Aspetti fitosanitari delle colture in contenitore. Giovanni Minuto Direttore CeRSAA
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1 Aspetti fitosanitari delle colture in contenitore Giovanni Minuto Direttore CeRSAA
2 LE PERFORMANCES RICHIESTE AL SUBSTRATO DI COLTIVAZIONE DIPENDONO DALLE RICHIESTE DELLA PRODUZIONE DALLE RICHIESTE DELL ESPORTAZIONE DALLE RICHIESTE DEL CONSUMATORE
3 LE SFIDE ATTUALI DEL FLOROVIVAISMO CHE INFLUENZANO LA SCELTA DI UN SUBSTRATO - differenziazione dell offerta innovazione di prodotto (nuove specie poco, o affatto note) innovazione di processo (fuori suolo, cicli abbreviati) richiamo al territorio (senso lato) - colture di basso valore unitario grandi numeri (economie di scala e sfruttamento impianti) alta penetrazione sul mercato (prodotto di massa ) limitato impegno di capitali
4 La diffusione crescente delle colture di basso valore unitario Milioni di piante in vaso prodotte ad Albenga ( ) milioni di piante (stima) Totale piante in vaso aromatiche vaso fiorito piante verdi 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 Prezzo medio di vendita ( ) in azienda del rosmarino vaso diam. 14 cm (fonte: CCIAA) 0, Prezzo medio di vendita ( ) in azienda di margherita vaso diam. 16 cm (fonte: CCIAA) ,30 1,25 1,20 1,15 1,10 1,05 1,
5 DIFFERENZIAZIONE DELL OFFERTA DEI SUBSTRATI impiego flessibile, ma facilmente personalizzabile differenziazione per drenaggio/ritenzione idrica/scambio cationico privi di potenziali parassiti per le piante (funghi, insetti, infestanti, ) repressivi verso alcuni patogeni facilmente trasportabili (macro e microdistribuzione) adatti a diversi tipi di vasi estremamente economici, se dedicati al settore hobbistico accorciamento dei cicli di produzione ripetizione dei cicli di produzione in periodi potenzialmente sfavorevoli alle piante
6 La flessibilità dei prodotti è fondamentale per rispondere alla combinazione di mix produttivo e destinazione commerciale Italia Francia Olanda Germania Austria Altro nord Europa Est europa aromatiche margherita
7 LE PERFORMANCES RICHIESTE IN CAMPO AL SUBSTRATO Collaborazione con tecniche colturali finalizzate alla riduzione dei tempi di permanenza in campo delle colture - accelerazione del ciclo colturale - più interventi fertilizzanti/stimolanti dello sviluppo/brachizzanti - frequente irrigazione come veicolo di distribuzione dei fertilizzanti - frequente distribuzione di agrofarmaci Questa tendenza va contro: - all uso di prodotti (compost) alternativi alle torbe: i tutto torba sono molto vicini ad un sistema fuori suolo, e quindi molto veloci - la necessità di contenere l emissione di nitrati - la disponibilità di mezzi di difesa - il possibile adeguamento alla DIR CE sull uso sostenibile degli agrofarmaci - alle caratteristiche di alcune piante nel rapporto con i propri parassiti
8 QUALE MEZZO DI DIFESA? Anni sec. XX - Introduzione dei prodotti di sintesi organica di prima generazione - Larga disponibilità di mezzi per le colture orticole e floricole Anni 70 e 80 sec. XX - Agrofarmaci di seconda generazione di sintesi organica - Introduzione di crescenti limitazioni d uso di specifiche famiglie di prodotti Anni 90 sec. XX - Discussione e avvio della fase di revisione degli agrofarmaci (REG 91/414/CE D.L. 194/95) - Introduzione di innovative famiglie di agrofarmaci derivanti da molecole di origine naturale Anni 00 sec. XXI - Termine del processo di revisione degli agrofarmaci - Introduzione di innovazioni normative (REG 09/1107/CE, ) - Ri-registrazione degli agrofarmaci
9 QUALE MEZZO DI DIFESA? - revisione delle autorizzazioni all uso degli agrofarmaci (Reg CE 91/414 D.L. 194/95); - introduzione del Reg. CE 1107/09 sull agricoltura sostenibile - emanazione della nuova Legge sui substrati DL 75/10 del 29/04/2010 (ex DL. 217/09) All. 4 - riduzione del numero degli agrofarmaci autorizzati sulle sempre più numerose e nuove specie floricole, o le innovazioni cultivarietali;
10 QUALE MEZZO DI DIFESA? sulle erbe fresche e aromatiche : basilico rosmarino
11 Esempio: agrofarmaci autorizzati per floreali e ornamentali
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13 QUALE MEZZO DI DIFESA? nel florovivaismo: Categoria Prodotti % totali 124 eliminati entro il non in commercio 4 3 fitotossici convenzionali bio e poi ci sono le singole registrazioni da rispettare
14 Esempio: agrofarmaci autorizzati per floreali e ornamentali Che contengono l indicazione in etichetta della distribuzione anche via substrato Sostanza Attiva Tipologia Gruppo Chimico Revoca autorizzazioni Scadenza commercio Scadenza utilizzo Scadenza iscrizione AZADIRACTINA I N Prodotti naturali 31/12/ /12/ /12/ BENALAXIL F Fenilammidi: acilalanine /02/2015 FOSETIL ALLUMINIO F Fosforganici /04/2017 IMIDACLOPRID I Neonicotinoidi /07/2019 METALAXIL-M F Fenilammidi: acilalanine /09/2012 TOLCLOFOS-METILE F Fosforganici /01/2017
15 Esempio: interpretazione delle etichette La legislazione in materia fitosanitaria che raccoglie l insieme delle specie ad uso ornamentale individua le stesse adottando una nomenclatura talvolta non chiara e non unificante e fonte di difficoltà interpretative in fase di indicazione d uso e di redazione del Quaderno di campagna Ecco le dizioni riportate in etichetta per l identificazione dei prodotti utilizzabili su colture ornamentali Colture floreali e ornamentali ; Fiori e vivai in campo ; Fiori ed ornamentali ; Piante ornamentali e da fiore ; Colture Floreali (Rosa, Garofano, Gladiolo, Crisantemo) e Ornamentali ; Ornamentali (garofano, crisantemo, azalea, ciclamino) ; Floricoltura ; Fiori ; Rosa e piante ornamentali ; Ornamentali e floricole ; più una serie di autorizzazioni specifiche su singole specie.
