PER LEGGERE ANNO XIV, NUMERO 27, AUTUNNO 2014

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1 PER LEGGERE I GENERI DELLA LETTURA ANNO XIV, NUMERO 27, AUTUNNO 2014

2 PER LEGGERE I generi della lettura Rivista semestrale di commenti, letture e edizioni di testi della letteratura italiana ivistaperleggere.it Direzione ISABELLA BECHERUCCI, SIMONE GIUSTI, FRANCESCA LATINI ROBERTO LEPORATTI, NATASCIA TONELLI Redazione CARLO ANNELLI, SIMONETTA PENSA CARLA PENSA, SIMONETTA TEUCCI Editing e stampa PENSA MULTIMEDIA EDITORE Lecce - Via A. M. Caprioli Rovato (Bs) - Via C. Cantù, 25 tel tel info@pensamultimedia.it Realizzata in collaborazione con l associazione L altra Città Iscrizione n. 783 dell 8 febbraio 2002 Registro della stampa del Tribunale di Lecce Direttore responsabile SILVERIO NOVELLI ISSN (pr int) ISSN (on line) Pensa MultiMedia 2014 Finito di stampare nel mese di ottobre 2014

3 Comitato scientifico ROBERTO ANTONELLI (Università degli Studi di Roma La Sapienza ), JOHANNES BARTUSCHAT (Università di Zurigo), FRANCESCO BAUSI (Università della Calabria), FRANCO BUFFONI (IULM di Milano), STEFANO CARRAI (Università degli Studi di Siena), MASSIMO CIAVOLELLA (UCLA), ROBERTO FEDI (Università per Stranieri di Perugia), PIERANTONIO FRARE (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), MA- RINA FRATNIK (Università di Parigi VIII), PAOLO GIOVANNETTI (IULM di Milano), ALESSANDRO MARIANI (Università degli Studi di Firenze), MARTIN MCLAUGHLIN (Università di Oxford), EMILIO PASQUINI (Università degli Studi di Bologna), FRAN- CISCO RICO (Università Autonoma di Barcellona), PIOTR SALWA (Università di Varsavia), GIULIANO TANTURLI (Università degli Studi di Firenze), TIZIANO ZANATO (Università degli Studi di Venezia). Lettura e valutazione degli articoli (Open Peer Review) La rivista Per leggere riceve e valuta commenti, letture (lectiones) e edizioni critiche di testi della tradizione letteraria. Gli articoli, che devono rispettare le norme redazionali pubblicate sul sito sono inviati in formato elettronico all indirizzo della redazione e vengono sottoposti a una prima valutazione da parte della direzione, che provvede a recapitarli in forma anonima a due revisori, i quali sono invitati a fornire un parere scritto accompagnato da eventuali suggerimenti di modifiche o approfondimenti. In caso di parere divergente, la direzione individua un terzo revisore al quale sottoporre l articolo. Sulla base del parere dei revisori, l articolo può essere accettato senza riserve, accettato a condizione che l autore lo sottoponga a modifiche, oppure respinto. I revisori sono individuati dalla direzione tra i membri del comitato scientifico o tra esperti esterni. I nominativi dei revisori sono resi noti alla fine di ciascuna annata. Una volta accettato, l articolo viene trasmesso alla redazione, che provvede a comunicare all autore il numero del fascicolo in cui sarà pubblicato. Gli autori degli articoli sono infine invitati a consegnare in allegato al testo definitivo l elenco dei nomi, l eventuale indice dei manoscritti citati, l abstract dell articolo in lingua italiana e inglese. * Per i numeri 26 e 27 sono stati revisori, secondo la formula del doppio cieco, Carla Chiummo e Giuseppe Marrani.

