DG GROW. RELAZIONE Il giorno 27 marzo 2015 si è svolto, presso la sede della DG GROW, il kick-off meeting della piattaforma sul turismo digitale.

Transcript

1 TITOLO Kick-off meeting of the Digital Tourism Platform LUOGO E DATA 27 Marzo 2015 Auditorium Directorate General for Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs Avenue d Auderghem 45, Bruxelles ORGANIZZATORE DG GROW RELAZIONE Il giorno 27 marzo 2015 si è svolto, presso la sede della DG GROW, il kick-off meeting della piattaforma sul turismo digitale. Ad inaugurare l evento è intervenuto Pedro Ortún (Director for Service Industries, DG GROW), il quale ha ricordato come la Commissione Europea in generale, e la DG GROW in particolare, siano fortemente impegnate in iniziative che mirano a promuovere la digitalizzazione nel settore turistico: attualmente sono stati organizzati numerosi webinar e differenti workshop. Questo forum, il primo di una serie, è stato pensato proprio per incentivare il dialogo tra l Unità per le Politiche Turistiche della DG GROW e i relativi stakeholder interessati all argomento. Successivamente, Veronica Manfredi (Head of Unit Consumer and Marketing Law, DG JUST) ha posto l accento sull importanza del settore turistico, industria trainante per l economia europea: l Europa, ancora oggi, infatti, è la prima scelta tra le destinazioni turistiche. Ne consegue che gli accordi e le normative, sulla protezione dei consumatori e delle imprese, assumono grande rilievo per il settore turistico. In particolare, la relatrice ha citato alcune direttive che possono avere un forte impatto nel settore del turismo digitale: la Direttiva sui Pacchetti Turistici (Package Travel Directive), di cui c è già stata una prima lettura da parte del Consiglio, lo scorso dicembre, e si spera di raggiungere un accordo politico durante il Consiglio Competitività (COMPET Council), che si svolgerà tra il 28 e il 29 Maggio; la Direttiva sulla Multiproprietà (Timeshare Directive), pronta tecnicamente e ci si augura possa essere discussa e conclusa entro questa estate; la Direttiva sulle Pratiche Commerciali Scorrette (Unfair Commercial Practices), adottata nel 2009, ma, in questo periodo, si sta discutendo la rivisitazione di alcuni suoi aspetti; la Direttiva concernente la Pubblicità Ingannevole e Comparativa (Misleading and Comparative Advertising Directive), che cerca di risolvere i problemi delle pratiche di

2 marketing ingannevoli, nelle relazioni B2B; la Direttiva sui Diritti dei Consumatori (Consumer Rights Directive), adottata nel 2011 ed entrata in vigore il 13 giugno La relatrice ha poi fatto notare come, molte volte, i consumatori non siano a conoscenza dei loro diritti o di come possano farli valere, così come gli stessi commercianti ne ignorano l esistenza. Proprio per questo motivo, è stata lanciata una campagna Awareness Raising Campaign , avviata già lo scorso 2014 in 8 Stati membri e che è stata estesa ad altri 6 Stati per il Infine, ha ricordato che sono state create delle guide riguardanti i diritti dei consumatori e che si sta pensando di elaborare un progetto pilota, che possa spiegare le diverse norme, in modo da poter preservare la correttezza dei consumatori. PANEL 1 New challenges in digital tourism Alain Heureux (Your Own Lab) e Jan Van Mol (Your Own Lab) hanno presentato la loro azienda Your Own Lab, derivata dal think thank Addictlab.com, il cui scopo principale è offrire attività di laboratorio creativo e strumenti di brainstorming per promuovere idee innovative. In particolare, hanno spiegato che è stato avviato anche un laboratorio in ambito turistico (Tourist Lab), a cui hanno già partecipato diversi interessati, e sono emerse numerose iniziative e proposte interessanti. In seguito, è intervenuta Aoife McArdle (Airbnb), la quale ha presentato le maggiori criticità che Airbnb ha dovuto e, in alcuni casi, sta ancora affrontando. Nell ultimo periodo, le persone hanno potuto sfruttare in maniera estensiva le nuove tecnologie e, tra le diverse conseguenze, è stato possibile lo sviluppo della cosiddetta sharing community: un insieme di persone che ha ideato nuovi metodi per condividere diversi beni materiali e servizi (dalle macchine alle barche, dalle case per le vacanze fino addirittura ai cani). Questo tipo di consumo collaborativo, definito con il termine inglese sharing economy, è in uno stadio ancora iniziale, ma sta già apportando numerose problematiche, soprattutto a livello giuridico. Una delle prime criticità, in cui l avvocato McArdle si è imbattuta, infatti, riguardava l inesistenza di normative che potessero regolamentare questo nuovo settore. Nell ultimo periodo, ha rivelato, sono stati fatti numerosi passi avanti ma ancora non è presente un unica normativa condivisa: in alcuni Stati, come ad esempio in Francia e in Regno Unito, si è cercato di regolamentare questi servizi, in altri, come in Spagna, sono stati imposti dei divieti, in quanto si riteneva che gli standard di questi servizi non fossero abbastanza elevati per poter garantire un efficace protezione dei consumatori. Inoltre, anche all interno dello stesso sistema giuridico, vi sono leggi con visioni differenti. Secondo la relatrice, è importante trovare un metodo che permetta alla persona, che decide di affittare una camera, di essere tutelata, senza dover necessariamente rivolgersi a numerosi avvocati. Inoltre, si dovrebbe evitare di stipulare delle regole che creano ulteriori barriere ad un settore che avrebbe invece un grande potenziale. Jean-Philippe Monod (Expedia) ha fornito alcuni dati sulle modalità di prenotazione dei viaggi attraverso il sito web Expedia. Tra i diversi risultati raccolti, è emerso che il 65% delle prenotazioni viene effettuato per viaggiare tra il giorno stesso e il giorno successivo. Negli ultimi anni, si è registrato un aumento delle

