FONDATO NEL 1876 Tempi liberii IL RETROSCENA Da Lanzillotta a Ichino Scelta civica trasloca nel Pd

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "www.corriere.it FONDATO NEL 1876 Tempi liberii IL RETROSCENA Da Lanzillotta a Ichino Scelta civica trasloca nel Pd"

Transcript

1 VENERDÌ 6 FEBBRAIO In Italia (con Sette ) EURO 2,00 ANNO N > Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Milano, Via Solferino 28 - Tel Roma, Via Campania 59/C - Tel Quirinale LA PROVA CHE ATTENDE IL PRESIDENTE di Ernesto Galli della Loggia Designando Sergio Mattarella, l assemblea dei grandi elettori del presidente della Repubblica ha scelto senz altro una persona degna e irreprensibile. Non si può dire però di pari notorietà. Credo che fino a sabato scorso, infatti, ben pochi italiani avessero idea di chi fosse il futuro capo dello Stato, sapessero qualcosa di lui, ne conoscessero perfino l aspetto. È questo, del resto, l ovvio risultato dell aver scelto un candidato del quale al momento dell elezione come ci hanno informato i giornali non si conosceva alcuna manifestazione o dichiarazione pubblica successiva al 2008 (quindi ben prima di venir eletto alla Consulta), salvo una sua breve intervista a un gruppo di giovani dell Azione Cattolica. Alla lunga lista delle sue singolarità l Italia ne ha aggiunta così un altra: quella di avere un capo dello Stato che, pur avendo a norma della Costituzione il compito di «rappresentare l unità nazionale», risulta però affatto sconosciuto alla stragrande maggioranza dei cittadini per non dire alla loro quasi totalità. Così come del resto anche la sua prima e più vera affiliazione politica quella al cattolicesimo democratico rappresentato da Aldo Moro (un leader politico assassinato circa quarant anni fa) temo che non riesca a significare più molto per chiunque non faccia parte di un ristretto gruppo di seguaci o di addetti ai lavori. Lo dico con il più grande rispetto, non di maniera, per la persona e per le istituzioni repubblicane, ma è così: la presidenza Mattarella reca il segno, ancor più di tutte le altre che l hanno preceduta, di un frutto esclusivo del sistema politico-partitico. continua a pagina 23 GIANNELLI La visita La prima volta di un Papa al Congresso Usa Accattoli a pagina 23 Vecchi a pagina 21 FONDATO NEL 1876 Expo, rilievi di Cantone: «Ma ce la faremo» Il rapporto del commissario. Dall Antimafia misure di interdizione per 46 imprese di Fiorenza Sarzanini 80% delle procedure di appalto dell Expo di Milano, L dal catering ai servizi, superiori a 40 mila euro ha subìto «rilievi». E per quattro gare è stato sollecitato il commissariamento. L Autorità nazionale anticorruzione traccia il bilancio dell attività di controllo avviata nel giugno scorso. Il presidente Raffaele Cantone: «Ce la faremo». L Antimafia: misure di interdizione per 46 imprese. alle pagine 16 e 17 Giannattasio, Ferrarella Tempi liberii Oggi Svizzera o Occitania? Un San Valentino capace di sorprendere Fabrizio Guglielmini Vertice Da Putin per un piano di pace. Mobilitazione Nato a est Merkel-Hollande, missione ucraina Ora l Occidente batte due colpi Domani Regole di galateo per stare in ufficio con il raffreddore Michela Proietti Servizio Clienti - Tel mail: servizioclienti@corriere.it Anticorruzione, accordo nella maggioranza Norme più severe per il falso in bilancio Occidente gioca con il Cremlino l antica carta del bastone e L della carota. La Nato è pronta a dispiegare nell area di crisi una forza di reazione rapida di uomini. E mentre l Alleanza atlantica serra i ranghi, è partito un tentativo diplomatico più ambizioso dei mai applicati accordi di Minsk. a pagina 13 Intesa raggiunta: un vertice di maggioranza scioglie gli ultimi nodi sull anticorruzione e definisce un testo da votare in Parlamento. Stabilite pene più severe per corruzione e concussione. Estesa la punibilità per il falso in bilancio: dal 2002 si poteva procedere solo per querela di parte, ora si è deciso di procedere sempre d ufficio. alle pagine 6 e 7 Arachi, Fasano La crisi La mossa di Draghi accelera la ricerca di una soluzione. Il Fondo monetario: evitare il contagio Atene resta isolata, tempi stretti Schäuble vede Varoufakis e boccia il piano greco. Consiglio europeo il 12 febbraio Merkel e Hollande in missione a Kiev (nella foto con il presidente ucraino Poroshenko, al centro). Oggi vedranno Putin per un piano di pace. La Nato si mobilita. alle pagine 12 e 13 Montefiori, Offeddu di Franco Venturini IL RETROSCENA Da Lanzillotta a Ichino Scelta civica trasloca nel Pd di M. Galluzzo e M. Guerzoni alle pagine 8 e 9 ANSA / GIORGIO BENVENUTI AFP / MYKOLA LAZARENKO Aumenta la pressione sulla Grecia dopo la decisione della Bce di non accettare più i titoli pubblici di Atene a garanzia dei prestiti: il ministro tedesco Schäuble boccia la richiesta di un programma ponte e per il 12 febbraio viene convocato un Consiglio europeo. Il Fmi: no a forzature, evitare il contagio. da pagina 2 a pagina 5 LE REGOLE Le condizioni per avviare il salvataggio MALTEMPO La Grande neve frena l Autosole Maltempo: nevicate (nella foto, Bologna), temporali (a Cagliari piove da 8 giorni), strade allagate e forti raffiche di vento. Code e blocco dei camion sull Autosole, scuole chiuse nel Modenese e a Cuneo. A Napoli una ragazza su uno scooter cade per l asfalto viscido e muore. a pagina 19 Gramigna di Francesco Daveri l rifiuto della Banca centrale I europea di accettare dalle banche greche, in cambio di fondi, titoli di Stato emessi da Atene non è un affronto a un popolo fiaccato dalla crisi e a un governo democraticamente eletto da parte di un istituzione di burocrati. Indica, invece, una soluzione possibile: quella della responsabilità. Da parte della Ue, che deve vivere quello greco come un problema suo; e da parte degli elettori ellenici. a pagina 22 LO SMARCAMENTO DA FORZA ITALIA La corda tesa del premier di Massimo Franco atteo Renzi punta a tenere compatto il Pd e M a marcare le distanze da Forza Italia. È questo il sottinteso politico dell accordo sulla legge anticorruzione raggiunto ieri: un altro pezzo dello smantellamento del patto del Nazareno. continua a pagina 6 IL MINISTRO MADIA A tutte le auto (blu): ultima chiamata per i tagli di Gian Antonio Stella ussolini, altri tempi, fu M sbrigativo: «Attualmente risultano in uso 16 vetture: di esse 13 dovranno dismettersi entro domani sera». Marianna Madia non pretende tanto. Dopo mesi di tira e molla, però, ha deciso di dare un ultimatum: entro dieci giorni tutti i ministeri e tutte le amministrazioni pubbliche devono fare rapporto sulla drastica diminuzione delle autoblu decisa dal governo subito dopo il debutto. Obiettivo dichiarato: «Calare nei ministeri da a 95 auto». Ambizioso. La stessa campagna lanciata dal Duce il 7 marzo 1923, con la lettera inviata agli Interni dal ministro del Tesoro Alberto De Stefani («Per preciso ordine ricevuto dal presidente del Consiglio ho disposto che rimangano in servizio presso codesto ministero 3 auto») non diede poi i frutti sperati. E proprio il timore che finisca come altre volte, con l evaporazione giorno dopo giorno delle buone intenzioni, deve aver spinto Matteo Renzi e il ministro della Pubblica amministrazione a tentare il braccio di ferro. continua a pagina 23

2 # 2 Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera Primo piano Il debito Tsipras: niente ricatti. Varoufakis: la depressione economica portò il nazismo Renzi: la Bce ha ragione. Il Fmi: evitare il contagio. L invito di Putin a Mosca Il no della Germania: Atene sbaglia Il caso La teoria dei giochi e i passi falsi del ministro di Danilo Taino I l ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis è un economista esperto della Teoria dei giochi. I suoi studenti che lo osservano metterla in pratica nella trattativa di questi giorni con le istituzioni europee - un negoziato è il classico campo d applicazione della Teoria - hanno però di che essere perplessi. Assieme al primo ministro Alexis Tsipras è stato in tour per le capitali europee: una settimana dopo, sembra essere senza più carte in mano. Ieri, nella sua lettera di analisi, l economista Anatole Kaletsy sosteneva per esempio che Varoufakis sta applicando la tattica di puntarsi la pistola alla tempia e minacciare di sparare se non vengono accettate le sue proposte. Berlino Schäuble e Varoufakis Un bluff che viene regolarmente chiamato, come ha fatto mercoledì sera la Bce davanti a una proposta greca che avrebbe fatto incorrere l istituzione in una violazione dei trattati europei. Il punto chiave è che il governo greco aveva una carta forte in mano, il taglio d autorità del suo debito pubblico. Avrebbe potuto usarla nei negoziati e rinunciarvi solo all ultimo minuto, in modo da costringere gli avversari a cedere qualcosa di significativo in cambio. Invece, Tsipras e Varoufakis hanno gettato via quasi subito quell asso, hanno abbandonato l ipotesi: morta. Ora che le trattative sono iniziate davvero - a Francoforte, Berlino e Bruxelles - il governo di Atene è rimasto con poco in mano. Ed è probabile che, per non finire in default, alla fine sia costretto a prolungare con o senza troika - i patti di salvataggio che scadono il 28 febbraio, possibilità che finora ha nettamente escluso. È che l incerta applicazione della Teoria dei giochi è rischiosa: può spingere verso la roulette russa. -3,4 per cento Il calo della Borsa di Atene registrato ieri all indomani della stretta della Bce 26 miliardi di euro debito che la Grecia ha contratto nei confronti della Bce 40 miliardi di euro debito greco nei confronti dell Italia sotto forma di aiuti bilaterali Il piano Il piano del premier greco Alexis Tsipras e del suo ministro delle Finanze Yanis Varoufakis prevede di scambiare una parte del debito detenuto dai governi europei con bond indicizzati all andamento dell economia e bond «perpetui», cioè senza scadenza e senza rimborso DAL NOSTRO INVIATO ATENE Un giorno di ordinaria crisi, ieri ad Atene. Per strada, in fabbrica e in Borsa. Il dramma esiste, basta vedere la disoccupazione galoppante, ma il panico che qualcuno temeva non è arrivato, almeno per ora. Nessuna particolare coda «in stile Cipro» agli sportelli, come era invece successo con la crisi bancaria a Nicosia (anche se, va aggiunto, molti conti correnti ellenici sono già stati liquidati in passato). Nessun crollo alla chiusura della Borsa, che dopo una mattinata pesante ha limitato le perdite al -3,3%, sostanzialmente contenute vista la volatilità. Il no della Banca centrale europea ad accettare titoli pubblici a garanzia dei prestiti ha agitato soprattutto la politica. «La democrazia greca non intende ricattare nessuno e non può essere ricattata», ha detto il premier greco Tsipras nel corso della prima riunione del gruppo parlamentare di Syriza. «Non chiediamo né compassione, né supervisione ha aggiunto Abbiamo le nostre proposte, chiediamo tempo e anche l Europa ha bisogno di tempo». E ancora, in vista dei prossimi importanti incontri continentali: «Ci chiedono di implementare le riforme a cui ci siamo impegnati e noi rispondiamo che rispettiamo le regole europee ma lavoriamo per cambiarle». Ma ieri è stato soprattutto il giorno del vertice berlinese tra il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis e il suo omologo tedesco Wolfgang Schäuble. E le differenze Il viaggio di Maria Serena Natale sono subito emerse. Il secondo ha sostanzialmente bocciato il piano del primo. «Non ho potuto nascondere il mio scetticismo ha confessato Schäuble Alcune delle misure non vanno nella giusta direzione». Tra gli obiettivi di Atene c è quello di ottenere un programma ponte fino a maggio e, intanto, discutere di una soluzione «una volta per tutte» per la crisi di Atene. Un aiuto potrebbe arrivare dalla stessa Bce, che Bundesbank Il presidente Weidmann: i governi mantengano gli impegni «E importante che i governi aderiscano ai piani di consolidamento che hanno annunciato», ha affermato il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann a un convegno a Venezia. Conti pubblici sani assieme a riforme strutturali sono un pre-requisito per la crescita». E ha aggiunto che «l appello per il consolidamento non viene dal desiderio di punire peccati del passato. L obiettivo dovrebbe essere di rendere tutti i Paesi dell area euro più forti» non ha chiuso il canale di finanziamento degli istituti greci passando per la banca centrale ellenica (attraverso il programma Ela). Qui, secondo voci non confermate, potrebbero essere a disposizione fino a miliardi. Resta comunque il fatto che le tensioni tra Berlino e Atene rimangono alte, e Varoufakis ieri ha evocato anche il pericolo del nazismo. «Quando stasera tornerò nel mio Paese, ha detto, troverò un parlamento in cui il terzo partito non è un partito neonazista, ma nazista». Sulla questione greca non sono poi mancati i commenti italiani. «La decisione della Bce sulla Grecia è legittima e opportuna dal momento che mette tutti i soggetti in campo attorno ad un tavolo», ha detto il premier Matteo Renzi. Sulla stessa linea il presidente francese François Hollande. Ma «insistere, come ha fatto Renzi, sul rispetto da parte di Atene del programma della troika vuol dire condannare la Grecia», ha replicato il deputato della minoranza Pd Stefano Fassina. Tuttavia, il peso massimo che è entrato sulla scena della crisi ellenica si chiama Vladimir Putin. Il presidente russo ha parlato al telefono con Tsipras di cooperazione economica tra i due Paesi e ha poi invitato a Mosca il neo premier per il 9 maggio. Invito accettato da Atene. Tra chi ha invece difeso i piani internazionali concordati in passato per la Grecia c è il Fondo monetario internazionale, per cui «il programma per Atene è fatto per aiutare il governo greco e il popolo greco. E allo stesso tempo per evitare ogni pericolo di contagio». Intanto, dal cuore del sistema finanziario greco, il governatore della banca centrale ellenica Yannis Stournaras non ha dubbi: i depositi nelle banche del Paese sono «assolutamente al sicuro». E la stretta della Bce «può essere rivista con un accordo tra la Grecia e i partner europei». Giovanni Stringa La gente in piazza ritrova l unità «Non siamo una colonia tedesca» La manifestazione nata su Facebook. Nessun assalto ai bancomat DALLA NOSTRA INVIATA ATENE «Guardateci, siamo di nuovo uniti, questo è il nostro Parlamento e questa è la nostra bandiera. Siamo il popolo greco. Se dobbiamo morire di fame, moriremo con orgoglio». Jeans, giubbino di pelle nera e una sigaretta tra le dita, Marios Giannakopoulos guarda la folla crescere in Piazza Syntagma, il cuore politico di Atene ai piedi dell Acropoli e a due passi dal tempio di Zeus Olimpio. Arrivano in migliaia alla manifestazione nata su Facebook per esprimere solidarietà al governo. Una prima assoluta. «L assedio» titola in prima pagina il quotidiano popolare Ethnos, «Non siamo una colonia della Merkel» dicono i cartelli scritti a mano, di fretta e con la rabbia che mescola tutto, Germania, troika e Bce. I greci lo sentono, l assedio, e si stringono al loro leader. «Finalmente uno che tiene testa al Quarto Reich dice Marios non lo lasceremo solo. Aiutateci, se non ce la facciamo noi, non ce la farà nessuno. Stasera si radunano anche a Patrasso, quando il 16 febbraio si riuniranno quelli dell Eurogruppo saremo di più». Marios ha 59 anni e due figli di 18 e 15 anni, Dimitris e Faris. Gestisce un locale, se la passa «male come tutti, e sono pure separato». Sotto il bianco-azzurro della bandiera abbraccia Labros Bakolias, camionista sessantenne che rilancia: «Non vogliamo padroni e non temiamo ricatti». Marios non si è precipitato in banca a ritirare i risparmi dopo l annuncio del Labros Bakolias e Marios Giannakopoulos, camionista e commerciante, durante la manifestazione di ieri ad Atene taglio di liquidità deciso mercoledì sera dal Consiglio direttivo della Bce, «non abbiamo più niente da perdere, sbaglia chi vuol farci la guerra». Stanchi dell austerità, ma anche della paura. Atene, no panic. Secondo le stime gli istituti che si sono già rivolti al Fondo d emergenza della Banca centrale greca non hanno chiesto più di due miliardi di euro. Nikos lavora in un ufficio di Eurobank, dopo aver staccato (le banche chiudono alle due del pomeriggio) si ferma al bancomat per ritirare del contante. «Nessun assalto, niente a che vedere con l ansia del 2012 o dei mesi scorsi». Sulla strada dello shopping dedicata a Ermes dio dei viaggi e del commercio suona un vecchio organetto, nell antica Agorà ragazzi africani improvvisano un freestyle. Christina, 23 anni e una laurea in design d interni, fa la commessa in un negozio con i saldi al 50%. «Anche la Bce fa politica, vuole farci pressione e mandare un messaggio a chi deve trattare con noi». Culto del capo, fuga dalla disperazione il nuovo governo sotto tiro piace ancora di più. Prima delle elezioni del 25 gennaio girava una battuta sulla cricca dei bei tenebrosi di Alexis Tsipras: «I comunisti ci ruberanno le mogli». Ora che Tsipras è premier e al suo fianco fa furore il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, «ci ruberanno anche le madri». Litsa ha 50 anni, sposata con un insegnante e mamma di due ragazzi, fino a sei mesi fa lavorava nella pubblica amministrazione, ora vende castagne sulla via Syngrou, vicino alla vecchia fabbrica di birra Fix trasformata in galleria d arte e ancora chiusa. «Tsipras non mi convinceva, adesso sì. In Europa credete che siamo tutti ladri, ma chi ha rubato non ha mai pagato. Vogliamo solo dignità». Sistema le castagne, le avvolge in un foglio di carta, «non le mangi subito, aspetti che si raffreddino».

3 # Corriere della Sera Venerdì 6 Febbraio 2015 PRIMO PIANO 3 Il debito di Atene L andamento di ieri della Borsa di Atene I creditori I 5 Paesi più esposti* 848,04 Investitori privati 55 miliardi Bce 26 miliardi Germania Francia 60 miliardi 46 miliardi 825,00-3,37% 322 miliardi Banca centrale greca 9 miliardi Italia Spagna 40 miliardi 27 miliardi 800,00 Governi Eurozona 200 miliardi Fmi 32 miliardi Paesi Bassi 12 miliardi *Comprende oltre ai prestiti bilaterali, le quote di partecipazione nei fondi salva-stati Esm e Efsf, nella Bce e nel Fmi 775,00 750,00-9% 4 am 5 am 6 am 7 am 8 am 9 am am Fonte: Ministero delle Finanze greco, Bloomberg, Thomson Reuters La mossa di Draghi accelera la svolta 60 miliardi per le banche, poi il rischio crac Le risorse della Banca centrale greca. Senza finanziamenti prolungare il salvataggio o l insolvenza Corriere della Sera Il caso DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BERLINO Mercoledì sera, a Francoforte, nella sede della Banca centrale europea, durante la periodica cena del Consiglio dei governatori dell Eurozona, Mario Draghi ha relazionato sull incontro che aveva avuto la mattina con il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. L esponente del nuovo governo di Atene gli aveva esposto l intenzione di uscire, con la fine di febbraio, dagli accordi di salvataggio (bailout) organizzato a favore della Grecia da Ue, Bce e Fondo monetario internazionale (la troika). Sono quegli accordi in base ai quali Atene riceve denaro e in cambio dovrebbe realizzare gli impegni che si è presa: bilanciare i conti pubblici e fare una serie di riforme strutturali. Del bailout, Syriza, il partito di Alexis Tsipras ora al governo, dice di non volerne più sapere. Varoufakis lo ha ribadito a Draghi. Significa che Atene non avrà più vincoli, riconquisterà sovranità, ma non avrà nemmeno più aiuti in denaro. Nel giro di qualche mese, potrebbe arrivare l insolvenza, se tra Grecia e governi europei non si troverà un accordo diverso per andare avanti senza traumi. Varoufakis avrebbe voluto vendere, mentre i negoziati si svolgeranno, titoli di Stato alle banche elleniche e incassare subito: le banche li avrebbero poi usati come garanzia per ottenere denaro dalla Bce, nel quadro delle cosiddette Open market operations. Il problema è che finora le banche greche hanno potuto fare queste operazioni grazie a un agevolazione. Infatti, i titoli di Stato di Atene sono junkbond, la Bce non li potrebbe accettare come collaterali: lo fa solo se la Grecia è all interno di un programma di salvataggio, cioè quello che Tsipras e Varoufakis non vogliono. Alla cena dei governatori, dunque, non restava che prendere atto delle intenzioni del governo di Atene e sospendere il finanziamento delle banche elleniche. In altri termini, la Bce ha chiesto di vedere le carte: se è un bluff e non ha altre fonti di finanziamento, Atene Gli investimenti azzardati dell hedge fund di Mezvinsky La scommessa (persa) del marito di Chelsea Clinton Il finanziere Marc Mezvinsky con la moglie Chelsea Clinton La Bundesbank Alcuni osservatori sostengono che sia stata la Bundesbank a volere la sospensione da parte di Francoforte La crisi greca colpisce anche i Clinton. L hedge fund fondato Marc Mezvinsky, marito di Chelsea Clinton, ha registrato pesanti perdite legate ad alcuni investimenti azzardati in Grecia. Lo rivela il Wall Street Journal, spiegando che un paio di anni fa il genero di Bill e Hillary Clinton ha «in maniera inopportuna» scommesso sulla ripresa di Atene. Calcoli che si sono rivelati sbagliati e che da due anni costano molto caro al fondo creato e gestito con due ex colleghi di Goldman Sachs. Eaglevale Partners LP, l hedge fund di Mezvinsky, ha scritto la scorsa settimana una lettera ai propri investitori ammettendo di essersi «sbagliati» con la Grecia, cosa che sta producendo effetti negativi sui conti del fondo. E tra gli investitori ci sarebbe anche il ceo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein. dovrà chiedere di prolungare il bailout o rischiare di finire insolvente. A meno che entro fine mese non trovi un accordo con i partner europei. E qui sta probabilmente il motivo per il quale la Banca centrale europea è intervenuta immediatamente, a tarda sera, e ha deciso di non aspettare il 28 febbraio per sospendere le operazioni di finanziamento alle banche greche ma di anticiparne la fine all 11 febbraio, alla vigilia del Consiglio straordinario deli capi di Stato e di governo, che discuterà di Grecia. A quella riunione, Varoufakis sarà senza rete, cioè senza consistenti fonti di finanziamento: se non le operazioni di emergenza che può effettuare la banca centrale greca, pare autorizzata dalla Bce ad arrivare a 59,5 miliardi con i quali dovrà sostituire i finanziamenti ricevuti finora (dietro garanzia bond greci) che ora deve restituire. Attorno al tavolo, sarà colui che ha bisogno di strappare un accordo. Indebolito. Per parte sua, Draghi ha chiarito la posizione legale della Bce che non può accettare junk-bond, si è fatto da parte e ha detto che il problema greco lo devono risolvere i governi e non la banca centrale, ha stabilito che occorre fare in fretta. Alcuni osservatori sostengono che sia stata la Bundesbank a volere la mossa dura della Bce: da quel che si capisce, però, in questo caso non ci sarebbe stata divergenza di opinioni tra Draghi e il presidente della banca centrale tedesca Jens L uomo che corresse i numeri vive sotto scorta Il presidente dell Istat greco Georgiou accusato di aver gonfiato il deficit Rischia 10 anni di carcere Chi è Andreas Georgiou, 54 anni, è il capo di Elstat, l Istat greco che fino al 2009 era una diramazione del Ministero delle Finanze e si è poi trasformato in istituto indipendente DALLA NOSTRA INVIATA ATENE È uno dei volti della complicata storia ellenica di questi anni. Andreas Georgiou, 54 anni, è il capo di Elstat, l Istat greco che fino al 2009 era una diramazione del Ministero delle Finanze e si è poi trasformato in istituto indipendente. La sua personale odissea comincia nel 2010, quando assume il timone dell istituto. Al governo c è il Pasok di George Papandreou, erede della dinastia politica che ha guidato la socialdemocrazia greca negli ultimi quarant anni. La crisi è solo all inizio. Nel 2013, al termine di un indagine durata quindici mesi e innescata da una soffiata dello stesso Consiglio direttivo di Elstat, Georgiou viene accusato di aver gonfiato i dati sul deficit greco del 2009: in sostanza, di aver fatto l opposto del governo che ha preceduto Papandreou, quello guidato da Kostas Karamanlis, peso massimo del partito di centro-destra Nuova Democrazia, che aveva sempre nascosto l entità del buco di bilancio. Georgiou rischia fino a dieci anni di carcere. In gioco non c è solo la professionalità di un esperto di statistica universalmente apprezzato, ma l intero sistema internazionale di finanziamento che ha reso possibili i piani per evitare l uscita della Grecia dall Eurozona. In particolare, pesa il passato di Georgiou, vent anni di lavoro presso il Fondo monetario di Washington. Il pacchetto concordato con la troika dei creditori internazionali (Ue, Bce ed Fmi) è stato elaborato sulla base dei dati forniti da Elstat. Il sospetto che Georgiou possa aver agito secondo una logica diversa dall interesse nazionale mette in dubbio la credibilità dell intero processo. In quei mesi del 2013 si rincorrono le ipotesi più ardite. Georgiou avrebbe fatto il gioco degli americani, oltre che dell Eurostat, l agenzia europea di statistica diretta dai soliti tedeschi. Il tutto nell intento di piegare la Grecia e annientare il morale della popolazione, per poi imporre misure di austerità più dure, riforme più radicali, sacrifici ancora peggiori. Gli amanti dei complotti si scatenano. C è anche il sospetto che l intervento di Georgiou e dei suoi collaboratori sia stato «commissionato» dai socialisti al governo per compromettere ulteriormente la posizione dell esecutivo di Karamanlis, in carica dal 2005 al Osservatori e opinione pubblica si dividono in schieramenti. Il sindacato dei lavoratori di Elstat arriva a chiedere la rimozione di Georgiou in attesa di giudizio. Per gli ex colleghi del Fondo monetario internazionale si tratta di un caso montato ad arte per indicare alla società greca un capro espiatorio interno e responsabili esterni - banchieri, speculatori, creditori Tra i difensori di Georgiou da quella che diventa una vera 15,4 per cento il rapporto reale deficit/pil della Grecia nel 2009 dopo la revisione 168 miliardi di euro debito della Grecia nel Ora è di 322 miliardi caccia alle streghe compare anche l economista Yanis Varoufakis, oggi ministro delle Finanze. Con tutto il suo carico di ombre e sospetti nei confronti della comunità internazionale, però, quel dibattito lascia strascichi. C è anche questa sfiducia nell impasto di rabbia e disincanto che vibra oggi per le vie di Atene. Georgiou si è sempre detto innocente, motivando le inesattezze (in particolare il calcolo del deficit non al 6 ma al 15,4% del Pil) con la rigida applicazione delle regole europee. Georgiou, bersaglio di minacce, vive ancora sotto protezione. M. S. Na msnatale@corriere.it

