Incrocio di Sguardi 1500 km di percezioni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Incrocio di Sguardi 1500 km di percezioni"

Transcript

1 Associazione Culturale Esiba Arte Unione Italiana Circoli del Cinema Provincia Regionale di Siracusa Incrocio di Sguardi 1500 km di percezioni Siracusa - Cesano Maderno (MI) Gennaio 2007

2

3 Incrocio di Sguardi 1500 km di percezioni A cura di Sebastiano Di Guardo Con contributi di: Anna Rizzo Silvia Simonelli Eugenio Vaccaro Milena Viscardi Impaginazione e grafica: Orto Design Group

4 Questa memoria di esperienza nasce a conclusione del progetto Incrocio di Sguardi svoltosi a Siracusa e Cesano Maderno (MI) nel periodo tra settembre 2005 ed aprile 2006 grazie al contributo della Provincia Regionale di Siracusa - Assessorato all Istruzione e dell Istituto ITAS P.ssa Giovanna di Savoia di Siracusa.

5 Sommario Esiba Arte per la scuola...7 Incrocio di sguardi. Il progetto...11 Colophon...17 Gli Istituti...19 I Film...23 Incrocio di Sguardi a Siracusa...39 Incrocio di Sguardi a Cesano Maderno (MI)...47 Il questionario...57 I risultati...73 Conclusioni...95

6

7 Esiba Arte per la scuola. Giuseppina Malandrino È passato poco più di un anno da quando, insieme ad un gruppo di ragazzi siracusani, abbiamo dato vita alla realtà di Esiba Arte. Sono stati mesi di gioie e di sofferenze basati soprattutto sul lavoro e l impegno messo in campo per riuscire a realizzare proposte culturali che rispondessero al nostro desiderio di presentare alla città storie sulle quali sentivamo l esigenza della riflessione e dell attenzione collettiva. Un viaggio, il nostro, volto - parafrasando Giaime Pintor - all uscita dalle nostre solitudini per scoprire insieme la ricchezza e la soddisfazione che solo l azione partecipata può dare. In questa ottica il consiglio direttivo di Esiba Arte ha soprattutto interpretato il proprio ruolo come servizio reso a questo gruppo di giovani affinché le loro idee e le loro proposte riuscissero a trovare uno spazio ed una collocazione meritevoli dell impegno profuso in continua sintonia a quel principio ispiratore sul quale si è costruita l associazione e che fu messo in calce durante la prima assemblea dei soci fondatori:...il compito che ci siamo prefissati è dunque questo: il cercare di interessarci ad un cinema che sia capace di restituire alla frontiera del percepito e del visibile processi difficili da comprendere... siamo convinti, infatti, che oggi esista un dualismo tra immediatamente percepibile e fortemente celato e che anzi, ogni giorno, si combatta una sorta di scontro tra la frontiera del visibile e

8 quella del non visibile... il cinema cui guardiamo è proprio quello che si prodiga, chiedendo di mettere in gioco se stessi, le proprie sensazioni, le proprie emozioni, di raccontare questo scontro cercando di strappare, in ogni sua produzione, estensioni del non visibile a vantaggio del visibile.... Supportare quindi Incrocio di Sguardi, un progetto formalizzato, complesso e non banale, pensato e realizzato da giovani e rivolto ai giovanissimi delle scuole è stato per me non solo un piacere ma quasi un esigenza legata alla naturale evoluzione della coerenza associativa che stiamo cercando faticosamente di costruire progetto dopo progetto. Incrocio di Sguardi, da questo punto di vista, è uno dei fiori all occhiello del primo anno di attività della nostra associazione: le tematiche trattate, la metodologia di analisi dei contributi, la qualità dei film presentati, il lavoro di riflessione proposto ai ragazzi come anche la traccia tangibile di questa pubblicazione per continuare a riflettere su ciò che è stato fatto, ci fanno guardare a questa esperienza lunga un anno come ad una delle avventure più belle che, ad oggi, ci è capitato di vivere in Esiba Arte. In ultimo una gratitudine sincera verso tutti coloro i quali hanno lavorato fattivamente affinché questo Incrocio di Sguardi potesse avvenire nel migliore dei modi e a coloro i quali hanno creduto profondamente in questo progetto. Il nostro ringraziamento più sincero corre quindi all Assessore Tati Sgarlata della Provincia Regionale di Siracusa ed alla dirigente Clara Marchese dell ITAS di Siracusa per questo loro attestato di fiducia. Un abbraccio carico di riconoscenza a Lucia Vaccaro che questa fiducia ha strenuamente

