Bilancio di Sostenibilità Eni 2006

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1 Bilancio di Sostenibilità Eni 2006

2 MISSIONE Siamo un impresa integrata nell energia, impegnata a crescere nell attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Tutti gli uomini e le donne di Eni hanno una passione per le sfide, il miglioramento continuo, l eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all ambiente e all integrità. I Paesi di attività di Eni EUROPA Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ungheria CIS Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia, Turkmenistan AFRICA Algeria, Angola, Camerun, Ciad, Congo, Costa d Avorio, Egitto, Gabon, Libia, Mali, Marocco, Mozambico, Nigeria, Tunisia MEDIO ORIENTE Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iran, Kuwait, Oman, Qatar ASIA CENTRALE India, Pakistan ASIA SUD-ORIENTALE E OCEANIA Australia, Cina, Indonesia, Malaysia, Papua-Nuova Guinea, Thailandia, Timor Est AMERICHE Argentina, Brasile, Canada, Ecuador, Messico, Perù, Stati Uniti, Trinidad & Tobago, Venezuela Le immagini della storia di Eni che illustrano questo Bilancio di Sostenibilità sono state fornite dall Archivio Storico. Tutte le altre fotografie sono state scattate da persone di Eni nell ambito del concorso fotografico La fotografia del Pianeta Eni e rappresentano i luoghi, i volti e le esperienze dell azienda. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno partecipato. Per ognuno di loro Eni ha piantato un albero, contribuendo all iniziativa Roma per Kyoto.

3 Parte I - Eni, le sfide e gli impegni per la Sostenibilità Parte II - La gestione integrata della Sostenibilità Parte III - La Sostenibilità come impegno trasversale Parte IV - Eni e il futuro dell energia Appendici La missione di Eni Lettera dell Amministratore Delegato La carta d identità di Eni La Sostenibilità in Eni L impegno per lo sviluppo sostenibile Aspetti di Sostenibilità nella storia di Eni La Corporate Governance e l Etica d impresa Il sistema di Corporate Governance L Etica d impresa Il modello di Sostenibilità e il coinvolgimento degli stakeholder Il modello di Sostenibilità Il coinvolgimento degli stakeholder Le persone Il valore delle persone e gli impegni di Eni La selezione, l inserimento e lo sviluppo La formazione e la gestione della conoscenza Il coinvolgimento dei dipendenti L internazionalizzazione e la diversità Le relazioni industriali e i labour standards La salute a la sicurezza La security La gestione dei fornitori L ambiente La tutela dell ambiente Le risorse idriche L atmosfera Il suolo La biodiversità La gestione dei rifiuti Il territorio e le comunità L integrazione delle attività nel territorio Le iniziative nei Paesi I clienti Il marchio Eni La commercializzazione dei carburanti La distribuzione del gas e dell elettricità Il futuro dell energia in un mondo interdipendente Il futuro delle fonti fossili Lo sviluppo del gas e la leadership Eni Le nuove partnership strategiche L innovazione tecnologica Il ruolo dell innovazione tecnologica Le linee strategiche Il cambiamento climatico e l efficienza energetica Il piano di risposta al cambiamento climatico L Emission Trading e i meccanismi flessibili L efficienza energetica Eni in Nigeria I principali indicatori di Sostenibilità Nota metodologica Indagine Eurisko sul Bilancio di Sostenibità Eni 2006 Attestazione di conformità Tabella di corrispondenza GRI

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5 ENI SOSTENIBILITÀ 2006 / LETTERA DELL AMMINISTRATORE DELEGATO Lettera dell Amministratore Delegato Paolo Scaroni Questo primo Bilancio di Sostenibilità nasce dal forte impegno di Eni per lo sviluppo sostenibile e rappresenta molto di più di una semplice innovazione nel nostro modo di rendere conto agli stakeholder. È infatti parte di un più ampio percorso intrapreso nell ultimo anno per identificare e attuare impegni e azioni concrete. Il nostro obiettivo è di gestire nell eccellenza la complessità di una grande impresa integrata nell energia e costruire un futuro migliore per tutti noi. Nella consapevolezza che esiste una correlazione positiva tra creare valore, rafforzare il patrimonio immateriale e perseguire rapporti intensi e costruttivi con le realtà che Eni incontra nel suo operare, abbiamo introdotto un sistema integrato e trasversale di gestione della Sostenibilità. Abbiamo tracciato una rotta distintiva ed autonoma nell approccio a questo tema ed abbiamo posto l attenzione sugli aspetti realmente importanti per noi e per i nostri stakeholder. La nostra azione sarà sempre più orientata a valorizzare le persone, a contribuire allo sviluppo e al benessere delle comunità nelle quali operano, a rispettare l ambiente, ad investire nell innovazione tecnologica, a perseguire l efficienza energetica, a mitigare i rischi del cambiamento climatico. La crescente domanda di energia e la difficoltà nell accesso alle nuove riserve di idrocarburi richiedono un salto in avanti nei modelli di collaborazione con i Paesi produttori. A 50 anni dalla firma del primo contratto in cui venne applicata la Formula Mattei, un modo nuovo di stabilire rapporti paritetici che scardinò le logiche dell epoca, Eni continua ad essere all avanguardia nei rapporti contrattuali con le compagnie petrolifere nazionali come dimostra l accordo di partnership strategica con la società russa Gazprom, che prevede la fornitura di gas naturale fino al 2035 e lo sviluppo di progetti comuni integrati in diversi Paesi. Visione di lungo termine significa anche impegno per assicurare la disponibilità delle tecnologie necessarie ad acquisire e rendere sostenibili nel tempo vantaggi competitivi e a rispondere tempestivamente ai nuovi scenari del settore. Abbiamo aumentato gli investimenti in ricerca e lanciato programmi ambiziosi per scoprire elementi di discontinuità tecnologica nelle frontiere più avanzate delle fonti rinnovabili e dell efficienza energetica. Eni opera nel mondo, anche in territori remoti, con culture diverse, con situazioni politiche non sempre allineate a quello che noi occidentali consideriamo il giusto. Le tematiche che riguardano l Uomo, i Diritti Umani, il rispetto delle culture sono per noi all ordine del giorno: a queste abbiamo dedicato una nuova politica aziendale. Con questo Bilancio vogliamo condividere la nostra visione e il nostro impegno per lo sviluppo sostenibile con tutti gli uomini e le donne di Eni e con gli altri stakeholder, per continuare insieme il percorso intrapreso con passione e con orgoglio. 5

