Regole per la gestione del Servizio SocioSanitario Regionale per il 2016 riguardanti i Servizi di Medicina di Laboratorio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Regole per la gestione del Servizio SocioSanitario Regionale per il 2016 riguardanti i Servizi di Medicina di Laboratorio"

Transcript

1 Milano, 4 gennaio 2016 Regole per la gestione del Servizio SocioSanitario Regionale per il 2016 riguardanti i Servizi di Medicina di Laboratorio Con la DGR n. X/4702 del 29 dicembre 2015 Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Sociosanitario per l esercizio 2016 sono state definite, tra l altro, nuove regole riguardanti i Servizi di Medicina di Laboratorio. Si riportano di seguito gli stralci del provvedimento, rinvenibile integralmente sul sito riguardanti i Servizi di Medicina di Laboratorio. Le tematiche prese in esame nell allegato alla DGR sono: punto : l autorizzazione e l accreditamento di nuovi SMeL, di nuove sezioni e nuovi punti prelievo punto 4.8.7: la previsione della prosecuzione del riordino dei laboratori pubblici anche in relazione alla l.r. 23/2015, la futura definizione di soglie di produttività per tutti i laboratori e alcune regole riguardanti le prestazioni eseguite in sede Il sub allegato 17 definisce regole per l appropriatezza prescrittiva ed erogativa di prestazioni riguardanti la toxoplasmosi e la rosolia. La segreteria del Centro

2

3 3. INDIRIZZI REGOLATORI NELL AMBITO DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE 3.1. INDIRIZZI PER L ACCREDITAMENTO, NEGOZIAZIONE E STIPULA DEI CONTRATTI CON GLI EROGATORI ACCREDITAMENTO Si ribadisce la peculiarità del sistema di accreditamento lombardo, come confermato anche dalla nuova riforma del Sistema Sanitario regionale, Legge 23/15, che vede nel processo di accreditamento, il riconoscimento del possesso di ulteriori requisiti di qualità, requisiti indispensabili per accedere alla contrattualizzazione ma il cui possesso non determina automaticamente l accesso al contratto stesso AREA SANITARIA Nelle more della emanazione di indicazioni regionali, da sviluppare in aderenza ai Piani di Programmazione predisposti dalle ATS e agli indirizzi nazionali vigenti, quale il Decreto n. 70 del 2 aprile 2015, circa gli ambiti in cui ampliare l offerta dei nuovi accreditamenti e/o orientare le trasformazioni degli assetti accreditati, in considerazione delle innovazioni apportate dalla legge regionale 23/15 in ambito di attribuzioni di competenze e di ambiti territoriali per le ATS e le ASST è consentita in strutture già accreditate e a contratto, esclusivamente la possibilità di trasferire e di trasformare UO di ricovero e branche ambulatoriali a parità di numero delle stesse e a budget immodificato, previa valutazione positiva delle ATS, trasmessa alla DG Welfare. In particolare sono consentiti: la trasformazione di branche ambulatoriali e/o posti letto attivi; la trasformazione di UO di ricovero in nuove UO, applicando per i posti letto attivi il rapporto di 2 a 1; l apertura di posti tecnici dialisi, sub acute, BIC, MAC per trasformazione in rapporto 1 a 1 di posti letto attivi; l apertura di punti prelievi come descritto in altra parte del documento, secondo le modalità previste dall allegato della D.G.R. n. VII/3313/2001. Si ribadisce che non è possibile l accreditamento di strutture ambulatoriali, di ulteriori branche ambulatoriali o di sezioni specialistiche di Servizi di Medicina di Laboratorio, mentre potranno eventualmente essere accreditate attività coinvolte nel riordino della rete riabilitativa. In particolare potranno essere autorizzate conversioni con rapporto 1 ad 1 di letti di tipo ordinario e non solo di day hospital in postazioni di MAC (macroattività ambulatoriali complesse) soprattutto per le attività di riabilitazione in esito di protesizzazione elettiva. Viene mantenuta la disposizione delle Regole 2014 circa la possibilità di utilizzare posti letto accreditati e non a contratto con il solo obiettivo di poter effettuare tutte le attività necessarie a raggiungere il valore contrattualmente concordato con la ATS per i residenti Lombardi in caso di richiesta non governabile di ricovero proveniente da cittadini residenti in altre regioni. Nel corso del 2016 saranno perfezionati i percorsi per la definizione dei requisiti per l autorizzazione e l accreditamento di: Stroke unit, Laboratori di elettrofisiologia, Centri per le Staminali Emopoietiche (CSE), Centri PMA, Farmacie Ospedaliere, POT, Servizi di Medicina di Laboratorio specialistici di Genetica Medica e Citogenetica e di Anatomia Patologica Nelle more della ridefinizione dei criteri autorizzativi per l autorizzazione di laboratori specialistici di Anatomia Patologica e di Genetica Medica e Citogenetica sono quindi sospese le autorizzazioni all attivazione di nuovi laboratori e di nuove sezioni specializzate (comprese le trasformazioni) riferiti alle succitate specialità.