16 QUALE MEZZO DI DIFESA? In assenza di mezzi di difesa autorizzati per le numerose colture minori la tentazione è quella di andare verso: - usi impropri - prodotti omeopatici - prodotti per cui non siano specificati la materia attiva, il suo quantitativo e ogni altra indicazione atta ad individuare quel prodotto come agrofarmaco (numero di registrazione, frasi R e S, denominazione del detentore del prodotto e il numero di registrazione alla CCIAA) - prodotti privi di studi sull efficacia (Centri di Saggio Efficacia ric. MIPAAF) - prodotti privi di studi residuali (Centri di Saggio Residui ric. MIN. SALUTE/MIPAAF) Pertanto, la risposta alla domanda quale mezzo di difesa adottare anche nel florovivaismo è una sola: prodotti autorizzati sulla coltura e sostenuti da ricerca e sviluppo. Senza queste due condizioni, non si può, per esempio, compilare il Quaderno di Campagna e, quindi, accedere a forme di finanziamento sul PSR,o ottenere certificazioni di processo (es. GlobalGap)
17 LE PERFORMANCES RICHIESTE IN CAMPO AL SUBSTRATO - riduzione della soglia di danno da parte del produttore: - anni 90: soglia media tollerata 10%, - oggi: l allarme nasce con 10 piante morte su (Fonte: rete regionale LaRAF - sede CeRSAA) Necessità di far fronte a improvvise epidemie: la repressività può essere un opportunità, ma deve interessarsi anche di patogeni infrequenti (es. Phytophthora palmivora su ciclamino raramente individuata, ma quando colpisce procura danno) al contrario, la riduzione dell uso delle terre di bosco, o della foglia ha limitato moltissimo nel tempo alcuni danni da insetti (es. oziorrinco su ciclamino)
18 ESEMPI I PROBLEMI FISIOPATOLOGICI E PATOLOGICI CONNESSI ALL USO DEI SUBSTRATI Il successo delle prime fasi di coltivazione dipende strettamente da: - scelta del substrato in relazione alle caratteristiche fisiologiche della specie; - riempimento dei contenitori; - quantità e metodo di distribuzione della prima irrigazione; - dosaggio dell acqua e della soluzione nutritizia; - mantenimento del giusto grado di umidità del substrato - sanità del materiale di propagazione
19 ESEMPI SCELTA ERRONEA DEL SUBSTRATO
20 Geranio: assenza di radicazione per utilizzo di substrato di coltivazione e non di radicazione
21 Basilico: assenza di germinazione per erronea scelta della miscela tra torba e compost
22 ESEMPI PRESENZA DI SOIL INHABITANTS
23 Presenza di soil inhabitants Nei substrati di coltivazione impiegati per la prima volta dopo la fase di miscelazione tra i diversi componenti non sono presenti patogeni specializzati di colture orto-floro-vivaistiche, poiché non hanno possibilità di sopravvivere in assenza della specifica pianta ospite (parassiti obbligati). Tuttavia, i substrati ricchi di fonti organiche (es. torba e compost), possono contenere alcuni microrganismi, tra cui alcuni Oomiceti (Pythiaceae), che in particolari condizioni ambientali (alta umidità nel substrato e temperature non elevate) possono attaccare anche le radici delle piante coltivate, arrecando danni da lievi (rallentamento dello sviluppo) a molto gravi (morte della pianta).
24 Gardenia: Phytophthora sp. su radici di piante allevate con subirrigazione (combinazione di fattori con messa sotto impianto precoce)
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26 Calla: Pythium in subirrigazione
27 Vinca: marciume radicale
28 Bouganvillea: : eccesso idrico
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