RELAZIO E TEC ICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio

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2 RELAZIO E TEC ICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio 1

3 1. COTEUTO DEL DOCUMETO Questo documento contiene la valutazione del rischio dovuto al fulmine elaborata considerando le linee-guida nella Norma Sperimentale CEI EN edizione prima fascicolo 8227 dell Aprile 2006, seguendo le indicazioni in essa esplicitate. Individuata la struttura da proteggere, le possibili zone in cui suddividerla, i servizi (linee esterne) entranti, gli impianti interni e noti tutti i dati iniziali per il progetto, necessari per la valutazione di: - frequenza di fulminazione diretta e indiretta - tipo del rischio ed entità del danno - probabilità di danno sono stati definiti i possibili tipi di rischio associabili alla struttura considerata ed i relativi valori del rischio tollerabile dalla struttura (R T). Per ciascun tipo di rischio sono state, quindi, calcolate le relative componenti, i rischi parziali (RD e R i) ed il rischio complessivo (R). Dal confronto tra i valori del rischio tollerabile R T e del rischio complessivo R può essere stabilita l autoprotezione della struttura (R < R T) o può essere stabilita la relativa misura da adottare (R > R T), valutando che tale scelta, modificando le componenti, consenta di ottenere un valore del rischio complessivo minore di quello del rischio accettabile. Poiché, però, per ogni tipo di rischio, esistono più misure di protezione che, da sole o in combinazione tra loro, consentono di ottenere R < R T è stato necessario ottimizzare la valutazione del rischio, valutando altre possibili misure di protezione (associate direttamente ad una riduzione delle componenti di rischio percentualmente più incidenti sul valore del rischio totale) in relazione agli aspetti tecnici ed economici delle varie scelte adottate. Viene proposta la scelta tra tutte le diverse soluzioni adottabili (normativamente accettabili) di quella, (da sola o in combinazione con altre) ritenuta preferibile, in funzione di aspetti economico-realizzativi che consentono di raggiungere, per tutti i tipi di rischio associabili alla struttura considerata, un valore inferiore al relativo valore massimo di rischio tollerabile. Sintesi della valutazione: STRUTTURA PROTETTA 2

4 2. ORME TEC ICHE DI RIFERIME TO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: - EN (CEI 81-10/1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - EN (CEI 81-10/2): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - EN (CEI 81-10/3): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - EN (CEI 81-10/4): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Aprile 2006; Variante V1 (Settembre 2008); - CEI 81-3 : "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per kilometro quadrato dei Comuni d'italia, in ordine alfabetico." Maggio DATI I IZIALI 3.1 Densità annua di fulmini a terra Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di LECCE in cui è ubicata la struttura vale: Nt = 2,5 fulmini/km² anno 3.2 Caratteristiche della struttura Le dimensioni massime della struttura sono: A (m): 58 B (m): 31 H (m): 21 La struttura è ubicata in un area con oggetti di altezza uguale o inferiore (Cd=0,5). La destinazione d'uso prevalente della struttura è: attività di ricerca Il rischio di incendio è: ordinario (rf = 0,01) 3.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: L1 Linea Elettrica - MT 3

5 Tipo di linea: interrata (resistività del suolo: 500 ohm m) Trasformatore MT/BT ad arrivo linea: assente (Ct=1) Lunghezza: 1000 (m) Percorso della linea in: campagna (Cd=1) SPD ad arrivo linea: I livello (Pspd = 0,1) 3.4 Caratteristiche costruttive della struttura In relazione ai materiali impiegati, le caratteristiche costruttive della struttura sono: Per la copertura Copertura realizzata con materiali non conduttori mattoni, muratura. Per le strutture portanti Struttura realizzata con pilastri in calcestruzzo, con ferri di armatura che possono essere utilizzati come organi di discesa. Per le pareti o gli schermi Facciata realizzata con pilastri in calcestruzzo o colonne metalliche che possono essere utilizzati come organi di discesa. 3.5 Rischio Per la struttura in esame devono essere considerati i seguenti tipi di rischio: Rischio di tipo 1: PERDITA DI VITE UMANE Rischio di tipo 4: PERDITE ECONOMICHE I valori di rischio tollerabili per la struttura in esame sono i seguenti: Il valore tollerabile per il Rischio di tipo 1 è: Il valore tollerabile per il Rischio di tipo 4 è: Zone della struttura La struttura può essere suddivisa in un unica zona uniforme. 4. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA E DEL UMERO DI EVE TI PERICOLOSI PER LA STRUTTURA L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato nella Norma EN (CEI 81-10/2), art.a VALUTAZIO E DEI RISCHI 5.1 Individuazione componenti di rischio per R1 uniforme Risulta trascurabile la componente RA - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta della struttura, relativa ai danni ad esseri viventi, dovuti a tensioni di contatto e di passo in zone fino a 3 m all esterno della struttura, in quanto non è ipotizzabile la presenza di persone all esterno e in prossimità della struttura. RB - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta della struttura, relativa ai danni materiali causati da scariche pericolose all interno della struttura che innescano l incendio e l esplosione e che possono anche essere pericolose per l ambiente Deve essere trascurata la componente RC - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta della struttura, relativa al guasto di impianti interni causata dal LEMP, che provoca immediato pericolo per la vita umana, poiché da considerare solo nel caso di ospedali, o altre strutture, in cui guasti di impianti interni possono provocare IMMEDIATO pericolo per la vita umana, o di strutture con rischio di esplosione. 4