4 RIORDINO RETI SERVIZI DI MEDICINA DI LABORATORIO L Accordo Stato-Regioni del 23 marzo 2011 Criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta di diagnostica di laboratorio ha fornito indicazioni e criteri per orientare la riorganizzazione della rete nelle Regioni, secondo l approccio Hub e Spoke, nell ottica della creazione di reti e di network di strutture, pubbliche e private, che rende necessario il superamento della frammentazione per garantire la qualità delle prestazioni. Inoltre, riferendosi a laboratori di base e/o con sezioni specializzate propone, come soglia minima per l accreditamento di una laboratorio un volume di attività di esami di laboratorio complessivamente erogati/anno, prodotti in sede e non tramite service e prevede che la soglia succitata debba essere raggiunta in tre anni di attività, partendo da un volume minimo di esami di laboratorio complessivamente erogati/anno. Mentre prevede per i laboratori specialistici (microbiologia, anatomia patologica, genetica medica) la necessità di considerazioni diverse e più articolate Il DM 70 del 2 aprile 2015 Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all assistenza ospedaliera al punto 3 definisce gli Standard minimi e massimi di strutture per singola disciplina e quindi anche per i servizi di medicina di laboratorio stabilisce i bacini d utenza minimi e massimi. In particolare definisce come bacini d utenza per i Laboratori di analisi e le Anatomie Patologiche un numero di abitanti da a , mentre per le Microbiologie da a Anche la nota del Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, del 16 aprile 2015, prot , avente ad oggetto Riorganizzazione dei Servizi di Medicina di Laboratorio nel Servizio Sanitario Nazionale, riprende le indicazioni fornite dal succitato accordo Stato-Regioni riguardo alla soglia minima di attività e all esecuzione di esami presso altre strutture. La D.G.R.. n. VIII/4239 del Attuazione del comma 796, dell art. 1 della l. 27 dicembre 2006 n. 96 (legge finanziaria 2007) e prime integrazioni alla d.g.r. n. VIII/3776/2006 Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio-sanitario regionale per l esercizio 2007 dopo aver richiamato tutti gli atti regionali in materia di razionalizzazione della rete dei Servizi di medicina di laboratorio a partire dalla D.G.R /2001, prevedeva che: per i Servizi di Medicina di Laboratorio che erogano esclusivamente prestazioni per utenti ambulatoriali, l esecuzione in sede di almeno il 25% del numero totale delle prestazioni erogate per conto del SSR, pena la rescissione del contratto. La D.G.R. n. X/3993 del 4 agosto 2015 Ulteriori determinazioni in ordine alla gestione del servizio sanitario regionale per l'esercizio 2015 nell allegato A al punto 4.2 Riordino dei servizi di medicina di laboratorio recita Trascorsi ormai oltre 8 anni, si ritiene necessario modificare la succitata determinazione in seguito ai processi di consolidamento delle attività produttive di Medicina di Laboratorio e all evoluzione tecnologica, nell ottica di perseguire l obbiettivo stabilito con l Accordo Stato regioni del 23 marzo 2011 sul documento recante Criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta di diagnostica di laboratorio che indica quale soglia minima di attività l esecuzione di almeno esami/anno e alle previsioni del DM 70 del 2 aprile 2015 Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all assistenza ospedaliera pubblicato il 4 giugno Si ritiene quindi opportuno rivedere con l approvazione delle Regole per l esercizio 2016 le indicazioni già fornite con la sopra richiamata D.G.R. n. VIII/4239 del , ridefinendo - con l obiettivo di promuovere ulteriormente la qualità delle prestazioni e la riorganizzazione dell offerta la percentuale di esami garantiti in sede dai Servizi di Medicina di Laboratorio. Con le D.G.R.. n. X /1185 del 20/12/2013 e n. X/2313 del 1 agosto 2014, la Regione ha dato avvio al riordino dei laboratori pubblici che porterà all attuazione di un modello organizzativo in cui concentrare le analisi che non rivestono carattere d urgenza, nella convinzione che il consolidamento dell attività produttiva porti, oltre un contenimento della spesa dovuto all economia di scala, anche a un miglioramento della qualità in funzione della specializzazione delle linee produttive e della competenza di chi valida le prestazione prevedendo un livello di consolidamento compatibile dal punto di vista tecnico organizzativo con la produzione quali quantitativa attuale, con le risorse di personale e, soprattutto, con le esigenze cliniche delle strutture sanitarie di ricovero e cura.

5 Con la D.G.R. n. X/3993 del 4 agosto 2015 è già stato definito un progetto operativo per i laboratori pubblici della Città di Milano, relativamente alle sottobranche di Biochimica Clinica e Tossicologia, Ematologia e Coagulazione e Microbiologia e Virologia. Si prevede di definire a breve progetti di riordino dei laboratori di tutte le ASST della Lombardia, a partire da quelle della ATS della Città metropolitana di Milano. Nelle more di estendere il processo di riorganizzazione dei Servizi di Medicina di laboratorio pubblici a tutta la Regione e in fase di prima applicazione dei nuovi afferimenti territoriali stabiliti dalla l.r.23/2015, si ritiene: al fine di garantire un servizio ottimale all utenza e di non creare disagi o disservizi anche agli operatori coinvolti, di mantenere l organizzazione attualmente in vigore sia per le afferenze delle articolazioni di laboratorio e dei punti prelievi anche nei casi in cui afferiscano a ASST diverse che debbano essere confermate le azioni di riordino già intraprese dalle Aziende Ospedaliere, anche quelle interaziendali, tese a concentrare la produzione delle analisi definite come P3 e P4 dalla normativa regionale, come pure la garanzia delle analisi P1 in tempi utili clinicamente, anche se eseguite in strutture oggi afferite a diverse ASST. Visto quanto sopra richiamato, iniziando un percorso di razionalizzazione delle strutture di laboratorio private nell ottica di quanto previsto dalla normativa nazionale di settore, verranno definite soglie minime del numero di prestazioni da produrre in sede sia per i laboratori di base sia per i laboratori specializzati, sia autorizzati che accreditati, e della percentuale minima di esami da effettuare in sede (per i soli laboratori a contratto), nell ambito di un provvedimento di riordino delle strutture di laboratorio da adottare nel rispetto del regolamento sugli standard (DM 70 del 2 aprile 2015) e delle indicazioni economiche riferite ai soggetti privati accreditati che saranno contenute nella legge di stabilità. Al fine di ampliare l attuale livello di accessibilità alle prestazioni di laboratorio sarà possibile per i laboratori autorizzati e accreditati della Regione l apertura di nuovi punti prelievo, che devono essere in possesso dei requisiti di cui alla D.G.R. n. 3313/2001 e ss.mm.ii. L apertura di nuovi punti prelievo non prevede variazioni della disponibilità di risorse economiche per le strutture, fermo restando la possibilità di riorganizzazione delle attività produttive, con mantenimento dei punti di accesso, derivanti dalle eventuali riorganizzazione all interno degli Enti Unici Gestori, quali i declassamenti a Punti prelievo di strutture di laboratorio. Riguardo le prestazioni eseguite in sede si precisa che un servizio di medicina di laboratorio deve eseguire tutte le procedure che portano alla produzione di un referto. In particolare il referto deve essere redatto e firmato dal laboratorio che ha eseguito la prestazione analitica. Può essere accettato che per prestazioni inviate in service si eseguano procedure preanalitiche utili a meglio conservare i campioni e a migliorare le condizioni di trasporto. Nel caso di prestazioni che prevedano un approccio a cascata, se non altrimenti specificato dalla normativa vigente, tutte le procedure devono essere eseguite dallo stesso laboratorio (ad esempio urinocoltura + eventuale antibiogramma, TSH reflex, PSA, ecc.) INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO ALL APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA IN AMBITO DI MEDICINA DI LABORATORIO In ambito di miglioramento della appropriatezza prescrittiva ed erogativa per le prestazioni di Medicina di Laboratorio, anche in conformità a quelli che sono gli indirizzi nazionali in corso di approvazione, si definiscono le indicazioni riportate al Sub Allegato 17 Medicina di laboratorio, le cui previsioni entrano in vigore a decorrere dal 1 marzo 2016.