4 4 Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera Primo piano L Unione L Europa studia il piano di salvataggio La scadenza dell 11 febbraio e l ipotesi di utilizzare le risorse del fondo salva Stati. Verso un Eurogruppo Il rifiuto del governo ellenico della «troika» e le condizioni per l estensione degli aiuti. Il ruolo di Juncker L agenda Il programma del nuovo governo greco sarà annunciato formalmente nel weekend. L Eurogruppo è convocato subito dopo, l 11 febbraio, proprio quando scatta la stretta alla liquidità delle banche greche annunciata mercoledì dalla Banca centrale europea Il punto irrinunciabile, per l Europa, sarà un nuovo programma di assistenza per Atene. Cui verrà chiesto di rimangiarsi alcuni dei punti del suo programma su risanamento dei conti (ma concedendo margini di flessibilità sul deficit 2015 e 2016) e sulle riforme che il premier greco Alexis Tsipras vorrebbe cancellare DAL NOSTRO INVIATO BRUXELLES La trattativa in Europa parte molto difficile. Le richieste del nuovo governo greco di estrema sinistra, che devono essere inoltrate all Eurogruppo dei 19 ministri finanziari, restano lontane da quanto la Germania e altri Paesi membri del Nord dichiarano di poter accettare. Ma le pressioni imposte dall intervento della Bce di Mario Draghi, che ha annunciato il depotenziamento dei titoli di Stato greci (come garanzia collaterale) a partire dall 11 febbraio prossimo, hanno provocato una accelerazione e una esortazione a decidere entro i cinque giorni successivi se a Bruxelles esiste lo spazio per un compromesso. Senza un accordo tra i governi di Atene e di Berlino all Eurogruppo formale, in programma per il 16 febbraio, non passerebbe l estensione del piano di aiuti Ue alla Grecia, che scade a fine mese e resta molto importante per la stabilità della zona euro. Le pressioni della Bce appoggiano l ipotesi di un Eurogruppo straordinario l 11 febbraio prossimo. I ministri finanziari potrebbero elaborare un accordo tecnico da sottoporre al massimo livello politico nel Consiglio dei capi di Stato e di governo dell Ue in programma il giorno dopo, dove è previsto il «faccia a faccia» del nuovo premier greco di estrema sinistra Alexis Tsipras con la cancelliera tedesca Angela Merkel. A questi due incontri a Bruxelles è atteso anche Draghi, che ha più volte sollecitato i governi ad assumersi le responsabilità non di competenza della sua Bce. La ratifica dell eventuale compromesso all Eurogruppo del 16 febbraio, estendendo i tempi di restituzione dei prestiti e magari aggiungendo miliardi freschi del fondo salva Stati (Efsf e Esm), salverebbe il governo greco anche dal rischio di insolvenza già in estate. Ma Tsipras ha vinto le elezioni promettendo la fine delle misure di austerità imposte dalla troika (composta da Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario di Washington), che ha accusato di essere la causa di sei anni di recessione e del pesante impoverimento per milioni di greci. Propone così di condizionare i futuri pagamenti dei debiti al ritorno alla crescita economica. In ogni caso vuole eliminare la troika e i suoi diktat: a partire dal bilancio con avanzo primario del La proposta Tsipras chiede di concordare con Ue e Germania un piano di rilancio dell economia 4,5% del Prodotto interno lordo, che ha definito «mostruoso». Ha poi bisogno di miliardi freschi per rispettare le promesse di aumento dei salari minimi, riassunzione dei dipendenti pubblici licenziati durante la crisi e reintroduzione della tredicesima ai pensionati a basso reddito. Le vendite dei beni dello Stato, che ora avverrebbero a prezzi di saldo, sarebbero bloccate. Come è accaduto per il porto del Pireo. La strategia di aiuti finanziari della troika, che ha favorito le banche tedesche e degli altri Paesi esposte in Grecia, verrebbe ribaltata. Tsipras chiede di concordare con l Ue e con la Germania un piano di rilancio dell economia reale con investimenti pubblici. Rispuntano idee emerse (e abbandonate) all inizio della crisi, come l assegnazione dell'olimpiade ad Atene per 20 anni, stimoli al turismo nordeuropeo della terza età per allungare la stagione Strategia La Bce, rendendo le banche greche dipendenti dalla bombola d ossigeno dei prestiti d emergenza (stimati in ben 60 miliardi), che autorizza ogni due settimane e può limitare, costringe Atene a trattare con i partner europei con pragmatismo dalla primavera all autunno, il divieto a livello internazionale dell uso dei paradisi fiscali per le compagnie di navigazione (principale settore imprenditoriale del Paese). Per ora Merkel difende la troika e il rispetto delle misure di austerità concordate con l ex premier greco di centrodestra Antonis Samaras. Il punto d incontro potrebbe essere principalmente «politico». La fine della troika per accontentare Atene e il rispetto dilazionato nel tempo di molti impegni per tacitare Berlino. Il presidente della commissione economica dell Europarlamento, Roberto Gualtieri del Pd, ha parlato di un accordo di «superamento» della troika già preso con il presidente della Commissione europea Jean- Claude Juncker, noto manovratore lussemburghese per conto della cancelliera. Ivo Caizzi La Germania non vuole un taglio del debito, ma sarebbe disponibile a dare alla Grecia più tempo. Lo swap proposto da Varoufakis, che lega i pagamenti alla crescita del Pil greco, potrebbe comportare un «haircut» implicito: è su questo sentiero stretto che si lavorerà all accordo L Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem è il presidente dell Eurogruppo, che riunisce i ministri dell Economia e delle Finanze degli Stati che hanno adottato la moneta unica Le tappe L Eurotower La Bce, presieduta da Mario Draghi, ha reso noto che non accetterà dalle banche greche titoli ellenici senza la firma di un nuovo programma di assistenza È nei primi mesi dell anno successivo, il 2010, che la crisi della Grecia, fino a quel momento sostanzialmente confinata al Paese ellenico, si trasforma in una questione internazionale. Le agenzie di rating iniziano a tagliare il proprio giudizio sul debito sovrano e sull economia di Atene. I tassi salgono rapidamente e si diffondono i timori di una crisi del debito che arriverebbe a coinvolgere buona parte se non tutti i Paesi periferici dell eurozona. Poi, a inizio maggio, parte il primo maxipacchetto di aiuti internazionali: il mondo ha paura del contagio. L Eurogruppo dà il via libera a un meccanismo di sostegno finanziario da 110 miliardi di euro. Atene, da parte sua, annuncia una terapia shock da 30 miliardi di euro, praticamente un settimo del prodotto interno lordo del Paese, tra tagli alla spesa e nuove tasse. La Commissione Il vicepresidente della Commissione europea per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitività Jyrki Katainen. La Grecia chiede alla Ue di rinegoziare il debito Capire la crisi greca, in cinque punti Il primo stadio Autunno 2009, la realtà dei conti Nell autunno del 2009 scoppia la crisi, in modo già eclatante, anche se in pochi pensavano che si sarebbe arrivati a quello che vediamo in questi giorni, dopo le elezioni vinte dal raggruppamento di sinistra Syriza, guidato da Alexis Tsipras. Il partito socialista Pasok vince le elezioni e subito denuncia un enorme differenza tra le previsioni del governo uscente e la realtà dei conti pubblici: il rapporto tra deficit e prodotto interno lordo risulta essere al 12%, cioè il doppio del previsto. A fine dicembre arrivano i primi sacrifici predisposti dal nuovo esecutivo Papandreou: un piano triennale di risanamento che prevede il ritorno a un deficit al 2,8% nel 2012 grazie a riduzioni della spesa, lotta all evasione e nuove tasse. I salari pubblici vengono congelati per tutto il 2010 e viene aumentata l età pensionabile. Il salvataggio Paura del contagio e la terapia shock Il taglio del 2012 La «sforbiciata» sul debito sovrano Nel 2012, dopo una nuova tranche di aiuti europei, a marzo scatta anche l haircut (in gergo finanziaio: taglio, sforbiciata) del debito pubblico: la Grecia non ce la fa e i detentori di debito ellenico si vedono ridurre il valore nominale dei titoli posseduti del 50%, con un allungamento della loro scadenza. Nel frattempo, però, la crisi monta, la disoccupazione s impenna e i partiti tradizionali socialisti e conservatori continuano a perdere consensi a favore di movimenti più radicali e contrari all austerità, se non addirittura euroscettici. Fattor comune: la rabbia nei confronti della troika, la squadra mista tra Fmi, Bce e Ue, considerata il simbolo delle politiche di austerità. E a fine gennaio di quest anno gli elettori scelgono una nuova maggioranza, quella della sinistra radicale di Syriza, guidata da Alexis Tsipras. Elezioni 2015 La trattativa anti austerità Nell ultima settimana, doppio colpo di scena, il primo ad Atene e il secondo a Francoforte. Sul fronte greco comincia a delinearsi un piano da proporre ai creditori, con cui il nuovo governo antiausterità non spinge l acceleratore sulla cancellazione del debito, ma parla piuttosto di uno scambio tra i vecchi bond con nuovi titoli di Stato legati alla crescita o con obbligazioni «perpetue». Non mancano però i dubbi. E poco dopo, la Banca centrale europea toglie alle banche elleniche l accesso alle normali aste di liquidità, con il nuovo esecutivo greco deciso a non rinnovare gli impegni con la troika. Alle quattro principali banche greche resta la liquidità d emergenza fornita tramite il programma Ela (emergency liquidity assistance) da Francoforte. L eurogruppo si convoca in via straordinaria per l 11 febbraio. La Germania Il ministro delle Finanze della Germania Wolfgang Schäuble ieri ha incontrato l omologo greco Yanis Varoufakis: è prevalso il disaccordo e lo scetticismo verso Atene «Grexit» Torna l incubo dell uscita dall euro Così, mentre continua la serrata scaletta di incontri tra il nuovo governo greco e l Europa, nelle sale operative della finanza internazionale si torna a parlare con una certa insistenza di «Grexit», la possibilità che Atene esca dall euro. È uno scenario ancora improbabile. Eppure, rispetto a cinque anni fa, una cosa non da poco è cambiata: allora una buona fetta del debito greco era nei portafogli di investitori privati, mentre oggi il 60% è in mano ai governi, cui va aggiunta la quota delle istituzioni internazionali. E ieri, sul quotidiano greco Ekathimerini, un commento titolava «Un modo con cui Atene può tenere le sue banche in vita: imporre dei controlli ai movimenti di capitale». Atene chiede un finanziamento ponte fino a maggio per poter poi presentare un piano di rientro alternativo. testi a cura di Giovanni Stringa

5 Corriere della Sera Venerdì 6 Febbraio 2015 PRIMO PIANO 5 Le previsioni invernali della Ue Pil 1 1,4 1,5 2 3,5 3,6 2,5 3,6 2,3 2,5 1 1,6 0,6 1,3 1,4 1,7 0,6 1,5 1,6 1,7 0,8 1,4 1,3 1,9 1,7 2,1 3,2 3,4 2,3 2,6 2,6 2,4 1,7 2,1 3,5 3, ,1 6,9 1,3 1,3 Inflazione 0,1 1,1 1,6 0,1 Disoccupazione 0,3 1,3-0,3 0,7-1 1, ,3 1,5 0,4 0,7 1,1 2,2 0,1 1,1 0,5 1,3-0,1 1,3 1,6 0,4-0,2 1,4 0, ,6 1,4 0,2-0,1 2 0,6 0,9 2,5 3 8,3 8,1 4,9 4,8 9,6 8, ,5 20,7 10,410,2 12,812,6 6,6 6,4 5,2 5 13,412,6 9 8,8 11,2 10,6 6,5 6,4 8,88,3 7,7 7,5 5,6 5,4 Belgio Germania Irlanda Grecia Spagna Francia ITALIA Olanda Austria Portogallo Finlandia Area euro Danimarca Polonia Svezia Gran Bretagna Fonte: Commissione Ue «Riforme e debito, ora risposte» L affondo di Bruxelles sull Italia In arrivo una lettera della Commissione a Padoan. Il nodo della disoccupazione DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES Per otto anni di fila, tutti o quasi hanno avuto un segno negativo, un «meno», inchiodato sul simbolo che indicava il loro tasso di crescita economica: recessione; o, se andava bene, stallo. Ma ora, per la prima volta dal 2007, gli stessi Paesi dell Unione Europea si ritrovano tutti con un segno «più», l annuncio di un moderata ripresa. Il trenino, anche se un po a singhiozzo, riparte. E agiscono certo tre fattori di spinta: il quantitative easing, l iniezione di denaro liquido nei mercati garantita dalla Banca centrale europea che acquista titoli di Stato; il calo del prezzo del petrolio e il deprezzamento dell euro nei confronti delle altre maggiori valute. Migliorano le aspettative Ci saranno anche altri perché. Ma sia come sia, ecco la prognosi firmata ieri dalla Commissione europea con le sue previsioni economiche di inverno: «Le aspettative per l economia europea sono lievemente migliori rispetto allo scorso novembre» premette subito il prudentissimo commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici; e poi, le cifre: nel 2015 il prodotto interno lordo dovrebbe aumentare dell 1,3% nell area euro e dell 1,7% in tutta l Ue. Dunque, vengono ritoccate al rialzo le ultime stime emesse tre mesi fa (si parlava allora di un +1,1% per l eurozona e di un +1,5% per l intera Ue). Sprazzi di sereno anche per il 2016, quando la crescita dell eurozona dovrebbe accelerare dell 1,9% (e non dell 1,7%, come si stimava a novembre) e l intera Ue dovrebbe toccare un +2,1%. I dubbi della Ue L Italia segue la corrente, con una crescita «fragile» prevista a quota +0,6% nel 2015, ma poi più sicura fino all 1,3% nel 2016 e lima anche il suo deficit nel rapporto con il Pil, fino a ricondurlo al 2,6%. Questo potrà aiutarla nel suo esame cruciale, cioè il «giudizio d appello» sul piano di stabilità, che ora è stato fissato per il 27 febbraio. Ma la stessa Italia sconta un tasso di disoccupazione di nuovo in risalita (12,8%, circa il triplo della Germania), una lieve deflazione come il resto dell eurozona e soprattutto la zavorra beffarda del suo debito pubblico, riconfermato al 133% del Pil come 3 mesi fa, il secondo in tutta la Ue, e indicato in fase calante (131,9%) solo a partire dal A Bruxelles si dà per quasi certo che sia già partita, o stia per partire, una lettera Le previsioni Le stime della Commissione indicano un aumento del Pil dell 1,3% quest anno e dell 1,7% il prossimo in tutta la Ue della Commissione diretta a Roma: chiederebbe una risposta netta sulle radici del debito e su come si intenda finalmente affrontarle. «Prudenza nei bilanci» È vero che ora Bruxelles condivide la richiesta di Roma in materia di riduzione del deficit strutturale: nel 2015, questa dovrà essere pari allo 0,25% del Pil%, anziché allo 0,5% come già richiesto dalla Commissione. Ma l Italia ha pur sempre bisogno, avverte Moscovici, di una «miscela di prudenza nei bilanci e di riforme ambiziose: non tutto è risolto, la vostra sfida principale resta quella dell alto debito pubblico unito a un basso livello di crescita». Del resto, è sempre il commissario a dirlo, in tutta la Ue ci sono ancora «tensioni geopolitiche, una rinnovata volatilità sui mercati finanziari, politiche monetarie divergenti fra le maggiori economie e un attuazione incompleta delle riforme strutturali». E come sempre, il quadro è molto frammentato: la Grecia ha il più alto tasso di disoccupazione (25%) e il più alto debito (170,2%), la Germania è al polo opposto per i disoccupati (4,9%) e l Estonia per il debito (9,6%). La crescita più bassa tocca alla Bulgaria (0,2% del Pil), quella più alta all Irlanda (+3,5%), che 4 anni fa stava in rianimazione. E che adesso trotta davanti a tutti, Italia compresa. Luigi Offeddu loffeddu@corriere.it Medicine nei supermercati, la battaglia delle farmacie Scontro tra ministeri sulla vendita dei prodotti di fascia «C» e sui prezzi protetti per luce e gas ROMA Sono tanti gli ostacoli ancora da superare nel disegno di legge sulla «concorrenza». A cominciare dal processo di liberalizzazione delle farmacie. Su questo punto è forte lo scontro tra il ministro dello Sviluppo economico (Mise), Federica Guidi, e quello della Salute, Beatrice Lorenzin: la prima vorrebbe aprire alla vendita dei farmaci di fascia «C» (a carico del cittadino) anche nelle parafarmacie o, con ricetta, nei supermercati. La seconda, invece, boccia l ipotesi: si metterebbe a rischio la sicurezza dei pazienti, si andrebbe incontro a un aumento della spesa farmaceutica, senza contare poi la probabile chiusura delle farmacie rurali e nei piccoli comuni, che rappresentano, secondo la Lorenzin, importanti presidi per la salute sul territorio. Altro delicato nodo da sciogliere nel disegno di legge che il governo Renzi sta preparando, quello che riguarda l energia: il Mise, che ha avanzato una serie di proposte, ha previsto l abrogazione dal 30 giugno prossimo dei prezzi «protetti» Che cosa cambia Farmaci Nel disegno di legge è scontro tra i ministri Guidi e Lorenzin: la prima vorrebbe aprire alla vendita dei farmaci di fascia «C» (a carico del cittadino) anche nelle parafarmacie o, con ricetta, nei supermercati. La seconda, invece, boccia l ipotesi: si metterebbe a rischio la sicurezza dei pazienti e aumenterebbe la spesa farmaceutica del gas (regime di «maggior tutela») per le utenze domestiche e dal 30 giugno 2016 di quelli dell energia elettrica casalinga. Se questa norma passasse sarebbe un autentica rivoluzione: gli operatori avrebbero campo libero e potrebbero sfidarsi a suon di promozioni per accaparrarsi milioni di clienti che finora hanno scelto di restare nel regime amministrato dall Authority. Per questi motivi sia sulle farmacie che sull energia il ministro Guidi sta svolgendo un difficile ruolo di mediazione tra fortissimi interessi consolidati e istanze di liberalizzazione. Comunque il documento, che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri il 20 febbraio, si basa sulle sollecitazioni dell Autorità garante della concorrenza e del mercato. Del Gas e luce Il ministero dello Sviluppo ha previsto l abrogazione dal 30 giugno prossimo dei prezzi «protetti» del gas (regime di «maggior tutela») e dal 30 giugno 2016 di quelli dell elettricità per le utenze domestiche. Se questa norma passasse, gli operatori potrebbero sfidarsi a suon di promozioni per accaparrarsi milioni di clienti Assicurazioni Tra le nuove norme allo studio che riguardano le assicurazioni, il Mise prevede «sconti significativi» ai clienti che accettino di installare sull auto «meccanismi elettronici che registrano l attività del veicolo, denominati scatola nera o equivalenti» per raccogliere dati «ai fini tariffari» e della responsabilità negli incidenti Il nodo La Commissione europea mantiene alta la guardia sul debito pubblico italiano, visto al 133% del Pil nel 2015, tanto da non escludere la richiesta di una ulteriore manovra correttiva. Nelle previsioni d inverno la Commissione stima che il debito torni a scendere solo dal 2016 resto l arretratezza dell Italia è così pesante che le stime del Fondo monetario internazionale sulle riforme pro concorrenza indicano una potenziale crescita del prodotto interno lordo di oltre 4 punti percentuali in 5 anni. Il ministro Guidi, intervenendo ad Agorà su «Rai3», precisa che il documento toccherà settori come «assicurazioni, trasporti pubblici locali, farmacie, professioni, energia e gas e poste». «Cercheremo di predisporre un provvedimento che sia il più ampio possibile aggiunge e che tocchi veramente tutti i settori che noi riteniamo importanti». Visti gli ambiti e i settori di intervento, da giorni si stanno svolgendo febbrili riunioni e incontri interministeriali per esaminare le situazioni più delicate. Al ministero dei Trasporti si stanno vagliando le norme su porti, autostrade e taxi. Anche la liberalizzazione delle professioni sanitarie è sul tavolo del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Le norme sui notai le sta esaminando il Guardasigilli, Andrea Orlando. Non sembrano esserci ostacoli, invece, per le nuove regole su assicurazioni, servizi pubblici locali, telefonia e carburanti: politici e tecnici hanno trovato un intesa su come aprire questi mercati alla concorrenza, con l obiettivo di abbassare il costo dei servizi. Francesco Di Frischia 9,8 9,3 5,4 4,9 3,7 3,6 - - Eu Usa Giappone Cina Jobs act Contratti a termine non oltre i due anni Corriere della Sera ROMA Mezza marcia indietro sui contratti a termine. La loro durata massima, che lo stesso governo Renzi aveva portato, per quelli senza causale, da uno a tre anni nel suo primo provvedimento importante, scende adesso a due anni. A parziale compensazione, però, viene alzato un altro tetto: se oggi ogni azienda, sul totale dei dipendenti, non può avere più del 20% di lavoratori a termine il limite sarà portato più in alto, probabilmente al 30%. Mentre nulla cambia sulla causale, che non dovrà essere indicata dal datore di lavoro. Dopo una lunga giornata di riunioni tecniche sembra questo uno dei punti fermi in vista del terzo decreto attuativo del Jobs act, la riforma del lavoro, che il 20 febbraio dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri. La mossa sui contratti a termine serve a evitare che questa forma di lavoro, molto flessibile, possa rendere più difficile una buona partenza del nuovo contratto a tutele crescenti, che dovrebbe debuttare dal primo marzo e sul quale il governo punta molto, avendo messo sul piatto incentivi per un miliardo di euro. Confermate le altre novità del decreto che dovrebbe procedere, come stabilito nel disegno di legge delega, al «disboscamento» delle forme di lavoro più precarie. Dovrebbe scomparire il lavoro a chiamata, che però potrebbe lasciare il passo a un ricorso più facile ed esteso ai voucher, i buoni per le prestazioni occasionali. Possibile il rafforzamento anche del part time verticale, cioè la possibilità di lavorare solo in alcuni giorni della settimana accettando una riduzione dello stipendio. Si prevede il graduale superamento delle collaborazioni a progetto e una semplificazione, l ennesima, dell apprendistato. Restano da definire le nuove regole per le collaborazioni coordinate e continuative mentre il capitolo più difficile riguarda le associazioni in partecipazione, il contratto tipico dei commessi: il governo vorrebbe cancellarle del tutto ma i commercianti le difendono a spada tratta. In bilico, invece, l estensione alle partite Iva di alcune garanzie come la maternità. Lorenzo

