Anno scolastico 2015/2016. Istituto Comprensivo Gianni Rodari L Aquila AREA 1. GESTIONE DEL PIANO (triennale) DELL OFFERTA FORMATIVA

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1 Anno scolastico 2015/2016 Istituto Comprensivo Gianni Rodari L Aquila AREA 1 GESTIONE DEL PIANO (triennale) DELL OFFERTA FORMATIVA relazione conclusiva Ins.te AVERSA Tamara

2 Incarichi della Funzione Strumentale L incarico di Funzione Strumentale alla gestione del Piano Triennale dell Offerta Formativa per l a.s. 2015/16 in osservanza alle direttive che lo stesso Collegio ha impartito, riguardava: 1. coordinamento della Commissione POF; 2. predisposizione del POF e del PTOF; 3. coordinamento delle attività connesse ai progetti per l ampliamento dell Offerta formativa; 4. monitoraggio e valutazione circa l attuazione del POF/PTOF; 5. stesura opuscoli informativi per le famiglie dei nuovi iscritti; 6. raccolta e promozione dei progetti presentati dai docenti dei vari ordini di scuola; 7. consulenza ai docenti per l elaborazione dei progetti; 8. elaborazione di progetti riguardanti la propria area d intervento; 9. analisi dei progetti attuati nel corso dell'anno scolastico; 10. autoanalisi e autovalutazione d Istituto; 11. socializzazione dei risultati dell'autoanalisi ed autovalutazione d'istituto; 12. supporto alle attività relative: 1) al RAV 2014/2015 e aggiornamento del RAV 2015/2016 2) al PDM; 13. presentazione di ipotesi per il PDM e sua predisposizione; 14. cooperazione con le altre funzioni strumentali; 15. partecipazione attiva alle iniziative proposte dalle reti di scuole, coerenti con la funzione svolta, a cui l Istituto aderisce. Tutto è stato portato a termine. Obiettivi perseguiti e risultati raggiunti o Relativamente al coordinamento della Commissione POF/PTOF PdM è stata la mia prima richiesta al Collegio Docenti cioè quella di dotare la Funzione Strumentale di una Commissione che potesse coadiuvarla: - nell organizzazione e stesura del Piano dell Offerta Formativa annuale e triennale, - Nel supportare le attività relative al RAV e al PDM - Nella predisposizione e presentazione di ipotesi per il PDM - nella Valutazione di sistema.

3 Le insegnanti della commissione sono state: 1)Bellinello Antonella ( Prof.ssa della S.Sec. di I grado) 2)Cepparulo Giovanna (Ins. Della S. Primaria) 3)D Aurelio Loredana (Ins. S. dell Infanzia) Le docenti proposte per questo incarico rispondevano alla tipologia del nostro Istituto che essendo comprensivo di tre ordini scolastici era necessario confrontarsi sia didatticamente che logisticamente con i colleghi delle scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, per poter presentare un P.O.F./PTOF condiviso e un autoanalisi completa, obiettiva, rispondente alla realtà così varia. Subito con la commissione si è partiti con: - l aggiornamento del POF e la predisposizione del PTOF, nonchè la stesura di opuscoli informativi per le famiglie dei nuovi iscritti - l ordinare e coordinare le attività connesse ai progetti per l ampliamento dell Offerta formativa - il monitoraggio e valutazione circa l attuazione del POF/PTOF; - raccolta e promozione dei progetti presentati dai docenti dei vari ordini di scuola; - consulenza ai docenti per l elaborazione dei progetti; - analisi dei progetti attuati nel corso dell'anno scolastico; - autoanalisi e autovalutazione d Istituto; - supporto alle attività relative al RAV e al PDM; - presentazione di ipotesi per il PDM e sua predisposizione. Ci sono state ben 2 fasi di studio e sviluppo che hanno portato alla stesura del PdM e PTOF: 1. dal RAV al PdM - Il processo di valutazione, definito dal SNV, è iniziato con l'autovalutazione e, lo strumento che accompagnava e documentava questo processo, è stato il Rapporto di autovalutazione (RAV). Il rapporto riaggiornato a ottobre, è composto da più dimensioni e fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento. Come tutti, anche il nostro RAV è stato pubblicato nell'apposita sezione del portale " Scuola in chiaro" dedicata alla valutazione. - Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si è aperta la fase di formulazione e attuazione del Piano di Miglioramento. Che a partire dall inizio dell anno scolastico 2015/16 tutte le scuole (statali e paritarie) sono state chiamate a pianificare un percorso di miglioramento