6 Medicina di laboratorio SUB ALLEGATO 17 RICERCA ANTICORPI ANTI-TOXOPLASMA L infezione da Toxoplasma gondii viene diagnosticata indirettamente per mezzo di metodi sierologici che prevedono la ricerca di anticorpi specifici. Scopo delle presenti indicazioni è di garantire una diagnosi completa e il più rapida possibile nell interesse del paziente affetto da toxoplasmosi, ma soprattutto della gravida e del frutto del concepimento. Ai fini della prevenzione dell infezione congenita è raccomandabile che l accertamento dello stato immunitario sia eseguito prima della gravidanza e comunque quanto prima possibile una volta appreso lo stato gravidico. In caso di necessità di ripetizione dei test è raccomandabile che questi vengano eseguiti sempre nello stesso laboratorio. Come test di screening è necessario eseguire la ricerca contestuale di anticorpi specifici IgG e IgM. I test sierologici di screening impiegati devono avere caratteristiche di elevata sensibilità (>95%) e specificità (>95%) diagnostiche. In base all esito di queste ricerche potranno essere necessari approfondimenti diagnostici di secondo livello, in particolare il test di avidità delle IgG, così come indicato nella nuova descrizione della prestazione e nella flow chart di seguito riportata. I laboratori che eseguono la ricerca di anticorpi anti Toxoplasma devono essere in grado di eseguire in sede la ricerca di anticorpi specifici anti IgG e IgM e il test di avidità delle IgG. Esulano dallo scopo di queste indicazioni gli approfondimenti di terzo livello quali ad esempio la ricerca di Toxoplasma gondii nei liquidi biologici per mezzo di test molecolari (PCR e/o analoghi). Al fine di permettere quanto sopra riportato viene modificata la descrizione e la tariffa della prestazione: Sono eliminate dal Nomenclatore Tariffario della Regione Lombardia le prestazioni: TOXOPLASMA ANTICORPI (Titolazione mediante agglutinazione) [TEST DI FULTON] TOXOPLASMA ANTICORPI IMMUNOBLOTTING per IgG e IgM (Saggio di conferma) (Per classe di anticorpi) TOXOPLASMA ANTICORPI (Titolazione mediante I.F.) Per classe di anticorpi in quanto ricomprese nella nuova descrizione della prestazione

7 MODALITÀ DI EROGAZIONE La nuova descrizione della prestazione TOXOPLASMA ANTICORPI IgG e IgM. Incluso test diavidità delle IgG se IgG positive e IgM positive o dubbie. Incluso eventuali Immunoblotting e Anticorpi IgA. Non associabile a Parassiti Anticorpi Immunoblotting (Saggio di conferma) implica che debba essere eseguita la ricerca contestuale di anticorpi specifici IgG e IgM. In caso di IgG positive e IgM positive o dubbie, deve essere eseguito il test di avidità delle IgG. In caso di IgG negative e IgM positive o dubbie è indicata la ripetizione del prelievo e dei test a distanza di circa giorni per evidenziare una eventuale sieroconversione. Per la ripetizione del prelievo e dei test è necessaria una nuova richiesta. Nei casi in cui debba essere eseguito un test in Immunoblotting IgG e/o IgM o una ricerca di IgA specifiche, ad esempio nelle sospette infezioni neonatali, questi sono ricompresi nella prestazione Il TAT (Turn Aroud Time) tra l accettazione del campione biologico e la refertazione, per la ricerca IgG e IgM e l eventuale test di avidità delle IgG, di norma non deve essere superiore a cinque giorni lavorativi. Il referto di laboratorio deve contenere: tipo di materiale biologico analizzato; tipo di esame eseguito; le metodiche utilizzate; i valori numerici dei risultati e la valutazione dei valori numerici (IgG e IgM: positivo/dubbio/negativo; IgG-avidità: alta/moderata/bassa); le unità di misura; i valori di riferimento; eventuali indicazioni per la ripetizione dei test. Per l interpretazione dei risultati dei test nelle varie situazioni (non in gravidanza, in gravidanza, nel neonato) si rimanda alla bibliografia di riferimento.

8 Bibliografia essenziale di riferimento Gruppo multidisciplinare Malattie infettive in Ostetricia-Ginecologia e Neonatologia. Percorsi diagnostico-assistenziali in Ostetricia-Ginecologia e Neonatologia: Toxoplasma gondii Percorsi diagnostici AMCLI. Infezioni a Trasmissione Verticale: Toxoplasma gondii Robert-Gangneux F., Dardé ML. Epidemiology of and diagnostic strategies for toxoplasmosis. Clin Microbiol Rev Jul;25(3):583.

9 RICERCA ANTICORPI ANTI VIRUS DELLA ROSOLIA Fermo restando quanto contenuto nella nota H del 01/07/2013 e successiva H del 26/09/ Circolare del Ministero della Salute Sorveglianza della rosolia congenita e dell infezione da virus della rosolia in gravidanza alla luce del nuovo Piano Nazionale di Eliminazione del morbillo e della rosolia congenita Indicazioni operative, in cui: sono contenuti i protocolli per la diagnosi di rosolia in gravidanza, il monitoraggio dell esito della gravidanza e la diagnosi di rosolia congenita e follow-up; è ribadito che i campioni per la CONFERMA SIEROLOGICA possono essere inviati a tutti i laboratori che eseguono test validati per la ricerca di IgM/IgG-virus specifiche. I campioni per la RICERCA VIRALE DIRETTA sono da inviare al laboratorio di riferimento per la sorveglianza integrata di morbillo e rosolia (laboratorio di Virologia molecolare, SS virologia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia che eseguirà tutti gli accertamenti richiesti in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano); si dispone quanto segue. L infezione da virus della Rosolia viene diagnosticata indirettamente per mezzo di metodi sierologici che prevedono la ricerca di anticorpi specifici. Ai fini della prevenzione dell infezione congenita è raccomandabile la vaccinazione e l accertamento dello stato immunitario eseguito prima della gravidanza e comunque quanto prima possibile una volta appreso lo stato gravidico. In caso di necessità di ripetizione dei test è raccomandabile che questi vengano eseguiti sempre nello stesso laboratorio. Scopo delle presenti indicazioni è di garantire una diagnosi completa e il più rapida possibile nell interesse del paziente con infezione da virus della Rosolia, ma soprattutto della gravida e del frutto del concepimento. Come test di screening in caso di sospetta infezione acuta o per la determinazione dello stato immunitario in gravidanza o in funzione preconcezionale è necessario eseguire la ricerca contestuale di anticorpi specifici IgG e IgM. Come test di screening per il controllo dello stato immunitario in situazioni diverse dalla gravidanza è sufficiente eseguire la sola ricerca degli anticorpi specifiche IgG. I test sierologici di screening impiegati devono avere caratteristiche di elevata sensibilità (>95%) e specificità (>95%). Esulano dallo scopo di questo documento gli approfondimenti di terzo livello quali la ricerca di virus della Rosolia nei liquidi biologici per mezzo di test molecolari (PCR e/o analoghi). Al fine di permettere quanto sopra riportato viene modificata la descrizione e la tariffa della prestazione: Così come sotto indicato