6 6 Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera Primo piano Il governo L accordo Sul ddl anticorruzione l intesa è arrivata dopo il vertice di ieri in via Arenula tra il Guardasigilli Orlando (Pd), il viceministro Costa (Ncd) e i principali esponenti di Pd, Ncd e di Scelta civica delle commissioni di Camera e Senato Costa ha assicurato che Ncd voterà i provvedimenti. Orlando spera nell appoggio di 5 Stelle e Sel e apre a FI Giustizia, svolta su falso in bilancio e premi ai corrotti che collaborano Si sblocca l impasse nella maggioranza: il reato sarà sempre perseguibile L Anm: bene, ma serve più coraggio. L irritazione di Berlusconi ROMA L accordo sulla legge anticorruzione è stato raggiunto all ora di pranzo in una stanza del ministero della Giustizia. Attorno al tavolo, vicino al Guardasigilli Andrea Orlando e al sottosegretario Enrico Costa, i membri del Pd, di Ncd, di Scelta civica. Un vertice di maggioranza che ha sciolto i nodi e ha consegnato un testo sull anticorruzione da portare finalmente al voto del Parlamento. Nel pomeriggio a Montecitorio il ministro Andrea Orlando, che in serata ha ricevuto una telefonata di congratulazioni dal premier Matteo Renzi, si è mostrato piuttosto soddisfatto del risultato: si inaspriscono le pene per la corruzione e per la concussione, ma si è pensato anche ad uno sconto per chi decide di collaborare con la giustizia: da un terzo a metà della pena. Non è un dettaglio. Non è un dettaglio nemmeno la decisione di estendere la punibilità per il falso in bilancio. Era dal 2002 che per il falso in bilancio si poteva procedere soltanto su querela di parte, adesso si è deciso di procedere sempre d ufficio. Silvio Berlusconi però non ha digerito la scelta della maggioranza. L ex Cavaliere ieri ha sommato questa mossa del governo a quella delle frequenze tv e non l ha presa bene. È convinto, che con questo pressing Renzi voglia portarlo a miti consigli sulle riforme. Da Palazzo Madama ci ha pensato Francesco Nitto Palma, il presidente forzista della commissione Giustizia, a cercare di ridimensionare l accordo: «Mi sembra che abbiano aggiunto parecchi elementi rispetto al testo base. Questo vuol dire che dobbiamo ricominciare da principio con gli emendamenti e i sub emendamenti. Ovvero che il tempo si Sorrisi I ministri democratici Andrea Orlando (Giustizia), 45 anni, e Maria Elena Boschi (Riforme), 34 anni, parlano e sorridono ieri durante l inaugurazione dell anno giudiziario del Consiglio di Stato. Dietro di loro, il ministro Marianna Madia (Funzione pubblica), 34 anni, del Partito democratico (Benvegnù- Guaitoli) allunga di nuovo». L omologa di Nitto Palma a Montecitorio, la democratica Donatella Ferranti, è evidentemente molto più ottimista: «Abbiamo raggiunto un ottimo accordo che non danneggerà le imprese sane e sarà un ottimo strumento contro la corruzione, soprattutto grazie al ripristino della punibilità del falso in bilancio». Anche gli esponenti del Movimento cinque stelle intervengono: «Noi siamo pronti a votare le norme della corruzione e del falso in bilancio dal Vogliamo vedere cosa farà davvero il governo». Sui tempi è lo stesso Orlando a fare il punto: «La corsia preferenziale c è ed è dei nei fatti, nel senso che il provvedimento già la settimana prossima sarà votato in commissione». L accordo di ieri piace ai magistrati. In una nota l Anm non esita in una nota ufficiale: «Quella imboccata dalla maggioranza è una strada giusta e deve essere percorsa ulteriormente, con coraggio». Raffaele Cantone, presidente dell autorità anticorruzione, si sbilancia poco nel contenuto. Dice: «L importante è che ci sia una legge organica che preveda una buona norma sul falso in bilancio». Non ha fretta Cantone: «Il Parlamento forse si sta prendendo un po di tempo, ma è meglio attendere un mese in più e avere una buona legge». Era stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nel suo discorso di insediamento aveva sollecitato norme anticorruzione. Ed è stato davanti a lui, nell inaugurazione dell anno giudiziario del Consiglio di Stato, che il presidente Giorgio Giovannini ha invocato «un giudice amministrativo forte, indipendente e autorevole per combattere i fenomeni di corruttela vasti e ramificati che quasi quotidianamente vengono alla luce». Al. Ar. Il commento La corda tesa del premier SEGUE DALLA PRIMA Si è tornati al testo iniziale, proposto dal presidente del Senato, Pietro Grasso: quello che contro la corruzione prevede il falso in bilancio perseguibile d ufficio, e sconti di pena a chi collabora. E Ncd lo ha avallato insieme con il Pd: forse il primo frutto dell intesa ritrovata tra Matteo Renzi e Angelino Alfano. Si vedrà alla fine quale sarà il testo presentato in Aula. In quanto è accaduto ieri, però, si indovina un altro passo di Renzi mirato a tenere compatto il proprio partito; e a marcare le distanze da Forza Italia. Dopo la rottura sul Quirinale, e il congelamento del patto del Nazareno da parte di Silvio Berlusconi, l impressione è che Palazzo Chigi accetti la sfida; anzi, la esasperi. Non significa che cerca la rottura. Più banalmente, vuole imporre la sua agenda a Ncd e FI; e far capire anche alla minoranza del Pd che dopo l elezione di Sergio Mattarella la sua leadership si è rafforzata; e non prevede negoziati e concessioni. È come se Renzi stesse costruendo lo schema della seconda fase del suo governo, inaugurata con la scelta del capo dello Stato. Significa lo smantellamento progressivo di alcuni di quelli che potrebbero apparire addentellati del patto del Nazareno: dall ipotesi di far pagare le frequenze televisive a Rai e Mediaset, alla modifica della riforma elettorale sui cento capilista bloccati: di fatto «nominati», come chiede Berlusconi e come invece non vuole l ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. È una sorta di strategia del filo teso, che sceglie e cerca di mettere nell angolo l avversario di turno. E lascia come opzione soltanto l accettazione dell agenda del Pd o uno scarto che potrebbe portare ad una crisi di governo. Si tratta di un metodo che confida in rapporti di forza sbilanciati a favore del presidente del Consiglio. E prepara riforme che possono diventare, se necessario, piattaforma elettorale. In questo schema, la reazione offesa di Berlusconi allo sgarbo del Quirinale, probabilmente tattica, viene presa sul serio da Renzi; e trasformata in un arma che riscrive unilateralmente il patto del Nazareno. La logica è che chi ha i voti impone la sua legge. Ed è legittimato anche a raccoglierli da pezzi dell opposizione. È significativo il modo in cui il vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani, definisce «responsabili verso l Italia» quanti voteranno per il governo «provenendo da partiti al di fuori della maggioranza». Quando lo fece il centrodestra, si parlò di trasformismo, con coda processuale sul voto di scambio. Speriamo che all Italia sia risparmiato almeno questo. Massimo Franco

7 Corriere della Sera Venerdì 6 Febbraio 2015 PRIMO PIANO 7 Le norme di Alessandra Arachi Csm Mattarella riceve Legnini di Marzio Breda Il reato Il falso in bilancio è una frode contabile attraverso la compilazione di false comunicazioni sociali, cioè di un rendiconto non veritiero di alcuni parametri fondamentali che vanno inseriti nel bilancio di una azienda Nell aprile 2002 il secondo governo Berlusconi depenalizzò il reato: la norma precedente che prevedeva l arresto fino a 5 anni venne modificata portando la pena massima a 2 anni di detenzione Ieri sul reato c è stata l intesa di maggioranza: il falso in bilancio sarà sempre perseguibile d ufficio e viene estesa l area di punibilità per il reato, fermo restando il principio che tiene conto della dimensione dell impresa e della rilevanza del fatto ROMA Sono una decina i punti salienti dell accordo che è stato raggiunto ieri dalla maggioranza al ministero della Giustizia sulla legge anticorruzione. Un testo che verrà sottoposto al voto del Parlamento e che sostanzialmente riprende il disegno di legge presentato da Pietro Grasso (poco prima che venisse eletto presidente del Senato), con alcune variazioni e un idea nuova. Pena minima e massima Oggi per un reato di corruzione la pena minima prevista è di quattro anni di reclusione: verrà aumentata a sei. La pena massima è invece di otto anni: sarà aumentata a dieci. L aumento della pena minima è un inasprimento che verrà proposto al disegno di legge presentato da Pietro Grasso con un emendamento del governo. Si è pensato a fondo a questo aumento: è stato deciso affinché un corrotto finisca per evitare la galera grazie ad una serie di attenuanti generiche. La punibilità d ufficio È stata una decisione che ha fatto discutere quella di accantonare la procedibilità per querela di parte per il falso in bilancio e arrivare invece a decidere di procedere d ufficio, sempre. Ma alla fine l accordo si è raggiunto. E si è raggiunto anche l accordo per decidere di eliminare quella norma che adesso prevede che il falso in bilancio non sia punibile quando riguarda una percentuale fino al 5 per cento. L obiettivo è di potere stabilire un reato anche al di sotto di quella soglia, piccolo magari, ma non privo di punibilità. Le pene accessorie Oggi quando un corrotto viene condannato può avere il divieto di contattare la pubblica amministrazione (di fare appalti) fino a tre anni. Si è deciso di portare questo tetto a cinque anni. La concussione Un altra stretta anche per questo reato: la concussione per induzione oggi è punibile con una pena fino a otto anni Amministratori infedeli, sarà più facile licenziare Resta il nodo prescrizione Per perdere il posto basterà una condanna a due anni di reclusione. Per concussione per induzione si intende quella concussione compiuta da chi abusa delle sue qualità e dei suoi poteri per indurre un altra persona a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità. Nell accordo raggiunto ieri nel ministero di via Arenula si è deciso di aumentare questa pena fino ad un massimo di dieci anni. La perdita del lavoro Con le norme vigenti è previsto che per poter perdere il proprio posto di lavoro, il condannato per corruzione (ma anche per i reati correlati di concussione o di peculato) debba aver avuto una condanna di almeno tre anni di reclusione. Il nuovo accordo prevede che per perdere il posto di lavoro possa bastare una condanna a due anni di reclusione. Lo sconto per i pentiti È una norma alla quale il governo e la maggioranza tengono molto: lo sconto di pena per i corrotti che collaborano con la giustizia. Aver deciso di inasprire le pene, vorrebbe in- Rinvio a Montecitorio Il dibattito sui tempi di estinzione del reato sarà accorpato a quello già avviato alla Camera fatti rappresentare un incentivo per chi, finito nelle maglie della giustizia, decida di mettersi a disposizione degli inquirenti. Ecco perché è stato previsto per i «pentiti» delle mazzette uno sconto notevole: si va dalla riduzione di un minimo di un terzo della pena, ad un massimo di metà. Si allarga la lista punibili È qualcosa che succede spesso nella pubblica amministrazione, mascherato da richiesta «ufficiale»: l incaricato di pubblico servizio si rivolge al cittadino pretendendo, con violenze e minacce, ciò che non dovrebbe voler pretendere mai. Si parla di medici o di 6 anni Per l intesa di maggioranza di ieri sarà la pena minima per il reato di corruzione (ora è 4 anni) 10 anni La pena massima per il reato di corruzione passerebbe invece da 8 a 10 anni È la sua prima uscita pubblica e Sergio Mattarella mantiene il profilo di concentrazione distaccata dei giorni scorsi. Così, a Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, si limita a rare strette di mano e sorrisi di cortesia, senza pronunciare una parola. C è mezzo governo, in sala: Alfano e Orlando, Boschi e Madia, affiancati da Pietro Grasso (con Mattarella nella foto Agf). Nella richiesta per la lotta alla corruzione con cui Giorgio Giovannini apre l anno giudiziario echeggia una priorità indicata dal capo dello Stato all insediamento. Perciò il presidente annuisce con condivisione. Nel pomeriggio riceve al Quirinale il suo vice al Csm, Legnini, per preparare il delicato plenum di martedì. infermieri, di notai, ma anche di semplici addetti agli sportelli della pubblica amministrazione. È stato deciso di inserire anche loro nella lista dei punibili per concussione. Corrotti a «libro paga» Anche questa è un eventualità che è stata riscontrata spesso durante le indagini per corruzioni. Non semplici mazzette di denaro per il corrotto, bensì nomi inseriti direttamente a libro paga delle aziende per corrotti raffinati e decisamente ben «oliati». Oggi con la legge vigente la pena del corrotto messo a libro paga può arrivare fino ad un massimo di cinque anni. Con la nuova norma si vuole innalzare questo tetto a sei anni. La prescrizione Hanno discusso a lungo di prescrizione ieri al tavolo del ministero di via Arenula, i membri della maggioranza. E, tutti d accordo, alla fine hanno deciso di non decidere alcunché in proposito. Perché è già aperta a Montecitorio un ampia discussione in tema di prescrizione e così si è pensato che fosse meglio portare nel disegno di legge alla Camera anche questa parte sulla corruzione. Nordio: leggi bizantine, va colpito solo chi le mazzette le prende Il procuratore aggiunto di Venezia: procedibilità non centrale, in passato si agiva d ufficio ma i casi erano tantissimi Chi è Carlo Nordio, 68 anni, già protagonista della stagione di Mani Pulite con l inchiesta sulle coop rosse, è il procuratore aggiunto di Venezia Sono le otto di sera e il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio risponde da un aula di giustizia. Ha saputo dell intesa annunciata dal ministro Orlando sul ddl anticorruzione? «Veramente no, sono in udienza. Intesa su quali punti?». Per esempio sulla procedibilità d ufficio per il falso in bilancio. «Beh, questo argomento non mi pare importante. La prova è che fino a pochi anni fa il falso in bilancio era un reato punibile sempre d ufficio e con pene molto più gravi di adesso, eppure ce n erano a iosa...». Si parla anche di sconti di pena per chi collabora. «In questo caso la strada è sicuramente giusta. Lo schema ha funzionato con il terrorismo brigatista e con la mafia, può funzionare anche con la corruzione, ma forse sarebbe meglio una soluzione più drastica». E cioè quale? «Guardi io la penso così: è vero che tante volte chi paga le mazzette le offre, ma è anche vero che spesso lo fa perché non ha altra scelta per lavorare. La soluzione? Decidere che l imputato è chi le mazzette le prende, non chi le dà. È una scelta processuale. Il concetto è che l infedele corrotto non va intimidito ma disarmato». Togliamo dalle mani del corrotto l arma delle troppe norme che utilizza per pretendere denaro In che senso «disarmato»? «Dobbiamo togliere dalle sue mani le armi che usa per pretendere la mazzetta e queste armi sono le leggi numerose, complicate e bizantine che abbiamo e che gli consentono di fare quel che vuole». Un altro dei punti in discussione è l ipotesi di estendere le norme anche agli incaricati di pubblico servizio. «La differenza fra pubblico ufficiale e incaricato di pubblico servizio ha sempre reso incerti molti processi ma siamo sempre lì: non è con questi piccoli ritocchi sanzionatori che eliminiamo la corruzione. Il sistema lo cambiamo eliminando il 90% delle leggi stupide e inutili in vigore». Ci faccia un esempio. «Anni fa ci siamo trasferiti in una sede provvisoria del tribunale. Una legge ci diceva che in ogni tribunale dovesse esserci una toilette, un altra diceva che a Venezia i palazzi storici non si potevano toccare. Siamo stati costretti a risolverla all italiana, violando la legge...». Si prevede di estendere «l area della punibilità» guardando a rilevanza del fatto e dimensione dell impresa. «Mi occupo di corruzione da più di vent anni e so che la pena in sé non serve né per impedirla né per ridurla. Ampliare l area della punibilità non cambierà le cose. Né vedo differenza fra piccole e grandi imprese: chi vuole pagare la mazzetta e soprattutto chi la vuole prendere non pensa al fatto di essere beccato e finire in prigione». E le possibili modifiche sulla prescrizione? «Ecco. In effetti la legge sulla prescrizione va cambiata. Io ho una mia teoria per arrivare a un punto d incontro fra le esigenze dello Stato e quelle del cittadino: facciamo decorrere la prescrizione da quando la persona è indagata e non da quando viene commesso il fatto». Giusi Fasano

8 8 Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera Primo piano La vicenda Il 4 gennaio del 2013 Mario Monti, premier dimissionario, presenta il simbolo di Scelta civica, con cui correrà alle Politiche alleandosi con l Udc di Pier Ferdinando Casini e Fli di Gianfranco Fini Le frizioni tra i montiani e l Udc iniziano subito dopo il voto. A ottobre 2013 Monti lascia la guida di Scelta civica. Nel giro di due mesi i centristi lasciano il gruppo e fondano i Popolari per l Italia Dopo il deludente risultato di Scelta europea al voto di maggio 2014 (0,7%), la formazione continua a perdere pezzi: Andrea Romano, ex capogruppo, a ottobre 2014 passa al Pd Suggerirei di attenersi ai fatti e non agli stati d animo È una riforma che abbiamo già annunciato ad agosto 2014 con una lettera all Agcom Antonello Giacomelli Il governo Operazione Scelta civica, Renzi amplia il Pd Già oggi i senatori e parte dei deputati del partito fondato da Monti potrebbero aderire ai dem Pace fatta anche con Alfano. Ora il leader lavora a nuovi interventi su Rai e liberalizzazioni ROMA Una tempesta in un bicchiere d acqua. È durato poco più di tre giorni il malessere politico del Nuovo centrodestra nei confronti del governo. Due giorni fa Angelino Alfano e Matteo Renzi si sono visti, «l incontro è andato molto bene», ha detto ieri mattina il primo, insomma pace fatta, se mai c è stata guerra, e incomprensioni archiviate. Eppure in Parlamento l eco di quanto successo con l elezione di Sergio Mattarella non si spegne. Debora Serracchiani, vicesegretario dem, auspica maggioranze più ampie facendo appello al senso di «responsabilità» di tutti i parlamentari. 113 i senatori su cui potrebbe contare il Pd se ai 108 del gruppo democratico si unissero 5 parlamentari di Scelta civica Un appello frutto della rottura degli accordi con Berlusconi, ma che ovviamente non sta bene proprio al partito di Alfano: ci siamo noi, la maggioranza regge e non ha bisogno di altre stampelle è la replica di Maurizio Lupi: «Di responsabili il governo Berlusconi è morto». Ma lo schema della maggioranza attuale potrebbe anche cambiare in modo strutturale, almeno nel medio periodo. Ieri sera lo stesso premier ha compiuto un ulteriore mossa. Due giorni fa aveva in qualche modo dileggiato il contributo di Scelta civica («esiste ancora?»), ieri ha chiarito che forse non si trattava solo di ironia, esprimendo apprezzamento «per il contributo leale arrivato finora», ma soprattutto facendo presagire uno schema in cui il Pd ingloba quello che resta del partito di Mario Monti: «La condivisione può individuare un approdo comune e un comune cammino per il cambiamento dell Italia». Già oggi i senatori di Sc, e una frazione dei deputati, potrebbero addirittura annunciare l adesione ai dem. Insomma la situazione politica è più che mai fluida, mentre qualcuno pronostica persino defezioni azzurre verso il Pd. In ogni caso nelle prossime settimane il governo si troverà Un caso il canone delle frequenze tv Forza Italia: è un attacco a Mediaset Annullato (anche per la tv pubblica) lo sconto per l utilizzo dei canali ROMA La rottura del patto del Nazareno si è materializzata ieri drammaticamente alla Camera dove, nelle commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali, Pd e Forza Italia si sono affrontati a muso duro sul tema delle frequenze del digitale terrestre e su un presunto sgarbo a Silvio Berlusconi. Il casus belli è stato un emendamento del governo all articolo 3 del decreto Milleproroghe, che era stato approvato poco prima della fine dell anno, e che, rispetto alla formulazione originale, sembrerebbe penalizzare economicamente Mediaset (ma anche la Rai). Tanto è bastato per far venire il sospetto ai deputati azzurri che l emendamento, preparato nottetempo dal governo, sia una ritorsione all annuncio della fine del patto del Nazareno da parte dei vertici forzisti. Nel merito la questione riguarda la norma del Milleproroghe che rinviava alla fine del 2015 la determinazione degli importi dovuti per l uso delle frequenze del digitale terrestre. Importi che l Autorità per le Comunicazioni (Agcom), lo scorso anno, in assenza di decisioni del governo, aveva fissato autonomamente con una delibera votata non all unanimità, oggetto di molte polemiche politiche anche da parte del Pd. L indagine della Procura di Genova sui rimborsi elettorali Chiesto il processo per Bossi e Belsito La Procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per Umberto Bossi e per l ex tesoriere della Lega Francesco Belsito per la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato da circa 40 milioni di euro, l inchiesta che nel 2012 terremotò il Carroccio coinvolgendo il Senatur e i suoi figli e che costrinse il fondatore alle dimissioni. Oltre a Bossi e Belsito è stato chiesto il rinvio a giudizio anche per tre componenti del comitato di controllo di secondo livello del partito: Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci. L inchiesta era stata trasferita nel capoluogo ligure dopo che il gip milanese aveva dichiarato l incompetenza territoriale. Per Belsito c è anche l accusa di appropriazione indebita aggravata: si sarebbe impossessato della somma complessiva di 5,7 milioni di euro. E che si traduceva per i due principali operatori tv, Rai e Mediaset, in uno sconto rispetto al 2013: 13 milioni ciascuno, anziché 50 in totale, come avveniva quando il canone era calcolato in base al fatturato. Ieri mattina però è spuntato un emendamento del governo che fa saltare il rinvio della determinazione dei nuovi canoni e stabilisce che nel breve sarà un decreto del ministero dello Sviluppo economico a deciderne «in modo trasparente, proporzionato allo scopo, non discriminatorio» l importo, ma con l indicazione di mantenere comunque gli incassi per l erario allo stesso livello del 2013: dunque circa 50 milioni complessivi. «Suggerirei di tenersi ai fatti e non agli stati d animo ha commentato il sottosegretario con delega alle Telecomunicazioni, Antonello Giacomelli (Pd) : l emendamento in questione riporta alla piena titolarità del governo la riforma delle norme relative al canone frequenze che abbiamo annunciato già da agosto 2014, anche con una lettera scritta ad Agcom». Per il democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, che aveva fortemente criticato la delibera dell Autorità, con la misura del governo si «blocca il pasticcio Agcom». La vicenda Niente maxisconto per Rai e Mediaset nel pagamento dei canoni delle frequenze tv: lo ha stabilito il governo con un emendamento all articolo 3 del decreto Milleproroghe, che sarà votato la prossima settimana dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera Neutralizzata così la delibera Agcom del 30 settembre che riconosceva uno sconto di almeno 40 milioni di euro ai due operatori ad affrontare una situazione nuova: la possibile saldatura fra minoranza dem, che fra le altre cose vorrebbe modificare la legge elettorale («blindata» per il premier), e l insoddisfazione crescente in FI. E mentre Sel e minoranza Pd chiedono che il patto del Nazareno sia d ora innanzi sostituito dal metodo Mattarella, resta da capire quale sarà l atteggiamento futuro dell ex Cavaliere. Assaggi di queste tensioni si sono scaricati ieri sull intenzione del governo di riformulare i diritti che pagano Rai e Mediaset allo Stato per le frequenze, sui contenuti dei futuri decreti del Jobs Act, sul piano dell esecutivo per cambiare le norme sulle banche popolari. Mentre sia Renzi che i suoi ministri, a cominciare da Federica Guidi, stanno programmando nuovi provvedimenti: ieri la titolare dello Sviluppo economico ha annunciato un imminente intervento in tema di liberalizzazioni (farmaci da banco, trasporti pubblici, energia), mentre trapelano alcune indiscrezioni del piano del premier per la Rai (un ad con pieni poteri al posto dell attuale diarchia, 5 consiglieri e non più 9, sottratti alla nomina parlamentare). Marco Galluzzo Arte di strada Roma, la street art interpreta la politica italiana: su un muro della Capitale è comparsa un opera raffigurante il presidente della Repubblica Sergio Mattarella come un cantante del talent show The Voice, mentre il compito dei giudici sulle sedie rosse è stato affidato al premier Matteo Renzi e al leader di FI Silvio Berlusconi (Benvegnù- Guaitoli-Leone) Replica il parlamentare di Forza Italia ed ex giornalista, Augusto Minzolini, su Twitter: «Uno può pensarla come vuole ma Gov (governo, ndr) che aumenta a Mediaset costo frequenze di 50 milioni dopo rottura cosiddetto patto sono metodi da Scarface». Intanto la discussione sull emendamento della discordia è stata congelata, dunque il destino della norma si conoscerà solo la prossima settimana, quando potrebbe anche saltare del tutto. Perché tecnicamente il governo non ha proposto un emendamento proprio ma una riformulazione degli emendamenti di alcuni deputati. Dunque perché la nuova versione passi è necessario il consenso degli stessi alla riformulazione. In caso contrario il governo, per andare avanti, dovrebbe intestarsi la misura. Ma questo non è che uno dei motivi di scontro, certamente il più grosso, emerso durante l esame in commissione del Milleproroghe che, per sua natura, contenendo le norme più disparate, offre innumerevoli argomenti di conflitto. «Più che un Milleproroghe il governo sta mettendo in campo un provvedimento mille inadempienze» ironizza il capogruppo di Forza Italia in commissione, Rocco Palese. E siamo ancora all inizio. Antonella Baccaro