4 per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV. Gli attori sono stati: Il dirigente scolastico responsabile della gestione del processo di miglioramento Il nucleo interno di valutazione (già denominato unità di autovalutazione ), costituito per la fase di autovalutazione e per la compilazione del RAV modificato Il coinvolgimento della comunità scolastica nel processo di miglioramento. Il miglioramento si configura come un percorso mirato all individuazione di una linea strategica, di un processo di problem solving e di pianificazione che la scuola mette in atto sulla base di priorità e traguardi individuati nella sezione 5 del RAV. Il modello di Piano di Miglioramento proposto da INDIRE prevedeva interventi di miglioramento che si collocavano su due livelli: quello delle pratiche educative e didattiche e quello delle pratiche gestionali ed organizzative, per agire in maniera efficace sulla complessità del sistema scuola. Il modello prevedeva 4 sezioni: Sez. 1 Scegliere gli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV. Sez. 2 Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti. Sez. 3 Pianificare gli obiettivi di processo individuati. Sez.4 Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo di Valutazione Ogni sezione prevedeva alcuni passi operativi, ogni passaggio precedeva la compilazione di una tabella. Alcune tabelle erano accompagnate da approfondimenti per orientare la scuola nella compilazione. 2. Rapporto tra il PTOF e il PdM Il Piano Triennale dell Offerta Formativa (PTOF), che ha seguito l iter dell Atto d Indirizzo della Dirigente scolastica, rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito della loro autonomia, è stato integrato (Art. 3 dpr 275/1999 novellato dal comma 14 dell art. 1 L. 107/2015) con il Piano di Miglioramento dell istituzione scolastica, previsto dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80. La chiusura e l approvazione del collegio docenti del PTOF del 22 gennaio 2016, come da nota del MIUR Prot. n /12/2015: è stata una data rispettata ma che ci ha impegnato notevolmente in quanto in questo documento la scuola doveva anche organizzare le priorità, i traguardi di lungo periodo e gli obiettivi di processo già individuati nella parte 5 del Rapporto di Autovalutazione (RAV) o, nel caso degli obiettivi di processo, quelli identificati a seguito della riflessione effettuata dalla scuola per la compilazione delle sezioni 1 e 2 del modello di Piano di Miglioramento INDIRE; si chiedeva anche di pianificare e indicare nel PTOF le azioni che sottintendono al raggiungimento dei traguardi previsti.

5 I diversi indicatori già compilati del format PdM di INDIRE sono stati utilizzati non solo come strumenti di pianificazione ma anche di gestione e documentazione del percorso di miglioramento intrapreso dalla scuola, facilitando l archiviazione e l analisi dei risultati del monitoraggio in itinere e la definizione di eventuali interventi di reindirizzamento delle azioni di miglioramento previste. In merito ai tempi di attuazione del PdM si riporta quanto alla Nota n.2805 dell 11/12/2015 Orientamenti per l elaborazione del Piano Triennale dell Offerta Formativa, secondo la quale l a.s. 2015/16 si è configurato come un anno di passaggio verso il progressivo riallineamento con l orizzonte triennale previsto dal nuovo quadro normativo e dunque come un anno di preparazione e costruzione delle condizioni necessarie per la più completa ed efficace attuazione del Piano di Miglioramento e del Piano Triennale dell Offerta Formativa. o Il POF, il mini POF, il PTOF e il PdM sono stati poi pubblicati sul sito web d Istituto, per essere quindi visionati in ogni momento. o Riguardo all autovalutazione d Istituto emerge l individuazione di priorità cioè gli obiettivi che la scuola si prefigge di realizzare attraverso l azione di miglioramento che delle 4 aree degli Esiti quella dalla nostra scuola presa in considerazione è la seconda cioè: Risultati nelle prove standardizzate nazionali. All'interno di quest area si articolano le 2 priorità che si intendono perseguire 1) Riduzione della variabilità fra le classi con il suo traguardo da perseguire: formare classi, quando possibile, che garantiscano equieterogeneità nella scuola Primaria; 2) Miglioramento delle Prove Invalsi nella Scuola Secondaria di I grado, con il suo traguardo da perseguire: rientrare nella media nazionale e innalzare i livelli di acquisizione delle competenze. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Con le priorità si definiscono gli obiettivi di processo che rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate. Essi costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e riguardano una o più aree di processo e nel nostro caso sono: 1) Arricchire le attività di orientamento con gli Istituti Superiori; ottenere e analizzare feedback sui risultati scolastici degli studenti; 2) Soddisfare la richiesta dei docenti di maggiore formazione sulle strategie disciplinari e sulla didattica innovativa. Questi obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità individuate e quindi: - Soddisfare la richiesta dei/delle docenti di maggiore formazione sulle strategie disciplinari e di didattica innovativa, così da favorire l innalzamento del livello di acquisizione delle competenze degli/delle alliev/e nella Sec. di I grado e fra allievi/e nelle diverse scuole Primarie dell'istituto., - Più attività coordinate, visite e informazioni per l'orientamento degli/delle alunni/e verso gli Istituti Superiori ma anche una collaborazione che consenta di avere dei feedback, monitorando