9 costruito prima e difeso poi rispondendo ad una naturale etica dell insegnamento di oramai antica memoria. Un doveroso grazie a tutto il corpo docente di Siracusa e Milano come anche ai volontari ed ai formatori che hanno seguito in prima persona i ragazzi dei due Istituti. In ultimo, e davvero non per importanza, il nostro pensiero và proprio ai ragazzi che hanno partecipato al progetto, perchè forse sono proprio loro che hanno scommesso più di tutti su questa idea. Credere e supportare un progetto come il nostro - che si discosta dai normali canoni realizzativi - vuol dire credere non solo in un idea di progetto ma vuol dire soprattutto dare credito ad un certo concetto educativo. Chiunque è in grado di comprendere la portata di questa scommessa. Questa memoria vuole esserne il racconto.

10 10

11 Incrocio di sguardi. Il progetto. Sebastiano Di Guardo Introduzione La voglia, già dal primo anno della nostra attività, di lavorare nel mondo della scuola nasce dalla duplice constatazione di come in questi anni, da una parte, il linguaggio visivo stia vivendo un periodo di grande disordine e, dall altra, di come il mondo giovanile sia proprio la porzione della società nella quale questa confusione è maggiormente percepibile. Ai ragazzi è difatti presentata quotidianamente una quantità di forme visive oggettivamente maggiore alla misura che un ragazzo è capace di analizzare con spirito critico e quindi di non subire passivamente. Di contro però quasi tutte le scuole hanno oggi un progetto cinema : il film come strumento di studio e comprensione è entrato in quasi tutte le aule scolastiche sia durante le lezioni curriculari che in attività parallele alla didattica, la grammatica dei film e dei mezzi di comunicazione si studia in molti istituti parallelamente alla grammatica tradizionale e non di rado è possibile trovare istituti che realizzano dei piccoli cortometraggi o addirittura mediometraggi. Tuttavia, registrato tutto questo, i ragazzi continuano a non sapere selezionare gli stimoli che gli vengono dinnanzi quotidianamente. Parrebbe esistere dunque, in questo progetto di supporto didattico 11

12 12 ed educativo, qualche cosa che non funziona come dovrebbe. Esiba Arte è fermamente convinta che proprio per i motivi appena citati, se un decennio fa bastava proporre e realizzare nelle scuole esclusivamente programmi di educazione all immagine, oggi tale approccio risulta di fatto mancante di una finalità senza la quale si rischia di inficiare l intero programma educativo. È nostra convinzione infatti che sia necessario proporre non solo strumenti per educare all immagine ma bensì anche per educare al discernimento visivo ed alla scelta critica : il ragazzo deve essere innanzitutto in grado di scegliere tra la quantità di stimoli visivi che la società gli propone e poi, solo dopo aver scelto, essere in grado di analizzarli criticamente per giungere alla fine di questo processo ad una comprensione attiva. Sin dalle prime battute di questo progetto è stato chiaro che sviluppare un percorso di questo tipo non sarebbe certo stata una cosa facile soprattutto se si parte dall assunto, per noi abbastanza valido, che la coscienza critica è una di quelle cose che non si può assolutamente insegnare ma che, semmai, si può esclusivamente aiutare a scoprire e valorizzare attraverso un percorso del tutto singolare e dalla forte connotazione soggettiva. Con questa premessa e con questi assunti siamo andati a proporre un progetto che, insieme al lavoro ed alla mediazione degli insegnanti, prevedesse un articolato sistema di confronti interni ed esterni con l esplicito fine di innescare nei ragazzi meccanismi di critica e discernimento visivo quanto più cosciente e consapevole.