9 Corriere della Sera Venerdì 6 Febbraio 2015 PRIMO PIANO 9 I volti Dall alto, Domenico Scilipoti, 57 anni, senatore di FI, nel 2010, quando era deputato, lasciò l Italia dei valori, con cui era stato eletto, per sostenere il governo Berlusconi: fondò allora il movimento dei Responsabili Riccardo Villari, 58 anni, senatore di FI, in Parlamento dal 2001, è stato prima con la Margherita, poi con il Pd per aderire, nel 2009, al Movimento per le autonomie. Alle Politiche 2013 è stato eletto in Senato con il Pdl Antonio Gentile, 64 anni, senatore del Nuovo centrodestra, ha sostenuto la candidatura di Sergio Mattarella per il Quirinale La grande corsa dei Responsabili Chi può salire sul carro dei dem Villari assicura: se Verdini vuole, una decina di senatori li muove ROMA «Consapevolezza e responsabilità». La formula magica è questa, questa l esca con cui i renziani attirano nella rete del premier i senatori più inquieti, che non sempre sono i più attaccati alla poltrona. La pesca di nuovi responsabili sta andando così bene che i renziani ritengono l «operazione 2018» conclusa, prima di iniziare. «Troveremo tutti i numeri di cui abbiamo bisogno» rassicura Ettore Rosato, pontiere tra i partiti e Palazzo Chigi. Se l'ncd rientra saldamente in maggioranza e la minoranza pd non si smarca, Renzi può contare su un margine di vantaggio di circa 25 voti. A cui potrebbero aggiungersi una decina di senatori vicini a Denis Verdini, tre di Sel (si vocifera di I numeri possibili Oltre a un gruppo di FI potrebbero essere in gioco anche alcuni di Gal, Sel e ex M5S Il colloquio ROMA «Io li chiamo i salvatori del patto». Quanti salvatori, senatore? «L obiettivo è dieci almeno, un numero che consentirebbe di formare un gruppo al Senato». Impiegato Enel, Giuseppe Ruvolo detto Peppe è nato a Laterina in provincia di Agrigento nel 1951 e in Parlamento è alla quarta legislatura. Eletto con il Pdl nel 2013, siciliano ed ex democristiano, l esponente del Gal non ha fatto mistero di aver votato entusiasticamente per Mattarella, in barba alla scheda bianca ordinata da Silvio Berlusconi. E poiché l ironia sicula non gli manca, per far sapere da che parte stava spediva orgoglioso il seguente sms: «Siciliani e democristiani marciano compatti e combattenti attraverso tutto l arco costituzionale. Peppe Ruvolo». Il venerdì che ha preceduto l elezione di Mattarella era alla buvette di Montecitorio Uras, De Cristofaro, Stefàno), un bel pacchetto di Gal e qualche ex grillino, come Orellana o Campanella. Dopo l elezione di Mattarella la forza di attrazione di Renzi è tale che Scelta civica sta per traslocare nel Pd, dove aspettano ad horas Lanzillotta, Ichino, Susta, Maran, Della Vedova. Il ministro Giannini non ha deciso se rompere gli indugi e il suo posto al governo traballa. Alla Camera sarebbero pronte a passare nel Pd anche Tinagli e Borletti Buitoni. Ma il sottosegretario Zanetti si infuria, ironizza su Renzi («la classe non è acqua») e lavora per fermare il trasloco: «Domenica Scelta civica va a congresso. Ognuno faccia quel che crede, ma entrare nel Pd su chiamata è demenziale». La vera polizza di assicurazione sulla durata della legislatura è che nessuno, nei piccoli partiti allo sbando come in Forza Italia, può permettersi il lusso di andare al voto anticipato. Adesso che Berlusconi non può offrire a nessuno la certezza di una ricandidatura, i suoi senatori subiscono il fascino delle sirene renziane. Renato Brunetta si augura che la «bolla speculativa del renzismo» scoppi, ma intanto i berlusconiani di ferro di Palazzo Madama misurano il grado di Ruvolo: presto nascerà il gruppo del «salvapatto» Il senatore del Gal: le telefonate del premier? C è chi si vanta, io non sono stato chiamato con un paio di colleghi del Gal e cercava un approccio con il sottosegretario Lotti, al quale sperava di consegnare una lista di conterranei azzurri pronti a votare per il giudice costituzionale. Vicino a Raffaele Fitto, Ruvolo ha a cuore le sorti della legislatura almeno quanto Renzi: 16 i fuoriusciti cinquestelle al Senato ora nel gruppo misto. Altri due ex sono con Area popolare e Autonomie 15 i senatori del gruppo Grandi autonomie e libertà, che riunisce eletti nelle liste di Pdl e Lega La svolta Da sinistra, in una foto d archivio, Pietro Ichino, Linda Lanzillotta e Gianluca Susta, tre dei senatori di Scelta civica che nelle prossime ore dovrebbero passare al gruppo del Partito democratico. Con loro l ex presidente del Consiglio e senatore a vita Mario Monti, che da tempo ha lasciato la guida del partito. Incerta ancora la posizione del ministro all Istruzione Stefania Giannini Chi è Giuseppe Ruvolo, 63 anni, siciliano, ex dc, è tra i fondatori dell Udc che lascerà nel 2010 per sostenere il governo Berlusconi. Eletto al Senato con il Pdl nel 2013 è poi passato, nel novembre dello stesso anno, a Gal empatia tra il capogruppo Paolo Romani e il ministro Boschi. Racconta Domenico Scilipoti detto Mimmo, re dei Responsabili: «Molti miei colleghi vengono avvicinati dai renziani, i quali a volte li mettono persino in imbarazzo». E lei, ci sta facendo un pensierino? «Io non mi sono mai pentito e lo rifarei, ma sulle riforme mi atterrò alla linea del partito. Se alcuni colleghi decidessero di sostenere Renzi, spero lo fac- Alla presidenza Fondazione Ravello, Brunetta contesta il cambio Renato Brunetta non è più il presidente della Fondazione Ravello. Ieri il Consiglio di indirizzo ha votato un nuovo presidente, il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier: 5 i voti favorevoli, sui 9 aventi diritto, che hanno portato alla nomina. Assente la Regione Campania che, attraverso il governatore Stefano Caldoro, aveva manifestato nei giorni scorsi contrarietà all ipotesi del cambio, difendendo la posizione di Brunetta. Vuilleumier ha accettato l incarico, ribadendo la «Il mio file per il premier? Conteneva 137 nomi di Forza Italia tra Camera e Senato, 37 dei quali avrebbero votato per Mattarella a prescindere. Il partito è in una fibrillazione tremenda e alcuni del Gal faranno un passo verso Renzi a sostegno del governo. Il mio pronostico è che entro due settimane nascerà il gruppo dei salvapatto del Nazareno». Lei ha già deciso? «Aspetto di sapere cosa vuole fare Raffaele Fitto, poi farò le mie scelte. Sempre nel bene dell Italia». Giorni fa i seguaci dell ex presidente della Puglia, leader dell opposizione interna a Berlusconi, si sono visti a tavola al volontà di essere solo «un traghettatore» in attesa che si individui «un nome condiviso» tra Provincia e Comune di Ravello, guidati dal centrosinistra, e la Regione Campania, guidata dal centrodestra. Per Brunetta la seduta non è valida perché era stata rinviata: l ex ministro aveva chiesto in mattinata una nuova riunione in tempi rapidi, ma gli altri consiglieri si sono riuniti subito dopo che lui era andato via e hanno votato Vuilleumier. ciano per il bene del Paese e non per convenienza personale». L appello di Debora Serracchiani non cadrà nel vuoto, c è da giurarci. La vicesegretaria pd si rivolge a FI e loda i nuovi responsabili che volessero elargire un aiutino sulle riforme: «Chi appoggerà il governo provenendo da partiti al di fuori della maggioranza non è uno Scilipoti qualsiasi, sono persone consapevoli della responsabilità verso l Italia...». Persone come Riccardo Villari, per citare un azzurro «non-oltranzista» che discetta di buon senso tricolore: «Non essere arruolati ti dà maggiore libertà e maggiore responsabilità». Libertà e responsabilità, ecco la chiave per aprire il forziere dei voti che servono a blindare la legislatura. I nuovi responsabili che non saranno arruolati in pianta stabile in maggioranza, potranno essere intercambiabili: oggi io, domani tu, in un valzer di interessi convergenti con quelli del Paese. Chi voterà la legge elettorale e chi la riforma delle banche popolari. «Verdini? Se Denis vuole, una decina di senatori li muove», fa di conto Villari. Solo tre giorni fa i tormenti di Forza Italia parevano speculari a quelli del Ncd, dove però i maldipancia si sono placati in fretta. Una buona dose di Maalox l ha distribuita metaforicamente il calabrese Antonio Gentile detto Tonino, che ha pressato Alfano perché sostenesse Mattarella. Nelle ore drammatiche in cui il centrodestra andava in pezzi, undici grandi elettori controllati da Gentile incontravano in segreto il ministro Boschi e garantivano una preziosa stampella, Gentile Nelle ore decisive per Mattarella si sono visti 11 parlamentari di Gentile e la Boschi sempre pronta alla bisogna. E per quanto il ministro Maurizio Lupi ricordi come «di responsabili il governo Berlusconi è morto», il pallottoliere dei renziani gira alla velocità della luce. «La maggioranza deve stare attenta tutti i giorni ai numeri ci va cauto Giorgio Tonini. Ma se ai tempi di Prodi c erano due blocchi monolitici contrapposti, oggi le opposizioni sono cinque o sei e questa è la vera risorsa di Renzi». Il senatore Naccarato parla di un «dispositivo» che scatta automaticamente in caso di reale necessità: una rete di stabilizzatori contro beccheggio, rollio e sussulti nella navigazione. Più la legislatura rischia, più i soccorritori aumentano. E questo Renzi lo sa benissimo». Monica Guerzoni ristorante «L Angoletto» e si sono contati. Alcuni, come Vincenzo D Anna e Antonio Milo, sono fieramente schierati all opposizione del governo, altri invece potrebbero attestarsi su posizioni più dialoganti, preoccupati come sono di dover cedere lo scranno a un eventuale voto anticipato. «Alla fine, se mai dovesse avere difficoltà con i numeri fa di conto Ruvolo una decina di responsabili il presidente del Consiglio li trova, certissimamente». Le risulta che Renzi stia chiamando uno ad uno i senatori di Forza Italia? «A me non mi ha chiamato. Però ne ho sentiti diversi dei miei colleghi vantarsi, girare per Palazzo Madama raccontando che sì, hanno ricevuto una telefonata dal presidente in persona. Chissà se è vero...». M.Gu.

10 10 Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera Primo piano Le scelte dei partiti Lotte intestine e mosse del governo Berlusconi ora si sente sotto assedio I fedelissimi del leader precisano: mai minacciato di far saltare le riforme o la legge elettorale Il colloquio «I partiti sono al capolinea» E Rotondi lancia il meetup di FI ROMA Gianfranco Rotondi grillino? «In un certo senso sì, nel senso che sono il primo politico tradizionale che riconosce che Grillo ha ragione. Nel metodo». Per capire perché, bisogna parlare del «Parlamento virtuale», il primo «meetup» non M5S, messo in piedi dal deputato di Forza Italia, che si riunisce da oggi fino a domenica a Roma: 47 mila iscritti, 945 «parlamentari» virtuali per un raduno introdotto dall ex presidente della Camera Luciano Violante e chiuso da un collegamento telefonico con Silvio Berlusconi, domenica alle 11. Secondo Rotondi, i partiti sono al capolinea: «La Prima Repubblica era basata su partiti fondati sul territorio. La Seconda, sulla comunicazione: Renzi ha vinto il campionato di una gara lanciata da Berlusconi. Ma ora siamo a un Alla Camera Gianfranco Rotondi, 54 anni, deputato di Forza Italia, ex ministro nel Berlusconi IV terzo tempo in cui non c è più organizzazione e c è un overdose di comunicazione. Non c è più mediazione, è la democrazia diretta». Ovvero l intuizione grillina. Non che le idee di Rotondi, dc di ferro, siano cambiate: «Resto democristiano e ho più volte detto a Berlusconi: o rifai tu la Dc o te la rifà qualcuno contro». Rotondi aggiunge: «Resto una delle carte del mazzo che, se vuole, Berlusconi potrà giocare al suo rientro in campo l 8 marzo. Ma per un politico è importante rimettere l orecchio a terra, per non far venire meno la presa sulla società». Per questo ha reclutato questo «parlamento virtuale», che sarà distinto in gruppi che fanno riferimento alle vecchie culture politiche (socialisti, dc, comunisti, destra). Parlamento che prende origine da un «governo ombra» già operante: «Capisco che qualcuno possa prendermi per matto: candidarmi a premier senza nessuno che mi appoggia e dopo il governo ombra ora pure il Parlamento. C è materia per riempire una cartella clinica. Ma dietro questo mio agitarmi c è un progetto culturale». E il patto del Nazareno? «La coppia è andata in crisi, ma la prognosi sulle riforme non cambia: andranno in porto e segneranno il gong di inizio partita: ovvero, di fine legislatura». Al. T. La vicenda Mercoledì si è riunito l ufficio di presidenza di FI: «Il patto del Nazareno è rotto». Questa la reazione alla scelta di Renzi sulla partita del Quirinale Il consigliere politico di FI Toti ha precisato: valuteremo di volta in volta cosa fare sulle riforme, senza vincoli L intervista MILANO Ennio Doris è stato spesso collocato fra le colombe o i prudenti nel ristretto club degli «amici da una vita» ascoltati da Silvio Berlusconi sulla politica. Di rado però il numero uno del gruppo Mediolanum si è espresso pubblicamente in relazione alle scelte dell ex premier. Questa volta non si tira indietro. Pur pesando le parole e preferendo una linea cautamente «indiretta» di manifestare il proprio orientamento. Forza Italia ha detto che il patto del Nazareno è rotto. Cosa ne pensa? «Innanzitutto sono lontano dalla politica. Comunque il mio modesto parere è che il patto del Nazareno per le riforme istituzionali sia stato finora una cosa buona per il Paese». Perciò lei suggerirebbe a Berlusconi di tornare sui suoi passi? Di conservare il patto? «Penso che Matteo Renzi e ROMA Il giorno dopo la dura presa di posizione dell ufficio di presidenza del partito sul patto del Nazareno, al quale non ci sente più «vincolati», in Forza Italia è tempo di cautela e toni bassi. La guerra intestina che sta dilaniando gli azzurri, ormai spaccati in almeno tre tronconi (cerchio magico, verdiniani, fittiani) e con tanti altri non allineati ma carichi di malumore, condiziona le mosse di Berlusconi. Che non si esprime ufficialmente sul patto, e che parlerà ai suoi gruppi mercoledì prossimo. Cosa dirà, e soprattutto con quali accenti, non è ancora certo. Perché ieri in Forza Italia la preoccupazione per le ultime mosse del governo è stata forte. L emendamento che aumenta il costo delle frequenze per Mediaset di 50 milioni, nonostante aleggiasse da tempo, presentato proprio il giorno dopo la denuncia degli accordi del Nazareno è percepito come un avvertimento, se non come un atto ostile. «Questi si arrabbia Augusto Minzolini sono metodi da Scarface!». Berlusconi non si aspettava un clima così pesante, né una reazione di Renzi e dei suoi tanto dura da apparire irridente: quell «abbiamo spaccato Forza Italia» pronunciato dal premier con soddisfazione, i prossimi provvedimenti dalla legge anti-corruzione ai decreti fiscali che verranno varati il 20 febbraio spaventano il leader azzurro. E irritano parecchio i suoi: «Renzi appare molto nervoso, forse le cose non stanno andando come Reazione Gli uomini di Verdini: «scontata» la reazione di Renzi. Minzolini: metodi da Scarface Doris, ad di Mediolanum: ma il patto tra Silvio e il premier è una cosa buona per il Paese Chi è Ennio Doris, 74 anni, è presidente di Banca Mediolanum e ad di Mediolanum spa, che ha fondato nel 1982 insieme al gruppo Fininvest Silvio Berlusconi siano in grado di giudicare e decidere ciò che è meglio per il Paese». Quindi? «Noi li abbiamo eletti. Ora sta a loro». Di più Doris non si sbilancia, ma il segnale lo ha lanciato in modo chiaro. Passando al tema che la riguarda da vicino: come giudica le iniziative di Berlusconi dopo che Bankitalia ha imposto a Fininvest di vendere la partecipazione oltre il 9,9% di Mediolanum (circa il 20%) perché l ex premier ha perso i requisiti di onorabilità? «Non entro nel merito sulla linea seguita da Berlusconi: non sono un avvocato. Mediolanum è una banca quotata. Ci muoveremo nel rispetto e coerentemente con le decisioni delle autorità di vigilanza, di Bankitalia e della magistratura. La prima è attesa fra qualche giorno: l 11 febbraio davanti al Tar si terrà l udienza sulla sospensiva richiesta da Berlusconi. Aspettiamo le indicazioni. Certo, mi è sinceramente dispiaciuto si sia arrivati a questo punto. E auspico che Berlusconi trovi il modo di risolvere la questione. Me lo auguro prima di tutto per lui: lo stimo molto, gli voglio bene e gli sarò sempre riconoscente perché mi ha dato carta bianca e ho così potuto realizzare il mio sogno». Per Mediolanum è comunque un terremoto. «Non direi. Anzi, in ogni caso per noi cambia poco: ho sempre condotto il gruppo personalmente, ho sempre deciso io e Fininvest è stata un partner perfetto in quanto socio silente. Per quanto riguarda la governance siamo tranquilli: è a posto. La mia famiglia detiene oltre il 40% del capitale di Mediolanum ed è disposta a salire anche di qualche altro punto 60 i senatori nel gruppo di Forza Italia. A Montecitorio la compagine azzurra conta 70 parlamentari 384 i giorni trascorsi dall incontro del 18 gennaio tra i leader di Pd e FI in cui fu siglato il patto del Nazareno Fininvest è stata un partner perfetto in quanto socio silente Sarei felice se i figli di Berlusconi rilevassero la partecipazione pretendeva lui e forse non è tanto sicuro dei numeri, come invece dice di essere... Sui numeri al Senato sta bluffando», replica la portavoce Deborah Bergamini. E però, mentre i fedelissimi di Verdini fanno notare che la reazione dura di Renzi era «scontata», perché il patto non andava buttato a gambe all aria, i fedelissimi dell ex premier ribadiscono che non si è mai minacciato di «far saltare le riforme o la legge elettorale»: le prime perché sostanzialmente condivise, la seconda perché ormai praticamente quasi al varo. L uscita di Brunetta, che ha minacciato il no di FI all Italicum, è derubricata dagli stessi a «posizione personale», non del partito. Insomma, una cosa è dichiarare «esaurito» il Nazareno per il futuro, altra è mettere i bastoni fra le ruote alle riforme. «Non ne abbiamo intenzione dice Gasparri ma nemmeno possiamo piegarci ai ricatti di Renzi e tornare sui nostri passi. Piuttosto, pensiamo a cambiare agenda, a occuparci di temi concreti, a fare le battaglie di opposizione alle politiche del governo, nel Paese». Un terreno, quello concreto, sul quale dice di voler portare il partito anche Raffaele Fitto. Che resta molto critico su tutti i passaggi degli ultimi mesi, ma che nel mirino non mette Berlusconi: «Lui è un icona, non si attacca un icona». No, la battaglia resta nel partito e, nonostante la giornata di tregua e silenzio, gli opposti eserciti restano sulle barricate. Per capire se si va a una tregua o alla sfida finale bisognerà aspettare la prossima settimana, quando le riforme approderanno in Aula e andrà decisa una linea: e su quella o sarà unione o ennesima, drammatica spaccatura. Paola Di Caro La Lega Salvini apre la campagna per il Centro-Sud «Vi veniamo a liberare». È la promessa lanciata agli abruzzesi da Matteo Salvini, che ieri ha inaugurato il tour della Lega al Centro-Sud con una visita ad Avezzano, dove ha improvvisato un comizio in un bar affollatissimo (foto Agf). Il segretario del Carroccio è andato anche a L Aquila e da piazza Duomo ha postato una sua foto su Twitter: «Da quando è premier, Renzi non ha mai trovato il tempo di venirci: vergogna!». acquistando se possibile una parte delle azioni che dovessero essere messe in vendita». Da quando è stata annunciata la decisione di Banca d Italia, il 10 ottobre 2014, il titolo Mediolanum ha guadagnato il 20%, il doppio dell indice Ftse-Mib di Piazza Affari. «Il gruppo va bene. E c è interesse: ho ricevuto manifestazioni da Europa e Stati Uniti per quote che potrebbero essere alienate. Importanti operatori che vorrebbero mettersi al mio fianco. Penso abbiano chiamato anche Fininvest». Lei preferirebbe una soluzione «familiare», cioè che fossero i figli di Berlusconi a rilevare la partecipazione? «Ne sarei felice. In questi 33 anni ho sempre detto all amico Silvio: se puoi tieni la partecipazione, ti darà soddisfazioni. E così è stato». Con Berlusconi in Mediolanum c è stato un patto al quale avete conferito entrambi il 25% del capitale... «Che ora è comunque congelato, sospeso». Si, ma ne sottoscrivereste un altro con nuovi partner? «Con oltre il 40% non ne abbiamo bisogno». Sergio Bocconi