10 Viene inoltre introdotta nel Nomenclatore Tariffario della Regione Lombardia la prestazione Sono eliminate dal Nomenclatore Tariffario della Regione Lombardia le prestazioni: VIRUS ROSOLIA ANTICORPI (Titolazione mediante I.H.A.) in quanto ricomprese nella nuova descrizione della prestazione MODALITÀ DI EROGAZIONE La nuova descrizione della prestazione VIRUS ROSOLIA IgG e IgM per sospetta infezione acuta o determinazione dello stato immunitario in gravidanza implica che debba essere eseguita la ricerca contestuale di anticorpi specifici IgG e IgM. In caso di IgG negative e IgM positive o dubbie è indicata la ripetizione del prelievo e dei test a distanza di circa giorni per evidenziare una eventuale sieroconversione. Per la ripetizione del prelievo e dei test è necessaria una nuova richiesta. La prestazione E VIRUS ROSOLIA ANTICORPI IgG per controllo stato immunitario prevede l esecuzione della sola ricerca di IgG. Il TAT (Turn Aroud Time) tra l accettazione del campione biologico e la refertazione, per la ricerca IgG e IgM, di norma non deve essere superiore a cinque giorni lavorativi. Il referto di laboratorio deve contenere: tipo di materiale biologico analizzato; tipo di esame eseguito; le metodiche utilizzate; i valori numerici dei risultati e la valutazione dei valori numerici (IgG e IgM: positivo/dubbio/negativo); le unità di misura; i valori di riferimento; eventuali indicazioni per la ripetizione dei test. Bibliografia essenziale di riferimento Percorsi diagnostici AMCLI. Infezioni a Trasmissione Verticale: Virus della Rosolia Best JM. Rubella. Seminars in Fetal and Neonatal Medicine Jun;12(3): Ministero della Salute - Circolare del Sorveglianza della rosolia congenita e dell infezione da virus della rosolia in gravidanza alla luce del nuovo Piano Nazionale di Eliminazione del morbillo e della rosolia congenita

Regole per la gestione del Servizio Sociosanitario Regionale per l esercizio 2017 riguardanti i Servizi di Medicina di Laboratorio

Regole per la gestione del Servizio Sociosanitario Regionale per l esercizio 2017 riguardanti i Servizi di Medicina di Laboratorio Milano, 9 dicembre 2016 Regole per la gestione del Servizio Sociosanitario Regionale per l esercizio 2017 riguardanti i Servizi di Medicina di Laboratorio Con la dgr n. X/5954 del 05/12/2016 Determinazioni

Dettagli

alla l.r. 12.08.1999 n. 15, art. 4, comma 4, relative ai Servizi di Medicina di Laboratorio e all attività di prelievo LA GIUNTA REGIONALE

alla l.r. 12.08.1999 n. 15, art. 4, comma 4, relative ai Servizi di Medicina di Laboratorio e all attività di prelievo LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE N. VII/3313 DEL 02.02.2001 OGGETTO: Approvazione delle direttive in ordine all attuazione delle disposizioni di cui alla l.r. 12.08.1999 n. 15, art. 4, comma 4, relative ai Servizi di Medicina

Dettagli

DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL LA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL 22.11.2006 Oggetto: Accreditamento istituzionale dei centri di medicina sportiva in strutture pubbliche e private. Atto da trasmettere al Consiglio Regionale ai sensi dell

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 04/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 10

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 04/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 10 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 27 gennaio 2014, n. U00015 attività riabilitativa territoriale rivolta a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale

Dettagli

MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE Aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera, di cui al decreto ministeriale 14 dicembre 1994. IL MINISTRO DELLA SANITÀ

Dettagli

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE 11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 10/03/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 20

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 10/03/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 20 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 3 marzo 2016, n. U00060 Modifica del Decreto del Commissario ad acta n. U00009/2016 avente ad oggetto "Definizione delle tariffe

Dettagli

DIREZIONE GENERALE SANITA

DIREZIONE GENERALE SANITA DIREZIONE GENERALE SANITA Indicazioni alle ASL in merito al possesso dei requisiti specifici da parte delle strutture dell area della psichiatria per l attuazione della D.G.R. n. 38133/98 IL DIRETTORE

Dettagli

DECRETO N Del 29/12/2016

DECRETO N Del 29/12/2016 DECRETO N. 14030 Del 29/12/2016 Identificativo Atto n. 725 DIREZIONE GENERALE WELFARE Oggetto ATTIVAZIONE DELL OFFERTA IN COPAGAMENTO IN REGIONE LOMBARDIA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE INVASIVE BATTERICHE

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4951 Seduta del 21/03/2016

DELIBERAZIONE N X / 4951 Seduta del 21/03/2016 DELIBERAZIONE N X / 4951 Seduta del 21/03/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

AVR: DIAGNOSI DI LABORATORIO

AVR: DIAGNOSI DI LABORATORIO Pievesestina di Cesena - 8 novembre 2013 Proposta di Gestione Integrata Clinico-Laboratoristica delle Infezioni Materno-Fetali nell'area Vasta Romagna AVR: DIAGNOSI DI LABORATORIO NELLE INFEZIONI DA TOXOPLASMA,

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 01-03-2016 (punto N 33 ) Delibera N 145 del 01-03-2016 Proponente STEFANIA SACCARDI DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2014, n Riorganizzazione della Rete dell Emergenza Urgenza della Regione Puglia.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2014, n Riorganizzazione della Rete dell Emergenza Urgenza della Regione Puglia. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2014, n. 2251 Riorganizzazione della Rete dell Emergenza Urgenza della Regione Puglia. L Assessore al Welfare, sulla base dell istruttoria espletata, dal

Dettagli

CONTRATTO INTEGRATIVO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI TRA ATS DELLA MONTAGNA E L ASST DELLA VALTELLINA E ALTO LARIO PER

CONTRATTO INTEGRATIVO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI TRA ATS DELLA MONTAGNA E L ASST DELLA VALTELLINA E ALTO LARIO PER CONTRATTO INTEGRATIVO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI TRA ATS DELLA MONTAGNA E L ASST DELLA VALTELLINA E ALTO LARIO PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI DI RICOVERO E DI SPECIALISTICA