6 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / ENI, LE SFIDE E GLI IMPEGNI PER LA SOSTENIBILITÀ Parte I Giuseppe Nardacchione, Italia - Nuvole allo specchio

7 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / ENI, LE SFIDE E GLI IMPEGNI PER LA SOSTENIBILITÀ Eni, le sfide e gli impegni per la Sostenibilità

8 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / ENI, LE SFIDE E GLI IMPEGNI PER LA SOSTENIBILITÀ La carta d identità di Eni Eni Ricavi milioni di euro Utile netto adjusted milioni di euro Investimenti tecnici milioni di euro Dipendenti unità al Exploration & Production Eni ricerca e produce idrocarburi in Italia, Africa Settentrionale, Africa Occidentale, Mare del Nord, Golfo del Messico, Indonesia e Australia e in zone ad alto potenziale quali l area del Mar Caspio, il Medio e l Estremo Oriente e l Alaska. Sulla base dei valori di mercato del greggio al , le riserve certe sono 6,44 miliardi di boe con un tasso di rimpiazzo organico del 65% e un indice di vita utile residua di 10 anni. Ricavi milioni di euro Utile netto adjusted milioni di euro Investimenti tecnici milioni di euro Dipendenti unità al Produzione migliaia di boe al giorno Gas & Power L attività Gas & Power copre tutte le fasi della catena del valore del gas: approvvigionamento, trasporto, distribuzione e vendita, attraverso un modello di business integrato, unico nel suo genere. Eni è il primo operatore per vendite nel mercato europeo del gas e vanta un solido posizionamento competitivo grazie alla disponibilità di gas sia da produzione sia da contratti di fornitura di lungo termine, all accesso al sistema di infrastrutture e all ampio portafoglio clienti. Attraverso EniPower, Eni opera anche nella generazione e commercializzazione di energia elettrica. Ricavi milioni di euro Utile netto adjusted milioni di euro Investimenti tecnici milioni di euro Dipendenti unità al Vendite 97,48 miliardi di m 3 di gas Refining & Marketing Eni opera nella raffinazione e commercializzazione dei prodotti petroliferi come primo operatore in Italia e ha un solido posizionamento competitivo in selezionate aree di consumo dell Europa. Le attività del settore Refining & Marketing costituiscono un sistema integrato, grazie anche al supporto di asset di valore della logistica, in grado di massimizzare le economie di costo e di generare soddisfacenti ritorni. Nell attività di distribuzione rete Eni è leader in Italia con il marchio Agip. Ricavi milioni di euro Utile netto adjusted 629 milioni di euro Investimenti tecnici 645 milioni di euro Dipendenti unità al Vendite 51,13 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi Petrolchimica Eni, attraverso Polimeri Europa, gestisce la produzione e la commercializzazione di un ampio portafoglio di prodotti, potendo contare su una gamma di tecnologie proprietarie, impianti all avanguardia ed una rete distributiva capillare ed efficiente. I business strategici del polo petrolchimico riguardano: la chimica di base, le materie plastiche e le gomme sintetiche. Ricavi milioni di euro Utile netto adjusted 174 milioni di euro Investimenti 99 milioni di euro Dipendenti unità al Produzione migliaia di tonnellate di prodotti petrolchimici Ingegneria e Costruzioni La significativa presenza nel business dell ingegneria e dei servizi all industria petrolifera, attraverso Saipem, fornisce a Eni la disponibilità di tecnologie e di competenze distintive nella progettazione ed esecuzione di progetti complessi, rappresentando un elemento chiave a supporto della strategia di crescita e di innovazione di Eni. La recente integrazione di Snamprogetti ha contribuito al rafforzamento del posizionamento competitivo di Saipem, attraverso un portafoglio di business complementare con una più ampia clientela e un importante presenza geografica. Ricavi milioni di euro Utile netto adjusted 400 milioni di euro Investimenti tecnici 591 milioni di euro Dipendenti unità al Altre attività Attraverso le proprie controllate, Eni è presente anche in altri settori industriali, tra cui: la riqualificazione ambientale di aree contaminate, la fornitura di servizi completi di ingegneria offshore, il Facility Management. Ricavi 823 milioni di euro Utile netto adjusted -301 milioni di euro Investimenti tecnici 72 milioni di euro Dipendenti unità al Eni Corporate e Società Finanziarie Eni Corporate copre la pianificazione strategica, la gestione delle risorse umane, la finanza, l amministrazione e l information technology, gli affari legali, gli affari internazionali, la ricerca e sviluppo di corporate. Eni attraverso Enifin SpA, Sofid SpA e Eni International BV, effettua servizi finanziari principalmente per finalità interne. Ricavi milioni di euro Utile netto adjusted 54 milioni di euro Investimenti tecnici 88 milioni di euro Dipendenti unità al