6 Deve essere trascurata la componente RM - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione in prossimità della struttura, relativa al guasto di impianti interni causata dal LEMP, che provoca immediato pericolo per la vita umana, poiché da considerare solo nel caso di ospedali, o altre strutture, in cui guasti di impianti interni possono provocare IMMEDIATO pericolo per la vita umana, o di strutture con rischio di esplosione. Risulta trascurabile la componente RU - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta di un servizio connesso alla struttura, relativa ai danni ad esseri viventi, dovuti a tensioni di contatto all interno della struttura per la corrente di fulmine iniettata nella linea entrante, in quanto non sono presenti linee che possano trasmettere la corrente di fulmine. Risulta trascurabile la componente RV - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta di un servizio connesso alla struttura, relativa ai danni materiali (incendio o esplosione), dovuti alla corrente di fulmine trasmessa attraverso il servizio entrante, in quanto non sono presenti linee che possano trasmettere la corrente di fulmine oppure il carico specifico di incendio è = 0. Deve essere trascurata la componente RW - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta di un servizio connesso alla struttura, relativa al guasto di impianti interni causato da sovratensioni indotte sulla linea e trasmesse alla struttura, poichè da considerare solo nel caso di ospedali, o altre strutture, in cui guasti di impianti interni possono provocare IMMEDIATO pericolo per la vita umana, o di strutture con rischio di esplosione. Deve essere trascurata la componente RZ - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione in prossimità di un servizio connesso alla struttura, relativa al guasto di impianti interni causato da sovratensioni indotte sulla linea e trasmesse alla struttura, poiché da considerare solo nel caso di ospedali, o altre strutture, in cui guasti di impianti interni possono provocare IMMEDIATO pericolo per la vita umana, o di strutture con rischio di esplosione. 5.2 Componenti di rischio per R4 (Uniforme) Le componenti di rischio da valutare o trascurare sono: Risulta trascurabile la componente RA - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta della struttura, relativa ai danni ad esseri viventi, dovuti a tensioni di contatto e di passo in zone fino a 3 m all esterno della struttura, poiché da considerare solo nel caso di strutture agricole con presenza di animali. RB - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta della struttura, relativa ai danni materiali causati da scariche pericolose all interno della struttura che innescano l incendio e l esplosione e che possono anche essere pericolose per l ambiente. RC - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta della struttura, relativa al guasto di impianti interni causata dal LEMP, che provoca immediato pericolo per la vita umana. RM - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione in prossimità della struttura, relativa al guasto di impianti interni causata dal LEMP, che provoca immediato pericolo per la vita umana. Risulta trascurabile la componente RU - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta di un servizio connesso alla struttura, relativa ai danni ad esseri viventi, dovuti a tensioni di contatto all interno della struttura per la corrente di fulmine iniettata nella linea entrante, in quanto non sono presenti linee che possano trasmettere la corrente di fulmine o poiché da considerare solo nel caso di strutture agricole con presenza di animali. Risulta trascurabile la componente RV - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta di un servizio connesso alla struttura, relativa ai danni materiali (incendio o 5

7 esplosione), dovuti alla corrente di fulmine trasmessa attraverso il servizio entrante, in quanto non sono presenti linee che possano trasmettere la corrente di fulmine oppure il carico specifico di incendio è = 0. Risulta connesso alla struttura, relativa al guasto di impianti interni causato da sovratensioni indotte sulla linea e trasmesse alla struttura, in quanto non sono presenti linee che possano essere sede di sovratensione. Risulta trascurabile la componente RZ - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione in prossimità di un servizio connesso alla struttura, relativa al guasto di impianti interni causato da sovratensioni indotte sulla linea e trasmesse alla struttura; in quanto non sono presenti linee esterne o impianti interni che possano essere sede di sovratensione. 5.1 Calcolo del rischio R1: perdita di vite umane I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati RA = 0 RB = 1,593*10-07 RC = 0 RM= 0 RU = 0 RV = 0 RW = 0 RZ = 0 Rischio di tipo 1 per fulminazione diretta della struttura: RD=RA+RB+RC = 1,593*10-07 Rischio di tipo 1 per fulminazione indiretta della struttura: RI=RM+RU+RV+RW+RZ = 0 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,593*10-07 << RT (1.10*10-05) Il rischio di fulminazione diretta risulta minore del rischio accettabile. 5.2 Calcolo del rischio R4: danni materiali I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati RA = 0 RB = 1,274*10-06 RC = 3,185*10-04 RM= 4,454*10-03 RU = 0 RV = 0 RW = 0 RZ = 0 Rischio di tipo 4 per fulminazione diretta della struttura: RD=RA+RB+RC = 3,198*10-04 Rischio di tipo 1 per fulminazione indiretta della struttura: RI=RM+RU+RV+RW+RZ = 4,454*10-03 Valore totale del rischio R4 per la struttura: 4,774*10-03 << RT (1*10-02) Il rischio di fulminazione diretta risulta minore del rischio accettabile. LA PROTEZIO E CO TRO I FULMI I (LPS ESTER O) O E ECESSARIA 6

