INTENSE TRACER 275. I piccoli costruttori hanno ancora molto da dire, anzi! di Gian Paolo Galloni

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1 INTENSE TRACER 275 I piccoli costruttori hanno ancora molto da dire, anzi! di Gian Paolo Galloni

2 Made in USA: i colori di titolo e sottotitolo non sono in effetti casuali, ma quelli della bandiera a stelle e strisce americana e scelti per celebrare i natali di questo telaio che per certi versi celebra pure quel genio che a suo tempo ha dato il via anche al fenomeno della mountain bike stessa. MBA est Febbraio 2013 / MOUNTAIN BIKE ACTION 55

3 Intense produce direttamente i propri telai in alluminio e lo fa nella sua sede californiana con approcci unici sia alla progettazione che alla lavorazione e con risultati ben noti ormai agli appassionati di tutto il mondo. Non è infatti un segreto che il modello tradizionale (cioè con le ruote da 26 ), ed è curioso doverlo definire tale, fosse stabilmente in scuderia MBAction per il test di questo o di quel componente, sicuri grazie ad esso di poterne spremere sempre fino in fondo tutta la potenzialità, che non è cosa di poco conto. Il vulcanico Jeff Steber, titolare del brand, ci ha però voluto stupire con questa pronta reinterpretazione in chiave 27.5 pollici e che ci accingiamo ora a svelarvi in dettaglio. PRINCIPI BASE La Tracer 275 si prefigge i medesimi obiettivi della Tracer 2, ovvero un utilizzo all-mountain/enduro al massimo livello, ma che grazie al nuovo formato ruota possa spostare ancora più in avanti le prestazioni del mezzo, accuratamente rivisto nelle geometrie in funzione dello stesso. REALIZZAZIONE La progettazione del telaio sfrutta le tecnologie note in casa Intense e caratterizzate da una profonda lavorazione dei vari elementi costruttivi in alluminio, tra i quali spicca senza alcun dubbio il vistoso orizzontale in due semigusci saldati tra loro. Molto evidente è anche la curvatura del piantone ed il globale sovradimensionamento. Lo schema ammortizzato utilizza un sistema VPP di seconda generazione, caratterizzato pertanto da una superiore sensibilità sui piccoli urti e sostegno a metà dell escursione, così da sfruttare ancora meglio la generosa corsa a disposizione, peraltro selezionabile tra 140 e 152 mm variando l attacco dell ammortizzatore sul braccetto di rinvio e rinforzo superiore. Il carro adotta i robusti forcellini di tipo G1 sostituibili ed integranti il supporto cambio, reso pertanto ancora più robusto rispetto alle soluzioni di norma in uso, a beneficio della precisione della cambiata. Lo standard scelto è chiaramente quello da 12 x 142 mm, così come la tubazione sterzo accoglie cannotti conificati e riduce invece la curvatura necessaria nell obliquo grazie agli spazi guadagnati mediante l adozione di una calotta inferiore esterna. Non mancano infine le culle di supporto della tubazione di un comando remoto di un eventuale reggisella telescopico, praticamente obbligatorio invece... come appurato con la sofferenza indotta dalla sua mancanza ad inizio del test. Il telaio è previsto in ogni caso anche per un passaggio interno al piantone della guaina (o tubazione idraulica) di tale comando (vedi foto qui a lato). Da non dimenticare però la presenza di attacchi ISCG-05 ed anche di un sistema di ingrassaggio dall esterno dei cuscinetti angolari dello snodo principale, quello inferiore. MONTAGGIO La Tracer 275 è stata sfruttata innanzitutto per proseguire il test di lunga durata del nuovo sorprendente gruppo cambio Shimano SLX, mentre il telaio è offerto dal distributore sia in due configurazioni, diverse da quella del test, che anche con il solo ammortizzatore, oltre che in varie colorazioni. Quella in test è l aggressiva Raw. Tra i componenti adottati, spicca la nuova forcella Fox 34 Float specifica per le ruote da 27.5 e gli utilizzi più spinti, vista anche la sua corsa da 160 mm. SUL CAMPO In sella: il posizionamento tra le ruote è perfetto, optando per un attacco non eccessivamente corto ed un manubrio di ampia larghezza. Le regolazioni del SAG sono immediate e scelte più a favore di un utilizzo enduro. In pedalata: la rigidità della struttura e la stabilità del carro regalano accelerazioni repentine anche ad idraulica aperta. La ruota leggermente più grande di quella da 26 contribuisce a rendere più scorrevole il mezzo sulle asperità. Ingresso comando remoto: il piantone dispone di un entrata (vedi freccia rossa) dedicata ai comandi remoti aventi guaina (o tubazione idraulica) in arrivo alla base della parte fissa del reggisella telescopico, internamente al telaio pertanto, così come l orizzontale offre invece le culle di appoggio necessarie con un sistema tradizionale. 56