9 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / ENI, LE SFIDE E GLI IMPEGNI PER LA SOSTENIBILITÀ La Sostenibilità in Eni Ripartizione del valore aggiunto agli stakeholder Eni, nello svolgimento delle proprie attività, è orientata a garantire il pieno rispetto delle aspettative di tutti gli stakeholder con cui entra in contatto, anche attraverso una generazione di valore diffusa, che vada a beneficio di tutti. Nel 2006, attraverso lo svolgimento delle proprie attività, Eni ha distribuito ai propri stakeholder circa milioni di euro, pari al 28% del valore della produzione. Ripartizione del valore aggiunto % 16% Risorse umane Stati e Pubbliche Amministrazioni Finanziatori Azionisti Sistema Impresa 20% 42% 2% Sicurezza delle persone Indice di frequenza infortuni dipendenti Nel 2006 gli indici infortunistici dei dipendenti e dei contrattisti hanno raggiunto i minimi storici. L indice di frequenza è stato pari a 3,07 con una riduzione del 3% rispetto all anno precedente; quello di gravità è stato pari a 0,09, inferiore del 10% rispetto al Malgrado l attenzione posta nello svolgimento delle attività produttive, si sono verificati 2 incidenti mortali a dipendenti. 5,00 3,75 2,50 1, Emissioni di gas serra (GreenHouse Gasses - GHG) Le emissioni di GHG si sono ridotte del 3,9% nel In particolare, le emissioni di CO2 eq da flaring e venting, che costituiscono il 28% delle emissioni totali di GHG, sono diminuite del 21,5% rispetto al 2005, pur a fronte di un aumento della produzione di idrocarburi. Emissioni di GHG 75 (Mln ton CO2eq) da flaring e venting da altre fonti Efficienza energetica nelle raffinerie Nel quadriennio gli investimenti in progetti di Energy Saving della Divisione R&M hanno permesso di conseguire a regime, risparmi energetici per oltre 90 ktep/a, risultato che ha comportato un importante miglioramento dell efficienza energetica di circuito ed una riduzione delle emissioni di CO2 pari a circa ton/a. L Energy Intesity Index delle raffinerie Eni nel 2006 è inferiore alla media europea (80) e alla media italiana (81). Progetti nelle raffinerie Risparmi a regime (ktep/a) 90 Riduzione Emissioni CO2 a regime (kton/a) 270 Certificazioni HSE Le certificazioni conseguite negli anni riguardano sia la gestione ambientale (Norma ISO 14001:2004, Regolamento CE n. 761/2001 o EMAS II Sistema comunitario di ecogestione e audit), sia la gestione della tutela della salute e della sicurezza (Norma OHSAS 18001:1999). A fine 2006 il numero delle certificazioni ottenute è stato 185 (155 a fine 2005). Certificazioni 200 (numero) Certificazioni ISO Certificazioni EMAS Certificazioni OHSAS Certificazioni di altro tipo Iniziative a favore delle comunità Eni definisce le aree prioritarie di intervento a favore delle comunità locali sulla base del confronto con gli stakeholder e delle valutazioni di impatto sociale e ambientale. Nel 2006 ha speso 74,70 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione di Eni nel 2007 approva le Linee Guida per la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani che definiscono i principi di riferimento per la tutela e la promozione dei Diritti Umani nello svolgimento delle attività aziendali a partire dai principi già espressi nel Codice di Comportamento. Sviluppo delle comunità: investimenti per settore di intervento % 54% 4% 2% 2% 13% 4% 13% Sanità Addestramento professionale Formazione Cultura Ambiente Sviluppo socio-economico Infrastrutture e interventi sociali Altra tipologia 9

10 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / ENI, LE SFIDE E GLI IMPEGNI PER LA SOSTENIBILITÀ L impegno per lo sviluppo sostenibile Governance Sfide Impegni Azioni La presenza internazionale e l'impatto economico a livello locale e globale del settore oil & gas determina una crescente attenzione alla trasparenza dei processi di governance, ai rapporti con i governi dei Paesi in cui opera, all'impegno per lo sviluppo di un modello di crescita sostenibile e al coinvolgimento di tutti gli stakeholder. Mantenere e rafforzare un sistema di governance che rappresenti la best practice internazionale, in grado di gestire la complessità dei contesti in cui Eni si trova a operare in numerosi Paesi del mondo e delle sfide da affrontare per lo sviluppo sostenibile. Adottare forme sistematiche di engagement degli stakeholder, estendendo il dialogo sui temi della Sostenibilità con i legittimi portatori d'interesse. Revisione e aggiornamento del Codice di Comportamento e dei relativi processi di implementazione; Realizzazione di una piattaforma di knowledge management per la gestione integrata della security, finalizzata all efficace prevenzione e risposta alle emergenze e all implementazione effettiva dei Voluntary Principles; Inserimento di clausole relative alla tutela dei Diritti Umani nei nuovi contratti con fornitori di servizi di security, oltre all obbligo di compliance del Codice di Comportamento. Attuazione del piano di incontri bilaterali e multilaterali con i principali stakeholder sui temi della Sostenibilità in particolare su Diritti Umani, trasparenza, temi ambientali globali e casi Paese. Persone Sfide Impegni Azioni A seguito dell'espansione del settore oil & gas in aree di frontiera e del crescente impegno per lo sviluppo di progetti sempre più complessi, sta diventando un fattore critico la disponibilità di personale qualificato. La gestione operativa, dipendente in larga misura dalla professionalità delle persone impiegate e dalla loro motivazione, è un importante fattore di successo. Cresce pertanto la competizione per assumere e trattenere le risorse qualificate, la necessità di favorire lo sviluppo del personale a livello locale, promuovendo al contempo la tutela della salute e garantendo elevati standard di sicurezza. Creare un clima aziendale di collaborazione e partecipazione agli obiettivi d impresa anche attraverso il miglioramento del benessere organizzativo e promuovere la Sostenibilità a tutti i livelli dell organizzazione. Attrarre, gestire e motivare le migliori risorse a livello nazionale e internazionale realizzando coerenti iter di crescita professionale, sviluppando il potenziale delle persone in azienda e valorizzandone le diversità. Promuovere la salute del personale e garantire la sicurezza dei dipendenti, dei contrattisti e delle comunità. Inserimento di parametri di Sostenibilità negli MBO manageriali e nelle valutazioni delle performance; Realizzazione del progetto Cascade, finalizzato al coinvolgimento di tutta la popolazione aziendale sugli obiettivi strategici; Avvio di un programma di misura e analisi del clima interno e nuove iniziative per equilibrare le esigenze vita - lavoro; Piano di formazione e di change management in tema di Sostenibilità e azioni di comunicazione e formazione per la promozione della Policy sui Diritti Umani. Attuazione di un sistema coerente di relazioni industriali in tutte le aree geografiche in cui Eni opera; Promozione degli strumenti di knowledge management e valorizzazione professionale tramite piani di mobilità Italia - estero; Attuazione di piani di formazione, comunicazione e sensibilizzazione per la valorizzazione delle diversità. Diffusione delle certificazioni OHSAS 18001; Avvio di un progetto pilota, rivolto ai dipendenti, di prevenzione delle malattie cardiovascolari e neoplastiche; Estensione del Programma E-Medicine, per la prevenzione e il supporto medico a distanza; Promozione di formazione specialistica per il personale sanitario locale ed educazione sanitaria per i dipendenti locali; Prosecuzione degli studi di impatto sulla salute delle comunità per i nuovi progetti. Ambiente Sfide Impegni Azioni Soddisfare la crescita mondiale della domanda di energia mitigando al contempo le emissioni e gli impatti sugli ecosistemi è uno dei temi principali a cui il settore energetico deve contribuire a dare una risposta. Migliorare l efficacia dei sistemi di gestione e reporting. Ridurre l impatto ambientale locale delle attività migliorando le performance ambientali e attuando interventi di conservazione della biodiversità e di recupero e riutilizzo delle risorse. Ampliamento della certificazione ISO delle consociate estere; Completamento, entro il 2010, della registrazione EMAS di tutte le raffinerie e delle centrali di produzione di energia elettrica; Aggiornamento del sistema di reporting della performance HSE che acquisirà, entro l anno, cadenza trimestrale. Ulteriori investimenti in impianti che riducono le emissioni di SOx e NOx nella produzione di carburanti e di energia e immissione nei mercati di carburanti più efficienti e a basso tenore di zolfo; Realizzazione e completamento di impianti volti al recupero e riutilizzo delle acque di processo e delle acque di falda presso le principali raffinerie; Sviluppo di nuovi progetti in Ecuador e Mar Artico per la valutazione dello stato della biodiversità come strumento per identificare e ridurre i potenziali impatti delle operazioni di exploration & production; Definizione di protocolli internazionali per la difesa di aree sensibili nell ambito delle attività di pianificazione delle emergenze. 10

