Programmazione Triennale dal minivolley alla categoria Under 1 4

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1 Programmazione Triennale dal minivolley alla categoria Under 1 4 PUNTI FONDAMENTALI 1. Reclutamento. 2. Organizzazione dei gruppi per fasce d età. 3. Aspetti fisici, tecnici e tattici. 4. Test. 1. RECLUTAMENTO Nelle realtà sportive locali, come d'altronde anche in quelle di alto livello, un aspetto importante è quello del reclutamento dei bambini/e da avviare all attività della pallavolo. E importante svolgere una prima parte di presentazione nelle realtà scolastiche (in modo particolare nelle scuole primarie) per invogliare i bambini a partecipare alle attività di minivolley coinvolgendo (è MOLTO DIFFICILE ma bisogna sempre provare!) gli insegnanti elementari e di educazione fisica. Troppo spesso, frequentando i luoghi di aggregazione dei giovani, si incontrano bambini e bambine fisicamente anche molto dotati e che non hanno mai avuto l occasione di svolgere un attività sportiva a livello di società. In modo particolare per quanto riguarda la fascia d età del minivolley, l attività che si svolge in palestra è da intendersi non come pallavolo vera e propria, ma come un gioco idoneo per arrivare al volley, non deve essere troppo rigido ma deve utilizzare delle tecniche elastiche per far sì che i bambini si divertano giocando (è più facile che in questo modo si applichi un passaparola spontaneo, ciò la volta successiva i bambini portano l amico). 2. ORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI PER FASCE D ETA L attività del settore giovanile deve essere impostata con scadenza triennale, con un particolare riguardo per quanto concerne l organizzazione dei vari gruppi. E importante redigere un programma di sviluppo sui fondamentali per i primi 3 anni di attività che non sia una infarinatura generale ripetuta ogni anno, ma che abbia una progressione logica. Via della Repubblica, 111 1

2 E importante che tutto il settore giovanile sia organizzato con gruppi impostati in base alle fasce d età corrispondenti alle varie categorie FIPAV. 1. Minivolley 2. Under 1 3/ Under Under 1 8 Ogni gruppo verrà composto da un numero tale di ragazze da permettere un lavoro sia dal punto di vista della qualità che della quantità (da un minimo di 10 ad un massimo di 14 elementi). Per rispettare una crescita omogenea e ben strutturata delle atlete sarà bene variare il meno possibile la composizione dei vari organici salvo situazioni particolari quale l abbandono dell attività da parte di qualche ragazza e il reclutamento dai gruppi scolastici di giocatrici particolarmente dotate. Il grosso dell organico deve comunque rimanere invariato evitando passaggi troppo anticipati al gruppo superiore. Al fine di permettere un adeguata organizzazione delle attività, è bene organizzare, con un congruo margine di anticipo, gli elenchi delle atlete per le varie rappresentative che comunque potranno poi subito alcune variazioni causa molteplici fattori non facilmente prevedibili. 3. ASPETTI FISICI TECNICI E TATTICI Come già puntualizzato precedentemente è bene preparare un programma di sviluppo per i primi 3 anni di attività che non sia una infarinatura generale ripetuta ogni anno, ma che abbia una progressione logica. A tal fine si dovranno porre dei punti fermi sul tipo di lavoro che ogni allenatore deve svolgere con il proprio gruppo curando nel giusto dosaggio l aspetto fisico, tecnico e tattico. Minivolley Il volley, a volte, è fonte di difficoltà, pressioni, problemi; nel mnv queste devono essere tolte perché è tutto più semplice e facile, ed inoltre deve essere utilizzato come metodo di insegnamento il GIOCO. Cose da evitare: Tempi morti senza palla in mano; Il riscaldamento (il bimbo è come un gatto, non necessità di riscaldamento, ma ha voglia di giocare subito); Via della Repubblica, 111 2