13 Gli obiettivi A questo obiettivo principale si sono sommati poi i seguenti obiettivi secondari: - Cercare di rivitalizzare nei ragazzi l interesse per il cinema come strumento comunicativo e d analisi della realtà; - Riproporre, qualora ce ne fosse bisogno, l utilizzo del cinema come strumento didattico; - Proporre una programmazione lontana dai circuiti commerciali e sensibilizzare verso l esistenza di produzioni filmiche ed audiovisive diverse da quelle usuali; - Proporre una programmazione che riesca a sottolineare i cambiamenti e le diversità chiavi di snodo cruciali nel segmento di vita in oggetto dal punto di vista antropologico e socio-culturale. Fissati gli obiettivi è sembrato naturale creare un attività nella quale i fruitori del progetto non subissero debolmente lo svolgersi dello stesso ma fossero essi stessi chiamati a partecipare attivamente per sperimentare e sviluppare in prima persona quella crescita critica e quell acume di scelta che, come detto, appare essere requisito indispensabile nel cammino formativo di un ragazzo. Si è inoltre individuata nell uso di un confronto critico una modalità con la quale tale 13

14 partecipazione attiva potesse esprimersi al meglio: nell incontro e nella gestione della diversità di percezione sta difatti, secondo noi, il miglior strumento che un ragazzo possa avere per riuscire a trovare validi spunti per aumentare la propria capacità di analisi rimettendosi in gioco e scoprendo l esistenza di ulteriori punti di vista diversi dai propri. Ed in questo senso il nostro progetto mirava a fornire un ulteriore ricchezza di confronto: è stato infatti nostro obiettivo far incontrare realtà dissimili tra loro come possono essere quelle di due realtà scolastiche diverse ed eterogenee. Se è vero che dal confronto con altre opinioni e dall utilizzo costruttivo di tale unione nasce la crescita delle capacità critiche, è nostra ferma convinzione che dall incontro tra realtà particolarmente diverse possa nascere uno scambio maggiormente costruttivo e fruttuoso. Le modalità Il progetto ha previsto la visione da parte dei ragazzi di due diverse scuole di 4 tra film e documentari. In particolare nei mesi di gennaio e febbraio i ragazzi di un Istituto hanno visto i primi due film mentre i ragazzi dell altro Istituto i secondi due. Successivamente, sotto la guida dei loro insegnanti e dei tutor dell associazione, i ragazzi, divisi in gruppi di dieci, hanno realizzato una guida alla visione per ogni film visto che è stata poi fornita ai compagni dell altro Istituto. Nei mesi seguenti, marzo ed aprile, ogni classe 14

15 ha guardato i restanti film avendo a disposizione la guida alla visione realizzata per loro dai compagni omologhi potendo così saggiare l opportunità di sperimentare la differenza nei giudizi e nelle sensazioni anche e soprattutto proponendo una varietà eterogenea di titoli che permettesse ai ragazzi di potersi confrontare su ambiti il più interessanti e stimolanti possibile. La memoria di esperienza. L affezione verso un progetto è, per intima costruzione, un qualcosa che nasce naturale in tutti coloro i quali ne ha fatto parte collaborandone allo svolgimento. Questo piccolo tentativo di farne rimanere qualcosa nel tempo potrebbe sembrare rispondere ad un esigenza nata da questo tipo di sentimento. Non è così. Incrocio di Sguardi è stato un progetto corposo e non semplice che, nel suo evolversi, ha incontrato numerose difficoltà e si è arricchito di numerosi momenti positivi. Tutti coloro i quali ci hanno lavorato difendono strenuamente l idea che il vero valore aggiunto di questa esperienza non è replicabile nelle pagine di una pubblicazione poiché avvenuto nel chiuso delle aule dove i ragazzi hanno visionato i film e fatto le attività correlate. Tuttavia tutto questo è diventato, ora della fine, preziosa esperienza che siamo convinti sia degna di diventare memoria per noi e per quanti abbiano voglia di ascoltare questa storia. Per questo motivo in queste pagine trovate praticamente tutti i passaggi del 15

16 16 progetto, dalla scelta dei film alla parte attiva con i ragazzi, dalle riflessioni dei tutors alle risposte dei ragazzi. Ognuno è libero di farne ciò che vuole. Anche dimenticarsene.