3 prenotazioni eseguite attraverso dispositivi mobili, soprattutto da parte delle generazioni più giovani, ed è quindi importante, per la stessa azienda, continuare ad assicurarsi la fiducia dei consumatori garantendo trasparenza e flessibilità. Il direttore ha poi illustrato le maggiori criticità che Expedia si trova ad affrontare quotidianamente. Innanzitutto, i problemi inerenti al turismo internazionale, in particolare quelli relativi all immigrazione e alle politiche sui visti. In secondo luogo, a seguito della mancanza di fiducia da parte dei consumatori nelle transazioni online, c è la necessità di mantenere continuamente una buona reputazione, attraverso recensioni positive da parte dei propri clienti, ed essere costantemente presenti ed attivi online. Per l ottenimento di questi obiettivi, c è bisogno di un continuo supporto anche da parte delle PMI e degli hotel, che devono tenere aggiornati i propri siti internet, rendendoli più attrattivi, anche attraverso la pubblicazioni di fotografie e recensioni. Sotto un terzo aspetto, un ulteriore problematica deriva dalla regolamentazione sull ambiente che, attualmente, non è abbastanza efficace e crea solamente delle barriere. Daniel Makay (HOTREC), infine, ha presentato HOTREC, azienda che rappresenta gli interessi di hotel, ristoranti e industrie di caffè nel settore turistico: circa 1,8 milioni di aziende, di cui il 99% sono PMI (il 91% delle quali sono micro aziende, con meno di 10 impiegati). Ha poi elencato le maggiori sfide che le aziende da lui rappresentate si trovano a dover affrontare nel settore del turismo digitale. PANEL 2 Regulatory framework Jordan Toujarov (Enforcement and European Consumer Centres Unit, DG JUST) ha spiegato che la Commissione Europea si è attivata per facilitare il lavoro di un network di associazioni dei consumatori, responsabile della protezione dei loro interessi economici nelle transazioni transfrontaliere, stabilendo anche l obbligo di cooperazione per lo scambio di informazioni. Il relatore ha poi fatto notare che le questioni riguardanti il turismo sono una delle priorità della Commissione. Ha ricordato che la Commissione coordina delle ispezioni concentrate (meglio conosciute come sweeps ), eseguite poi dalle autorità nazionali ad intervalli regolari, per individuare le violazioni delle norme a tutela dei consumatori e far ripristinare il loro rispetto. In ambito turistico, i principali settori indagati riguardano: le compagnie aeree, i biglietti per gli eventi sportivi e culturali ed i servizi di viaggio. Inoltre, ha menzionato il Centro Europeo dei Consumatori il cui scopo principale è mettere i consumatori nella condizione di acquistare, nell ambito del Mercato Interno, con piena consapevolezza dei propri diritti e doveri, fornire consulenza e assistenza gratuita ai cittadini europei nelle controversie di consumo transfrontaliero. Krystina Deiberova (Antitrust: Transport, Post and other services Unit, DG COMP) ha fatto notare che non ci sono regole, in materia di concorrenza, pensate appositamente per il settore turistico, ma valgono invece quelle generali. In particolare, riferendosi al Trattato sul Funzionamento dell Unione Europea (TFUE), ha citato l articolo 101 sul controllo dell applicazione delle regole di concorrenza in materia di accordi, decisioni di associazioni d imprese e pratiche concordate, e l art. 102 sugli abusi di posizione dominante. Inoltre, ha ricordato che la Commissione Europea ha annunciato l iniziativa dei test di mercato introdotta nelle indagini antitrust sul settore delle prenotazioni alberghiere online. A seguito