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5 SOMMARIO 7 IRENE FALINI Una canzone in doppia redazione di Lorenzo Moschi The doubled version of a song by Lorenzo Moschi 33 FRANCESCA LATINI Lettura del sonetto Una botta, volendo predicare. Un pissi-pissi in corte pontificia? A reading of the sonnet Una botta, volendo predicare. A whisper in the papal court? 87 NICOLA CATELLI «Atomi ardenti». L ode alle api di Girolamo Fontanella «Atomi ardenti». Girolamo Fontanella s ode to the bees 107 MARZIA MINUTELLI «una bestia di meno»: riflessioni sul Maiale di Umberto Saba «una bestia di meno»: reflections on Umberto Saba s Il maiale DIALOGHI 143 GUALBERTO ALVINO «Questo sfogo confuso e disarmato». Per l edizione delle lettere di Stefano D Arrigo a Cesare Zipelli «Questo sfogo confuso e disarmato». For the edition of Stefano D Arrigo s letters to Cesare Zipelli 167 GUALBERTO ALVINO Nencioni fuori sacco Two of Nencioni s unpublished letters PENSA MULTIMEDIA s.r.l. PER LEGGERE, XIV, N. 27, AUTUNNO 2014 ISSN (PRINT) - ISSN (ON LINE)

6 INTORNO AL TESTO 173 ROSANGELA FANARA Lo scrittoio volgare del Sannazaro: intorno all ultima edizione dell Arcadia Sannazaro s vernacular writing: about the latest edition of Arcadia 199 CARLO ENRICO ROGGIA «Quasi»: una scheda per il finale del Pasticciaccio «Quasi»: a profile for the conclusion of Pasticciaccio 207 Indice dei nomi 213 Indice dei manoscritti

7 GUALBERTO ALVINO Nencioni fuori sacco Two of Nencioni s unpublished letters ABSTRACT Tra le carte di Albino Pierro, conservate nel Laboratorio archivistico del Dipartimento di Filologia dell Università della Calabria (ARCHILET), sono state recentemente rinvenute due lettere inedite di Giovanni Nencioni al prosatore palermitano Antonio Pizzuto, sfuggite alla corrispondenza pubblicata nel Le missive, di cui si offre qui un commento, testimoniano la nascita del sodalizio umano e culturale tra Pierro e il linguista fiorentino, protrattosi fino alla morte del poeta tursitano. Two unpublished letters sent by Giovanni Nencioni to the Sicilian writer Antonio Pizzuto, not included in the correspondence published in 1999, have been recently discovered among Albino Pierro s documents preserved in the Archival Laboratory of the Department of Philology at the University of Calabria (ARCHILET). The letters commented herein attest to the birth of the human and cultural fellowship between Pierro and Nencioni which lasted until the former s death. PENSA MULTIMEDIA s.r.l. PER LEGGERE, XIV, N. 27, AUTUNNO 2014 ISSN (PRINT) - ISSN (ON LINE)

8 168 GUALBERTO ALVINO Fu Gianfranco Contini a richiamarmi ai nuovi e più sorprendenti prodotti di quello scrittore [ ] negli entusiastici giudizi che mi avventava conversando, in uno dei quali giunse a comparare l effetto dirompente di Pizzuto nella narrativa italiana a quello di Proust nella francese e a parlarmi di una «lingua nuova». Né gli bastò, ma volle che, legatosi di ammirativa e sostenitrice amicizia con Pizzuto, io fossi terzo di tanto legame [ ]. Era un epistolografo e un conversatore incantevole [ ]: lo documentano le lettere a critici, a poeti, a traduttori, a editori, ad amici e a familiari, [ ] tutte ligie alla norma di comunicatività colloquiale, il cui abbandono, col rischio di ermetismo e solipsismo, restava prerogativa del «narratore» in senso pizzutiano. Tuttavia anche nella sua conversazione orale e scritta lingueggiavano improvvise le fiamme e crepitavano le faville di una cultura plurima, di una riflessione puntigliosa e di una sofferta esperienza umana. Giovanni Nencioni 1 Tra le carte di Albino Pierro, versate nel 2003 dalla figlia Maria Rita al Laboratorio archivistico del Dipartimento di Filologia dell Università della Calabria (ARCHILET), il pierrista Giorgio Delia, che ringrazio della segnalazione, ha recentemente rinvenuto due lettere inedite di Giovanni Nencioni al prosatore palermitano Antonio Pizzuto, da questi donate, visto il contenuto, al poeta lucano («per solito, ottimo scrigno, depositario quasi impeccabile di quanto fosse relativo al successo della sua poesia» 2 ) e perciò sfuggite alla corrispondenza da me pubblicata nel Non meno telegrafiche che intense secondo lo stile, non solo epistolare, del linguista fiorentino, le missive testimoniano la nascita del sodalizio umano e culturale, fortemente voluto dal comune amico Pizzuto, tra Pierro e Nencioni, protrattosi fino alla morte del Tursitano, avvenuta a Roma il 23 marzo * * * 1 [Ms. con biro blu solo recto su un foglietto di carta comune intestato a stampa «UNIVERSITÀ DI FIRENZE FACOLTÀ DI LETTERE ISTITUTO DI LINGUE E LET- TERATURE NEOLATINE». Timbro postale di partenza: «Firenze Ferr., »; timbro d arrivo: «Roma Appio, »] Firenze, 4 aprile 1970 Carissimo Antonio, anzitutto Anna 4 ed io ti ricambiamo auguri e abbracci, commossi del tuo ricordo pasquale e ancor più commossi del dono che ci hai voluto fare dell amicizia e della poesia di Pierro. Io già conoscevo alcune poesie in lingua e Metaponto 5 ; ma sono rimasto folgorato a vedermi arrivare, gratuiti, i suoi libri dedicati. È davvero un bel poeta e vorrei conoscerlo e sentir sonare il suo dialetto.