4 VPP di seconda generazione: lo schema della sospensione della Intense 275 presenta un carro realizzato in un unico pezzo con elementi saldati tra loro e generosamente sovradimensionati. Il rinvio inferiore, principale articolazione della sua cinematica, è inoltre provvisto di ingrassatori dei suoi cuscinetti angolari, mentre i forcellini sono del tipo G1 sostituibili ed in questo caso previsti per accogliere lo standard di perno passante da 12 x 142 mm, decisamente il più adatto ormai. Il braccetto superiore di rinvio, rinforzo ed attuazione dell ammortizzatore consente di modificare la corsa da 140 mm a 152 mm, a seconda dell attacco di quest ultimo e del fatto che il biker preferisca godere di una risposta della sospensione più stabile o più morbida. Febbraio 2013 / MOUNTAIN BIKE ACTION 57

5 In curva: geometrie, bilanciamento e rigidezza strutturale sono talmente azzeccati da garantire di staccare da subito il proprio record di velocità nei tratti più guidati, sia alle basse che alle alte velocità. Le ruote da 27.5 non la rallentano, ma la incollano al suolo, oltre a far sentire più dentro al mezzo. La cosa è però vera se le ruote stesse sono assemblate con una cura superiore, poiché al crescere del diametro crescono pure le sollecitazioni e le potenziali flessioni. Da questo punto di vista le DT ci hanno profondamente deluso sia per il troppo basso tensionamento originale, sia per quello raggiungibile poi con i raggi adottati. Un pronto riassemblaggio ha consentito di ritrovare il sorriso e soprattutto di spremere a fondo la 275. In salita: eccezionale nel nascondere buona parte del peso (non così trascurabile invece sulla carta), grazie al rendimento eccellente di uno schema di sospensione che innesca alcune irrilevanti oscillazioni soltanto se settato più morbido e con la corsa maggiore, coadiuvato da una rigidità estrema che non lascia dissipare nulla e permette di godere a fondo di tutta la trazione in più garantita dalle ruote da Ruote che non si lasciano rallentare facilmente dalle asperità del percorso ma che al tempo stesso risultano sempre prontamente rilanciabili. Non ci sono in sostanza differenze con quelle da 26, se non in positivo anche per quanto riguarda la posizione di guida, che richiede un minor avanzamento in punta di sella. In discesa: semplicemente impressionante. Se la versione standard ci aveva entusiasmato, la 275 dimostra come davvero il progresso non si debba fermare nemmeno di fronte ad alcun risultato tangibilmente del massimo livello. Con la corsa del carro settata a 152 mm la risposta della sospensione incolla la ruota al fondo anche nelle staccate realmente più critiche per fondo e pendenza, consentendo una marcia irreprensibile nei segmenti più dissestati e senza lasciarsi deviare o scomporre. Morbido all inizio, il VPP si distingue per la sicurezza che è in grado di infondere negli urti importanti in rapida successione e nei salti, mentre le geometrie consentono una guida sempre facile e soprattutto naturale ed estremamente redditizia. NOTE Trasmissione e freni Shimano SLX sono promossi a pieni voti, avendo superato abbondantemente qualsiasi aspettativa in termini sia funzionali che di affidabilità nel tempo, ma anche e soprattutto per il piacere nell utilizzo. La cinematica del