6 i risultati degli/le alunni/e passati/e alla secondaria di II grado, al fine di migliorare gli interventi orientativi, innalzando il livello di autoefficacia degli/delle studenti/studentesse e contrastando così anche una possibile dispersione. I risultati attesi e il monitoraggio vengono descritti nella seguente tabella: Obiettivi di processo in via di attuazione Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione Arricchire le attività di orientamento con gli IS; ottenere e analizzare feedback sui risultati scolastici degli studenti 1. maggiore coinvolgimento e partecipazione attiva di alunni e insegnanti dei 3 ordini di scuola; 2. progressivo aumento della motivazione e più consapevolezza nell'orientamento della sec. di II grado; 3. riduzione dell'insuccesso e dell'abbandono scolastico 1. Analisi sulle percentuali di abbandoni, insuccessi scolastici 2. Analisi dei livelli di competenza degli alunni soprattutto nei risultati delle prove Invalsi 1. Confronti di % di miglioramento negli anni sui livelli di competenza degli alunni (3-4-5prove Invalsi) nelle classi II,V primarie, III sec. I grado e primi 2 anni Sec. II grado 2. Monitoraggi sugli esiti a distanza V primaria, III sec. di I grado, I e II anno Sec. di II grado; 3. Creazione di protocollo d'intesa tra le istituzioni per lo scambio di dati Promuovere la richiesta dei docenti di maggiore formazione sulle strategie disciplinari e di didattica innovativa 1. formazione e aggiornamento dei docenti sulla didattica per competenze 2. progressivo aumento della didattica innovativa sui docenti dei plessi 1. realizzazione di curricoli verticali e rubriche valutative con esempi di compiti autentici 2. formazione interna sulla didattica digitale e realizzazione di esempi di libri 4. Realizzazione di un software dedicato 1. formazione di alcuni docenti 2. documentazione e diffusione fra i docenti dell Istituto 3. Creazione di protocollo d'intesa tra le istituzioni per