11 Corriere della Sera Venerdì 6 Febbraio 2015 PRIMO PIANO 11 Grillo cancella il tour: servo al Movimento In vista delle Regionali, rinuncia a sette delle otto date previste: non è il momento di girare il mondo Le tappe Doveva portare Beppe Grillo sui palchi internazionali tra il 13 marzo e il 14 aprile, il «Rabdomante tour», ma 7 tappe su 8 sono state annullate. Si tratta di quelle di: New York, Londra, Locarno, Zurigo, Colonia, Stoccarda e Monaco Il commento Quello spot M5S contro l euro sembra solo un brutto sogno di Aldo Grasso S e potessi avere mille lire al mese Aiuto, uno spot da incubo! Il Movimento 5 Stelle apre il libro dei sogni e prova a immaginare come sarebbe la nostra vita se al posto dell euro tornasse la vecchia, cara lira. Lo fa con uno spot di rara bruttezza, dilettantesco, dove, nel finale, al posto della fata Turchina, «con una vocina che pareva venisse dall altro mondo» (Collodi), arriva la senatrice Paola Taverna, con una voce che ricorda lo scalpiccio degli zoccoli sui Il messaggio Il video per raccontare come sarebbe la vita se tornasse la lira è brutto e dilettantesco sampietrini che si intravedono sullo sfondo: «Il Movimento 5 Stelle sta realizzando il tuo sogno, uscire dall euro è possibile, ma abbiamo bisogno del tuo aiuto, Firma anche tu». I grillini hanno iniziato la campagna referendaria per promuovere l uscita del nostro Paese dalla moneta unica. Su Internet si vede un manifesto con due braccia che strappano una corda; l immagine è accompagnata dall hashtag #FUORIDALL URO e dal claim «ora puoi scegliere se vivere o morire». Seguono istruzioni per allestire i banchetti. Ma torniamo allo spot. Una moneta da un euro gettata nella fontana di piazza Farnese e un desiderio: tornare al passato. Un ragazzo, l aria un po sfigata, prova a sognare una vita con la lira. Il caffè al bar costa meno, il taglio di capelli dal barbiere costa meno (e ci credo, è un taglio orribile!), il libro (le poesie di Walt Whitman, quello di «capitano, mio capitano») costa meno, l aperitivo con la ragazza costa meno. E visto che costa meno, il ragazzo ci prova: regala il libro di poesie alla ragazza, come si faceva da adolescenti, e cerca di farlo fruttare. Mano nella mano i due si avviano verso la lunga notte che li attende, al suono di una fastidiosa musica stile Goran Bregovic dei poveri. Ma ecco la sorpresa: al posto della ragazza appare Paola Taverna, con la sua vociona; gli restituisce la moneta, che si trasforma in una banconota da mille lire (fregandolo anche sul cambio). Il segreto di ogni spot consiste non nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità. La percezione è tutto, la cosa (i contenuti, gli argomenti, i temi) niente. Qui la percezione è solo quella di un brutto sogno. ROMA «Voglio star vicino al Movimento, un tour adesso diventa troppo faticoso e non è il caso di andare in giro per il mondo, proprio ora che ci sono le Regionali». Spiega così a chi gli è vicino, Beppe Grillo, le ragioni dell improvviso annullamento di un tour annunciato da mesi, con otto tappe già fissate tra il 13 marzo e il 14 aprile. Lo show internazionale si chiamava Il Rabdomante e per ora resta in piedi una sola data, quella del Cirque Royale di Bruxelles, per la quale è ancora possibile prenotare i biglietti online. Ma le altre New York, Londra, Locarno, Zurigo, Colonia, Stoccarda e Monaco sono state annullate una dopo l altra e non è escluso che venga cancellata anche questa. Qualcuno ipotizza un flop delle prevendite, ma non ci sono dati disponibili. L unico riguarda la data di Bruxelles, prevista per il 30 marzo, che aveva già circa 200 prenotazioni (biglietti da 29 a 39 euro). Nel 2004 Grillo era tornato al suo mestiere di comico, sempre molto contaminato con la politica, con un tour europeo, chiamato Te la do io l Europa. Nella presentazione del Rabdomante si leggeva: «Rabdomante è colui che cerca. Che coglie i segnali del cambiamento e li anticipa. Tutto quello che sta già accadendo ora ci Tensioni e consenso Il Direttorio non riesce a sgravare il fondatore nella guida dei 5 Stelle e potrebbe allargarsi In scena La senatrice del M5S Paola Taverna e l attore Daniel De Rossi nel finale del video, dove lei dà al ragazzo un euro che si trasforma in una banconota da mille lire sta portando nel futuro. Dalla robotica, alla genetica, alla politica, tutto sta cambiando e noi ci siamo dentro. Rabdomante lo racconta in anteprima. Una boccata di ossigeno e di ottimismo». Ma si torna in apnea, perché i tempi non son facili nel Movimento, tra polemiche, espulsioni, fuoriusciti e sondaggi che non volano più come un tempo. Il direttorio non ha alleggerito troppo la posizione di Grillo. E Casaleggio non sembra in grado di reggere da solo il peso politico del momento. Che la situazione non sia leggera si era già incaricato di spiegarlo lo stesso Grillo, all atto di nascita del nuovo organismo, quando aveva citato Forrest Gump: «Sono un po stanchino». Ora, anche per placare gli animi, si preparerebbe un ampliamento del direttorio, Manifesto La locandina del «Rabdomante tour»: la tappa di New York era prevista per il 13 marzo con nomi nuovi a rotazione, ma è ancora tutto da decidere. «Grillo resta il capo politico e il garante», assicurano dai piani alti. Non cambia nulla, ripetono, ma in realtà molto sta cambiando. Per esempio i rapporti con le istituzioni. Grillo ha chiesto di incontrare il presidente. I toni sono più morbidi, l apertura verso il Quirinale non sembra di facciata. Restano le battaglie da fare, con un Movimento che in Parlamento sembra sgretolarsi: il video di Paola Taverna molto sbeffeggiato sui social, con la deputata che miracolosamente trasforma l euro in lire, annuncia la battaglia sull Europa. Ma prima c è da pensare alle Regionali, che non si annunciano sotto i migliori auspici. Alessandro Trocino COSTA AZZURRA OTTIME OPPORTUNITA DI INVESTIMENTO A PREZZI RIBASSATI CANNES - LE PALAIS D OXFORD Nel cuore di un tranquillo quartiere residenziale di Cannes, non lontano dalla Croisette, in un parco di mq ricco di alberi secolari e di essenze mediterranee, abbiamo realizzato Le Palais d Oxford da un antico hotel di prestigio costruito alla fine del XIX secolo. Gli appartamenti, forniti completamente arredati, sono progettati con finiture di lusso, marmi e parquet pregiati sullo spirito dell epoca, serramenti esterni in massello di rovere, vasche jacuzzi e impianti di climatizzazione caldo/freddo. Le Palais d Oxford è dotato di grande piscina coperta e riscaldata, zona fitness e sauna, garage e posti auto collegati con ascensore ai piani soprastanti, servizio di portierato con impianto di sicurezza. CAP MARTIN LES TERRASSES SUR CAP MARTIN Un piccolo residence situato in una zona esclusiva nelle vicinanze del Principato, dotato di una magnifica vista sul mare verso Cap Ferrat. Gli appartamenti, forniti completamente arredati, impreziositi da ampie terrazze panoramiche e servizi di altissimo livello, offrono un rapido accesso alle spiagge di Cap Martin e di Monte Carlo attraverso le Basse Corniche. Una piscina raggiungibile con una funicolare privata, completa l eccezionale livello di dotazione del complesso residenziale. MENTONE - LE PALAIS DE LA ROSE Il Gruppo De Angelis Costruzioni ha realizzato Le Palais de la Rose, un elegante edificio residenziale con dodici esclusivi appartamenti, forniti completamente arredati, di altissimo standard situati in via Saint Michel, principale strada pedonale di Mentone, a due passi dal mare. Il recupero di Le Palais de la Rose, all insegna della valorizzazione in chiave contemporanea della storicità dell edificio, ha generato appartamenti luminosi, rifiniti lussuosamente, confortevoli e belli da vivere grazie alla particolare cura del dettaglio. CONDIZIONI DI VENDITA Nel prezzo di vendita è compreso l arredamento a scelta del cliente. Il Gruppo De Angelis Costruzioni può finanziare direttamente l acquisto dell immobile fino al 50% del prezzo di vendita al tasso del 3% fisso annuo fino ad un massimo di 10 anni e può essere rimborsato in rate mensili, trimestrali o semestrali comprensive di capitale e di interesse. RENDITA GARANTITA Il Gruppo De Angelis Costruzioni può occuparsi gratuitamente dell affitto dell immobile arredato garantendo all acquirente con fideiussione bancaria una rendita pari al 3 % annuo sul prezzo di vendita e ciò per 5 anni, eventualmente rinnovabili con un nuovo accordo tra le parti. ACQUISTO CON PERMUTA Siamo disponibili a riprendere in parziale pagamento del prezzo dell immobile, Vostri beni immobiliari situati in Italia o all estero o anche beni mobiliari di accertato valore. SCONTO 10% Qualora l acquirente non intendesse avvalersi delle nostre facilitazioni e volesse acquistare l immobile solo con mezzi propri, possiamo praticare uno sconto del 10% sul prezzo di listino. GRUPPO DE ANGELIS COSTRUZIONI Via dei Monti Parioli, Roma Tel Av. de GRANDE BRETAGNE - MC (Monaco) - Tel Fax info@gruppodeangeliscostruzioni.com - azur_services@libello.com

12 12 Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera Esteri Missione Il presidente ucraino Petro Poroshenko tra il leader francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel all incontro di ieri a Kiev. Il piano prevede il rispetto del cessate il fuoco (Afp/Mykola Lazarenko) Ucraina, il piano di pace Merkel-Hollande I due leader volano a Kiev e oggi vedranno Putin. Kerry: Usa aperti a tutte le opzioni, pronti a fornire armi 5 mila le vittime degli scontri tra esercito ucraino e ribelli appoggiati dalla Russia a partire dallo scorso aprile. Almeno 1,2 milioni hanno dovuto lasciare le proprie case DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI «A partire da oggi ci sono due opzioni sul tavolo per l Ucraina», dice François Hollande nel momento più importante della sua conferenza stampa all Eliseo. «Possiamo entrare nella logica di armare i protagonisti: visto che i russi lo fanno con i separatisti, facciamolo anche noi con gli ucraini». È l idea che sta guadagnando consensi nell amministrazione americana, e che agli europei non piace. «E poi continua Hollande c è un altra opzione, che non ha garanzie di riuscita, ma deve essere tentata: l opzione della diplomazia, del negoziato, che però non può essere prolungato all infinito». Per questo subito dopo la fine dell incontro con i giornalisti, ieri intorno alle 13, il presidente francese è partito per Kiev, dove assieme alla cancelliera Merkel ha presentato al presidente ucraino Petro Poroshenko un nuovo piano di pace franco-tedesco. Oggi Hollande e Merkel voleranno a Mosca per sottoporlo al presidente russo Vladimir Putin. Perché questa iniziativa improvvisa, dopo 10 mesi di un conflitto che ha fatto oltre cinquemila morti? Perché gli scontri tra separatisti filorussi e forze governative filooccidentali si sono fatti più sanguinosi nell Ucraina orientale, il numero delle vittime civili continua a crescere, la Russia guadagna posizioni e per fermarla il segretario di Stato americano John Kerry si trova già a Kiev, pronto a concedere armi all Ucraina. In novembre gli Stati Uniti hanno già stanziato 118 milioni di dollari in equipaggiamenti «non letali», come radar o forniture mediche; adesso Washington potrebbe fornire armi da combattimento, missili anti-carro o droni. A quel punto la guerra totale sarebbe inevitabile, ed è ciò che Francia e Germania vogliono evitare. Il piano Merkel-Hollande è in sostanza una riedizione dell accordo stipulato a Minsk in settembre e mai applicato: cessate il fuoco di 15 giorni, ritiro delle armi pesanti, coinvolgimento degli osservatori Osce. Le parti potrebbero convincersi a metterlo finalmente in pratica perché rappresenta l ultima occasione. Hollande ne sembra cosciente, tanto che annunciando il viaggio con Merkel ha aggiunto «almeno si potrà dire che Francia e Germania hanno tentato tutto il possibile». Le posizioni sono distanti: il governo ucraino vuole difendere una vera integrità territoriale, mentre Putin spera di congelare il conflitto e replicare nell Est dell Ucraina la stessa situazione di Abkhazia e Ossezia (Georgia) e Transnistria (Moldavia), territori controllati di fatto dalla Russia. Francia e Germania puntano a un compromesso che garantisca alle zone orientali dell Ucraina un certo grado di autonomia ma sempre sotto la sovranità di Kiev. Federica Mogherini, responsabile della politica estera Ue, ha dato il suo appoggio all iniziativa franco-tedesca: «Non esiste soluzione militare per la crisi in Ucraina». Stefano

13 Corriere della Sera Venerdì 6 Febbraio 2015 ESTERI 13 IL DOSSIER LA STRATEGIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES «Questo è il più grande rafforzamento e riposizionamento della difesa collettiva della Nato fin dai tempi della Guerra Fredda». Non è la solita frase ad effetto, quella che giunge da Bruxelles. Dietro le parole di Jens Stoltenberg, segretario generale dell Alleanza Atlantica, ci sono eventi e cifre che potrebbero entrare presto nei libri di storia. Mentre Nato, Ue e Usa si dividono sulla necessità di armare l Ucraina, mentre Angela Merkel e François Hollande volano a Kiev per tentare un ultima mediazione, e mentre Vladimir Putin proclama la mobilitazione dei suoi riservisti per due mesi («succede ogni anno», ma quest anno è successo prima), la Nato annuncia che triplicherà o quasi le sue truppe nell Est-Europa: quanto prima possibile, porterà da 13mila a 30mila i soldati del suo dispositivo di rapido impiego approvato soltanto nello scorso settembre. E con loro, moltiplicherà i loro mezzi: carri armati, artiglieria pesante e leggera, aerei, elicotteri, navi, batterie lancia-missili, anche forze speciali di varie nazioni addestrate alla guerriglia. Formalmente, si spiega che questo servirà alla difesa complessiva dello «spazio euro-atlantico» da nord a sud, fino ai confini meridionali dove preme il terrorismo islamico. Ma intanto, sei centri di comando e controllo (non basi, si precisa) verranno istituti quanto prima in altrettanti Paesi Nato dell Est: Bulgaria, Estonia, Romania e poi Lettonia, Lituania, Polonia, tutta l area del Baltico. Le forze che vi faranno capo, schierate di fronte ad analoghe forze russe, potranno e già possono entrare in azione nel giro di ore: Stoltenberg non lo ricorda certo a caso, davanti ai ministri della Difesa della Nato riuniti a Bruxelles. Spiega che queste sviluppi strategici, non tattici si sono resi necessari perché in Ucraina «la violenza sta peggiorando e la crisi si sta aggravando» a causa del ruolo giocato da Mosca, «e questo è un momento molto critico per la sicurezza dell Europa e del mondo». Le truppe che ora la Nato ha deciso di triplicare sono la Il piano Paesi Nato con nuove basi logistiche Paesi Nato Paesi che inviano truppe SPAGNA REGNO UNITO OLANDA FORZA DI REAZIONE RAPIDA Passa da a unità NORVEGIA GERMANIA A rotazione partecipano Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito cintura di sicurezza che protegge i suoi Paesi-membri dall incendio fiammeggiante nel cuore dell Europa. Una parte di esse, la brigata multinazionale «Punta di lancia» forte di cinquemila unità, è nata a dicembre e avrebbe dovuto entrare a pieno regime solo nel Ma adesso, il suo addestramento è stato accelerato al massimo, secondo un modello operativo «provvisorio», e almeno in parte potrebbe muoversi anche subito, se la situazione precipitasse: se cioè uno dei Paesi Nato dovesse essere attaccato dall esercito russo, o esplodere dall interno per effetto di una rivolta ITALIA LETTONIA POLONIA ESTONIA LITUANIA ROMANIA BULGARIA Il caso La battuta di Cristina Kirchner sui cinesi, tutti «liso e petlolio» Presidente Cristina Kirchner di Paolo Salom UCRAINA RUSSIA CENTRI DI COMANDO Base logistica per la «Spearhead» Carri armati e artiglieria pesante Munizioni Aviazione Una brigata di forze speciali a rotazione OBIETTIVO Mantenere in Europa un equipaggiamento pesante da dispiegare in caso di crisi FORZA «SPEARHEAD» (punta di lancia) Forza di intervento multinazionale capace di attivarsi in 2 giorni (quella attuale ne impiega 5). Pronta subito in caso di crisi una formazione temporanea con il coordinamento di Germania, Olanda e Norvegia. Dal 2016 formazione permanente separatista armata da Mosca, così come accaduto in Crimea. «Punta di lancia» è formata in gran parte da unità fornite dalla Germania, dall Olanda e dalla Norvegia, ma è aperta al contributo di altre nazioni, Italia compresa. In apparenza, la scacchiera su cui vaga l incendio ha margini ben segnati: Mosca accusa Kiev di perseguitare la folta minoranza russa, la Nato accusa Mosca di sostenere I separatisti «con l addestramento, le truppe e centinaia di armi avanzate, in spregio ai suoi impegni internazionali». Stoltenberg sa bene, e ripete sempre, che l Ucraina non è membro dell Alleanza, che un intervento militare in suo aiuto del suo governo sarebbe impossibile: ma ripete anche che la Nato «sosterrà la sovranità politica e geografica dell Ucraina, che ha il diritto di proteggere se stessa». Le armi, aggiunge, non sono della Nato ma dei singoli governi, «tocca a loro decidere». E qui, i pezzi sulla scacchiera si confondono: perché dagli Stati Uniti giunge l appello ad armare Kiev, anche con armi offensive e letali. La prima risposta giunge da Mosca: la Russia considererebbe una minaccia per i propri vitali interessi l invio di armi all Ucraina. Ma la seconda risposta giunge da alcuni comandanti militari della Nato, che mettono in guardia contro una situazione potenzialmente fuori controllo, e da vari Paesi membri dell Alleanza, che continuano a invocare una soluzione politica: Italia, Olanda, Germania, Gran Bretagna, e altri. «Più armi in quella regione non ci avvicinerebbero a una soluzione avverte il ministro tedesco della Difesa, Ursula von der Leyen e non porrebbero fine alla sofferenza della popolazione». Ma l incendio continua, e porta via tutte le voci. Luigi Offeddu loffeddu@corriere.it Corriere della Sera Subito truppe e «basi» nell Est La Nato alza il muro in Europa Stoltenberg: via al più grande rafforzamento dalla fine della Guerra Fredda L ira della Russia, che mobilita i suoi riservisti. Ma l Alleanza è spaccata Mosca sostiene i separatisti con truppe e centinaia di armi avanzate, in spregio a tutti i suoi impegni Jens Stoltenberg Segretario Nato orse non è il momento di Cristina F Kirchner. La presidente argentina, in visita in Cina mentre a Buenos Aires infuria il caso Nisman (procuratore «suicidato» mentre indagava proprio sull inquilina di Casa Rosada), si è arrischiata in una battuta su Twitter che rischia di diventare un caso diplomatico. Inviando un Tweet proprio mentre, a Pechino, si apprestava a firmare importanti accordi commerciali, la Kirchner ha ironizzato sulla pronuncia cinese della «r» che, simile a quanto avviene con l italiano, spesso si trasformano in «l». «Più di mille partecipanti. Sarà si è domandata che sono qui tutti soltanto per il liso e il petlolio?». Dagli ospiti ancora nessun commento, né ufficiale né «ufficioso». Ma questo non deve stupire: è davvero raro, per i cinesi, entrare nel merito di simili battute. La politica, dai tempi di Mao, è considerata «cosa troppo seria» per inquinarla con polemiche di livello così «basso». Però non si deve nemmeno pensare che non sia stata notata: a tempo debito tornerà alla luce. 2 giorni il tempo entro il quale la forza rapida della Nato dovrà entrare in azione dopo un allerta. Sei i Paesi in prima linea nella formazione di questa taskforce di 5 mila soldati: Francia, Germania, Italia, Spagna, Polonia e Gran Bretagna. Sei le nuove basi Nato: nei tre Paesi Baltici, in Polonia, Romania e Bulgaria Il commento Armi e diplomazia Il doppio binario dell Occidente per fermare Putin di Franco Venturini ncalzato dall aggravamento del I conflitto ucraino, l Occidente gioca con il Cremlino l antica carta del bastone e della carota. Al primo ha pensato ieri la Nato: come deciso al vertice di Cardiff, l Alleanza ha messo a punto una nuova forza di reazione rapida composta da uomini e capace di dispiegarsi in 48 ore nell area di crisi. Si è previsto, anche su insistenza italiana, che il pericolo possa venire «dall Est e dal Sud», anche se è alla minaccia russa che la nuova capacità viene principalmente rivolta: si tratta di rassicurare quei Paesi dell Est che sospettano ulteriori velleità espansionistiche da parte di Putin dopo l annessione della Crimea. Inoltre, la Nato creerà «piccoli centri di comando» in Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia, Romania e Bulgaria. Il messaggio a Putin, con questa che è la più importante revisione dello schieramento Nato in Europa dalla fine della Guerra fredda, è chiaro: noi rispettiamo l impegno a non schierare forze permanenti nei nuovi alleati prossimi alla Russia, ma il Cremlino sappia che siamo pronti ad applicare l Articolo 5 (immediato soccorso al socio aggredito) nel caso i comportamenti visti in Ucraina si ripetessero altrove. Il segretario generale Jens Stoltenberg ha detto che in Ucraina «la situazione è grave». Ed è stato lui, di certo inconsapevolmente, a passare dal bastone alla carota quando ha garantito il suo sostegno alla missioni di Merkel e Hollande. Mentre la Nato serrava i ranghi, infatti, ieri è partito un tentativo diplomatico più ambizioso dei mai applicati accordi di Minsk. Merkel e Hollande, che nei giorni scorsi avevano ricevuto un dossier sulle «idee» di Putin, hanno redatto una propria proposta basata sulla «piena sovranità territoriale dell Ucraina» (Crimea compresa? ) e su clausole di autonomia per la sua parte orientale, in modo che sia «accettabile per tutti». I due leader europei sono stati a Kiev, e oggi saranno a Mosca dove vedranno Putin. Anche Kerry è stato a Kiev e il vice presidente Biden a Bruxelles. Poi ci sarà un incontro per tirare le somme a Monaco di Baviera. Previsioni impossibili. Ma di certo emerge una nuova volontà politica, se non altro per evitare che gli alleati si dividano qualora Obama decidesse di mandare armi al governo di Kiev.

