Programma delle attività Anno 2000

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1 Sezione Provinciale di Parma Programma delle attività Anno 2000 segreteria: tel. 0521/ fax 0521 / direttore: dott. Giuseppe Dallara - tel / fax 0521 / responsabile dipartimento tecnico: dott. Gianmarco Curti - tel / responsabile servizio territoriale: dott. Riccardo Franchini / responsabile servizio sistemi ambientali: dott. Valerio Pessina 0251/ responsabile amministrazione: rag. Ester Cella - tel / ARPA Emilia Romagna - Sezione di Parma Via Spalato, Parma

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3 SOMMARIO PREMESSA CONSULTAZIONE ISTITUZIONALE E SOCIALE Sintesi degli Esiti delle Consultazioni Provinciali Iniziative Pubbliche su Tematiche Specifiche Diffusione Dati Ambientali Attività di Educazione Ambientale Comunicazione RISULTATI DELL ANNO Attività Organizzazione Risorse CRITICITA AMBIENTALI E OBIETTIVI PROGRAMMATICI DELL AGENZIA PROGRAMMA DELL ANNO Attività di Controllo e Vigilanza Attività su progetto e Convenzioni Attività di Miglioramento Tecnico Azioni per lo sviluppo dell eccellenza e della specializzazione ORGANIZZAZIONE Sviluppo delle competenze Programmi di qualificazione dei servizi Implementazione delle Risorse Umane e di Formazione e Aggiornamento RISORSE ALLEGATI...34 pagina 3 di 38

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5 PREMESSA Arpa - Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente - è stata costituita con Legge Regionale della Regione Emilia-Romagna n 44 del 19/04/95 come ente strumentale della Regione Emilia-Romagna a supporto del governo del territorio per le problematiche ambientali e di prevenzione collettiva, dotato di autonomia amministrativa, contabile e tecnica. Arpa è quindi uno strumento multireferenziale, supporto tecnico ed operativo della Regione, delle Provincie, dei Comuni, e delle Aziende USL. Le singole Arpa regionali, e tra queste ovviamente l Arpa Emilia-Romagna sono un punto di riferimento anche per l'anpa (Agenzia Nazionale per la Protezione e l Ambiente), per gli istituti centrali del sistema sanitario, per l Agenzia Europea per l Ambiente nonché per tutti gli utenti interessati dagli Enti Universitari al mondo produttivo, dalle Associazioni al singolo cittadino. La sezione dell Arpa di Parma fa riferimento a un direttore di sezione che ha la responsabilità dell intera struttura. Questi è supportato da un suo staff costituito da cinque referenti (informatica, pianificazione, amministrazione, qualità, sicurezza). Vi sono poi un responsabile del Servizio Territoriale, che coordina gli interventi e le attività sul territorio della Provincia, un responsabile del Dipartimento Tecnico, che ha il compito di supervisionare e coordinare le varie linee analitiche dei laboratori che costituiscono la struttura ed un responsabile del Servizio Sistemi Ambientali, servizio di recente attivazione, che ha il compito di produrre studi e valutazioni ambientali coordinando ed utilizzando le risorse analitiche e le conoscenze presenti in sezione in modo da produrre prodotti fruibili dalla società civile e dalle istituzioni nazionali. All interno di ogni servizio sono poi presenti aree di interesse o matrici con appositi coordinatori al cui interno lavora personale tecnico specificatamente formato. Vi sono inoltre una specializzazione in "Mutagenesi ambientale ed occupazionale" e una eccellenza in "Qualità ambientale per la tutela delle produzioni alimentari e prodotti tipici" che rappresentano i punti di forza e le aree di intervento mirate in cui la sezione di Parma garantisce le sue competenze e le sue conoscenze a tutte le altre sezioni regionali. In totale la sezione di Parma può contare su: - 19 laureati - 55 fra tecnici diplomati, amministrativi e altro personale per un totale di 74 unità suddivise nei vari settori di intervento della agenzia. Questi garantiscono servizi ed interventi sull intero territorio Provinciale costituito da 47 Comuni, organizzati in cinque Distretti Sanitari e due Comunità Montane, con una superficie territoriale di 3449,32 chilometri quadrati, su cui vivono abitanti. pagina 5 di 38

6 ORGANIGRAMMA DELLA SEZIONE PROVINCIALE DIRETTORE DI SEZIONE staff comunicazione interna/esterna staff tematiche ambientali staff gestione, controllo, sviluppo risorse staff direzione DIPARTIMENTO TECNICO area analitica aria qualità sicurezza amministrazioe pianificazione dott. Giuseppe Dallara dott. Antonello Colantoni dott. Sandro Sbaragli dott. Sandro Sbaragli p.c. Romano Casana dott. Eriberto de'munari rag. Ester Cella dott. Eriberto de'munari dott. Francesco Allevato dott. Gianmarco Curti dott. Eriberto de'munari chimica dell'aria fisica dell'aria aerobiologia e inquinamento indoor gestione rete di monitoraggio "Qualità dell'aria" Rumore area analitica acqua, suolo e rifiuti chimica acque. profonde, potabili, termali e minerali microbiologia acque profonde, potabili, termali e minerali chimica acque superficiali, suolo e rifiuti microbiologia acque superficiali, suolo e rifiuti monitoraggio biologico acque superficiali area analitica alimenti e prevenzione primaria chimica degli alimenti e bevande microbiologia degli alimenti e bevande microinquinanti organici tossicologia occupazionale e degli alimenti specializzazione "Mutagenesi ambientale ed occupazionale" dott. Valerio Pessina dott. Ing. Roberto Fava dott.ssa Francesca Cassoni dott. Eriberto de'munari p.c. Roberto Marchignoli dott. Paolo Ghinelli dott.ssa Simonetta Saglia dott. Paolo Ghinelli dott.ssa Sara Reverberi dott.ssa Daniela Del Greco dott. Pedrelli Camillo dott Sandro Sbaragli dott. Aldo Armenzoni dott.ssa Mariella Magri dott. Sandro Sbaragli dott.ssa Adriana Pirozzi dott.ssa Francesca Cassoni SERVIZIO TERRITORIALE sede di Parma dott. Riccardo Franchini dott. Riccardo Franchini sede di Fidenza dott. Angelo Pizzarotti analista tematiche ambientali e territoriali dott.ssa Clara Carini SERVIZIO SISTEMI AMBIENTALI dott. Valerio Pessina ecosistemi naturali dott. Camillo Pedrelli ecosistemi agricoli - ecosistemi distretti industriali - ecosistemi idrici - ecosistemi urbani dott. Eriberto de'munari Sistema Informativo Ambientale dott. Stefano Cattani eccellenza "Qualità ambientale per la tutela delle produzioni alimentari e prodotti tipici" dott. Stefano Cattani RESPONSABILE EDUCAZIONE AMBIENTALE RESPONSABILE COMUNICAZIONE ED ACCESSO AGLI ATTI RESPONSABILE FORMAZIONE dott. Riccardo Franchini rag. Ester Cella dott. Giuseppe Dallara pagina 6 di 38