3 Nozioni di mobilità articolare (sono importanti, ma devono essere fatte al di fuori dell ora di allenamento in modo particolare se i tempi sono stretti. Cose indispensabili: Toccare subito il pallone (cercare di creare subito la confidenza); All inizio l insegnamento è globale/generale, questo porterà ad un maggior apprendimento; L esercizio deve durare poco (c è il rischio di annoiare il bambino). Un concetto molto importante per lo sviluppo del bambino, è quello di non imporre troppi limiti dal punto di vista della mobilità/fantasia/personalità, ma anche per quanto riguarda le varie esercitazioni che devono prevedere anche altri sport, oltre alla pallavolo, per favorire lo sviluppo di quelle basi motorie sulle quali negli anni successivi lavorare. In questo primo periodo il lavoro la preparazione fisica è fortemente legato al programma tecnico iniziale che deve sviluppare le qualità motorie di base. Considerata la scarsa pratica generalizzata di attività fisico-sportive (come correre, saltare, scavalcare fossati, superare ostacoli naturali), sarà compito dell allenatore creare in palestra queste situazioni motorie al fine di costruire nelle nostre ragazze una larga base di mappe motorie non specializzate sulle quali poi procedere alla formazione di gesti di alta qualità. Dal punto di vista prettamente fisico in questa fascia d età saranno curare le seguenti capacità motorie: Capacità coordinative (combinazione e accoppiamento dei movimenti, orientamento spazio-temporale, differenziazione, equilibrio, reazione, trasformazione del movimento, ritmizzazione). Metodi di allenamento: esecuzione degli esercizi in condizioni inconsuete; esecuzione speculare da entrambi i lati; mutamento della velocità e del ritmo esecutivo; aggiunta di movimenti complessi all esercizio di base; mutamento dei carichi usuali; giochi di squadra in genere, specialmente su campi ridotti; circuiti specifici per la destrezza. Via della Repubblica, 111 3

4 Programma Tecnico Il programma tecnico per un gruppo che si avvicina per la prima volta alla pallavolo è sempre condizionato dalle conoscenza motorie che le bambine hanno maturato negli anni precedenti. Nei primi mesi di lavoro in palestra verrà evidenziato il livello di motricità di base delle bambine dopo di che sarà compito dell allenatore iniziare con un lavoro che curi in modo particolare i seguenti aspetti: bilateralità; visione periferica; coordinazione oculo-manuale; valutazione delle traiettorie; destrezza in modo particolare per quanto riguarda tutti quegli esercizi a terra di pre-acrobatica elementare (capovolte, tuffi, rullate). In un secondo momento ma comunque senza abbandonare mai il lavoro sopra indicato, si inizierà ad impostare i fondamentali: confidenza con la palla; palleggio; bagher didattico e di difesa; I fondamentali asimmetrici (battuta, attacco) che rappresentano una specializzazione della motricità, saranno inseriti dopo un iniziale apprendimento dei fondamentali simmetrici (palleggio, bagher didattico e di difesa). Squadra Under 1 3 / 1 4 Obbiettivi Metodologia Tecnica Tattica Preparazione fisica Obiettivi Cultura della regolarità di presenza Filosofia di squadra: Ricreativo Via della Repubblica, 111 4

5 Agonistico Ricerca di talenti Insegnamenti principali di tecnica individuale Metodologia Numero allenamenti Ore di allenamento Esercitazioni Programma Tecnico Anche per atlete di questa età si continuerà con un lavoro di miglioramento e potenziamento per: bilateralità; visione periferica; coordinazione oculo-manuale; valutazione delle traiettorie; destrezza. Per quanto riguarda i fondamentali verrà curato il miglioramento di: Palleggio: Tecnica individuale e presupposti Palleggio avanti Palleggio dietro Palleggio laterale Palleggio in sospensione Dal palleggio all alzata Bagher Tecnica individuale e presupposti Bagher d appoggio Avanti Laterale Per la ricezione Per la difesa Attacco Tecnica individuale e presupposti Le situazioni d attacco Via della Repubblica, 111 5

6 Fase ricezione Dopo propria ricezione Dopo ricezione del compagno Fase contrattacco Dopo propria difesa Dopo difesa del compagno Dopo palla regalo Dopo muro Dopo attacco Battuta Tecniche individuali e tattiche di servizio Da sotto (Under 13) Da sopra (Under 14) Muro Tecnica individuale Spostamenti Muro individuale e a coppie Tattica di muro Programma Tattico Per le atlete tecnicamente più mature, si comincerà a fare una prima distinzione molto sommaria fra palleggiatrici e schiacciatrici senza comunque limitare la crescita tecnica polivalente di tutte le ragazze. Per quanto concerne la difesa è invece assolutamente negativo specializzare le giocatrici in determinate zone di campo. Gli aspetti tattici da curare saranno: ogni atleta deve giocare in tutte le zone del campo senza assurdi cambi tattici salvo portare la possibile palleggiatrice in posto 3; Sistema di gioco 3/3, 4/2, 5/1; P/C/S o P/S/C Fase ricezione a 5, 4, 3 (in questo caso si toglierà dalla ricezione una qualsiasi atleta della prima linea senza MAI esonerare da questo importantissimo fondamentale sempre la stessa ragazza); Fase battuta (CMAr) o (CMAv) impostare il muro a uno e successivamente a due; utilizzare la battuta da sotto per la cat. Under 13 e quella da sopra per la cat. Under 14. Via della Repubblica, 111 6