9 NENCIONI FUORI SACCO 169 Sono da mesi sepolto in un lavoro massacrante, ed ormai l evangelico iam foetet 6 non si addice alle mie ossa calcinate. Se riemergerò, sarò a Roma tra la fine di Aprile e i primi di Maggio, e duplicheremo la lautissima cena continiana 7. Nell attesa, tuo Giovanni 2 [Ms. con biro blu recto e verso su un foglietto come il precedente. Timbro postale di partenza: «Firenze Ferr., »; timbro d arrivo: «Roma Appio, 5.V.1971»] Firenze, 1 maggio 1971 Carissimo, ricevo insieme la tua pentagrammata 8, ma solo da te solfeggiabile, Cutufina, e la tua lettera, che mi dà a un tempo la cattiva e la buona notizia di tuo figlio 9. Dev essere stata una cosa terribile, e le tue righe, che ho letto insieme con Anna, mi hanno in un primo momento agghiacciato; poi, procedendo, abbiamo tirato un respiro. Sono cose che succedono a un tratto, chissà come, e sospendono la tua vita e quella dei tuoi cari; poi è passato, come una vertigine. Siamo contenti e auguriamo con cuore pieno di affetto che tu possa presto rivedere tuo figlio in tutte le sue energie. Gianfranco ha ripreso forza e animo, ed è stato a Bologna e a Torino; ora è a Domo 10. Io spero molto che si normalizzi 11 e possa lavorare con intensità e fiducia. Pierro mi ha inviato il suo squisito Famme dorme, introdotto dalle tue inaudite parole 12, tese sulla densa misura di Pagelle. Sto leggendo, cioè compitando, le poesie; poi scriverò a Pierro, che mi ha allietato e arricchito con questo dono. Ma, per sentirle a fondo, bisogna che l asperrima favella e le orfiche dolcezze suonino sulla sua bocca; che è ciò che mi riprometto di chiedere alla sua bontà. La mia studentessa Gallo 13, figlia della tua isola indimenticata 14, sta redigendo un glossario da Sinfonia 15. Quando il lavoro sarà più avanti, ti chiederà udienza 16. Anna ed io ti salutiamo con affetto. Tuo Giovanni NOTE 1 Dalla Introduzione a G. Nencioni - A. Pizzuto, Caro Testatore, Carissimo Padrino. Lettere ( ), a cura di G. Alvino, Firenze, Polistampa, Giorgio Delia, comunicazione privata. 3 Caro Testatore, Carissimo Padrino. Lettere ( ) cit. 4 Anna Barocchi, la moglie di Nencioni. 5 A. Pierro, Metaponto, prefazione e versione di T. Fiore, Bari, Laterza, «Iam foetet, quatriduanus est enim» (Marta a Gesù circa Lazzaro). 7 Grande amico di Nencioni e di Pizzuto (cfr. G. Contini - A. Pizzuto, Coup de foudre. Lettere [ ], a cura di G. Alvino, Firenze, Polistampa, 2000), del quale si era più volte occupato, il filologo domese aveva inserito due anni prima Pierro, accanto ai soli Virgilio Giotti e Tonino Guerra, nella sezione Poeti dialettali del Novecento della sua Letteratura dell Italia unita , Firenze, Sansoni, «E questo l incompiuto mutui oratorio, ivi fra picciuoli nèi ami esche pupille occhi sbar-