7 1. CONSULTAZIONE ISTITUZIONALE E SOCIALE 1.1 SINTESI DEGLI ESITI DELLE CONSULTAZIONI PROVINCIALI A seguito della stesura del preliminare del piano di lavoro e stata indetta una consultazione con la società civile tenutasi in data 30 Novembre 1999 presso la Provincia di Parma. Di seguito si riassume quanto emerso durante l incontro. La riunione è stata aperta dall Assessore Provinciale Ovidio Bussolati, che ha espresso l apprezzamento della Provincia di Parma, sia per la modifica della legge 44/95, istitutiva d ARPA, che nel giugno 1999, ha previsto una consultazione preventiva per la costruzione dal basso del piano di lavoro annuale d ARPA, sia per la forma partecipativa con la quale ARPA presenta la proposta. L Assessore ha rilevato che, rappresentando ARPA il presidio più avanzato per le criticità ambientali, è importante attivare degli strumenti efficaci di comunicazione sulla politica dell Agenzia, sul piano regionale oltre che in ambito Provinciale. Oggetto della comunicazione dovrà essere, oltre alla cospicua attività consolidata, l attività straordinaria, gestita tramite la nuova forma di organizzazione adottata (eccellenze/specializzazioni). L Assessore ha poi sottolineato come Parma possa avvalersi dell eccellenza sul tema agro-alimentare. Tale eccellenza risponde alle esigenze del nostro territorio, per il forte legame della qualità dell ambiente con la produzione nel settore portante dell economia parmense ed, in questo senso, ad una specifica priorità programmatica dell Amministrazione Provinciale. L Assessore ha concluso sottolineando che un problema che l Arpa dovrà affrontare in modo efficace è quello dell elettrosmog, al momento è fortemente percepito e sul quale viene chiesto un impegno forte anche in termini di informazione alla popolazione. Le associazioni ambientaliste hanno evidenziato il loro apprezzamento sull attività svolta da ARPA e la volontà di proseguire nelle collaborazioni avviate e di progettarne nuove sia sul piano della educazione ambientale che su quello delle valutazioni invitando ARPA, che già collabora con le associazioni ambientaliste, ad istituzionalizzare il rapporto in un clima di collaborazione che non privilegi solo il rapporto con la pubblica amministrazione. Il problema delle biotecnologie viene proposto come emergente da alcune associazioni, soprattutto in vista del sicuro impatto sugli anni futuri in relazione ai prodotti transgenici, tenendo conto che importanti aziende starebbero già sperimentando sul territorio parmense nuove colture, senza controlli e in carenza di norme specifiche. Il referente del Parco Regionale del Taro auspica che sia messo a punto un piano di risanamento per i nitrati in falda, alla luce dei risultati degli studi recenti di ARPA e della Provincia di Parma. L Unione Parmense degli Industriali, il Gruppo Imprese Artigiane e la UPI ribadiscono la necessità d impegno in relazione al rapporto tra qualità ambientale e agroalimentare valutando positivamente la sensibilità di ARPA verso la politica pagina 7 di 38

8 della certificazione e l attività profusa a per la realizzazione dello sportello unico per l impresa. Iniziative di questo tipo danno garanzie e valore aggiunto all impresa poiché qualificando l ambiente si valorizza anche l impresa. L Università, Dipartimento di Scienze Ambientali, rileva un enfasi sull attività di controllo e monitoraggio, rispetto alla prevenzione; propone un maggiore impegno nell educazione ambientale ove si assiste a volte all uso di un linguaggio improprio, nella gestione dei concetti relativi all evoluzione dei sistemi complessi. Il programma dà comunque una sensazione positiva, e rende evidente che l ARPA ha una grande produzione di dati ambientali e informazioni, per cui sarebbe utile instaurare un rapporto di sperimentazione con la Facoltà di Scienze Ambientali. Si sottolinea la possibilità di integrare i dati e viene proposto un polo tecnologico virtuale, come rete di scambio sui dati ambientali impegnando ricercatori e borsisti sulla base di un progetto congiunto, per il quale sono attivabili finanziamenti UEE, per la ricerca scientifica. I rappresentanti dei comuni presenti danno una valutazione positiva dell attività di ARPA, in particolare su problematiche di impatto ambientale ed alcuni rilevano la speranza che si avvii un cammino di conoscenza e riconoscimento della qualità ambientale per le proprie attività turistiche. L incontro evidenzia inoltre il problema dei costi, con i quali ARPA deve confrontarsi, così come con i vincoli di personale (troppo limitato ) e con quelli strutturali. A questo proposito, la Provincia concorda sulla necessità di considerare che le attività eccedenti quelle programmate ed istituzionali si potranno fare esclusivamente tramite convenzioni onerose. Per quanto riguarda la Provincia, d altra parte, il centro di costo ARPA è già rilevante. L Assessore all ambiente della Provincia conclude con la visione di un sistema aperto per la tutela dell ambiente, al quale partecipi l Università, con una marcata presenza della Provincia come rappresentante di realtà territoriali forti, ma soprattutto dei cittadini. Nel corso del 2000, proseguirà la convocazione del Comitato Provinciale di coordinamento, previsto dall art. 16 della L.R. 44/95, a cadenza di norma trimestrale, anche in funzione delle urgenze e/o emergenze che si potessero determinare. Sarà inoltre estesa la collaborazione con l Università di Parma, per quanto riguarda lo sviluppo di temi comuni oggetto di diverse tesi di laurea. 1.2 INIZIATIVE PUBBLICHE SU TEMATICHE SPECIFICHE Poiché il convegno, previsto nel 1999, "Indicatori di qualità ambientale per il territorio Provinciale di Parma", per la presentazione pubblica del progetto di sviluppo e delle tecniche utilizzate per realizzare il compito dell eccellenza, Qualità ambientale per la tutela delle produzioni alimentari e prodotti tipici, non si è potuto realizzare per cause varie, si è pensato di allargare il discorso e proporre per il 2000 un convegno dal titolo provvisorio "Indicatori di qualità pagina 8 di 38