14 14 ESTERI Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera Al fronte Un immagine diffusa in Rete di bambini soldato reclutati dall Isis. Un nuovo rapporto Onu denuncia gli abusi verso i bambini nel «Califfato» «I bambini delle minoranze etniche e religiose vengono uccisi sistematicamente dall Isis: ci sono stati ripetuti casi di esecuzioni di massa, come pure notizie di decapitazioni, crocifissioni e di minorenni sepolti vivi». In un nuovo rapporto, il Comitato Onu sui diritti dell Infanzia denuncia gli abusi cui sono sottoposti i bambini nei territori di Iraq e Siria sotto il controllo del «Califfato». I 18 esperti chiamati a redigere il documento confermano così la situazione drammatica testimoniata nei mesi passati da inchieste giornalistiche, organizzazioni per i diritti umani, da altre commissioni delle Nazioni Unite nonché da video e immagini diffusi sui social media dagli stessi jihadisti. Le vittime sono soprattutto le minoranze, come yazidi e cristiani, ma anche sciiti e sunniti, spiega Renate Winter, una dei 18 membri del Comitato, già «Crocifissi o sepolti vivi: il Califfato tortura i bambini» La denuncia choc dell Onu giudice della Corte speciale per la Sierra Leone. Il rapporto denuncia anche la vendita dei bambini come schiavi, «esposti al mercato con i cartellini con il prezzo» (è stato osservato in passato che il prezzo più alto a Mosul è riservato a maschi e femmine di età compresa tra uno e nove anni) come pure «le violenze sessuali sistematiche» (in particolare la pratica della «muta a», i matrimoni a tempo nell ottica di co- 18 gli esperti del Comitato Onu sui diritti dell infanzia che hanno diffuso il nuovo rapporto sui crimini dell Isis La tv americana e i fan estremisti «Fox, braccio della jihad» Fox News è stata l unica tv in America a diffondere (online) il video del pilota arso vivo (rimosso da YouTube). I seguaci dell Isis hanno subito condiviso il link (esultando: «Non sarà cancellato perché è su un network americano»). Duri gli esperti di terrorismo: Fox è «diventata letteralmente il braccio mediatico dell Isis». stringere poi le ragazze alla prostituzione). A volte i minorenni vengono rapiti oppure i genitori sono costretti a lasciarli nelle mani dell Isis, ma possono essere anche i familiari jihadisti a coinvolgerli nella violenza. Con le manine agili fabbricano le bombe, le stesse con cui poi si fanno saltare in aria. «Abbiamo avuto notizia di bambini, specialmente bambini disabili, usati come kamikaze, probabilmente senza che capissero del tutto ciò che stava accadendo» afferma Winter. «C è un video diffuso in Rete che li mostra, piccolissimi, dagli otto anni in giù, mentre vengono addestrati per diventare soldati». I filmati dell Isis ostentano spesso l indottrinamento di questi miniguerrieri con tanto di fasce da combattenti e kalashnikov. Appaiono accanto agli adulti non solo come spettatori ma anche come carnefici: famoso, ma certamente non unico, il caso di un miliziano arrivato dall Australia con il figlio di sette anni, fotografato quest ultimo mentre teneva in mano la testa di un uomo decapitato. L Onu denuncia infine che i bambini vengono usati dall Isis come scudi umani contro i bombardamenti della coalizione a guida americana. Proprio ieri il «Centro di documentazione delle violazioni in Siria» ha diffuso un rapporto (non confermato dal Pentagono) secondo cui 60 persone (tra cui diversi minori) sarebbero state uccise nel nord della Siria il 28 dicembre in un raid su una prigione del Califfato. I 18 esperti chiedono al governo iracheno di «salvare i bambini», ma di fatto il loro destino è parte di una realtà di violenza sfuggita al controllo dei singoli Stati. Viviana Mazza C è un video che li mostra, piccolissimi, dagli otto anni in giù, mentre vengono addestrati per diventare soldati Abbiamo avuto notizia di bambini, a volte disabili, che vengono usati come kamikaze dagli estremisti dell Isis Simboli L ideologo qaedista dell attacco a Charlie ucciso dai droni Usa di Guido Olimpio U n raid di un drone Usa ha ucciso il 31 gennaio Ghazi al Nadhari, ideologo di Al Qaeda nella penisola arabica. Con lui sono morti altri tre militanti. Probabile che il velivolo sia decollato da una base nel deserto saudita usata dalla Cia per la guerra segreta. L azione, avvenuta nel sud dello Yemen, contiene due aspetti. Il primo: gli Stati Uniti, nonostante il caos nel Paese arabo, possono contare ancora su una buona intelligence che permette di individuare bersagli così importanti. I jihadisti, rivelando la perdita del loro esponente, hanno sostenuto che l attacco è il frutto della cooperazione tra Usa e i rivali sciiti Houthi. Non ci sono prove, ma non sarebbe strano se in Yemen fosse nato un patto non dichiarato. Una ripetizione di quanto avviene in Iraq, dove americani e milizie sciite sono sullo stesso fronte anti-isis. Il secondo elemento è che al Nadhari era apparso in un video dove benediceva l attentato contro «Charlie Hebdo», operazione poi rivendicata da un altro dirigente qaedista. Dunque un target dal valore simbolico.

15 # Corriere della Sera Venerdì 6 Febbraio 2015 Il personaggio dal nostro inviato Lorenzo Cremonesi AMMAN È il momento della verità per re Abdallah II di Giordania. Da leader un poco grigio, per nulla carismatico e, dalla sua ascesa al trono nel Duemila, platealmente considerato «il figlio scelto da papà Hussein», potrebbe uscire da questa crisi come la vera guida della nazione, temprato dall esperienza e capace di assumere decisioni coraggiose. A segnare la differenza potranno essere le scelte che compirà nei Immagine La propaganda nemica rappresenta il sovrano come un burattino nelle mani dell America Il re pilota alla guerra dell Isis si gioca la faccia (e il trono) Abdallah di Giordania cavalca l indignazione. Ma non può sbagliare Erede Re Abdallah ha frequentato l Accademia militare in Uk A destra, la regina Rania con i familiari del pilota ucciso prossimi giorni nei confronti dello Stato Islamico (Isis). Il Paese chiede vendetta dopo la diffusione quattro giorni fa da parte dei jihadisti di Raqqa (in Siria) del video dell esecuzione del giovane pilota Mouath al- Kasasbeh. «Bruciato vivo! E in una gabbia, come un animale» gridano rabbiose le folle in manifestazione. È difficile trovare nella storia della Giordania momenti di tale unitaria mobilitazione popolare a favore della guerra. Le prime mosse del re sembrano in sintonia con gli umori della piazza. Ieri gli F16 dell aviazione hanno sorvolato a bassa quota i cieli di Amman e Kerak, la città natale della tribù Kasasbeh, di cui è parte importante la famiglia dell «eroe-martire», come si legge sui manifesti appesi nelle vie della capitale. «Sono gli stessi tipi di aerei su cui volava Mouath e tornano da missioni di bombardamento sulle regioni controllate da Isis in Siria» annunciavano nel frattempo i media controllati dal regime, senza fornire altri dettagli. In quello stesso momento re Abdallah era ripreso in tv mentre incontrava il padre del pilota nella tenda della veglia funebre, che, nel pieno rispetto della tradizione beduina, è stata eretta di fronte all abitazione della famiglia. L agenzia stampa nazionale «Petra» nelle ultime ore ribatte le dichiarazioni più importanti del monarca: «Daremo la caccia a questi criminali, li colpiremo nelle loro stesse case. Combattiamo questa guerra per proteggere i nostri valori, la nostra fede, i nostri principi umanitari». Uno dei compiti più difficili del re sarà però quello di non compiere il passo più lungo della gamba. Un conto è riprendere i raid aerei (erano stati interrotti il 24 dicembre nella speranza di negoziare con Isis la liberazione del pilota) in coordinamento con la coalizione guidata dagli americani che dall estate scorsa bombarda Isis in Iraq e Siria Il Paese La Giordania è retta da una monarchia che vede nelle tribù sunnite locali le strutture portanti della corona Hashemita La famiglia del pilota arso vivo dall Isis, Mouath, faceva parte dell influente tribù giordana dei Kasasbeh. Ieri re Abdallah ha visitato la famiglia La Giordania, 8,5 milioni di abitanti, fa parte della coalizione internazionale guidata dagli Usa che bombarda con raid aerei le postazioni dell Isis tra Siria e Iraq ESTERI 15 (non è escluso che quelli giordani siano aumentati). Un altro è mandare truppe di terra a operare oltre confine. Un passo maldestro, un eventuale massacro di truppe speciali, potrebbe trasformare il consenso in rivolta aperta. Non sarebbe la prima volta. Gli osservatori locali fanno notare le fragilità storiche della Giordania: tradizionalmente Stato cuscinetto nel cuore di una regione costellata di crisi endemiche. Le tribù sunnite della «sponda orientale» del Giordano sono da sempre le strutture portanti della corona Hashemita. Eppure il loro status dal 1948 è costantemente minacciato dalle masse di profughi palestinesi. Anche la struttura demografica del Paese desta inquietudini. Ancora nel 1971 i giordani sfioravano a malapena il milione e mezzo. Oggi sono quasi otto milioni e mezzo, in grande maggioranza giovani o giovanissimi, tanti in cerca di lavoro, tanti vittime della crisi economica globale. La grande preoccupazione per Abdallah sarà quella di conservare la nuova, e ancora fragile, immagine di leader interessato al suo popolo più che di gregario pronto a soddisfare le richieste Usa. Non a caso la propaganda di Isis mira a disegnarlo come un burattino al soldo di Washington. Oggi il suo nuovo carisma deriva dall autogoal di Isis che, diffondendo il video del «martirio» del pilota, si è attirato le ire anche delle tribù sunnite giordane più conservatrici e legate a filo doppio a quelle irachene. Sua preoccupazione sarà dunque quella di rafforzarsi come difensore della patria minacciata dalla barbarie del nemico alle porte.

16 16 Cronache IL DOSSIER DELL ANTICORRUZIONE Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera Authority L Autorità nazionale anticorruzione (Anac) nasce nel 2014 dalla trasformazione del Civit (Commissione per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle amministrazioni pubbliche) e l incorporazione dell Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture La funzione dell Anac è la prevenzione della corruzione nell ambito della pubblica amministrazione, nelle società partecipate e controllate, e l attività di vigilanza dei contratti e degli incarichi pubblici L Autorità è composta da cinque membri. L attuale presidente, nominato ufficialmente nel luglio scorso, è il magistrato Raffaele Cantone. Gli altri quattro componenti, in carica per sei anni fino al 2020, sono Michele Corradino, Francesco Merloni, Ida Angela Nicotra, Nicoletta Parisi L Autorità ha costituito un unità speciale per «Expo 2015» con compiti di vigilanza e di controllo sulla correttezza e la trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione delle opere dell Esposizione universale che sarà inaugurata a Milano il prossimo primo maggio di Fiorenza Sarzanini ROMA Gestione del catering, servizi di vigilanza, allestimento dei padiglioni, lavori di pulizia e manutenzione: l 80 per cento delle procedure di appalto dell Expo di Milano superiori a 40 mila euro ha subito «rilievi». E per quattro gare è stato sollecitato il commissariamento. In due casi i decreti sono già stati emessi, gli altri due sono in attesa di decisione. A tre mesi dall avvio dell Esposizione, l Autorità nazionale anticorruzione traccia il bilancio dell attività di controllo avviata nel giugno scorso. La relazione racconta quanto accaduto in questi mesi, dopo gli arresti ordinati dai giudici milanesi che avevano coinvolto alcuni manager chiamati a gestire l evento e fatto emergere dubbi sulla possibilità di far svolgere la manifestazione che porterà in Lombardia milioni di visitatori. C è ancora molto da fare, ma il presidente Raffaele Cantone è sicuro: «Ce la faremo. La collaborazione con i vertici di Expo sta funzionando, l importante è recepire in fretta le indicazioni che arrivano dal nostro ufficio». Non sono le uniche. Altre misure sono state prese per contrastare le infiltrazioni mafiose che, come risulta dal bilancio del Comitato di sorveglianza delle Grandi Opere del Viminale, «sono soprattutto di matrice ndranghetista». Bandi e convenzioni Sotto la lente degli specialisti guidati da Cantone sono finite «93 procedure tra bandi, accordi transattivi, varianti, contratti di sponsorizzazione, convenzioni, nomina di commissioni giudicatrici, aggiudicazioni e controlli a campione», oltre a «10 casi sui quali sono stati chiesti chiarimenti alla Stazione Appaltante». I «rilievi di legittimità o opportunità hanno riguardato 72 pratiche» e finora Expo 2015 ha già recepito le indicazioni in 17 casi modificando gli atti di gara. Le contestazioni riguardano soprattutto la stesura dei bandi, ma in alcuni casi sono risultate irregolari anche le procedure utilizzate per l affidamento dei servizi, quelle relative ai contratti di sponsorizzazione, oppure delle forniture. E così si è deciso di intervenire chiedendo modifiche urgenti in modo da ottenere contratti «blindati» rispetto alla possibilità che l affidamento dell appalto sia avvenuto in cambio di soldi o favori. Non a caso nella relazione si parla esplicitamente di un attività di controllo che aveva Expo, dal catering ai servizi rilievi per 8 appalti su 10 Ma Cantone: ce la faremo Le infiltrazioni della ndrangheta. Blindatura dei contratti quattro obiettivi: «Affinare la trasparenza e l accountability delle procedure; aumentare la fiducia da parte degli investitori e di tutti gli attori e portatori di interesse; identificare le potenziali cause e le eventuali manifestazioni della corruzione in un ottica di prevenzione e contrasto; rafforzare il know-how in materia di prevenzione e contrasto alla corruzione». Sotto esame Tipologia Procedure e bandi Commissioni di gara Aggiudicazioni Altro Richieste informazioni *Anac: Autorità nazionale anticorruzione L incognita «varianti» Cantone appare fiducioso, ma non nasconde i problemi legati alle varianti relative ad appalti già approvati prima che la sua Autorità entrasse in funzione e invece risultati irregolari. «Ci sono ancora incognite relative a Piastra e a Palazzo Italia, stiamo lavorando sulle transazioni e attendiamo il parere dell avvocatura dello Numero Con rilievi In attesa di risposta TOTALE Stato. Bisogna trovare assolutamente una soluzione. I lavori stanno comunque andando avanti e dunque siamo fiduciosi sul fatto che alla fine riusciremo a raggiungere il risultato risolvendo tutti i problemi». In realtà il vero problema secondo il presidente dell Autorità anticorruzione riguarda «la trasparenza. Lo abbiamo detto Hanno recepito i rilievi dell Anac* 17 Totale rilievi d Arco Ci sono ancora incognite relative a Piastra e Palazzo Italia. Serve assolutamente una soluzione, i lavori stanno andando comunque avanti I pm: false attestazioni alle aziende per vincere le gare Il trucco per ingigantire le proprie capacità produttive. Documenti fittizi per almeno 4 opere MILANO Non si «dopano» solo gli atleti per gareggiare alle Olimpiadi: ci sono anche le aziende che con fittizie operazioni garantite da false attestazioni, rese da apposite società di valutazione delegate dalla ex Authority degli appalti pubblici, «dopano» le proprie reali capacità produttive per gareggiare dove non avrebbero i requisiti e vincere le «Olimpiadi» di Expo Quattro delle gare dell esposizione universale al via dal 1 maggio hanno visto segmenti 84 Giorni Quelli che mancano all inizio di Expo 2015 a Milano: l inaugurazione avverrà il 1 maggio di lavori vinti da imprese che, come anabolizzante per gonfiare i muscoli delle proprie apparenti capacità imprenditoriali (e quindi i punteggi e le chance di partecipare alle gare e vincerle), utilizzavano una particolare «droga»: acquisizioni di altrui rami d azienda del tutto fittizie, ma formalmente attestate dalle certificazioni rilasciate da talune «Soa». Cosa sono le «Soa»? Sono apposite società di certificazione, autorizzate a operare dalla disciolta Asvp-Authority di vigilanza per gli appalti pubblici, che da un lato sono tenute alla terzietà in quanto organismi in parte pubblici, ma dall altro sono votate alla clientela privata in quanto «spa». A scoperchiare il calderone delle fittizie attestazioni di acquisizioni di rami d azienda finalizzate al conseguimento di appalti pubblici altrimenti irraggiungibili è stata la Procura di Roma, da dove l aggiunto Nello Rossi e il pm Giancarlo Cirielli hanno trasmesso alle Procure di mezza Italia gli atti Lavori in corso Gli operai lavorano nei cantieri dei padiglioni di Expo Ormai mancano 84 giorni all inaugurazione dell evento che avrà Milano per protagonista dal 1 maggio prossimo fino al 31 ottobre. Sono attesi per l evento oltre 20 milioni di visitatori da tutto il mondo (Stefano Cavicchi) e ripetuto: abbiamo fatto grandi passi in avanti, ma ci sono ancora delle criticità che devono essere affrontate». Di tutto questo si sta occupando il pool di specialisti della Guardia di Finanza che collabora con Cantone verificando ogni documento e intervenendo anche sui contratti di valore inferiore ai 40 mila euro che potrebbero però nascondere accordi illeciti. I controlli Antimafia Verifiche che spesso si intrecciano con quelle disposte dal ministero dell Interno per impedire alle cosche mafiose di ottenere lavori e incarichi. Un tentativo non sempre riuscito visto che, come confermano al Comitato di controllo del Viminale, «fino al 31 dicembre 2014, sono state adottate 66 informazioni interdittive antimafia relative a 46 imprese, coinvolte a vario titolo in opere essenziali o connesse allo svolgimento di Expo 2015». I contratti «superano» il valore di 120 milioni di euro e questo dato basta a fornire la dimensione dell affare che ha interessato la criminalità organizzata. Questo fiume di soldi comprende anche i cosiddetti contratti «sotto-soglia», cioè di valore inferiore ai 150 mila euro, che secondo la normativa non dovrebbero essere assoggettati a controlli antimafia e rappresentano il 30 per cento del totale. In particolare sono subappalti o contratti laterali nei quali la ndrangheta sembra essere riuscita a ottenere la fetta più consistente. fsarzanini@corriere.it relativi a imprese che hanno partecipato ad appalti pubblici con il «doping» di un know how esistente solo sulla carta. Tra essi anche quattro appalti di Expo 2015, di cui ieri, nonostante la particolare discrezione usualmente raccomandata sulle indagini Expo dal procuratore milanese Edmondo Bruti Liberati che le coordina con i pm Luigi Orsi e Antonio D Alessio, si è comprensibilmente subito appresa in Expo l esibizione di documenti richiesti dalla GdF in un fascicolo sinora contro ignoti per le ipotesi di reato di falso in atto pubblico, truffa, e turbativa d asta. Al vaglio sono le gare per l impiantistica del lotto 1 del Campo base logistico (cittadella con centinaia di posti letto, mense e lavanderia per gli operai); parte dei lavori della Darsena; un canale delle Vie d Acqua; e la Passerella tra Expo e la Cascina Merlata sede delle delegazioni nel semestre. Luigi Ferrarella lferrarella@corriere.it

17 Corriere della Sera Venerdì 6 Febbraio 2015 CRONACHE 17 L intervista di Maurizio Giannattasio Il futuro dell area dopo l esposizione «Una Silicon Valley aperta agli atenei» Rocca (Assolombarda): un grande polo con la Statale, ma serve una decisione politica MILANO «Ora tocca alla politica. Mi sembra ci siano tutte le condizioni favorevoli per prendere una decisione strategica sul futuro di Milano e del Paese. Ma bisogna fare in fretta perché i tempi sono stretti. Poi ci si occuperà dell aspetto economico e dei bandi». Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda, guarda da sempre con grande attenzione e con qualche preoccupazione al destino futuro e per ora incerto (il bando di gara è andato deserto) delle aree che tra meno di quattro mesi ospiteranno Expo. Gli stessi confindustriali lombardi, a loro tempo, avevano presentato un progetto: Nexpo. L idea era, ed è, quella di creare per il post Expo un nuovo polo dell innovazione e della scienza, una sorta di Silicon Valley italiana. Adesso è spuntata un altra proposta. Quella dell Università Statale di Milano: trasferire nell area di Pero-Rho tutte le facoltà scientifiche sparse in città e creare una cittadella del sapere. Presidente Gianfelice Rocca, che ne pensa del progetto della Statale? «È una proposta di grande interesse che si inserisce perfettamente nella nostra chia- Chi è Gianfelice Rocca (foto) è presidente di Assolombarda ed è alla guida del gruppo industriale Techint, Istituto Clinico Humanitas Nel 2007 viene nominato cavaliere del lavoro e nel 2010 riceve dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il Premio Leonardo 2009 Gli spazi a disposizione Rho MILANO Rozzano Cluster Paderno Dugnano Padiglioni da di realizzare un nuovo polo dell innovazione è compatibile con la creazione di un campus universitario? «Se immaginiamo il futuro di Milano come hub della conoscenza e dell innovazione allora non ci sono dubbi. I due progetti sono assolutamente complementari e uno ingloba l altro. Un area con una grande università da una parte e con le grandi multinazionali tecnologiche dall altra, rappresenta un occasione unica sia per i giovani sia per le imprese: la ricerca non rimarrebbe isolata e 1 milione di mq La superficie complessiva 440 mila mq L area destinata a parchi e verde 145 I Paesi che parteciperanno a Expo 2015 Expo centre ci sarebbe un continuo scambio tra mondo della conoscenza e mondo del lavoro. È compatibile anche con la giusta esigenza di mantenere verde un elevata parte del milione di metri quadrati dell area. E integrabile con la proposta di destinare una parte dell area a esigenze di impianti wellness a finalità collettiva, oltre che dei lavoratori, ricercatori e studenti impegnati ogni giorno sull area. Se a questo aggiungiamo la casa delle start up hi-tech, direi che il ciclo è completo». Tutto bello e affascinante. Padiglione zero Riso 340 Cascina Triulza Milioni di euro È il costo di ingresso nell'area di Expo 2015 per chi deciderà di utilizzarne gli spazi Cacao Children park Caffè Frutta e legumi Spezie Lake Arena Palazzo Italia Cibo del futuro Bio Mediterraneo Anfiteatro Zone aride Isole Cereali e tuberi d Arco Ma c è un problema: il costo d ingresso in quell area è di 340 milioni di euro. A cui si aggiungono i costi per la Statale. Chi può essere in grado di affrontare un impresa del genere? «Trovo positivo che la Regione con il presidente Roberto Maroni abbia dato la sua disponibilità a non pretendere la restituzione dei soldi che ha messo nell acquisire i terreni. C è poi l interesse delle grandi multinazionali pronte a trasferirsi in uno spazio del genere e delle stesse banche che finanziano le start up. Secondo me, la soluzione finanziaria si trova. C è la sensibilità del governo molto attento al futuro delle aree Expo. E potrebbe esserci anche l Europa con il piano Juncker. Ma sarebbe sbagliato ragionare in questi termini». Perché? «Perché il tema è tutto politico. Non bisogna subordinare la fattibilità alla sfera finanziaria, ma partire dal progetto e operare una scelta strategica. Le idee non si delegano mai. E non si deve invertire l ordine dei fattori: prima ci vuole una Le tappe Non bisogna subordinare la fattibilità ai fondi, ma partire dal progetto e fare una scelta strategica BOLAFFI Saperi e imprese Un università da una parte e le multinazionali tecnologiche dall altra: è un occasione unica mata alla città e alla regione per immaginare il futuro di un area strategica per tutto il Paese. È la grande sfida di ripensare la nostra identità spostando le lancette dell orologio al 2025». Perché? «Perché l area di Expo ha caratteristiche straordinarie dove si dispiega un intensità tecnologica senza confronti in Italia. È una piattaforma del futuro anche per quanto riguarda i collegamenti, sia internazionali sia verso il centro della città sia con la zona Nord-Ovest di Milano così densa di movimento. È vitale utilizzare quest area in forma creativa». Il progetto di Assolombar- decisione politica di indirizzo. E a quel punto si lavora sulla fattibilità economica seguendo tutti i criteri di trasparenza necessari». C è il tempo? «Occorre scegliere e decidere al più presto: Comune di Milano, Regione Lombardia e Fiera di Milano devono accelerare i tempi, ed evitare un percorso a ostacoli fatto di affidamenti di gare per consulenti volti a selezionare ancora mere ipotesi. Chiediamo che la scelta di fondo della destinazione sia sin d ora assunta dalla politica, insieme alle imprese e alle Università di Milano». Napoli Evasione fiscale accuse all armatore della nave dei marò È accusato di un evasione fiscale che sfiora i due milioni di euro Luigi D Amato, presidente del Cda della Fratelli D Amato, società armatrice, tra le altre navi, della Enrica Lexie, sulla quale erano imbarcati i due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. La Finanza ha sequestrato alcune abitazioni nel comune di Roma, soldi e titoli depositati in diversi istituti bancari. ROMA Hotel Ambasciatori Palace Via Vittorio Veneto 62 FIRENZE Grand Hotel Baglioni Piazza Unità Italiana 6 Esperti di arte e antiquariato, filatelia, fotografia, libri antichi, numismatica e vini saranno a disposizione per stime gratuite. Gli oggetti più preziosi potranno essere inseriti nelle prossime aste. Le valutazioni verranno effettuate dalle ore 9.30 alle 13 e dalle alle 18. Si consiglia di fissare un appuntamento contattando Alberto Ponti o Chiara Pogliano presso la Direzione Generale di Torino. Dopo «The Interview» Lascia Amy Pascal la numero 2 di Sony Pictures Si è dimessa Amy Pascal, copresidente della Sony Pictures Entertainment e capo della Sony Picture s Fil Business. La manager era alla Sony dal Da settimane era al centro della bufera per la vicenda del film The Interview, il film comico sul dittatore nordcoreano Kim Jong-un, e dell attacco informatico alla Sony Pictures. Pascal lancerà una nuova società di produzione cinematografica.