10 170 GUALBERTO ALVINO re formicolanze, entro lascito di ingiallite carte pentagramma sotto pentagramma, ovunque mano paterna, rugginosi messaggi» (Antonio Pizzuto, Cutufina, XX di Id., Pagelle, edizione critica commentata di G. Alvino, Firenze, Polistampa, 2010 [ ], p. 196). 9 «mio figlio Giovanni, medico, di ritorno da Parigi dove era stato con mia nuora, Anna, giunto a Milano fu preso da atroci dolori, ricoverato, operato (il 15), durante la notte gli scappò un punto di sutura, donde emorragia, collasso che gli impedì di chiamare soccorso, provvide tre trasfusioni (era ridotto a globuli rossi dai 4 milioni che ci vogliono), ora sta meglio ed è fuori pericolo. E tutto ciò a nostra insaputa, fin dopo che era passato» (da una lettera di Pizzuto a Nencioni del 20 aprile 1971, in Caro Testatore, Carissimo Padrino. Lettere ( ) cit., pp ). 10 Domodossola, la città natale di Contini. 11 L anno precedente il filologo era stato colpito da ictus cerebrale. 12 A. Pierro, Famme dorme, Milano, All insegna del pesce d oro, 1971, con una Nota su Pierro di Pizzuto (inclusa nel numero unico di «La taverna di Auerbach» dal titolo Antonio Pizzuto: inediti e scritti rari, a cura di G. Alvino, II, 2-4, 1988, pp ) che, data la sua difficile reperibilità, riproduciamo per intero: «Se a me, piccolo dilettante, è lecito chiacchierare di lirica, arte, Pierro, ben poco intendendomene, oso distinguere, scossi indugi in superflue enfasi ammirative, il canto che il nostro poeta ha offerto dalla poesia dialettale riflessa giunta in miei limiti, se alta pur espressione estrinseca, quasi una veste dicevole per estetiche essenze autonome: senza ricondurlo peraltro al contrappostole genere vernacolare, intraducibile quanto pervia e capace essa con ogni letterario componimento. La concezione pierriana attua un ideale in cui ho fede assoluta: che l arte è equilibrata congenita sintesi di sostanza e forma, dalla struttura molecolare alla compiutezza totale, passo per passo, ritmo dopo ritmo, scorcio secondo scorcio, di campo in campo, ultimo nel suo insieme. Rapsodie, idilli squisiti, gli stabili contrappunti tanatologici, nascono in lucano come la nona di Beethoven in re minore. Questa è la loro tonalità, insostituibile, mercé sua arcaica eleatica essenza: greve, solenne, da rude cantofermo alla Orlando di Lasso; e, alterne con un asperrima favella, orfiche dolcezze misurate, giuste, copiose, altrettanto spontanee, spesso dovute a semplice coniugazione di medesimo verbo, per flettersi in soavi suffissi quelli dianzi petrosi: una diarchia talvolta occorsami in dugenteschi dell isola indimenticata. Non sia questo il giudizio di un pretenzioso, bensì mero omaggio all originale artefice». 13 «ti sarei proprio grato se tu volessi ricevere la mia laureanda Anna Maria Gallo, che sta lavorando ad una tesi su Paginette; ed esserle largo di informazioni e consigli. Appartiene all isola non dimenticata e ha tutta la buona volontà di capirti; quindi merita il tuo aiuto» (da una lettera di Nencioni a Pizzuto del 7 luglio 1971, in Caro Testatore, Carissimo Padrino. Lettere ( ) cit., p. 80). Nencioni tenne la cattedra di Storia della lingua italiana a Firenze fino al 1974, quando passò a insegnare Linguistica italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove rimase fino alla pensione (1981). 14 Cfr. supra il penultimo periodo della Nota su Pierro: «occorsami in dugenteschi dell isola indimenticata». 15 A. Pizzuto, Sinfonia, Milano, Lerici, Così Pizzuto a Nencioni il 25 gennaio 1972: «La Gallo è proprio brava e adorabile! Sembra sorta una moda di far oggetto delle tesi di laurea noi autori minori» (in Caro Testatore, Carissimo Padrino. Lettere ( ) cit., p. 81).