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 51/48 DEL

DELIBERAZIONE N. 51/48 DEL 51/48 20.12.2007 Oggetto: Livelli essenziali di assistenza afferenti alla Branca specialistica di medicina fisica e riabilitativa. Percorsi riabilitativi. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza

Dettagli

DECRETO n. 253 del 24/04/2014

DECRETO n. 253 del 24/04/2014 ASL di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - informa@aslbrescia.it Posta certificata: servizioprotocollo@pec.aslbrescia.it

Dettagli

DECRETO n. 3 del 04/01/2017

DECRETO n. 3 del 04/01/2017 Agenzia di Tutela della Salute di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.ats-brescia.it - informa@ats-brescia.it Posta certificata: protocollo@pec.ats-brescia.it

Dettagli

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Dai sistemi di valutazione e classificazione un modello per la governance Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Cagliari, 26 ottobre

Dettagli

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 131 del 08/10/2015

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 131 del 08/10/2015 Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 131 del 08/10/2015 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE ASSISTENZA OSPEDALIERA E SPECIALISTICA E ACCREDITAMENTO 28 settembre 2015, n. 261 Rete

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 1/12 DEL

DELIBERAZIONE N. 1/12 DEL Oggetto: Linee di indirizzo regionali in materia di determinazione delle dotazioni organiche delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale riferisce

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 34/ 9 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 34/ 9 DEL DELIBERAZIONE N. 34/ 9 Oggetto: Revisione del nomenclatore tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale emanato con la Delib.G.R. n. 19/ 6 del 28 aprile 1998. Primo riequilibrio delle tariffe

Dettagli

LABORATORI ANALISI. ad alto costo ad alta automazione. catalogo unico prestazioni. complessi urgenti. punti prelievo. appropriatezza prescrittiva

LABORATORI ANALISI. ad alto costo ad alta automazione. catalogo unico prestazioni. complessi urgenti. punti prelievo. appropriatezza prescrittiva catalogo unico prestazioni ad alto costo ad alta automazione complessi urgenti appropriatezza prescrittiva LABORATORI ANALISI ESAMI punti prelievo genetica di laboratorio anatomia patologica officine trasfusionali

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana. ASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie Osservatorio Epidemiologico

REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana. ASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie Osservatorio Epidemiologico D.D.S. n 1963/2016 REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana ASSESSORATO DELLA SALUTE Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie Osservatorio Epidemiologico Servizio 1 Autorizzazione e accreditamento

Dettagli

Il Dirigente Massimo Silvestri

Il Dirigente Massimo Silvestri 9.1.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 richiesta motivata e successiva autorizzazione da parte del Responsabile di Linea; Ritenuto, stante l istruttoria positiva di Sviluppo Toscana

Dettagli

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE Numero della delibera Data della delibera Oggetto Contenuto

Dettagli

DELIBERAZIONE N IX / 4475 Seduta del 05/12/2012

DELIBERAZIONE N IX / 4475 Seduta del 05/12/2012 DELIBERAZIONE N IX / 4475 Seduta del 05/12/2012 Presidente ROBERTO FORMIGONI Assessori regionali ANDREA GIBELLI Vice Presidente VALENTINA APREA GIOVANNI BOZZETTI ROMANO COLOZZI GIUSEPPE ANTONIO RENATO

Dettagli

Linee Guida del Progetto di Legge del Partito Democratico

Linee Guida del Progetto di Legge del Partito Democratico Gruppo consiliare Linee Guida del Progetto di Legge del Partito Democratico Gruppo Consiliare regionale PD Milano, 6 maggio 2014 Un Assessorato unico dirige il Sistema Socio-Sanitario Regionale (Art.3)

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4920 Seduta del 14/03/2016

DELIBERAZIONE N X / 4920 Seduta del 14/03/2016 DELIBERAZIONE N X / 4920 Seduta del 14/03/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

Proposta di Federlab Italia per la riorganizzazione della rete dei laboratori della Campania. Novembre 2007

Proposta di Federlab Italia per la riorganizzazione della rete dei laboratori della Campania. Novembre 2007 Proposta di Federlab Italia per la riorganizzazione della rete dei laboratori della Campania Novembre 2007 1 Obiettivo di fondo - 1 Ridefinire una tipologia di servizio costruito intorno al paziente in

Dettagli

L INTEGRAZIONE CON IL LABORATORIO PER LA CORRETTA DIAGNOSI PRENATALE DI INFEZIONE

L INTEGRAZIONE CON IL LABORATORIO PER LA CORRETTA DIAGNOSI PRENATALE DI INFEZIONE L INTEGRAZIONE CON IL LABORATORIO PER LA CORRETTA DIAGNOSI PRENATALE DI INFEZIONE Licia Bordi Laboratorio di Virologia INMI Spallanzani Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani IRCCS 12/05/2017

Dettagli

Sancisce accordo LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

Sancisce accordo LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 20 aprile 2011. Sancisce accordo Accordo, ai sensi dell articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 191, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano

Dettagli

CONFERENZA ANNUALE SALUTE MENTALE ATS BRESCIA - 5 Dicembre 2016

CONFERENZA ANNUALE SALUTE MENTALE ATS BRESCIA - 5 Dicembre 2016 CONFERENZA ANNUALE SALUTE MENTALE ATS BRESCIA - 5 Dicembre 2016 LA RETE NELLA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI PER LA SALUTE MENTALE Brescia, 5 Dicembre 2016 Dr.ssa Maddalena Minoja Direttore Dipartimento

Dettagli

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 Repertorio Atti n. 1868 del 26 novembre 2003 Oggetto:Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 13/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 13

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 13/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 13 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 29 gennaio 2014, n. U00016 Decreto del Commissario ad acta n. 39 del 20 marzo 2012 "Assistenza Territoriale. Ridefinizione

Dettagli

IL NUOVO WELFARE LOMBARDO

IL NUOVO WELFARE LOMBARDO LOMBARDIA REGIONE CONCRETA IL NUOVO WELFARE LOMBARDO ANTICIPIAMO IL FUTURO NOVEMBRE 2015 I PUNTI SALIENTI Riequilibrio dell asse di cura ospedale - territorio in una logica di valorizzazione di entrambi

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4894 Seduta del 07/03/2016

DELIBERAZIONE N X / 4894 Seduta del 07/03/2016 DELIBERAZIONE N X / 4894 Seduta del 07/03/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ROBERTA CHIESA Telefono 030/3998531 Fax 030/303300 E-mail direttore.sociosanitario@asst-spedalicivili.it