4 delle indagini, è emerso che la clausola di parità può limitare la concorrenza o avere effetti anticoncorrenziali. Christoph Klenner (European Technology and Travel Services Association, ETTSA) ha presentato una serie di obiettivi che ci si dovrà prefissare prima della creazione di un sistema di regole sul turismo. In particolare, sarà necessario creare un sistema di norme che permetta: la creazione di un mercato unico digitale efficace; un equilibrio costante tra competizione e innovazione; una robusta ma semplice protezione dei consumatori; un incentivazione all imprenditorialità; un maggior accesso delle PMI agli investimenti; la creazione di standard comuni; delle leggi chiare ed efficaci per le PMI. Secondo Tim Fairhust (European Tourism Association, ETOA), invece, non è necessario creare delle regole specifiche per il turismo (che rischierebbero di creare ulteriori barriere al settore) in quanto ci sono anche altri metodi per influenzare i consumatori e garantire la loro protezione. Ha poi posto l accento sull importanza di incoraggiare la creazione di infrastrutture digitali che permettano una maggiore protezione dei consumatori. PANEL 3 Business support and skills improvement Nick Hall (Digital tourism think-thank) ha elencato una serie di opportunità e di sfide da considerare nel settore turistico. Innanzitutto, ha fatto notare come, grazie alle nuove tecnologie, ad una maggiore imprenditorialità e ad un consumo autorizzato, c è stato un rapido cambiamento ed un accrescimento dell innovazione. Inoltre, ha rilevato che, con la trasformazione digitale, per continuare ad essere competitivi, c è bisogno di una riflessione critica, di un pensiero strategico, di capitale umano, di creatività e di imprenditorialità. Ha poi posto l accento sull importanza delle competenze: molte volte, infatti, le persone non sanno come innovare in quanto non hanno le competenze digitali sufficienti. Il relatore ha quindi suggerito di facilitare uno scambio di competenze, di creare delle piattaforme di buone pratiche e di intraprendere delle misure per favorire lo sviluppo innovativo. Infine, ha richiesto un maggior coinvolgimento delle PMI, in modo da poter favorire il dialogo tra le autorità europee e i locali. James Rampton (Centre for Strategy and Evaluation Services, CSES) ha invece sottolineato che è importante migliorare i programmi di educazione e di formazione per assicurare più competenze nel settore del turismo digitale. Ferran Donate (Catalonia Cloud Computing Companies Association, ACECCAT) ha presentato ACCECAT, organizzazione noprofit, il cui scopo principale è mettere in contatto persone, imprese e istituzioni per condividere e diffondere know-how sull utilizzo delle tecnologie di cloud computing. A parere del relatore, queste nuove tecnologie devono essere sfruttate al meglio, soprattutto nel settore turistico, ed ha poi elencato una serie di azioni, intraprese da ACCECAT, per riuscire in tale obiettivo. Infine, nel rilevare che le imprese europee non sono ancora abbastanza

5 avanzate tecnologicamente, ha sottolineato l importanza di cercare di essere più veloci e dinamici al cambiamento, apportato da queste nuove tecnologie. A conclusione dell evento, è stato creato un gruppo di lavoro che aiuterà la DG GROW nel proporre una serie di azioni da intraprendere per migliorare il settore turistico, attraverso l utilizzo delle nuove tecnologie che permettano di offrire servizi nuovi e più efficaci ai consumatori. Pedro Ortún ha poi ricordato che, durante i lavori, sarà necessario proporre delle iniziative che abbiano una visione pan-europea, che potranno influenzare ed aiutare anche i locali, ma che non siano esclusivamente mirate a loro. LINK: Programma, documenti e slides Eseguito da: Eleonora Colonna UNIONCAMERE DEL VENETO Delegazione di Bruxelles Av. de Tervueren 67 - B Bruxelles Tel Fax bruxelles1@bruxelles.ven.camcom.it