9 ambientale per il territorio Provinciale di Parma". Su questo argomento si è già espressa molto favorevolmente la Provincia di Parma., con cui sono in atto studi di supporti più evoluti, vedi progetto Qualità ambientale. Si è però ritenuto di programmare l avvenimento per l autunno del 2000, periodo corrispondente ad uno stato di avanzamento del progetto Qualità ambientale di circa il 50% nella scala temporale (il progetto, iniziato a metà 1998, ha durata triennale). 1.3 DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI Il 1999 è stato l anno della definitiva affermazione, almeno considerando il nodo di Parma, della tecnologia Internet ed Intranet come supporto alla pubblicazione ed alla diffusione di documentazione prodotta all interno ed all esterno della sezione. Questo e stato percepito dai clienti, istituzionali e non, sia come un valido strumento di interscambio di informazioni, sia come un utile interfaccia nei confronti di una utenza di addetti ai lavori che richiede strumenti specifici e facilmente utilizzabili. Esempi di ciò sono sicuramente il sito web ( per l ozono estivo o la pubblicazione di dei dati di qualità dell aria sulla home-page ( di sezione, non solo in un formato divulgativo, ma con accessi personalizzati direttamente ai dati disponibili sui server di Arpa - Parma. Dal nostro punto di vista questo ha comportato un iniziale sforzo per lo studio delle metodiche che ha portato però in seguito ad un minore aggravio di tempo per la produzione e la distribuzione dei prodotti. Oggi insomma e sempre piu necessario utilizzare le più consolidate tecnologie per automatizzare i momenti comunicativi al massimo possibile in modo da ottenere un più ampio numero di informazioni col minor aggravio, in termini di ore uomo per la struttura. Per l anno 2000 la tecnologia internet sarà fondamentale per il funzionamento dell archivio dati per le attività istruttorie e i pareri dei Servizi Territoriali già collegati telematicamente nelle sedi territoriali di Parma e Fidenza, ampliando così progressivamente l utilizzo di tali strumenti all interno di Arpa. Per quanto riguarda invece i clienti istituzionali ed esterni, attraverso un apposita convenzione con l AUSL di Parma si sta attivando lo studio di un semplice strumento di workflow, distribuibile e condivisibile in rete in un numero di punti a piacere, che permette una gestione univoca e coordinata delle attività istruttorie di competenza dei due enti e che sarà sicuramente un interessante contributo che Arpa potrà fornire all atto delle attivazioni dei vari sportelli unici, così come individuati dalla legislazione vigente. Ricordiamo comunque a scopo illustrativo alcuni siti di interesse regionale e nazionale che la Sezione di Parma ospita e gestisce, legati ad argomenti oggetto di progetti specifici afferenti alla Sezione: sito Itaria è il principale strumento di supporto al coordinamento della raccolta dati per il progetto PR24 dell Organizzazione Mondiale della Sanità. Il sito comprende una parte pubblica, di prossima apertura, e una parte ad accesso protetto ove vengono presentati gli stati di avanzamento delle elaborazioni e i principali risultati. pagina 9 di 38

10 sito Catasto283, di prossima apertura, sarà lo strumento in cui la molteplicità di interlocutori del progetto Catasto scarichi nei bacini superficiali che sversano nel Po potranno trovare informazioni, aggiornamenti del software e basi dati aggiornate. Il sito Motap ( è da anni un riferimento nazionale per il monitoraggio dell ozono troposferico. sito OZONO99 appositamente studiato e realizzato a livello regionale per valutare l andamento in Emilia-Romagna degli episodi di ozono estivo. Il pregio dell editoria elettronica di rendere immediatamente fruibile il materiale prodotto, sarà quindi sempre più sfruttato a livello di sezione valutando poi in seguito la possibilità di produrre di una versione tradizionale, cartacea, nel momento in cui si ravvedano le condizioni favorevoli, sia logistiche che di disponibilità di tempo, per l effettuazione della medesima. 1.4 ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Come per il 1999 anche nel 2000 parte delle energie della sezione sarà profuso nel partecipare alle iniziative di educazione ambientale solitamente svolte in correlazione con le associazioni ambientaliste e gli enti istituzionali. Nel 1999 questo ha portato all esecuzione del progetto Mal aria e alla giornata Città senz auto iniziative entrambe volte a sensibilizzare nei confronti dell inquinamento atmosferico. Per l anno 2000 si ribadisce la disponibilità alla partecipazione a questo genere di iniziative che devono pero trovare una corretta collocazione in relazione agli impegni di lavoro correntemente svolti. Si proseguirà inoltre nel favorire gli incontri con le scuole in particolare medie e superiori sfruttando visite guidate presso la struttura al fine di stimolare problematiche ambientali negli studenti. In collaborazione con l Istituto Tecnico Industriale di Stato di Fidenza è stata inoltra avviata una iniziativa per lo studio della qualità dell aria in città per cui Arpa, sezione di Parma, fornirà le sue competenze analitiche e guiderà gli studenti verso una capillare analisi del fenomeno. 1.5 COMUNICAZIONE Nel 1999 aveva preso avvio un giornale interno per la comunicazione e novità all interno della sezione. Essendo poi questo confluito nella Newsletter della direzione generale, per il 2000 si è pensato di sfruttare ulteriormente la rete intranet di sezione in modo da rendere ancora più rapida ed efficace la comunicazione. Questo verrà attuato secondo le modalità già utilizzate per la rete internet, e come già descritto nel capitolo 6.3, in modo da rendere sempre più capillare la conoscenza di quanto viene attuato sia in sezione che tra le sezioni. pagina 10 di 38