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4896 Seduta del 07/03/2016

DELIBERAZIONE N X / 4896 Seduta del 07/03/2016 DELIBERAZIONE N X / 4896 Seduta del 07/03/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

D.ssa Lorella Cecconami Direttore Sanitario ATS della Montagna

D.ssa Lorella Cecconami Direttore Sanitario ATS della Montagna D.ssa Lorella Cecconami Direttore Sanitario ATS della Montagna MONTAGNA INSUBRIA BRIANZA BERGAMO BRESCIA VALPADANA PAVIA CITTA METROPOLITANA Come eravamo Come siamo Art. 6 comma 3 Negoziazione e acquisto

Dettagli

Segue decreto n. LA PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA. (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010)

Segue decreto n. LA PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA. (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010) DECRETO N. 29 DEL 2011 OGGETTO: Parto a domicilio e in Case di Maternità Approvazione di Profilo Assistenziale per l assistenza al travaglio e parto fisiologico extraospedaliero in case di maternità e

Dettagli

Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA

Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Il sistema di sorveglianza nazionale - dal 2005 D.M. del 14 ottobre 2004: a partire dal 1 gennaio 2005, l infezione

Dettagli

n. 50 del 18 Luglio 2014 DECRETO n. 29 del

n. 50 del 18 Luglio 2014 DECRETO n. 29 del Regione Campania Il Presidente Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) DECRETO n. 29 del 23.06.2014 OGGETTO:Conferma

Dettagli

VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani

VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani La Regione Lombardia 23.863 Kmq, 10.000.000 ab. 140.000 operatori sanitari

Dettagli

DECRETO N Del 17/03/2017

DECRETO N Del 17/03/2017 DECRETO N. 2962 Del 17/03/2017 Identificativo Atto n. 184 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto MODIFICA AL DECRETO N. 6481 DEL 14 GIUGNO 2007 RELATIVAMENTE ALLE MODALITA DI NOMINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5092 Seduta del 29/04/2016

DELIBERAZIONE N X / 5092 Seduta del 29/04/2016 DELIBERAZIONE N X / 5092 Seduta del 29/04/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

il decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517 Disciplina dei rapporti fra SSN ed Università, a norma dell articolo 6 della L , n.

il decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517 Disciplina dei rapporti fra SSN ed Università, a norma dell articolo 6 della L , n. VISTI l articolo 12 bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell articolo 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421) e successive modifiche

Dettagli

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA. VI Commissione legislativa. RISOLUZIONE n. 46

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA. VI Commissione legislativa. RISOLUZIONE n. 46 ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA VI Commissione legislativa RISOLUZIONE n. 46 Atto di indirizzo in ordine alla rideterminazione delle piante organiche ed all adeguamento degli atti aziendali delle aziende

Dettagli

Paola Zoppi Medico del lavoro

Paola Zoppi Medico del lavoro Paola Zoppi Medico del lavoro L entrata in vigore del DPGR 61/R del 24 dicembre 2010 ha segnato l avvio della nuova normativa regionale in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie. A partire

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO N 37 DEL 04/12/2015. Il Commissario, Dott. Enrico Desideri su proposta della struttura aziendale U.O.

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO N 37 DEL 04/12/2015. Il Commissario, Dott. Enrico Desideri su proposta della struttura aziendale U.O. Delibera firmata digitalmente Azienda Sanitaria delle Zone Senese, Alta Val d Elsa, Val di Chiana, Amiata Val d Orcia Centro Direzionale Amministrativo Piazza C. Rosselli, 26 53100 Siena DELIBERAZIONE

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 30/ 36 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 30/ 36 DEL DELIBERAZIONE N. 30/ 36 Oggetto: Indirizzi alle Aziende Sanitarie Locali per l applicazione degli sconti tariffari previsti dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del

Dettagli

PREMESSO normativa nazionale ed a livello di normativa regionale in:

PREMESSO normativa nazionale ed a livello di normativa regionale in: Individuazione dei criteri per l applicazione dell art. 3, commi 10-12-13-14-15 del D.Lgs 29 aprile 1998, n. 124/98 Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del

Dettagli

CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI TRA L AZIENDA

CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI TRA L AZIENDA Allegato alla deliberazione n. 452 del 30.12.2013 CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI TRA L AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA E IL CENTRO DI MEDICINA DELLO SPORT SANT AGOSTINO

Dettagli

La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale.

La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale. La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale. L avvio dell accreditamento per i servizi sociosanitari: governo del processo, criteri, procedure, standard. L avvio dell accreditamento

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 24/09/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 77

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 24/09/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 77 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 16 settembre 2015, n. U00435 L.R. n. 4 del 3 marzo 2003 R.R. n. 2 del 26 gennaio 2007 - Autorizzazione all'esercizio e Accreditamento

Dettagli

da PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL.

da PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL. ALLEGATO A Indicazioni tecniche e operative in attuazione delle Linee guida per l adozione dei Piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della Paratubercolosi

Dettagli

1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010)

1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010) 21 novembre 2013 1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2013 AI SENSI DELLA LEGGE

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO

FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di diritto pubblico C.F. 00303490189 - P. IVA 00580590180 V.le Golgi, 19-27100 PAVIA Tel. 0382 5011 REGOLAMENTO

Dettagli

CONVENZIONE CON LA FONDAZIONE ANT ITALIA ONLUS PER IL SERVIZIO DI OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE CURE PALLIATIVE ONCOLOGICHE ANNO 2014.

CONVENZIONE CON LA FONDAZIONE ANT ITALIA ONLUS PER IL SERVIZIO DI OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE CURE PALLIATIVE ONCOLOGICHE ANNO 2014. DELIBERAZIONE N. DEL OGGETTO: CONVENZIONE CON LA FONDAZIONE ANT ITALIA ONLUS PER IL SERVIZIO DI OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE CURE PALLIATIVE ONCOLOGICHE ANNO 2014. L anno 2014, giorno e mese sopraindicati,

Dettagli

Una Sanità rinnovata per la Liguria

Una Sanità rinnovata per la Liguria LA REGIONE LIGURIA 1 Una Sanità rinnovata per la Liguria Istituzione di A.Li.Sa. e indirizzi per il riordino del S.S.R. Riordino del Servizio Sociosanitario Regionale (ASL Aziende Sociosanitarie Liguri)

Dettagli

DISTRETTO SANITARIO DI SINISCOLA

DISTRETTO SANITARIO DI SINISCOLA DISTRETTO SANITARIO DI SINISCOLA Determinazione n. 1721 del 27 maggio 2016 OGGETTO: Liquidazione prestazioni specialistiche ai convenzionati esterni mese di aprile 2016. Centro Analisi Cliniche AMG SRL