11 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / ENI, LE SFIDE E GLI IMPEGNI PER LA SOSTENIBILITÀ Cambiamento Climatico Sfide Impegni Azioni Eni ritiene, allo stato delle conoscenze attuali, che l'utilizzo dei combustibili fossili possa contribuire al cambiamento climatico del pianeta. Contribuire agli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto e perseguire una politica di riduzione delle emissioni di CO2 a livello globale. Innovazione Tecnologica Sfide Impegni Azioni Sviluppo in via preferenziale delle fonti fossili a bassa intensità di carbonio, in particolare il gas naturale; Proseguimento del programma Gas Master Plan di riduzione delle emissioni da gas flaring attraverso il recupero di gas; Candidatura di due progetti Clean Development Mechanism (CDM) all approvazione del UN Executive Board nel piano ; Interventi di energy saving pianificati per il settore raffinazione (impegno economico , 30 milioni di euro) che comporteranno una maggior efficienza per un controvalore di circa 40 milioni di euro annui dal 2010 in poi; Completamento di investimenti relativi alla realizzazione di cicli combinati cogenerativi delle centrali di Enipower entro il 2010 con un investimento che a fine periodo raggiungerà i 2,5 miliardi di euro; Azioni di informazione, formazione e promozione del risparmio energetico presso i consumatori finali. Per far fronte alla domanda di energia in un mercato caratterizzato dall interdipendenza tra Paesi, è necessario che l innovazione tecnologica di Eni svolga un ruolo attivo sul piano della Sostenibilità, attraverso l ottimizzazione delle riserve esistenti, lo sviluppo di prodotti ad elevata qualità e a minor impatto ambientale e l investimento per l introduzione e l utilizzo delle fonti di energia rinnovabili. Sviluppare tecnologie per aumentare la disponibilità di idrocarburi, massimizzando l utilizzo delle riserve esistenti e salvaguardando l ambiente e la sicurezza. Contribuire alla riduzione del cambiamento climatico investendo in innovazioni quali le tecnologie solari emergenti. Sviluppo, attraverso la tecnologia EST di combustibili per autotrazione che utilizzano anche risorse non convenzionali. Completamento del processo di validazione tecnologica sul progetto pilota della raffineria di Taranto; Sviluppo della tecnologia TAP che consente il trasporto del gas naturale ad alta pressione e su lunghe distanze. Sviluppo di competenze tecnologiche nel campo del confinamento geologico della CO2 e avvio di attività pilota; Avvio, a partire dal 2007, delle attività di ricerca e sviluppo di medio - lungo termine Along with Petroleum relative all utilizzo della fonte solare e alla produzione di bio-carburanti; Conversione di CO2 con biofissazione, attraverso un progetto che punta a ottenere la purificazione di acque reflue da raffinerie con la crescita di biomassa, a sua volta utilizzata per la produzione di biocarburanti. Territorio e Comunità Sfide Impegni Azioni La maggior parte delle riserve oggi disponibili sono localizzate in Paesi caratterizzati da situazioni socioeconomiche complesse. Il coinvolgimento degli stakeholder locali e l'impegno per lo sviluppo sostenibile delle comunità, rappresentano efficaci strumenti per il raggiungimento del consenso sul territorio, di gestione del rischio, oltre che elementi di vantaggio competitivo. Anticipare costantemente la normativa, l evoluzione della qualità dei carburanti e delle motorizzazioni e le richieste dei clienti, presidiando e estendendo la commercializzazione di carburanti a elevate prestazioni e a ridotto impatto ambientale. Collaborare con i governi e le autorità locali e nazionali sui temi prioritari. Migliorare l efficacia dei sistemi di valutazione degli investimenti e del sistema di gestione e reporting. Clienti Sfide Impegni Azioni Sviluppo di tecnologie, attraverso il progetto SCT - CPO (Short Contact Time Cathalytic Partial Oxidation) atte a produrre idrogeno ad alta efficienza, al fine di migliorare la qualità ambientale della benzina e dei diesel convenzionali; Sviluppo, attraverso il progetto Clean Diesel, di tecniche in grado di produrre carburanti di alta qualità; Avvio di attività di produzione di biocarburanti. Integrazione del concetto di trasparenza dei pagamenti (EITI) in tutti i Paesi di presenza operativa e pubblicazione dei dati sui pagamenti effettuati; Attuazione secondo criteri di partecipazione attiva delle comunità, delle iniziative e dei progetti previsti dagli accordi, dai contratti con i Governi e le Amministrazioni nelle aree geografiche di presenza. Integrazione della metodologia di Social Impact Assessment, Strategic Impact Assessment e Health Impact Assessment all interno della procedura di valutazione e controllo degli investimenti; Miglioramento del sistema di reporting delle performance e monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi di Sostenibilità. L aumento della presenza di nuovi operatori, ha generato negli ultimi anni un incremento della concorrenza nel mercato dell energia. Eni crede nella centralità del cliente e intende attuare una politica commerciale sempre più efficace e competitiva, attraverso un offerta diversificata, servizi a valore aggiunto e una pluralità di canali di contatto, presidiati da sistemi di Customer Relationship Management. Esprimere il massimo in termini di qualità di servizio e prodotto. Tutelare l ambiente e la sicurezza dei clienti. Espansione dell offerta integrata di gas e di energia elettrica; Miglioramento continuo del servizio erogato, anche attraverso l incremento delle stazioni di servizio gestite direttamente e ampliamento dell offerta non-oil che consentirebbe anche di ridurre i margini oil e quindi i prezzi al consumo dei carburanti; Monitorare costantemente la customer satisfaction e pianificare interventi per soddisfare le crescenti aspettative dei clienti. Incremento e sviluppo di stazioni Multienergy dotate di pannelli fotovoltaici e che distribuiscono metano, GPL e idrogeno, oltre ai carburanti tradizionali; Ulteriore sviluppo e commercializzazione di prodotti di elevata qualità e di basso impatto ambientale; Continue diagnosi energetiche e normative degli impianti e delle principali apparecchiature (gas), al fine di aumentare l efficienza energetica e ridurre al minimo gli impatti ambientali dei consumatori finali. 11