11 2. RISULTATI DELL ANNO ATTIVITÀ L attività del 1999 ha visto buoni incrementi qualitativi e quantitativi, nel corrispondere a tutte le richieste dei clienti istituzionali nel controllo di alimenti, bevande, acque, inquinamento atmosferico, tossicologia industriale e rifiuti; tale lavoro è stato caratterizzato da punte di notevoli intensità relativamente ad ispezioni, controlli, vigilanza. Di particolare è da rilevare che Siamo ormai in fase conclusiva per l estensione dell accreditamento SINAL anche per i metodi chimici e microbiologici riguardanti le analisi delle acque destinate al consumo umano e minerali. Nel particolare possiamo inoltre individuare per i clienti istituzionali diverse politiche e miglioramenti perseguiti i cui risultati si possono riassumere come di seguito riportato. Provincia di Parma Grande intensità di impegno è stata profusa nel conseguimento degli obiettivi posti dalla Convenzione Unica con l Amministrazione Prov.le che possono essere schematicamente così riassunti: - conclusione progetto nitrati: assume importanza strategica la pubblicazione del lavoro scientifico, rilevante per l interesse e la conoscenza dei nuovi acquiferi cui approvvigionare l intera Provincia. - controllo delle emissioni in atmosfera di Aziende di particolare rilevanza, studio delle acque meteoriche con l aggiunta di 2 nuovi campionatori uno a Berceto e uno a Compiano, uso dei tests di mutagenesi a breve termine e divulgazione telematica dei dati. - controllo impianti di smaltimento rifiuti e di depuratori sia pubblici che privati - studio per l integrazione del sistema informativo territoriale per un pieno processo di messa a regime di basi informative quali supporto fondamentale per l elaborazione e gestione di piani territoriali e di settore e il loro costante aggiornamento. - valutazione degli aspetti ambientali degli strumenti urbanistici comunali quali approccio valutativo dei PRG finalizzato alle compatibilità e sostenibilità delle previsioni urbanistiche insediative con il sistema ambientale - avviamento procedure dell aggiornamento dei catasti ambientali e di controllo del M.U.D. - controllo sullo spandimento di liquami zootecnici - fase conclusiva del raccordo organizzativo per la gestione delle stazioni di rilevamento dell inquinamento atmosferico di Fidenza e Trecasali oltre che ovviamente la rete MAIA del Comune di Parma Comune di Parma La messa a regime dell esperienza Bollino Blu ha permesso di cominciare ad impostare per il futuro le convenzioni in atto con il Comune di Parma in modo da considerare i vari fronti di impegno aperti da Arpa in collaborazione con il Comune. Le modalità di gestione della rete MAIA di controllo dell inquinamento pagina 11 di 38

12 atmosferico di Parma e l impatto acustico e le rilevazioni di campi elettromagnetici indotti dagli impianti ad alta tensione e dalle antenne della telefonia cellulare sono solo alcuni dei punti su cui si è cominciato a discutere e ragionare al fine di trovare la miglior soluzione possibile. Guardia di Finanza, NOE, NAS E continuata proficuamente la collaborazione con la Guardia di Finanza di Parma, nel controllo del trasporto rifiuti e delle discariche, così come con il NOE di Bologna, per i depuratori pubblici e di alcune emergenze ambientali significative del territorio Provinciale, ed i NAS con cui nel mese luglio ed agosto è stata effettuato il prelevamento analisi di carni suine provenienti dal Belgio per la determinazione di micro-quantità di Poli Cloro Bifenili (PCB) e diossine; i campioni sono stati quindi inviati all analisi presso la Sezione di Ravenna o presso l Istituto Superiore di Sanità. Azienda Ospedaliera di Parma Si è mantenuto, con reciproca soddisfazione, l accordo (Convenzione) con l Azienda Ospedaliera di Parma per il monitoraggio ed il controllo chimico e microbiologico del servizio fornito dalla cucina centralizzata. Il supporto verrà ampliato nel 2000 diventando una vera e propria consulenza per l effettuazione dell H.A.C.C.P. da parte dell Azienda Ospedaliera. Azienda USL di Parma Sono parimenti continuate le attività convenzionate con l Azienda USL per il monitoraggio dei gas anestetici e la determinazione di metaboliti in lavoratori esposti professionalmente anche se su questo fronte è da evidenziare una flessione delle richieste pervenute Controllo e Vigilanza Sulla base di quanto svolto nel 1999 si conferma la tendenza della domanda dell ultimo triennio, ossia un incremento significativo della domanda per interventi emergenza soprattutto in relazione a particolari sofferenze individuate e che sono sotto controllo stretto al fine di ottenere l ottimale risoluzione dei problemi ad esse connessi. A fronte di questo si evidenzia comunque la difficoltà riscontrate nel raggiungimento degli obiettivi quantitativi definiti dalla direzione, sia poiché basati sul consuntivo del 1998, in cui vi e stata una elevata attività straordinaria, quale il rinvenimento di discariche in aree interessanti la TAV, sia a fronte di una carenza di personale mai sanata, che si è poi ritrovata nel corrente anno a dover recuperare ferie e straordinari accantonati con le suddette attività. Risultati interessanti sono comunque stati ottenuti nel campo della tutela dei corpi idrici superficiali, ove il Servizio Territoriale, sin dalla sua istituzione, (1996) è stata orientato proficuamente impegnato, con un buoni risultati in termini di efficacia, evidenziata in quest ultimo anno anche della riduzione di richieste d intervento. pagina 12 di 38

13 A fronte quindi delle difficoltà sopra evidenziate, che si individuano facilmente nei campi dell inquinamento atmosferico e dei rifiuti, al contrario delle acque in cui il trend è frutto di una attenta risoluzione dei problemi, resta comunque da evidenziare il grosso incremento di pareri dati sui nuovi insediamenti produttivi che evidenziano comunque un ottima intesa anche con i dipartimenti di igiene pubblica. Integrazione che verrà sempre più perseguita in modo che il pubblico abbia sempre più una visione ottimale dei controlli e dei pareri in campo ambientale. Possiamo quindi affermare che l incremento nelle attività di istruttoria previsto nel 1998 ha avuto puntuale riscontro nel Non ultimo vi e da segnalare l impegno di risorse avuto per la predisposizione di report ambientali e di supporto della pianificazione urbanistica con attività di ricerca d archivio mirate Progetti e convenzioni Anche l anno 1999 ha visto la Sezione impegnata su progetti e convenzioni di durata annuale ma con alcuni progetti pluriennali di maggior respiro. A consuntivo di questa attività si può affermare il soddisfacente stato di avanzamento di tutti i progetti annuali, anche se per un paio di questi si sono verificati alcuni momenti di stallo dovuti al trasferimento ad altra amministrazione del responsabile di progetto, e il corretto stato di avanzamento per quelli pluriennali. La riorganizzazione in atto ha inoltre fermato la produzione dei report Provinciali che verranno rilanciati utilizzando la nuova struttura dei sistemi ambientali non appena giunta a regime. Totale supporto e stato invece garantito per la redazione dei report regionali. Inoltre i progetti realizzati nel 1999, in particolare per la Provincia di Parma per la rappresentazione cartografica di indicatori ambientali e per la Regione con la realizzazione del catasto degli scarichi, verranno utilizzati come occasione di diffusione degli strumenti informatici all interno di ARPA, sia per pianificare e monitorare le attività, che per realizzare strumenti di supporto alle decisioni all interno del S.S.A.. Tali strumenti si sono esplicitati soprattutto nella creazione di basi dati e cartografie digitalizzate utilizzabili da diverse tipologie di utenti. Questo e facilmente riscontrabile anche nelle tabelle sotto riportate dove sono inseriti i dati degli stati di avanzamento dei progetti relativi alla ricognizione effettuata per la stesura del presente piano. A fronte di questo si è comunque colta l occasione per realizzare progetti originariamente non inseriti nel piano di lavoro 1999 ma che, presentatisi nel corso dell anno si ritenuto doveroso affrontare nel migliore dei modi, poiché sicuramente rappresentavano momenti di studio significativi. Nello specifico è doveroso ricordare: - Campagna di misura della qualità dell aria per il Comune di Parma - Campagne di misura della qualità dell aria su alcuni comuni della Provincia di Parma individuati dalla Regione Emilia Romagna come da monitorare ai fini della predisposizione dei piani di risanamento. - Analisi dei terreni e dei rifiuti nella zona di futuro attraversamento della TAV pagina 13 di 38