Dettagli

DECRETO N Del 26/02/2016

DECRETO N Del 26/02/2016 DECRETO N. 1322 Del 26/02/2016 Identificativo Atto n. 86 DIREZIONE GENERALE WELFARE Oggetto RINNOVO DELLA COMMISSIONE TECNICO-SCIENTIFICA PER LA PROGRAMMAZIONE E VERIFICA DELLE VACCINAZIONI L'atto si compone

Dettagli

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014

Dettagli

Decreto Presidente Giunta n. 27 del 24/01/2017

Decreto Presidente Giunta n. 27 del 24/01/2017 Decreto Presidente Giunta n. 27 del 24/01/2017 Dipartimento 93 - Direzione di staff della struttura di supporto tecnico operativa alla SDG Oggetto dell'atto: PO FSE CAMPANIA 2014-2020. CONCLUSIONE PROCEDURA

Dettagli

Prot. n. 4419 /ASP/SIGD Roma, 11 / 06 / 2008 Sistemi Informativi e Gestione Dati

Prot. n. 4419 /ASP/SIGD Roma, 11 / 06 / 2008 Sistemi Informativi e Gestione Dati Prot. n. 4419 /ASP/SIGD Roma, 11 / 06 / 2008 Sistemi Informativi e Gestione Dati Ai referenti del flusso FarmED/File F delle Aziende ASL, delle Aziende Ospedaliere, dei Policlinici Universitari, degli

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 532 DEL 15/07/2013

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 532 DEL 15/07/2013 AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 532 DEL 15/07/2013 OGGETTO: Individuazione Unità Operative Semplici

Dettagli

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto

Dettagli

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 731 DEL

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 731 DEL Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 731 DEL 03-12-2015 OGGETTO: CONTRIBUTO ALL AZIENDA OSPEDALIERA DI DESIO E VIMERCATE PER L ATTIVAZIONE DEI PROGETTI RISOCIALIZZANTI A FAVORE DI UTENTI CON

Dettagli

Regolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78

Regolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78 R E G I O N E P U G L I A Regolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78 ART. 1 FINALITA La riabilitazione domiciliare si pone l obiettivo

Dettagli

La riorganizzazione della rete ospedaliera nell area metropolitana bolognese

La riorganizzazione della rete ospedaliera nell area metropolitana bolognese Documento approvato dalla CTSS di Bologna nella seduta del 23.3.2016 La riorganizzazione della rete ospedaliera nell area metropolitana bolognese Bologna, 23 Marzo 2016 a cura di Decreto Ministeriale n.

Dettagli

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA (AOU SASSARI & ASL OLBIA) Avvio fase Sperimentale A cura di: AOU SS ASL 2 OLBIA (BOZZA) Febbraio 2016 1 Premessa:

Dettagli

Manuale dei Flussi Informativi Sanitari NSIS

Manuale dei Flussi Informativi Sanitari NSIS Regione Calabria Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza Manuale dei Flussi Informativi Sanitari NSIS Luglio 2014 UOC GESTIONE SISTEMA INFORMATIVO-CED Nuovo Sistema Informativo Sanitario Il NSIS trova il

Dettagli

DECRETO N Del 30/03/2015

DECRETO N Del 30/03/2015 DECRETO N. 2461 Del 30/03/2015 Identificativo Atto n. 74 DIREZIONE GENERALE SALUTE Oggetto APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO TECNICO FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO-ASSISTENZIALE

Dettagli

previsti per gli ambulatori (allegato 3 del Manuale) ed a quelli generali previsti per tutte le strutture sanitarie (allegato 2 del Manuale).

previsti per gli ambulatori (allegato 3 del Manuale) ed a quelli generali previsti per tutte le strutture sanitarie (allegato 2 del Manuale). REGIONE VENETO Mod. B - copia 7^ legislatura Deliberazione della Giunta n. 549 del 25 febbraio 2005 OGGETTO: D.Lvo. n. 229/1999 D.G.R. n. 2501/2004 Chirurgia ambulatoriale. Struttura extraospedaliera di

Dettagli

PARTE SECONDA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta

PARTE SECONDA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 37 del 05-4-2016 16871 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 08 marzo 2016, n.231 Art. 39 della L.R.

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 67 DEL 19 DICEMBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 67 DEL 19 DICEMBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 67 DEL 19 DICEMBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 26 novembre 2005 - Deliberazione N. 1690 - Area Generale di Coordinamento N. 20

Dettagli

CONTRATTO INTEGRATIVO PER LA DEFINIZIONE DEI GIURIDICI ED ECONOMICI FRA L ATS DELLA MONTAGNA E LANZO HOSPITAL - CLINICA ORTOPEDICA E

CONTRATTO INTEGRATIVO PER LA DEFINIZIONE DEI GIURIDICI ED ECONOMICI FRA L ATS DELLA MONTAGNA E LANZO HOSPITAL - CLINICA ORTOPEDICA E CONTRATTO INTEGRATIVO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI FRA L ATS DELLA MONTAGNA E LANZO HOSPITAL - CLINICA ORTOPEDICA E FISIATRICA - CASA DI CURA PRIVATA S.P.A. 1 QUADRIMESTRE 2016

Dettagli

Il modello organizzativo delle Breast Unit nella Regione Veneto

Il modello organizzativo delle Breast Unit nella Regione Veneto Il modello organizzativo delle Breast Unit nella Regione Veneto Claudio Pilerci Direttore Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria Regione del Veneto Il modello organizzativo delle Breast Unit nella

Dettagli

IL COORDINATORE UNICO S.C. LIBERA PROFESSIONE E MARKETING

IL COORDINATORE UNICO S.C. LIBERA PROFESSIONE E MARKETING ATTI del DIRETTORE GENERALE dell anno 2016 Deliberazione n. 0000880 del 01/06/2016 - Atti U.O. SC Libera Professione e Marketing Oggetto: SPERIMENTAZIONE CLINICA DELLO STUDIO 192024-092, DA EFFETTUARSI

Dettagli

DECRETO n. 5 del 01/02/2017

DECRETO n. 5 del 01/02/2017 Delibera del Consiglio dei Ministri dell'11/12/2015 per l'attuazione del piano di rientro dei disavanzi del settore sanitario della Regione Campania Il Commissario ad Acta Dr. Joseph Polimeni Il Sub Commissario

Dettagli

TRA. di seguito denominata AOSP BO, con sede in Bologna - via Albertoni n. 15, nella persona del Dirigente