12 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / ENI, LE SFIDE E GLI IMPEGNI PER LA SOSTENIBILITÀ Aspetti di Sostenibilità nella storia di Eni Con la legge 136 del fe bbraio 1953 viene istituito l Ente Nazionale Idrocarburi (ENI, oggi Eni), di cui Enrico Mattei è Presidente. Il primo decennio è fortemente segnato dalla vision di Mattei che combina una strategia vincente sui mercati internazionali, stringendo alleanze commerciali con molti Paesi produttori, a una forte attenzione all uomo (dipendenti e clienti) e all ambiente, investendo in ricerca e in strutture di eccellenza e di avanguardia In anticipo rispetto alle crisi petrolifere dei primi anni 70, Eni inizia a investire sistematicamente nel gas già a partire dal 1968, con l avvio della costruzione del rigassificatore di Panigaglia. Il 1969 vede la sigla del primo accordo con l URSS per la fornitura di gas naturale, seguito poi nel 1973 dall accordo con l algerina Sonatrach. Nel 1974 vengono completati il metanodotto transaustriaco e quello sovietico, mentre nel 1977 vengono potenziati i campi di stoccaggio per le riserve strategiche di gas. Nel 1970 viene istituito il fondo sociale dei lavoratori, integrato nel tempo secondo le loro indicazioni. La produzione di Eni (migliaia di boe/giorno) 2000 Totale 1800 Gas naturale Petrolio Nel 1987 viene avviato il Green River Project nel Delta del Niger, finalizzato alla cooperazione agricola con l impiego di personale locale formato da Eni. Nel 1992 Tragaz (Consorzio Snamprogetti/Nuovo Pignone) stipula un contratto con Gazprom per la modernizzazione dei gasdotti della rete russa, garantendo così un servizio più efficiente e soprattutto più sicuro. Il 1992 è l anno che vede la nascita di Eni SpA Tra il 1995 e il 2001 è collocato in borsa quasi il 70% di Eni SpA con un incasso per lo Stato di circa 24 miliardi di euro. Nel 1999 viene siglato l accordo con Gazprom che dà avvio alla costruzione del gasdotto Blue Stream, che collega la Russia alla Turchia attraversando il Mar Nero a una profondità di metri. Nel 2004 viene realizzato il gasdotto Green Stream che, partendo dalla Libia, attraversa il Mediterraneo per 520 chilometri a una profondità di metri. Nel 2001 Eni diviene operatore unico a Kashagan, in Kazakhstan, Paese con cui ha accordi dal

13 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / ENI, LE SFIDE E GLI IMPEGNI PER LA SOSTENIBILITÀ I primi passi verso la Sostenibilità Nel 1978 Eni avvia l organizzazione di un programma operativo nel settore delle fonti rinnovabili e della conservazione energetica, che porta nel 1980, nell ambito dell esplorazione geotermica, all impiego di fluidi geotermici nel riscaldamento civile e per usi industriali. Gli alti standard di ricerca permettono inoltre la realizzazione di opere tecnicamente ambiziose, come il sistema di metanodotti Transmed (inaugurato nel 1983), lungo 2000 chilometri, di cui 155 attraverso il Mediterraneo, che ha una profondità di posa di 600 metri. Nel 1986 vengono inoltre messe a punto nuove tecnologie d avanguardia nel campo della produzione in alti fondali, come il sistema Swacs che utilizza segnali acustici. Architettura sostenibile Il 10 agosto 1958 fu inaugurato il villaggio sociale di Borca di Cadore (BL), nato dal genio di Edoardo Gellner. Ideate per le vacanze dei dipendenti, le villette rappresentano ancora oggi un esperimento riuscito di integrazione tra architettura e ambiente, costruite con materiali eco-compatibili e bene integrate con il paesaggio. Le abitazioni furono pensate per ospitare i lavoratori Eni e le loro famiglie, senza privilegi o distinzioni: nessuna struttura più bella o elegante di altre, in funzione delle gerarchie aziendali. L attenzione al cliente Ancora prima della costituzione di Eni, per emergere in un mercato presidiato da concorrenti aggressivi, ai gestori delle aree di servizio Agip furono date indicazioni precise sul comportamento da tenere: gentilezza, rapidità, efficienza in grado di soddisfare le esigenze del cliente. Al rifornimento di carburante si affiancarono, fin dal 1953, bar e ristoranti in cui i prodotti, selezionati con rigore, venivano offerti da personale qualificato. Il benessere dei dipendenti Nel 1953 si avviò la costruzione di un villaggio residenziale a San Donato Milanese, dove l azienda aveva posto il suo quartier generale, pensato su misura per i dipendenti. Le case, i laboratori di ricerca e i palazzi uffici di quest area, che dal 1954 prese il nome di Metanopoli, sono immersi nel verde e disposero da subito di servizi collettivi tra cui un asilo, una scuola, un cinema e un centro sportivo. Il tentativo di creare un villaggio con una eccellente qualità della vita ebbe esiti molto positivi, come conferma ancora oggi l apprezzamento che il mercato immobiliare continua a dare dell area di Metanopoli Il 2006 è l anno dell accordo storico tra Eni e Gazprom, con scadenza al L accordo prevede anche il prolungamento del Blue Stream. Sempre nel 2006, Eni sigla un accordo per il raddoppio dell impianto di liquefazione di Damietta, in Egitto, e firma un accordo con la società turca Calik Enerij per la realizzazione dell oleodotto che collegherà Samsun, nella costa turca del Mar Nero, all hub commerciale di Ceyan, permettendo di bypassare il Bosforo e i Dardardanelli, contribuendo così alla tutela dell ambiente marino Innovazione e ricerca L articolo 22 della legge istitutiva di Eni prescrive che il 15% degli utili debba essere destinato alle ricerche scientifiche e alla formazione dei giovani. Mattei, con il supporto di una squadra di giovani e brillanti esperti in vari settori, fece costruire a San Donato già nel 1953 il centro studi di ricerca su un area di metri quadrati e nel 1956 diede vita a una scuola di studi superiori sugli idrocarburi con l obiettivo di formare i futuri quadri del settore energetico. Nel primo anno accademico di quello che fu il primo master post universitario italiano, gli allievi furono 43, di cui 6 stranieri. Rispetto delle culture Nel 1957 Eni firmò a Teheran il primo contratto in cui venne applicata la cosiddetta Formula Mattei, un modo nuovo di stabilire rapporti con i Paesi produttori, con una collaborazione paritetica che scardinò le logiche contrattuali applicate fino ad allora dalle compagnie straniere. In base a questo principio di collaborazione divenne regola di comportamento, per i tecnici Eni, acquisire e far diventare cultura condivisa all interno dell azienda informazioni sulle abitudini, le credenze e i modi di vita delle popolazioni con cui erano entrati in contatto. 13