14 - Collaborazione con l Istituto di Chimica Analitica per accertare nuovi indicatori d inquinamento da benzina verde (Palladio, Iridio, Todio). Andando a valutare i singoli stati di avanzamento dei progetti presentati nel 1999 possiamo evidenziare: I. Promozione e diffusione di tecnologie ecologicamente compatibili, al fine dell'esercizio delle funzioni relative all'applicazione dei regolamenti dell'ue Il progetto presenta un ottimale stato di avanzamento e verrà concluso nei tempi previsti fornendo una dettagliata relazione al Comune di Fontevivo. II. Verifica igienico-tossicologica del confezionamento pasti per i degenti. Consulenza per H.A.C.C.P. Il progetto, dopo una stasi iniziale nel conferimento dei campioni da parte dell Az.Ospedale di Parma, si è avviato ed avanza in maniera fluida, si cercherà anche di recuperare al massimo il tempo perduto anche se è prevedibile il raggiungimento di un 90-95% di realizzazione contro il 100% solitamente effettuato. III. Caratterizzazione della Qualità Ambientale nella Provincia di Parma Il progetto ha uno stato di avanzamento ottimale e con la Provincia di Parma, cliente istituzionale, sono stati presi accordi per potenziare ulteriormente nell 2000, anno di conclusione dei lavori, il progetto che conterrà strumenti altamente versatili per la gestione ambientale sul territorio parmense. IV. Progetto pilota monitoraggio effetti idrogeologici nel recupero di excave; monitoraggio delle acque di falda e del lago di cava PAE Il progetto è stato interrotto sia poiché il responsabile è passato sotto un'altra amministrazione sia poiché parte dei lavori effettuati sono stati fatti rientrare in una convenzione con la Provincia di Parma Miglioramento tecnico I. Progetto WHO-ECEH PR24 - Inquinamento atmosferico: applicazione di modelli per la descrizione della qualità dell aria e valutazione dell impatto sulla salute delle diverse situazioni a rischio" Il progetto si è brillantemente concluso ed è stata presentata una relazione al Organizzazione Mondiale della Sanità per cui era stato effettuato il progetto, che si è dimostrata molto interessata e soddisfatta del lavoro fatto. 2.2 ORGANIZZAZIONE Una breve analisi di quanto realizzato nel 1999 in relazione alla riorganizzazione e la messa a punto delle procedure di lavoro interne alla sezione porta ad evidenziare i seguenti obbiettivi raggiunti: - mantenimento accreditamento pagina 14 di 38

15 - effettuazione di un modulo di formazione sulla qualità per lo staff. - effettuazione del Modulo UNI CEI EN generale entro novembre '99 - buono stato di avanzamento del modulo di accreditamento verso Settori Acque - realizzazione della pagina intranet sull accreditamento Nel contempo, OMO.S.T. (OMOgeneizzazione dei Servizi Territoriali), rappresenta uno dei maggiori sforzi che ARPA ha prodotto nel Lo scopo era di conoscere e conseguentemente omogeneizzare l applicazione delle specifiche leggi di settore ambientali, rivolgendosi principalmente alla struttura che più di ogni altra, il Servizio Territoriale, è a contatto con il territorio e le sue problematiche. Il tema e stato affrontato analizzando tutti i processi in cui era possibile suddividere i compiti dei Servizi Territoriali. I processi individuati sono poi stati attribuiti alle sezioni per uno studio particolareggiato; la nostra sezione ha eseguito il lavoro di seguito descritto. VALUTARE LE EMISSIONI IN ATMOSFERA SOTTOPROCESSO: Emettere rapporti tecnici per il rilascio di autorizzazioni alla emissione di inquinanti in atmosfera Riferimenti Tipologie di normativi cliente/i del (vincoli e/o processo imposizioni) D.P.R. 24/05/88 Sportello Unico N. 203 Delibera Comune Regionale 6342/88 Provincia D.M. 8/5/89 D.P.C.M. Aziende 21/7/89 (Privati) D.M. 12/7/90 (linee guida) D.P.R. 25/7/91 Criteri del CRIAER del 20/5/91 e seguenti D.M. 21/12/95 D.M. 19/11/97 N. 503 L.R. 21/04/99 n. 3 Del. Giunta Reg.le n. 960 del 16/06/1999 Esigenze del cliente Tempi di risposta Caratteristiche dell output (prodotto/servizio) realizzato dal processo Il rapporto tecnico dovrà essere adeguatamente motivato. Dovrà contenere in maniera comprensibile significativa, elementi relativi alla compatibilità ed all impatto ambientale, ed alle soluzioni adottate per il contenimento. Il parere dovrà essere esplicitamente, favorevole, contrario o condizionato a delle precise prescrizioni. Potrà essere trasmesso a mezzo Fax, posta elettronica o posta convenzionale. Si ritiene che l esigenza del cliente possa essere soddisfatta sia in termini qualitativi e quantitativi. Variabili in funzione del tipo di autorizzazione: tipo emissione (poco ridotto inquinamento),ovvero modifica poco significativa di situazioni già note. n. di emissioni da autorizzare n. e complessità di impianti di abbattimento complessità ciclo produttivo contesto dell insediamento. Valutando queste variabili si ipotizza un tempo compreso fra i 20 e 45 gg. Il prodotto deve contenere i seguenti elementi: compatibilità ambientale delle emissioni (Collocazione urbanistica con eventuale presenza di sinergie inquinanti anche dall interno della stessa axienda o di ricettori sensibili, ciclo produttivo e materie prime utilizzate) tipo di emissione (procedura normale, poco significativo o a ridotto inq. Atmosferico) soluzioni adottate per il contenimento dell inq. Atmosferico (valutazione degli impianti di abbattimento in relazione alla tecnologia utilizzata al dimensionamento ed al sistema di controllo dell affidabilità, all altezza dei camini, all utilizzo di materie prime meno inquinanti, altre..) impatto ambientale dell emissione e dei sistemi di mitigazione adottati L analisi dello studio porta comunque ad osservare che nel caso di emissione di rapporti tecnici relativi al giudizio di compatibilità ambientale e di autorizzazione ambientale integrata, pur di competenza del S.T., dovranno essere approntate procedure che prevedano l apporto di conoscenza da parte di altri tecnici specialisti dei vari ecosistemi interessati. Lo studio ha portato ad individuare nel S.T., il servizio preposto alle attività di vigilanza ed ispezione, e quindi deputato alle operazioni di misure dirette pagina 15 di 38