7 Programma Fisico Considerato il gruppo di ragazze che compongono l Under 13 / 14, l aspetto della preparazione fisica sarà affrontato con moltissima cautela per il fatto che l età fisiologica delle giocatrici componenti le squadre risulta essere poca uniforme. Dato per scontato un sufficiente sviluppare delle qualità motorie di base, con questo gruppo si svilupperà un programma che preveda il potenziamento delle seguenti capacità: Capacità coordinative; Mobilità articolare Esercitazioni di stretching e flessibilità Forza (esercitazioni a carico naturale ed esercitazioni con leggeri sovraccarichi) Postura Compensazione Esercitazioni con elastici Per tutte queste capacità si utilizzeranno le stesse metodologie illustrate per il gruppo precedente. 4. TEST Ad inizio stagione e preferibilmente prima dell inizio della scuola, compatibilmente con la disponibilità delle strutture sportive, sarebbe bene proporre un periodo durante il quale eseguire alcuni test per lo sviluppo di una tipologia di lavoro di tipo tecnico che tenti di correggere le carenze rilevate. L obiettivo di questa attività è: finalizzazione al miglioramento tecnico di base degli atleti; influenza di riflesso sul lavoro tecnico; rilevamento dati fisici e tecnici dei migliori atleti/e; I test prevedono una serie di prove tecniche diverse: Test di salto Test di velocità Palleggio a canestro Attacco a bersaglio Descrizione dei test: Test di salto Dopo aver rilevato altezza, Reach1 e Reach2, ogni atleta effettuerà 3 salti a muro e 3 salti in attacco. Via della Repubblica, 111 7

8 Test di velocità Il percorso sarà effettuato sugli incroci delle linee (3mt. centro 3mt.) dove saranno poste 6 palline da tennis da recuperare e riporre dentro un recipiente. Ogni percorso verrà cronometrato. Salti a muro Salti a muro con tocco obbligato dei riferimenti oltre rete nei punti dove saranno segnalati i punti di salto. Cronometrare il tempo fino all ultimo salto. Battuta e ricezione a canestro Gli atleti si alternano in battuta dall alto e in ricezione. Ad ogni palla toccata si esce per lasciar posto ad un altro componente della squadra. Obiettivo mettere dentro il canestro di riferimento (diametro di 120cm), posto in zona 3-2, il maggior numero di palloni in 3. Palleggio a canestro Partendo dall angolo di zona1 ogni atleta dovrà schiacciare la palla a terra e palleggiarla verso il canestro di riferimento al suo rimbalzo per 3. 1pt per palleggio con piedi a terra e 3pt per palleggio in salto. Attacco a bersaglio Ogni atleta su auto-alzata verso rete, da posto 2-3-4, dovrà attaccare cercando di centrare i cerchi di riferimento posti a terra in 3 di tempo totale. 1pt per cerchi vicini a rete, 3 per quelli posti sui 5-6m. e 5 punti su quelli posti vicino alle righe di fondo. Anche se non sempre è possibile disporre di uno staff sufficientemente omogeneo, per meglio seguire lo sviluppo psico fisico delle varie atlete sarebbe bene istituito un gruppo di lavoro che prevede al suo interno la presenza di un medico sportivo, un fisioterapista, un preparatore atletico e uno psicologo. Notevole importanza deve essere riservata agli incarichi tecnici dei vari allenatori tenendo in considerazione alcuni punti fondamentali: 1. Continuità didattica rispetto alla stagione sportiva precedente; 2. Preparazione tecnica ed esperienza nella gestione del gruppo in funzione della fascia d età; 3. Abbinamento di almeno due allenatori per i gruppi più numerosi e che richiedono un intervento costante ed attento sia dal punto di vista tecnico sia di controllo. Una valida programmazione deve prevedere al suo interno, periodici momenti di scambio e di confronto fra le varie componenti (allenatori, preparatori fisici e staff medico) per apportare quegli aggiustamenti organizzativi e tecnico/tattici che si rendessero necessari nel corso dell anno. Via della Repubblica, 111 8

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