14 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / LA GESTIONE INTEGRATA DELLA SOSTENIBILITÀ Parte II Silvia Suardi, Norvegia - Dalla finestra dell ufficio a Stavanger

15 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / LA GESTIONE INTEGRATA DELLA SOSTENIBILITÀ La gestione integrata della Sostenibilità

16 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / LA GESTIONE INTEGRATA DELLA SOSTENIBILITÀ La Corporate Governance e l Etica d impresa Giovanni Zucchi, Croazia - Katarina È stata creata la nuova Direzione Affari Societari e Governance per rafforzare il presidio della governance e garantirne il tempestivo adeguamento alle esigenze degli stakeholder; Eni ha adottato il Codice di Autodisciplina che attribuisce al CdA un ruolo centrale nella definizione di politiche e nella condivisione del Bilancio di Sostenibilità; La Normativa Segnalazioni adottata definisce i canali per la segnalazione di violazioni al Codice di Comportamento effettuate dai dipendenti, dai membri degli organi societari o da terze parti in modo confidenziale ed anonimo; L impegno di Eni a tutelare i Diritti Umani nell ambito delle sue attività, già presente dal 2004 all interno del Codice di Comportamento, si è tradotto da quest anno nell adozione di Linee Guida che identificano e prescrivono le misure necessarie per garantire la tutela dei diritti umani nei processi aziendali. 16

17 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / LA GESTIONE INTEGRATA DELLA SOSTENIBILITÀ Il sistema di Corporate Governance Eni, facendo leva sulla propria storia, su tradizioni consolidate nel tempo, sulla competenza e passione delle proprie persone, ha da sempre un sistema di Corporate Governance allineato alle best practice internazionali e alle indicazioni delle autorità di gestione e regolamentazione dei mercati nei quali è presente. Il sistema di governance di Eni si fonda sulla condivisione di valori e regole sanciti dal Codice di Comportamento, su una struttura organizzativa articolata secondo i migliori principi richiesti dal mercato e raccomandati dai regolatori, tra i quali la Borsa e la Consob in Italia e il New York Stock Exchange (NYSE) e la Security and Exchange Commission (SEC) negli Stati Uniti d'america, su sistemi di controllo interni e su modelli gestionali in linea con il contesto normativo nazionale e internazionale, tra i quali il D.Lgs. 231/2001, che ha introdotto in Italia la Convenzione OCSE sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali e il Sarbanes-Oxley Act (SOA) negli Stati Uniti d'america. Eni inoltre, monitora e gestisce attivamente i principali rischi d impresa sulla base di norme interne codificate. Una completa informativa sulle modalità di gestione dei rischi è presente nel Bilancio d esercizio e sul sito internet sezione Investor Relations. Per rafforzare il presidio della governance e per garantirne il tempestivo adeguamento alle sempre nuove esigenze degli stakeholder, Eni ha creato nel 2006 la nuova Direzione Affari Societari e Governance alle dirette dipendenze dell'amministratore Delegato. Sempre nel 2006, il Consiglio di Amministrazione di Eni ha deliberato di aderire al nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate, adottando, inoltre, un proprio codice, consultabile sul sito internet Inoltre, per garantire un adeguato presidio dei temi di Sostenibilità all interno di tutta l azienda, a partire da quest anno, il Consiglio di Amministrazione si è riservato un ruolo centrale nella definizione delle politiche di Sostenibilità e nella condivisione del Bilancio di Sostenibilità, che dovrà essere sottoposto all Assemblea degli Azionisti. A settembre 2006, Eni si è aggiudicata il Petroleum Economist Award per la trasparenza delle comunicazioni societarie, in un concorso che ha visto tra le finaliste anche BP, BG Group, China Light & Power Group ed EDF Group. L Etica d impresa Il Codice di Comportamento Eni è stata tra le prime imprese in Europa a dotarsi nel 1994 di un Codice di Comportamento, che definisce con chiarezza l insieme dei valori che la Società riconosce, accetta e condivide, nonché l insieme delle responsabilità che essa assume verso l interno e verso l esterno. Eni opera nel quadro di riferimento dei principi stabiliti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo delle Nazioni Unite, dalle Convenzioni fondamentali dell International Labor Organization (ILO) e dalle Linee Guida dell OCSE per le Imprese Multinazionali. Tali principi hanno portato Eni ad aderire a iniziative internazionali come il Global Compact delle Nazioni Unite e l Extractive Industries Transparency Initiative (EITI). Tutti coloro che lavorano in Eni sono impegnati a osservare e a fare osservare tali principi nell ambito delle proprie funzioni e responsabilità. Il documento è stato aggiornato nel 1998 e nel 2003 ed è attualmente in fase di revisione, con l obiettivo di sostenere l impegno per lo sviluppo sostenibile, rispondendo più puntualmente alle nuove complesse sfide dell industria e delle proprie attività. Una copia del Codice di Comportamento e dei Principi del Modello 231 è distribuita ad ogni dipendente, è affissa nelle bacheche aziendali ed è disponibile nell intranet Il CdA 2006 Numero membri del CdA 9 Di cui: indipendenti non executive Numero riunioni annue Composizione azionariato 2006 Numero azioni % Investitori istituzionali e professionali ,61 Investitori retail ,09 Azionisti di blocco ,30 Totale ,00 I principali diritti degli azionisti di Eni Golden share Norme antiscalata Voto di lista Solo lo Stato italiano può possedere una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale ed esercitarne i relativi diritti di voto. La Legge Finanziaria 2006 ha previsto la facoltà di inserire nello statuto delle società quotate a rilevante partecipazione statale alcune norme antiscalata. Gli azionisti che da soli o insieme ad altri rappresentano almeno l 1% del capitale sociale hanno diritto di presentare liste per l elezione degli amministratori e dei sindaci. Principali rischi finanziari gestiti da Eni Tipologia Descrizione Rischio Mercato Rischio Credito Rischio Liquidità Rischio Paese Fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio e volatilità dei prezzi delle commodity. Insolvenza della controparte. Mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve termine. Evoluzione del quadro politico ed economico delle aree in cui oprera l impresa. 17