16 (rumore, radiazioni, campi elettromagnetici) e/o prelievi (acqua, aria, suolo, rifiuti) che si richiedono necessarie all espletamento delle verifiche richieste. Nel contempo e stato individuato un nuovo servizio, il Servizio Sistemi Ambientali, come referente del processo per quelle attività sottoposte a valutazione di impatto ambientale ed a autorizzazione integrata. Il Dipartimento tecnico viene confermato come il servizio deputato alla esecuzione delle attività analitiche e alla gestione tecnica delle reti di monitoraggio. Confrontando quanto sopra riassunto con la nostra organizzazione di sezione si evidenziano delle difformità, in quanto non si è a conoscenza di come gli Enti proposti al governo del territorio si organizzeranno in futuro e come formuleranno proposte operative rispetto alle procedure previste siper lo sportello unico, per il V.I.A. e l I.P.P.C.. Attualmente restano comunque inseriti nel D.T. parte dei macroprocessi relativi all inquinamento acustico e alle emissioni in atmosfera, con previsione di rendere autonomo il S.T. non appena le condizioni logistiche, di personale e la riorganizzazione delle sezioni lo consentiranno. Si concorda inoltre con quanto emerso nelle osservazioni espresse a risultanza della presentazione di OMO.S.T. ad alcuni rappresentanti dei DD.TT. e SS.SS.AA., durante la quale è stata espressa la volontà di assegnare anche al S.T. le competenze, risorse e strumentazione relative all espletamento delle misure ed espressione di rapporti tecnici di istruttorie compiute sulle radiazioni ionizzanti e non (Processo non considerato in OMO.S.T.). 2.3 RISORSE Pur nella ristrettezza e nei vincoli del bilancio generale di ARPA, la Sezione di Parma ha cercato di operare al meglio rispondendo alla globalità delle richieste dei clienti con un numero di dipendenti che, già esiguo, si è andato via via assottigliando con un minimo raggiunto proprio nel A questo si è fatto fronte con grande impegno e responsabilità, in particolare del personale del comparto, e con una forte caratterizzazione della formazione professionale e tecnico scientifica. Oltre al superamento della prima visita di controllo SINAL, il laboratorio ha raggiunto l accreditamento delle prove chimiche e microbiologiche delle acque destinate al consumo umano e delle acque minerali. La trattativa centralizzata su alcuni acquisti, sulle manutenzioni delle reti di monitoraggio, sulle manutenzioni delle apparecchiature scientifiche, oltre alla formazione della cultura della responsabilità e del management, hanno portato a risparmi e a sensibili riduzioni dei costi operativi, comunque ben al di sotto del tetto di previsione ( ). E continuata la politica di costante intervento di manutenzione sull immobile di Via Spalato,4, in Parma, sede della sezione con recupero di scantinati e locali destinati ad archivi e magazzini. Sul campo degli investimenti, in assenza di consistenti risorse disponibili, abbiamo iniziato la predisposizione di un aula didattica/ sala riunioni, finanziata dalla fondazione Cassa di Risparmio di Parma, che vogliamo dedicare alla pagina 16 di 38

17 memoria del collega Alessandro Trenti, già Direttore Amministrativo di ARPA Emilia-Romagna, prematuramente scomparso. Relativamente alle entrate tanto su progetto, quanto su convenzione con enti pubblici e privati, siamo riusciti ad arrivare vicino al miliardo di fatturato, realizzando quindi una performance di buon livello. 3. CRITICITA AMBIENTALI E OBIETTIVI PROGRAMMATICI DELL AGENZIA Il 1999 ha rappresentato un anno di svolta per le attività che Arpa deve svolgere nel campo del controllo e monitoraggio ambientale. Nel corso del 99 si è, infatti, venuto a concretizzare quel processo di cambiamento del quadro di riferimento normativo in campo ambientale già da qualche tempo annunciato da numerose direttive dell U.E. che sono oggi state recepite nella normativa nazionale: la 96/61/CE relativa alla Prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento, più Comunemente nota come IPPC, la 96/62/CE relativa alla Gestione della qualità dell aria ambiente, che già aveva avuto qualche parziale anticipazione con i decreti nazionali noti come Decreto Benzene, e le altre direttive, 91/271/CEE e 91/676/CEE, già recepite nel DL 152/99 che reca le nuove Disposizioni per la tutela delle acque dall inquinamento. Tali norme relative al trattamento delle acque reflue urbane e dalla protezione delle acque dall inquinamento provocato da nitrati provenienti da fonti agricole, costituiscono, per importanza e per stimolo di interventi, un vero e proprio testo unico delle acque. Al quadro nazionale si sono poi aggiunte le novità introdotte dalla legislazione regionale con la LR 3/99 Riforma del sistema regionale e locale, la LR 9/99 relativa alla Disciplina della procedura di valutazione dell impatto ambientale e la LR 18/99 di modifica della legge istitutiva dell ARPA che attribuisce alla nostra Agenzia il compito di realizzare e gestire il sistema informativo sull ambiente per la Regione stessa. Tutto questo ha comportato una diversa distribuzione delle competenze istituzionali, con una conseguente e migliorata definizione dei fabbisogni informativi sui fattori di pressione e sullo stato dell ambiente che debbono essere soddisfatti dai sistemi di controllo e monitoraggio. Questo nuovo quadro, che è comunque in evoluzione per la grande quantità di decreti attuativi che sono previsti per la sua effettiva concretizzazione, va affrontato tenendo conto di tanti altri strumenti che già operano in campo ambientale. Per pianificare ed eseguire i controlli ambientali non si può, infatti, prescindere dal tenere conto del regolamento EMAS, dai contenuti della Direttiva Seveso II, dal programma europeo IMPEL e dalle azioni in corso da parte degli Enti Locali per la costituzione degli sportelli unici per le imprese, per i quali ARPA svolge un ruolo fondamentale sia nei processi autorizzatori sia in quelli ispettivi, di vigilanza e controllo. Già negli indirizzi programmatici per il 1999, ARPA aveva fissato una serie di obiettivi per il controllo e la prevenzione ambientale che in molti aspetti prefiguravano i cambiamenti che sì stanno ora concreto. ARPA stava già mirando in modo molto chiaro al superamento di una visione settoriale per muoversi decisamente verso quell approccio integrato che il nuovo quadro di riferimento pagina 17 di 38