18 18 CRONACHE Trattativa Stato-mafia, in aula Forlani L ipotesi che sia sentito Mattarella L ex premier: la Dc decise il cambio di Scotti. Il presidente nella lista della difesa Mancino Testimone L ex leader della Dc Arnaldo Forlani arriva al Tribunale di Roma per deporre al processo Stato-mafia ROMA «I dissensi per l elezione del capo dello Stato ci sono sempre stati, anche nell ultima occasione; nel 92, per esempio, la mia candidatura venne bocciata» racconta Arnaldo Forlani dall alto dei suoi quasi 90 anni e della lunga esperienza di presidente del Consiglio, ministro e segretario della Dc. In tempi di reminiscenze democristiane, anche il processo sulla presunta trattativa fra Stato e mafia, in trasferta a Roma, si addentra nella storia della spartizione delle poltrone tra le correnti scudocrociate. Sul banco dei testimoni, Forlani è chiamato a ricordare l avvicendamento al ministero dell Interno tra Vincenzo Scotti e Nicola Mancino, oggi imputato di falsa testimonianza. Era il 1992, anno di elezioni politiche e presidenziali, di cambio di governo (da Andreotti a Giuliano Amato) e di bombe mafiose; nonché di contatti occulti tra le istituzioni e i boss, secondo l accusa. «Per il Quirinale, dopo la strage di Capaci, prevalse la scelta istituzionale di votare Oscar Luigi Scalfaro», spiega l allora segretario dc impallinato da 70 «franchi tiratori». Quel che però interessa i pubblici ministeri è il ricambio al Viminale, tra Scotti e Mancino, nel governo Amato varato a fine giugno 92. Per l accusa servì a impedire che il primo continuasse sulla linea dura antimafia perseguita fino a quel momento insieme al ministro della Giustizia Martelli, mentre Forlani ne dà una lettura tutta interna al partito cattolico: «L indicazione di Mancino venne dall ufficio politico composto da me, dal presidente del partito De Mita, dai capigruppo Bianco e Mancino, e dai vicesegretari Lega e Mattarella, eletto da qualche giorno, giustamente e meritatamente, presidente della Repubblica». Con una punta d orgoglio l ex leader democristiano cita il nuovo inquilino del Quirinale, che proprio per il ruolo ricoperto 23 anni fa compare nella lista testi dell imputato Mancino. Dopo la tanto discussa deposizione di Giorgio Napolitano, dunque, c è la concreta possibilità quando toccherà esaminare le fonti di prova delle difese che la corte d assise debba tornare sul colle più alto per raccogliere la testimonianza di un altro capo dello Stato. A meno di una rinuncia degli avvocati di Mancino, su accordo delle altre parti. Ma è prematuro fare previsioni. Le spiegazioni fornite da Forlani sono fin troppo semplici per i pm: «Avevamo introdotto la regola dell incompatibilità tra incarico governativo e parlamentare, perciò chi veniva nominato ministro doveva lasciare il seggio. Scotti era contrario, così al Viminale nominammo Mancino, poi accettò di dimettersi da deputato e gli proponemmo gli Esteri; lui disse prima di sì e poi di no. Ebbe un atteggiamento un po contraddittorio, e alla fine si dimise da ministro. La sola cosa chiara fu la sua volontà di non lasciare la Camera». Ricostruzione solo politica, in cui Gava voleva diventare capogruppo al Senato al posto di Mancino, «considerato autorevole e dotato della fermezza e risolutezza necessarie per fare il ministro dell Interno». Invano i pm Teresi e Tartaglia evocano l emergenza mafiosa di quella stagione (il delitto Lima, gli allarmi di Scotti che Andreotti bollò come «patacca», le stragi di Capaci e via D Amelio) e i provvedimenti di contrasto in via di approvazione, che consigliavano di lasciare Scotti dov era. «Fu una decisione normale, presa in assoluta serenità e concordia insiste il testimone. Il partito aveva deciso di azzerare i vecchi incarichi ministeriali in virtù della norma sull incompatibilità, ma questo non significava non proseguire nella linea del contrasto duro alla criminalità organizzata. Nessuno decise alcun ammorbidimento». Così ripete, a dispetto dell ipotesi accusatoria, l ex Coniglio Mannaro (definizione del giornalista Gianfranco Piazzesi), che non appare in difficoltà come nella famosa deposizione milanese al cospetto del pm Di Pietro, ai tempi di Mani Pulite. Più di vent anni fa. «Allora dovevo difendere i poveri segretari amministrativi della Dc, oggi la situazione di Mancino mi sembra più chiara», commenta dopo tre ore di udienza, Forlani, quando l ex ministro dell Interno e collega di partito lo raggiunge per salutarlo. «Ciao Arnaldo, grazie»; «Ciao Nicola, stammi bene». Giovanni Bianconi Chi è Arnaldo Forlani è nato a Pesaro nel È stato segretario della Dc in due riprese, tra il 69 e il 73 e dall 89 al 92. Ha ricoperto gli incarichi di presidente del Consiglio, ministro degli Esteri e della Difesa Si è ritirato dall attività politica nel 92 dopo il suo coinvolgimento nell inchiesta sulla tangente Enimont per la quale è stato condannato a due anni e 4 mesi. Ha scontato la pena prestando servizio alla Caritas di Roma Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera Gioia del Colle Tangenti sulla gara delle case popolari In carcere sindaco, tecnici e costruttori BARI Una mazzetta di 100 mila euro in cambio di un appalto di otto milioni per realizzare alloggi popolari. È la contestazione della Procura di Bari nei confronti di Sergio Povia, sindaco di centrosinistra di Gioia del Colle ed ex cognato della nipote di Napolitano, arrestato ieri dalla Finanza. Con il primo cittadino sono finiti in carcere l ex vicesindaco Francesco Paolo Ventaglini e l imprenditore gioiese Antonio Posa. Ai domiciliari invece il responsabile dell ufficio urbanistica Nicola Laruccia, il responsabile dell ufficio tecnico Rocco Plantamura, la dipendente dell ufficio urbanistico Rosa Sedora Celiberti, i professionisti Vito Antonio Martinelli e Nicola Bruno e l architetto Nicola Manzo. I reati contestati sono corruzione e turbativa d asta. Secondo il pm Eugenia Pontassuglia, le persone arrestate in cambio della tangente avrebbero fatto in modo che l imprenditore Antonio Posa si aggiudicasse la gara per numerosi alloggi. Gli indagati avrebbero tenuto una «molteplicità di condotte collusive sia nella fase concernente la pubblicazione del bando di gara, predisposto dai funzionari comunali seguendo le direttive indicate da Posa e contenute in elaborati tecnici redatti da professionisti di sua fiducia (Martielli e Bruno), sia la fase successiva». An. Ba. COMUNE DI SCAFATI (SA) ESITO DI GARA Il Comune di Scafati con sede in piazza Municipio (SA, sito web: - appaltiscafati@libero.it ai sensi degli artt. n. 65, 66 e 124 del D.Lgs. n. 163/2006, avvisa che con determina del Servizio Gare & Contratti n. 1 del , previa gara esperita mediante procedura aperta, sono stati aggiudicati in via definitiva ilavoridi RISTRUTTURAZIONE IMMOBILE DESTINATO A CENTRO SOCIALE IN LOCALITA MARICONDA - PROGETTO START IN ART CIG: CUP - G87H , in favore dell impresa CO.M.I. SRL, per l importo di uro ,30 oltre iva; Imprese partecipanti n L opera trova copertura finanziaria sulle risorse del POR FESR Campania 2007/2013, asse VI obiettivo operativo 6.3; Il resp. del Servizio - dott.ssa Anna Sorrentino COMUNE DI SCAFATI (SA) ESITO DI GARA Il Comune di Scafati con sede in piazza Municipio (SA, sito web: - appaltiscafati@libero.it ai sensi degli artt. n. 65, 66 e 124 del D.Lgs. n. 163/2006, avvisa che con determina del Servizio Gare & Contratti n. 21 del , previa gara esperita mediante procedura aperta, sono stati aggiudicati in via definitiva i lavori di LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DI AREEE ESTERNE E DI QUARTIERE CIG: CUP G87H , in favore dell impresa VE.GA.L. SRL, per l importo di uro ,70 oltre iva; Imprese partecipanti n. 137; L opera trova copertura finanziaria sulle risorse del POR FESR Campania 2007/2013, asse P.B. OPERATIVO 6.1. Il resp. del Servizio - dott.ssa Anna Sorrentino UNIVERSITA DEL SALENTO RIPARTIZIONE LEGALE, ATTI NEGOZIALI ED ISTITUZIONALI AREA AFFARI NEGOZIALI UFFICIO APPALTI E CONTRATTI ESTRATTO BANDO DI PROCEDURA APERTA Codice Cig: C6D 1. Amministrazione Aggiudicatrice: Università del Salento - Area Affari Negoziali - Piazza Tancredi, Lecce - telefono: Fax: Posta Elettronica: alessandro.quarta@unisalento.it. 2.Denominazione conferita all appalto: PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA di arredi tecnici e attrezzature funzionali alla messa in opera della Clean Room per la produzione di dispositivi biomedicali nell ambito del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività (PON R&C ) Progetto di potenziamento strutturale PONa3_00354 Center of Entrepreneurial Engineering - CUP F81D CODICE CIG: C6D. 3. Importo a base d asta pari ad ,00 oltre IVA. 4. Procedura di aggiudicazione: Procedura aperta da aggiudicare con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell art.83 del D. Lgs. 163/ Durata dell appalto o termine di esecuzione: consegna entro 45 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione definitiva. 6. Documenti contrattuali: i documenti possono essere scaricati dal sito internet 7.Scadenza fissata per la ricezione delle offerte: ore 13 del 10/03/ Responsabile del Procedimento: Dott. Alessandro Quarta, tel fax: alessandro.quarta@unisalento.it. Per quanto non specificato si rimanda al bando di gara integrale ed al relativo Capitolato Speciale d Appalto ed agli altri atti di gara, tutti scaricabili dal sito internet dell Università del Salento all indirizzo Il Bando integrale è stato pubblicato sulla GUCE in data 03/02/2015. Lecce, 03/02/2015 Il DIRETTORE GENERALE Avv. Claudia De Giorgi Tribunale di Velletri Concordato preventivo n. 2/2012 LAI s. r. l. in Liquidazione Giudice Delegato Dr. A. P. La Malfa asta due lotti presso Cancelleria Giudice Delegato A) immobile industriale, opificio - uffici - complessivi mq 5.626,12, Pomezia (RM) via Pontina Vecchia km p. terra e p. primo - base ,00, oltre residuo contrattuale locazione ,00 mensili oltre oneri fiscali e trasferimento. B) 100% quote società LaWanda a r. l. socio unico - prezzo base di ,00 oltre oneri fiscali e trasferimento. Offerte in buste chiuse, cauzionate con assegno circolare, intestato procedura, pari al 25% del prezzo base, da depositare, presso Cancelleria del Giudice Delegato, entro ore 12 - apertura buste ed eventuali gare presso stessa Cancelleria. Info - info cpo2.2012velletri@pecfallimenti.it arturo@studiomascetti.com I Commissari Liquidatori Rag. Arturo Mascetti - Avv. Anna Maria Vetere Tribunale di Novara Concordato Preventivo N. 9/2013. Giudice Delegato Dott.ssa Guendalina Pascale Il liquidatore giudiziale della Procedura in epigrafe rende noto che il giorno 30 marzo 2015 alle ore 11,00, presso lo Studio del Notaio Fabio Auteri, in Novara, Corso Garibaldi n. 6, si terrà la vendita del Complesso immobiliare sito in Pozzolo Formigaro (Al), destinato a Centro Commerciale in attività, con relativa galleria, realizzato negli anni 90. La consistenza immobiliare è la seguente: - superficie complessiva dell area: mq ; - superficie utile lorda: mq ; - superficie di vendita: mq 5.712, di cui mq nulla osta regionale grande distribuzione; mq negozi di vicinato. Vi sono inoltre mq di attività accessorie, 818 posti parcheggio e superficie destinata a distributore di carburante per mq Il prezzo di vendita ribassato è fissato in Euro ,00 e le offerte di acquisto dovranno essere presentate in busta chiusa indirizzata presso lo Studio del Notaio incaricato, entro le ore del giorno precedente la vendita, escluso il sabato. All offerta dovrà essere allegato, a titolo di cauzione, assegno circolare non trasferibile intestato al concordato preventivo per un importo complessivo pari al 10% del prezzo offerto: cauzione che sarà trattenuta in caso di rifiuto dell acquisto. E possibile consultare le planimetrie, foto e perizia di stima del complesso immobiliare nonché il testo integrale dell avviso di vendita, sul sito del Tribunale di Novara nonché sul sito Per ulteriori informazioni e per visite sul posto, è indispensabile contattare in orario d ufficio il Liquidatore Giudiziale al numero IL LIQUIDATORE GIUDIZIALE - Massimo Melone CITTA DI SAN GIORGIO A CREMANO (NA) Settore Avvocatura Servizio Gare e Contratti Esito Elenco imprese di fiducia art. 61 e ss. Regolamento Contratti artt. 122 e 125 D.Lgs. 163 del 2006 e ss.mm.ii. - Approvazione elenco. Si comunica che con determina dirigenziale del Settore Avvocatura n. 34 del 30/1/2015 è stato approvato l elenco imprese ditte di fiducia per lavori e servizi/forniture. Gli atti sono disponibili sul sito Informazioni: Avv. Lucia Cicatiello - P/zza V. Emanuele II, 10 - tel. 081/ fax. 081/ Il Dirigente Settore Avvocatura Firm. Avv. Lucia Cicatiello Avviso di gara per procedura negoziata in unione d acquisto Si rende noto che il Servizio Acquisti e Logistica dell Azienda Usl di Modena con sede in via S. Giovanni del Cantone 23 a Modena, tel. 059/435900, fax 059/435666, a.ferroci@ausl.mo.it, sito internet ha attivato procedura negoziata per l assegnazione, in unione d acquisto interregionale, del servizio annuale di rilevazione dei parametri ambientali di alcune strutture penitenziarie delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Calabria. L importo complessivo non superabile del servizio ammonta ad ,00. CIG quadro: E06. Gli operatori economici interessati potranno reperire i documenti di gara occorrenti per la formulazione dell offerta, che dovrà pervenire entro il termine delle ore 12 del giorno 2 marzo 2015 al predetto indirizzo, scaricandoli dalla sezione Bandi e Gare del suddetto sito Internet. La procedura negoziata avrà luogo in seduta pubblica alle ore 11 del giorno 5 marzo 2015 presso la sede del Servizio sopracitata. Il responsabile del procedimento è il dott. Andrea Ferroci, tel.: Il Direttore del Servizio Acquisti e Logistica dell Azienda Usl di Modena capofila Dott. Andrea Ferroci AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI ED ESAMI, DIRETTA ALLA COSTITUZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO In data , l Università degli Studi di Milano ha pubblicato sul sito Internet dell Ateneo /ateneo/concorsi/1476.htm n. 4 bandi di selezione pubblica per assunzione di personale con rapporto di lavoro a tempo determinato. IL CAPO DIVISIONE PERSONALE Per la pubblicità legale e finanziaria rivolgersi a: Via Rizzoli, Milano Tel Fax Via Campania, 59 C Roma Tel Fax RCS MediaGroup S.p.A. Via Rizzoli, Milano Vico II San Nicola alla Dogana, Napoli Tel Fax C.so Vittorio Emanuele II, Bari Tel Fax COMUNE DI SALERNO SETTORE AVVOCATURA SERVIZIO APPALTI - CONTRATTI ASSICURAZIONI - DEMANIO PATRIMONIO Il Comune di Salerno pubblica l avviso per la partecipazione all Asta pubblica per la vendita, in regime convenzionato, di superfici di solaio edificabile (QST) - Area Prog_6 - Litoranea Orientale - Campo Volpe di proprietà del Comune di Salerno. Il testo integrale, con l identificazione del bene e le modalità di partecipazione, è disponibile sul sito internet nella sezione Bandi di gara e contratti, e presso l Ufficio Patrimonio - Rione Zevi (tel. 089/ e 089/662904). Il termine ultimo per la presentazione delle offerte scade il 16 marzo 2015 ore 12,00. Il Dirigente del Servizio Avv. Domenico Leone Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d acqua interne AVVISO PER ESTRATTO DEL BANDO DI GARA E indetta una gara a procedura aperta ai sensi del D.Lgs 163/2006 per l affidamento del servizio di collegamento marittimo veloce passeggeri nello stretto di Messina. - tratte Messina Reggio Calabria. La gara sarà aggiudicata secondo il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa. L importo a base di gara per l affidamento del servizio per tre anni è pari ad IVA esclusa. Termine di presentazione delle domande di partecipazione: entro le ore 13 del giorno Il testo integrale del bando è stato pubblicato sulla GUCE del n e può essere consultato unitamente al disciplinare di gara presso il sito FIRMATO Il Direttore Generale Dott. Enrico Maria Pujia ESTRATTO BANDO DI GARA Oggetto: Impianto di ISOLA SERAFINI (PC) Fornitura con posa in opera di dissipatori di carico, gruppi 1 4. Tipo di procedura: Negoziata. Criterio di aggiudicazione: Prezzo più basso. Termine per il ricevimento delle domande di partecipazione: 09/03/ ore 12:00. Testo integrale del Bando: pubblicato sul supplemento alla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea n. 2015/S del 31/01/2015. Il testo integrale è inoltre disponibile sul sito Riferimento: Enel Green Power S.p.A Hydroelectric Procurement Tel. 0521/ /

19 # Corriere della Sera Venerdì 6 Febbraio 2015 La Grande neve imbianca tutto il Nord Code e blocco dei camion sull Autosole Scuole chiuse nel Modenese e a Cuneo. Una vittima in scooter per la pioggia a Napoli Il ciclone è stato chiamato Big Snow per la sua estensione. Arriva dalle Baleari e si sposta verso Est Fonte: il Meteo.it Sarà pure niente di eccezionale («solo una normale fase di maltempo»), come hanno detto ieri i meteorologi, forse per tranquillizzare i molti italiani alle prese con forti nevicate, strade allagate, pioggia (a Cagliari piove da 8 giorni) e raffiche di vento. Ma la Protezione civile ha emesso numerosi dispacci in cui si avverte di stare allerta: «I fenomeni meteo potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche». E sono più d una le Regioni che hanno emesso «avvisi di criticità» per le prossime 36 ore. All origine del maltempo di questi giorni c è Big Snow, il nome del ciclone che agisce sull Italia da più di 24 ore e che si caratterizza per la sua estensione. La giornata di ieri è iniziata con forti nevicate un po su tutto il Nord, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, e nelle zone appenniniche tra Emilia e Toscana. Nel modenese e nel cuneese molte scuole sono rimaste chiuse. Lunghe code si sono formate in alcuni tratti dell autostrada A1, con autotrasportatori imbestialiti contro Autostrade per l Italia per il blocco della circolazione. Ha tuonato Daniele Giovannini, presidente della Cna-Fita (associazione di imprese del trasporto merci e persone) dell Emilia Romagna: «Siamo sconcertati dal ripetersi ogni anno di situazioni che hanno dell inverosimile». Gli ha fatto eco un autotrasportatore che ha espresso la sua indignazione sulle frequenze di Isoradio: «Arrivo dall Austria piena di neve. Come mai lì nessun blocco?». Replica di Autostrade per l Italia: «La viabilità Sotto la bufera Torino si è imbiancata (Ansa/Alessandro Di Marco) La protesta Gli autisti: «Sono stati fermati anche i veicoli equipaggiati con dotazioni invernali» In Laguna Acqua alta a Venezia Una raffica di vento ha divelto la copertura di un vaporetto Il fenomeno Staziona sulla Penisola da un giorno e vi resterà altre 24 ore La durata Tra domenica e lunedì un irruzione artica prenderà il posto di Big Snow Corriere della Sera è sempre stata garantita per i veicoli leggeri». La neve è caduta anche in Liguria (decretato lo stato di «allerta 1» nel genovese fino alle 13 di oggi), in Sardegna (Barbagia), e sul Piemonte. In Emilia Romagna la Coldiretti ha messo a disposizione più di mille trattori spazzaneve, ma a preoccupare maggiormente sono stati il forte vento e la pioggia che hanno provocato allagamenti lungo la costa: l acqua marina ha bloccato la viabilità a Lido di Savio, Marina di Ravenna e Porto Corsini. Preoccupazione in Veneto per il Bacino del Po (lo stato di attenzione durerà fino a domani), l acqua alta e il forte vento a Il pupazzo di neve Alcuni amici in posa con un pupazzo di neve appena fatto nel centro di Bergamo (Fotogramma/Sergio Agazzi) La voragine In corso di Porta Vercellina, a Milano, una voragine profonda circa un metro e mezzo (Fotogramma/Alberico) Venezia: alcuni passeggeri sono rimasti senza parole quando una raffica ha divelto una parte della copertura di un vaporetto, mentre stava partendo dal terminal del Lido. La pioggia intensa nel Lazio ha provocato disagi a Roma si è mobilitato persino il Papa che ha fatto distribuire 300 ombrelli ai senzatetto che gravitano attorno al Vaticano il deragliamento di un treno per fortuna senza passeggeri a bordo (stazione di Manziana, vicino Roma) e allagamenti, frane ed esondazioni (fiume Marta) nel viterbese. A causa delle cattive condizioni sugli Appennini, è stata necessaria una staffetta tra due velivoli dell aeronautica militare per trasportare una ragazza di 18 anni in attesa di un operazione d urgenza presso il Centro Trapianti di Ancona. E ancora: a Napoli una donna di 27 anni è morta dopo aver perso il controllo del motorino a causa dell asfalto bagnato dalla pioggia (travolta da un autocarro), mentre a Milano una voragine di un metro e mezzo ha inghiottito un auto parcheggiata. Oggi il quadro meteo non dovrebbe cambiare: con altre nevicate al Nord e temporali al Centro. Poi, da domenica, aria dall artico colpirà l Adriatico e aree del Sud. Agostino Gramigna CRONACHE 19 Il processo Concordia Schettino, la difesa «Non è un pirata È stato ghettizzato» GROSSETO È innocente Francesco Schettino? Neppure la difesa se la sente di chiedere la piena assoluzione del comandante della Concordia. Gli avvocati si batteranno perché sia assolto da alcuni reati, tra cui l abbandono della nave, ma chiederanno una pena mite, nel solco di quella richiesta di patteggiamento a 3 anni e 4 mesi che scandalizzò il pm. Secondo i legali non può essere lui il solo responsabile «ghettizzato nel processo e dileggiato dalla Procura». La prima giornata dell arringa della difesa (oggi le conclusioni) ha seguito la tesi dell abnormità della richiesta (26 anni e 3 mesi) del pm. L avvocato Laino è tornato a parlare di Jacob Rusli Bin, il timoniere che capì male i comandi (non per l accusa) impartiti da Schettino: «La vicenda del timoniere è il fulcro sul quale ruota questa tragedia, tutto poteva essere salvato in extremis». M. Ga. L imprenditore Nicastri Truffa allo Stato, condanna a 4 anni per il re dell eolico MILANO L imprenditore trapanese Vito Nicastri, il «re» dell eolico ritenuto dagli inquirenti siciliani in rapporti con il superlatitante Matteo Messina Denaro, è stato condannato a Milano a quattro anni di carcere per omessa dichiarazione fiscale e truffa ai danni dello Stato. Su richiesta del pubblico ministero Luigi Luzi la III sezione penale ha condannato a 3 anni Gaetano Buglisi e Roberto Saja, e confiscato 10,8 milioni. Nel 2008 secondo l accusa Nicastri truffò lo Stato con una compravendita di quote societarie di Windco da parte della società lussemburghese Lunix (di sua proprietà). L Agenzia delle entrate, che si era costituita parte civile con l avvocato Gabriella Vanadia, si è vista riconoscere anche il risarcimento del danno, la cui quantificazione è stata demandata a un giudizio separato a carico di Nicastri e Buglisi. Eterologa senza donatrici, le cliniche estere arrivano in Italia A Milano l ambulatorio di un istituto di Barcellona: «Figli in provetta senza dover più affrontare i viaggi» Nel nostro Paese La mancanza di offerta di ovociti è legata all assenza di una forma di rimborso MILANO I manager della provetta stranieri iniziano a farsi largo in Italia dove a dieci mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale la fecondazione eterologa non decolla. Il problema è l assenza di donatrici. Un ostacolo che le nostre istituzioni non hanno risolto. Questioni etiche. Per trovare donne disposte a donare i propri ovuli (sottoponendosi a pesanti trattamenti ormonali e a un intervento chirurgico per il prelievo), bisognerebbe riconoscere un premio di solidarietà. Un rimborso in denaro che copra almeno le giornate perse. Ma la soluzione è contestata da chi teme di creare, in questo modo, lo sfruttamento delle donne in difficoltà economiche. È una situazione di caos che favorisce le cliniche estere, pronte ad allargare il business in Italia. A Milano, in pieno centro, ha appena aperto un ambulatorio spagnolo. È l Institut Marquès di via Pallavicino, costola dell omologa clinica di Barcellona, alla quale si rivolgono duemila coppie italiane all anno. L istituto offre un programma chiamato «Just for transfer», che prevede lo svolgimento a Milano delle visite mediche, delle ecografie di controllo e soprattutto del congelamento del campione di seme che viene spedito al laboratorio di Barcellona, dove sarà poi fecondato con gli ovociti donati dalle spagnole. Così le pazienti dovranno recarsi a Barcellona, solo per poche ore, per il trasferimento degli embrioni. Il costo? L Institut Marquès, contattato dal Corriere, non ha risposto alla domanda, ma verosimilmente la cifra si aggira tra i duemila e i tremila euro, in linea con i prezzi di mercato della fecondazione eterologa fuori dagli ospedali pubblici. «Considera che se esegui il trattamento nella nostra clinica di Milano puoi viaggiare e tornare da Barcellona il giorno del transfer e non c è bisogno di passare la notte in un hotel si legge sul sito internet. Secondo i nostri ultimi studi, il riposo dopo il transfer non è necessario né aumenta le possibilità di gravidanza. Per questo, puoi volare al mattino da Milano o qualunque altra città e tornare comodamente a casa la sera, con voli diretti a meno di 100 euro». La spedizione Il campione di seme viene spedito all estero dove sarà fecondato con gli ovociti spagnoli Secondo i dati della Società europea di riproduzione la Spagna è il Paese nel quale si realizzano più donazioni, fatte soprattutto da studentesse per pagarsi l università. «È un atto di solidarietà. Ma è permesso un compenso economico, per coprire le spese di mobilità, assenza dal lavoro, eccetera si legge sempre online. Noi riconosciamo 900 euro. Le donatrici di ovuli si assegnano in base anche alle caratteristiche fisiche della coppia ricevente». Con la sentenza del 9 aprile 2014 la Corte costituzionale ha fatto cadere il divieto di eterologa anche per limitare i viaggi della speranza all estero, con l obiettivo di evitare la discriminazione tra chi può economicamente permetterseli e chi no. I viaggi, in effetti, non servono più (o quasi). Ma, forse, il risultato che la Consulta si augurava non era esattamente quello di oggi. Simona