18 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / LA GESTIONE INTEGRATA DELLA SOSTENIBILITÀ Denunce di presunte infrazioni al Codice pervenute al Garante 2006 Politiche del personale 29 Comportamenti negli affari (clienti e fornitori) 56 Sicurezza e Ambiente 4 Totale 89 Procedure avviate 2006 Archiviate per assenza di elementi probatori o non veritiere o carenti di estremi di violazione del Codice o ritenute non pertinenti al Codice 24 27% Concluse con interventi gestionali aziendali 15 17% Assunti provvedimenti disciplinari 2 2% Denunce accertate e risolte dalla struttura 39 44% Istruttoria sospesa perché i casi sono stati sottoposti dagli stessi dipendenti alle autorità giudiziarie 2 2% Denuncia già in esame presso Struttura Legale 2 2% Istruttoria trasferita a "Segnalazioni" in corso di esame 2 2% In corso di istruttoria presso i Garanti 3 4% Totale % Delle 89 denunce avanzate, il 71% sono state risolte o gestite dall azienda. nonché al sito internet Specifici interventi formativi sono organizzati per far conoscere le prescrizioni contenute nei due documenti. In particolare, il Codice è illustrato sin dai corsi istituzionali nella fase di inserimento, mentre la formazione sui principi del Modello 231 è obbligatoria per i manager, le risorse con responsabilità di team e i key officer. Il Garante del Codice di Comportamento e la gestione del Whistle Blowing Il Garante del Codice di Comportamento e il Comitato per il Codice sono gli organi di riferimento per l attuazione ed il controllo delle prescrizioni del Codice. In particolare garantiscono la verifica delle informazioni relative alle possibili violazioni, la conduzione delle dovute istruttorie e, nei casi in cui una violazione è riscontrata, la segnalazione dell'infrazione alle competenti strutture per l'adozione di adeguati provvedimenti o di misure correttive. Al Garante del Codice possono accedere sia i dipendenti sia terzi, per l interpretazione del Codice e per la segnalazione di violazioni, tramite posta ordinaria, elettronica o telefono. Annualmente il Garante del Codice di Comportamento, sentito il Comitato per il Codice di Comportamento, è tenuto a presentare al Presidente di Eni una relazione circa l attuazione del Codice in Eni e nelle Società Controllate. Il Presidente ne informa poi il Consiglio di Amministrazione. Nel luglio 2006 Eni ha adottato una Normativa Segnalazioni che definisce i canali per la segnalazione di violazioni effettuate dai dipendenti, dai membri degli organi societari o da terze parti in modo confidenziale ed anonimo e senza tema di ritorsioni (Whistle Blowing). La Normativa attribuisce alla funzione dell Internal Audit la gestione delle segnalazioni e delle relative attività di verifica in coordinamento con il Garante per le violazioni di sua competenza. Internal audit Nel corso dell anno, la funzione Internal Audit ha svolto attività di audit operational ed attività di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001, in base ai rispettivi piani (audit e vigilanza) approvati. Inoltre, ha svolto anche attività di monitoraggio indipendente ai fini SOA, in base al piano elaborato dalla competente Direzione Amministrativa. Nel 2006, sono stati emessi 56 rapporti di audit operational. Inoltre, con particolare riferimento alle attività di controllo condotte ai fini di compliance, nel 2006 sono stati realizzati 336 interventi di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (relativi ai Reati contro la Pubblica Amministrazione e ai Reati Societari) mentre ai fini SOA sono stati oggetto di test controlli. In seguito alle attività di controllo svolte (operational, di vigilanza 231 e SOA), laddove è stata riscontrata qualche carenza, è stato definito un piano di azione (soggetto a verifiche successive) al fine di colmare i gap riscontrati. Considerata l evoluzione del ruolo della funzione di Internal Audit e al fine di rispondere alle esigenze aziendali di efficienza operativa nel rispetto dell efficacia dei controlli, per il 2007 è stato elaborato un piano di audit integrato sulla base delle classi di rischio associate ai processi e al relativo grado di correlazione con gli obiettivi strategici di Eni. Linee guida per il rispetto dei Diritti Umani Eni intende tutelare i Diritti Umani nell ambito delle sue attività promuovendone il rispetto presso i soggetti con i quali si interfaccia. Nel 2007, tale impegno, già presente dal 2004 all interno del Codice di Comportamento, si è tradotto nell adozione di Linee Guida che identificano e prescrivono le misure necessarie per garantire la tutela dei Diritti Umani nei processi aziendali. In particolare, le Linee guida, con riferimento ai diritti delle popolazioni indigene definiti nella Conven- 18

