelle capacità di comunicazione e di espressione in L2 Ascoltare e comprendere semplici testi Favorire la curiosità verso un altra lingua Scoprire e conoscere la lingua tedesca. 4 anni Obiettivi Comprendere una storia ascoltata Memorizzare filastrocche e canzoni Conoscere le principali festività in L2 Vocaboli semplici e complessi Ascoltare, comprendere e comunicare in L2 5 anni Obiettivi Ascoltare, comprendere e comunicare in L2 Parlare, descrivere, raccontare semplici cose Memorizzare filastrocche e canzoni Interiorizzare i termini chiave di un racconto Comprendere e rielaborare un racconto Comunicare attraverso l uso coordinato di gesti, parole e azioni in L2 13

15 APPROCCIO ALLA LINGUA INGLESE: Gruppo omogeneo (3 4 5 anni) Nelle proposte operative viene principalmente privilegiata la scoperta della sonorità e della 'visualizzazione' della lingua nella prospettiva comunicativa, riferita in particolare alla realtà dei bambini e del contesto in cui vivono, fornendo così strumenti per comprendere, comunicare e relazionarsi con gli altri. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Potenziare le capacità di ascolto, di attenzione, di comprensione e memorizzazione Sviluppare la capacità d'uso dei linguaggi non verbali Comprendere e rispondere ad un saluto Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure Identificare e abbinare colori, figure, numeri entro il 10 Saper riprodurre semplici ritmi di colori e di suoni Saper ripetere semplici canzoni in lingua inglese. FASI DI LAVORO (CONTENUTI, METODI, STRUMENTI, TEMPI E SPAZI) La programmazione educativo didattica dell'insegnamento della terza lingua L.3 (inglese) sarà elaborata e sviluppata in compresenza con le insegnanti di L.1 ed avrà lo scopo di consentire ai bambini in età prescolare di familiarizzare con l inglese. Da settembre a giugno svilupperemo quattro MODULI suddivisi in Unità (Units). Queste unità di lavoro hanno lo scopo di suscitare l'attenzione dei bambini e di stimolare l'interesse per la lingua inglese, tenendo conto delle reali esigenze e curiosità. Attraverso le canzoni e le filastrocche i bambini riescono a memorizzare il materiale linguistico e ad esprimere la propria creatività mimico gestuale espressiva. I MODULO: le UNITS sviluppano aspetti legati alla relazione socio affettiva e toccano il rapporto tra sé e gli altri, il conoscersi, lo stare insieme. II MODULO: le UNITS sono legate alla corporeità e toccano l'identità personale, l'espressione corporea, quella del viso e delle emozioni. III MODULO: le UNITS sono legate alla scoperta di ciò che ci circonda e toccano i colori, i numeri e i contesti di vita naturali. IV MODULO: le UNITS sono legate alle festività che fanno parte della tradizione britannica e toccano momenti di festa del calendario. Al termine del progetto verrà consegnato ad ogni bambino un album con il percorso effettuato. Tale libriccino, comprendente disegni e verbalizzazioni dei bambini, rappresenterà una evidenziazione dell'esperienza e del percorso seguito durante l'anno. 14