carro raccoglie e trattiene invece troppo facilmente detriti tra il carro ed il braccetto inferiore. CONCLUSIONI C è un ragionevole bisogno di passare alla 275, possedendo già una Tracer 2 o qualcosa di simile ad essa? No! La ruota da 27.5 aumenta le prestazioni e la fruibilità del mezzo, però non in misura tale da divenire una scelta obbligata. Ma se ci si deve comprare una nuova mtb da enduro che arrampichi come una delle migliori trailbike oggi sul mercato e discenda garantendo il massimo per velocità, sicurezza e comfort nel proprio segmento, possiamo optare per la Tracer 275? Sì! Shimano SLX: il test di lunga durata ne ha dimostrato una qualità al di sopra delle nostre stesse (elevatissime) aspettative, ma anche un notevole feeling nell uso, specialmente per gli eccellenti freni. Shimano SLX INTENSE TRACER 275 PREZZO: 2.599,00 Euro (telaio e ammortizzatore, o completa a 4.999,00 e 6.399,00 Euro) Distributore: DSB, tel Sito internet: ESCURSIONE Ant.: 160 mm Escursione Post.: mm Taglie disponibili: S/M/L Orizzontale Virtuale: 55,9/58,4/61 cm Angoli Sterzo/Piantone: 67,5/71 (virtuale) Altezza Mov. Centrale: 34,8 cm Carro Posteriore: 43,2 cm Tubazione Sterzo: 10,2/11,4/12,7 cm Standover: 81 cm (taglia M ) Passo: 111,8/114,3/116,8 cm Materiale Telaio: Alluminio PESO (esclusi pedali): 13,3 kg (taglia M ) N.B.: montaggio solo e soltanto per questo test Forcella: Fox Factory 34 Float 160 FIT CTD 15QR Ammortizzatore: Fox Factory Float CTD Boost Valve Comandi: Shimano SLX 10v Cambio: Shimano SLX Shadow Plus GS Deragliatore: Shimano SLX down-swing Direct Mount Freni Ant./Post.: Shimano SLX 180/160 mm Center Lock Guarnitura: Shimano SLX 38/24D Cassetta Pignoni: Shimano XT 11/36 10v Catena: Shimano XT 10v Cerchi, raggi, mozzi: DT Swiss M B 490 g, 28 Aerolite, x 100 mm / 12 x 142 mm Coperture ant./post.: Maxxis Ardent 650B x g Manubrio: Race Face Atlas O/S tagliato a 74 cm Attacco Manubrio: Thomson X4 O/S 0 x 70 mm Serie Sterzo: Chris King 1.5 EC > 1-1/8 ZS Reggisella: FSA SL-K 31,6 mm Sella: PRO Turnix 142 mm Pedali: Shimano XT Trail 58

6 FOX Factory 34 Float 160 FIT CTD 15QR: un telaio letteralmente granitico ed una pari forcella, grazie anche ai generosi steli da 34 mm di diametro, hanno subito messo in crisi le ruote, tornate in fretta in officina per un ritensionamento. Novità principale del 2013 la nuova idraulica CTD, ovvero selezionabile tra Climb, Trail e Descend con la rotazione del pomello blu visibile in dettaglio ed anche facilmente azionabile in corsa, sebbene vi consigliamo di farlo nei momenti tranquilli. La variazione della frenatura in compressione fornita è avvertibile e perfettamente poi in sintonia con la stessa idraulica disponibile con l ammortizzatore di serie. La frenatura più elevata (Climb) non s è dimostrata mai necessaria, se non per eventuali e lunghi trasferimenti in salita su asfalto, ma a dire il vero abbiamo preferito lasciare sempre le sospensioni pienamente libere di spianare al meglio il percorso in ogni situazione, salita compresa, adottando soltanto in alcune e rare occasioni la frenatura Trail, tarabile a tre livelli tramite la rotazione della ghiera nera. Rigidezza strutturale a parte, la qualità di lavoro della forcella è superlativa su ogni range di lavoro e sempre molto controllata.