18 disegna sia rispetto alle autorizzazioni, sia alle valutazioni ambientali. Ed è proprio rispetto alle valutazioni ambientali che ARPA sarà chiamata ad un impegno molto alto per sviluppare e completare gli strumenti d analisi ambientale necessari a gestire efficacemente le nuove procedure ed adeguare a queste nuove esigenze i sistemi di controllo e monitoraggio ambientale. ARPA svolge, infatti, attività e compiti in molteplici aree quali, aria, acqua, suolo, rifiuti, ecc.. e quindi possiede una interdisciplinarietà tale da garantire studi integrati per raggiungere elevati livelli di protezione ambientale; al suo interno il Servizio Sistemi Ambientali, recentemente istituito, si pone l obiettivo di portare a sistema, i diversi campi d azione, svolti istituzionalmente da ARPA, al fine di creare e quindi fornire un prodotto-supporto concettualmente concepito per una crescita rispettosa del principio d equilibrio degli ecosistemi (sviluppo sostenibile). In termini operativi, il prodotto-supporto, differenziato per campi d applicazione, verrà proposto alle amministrazioni locali che sono, in parte oggi e sempre di più lo saranno in futuro, al governo dei bisogni di crescita del territorio ed utilizzato internamente da ARPA, per la stesura dei pareri obbligatori al fine della emanazione d atti amministrativi necessari allo svolgimento delle varie attività umane. E quindi d importanza strategica che Provincia, comuni, AUSL ed ARPA svolgano un azione coordinata nelle rispettive competenze nelle quali le Amministrazioni pongano in essere quelle azioni di Governo che sono loro proprie e ARPA attivi quel supporto tecnico-professionale che la caratterizza anche nelle fasi di pianificazione territoriale di coordinamento, in modo tale che vi sia collaborazione nelle successive fasi d attuazione dei singoli punti 4. PROGRAMMA DELL ANNO 2000 Si attueranno una serie di azioni volte a supportare, in modo più completo, l azione di intervento ambientale e sanitario degli Enti di riferimento per la Sezione di Parma. Su questa linea è infatti in fase di sviluppo un sistema di gestione di un archivio unico e condiviso delle attività produttive. Il sistema di gestione di archivi delle attività produttive, necessariamente interfacciabile al sistema sportello unico sarà costruito in modo da poter essere aggiornato quanto più possibile in tempo reale, in collegamento con gli archivi autorizzativi localizzati presso gli enti territoriali detentori. Provincia Il 2000 deve vedere il rafforzamento qualitativo e quantitativo delle attività istituzionali e non convenzionate nel E inoltre di importanza strategica che sia la Provincia che ARPA svolgano un azione coordinata nelle rispettive competenze nelle quali l amministrazione ponga in essere quelle azioni di Governo che le sono proprie e ARPA attivi quel supporto tecnico-professionale che la caratterizza anche nelle fasi di pianificazione territoriale di coordinamento, in modo tale che ci sia collaborazione nelle successive fasi di attuazione dei singoli punti.. pagina 18 di 38

19 Concretamente, nel 2000 l interesse dovrà puntare sulla qualificazione chimicofisica di scarti di lavorazione prodotti dal gruppo ERIDANIA e un loro eventuale e possibile riuso oltre alla predisposizione di studi di compatibilità per il recupero di rifiuti industriali idonei e di inerti da demolizione per la produzione di materie prime secondarie da destinare all edilizia e per il recupero di aree destinate ad attività estrattiva. Si effettuerà il perfezionamento e l estensione della Convenzione Quadro con l Amministrazione Provinciale per il controllo delle acque piovane, superficiali e sotterranee, tests mutagenesi, pollini aerodispersi e quant altro già definito nell atto perfezionato nel giugno 99. L attività di controllo e vigilanza, per quanto riguarda gli spandimenti di liquami (LR 50/95) e gli scarichi industriali e civili (D.L.vo 152/99) si esplicherà anche avvalendosi dell intesa Provincia, ARPA e Guardie Ecologiche Volontarie. Si dovrà altresì porre a regime una collaborazione indispensabile tra Provincia ed ARPA al fine di un approccio il più integrato possibile su un problema, quale quello dell inquinamento atmosferico, che richiede un approccio decisivo anche a livello Provinciale sia per quanto riguarda le emissioni da parte di aziende produttive che dovute al traffico veicolare sempre maggiore nei nostri territori. In quest ottica sta proseguendo bene, e verrà terminato il prossimo anno, il lavoro avviato lo scorso anno che prevede la realizzazione di: - realizzazione di carta tematica del rischio da radiazioni non ionizzanti, sulla base della cartografia digitale fornita dalla Provincia (II fase) - realizzazione di carta tematica del rischio da inquinamento acustico, sulla base della cartografia viaria e sul catasto delle sorgenti (II fase) - realizzazione di carta tematica di inquinamento da smog fotochimico (in collaborazione con progetto MOTAP) (II fase) - realizzazione di censimento e/o inventario delle emissioni su supporto cartografico (II fase) - realizzazione dell'archivio aziende nell'ambito della convenzione con CCIAA (II fase) - utilizzo dei catasti dell'assessorato all'agricoltura (II fase) - realizzazione operativa sull'area di pianura della Provincia Comune di Parma Anche nei riguardi di questo importante cliente istituzionale, è ormai inderogabile giungere al rinnovo-revisione della convenzione per la gestione della rete MAIA, in collaborazione con la Provincia, per le valutazioni di impatto acustico e rilevazioni fonometriche, a supporto di inconvenienti ambientali complessi. E in fase di perfezionamento la Convenzione con il Comune di Parma, avente per oggetto il monitoraggio microbiologico di controllo e verifica di tamponi ambientali e campioni alimentari prodotti presso le mense di 14 Asili Nido comunali, 5 Scuole materne comunali e 5 Scuole Materne Statali. Comune di Fidenza Obiettivo principale è portare a compimento una convenzione con il Comune che, con il coinvolgimento della Provincia di Parma e degli altri Enti interessati, porti a compimento, non solo a livello economico, l integrazione su tutto il territorio pagina 19 di 38

