UN PIANO INTEGRATO DI VIDEOSORVEGLIANZA
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- Elena Righi
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1 Città Rete: Trasparenza e Legalità UN PIANO INTEGRATO DI VIDEOSORVEGLIANZA GRUPPO DI LAVORO SU VIDEOSORVEGLIANZA Polizzi Generosa, 20 luglio 2015
2 Scopo del Gruppo di lavoro ristretto è stato di approfondire/analizzare la fattibilità di un sistema di videosorveglianza territoriale comune rivolto a: IL CONTROLLO DEL TERRITORIO ATTRAVERSO LA VIDEOSORVEGLIANZA Componenti Gruppo di lavoro ristretto: -Assistenza Tecnica -Comune di Alimena -Comune di Gratteri -Comune di Polizzi Generosa 1
3 Il percorso fatto: A Acquisite informazioni e dati di contesto sui sistemi di videosorveglianza presenti nei 28 Comuni B Individuate priorità e opportunità di un sistema integrato C Analizzate criticità di un sistema integrato D Elaborato un documento di analisi da condividere e implementare Contattati: -Prefettura di Palermo -Uffici tecnici o PM dei 28 Comuni -Ente Parco Regionale delle Madonie -Centro Servizi Territoriali Innovazione e Sviluppo -Corpo Forestale dello Stato 2
4 Indice documento finale INTRODUZIONE PARTE 1: ANALISI SITUAZIONE DEL TERRITORIO DEI 28 COMUNI DI CITTÀ A RETE: LA VIDEOSORVEGLIANZA PARTE 2: PROPOSTA 2 PROGETTUALE DI UN SISTEMA INTEGRATO 2.1 Obiettivi di sicurezza 2.2 Aree e luoghi 2.3 Specifiche generali del sistema Aspetti tecnici, tecnologici e infrastrutturali Aspetti organizzativi e gestionali (modello organizzativo) Aspetti autorizzativi Integrazione con altri sistemi di videosorveglianza ALLEGATI CONCLUSIONI 3
5 A cosa serve un sistema integrato? CITTÀ A RETE: TRASPARENZA E LEGALITÀ GRUPPO DI LAVORO SU VIDEOSORVEGLIANZA 1. Finalità di sicurezza 2. Finalità legate al controllo stradale 3. Finalità legate al controllo del territorio 4. La videosorveglianza è una risposta adeguata e necessaria per rispondere a queste finalità di sicurezza? Ci sono altre finalità a cui rispondere? Quali sono? Quali aree del territorio riguardano? 4
6 Quali sono le finalità più importanti, quelle da cui partire? Se dovessimo dare un ordine di priorità alle finalità, quale sarebbe?
7 Aspetti tecnologici Obiettivo generale costituire un sistema modulare e territoriale, semi - indipendente basato su tecnologia wireless che consenta di: Monitorare in tempo reale tutto il territorio di Città a Rete Consentire ai Comandi di PM e di accedere e gestire dati delle telecamere locali e dei comuni limitrofi Aumentare la capacità di intervento, riducendone i tempi 6
8 Aspetti tecnologici Tipologia di rete 7
9 Aspetti tecnologici Tipologia di telecamere Per il tipo di infrastruttura si propone di utilizzare telecamere che rispondano ai requisiti: Tecnologia wireless Visione notturna Riconoscimento targhe 8
10 Aspetti tecnologici Estensione della rete 120 punti censiti 9
11 Aspetti tecnologici Estensione della rete 10
12 Aspetti tecnologici Principali criteri di scelta Per il posizionamento delle telecamere si propone di seguire il seguente ordine di priorità: vie di accesso e uscita dai centri abitati siti di interesse per la sicurezza (alvei fiumi, discariche abusive) siti archeologici/naturalistici siti di interesse per la promozione territoriale (piazze, punti panoramici) 11
13 Aspetti organizzativi e gestionali del sistema Insieme agli aspetti tecnici e tecnologici, in questa fase vanno affrontati anche gli aspetti di governance del sistema. Un sistema complesso necessita di regole di utilizzo chiare, condivise, definite gerarchicamente. Un sistema integrato richiede un modello organizzativo comune tra gli uffici competenti degli Enti e i soggetti esterni (es. FF.OO). L accesso alle informazioni prodotte dal sistema non può essere casuale, ma deve avere un ordinamento gerarchico che consenta ai vari attori di attingere solo alle informazioni di propria pertinenza. È necessario individuare un soggetto aggregatore che svolga il ruolo di Regia, che dovrà essere stabile nel tempo e autorevole e riconosciuto da tutti i partner. 12
14 Aspetti organizzativi e gestionali del sistema Quali soggetti del territorio coinvolgere? Pist Madonie, Parco regionale delle Madonie, GAL ISC MADONIE, Agenzie di sviluppo locale (SO.SVI.MA e Imera Sviluppo 2010), CST, Distretto Turistico Cefalù, Madonie e Himera, Distretto Turistico Targa Florio, Strategia Nazionale Aree Interne, Costituenda unione dei comuni di tutto il territorio Il gruppo ristretto propone, per la caratteristica di Ente Locale a tutti gli effetti, di mettere in capo alla costituenda Unione dei Comuni la governance del sistema integrato di videosorveglianza. 13
15 Osservazioni, note, integrazioni Ci sono altri aspetti tecnici e tecnologici da considerare? Quale architettura di governo è la più efficace per coordinare e gestire il sistema? Quali risorse? 14
16 Qual è l iter autorizzativo per un progetto di videosorveglianza integrato? La Prefettura di Palermo, riprendendo le indicazione del Ministero dell Interno contenute nella Circolare n. 588/SICPART/421.2/70 del marzo 2012 ha sottolineato l importanza della valutazione preliminare del progetto da parte del Comitato provinciale per l Ordine e la Sicurezza Pubblica (CPOSP) Auspicabile definire prioritariamente un PATTO DI SICUREZZA INTER-ISTITUZIONALE 15
17 Iter autorizzativo Presentazione del progetto alla Prefettura Condivisione del progetto da parte della Prefettura con le Forze dell Ordine Locali Presa in esame del progetto finale da parte del Comitato Provinciale per l Ordine e la Sicurezza Rilascio autorizzazioni da parte della Prefettura 16
18 Quali aspetti da definire in fase di progettazione esecutiva? Il progetto deve essere sviluppato secondo gli aspetti indicati nella circolare n. 588/SICPART/421.2/70 del marzo 2012 Al fine di una validazione positiva bisognerà definire FINALITÀ Dimostrare la reale funzionalità dello strumento in base alle motivazioni del progetto STANDARD TECNOLOGICI SOSTENIBILITÀ Consentire la fruibilità dei Assicurare la contenuti video tra sostenibilità del tutti i soggetti sistema, in istituzionali conformità con i deputati principi e con la normativa in materia 17
19 E necessario, nella fase di progettazione esecutiva, tenere conto della normativa in materia di SICUREZZA URBANA VIDEO- SORVEGLIAN ZA NEI LUOGHI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI 18
20 Per un Patto di Sicurezza inter-istituzionale PATTO DI SICUREZZA tra Prefettura 28 Comuni Città a Rete Altri Enti del territorio 19
21 Osservazioni, note, integrazioni Come passare dal piano tecnico del progetto al piano politico-istituzionale per sapere se c'è una volontà politica dei Comuni? Cosa serve per andare verso l elaborazione di un patto a livello di città a rete che riguardi anche il progetto di videosorveglianza? 20
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