20 20 CRONACHE L intervista di Massimo Sideri MILANO «Non credo che il mio prozio Ettore Majorana si sia ucciso, nessuno di noi lo ha mai pensato. Ha voluto fare una scelta precisa è questa l opinione in famiglia più in linea con le sue capacità intellettuali, i fatti che conosciamo e anche l opinione delle persone che gli erano più vicine al tempo, cioè la zia Maria, sua sorella». Salvatore Majorana, 43 anni nato a Catania dove quel cognome ancora oggi rappresenta una dinastia (Salvatore Majorana Calatabiano, nonno di Ettore, era stato ministro dell Agricoltura e dell Industria ai tempi di Giolitti) è il pronipote del famoso fisico scomparso nel 38 e lavora all Iit di Genova dove guida l ufficio di Technology Transfer. Rassomiglia a Ettore in maniera impressionante. Come avete reagito alla notizia che secondo la Procura di Roma Ettore Majorana fosse vivo tra il 55 e il 59 in Venezuela? «Era noto che ci fosse un indagine sulla scomparsa di Ettore ma non pensavo che fosse ancora aperta e che fosse in mano alla Procura. Comunque l ipotesi della scomparsa di Ettore era già circolata da anni e anche la fotografia non è nuova. Ciò che è nuovo è il collegamento della fotografia all amico meccanico, Francesco Fasani, tant è che sarei curioso di Il nipote e la verità su Majorana: non si uccise, io credo a Sciascia «Lui in Venezuela? Non escludiamo nulla, aveva capacità enormi» In Sicilia Ettore Majorana, il primo da destra, con un gruppo di amici sull Etna innevato (Archivio Rizzoli) Su Corriere.it Sul sito online del «Corriere della Sera» è possibile guardare la videointervista a Salvatore Majorana vedere il fascicolo». Veniamo agli elementi probatori. La fotografia: lei rassomiglia moltissimo al suo prozio. Ritrova i tratti della sua famiglia in questa foto scattata in Venezuela? «Non mi ci ritrovo neanche un po. Ettore era del 1906 dunque nella fotografia avrebbe 49 anni. Anche ipotizzando che possa avere avuto una vita difficile non trovo in quel volto un legame con la foto diffusa che se non ricordo male era quella del libretto universitario. La sensazione è che ci sia la voglia di attribuire una soluzione al confronto». Però le conclusioni della Procura sono compatibili con la vostra convinzione, cioè che Ettore Majorana quel giorno non si sia ucciso. «Non discuto il risultato finale ma siamo perplessi sul metodo». Il cognome Bini, usato secondo Fasani dal suo prozio, vi dice qualcosa in famiglia? «Su due piedi no». Altro elemento usato dalla Procura è una cartolina del 1920 di Quirino, zio di Ettore, altro famoso fisico. «Non trovo plausibile che avesse quella cartolina in automobile 35 anni dopo». In famiglia avete cercato delle prove su cosa possa avere fatto dopo la scomparsa nel 38 Ettore Majorana? Chi è Salvatore Majorana, 43 anni, (sopra) è pronipote del fisico Ettore, scomparso misteriosamente nel Dirige il Technology Transfer dell Istituto italiano di tecnologia (IIT), dove è responsabile della protezione della proprietà intellettuale della ricerca scientifica Secondo la Procura di Roma che, stimolata da un lungo lavoro di inchiesta della trasmissione di Raitre «Chi l ha visto?», sta indagando sul caso, Majorana sarebbe sparito di sua volontà e, tra il 55 e il 59, avrebbe vissuto in Venezuela Venerdì 6 Febbraio 2015 Corriere della Sera «Tutti noi in famiglia siamo sempre stati persuasi delle sue grandissime capacità di collegare i suoi studi agli eventi bellici. Ricordiamoci che stiamo parlando degli anni poco prima della Seconda guerra mondiale. I cargo che portavano le persone in America erano diffusi. In quell epoca se volevi sparire ci riuscivi anche senza essere un genio». L ipotesi di Sciascia era che potesse essersi ritirato in un convento della Calabria. Cosa ne pensa? «Dopo il libro qualcuno andò anche a controllare. Dai registri non risultava nulla. Ma questo, evidentemente, non significa che non ci sia stato. Di certo Sciascia fece un lavoro di Il ricordo tramandato Giocava a calcolare chi avrebbe vinto una guerra: un umorismo para-matematico inchiesta». Un testimone ha raccontato di averlo incontrato a Roma, nell 81, insieme al fondatore della Caritas romana, monsignor Luigi Di Liegro. «Sono tutte ipotesi che hanno del verosimile. Mi sembra strano però che la famiglia non abbia avuto traccia di una sua permanenza in Italia». Un aneddoto che vi tramandate in famiglia? «Faceva giochi matematici per calcolare come sarebbe andata a finire una guerra sulla base di cannoni e navi: aveva un suo umorismo para-matematico». msideri@corriere.it

2010 = piano di salvataggio di 110 miliardi di euro. Memorandum of Economic and Financial Policies e Memorandum of Undestranding of Specific Economic

2010 = piano di salvataggio di 110 miliardi di euro. Memorandum of Economic and Financial Policies e Memorandum of Undestranding of Specific Economic GRECIA Primo programma di assistenza finanziaria 2010 = 110 miliardi di euro. Secondo programma 2012 = 130 miliardi di euro. Terzo programma 2015 = 86 miliardi di euro del fondo salva Stati. Prestito ottenuto

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/1 Pagina 1 Questa

Dettagli

Università degli Studi di Verona Centro Docimologico Giurisprudenza

Università degli Studi di Verona Centro Docimologico Giurisprudenza Dopo aver letto attentamente il seguente articolo giornalistico, Il rischio debito affonda le Borse, il candidato risponda ai seguenti quesiti tenento conto che la risposta corretta è una soltanto. FRANCOFORTE.

Dettagli

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

COSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde)

COSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde) 861 COSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde) 19 gennaio 2015 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Berlusconi Presidente Il Popolo della Libertà EXECUTIVE

Dettagli

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco 12/03/2015 Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco Giornalista: Dott.Greco questo bilancio chiude la prima fase del suo impegno sulla società. Qual è il messaggio che arriva al mercato da questi

Dettagli

PIANO JUNCKER: ECCO COSA PENSA LA STAMPA ESTERA

PIANO JUNCKER: ECCO COSA PENSA LA STAMPA ESTERA a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Berlusconi Presidente Il Popolo della Libertà 839 PIANO JUNCKER: ECCO COSA PENSA LA STAMPA ESTERA 28 novembre 2014 EXECUTIVE SUMMARY

Dettagli

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del

Dettagli

UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO?

UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO? 478 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO? 24 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Una bolla pronta a scoppiare? Le parole di un esperto

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti (15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti 61 I. L Europa che vogliamo II. III. IV. I valori del Partito popolare europeo L Europa delle libertà L Europa

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre

Dettagli

Breve approfondimento sulla situazione Greca

Breve approfondimento sulla situazione Greca Breve approfondimento sulla situazione Greca 15 Giugno 2015 2 Premessa Quattro mesi di colloqui tra la Grecia e i suoi creditori non sono bastati a raggiungere un accordo per sbloccare gli aiuti al governo

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti:

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti: Analisti e strategisti di mercato amano interpretare le dinamiche dei mercati azionari in termini di fasi orso, fasi toro, cercando una chiave interpretativa dei mercati, a dimostrazione che i prezzi non

Dettagli

ADESSO VI SPIEGHIAMO COME IL CICLO ECONOMICO NEGATIVO TRAVOLGERÀ RENZI (prima puntata)

ADESSO VI SPIEGHIAMO COME IL CICLO ECONOMICO NEGATIVO TRAVOLGERÀ RENZI (prima puntata) 994 ADESSO VI SPIEGHIAMO COME IL CICLO ECONOMICO NEGATIVO TRAVOLGERÀ RENZI (prima puntata) 11 gennaio 2016 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Il Popolo della Libertà

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Traduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari

Traduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Traduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Versione 1.0 Luglio 2001 NOTA. La presente traduzione non sostituisce in alcun modo il regolamento originale del gioco; il presente documento è

Dettagli

Il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin

Il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin 1 14 giugno 2014 Le novità in sanità delle norme approvate dal Governo. Dalla Riforma PA alle ricette per le patologie croniche. E per i medici del Ssn niente obbligo assicurazione. Albo nazionale per

Dettagli

Con l eurotariffa le chiamate internazionali dai telefoni mobili diventano meno care nell Unione europea: istruzioni per l uso del roaming

Con l eurotariffa le chiamate internazionali dai telefoni mobili diventano meno care nell Unione europea: istruzioni per l uso del roaming MEMO/07/251 Bruxelles, 25 giugno 2007 Con l eurotariffa le chiamate internazionali dai telefoni mobili diventano meno care nell Unione europea: istruzioni per l uso del roaming Cos è il roaming? Il roaming

Dettagli

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis.

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Qual è la differenza tra Dare e Avere? E tra Stato Patrimoniale e Conto Economico? In 1.000 parole riuscirete a comprendere

Dettagli

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente 836 INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione

Dettagli

ALTRO CHE SALVA ITALIA!

ALTRO CHE SALVA ITALIA! 79 i dossier www.freefoundation.com ALTRO CHE SALVA ITALIA! Panorama, 18 ottobre 2012 18 ottobre 2012 a cura di Renato Brunetta 2 All inizio del disastro è stato l anticipo del pareggio di bilancio al

Dettagli

INTERVENTO DI GUY VERHOFSTADT, PRESIDENTE DEL GRUPPO ALDE AL PARLAMENTO EUROPEO

INTERVENTO DI GUY VERHOFSTADT, PRESIDENTE DEL GRUPPO ALDE AL PARLAMENTO EUROPEO 50 i dossier www.freefoundation.com INTERVENTO DI GUY VERHOFSTADT, PRESIDENTE DEL GRUPPO ALDE AL PARLAMENTO EUROPEO Radio Radicale, 23 settembre 2012 25 settembre 2012 a cura di Renato Brunetta 2 Domenica

Dettagli

RASSEGNA STAMPA. Giovedì, 26.03.2015. Il Sole 24 Ore 1 Stretta sulle stazioni appaltanti

RASSEGNA STAMPA. Giovedì, 26.03.2015. Il Sole 24 Ore 1 Stretta sulle stazioni appaltanti RASSEGNA STAMPA Giovedì, 26.03.2015 Il Sole 24 Ore 1 Stretta sulle stazioni appaltanti Il Secolo XIX - Ed. Levante 1 Statali via libera ai licenziamenti. Cambiano i concorsi 2 La sforbiciata delle partecipate

Dettagli

Il concetto di Dare/Avere

Il concetto di Dare/Avere NISABA SOLUTION Il concetto di Dare/Avere Comprendere i fondamenti delle registrazioni in Partita Doppia Sara Mazza Edizione 2012 Sommario Introduzione... 3 Il Bilancio d Esercizio... 4 Stato Patrimoniale...

Dettagli

Dalle Province alle Città metropolitane. Firenze 22 ottobre 2013

Dalle Province alle Città metropolitane. Firenze 22 ottobre 2013 Dalle Province alle Città metropolitane Firenze 22 ottobre 2013 1 Il caos del Disegno di legge del Governo: una legge in attesa di Il Disegno di Legge sulle Città metropolitane riscrive le leggi su queste

Dettagli

ECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE?

ECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE? 476 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE? 21 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 I temi in agenda La ricapitalizzazione

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA

BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA Chiarimenti per applicare questa monografia? Telefonate al nr. 3387400641, la consulenza telefonica è gratuita. Best Control Milano www.best-control.it Pag. 1 Il

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

Come funziona il Patto di

Come funziona il Patto di Come funziona il Patto di Stabilità per i Comuni SOMMARIO 1. Il Patto di Stabilità esterno (Italia Vs Europa) 2. Il Patto di Stabilità interno (Stato Vs Autonomie Locali) 2.1. Come si calcola il saldo

Dettagli

SANITÀ: A FEBBRAIO SCIOPERI MEDICI FAMIGLIA FIMMG CONTRO MANOVRA

SANITÀ: A FEBBRAIO SCIOPERI MEDICI FAMIGLIA FIMMG CONTRO MANOVRA SANITÀ: A FEBBRAIO SCIOPERI MEDICI FAMIGLIA FIMMG CONTRO MANOVRA Roma, 14 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - I medici di famiglia della Fimmg pronti a dare battaglia contro gli effetti della manovra 'salva-italià

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

JOBS ACT Disegno di Legge 1428 del 2014. Emendamento del governo all art.4. #martanonfartifregare

JOBS ACT Disegno di Legge 1428 del 2014. Emendamento del governo all art.4. #martanonfartifregare JOBS ACT Disegno di Legge 1428 del 2014 Emendamento del governo all art.4 #martanonfartifregare 1 Riordino rapporti di lavoro obiettivi della delega nuovo art.4 Analisi di tutte le forme contrattuali esistenti,

Dettagli

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario 26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

INTRODUZIONE AI CICLI

INTRODUZIONE AI CICLI www.previsioniborsa.net INTRODUZIONE AI CICLI _COSA SONO E A COSA SERVONO I CICLI DI BORSA. Partiamo dalla definizione di ciclo economico visto l argomento che andremo a trattare. Che cos è un ciclo economico?

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI

Dettagli

QUANTITATIVE EASING I principali commenti delle testate internazionali e nazionali

QUANTITATIVE EASING I principali commenti delle testate internazionali e nazionali a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Berlusconi Presidente Il Popolo della Libertà 864 QUANTITATIVE EASING I principali commenti delle testate internazionali e nazionali

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile

Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile (ANSA) - ROMA, 19 GIU - Il Governo ha stabilito il principio che il lavoro flessibile deve costare di più di quello stabile. Lo ha ribadito il

Dettagli

Seminario Impatto della crisi economica su università e ricerca in Europa Roma, 25-26 ottobre 2011

Seminario Impatto della crisi economica su università e ricerca in Europa Roma, 25-26 ottobre 2011 Seminario Impatto della crisi economica su università e ricerca in Europa Roma, 25-26 ottobre 2011 L Impatto della Crisi Economica sull Educazione Superiore in Turchia Anno Numero di Università Pubbliche

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

Convegno Rapporti dall Europa

Convegno Rapporti dall Europa Spunti per l intervento dell On. Sandro Gozi Premio Grinzane Cavour Convegno Rapporti dall Europa Saluto augurale dell On. Sandro Gozi Giovedì 27 settembre 2007 Torino 1 Nel marzo scorso, l Europa ha festeggiato

Dettagli

Con l eurotariffa le chiamate internazionali dai telefoni mobili diventano meno care nell Unione europea: istruzioni per l uso del roaming

Con l eurotariffa le chiamate internazionali dai telefoni mobili diventano meno care nell Unione europea: istruzioni per l uso del roaming MEMO/07/251 Bruxelles, 25 giugno 2007 Con l eurotariffa le chiamate internazionali dai telefoni mobili diventano meno care nell Unione europea: istruzioni per l uso del roaming Il regolamento dell Unione

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

i dossier LEZIONI AMERICANE PER MONTI www.freefoundation.com 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta

i dossier LEZIONI AMERICANE PER MONTI www.freefoundation.com 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta 52 i dossier www.freefoundation.com LEZIONI AMERICANE PER MONTI 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Il presidente della Federal Reserve, la banca centrale americana, Ben Bernanke

Dettagli

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Presentazione Si presenta l indagine qualitativa, effettuata con interviste, nel mese di luglio

Dettagli

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Offerta di moneta Offerta di moneta. È la quantità di mezzi di pagamento

Dettagli

A Prato il confronto tra i rappresentanti di Centria e sindacati sul futuro dei 42 lavoratori. USB Toscana pronta a dare il proprio sostegno alla mobilitazione. Firenze riparte a sinistra e Sì Toscana

Dettagli

VIAGGI E PRENOTAZIONI IN PAESI A RISCHIO: CHE FARE? PRIME RISPOSTE PER IL TURISTA IN DIFFICOLTÀ

VIAGGI E PRENOTAZIONI IN PAESI A RISCHIO: CHE FARE? PRIME RISPOSTE PER IL TURISTA IN DIFFICOLTÀ VIAGGI E PRENOTAZIONI IN PAESI A RISCHIO: CHE FARE? PRIME RISPOSTE PER IL TURISTA IN DIFFICOLTÀ Oggi assistiamo ad un turismo che vede spostarsi in ogni periodo grandi quantità di persone in ogni parte

Dettagli

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Un giorno in SENATO Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Presentazione L iter di una legge inizia con la presentazione, al Senato o alla Camera, di un progetto di legge;

Dettagli

Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno.

Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno. CICLI Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno. Partiamo dal Dax future (dati a 15 minuti): Questa sembra la situazione più probabile, con una durata

Dettagli

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile Minibasket e Scuola Lezioni Integrate Minibasket I Fondamentali con palla Traguardi di Competenza. Partiamo dalle linee guida: Motorio/funzionale padronanza,

Dettagli

IL RENDICONTO FINANZIARIO

IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO INDICE IL RENDICONTO FINANZIARIO,... 2 LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 3 IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 6 PRIMO PASSO:

Dettagli

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA

Dettagli

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale.

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale. S T A T U T I I. DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA Articolo 1 - Generalità Con il nome dell Associazione Svizzera delle Imprese di Rimozione Amianto e Bonifiche (abbreviato ASIRAB) viene costituita un associazione

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

I derivati «tossici» della Regione Veneto Jacopo Berti

I derivati «tossici» della Regione Veneto Jacopo Berti I derivati «tossici» della Regione Veneto Jacopo Berti I mutui originari Nel marzo 2006 la Regione Veneto, aveva debiti con le banche per oltre un miliardo di euro; tra gli altri, aveva due prestiti obbligazionari:

Dettagli

per una legge regionale sul reddito minimo garantito

per una legge regionale sul reddito minimo garantito per una legge regionale sul reddito minimo garantito YES WE CASH! PER UNA LEGGE REGIONALE SUL REDDITO MINIMO GARANTITO Gli effetti della crisi, sempre più devastanti, sono ormai una realtà per tutti noi;

Dettagli

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa A ACQUISIZIONE INCARICO PRESENTAZIONE DA 1 MINUTO Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa Posso dare un occhiata veloce alla

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Milano 7 ottobre 2013 Nel mio breve intervento per lanciare il dibattito vorrei dare essenzialmente

Dettagli

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO 760 TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO 10 Settembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 20 Come scegliere il gestore telefonico CHIAVI In questa unità imparerai: a capire testi che danno informazioni sulla scelta del gestore telefonico parole relative alla scelta del gestore telefonico

Dettagli

Salute: Lorenzin, non un costo ma opportunita' investimento

Salute: Lorenzin, non un costo ma opportunita' investimento Salute: Lorenzin, non un costo ma opportunita' investimento (ANSA) - ROMA, 19 NOV - "L' investimento in salute e' il presupposto per la crescita e lo sviluppo di un Paese". Per questo e' necessario "abbandonare

Dettagli

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB?

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Registro 3 COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Guida pratica per muovere con successo i primi passi nel web MISURAZIONE ED OBIETTIVI INDEX 3 7 13 Strumenti di controllo e analisi Perché faccio un sito web? Definisci

Dettagli

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 506 I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 11 dicembre 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 423 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Le previsioni sull economia Alcuni grafici

Dettagli

Il settore Automotive include le aree della Produzione, della Componentistica e della Distribuzione.

Il settore Automotive include le aree della Produzione, della Componentistica e della Distribuzione. Appunti: 2 Il settore Automotive include le aree della Produzione, della Componentistica e della Distribuzione. L area della Distribuzione e Riparazione che ci riguarda direttamente occupa oltre 254.000

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Roma 11 novembre 2015

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Roma 11 novembre 2015 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO Ufficio Stampa Rassegna Stampa Roma 11 novembre 2015 Argomento Testata Titolo Pag. Università Italia Oggi Le università sono risanabili 2-3 Università Il Giorno

Dettagli

Guida pratica BOZZA ALLO SMOBILIZZO DEI CREDITI NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE COPYRIGHT BANCARIA EDITRICE

Guida pratica BOZZA ALLO SMOBILIZZO DEI CREDITI NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE COPYRIGHT BANCARIA EDITRICE Guida pratica ALLO SMOBILIZZO DEI CREDITI NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 1 2 LA CERTIFICAZIONE DEI CREDITI Come funziona I tempi di risposta LO SMOBILIZZO DEI CREDITI Come funziona Le operazioni

Dettagli

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro Venerdì 17 aprile, è venuta nella nostra scuola signora Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, uno dei tre uomini di scorta che viaggiavano nella

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa

Dettagli

Fondo Raiffeisen Strategie Fonds

Fondo Raiffeisen Strategie Fonds Relazione Semestrale al 30.06.2013 Fondo ADVAM Partners SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.903.000 i.v. Codice Fiscale, Partita IVA

Dettagli

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione

Dettagli

MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI?

MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI? 105 i dossier www.freefoundation.com MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI? 12 luglio 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il Meccanismo Europeo di Stabilità Lo stato dell arte in Europa Lo

Dettagli

Strategia d investimento obbligazionaria

Strategia d investimento obbligazionaria Strategia d investimento obbligazionaria Valutazione del mercato Analisi delle variabili del reddito fisso Strategia d investimento per gli asset obbligazionari Bollettino mensile no. 11 novembre A cura

Dettagli