20 Provinciale della gestione delle cabine nella rete di misura regionale che permetterà l ampliando dei servizi forniti con, per citarne alcuni, trasmissione di dati a punti informativi pubblici, pubblicazione di dati via internet, etc.. Comune di Trecasali Con l Amministrazione Comunale è in corso, già dallo scorso anno, il recupero della funzionalità di una laboratorio mobile per la misura dell inquinamento atmosferico. Per il più efficiente utilizzo del medesimo, al momento in gestione al Comune di Trecasali, sono state fatte proposte da parte dell Amministrazione Comunale ai Comuni limitrofi per creare un circuito all interno del quale spostare i punti di misura e ad ARPA per la gestione tecnica-scientifica del protocollo. Questo mira allo studio di un territorio i cui abitanti, pur non risiedendo in grossi centri ove l inquinamento del traffico è maggiore, sono insediati su un area attraversata da parecchie e importanti arterie di comunicazione stradale. Non avendo ottenuto nel 1999 i risultati sperati, si cercherà di rendere operativa la cosa per l anno 2000, considerando comunque in via provvisoria la possibilità che in ogni caso la suddetta stazione di misura rientri all interno della gara regionale per la manutenzione della rete di monitoraggio dell inquinamento atmosferico che prenderà avvio nei prossimi mesi. Aziende Sanitarie Avendo acquisito le necessarie esperienze anche alla luce dell ottimale stato di avanzamento del processo di accreditamento della sezione si cercherà di effettuare una azione incisiva per il rilancio delle attività svolte per il controllo degli alimenti che stanno subendo un processo di riduzione che non appare giustificato. Si sono svolti colloqui per l avvio del progetto sperimentale per l effettuazione di attività di formazione e consulenza al personale della Azienda Ospedaliera per l applicazione del sistema H.A.C.C.P. anche con controlli chimico-tossicologici su alimenti di origine vegetale. Università La Convenzione unica ARPA-Università ha portato continuità e stabilità ad una collaborazione già proficua in particolare con l Istituto di Genetica e di Chimica Analitica. In primavera 2000 ci proponiamo un Seminario di Lavoro per qualificare e mettere a disposizione dei nodi di ARPA tutte le potenzialità inespresse di questo rapporto anche per ottimizzare risorse tecnologiche e umane in previsione di big events quali la diossina belga e MCP, monocloropropandiolo, presente nella soia geneticamente modificata, importata dalla Cina. 4.1 ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA Tra gli impegni del Servizio Territoriale per il 2000 vi è sicuramente il supporto a tutta quella serie di iniziative in atto per la predisposizione di catasti o di modelli da utilizzare per la messa a punto dei medesimi. Il supporto per una base di dati ambientale incrementata utilizzando le informazioni acquisite dal servizio nel corso della attività di istruttoria e vigilanza dovrà essere un punto di forza per la pagina 20 di 38

21 messa a punto di strumenti di pianificazione territoriale da utilizzare come supporto a quanto richiesto dalle amministrazioni. Sarà inoltre avviato e sviluppato un sistema di comunicazione-educazione che in presenza di conflitti ambientali permetta di intervenire efficacemente anche sulla componente emozionale che solitamente è connessa a problematiche di difficile comprensione; a tale scopo il personale del Servizio Territoriale sarà impegnato in un processo di auto-formazione che vedrà utilizzate sia risorse interne che soggetti terzi, fondamentali per l acquisizione di competenze ed esperienze esterne al mondo Arpa. Ciò premesso e alla luce delle considerazioni effettuate in sede di consuntivo 1999 pensiamo che possa essere verosimile il generale mantenimento delle attività cosi come effettuate nel 1999 salvo eventuali diverse richieste in applicazione del D.L.vo 152 /99 per le acque superficiali e sotterrane, la riduzione degli interventi su rifiuti alle sole emergenze eventualmente avviatesi, l aumento dei controlli ai depuratori proprio in relazione alla D.L.vo 152 /99. A fronte di una evidente criticità della rete artificiale delle acque superficiali, canali di bonifica, estesa per 1200 Km nel territorio parmense, di collina e di pianura, ARPA ha proposto al Consorzio di Bonifica Parmense una convenzione per un progetto congiunto, di durata annuale, relativo alla verifica della qualità delle acque di irrigazione, al monitoraggio delle aree critiche, da bonificare nell immediato, all elaborazione di criteri per una gestione corretta dei fanghi di manutenzione/drenaggio dei canali. Il progetto, inizialmente focalizzato su di un area campione limitata, dovrebbe essere sostenuto dall Amministrazione Provinciale e dai Comuni interessati ed assume rilievo strategico per la tutela ambientale ed il miglioramento della qualità delle acque in funzione degli usi produttivi. Per i singoli dati rimandiamo alla tabella 4.1 in seguito allegata. 4.2 ATTIVITÀ SU PROGETTO E CONVENZIONI L attivazione del Servizio Sistemi Ambientali ha sancito in maniera concreta la volontà di Arpa di non porsi solo come mero organismo di controllo ma di farsi promotrice del processo di stimolo per la valutazione ambientale integrata che anche a livello legislativo avanza sempre più. Si cercherà di spendere il maggior sforzo possibile per la messa a regime di questo nuovo servizio che una volta decollato potrà proporre approcci progettuali innovativi e di sicura efficacia sul territorio, non considerando solo alcuni aspetti di problema ma affrontando la ricerca di soluzioni ad ampio spettro. Si manterranno comunque le linee direttive dello scorso anno che vedevano la creazione di strumenti per la gestione dell ambiente e del territorio, strumenti quindi capaci di fornire ben più che semplici fotografie di particolari problematiche, per altro indispensabili, ma punti di partenza per integrazioni più ampie, utilizzabili anche in futuro. pagina 21 di 38

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