17 Colophon per Esiba Arte Sebastiano Di Guardo Ideazione e direzione del progetto - Scelta contributi filmici - Coordinamento per la memoria finale. Giuseppina Malandrino Coordinamento generale Anna Rizzo Silvia Simonelli Elaborazione questionari - Tutor Siracusa - Analisi empirica Eugenio Vaccaro Milena Viscardi Tutor Milano Orto Design Group Impaginazione e grafica 17

18 per le scuole Clara Marchese Dirigente ITAS Principessa Giovanna di Savoia di Siracusa Carlo Giustizia Dirigente ITIS Ettore Majorana di Cesano Maderno (MI) Lucia Vaccaro Anna Tritta Referente ITAS Referente ITIS Pinuccia Carpenzano Maria Vittoria Fagotto Maria Rabito Insegnanti ITAS Valeria Orlando Insegnante ITIS 18

19 Gli Istituti. ITAS Principessa Giovanna di Savoia - Siracusa L Istituto Tecnico per Attività Sociali Principessa Giovanna di Savoia, già Tecnico Femminile, nasce nel 1879 come Regia scuola professionale femminile e costituisce la più antica scuola professionale della Sicilia. Il 30 ottobre 1924, un decreto regio ne dispone ordinamenti e programmi e il 10 Aprile 1930, la Cassa Scolastica della Regia Scuola viene eretta in ente morale, con il vanto di essere una delle prime in Italia. Il Consiglio di Amministrazione si propone di assistere le alunne meritevoli che versano in disagiate condizioni economiche. L intitolazione alla Principessa Giovanna di Savoia è motivata dal fatto che queste scuole sono create su iniziative della casa regnante allo scopo di permettere alle ragazze di avere una solida preparazione culturale di base senza tralasciare le attività peculiari per le donne del tempo, come gestire la casa, ricevere gli ospiti, ecc. Nell anno scolastico , inizia l attività della Scuola di Magistero Professionale per la Donna, gestita dal Consorzio Provinciale per l Istruzione Tecnica e annessa alla Regia Scuola Professionale femminile. Con istanza del 20 settembre 1954, il Sindaco di Siracusa chiede al Ministro della 19

20 20 P. I. la trasformazione della Scuola Professionale Femminile Statale e del Magistero Professionale per la Donna in Istituto Tecnico Femminile. Fra le motivazioni: la numerosa popolazione scolastica di detta scuola, la serietà degli studi e degli insegnamenti che in esse vengono svolti e che hanno, meritoriamente, reso nota la scuola anche nelle province limitrofe. Il Comune si impegnerà a fornire locali, luce, suppellettili e quanto sarà necessario per il funzionamento del creando Istituto. La legge 8 Luglio 1956 n.782 decreta la trasformazione della Scuola professionale in Istituto Tecnico. Nell anno , con provvedimento ministeriale, viene disposto il funzionamento, a Noto, della sezione staccata. Con decreto n.383 del 7 Ottobre 1998 la denominazione dell Istituto è modificata in I.T.A.S.. Dal 1 Settembre 2000 l Istituto ottiene l autonomia diventando il 12 Istituto di 2 Grado della Provincia di Siracusa. Di fronte ai cambiamenti avvenuti nella struttura e nell organizzazione economica di una società in continua trasformazione, l ITAS Principessa Giovanna di Savoia, da anni, si adopera per un rinnovamento dei curricoli, al fine di coniugare le potenzialità didattiche della Scuola con il segno dell evoluzione e le istanze espresse dalla società e dal mondo del lavoro.,configurandosi come Liceo Polivalente. L Istituto si è andato così arricchendo con la creazione di nuovi indirizzi di studi. Nel 1980, su richiesta della Camera di Commercio e dell Associazione degli Industriali, viene istituito il Corso per Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue estere (P.A.C.L.E.) inserito successivamente nel Piano Nazionale Informatica. Nel 1992 viene attivato il Progetto assistito E.R.I.C.A., come corso sperimentale dell Aziendale. Nel 2001 nasce

21 il Liceo sperimentale per l Ambiente e la Salute. ITIS Ettore Majorana - Cesano Maderno L I.T.I.S. «Ettore Majorana» si caratterizza per un offerta formativa centrata sulla progettazione, sperimentazione ed innovazione tecnologica, mirata ad indirizzare gli studenti ai diversi sbocchi professionali e a rispondere con flessibilità ed efficacia comunicativa alle loro esigenze specifiche. Il comune di Cesano Maderno ( abitanti al ) è caratterizzato da una attività mista in grado di offrire ancora interessanti sbocchi lavorativi: fra le attività esercitate prevalgono quelle legate al settore del legno, della meccanica, della chimica e, più recentemente, anche dell elettronica e dell informatica. La vivacità culturale e formativa offerte dalla città di Cesano è altresì dimostrata dalla ricchezza e varietà di proposte culturali e per il tempo libero. La posa della prima pietra di quello che oggi è l ITIS «Ettore Majorana» risale all 8 giugno 1960 quando il Consorzio Provinciale per l istruzione tecnica di Milano autorizza il funzionamento presso l Istituto Tecnico Commerciale di Cesano Maderno di un corso triennale di Elettrotecnica ed elettronica industriale ; nel 1972, in una nuova moderna sede (sede che da allora ha sempre occupato) nasceva l I.T.I.S. «Ettore Majorana». 21