8 DETTAGLIO CALCOLI COMPONENTI DI RISCHIO RA - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta della struttura, relativa ai danni ad esseri viventi, dovuti a tensioni di contatto e di passo in zone fino a 3 m all esterno della struttura RB - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta della struttura, relativa ai danni materiali causati da scariche pericolose all interno della struttura che innescano l incendio e l esplosione e che possono anche essere pericolose per l ambiente RC - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta della struttura, relativa al guasto di impianti interni causata dal LEMP, che provoca immediato pericolo per la vita umana RM - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione in prossimità della struttura, relativa al guasto di impianti interni causata dal LEMP, che provoca immediato pericolo per la vita umana RU - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta di un servizio a tensioni di contatto all interno della struttura per la corrente di fulmine iniettata nella linea entrante RV - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta di un servizio connesso alla struttura, relativa ai danni materiali (incendio o esplosione), dovuti alla corrente di fulmine trasmessa attraverso il servizio entrante RW - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione diretta di un servizio connesso alla struttura, relativa al guasto di impianti interni causato da sovratensioni indotte sulla linea e trasmesse alla struttura RZ - Componente di rischio, dovuta alla fulminazione in prossimità di un servizio connesso alla struttura, relativa al guasto di impianti interni causato da sovratensioni indotte sulla linea e trasmesse alla struttura R A = ND * PA * ra * Lt R B = N D * PB * h z* r p * r f * L f RC = ND * PC * Lo RM = N M * P M * L o R U = (N L + N D a ) * P U * r u* L t R V = (N L + N D a ) * P v * h z* r p * r f * L f R W = (N L + N D a ) * P W * L o R Z = (N I + N L ) * P Z * L o FATTORI DI INCREMENTO E RIDUZIONE E DANNI ra = Fattore di riduzione associato al tipo di superficie del suolo rp = Fattore di riduzione associato al tipo di pavimentazione ru = Fattore di riduzione correlato alle misure antincendio rf = Fattore di riduzione correlato al carico d incendio hz = Fattore di incremento in presenza di pericoli particolari Lo = Perdita dovuta a guasto degli impianti interni Lf = Perdita dovuta a danno materiale Lt = Perdita dovuta alle tensioni di contatto e di passo I valori sono diversi per ciascuna zona e sono riportati al punto successivo 7

9 ra DETTAGLIO VALORI FATTORI DI INCREMENTO E RIDUZIONE E DANNI rp ru rf 0, ,2 hz per R1 hz per R4 0,001 0,001 Lt esterno per R1 1* Lf per R1 L0 per R1 Lt interno per R1 5* *10-02 Lf per R2 L0 per R2 Lf per R3 Lf per R4 L0 per R4 0,2 1*10-02 Lt interno per R1 Lt esterno per R Numero di eventi pericolosi ND Numero, medio annuo atteso di eventi pericolosi dovuti alla fulminazione diretta della struttura (estremità b di un servizio) -6-2 ND = Ng. Ad / b. Cd / b. 10 = 3, Ng = 2,5 Densità annua di fulmini al suolo (fulmini/ anno km ) Cd / b = 0,5 Coefficiente di posizione della struttura 4 Ad/b = 1, m2 Area di raccolta della struttura isolata valutata con il metodo indicato nell Appendice A/art A.2.1 Con i dati inseriti, le aree di raccolta della struttura rettangolare semplice sono valutate in modo matematico Numero di eventi pericolosi NM -6 NM = Ng. (Am - Cd / b. Ad / a). 10 =0, Ng = 2,5 Densità annua di fulmini al suolo (fulmini/ anno km ) C d / b = 0,5 Coefficiente di posizione della struttura 4 2 Ad/b = 1, m Area di raccolta della struttura isolata valutata con il metodo indicato nell Appendice A/art A Am = 2, m Area di raccolta che si estende fino ad una distanza di 250 m dal perimetro della struttura Con i dati inseriti, le aree di raccolta della struttura rettangolare semplice sono valutate in modo matematico. 6. CO CLUSIO I Per il volume costituente l edificio oggetto della presente relazione, il rischio di fulminazione diretta ed indiretta, risulta inferiore del rischio accettabile pertanto: LA PROTEZIO E CO TRO I FULMI I O E ECESSARIA Data 10/04/2013 Firma 8

4. DATI INIZIALI 4 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI Analisi del rischio R Analisi del rischio R CONCLUSIONI 7 9.

4. DATI INIZIALI 4 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI Analisi del rischio R Analisi del rischio R CONCLUSIONI 7 9. 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 3 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 3 4. DATI INIZIALI 4 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4 4.2 Dati relativi alla struttura

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