7 digitali, coding, gaming la formazione di docenti Le azioni per raggiungere gli obiettivi di processo sono descritti nel dettaglio nel PdM già predisposto e consegnato alla Dirigente Scolastica. o Ho supportato la Dirigente per la riapertura 2015/2016 (aprile-giugno) del RAV: aggiornamento, integrazione delle tabelle con le sequenze storiche, in modo da avere una visione dinamica ed evolutiva della propria situazione e poter rivedere le analisi effettuate nell' anno precedente. Particolare attenzione è stata la definizione delle priorità e dei traguardi, in quanto è nella sezione n. 5 del RAV che si basa il PdM. o Per quanto riguarda i progetti presentati nel POF/PTOF sia gratuiti che finanziati con i Fondi d istituto,(compresi quelli attivati anche dopo la pubblicazione del POF), dal monitoraggio condotto attraverso una scheda progetto di valutazione finale, risulta: 1. tutti i progetti avviati sono stati portati a termine e per quelli pluriennali avviati secondo le scadenze prefissate, 2. un livello alto di soddisfazione perché sono stati validi, rispondenti agli obiettivi prefissati e agli intenti dell offerta formativa. Le relazioni dei/delle referenti di progetto sono state presentate alla Dirigente scolastica, le verifiche finali compilate vengono allegate alla presente. o Ho analizzato gli esiti degli alunni e delle alunne nelle prove INVALSI in Italiano e Matematica sia negli ultimi 3 anni scolastici e sia nel dettaglio riferiti al 2014/2015. Dopo aver visionato tutti i dati messi a disposizione dall INVALSI, ho analizzato e sintetizzato solo quelli che, potevano essere maggiormente utili per un attenta analisi dell andamento e dei risultati didattici nel nostro Istituto Comprensivo. Dalla lettura della restituzione dei dati delle prove Invalsi degli ultimi tre anni vengono sottolineati i punti di forza (competenze raggiunte con risultati pari o superiori alla media nazionale) e di debolezza (competenze raggiunte con risultati inferiori alla media nazionale). La relazione dei dati INVALSI è allegata a tale relazione. o Ho partecipato attivamente alle iniziative proposte dalle reti di scuole, coerenti con la funzione svolta, a cui l Istituto ha aderito: - Sono referente del Progetto MEPROS, (ho stilato il progetto di rete per ottenerne il finanziamento)finanziato dal MIUR U.S.R. che vede una rete di 9 Istituti scolastici impegnati nel progetto comune triennale di soddisfare i punti critici del RAV comuni ai 9 Istituti della rete: 1-Migliorare gli esiti delle prove strutturate; 2-Migliorare le competenze digitali dei docenti; quindi ho coordinato il gruppo di insegnanti del nostro istituto per la sulla didattica per competenze come prima fase. - Ho partecipato a 2 seminari del MIUR Sulla formazione dei Dirigenti scolastici e i Nuclei interni di Valutazione; - Alla formazione su La didattica per competenze dalla progettazione alla certificazione ; - A corsi sulla didattica digitale

8 Punti di forza e punti di debolezza Punti di forza: - Partecipazione attiva e interesse professionale da parte delle insegnanti di commissione, - buon clima di lavoro tra docenti della commissione e con i/le docenti dei plessi; - rispetto dei tempi e delle modalità di lavoro concordate ; - puntualità nelle scadenze e della validità dei lavori prodotti; - continuo arricchimento come autoaggiornamento con materiali vari; - ottimi rapporti relazionali e professionali con le FFSS e i coordinatori di commissione. Punti di debolezza: - tempi troppo stetti dovuti alle scadenze di pubblicazione dei documenti stabiliti dal ministero CONSIDERAZIONI FINALI Vanno rilevati come punti di forza la collaborazione, disponibilità e impegno di tutti/e gli/le insegnanti in prospettiva critica e auto-valutativa per ipotizzare obiettivi di miglioramento. Per la pianificazione del Piano di Miglioramento, si è ritenuto necessario considerare il miglioramento come un attività strutturata, cioè sviluppata secondo progetti ed obiettivi definiti, sottoposta a revisione, un processo nell ambito del quale sono state definite le relative fasi e individuati vincoli, tempi, responsabilità, risorse, indicatori e relativi obiettivi. Il primo passo del percorso è stato quello di razionalizzare i risultati descritti nel rapporto di valutazione per comprendere come utilizzarli al meglio a livello delle varie aree. Da questo è derivata l esigenza di attribuire una scala di priorità ai potenziali miglioramenti, il punto di partenza è stato il rapporto di valutazione( RAV),di questo sono stati razionalizzati i risultati per utilizzarli al meglio. Il coordinamento e la condivisione tra le Funzioni Strumentali ha favorito l organizzazione di progetti di miglioramento avviati in quest anno scolastico che hanno dato già risultati migliorativi. Materiali prodotti e reperibili agli atti della scuola e anche sul sito web d Istituto: - Relazione conclusiva della Funzione Strumentale - Relazione dei risultati INVALSI degli ultimi tre anni - PTOF - PdM - RAV 2015/2016 su: portale " Scuola in chiaro" dedicata alla valutazione L Aquila, 27/06/2016 Funzione Strumentale Ins. Tamara Aversa

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