19 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / LA GESTIONE INTEGRATA DELLA SOSTENIBILITÀ zione ILO n.169, prescrivono la tutela dello sviluppo economico, delle culture, e degli stili di vita, mentre, per quanto concerne i rapporti con le forze di sicurezza pubbliche e private, fanno riferimento ai Principi Fondamentali delle Nazioni Unite per l uso della forza e delle armi da fuoco. La trasparenza dei pagamenti delle attività petrolifere La corruzione è uno dei fenomeni che maggiormente ostacola l utilizzo dei proventi derivanti dalle attività estrattive ai fini di uno sviluppo sostenibile nei Paesi produttori, oltre a generare contesti di investimento instabili e rischiosi. Eni è impegnata a integrare sempre più il concetto di trasparenza all interno del proprio sistema di gestione e dal 2005 aderisce all Extractive Industries Transparency Iniziative (EITI), (si veda Eni in Nigeria ) che riunisce Governi, Istituzioni Finanziarie Internazionali, Compagnie e ONG con l obiettivo di rendere trasparenti i flussi finanziari generati dall attività estrattiva. Eni, insieme alle altre aziende petrolifere, partecipa inoltre agli incontri e ai gruppi di lavoro organizzati dall International Advisory Group, costituito da rappresentanti di governi, società civile e aziende estrattive internazionali con l'obiettivo di elaborare una metodologia globale di riferimento per tutte le aziende del settore petrolifero. Il contenzioso Eni Eni è parte in procedimenti giudiziari e arbitrali e in azioni legali collegate all ordinario svolgimento delle sue attività e in presenza di sistemi di controlli interni; in particolare, procedimenti in materia ambientale, indagini della Magistratura e interventi della Commissione Europea, dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), dell Autorità per l energia elettrica e il gas e di altre autorità regolamentari. Viene qui riportata un'elencazione dei procedimenti pendenti più significativi relativi ad ambiente (si veda la tabella) e Antitrust, mentre per una loro descrizione e per gli altri procedimenti si rimanda alla "Relazione sulla Gestione" del Bilancio Consolidato. Per quanto riguarda i procedimenti definitivamente chiusi nel corso dell'ultimo esercizio si evidenzia che: è stata accertata l'estinzione per intervenuta prescrizione di presunti reati connessi alle emissioni della Raffineria di Gela; è stata disposta l'archiviazione del procedimento nei confronti dei dipendenti Syndial per irrilevanza del contributo causale nell'inquinamento nel mare da mercurio; ed è stato firmato un accordo transattivo tra Eni e Syndial con la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell'ambiente con cui questi ultimi, anche a fronte del pagamento di 40 milioni di euro, rinunciano a costituirsi parte civile nel processo e al risarcimento per danni ambientali per i fatti relativi alla gestione del Petrolchimico di Porto Marghera. Per quanto riguarda i contenziosi in atto in materia di antitrust: nel corso dell anno 2006, l AGCM ha avviato un provvedimento circa il supposto abuso di posizione dominante di Eni nel piano di potenziamento del gasdotto Trans Tunisian Pipeline Company (TTPC); nel gennaio 2007, l AGCM ha indetto un istruttoria in relazione alla determinazione del prezzo consigliato dei carburanti in rete; nel 2005 sono stati avviati l accertamento della Commissione Europea per verificare la partecipazione a pratiche restrittive della concorrenza, nel settore delle paraffine, la notifica a Eni Petroleum Co Inc di una "subpoena" del US Department of Justice - Antitrust Division, l istruttoria dell AGCM in relazione all utilizzo della capacità continua di rigassificazione di GNL, e alcuni accertamenti della Commissione Europea sugli operatori nel settore del gas naturale; nel 2004, l AGCM ha avviato un istruttoria sul jet fuel; e nel 1999, l AGCM ha riscontrato un abuso di posizione dominante di Snam nel mercato del trasporto e distribuzione primaria del gas naturale in relazione alle tariffe di vettoriamento applicate e all'ammissibilità dei produttori al vettoriamento. Con riferimento a Polimeri Europa SpA e Syndial SpA, dal 2002 sono in corso indagini per possibili violazioni della normativa antitrust nel settore degli elastomeri. Ambiente contenzioso penale Eni SpA Subsidenza - Giacimenti Naomi - Pandora (2002) e Dosso degli Angeli (2004) Presunto danneggiamento derivante dalle emissioni degli impianti di Gela (2002) Incendio colposo nella Raffineria di Gela (2002) Verifica della qualità della acque sotterranee - Raffineria di Gela (2002) Avvelenamento doloso da infiltrazioni nella falda profonda - Priolo (3/2002) Incendio colposo - Priolo (2006) Enipower SpA Gestione di rifiuti non autorizzata (2004) Emissioni in atmosfera Polimeri Europa SpA Violazione della normativa ambientale sui rifiuti - Raffineria di Gela SpA Inquinamento suolo e acque reflue (1999) Syndial SpA Procedimento penale - Brindisi (2000) Ambiente contenzioso civile e amministrativo Inquinamento provocato dall attività dello stabilimento di Mantova (1992) Danno alla Laguna di Venezia causato dagli impianti di Porto Marghera (2002) Danni provocati dall'attività industriale nel territorio del Comune di Crotone (2003) Accertamento della responsabilità nell'inquinamento dei terreni di Paderno Dugnano (2004) Accertamento della responsabilità nell'inquinamento dei terreni di Pieve Vergonte (2004) Risarcimento danni per l'inquinamento da DDT del Lago Maggiore (2006) Danni di luoghi nel sito di Avenza e il risarcimento danni Ministero dell Ambiente - Polo Petrolchimico della Rada di Augusta (2005) 19

20 ENI BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2006 / LA GESTIONE INTEGRATA DELLA SOSTENIBILITÀ Il modello di Sostenibilità e il coinvolgimento degli stakeholder Doug Mac Donald, Australia - Tramonto al campo Woolybutt È stato definito il modello di gestione integrata della Sostenibilità che delinea i processi integrati di pianificazione, gestione, monitoraggio e comunicazione per le diverse aree tematiche di interesse; Nel 2006 Eni ha condotto direttamente un indagine di consultazione dei principali stakeholder per identificare le aree di miglioramento ai fini della pianificazione e comunicazione della Sostenibilità; Nel gennaio 2007 sono stati definiti gli impegni e le azioni di Eni per lo sviluppo sostenibile nell ambito di un apposita sezione del Piano Strategico ; Il Modello di Sistema di Gestione HSE ha registrato a fine 2006 un numero totale di certificazioni pari a 185, con un incremento di 30 rispetto al

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