TRA. di seguito denominata AOSP BO, con sede in Bologna - via Albertoni n. 15, nella persona del Dirigente TRA L'Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna - Policlinico S. Orsola Malpighi, (CF 92038610371) di seguito denominata AOSP BO, con sede in Bologna - via Albertoni n. 15, nella persona del Dirigente

Dettagli

Le modalità della verifica tra procedure, requisiti e problematiche: differenze e analogie tra sanitario e socio-sanitario

Le modalità della verifica tra procedure, requisiti e problematiche: differenze e analogie tra sanitario e socio-sanitario Corso di Aggiornamento Professionale I Sistemi di Autorizzazione e Accreditamento per le Strutture Sanitarie e Socio-Sanitarie. Un confronto di esperienze. 9 10 Ottobre 2006 Le modalità della verifica

Dettagli

Consiglio Regionale della Puglia 1

Consiglio Regionale della Puglia 1 1 LEGGE REGIONALE 08 APRILE 2011, N. 5 Norme in materia di Residenze sanitarie e socio-sanitarie assistenziali (RSSA), riabilitazione e hospice e disposizioni urgenti in materia sanitaria 2 LEGGE REGIONALE

Dettagli

Direzione delle Attività riguardanti la Sanità ed i Rapporti con il S.S.N. e S.S.R.

Direzione delle Attività riguardanti la Sanità ed i Rapporti con il S.S.N. e S.S.R. ATTO DI MODIFICA DEL PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E L UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI STIPULATO IL 12 MARZO 2003, PER LA DISCIPLINA DELLA INTEGRAZIONE FRA ATTIVITA DIDATTICHE, SCIENTIFICHE

Dettagli

PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO

PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO ALLEGATO 10B PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO All inizio della gravidanza, possibilmente nel PRIMO TRIMESTRE (entro 13 settimane+6

Dettagli

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale 11 novembre 2015, ore 13 Sala Caduti di Nassirya Senato della Repubblica Italo Penco Direttore sanitario Fondazione Roma Sanità OMS: i bisogni

Dettagli

03/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 53. Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta

03/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 53. Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 20 giugno 2014, n. U00210 Azienda A.R.E.S. 118 "autorizzazione all'assunzione in deroga al blocco del turn over - anno 2014".

Dettagli

APPROPRIATEZZA NELLA EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI MEDICINA DI LABORATORIO primi provvedimenti

APPROPRIATEZZA NELLA EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI MEDICINA DI LABORATORIO primi provvedimenti APPROPRIATEZZA NELLA EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI MEDICINA DI LABORATORIO primi provvedimenti Premessa Il documento proposto dal Ministero individua come a rischio di inappropriatezza alcuni esami di

Dettagli

Bur 152 del 30/10/2014

Bur 152 del 30/10/2014 Bur 152 del 30/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE ASSISTENZA OSPEDALIERA E SPECIALISTICA 20 ottobre 2014, n. 139 Prestazioni di Chirurgia Ambulatoriale (PCA) - Autorizzazione

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 gennaio 2009, n. 20

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 gennaio 2009, n. 20 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 gennaio 2009, n. 20 Riformulazione D.G.R. n. 362/05 e 1027/06. Adozione definitiva note AIFA anni 2006, 2007 e 2008. Assente l Assessore alle Politiche della Salute,

Dettagli

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 173 del 18/12/2014

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 173 del 18/12/2014 Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 173 del 18/12/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO ORGANIZZAZIONE ASSISTENZA OSPEDALIERA E SPECIALISTICA 10 dicembre 2014, n. 195 Prestazioni di Chirurgia

Dettagli

VISTA la deliberazione giuntale n. 575/2011. VISTA la DGR 609/2013 del 19 agosto VISTO il decreto del Commissario ad Acta n.

VISTA la deliberazione giuntale n. 575/2011. VISTA la DGR 609/2013 del 19 agosto VISTO il decreto del Commissario ad Acta n. Pag. 166 Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XLVI - N. 101 Speciale (29.07.2016) DECRETO 05.07.2016, n. 75 Approvazione del documento tecnico PDTA del diabete. IL COMMISSARIO AD ACTA VISTA

Dettagli

DETERMINAZIONE. Estensore CIOFFI STEFANIA. Responsabile del procedimento DI GIAMMARCO GIADA. Responsabile dell' Area AD INTERIM A.

DETERMINAZIONE. Estensore CIOFFI STEFANIA. Responsabile del procedimento DI GIAMMARCO GIADA. Responsabile dell' Area AD INTERIM A. REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: SALUTE E POLITICHE SOCIALI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA DETERMINAZIONE N. G00538 del 29/01/2016 Proposta n. 114 del 12/01/2016 Oggetto: Approvazione delle linee

Dettagli

OSPEDALE SAN RAFFAELE SRL Struttura di ricovero e cura - IRCCS Ospedale San Raffaele

OSPEDALE SAN RAFFAELE SRL Struttura di ricovero e cura - IRCCS Ospedale San Raffaele Dati relativi all'ente Codice Ente Ente Indirizzo Telefono Fax e-mail 07636600962 VIA OLGETTINA 60-20132 - MILANO (MI) 0226432242 0226432170 VARI INDIRIZZI - VEDI NOTE Dati relativi alla Struttura Codice

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU3S1 21/01/2016

REGIONE PIEMONTE BU3S1 21/01/2016 REGIONE PIEMONTE BU3S1 21/01/2016 Codice A1401A D.D. 17 novembre 2015, n. 745 Approvazione azioni mirate "Sorveglianza epidemiologica delle Infezioni Sessualmente Trasmesse" e dell'hiv. Impegno e assegnazione

Dettagli

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITÀ SERVIZIO PROGRAMMAZIONE ASSISTENZA OSPEDALIERA E SPECIALISTICA E ACCREDITAMENTO PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA

Dettagli

Delibera di Giunta - N.ro 2005/293 - approvata il 14/2/2005 Oggetto: ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DELLE STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE E DEI PROFESSIONISTI PER L'ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE E

Dettagli

L.R. n. 11 del 4 agosto 2003 indirizzi per l applicazione delle sanzioni amministrative

L.R. n. 11 del 4 agosto 2003 indirizzi per l applicazione delle sanzioni amministrative Ai Direttori Generali - Aziende Sanitarie Locali - Aziende Ospedaliere Ai Commissari Straordinari IRCCS di diritto pubblico Ai Legali Rappresentanti - Ospedali Classificati - IRCCS di diritto privato -

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-12-2011 REGIONE LIGURIA LEGGE N. 36 del 2011 - ULTERIORI DISPOSIZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE E IN MATERIA DI SERVIZI SOCIALI E DI COOPERAZIONE

Dettagli