22 22 Il Majorana offre due percorsi di studio: 1. l istituto tecnico industriale con un biennio unico seguito da due indirizzi: a. elettronica e telecomunicazioni b. elettrotecnica ed automazione; 2. il liceo scientifico-tecnologico con sezioni sperimentali di liceo scientificotecnologico ad indirizzo sportivo. L Istituto intende intensificare la proposta nell ambito della formazione professionale continua, permanente e superiore utilizzando i fondi resi disponibili dalla Regione Lombardia. L I.T.I.S. E. Majorana si pone l obiettivo del miglioramento continuo e progressivo del servizio scolastico, attraverso il monitoraggio e la valutazione qualitativa del servizio. In questa ottica, l Istituto ha aderito al Progetto per la certificazione di qualità (norme ISO 9001/2000), seguendone il percorso programmatico. Un gruppo di lavoro (Commissione Qualità), definisce annualmente i fattori di qualità su cui concentrare l attenzione.

23 I Film. Sebastiano Di Guardo Scegliere dei film per un progetto scolastico non è una cosa semplicissima! Non a caso esistono libri e pubblicazioni su quello che alcuni chiamano il cinema didattico. Io credo che una delle regole più semplici da seguire sia quella di costruire prima un architettura di obiettivi che rispetti le condizioni del progetto e dell utenza cui è rivolto, e solo dopo cercare dei contributi filmici che rispettino tali finalità. Uno degli errori in cui si può incorrere è difatti quello di farsi trasportare dalla bellezza di un film tralasciando l aderenza dello stesso alle finalità ed al contesto della proiezione scolastica. Chiunque fa cinema a scuola conosce il caso di splendidi film che nella proiezione didattica hanno miseramente fallito e, di contro, di film modesti che hanno benissimo espletato il loro compito scolastico ed educativo. Nel caso di incrocio di sguardi si è deciso che la scelta doveva cadere su film che raccontassero: - Storie di ragazzi nei loro rapporti di affetto ed amicizia, ma anche storie di conflitti lungo il difficile percorso della crescita; - Storie che mettono in luce il rapporto con i coetanei e gli adulti, con la finalità di cogliere l anima sincera del mondo giovanile; 23

24 - Storie di giovani nel critico compito di maturare e crescere rapportandosi al sistema di regole civili, sociali e legali che la vita adulta presuppone. A questo si aggiungeva, come detto in precedenza, la voglia di presentare ai ragazzi dei contributi lontani dalla normale produzione cinematografica commerciale che sono, in qualche modo, abituati a vedere nei cinema della loro città. Seguendo queste linee guida sono quindi stati scelti quattro prodotti filmici: due film passati dalle sale cinematografiche ma di fatto non con una copertura massiccia, un documentario mai distribuito se non all interno del circuito culturale ed un film indipendente anch esso, ad oggi, senza uno schermo. In ultimo da sottolineare il fatto che, pur mantenendo l unicità del punto di vista privilegiato rispetto allo sguardo dei giovani, le quattro storie presentate nei film hanno come panorama cittadino quattro città Torino, Milano, Napoli e Palermo in qualche modo rappresentative della naturale eterogeneità della nostra penisola. 24

25 Diario di una siciliana ribelle Anno: 1998 Durata: 56 Min. Regia: Marco Amenta Il 5 novembre 1991 Rita, giovane siciliana di 17 anni, si presenta al giudice per denunciare il sistema mafioso e vendicare gli assassinii del padre e del fratello, entrambi mafiosi. Per la prima volta una ragazza di famiglia mafiosa si ribella apertamente all organizzazione tradizionalmente maschilista; da questo momento i giorni di Rita sono contati. Come tutte le altre donne di mafia siciliane Rita avrebbe dovuto piegarsi alla legge del silenzio, avrebbe dovuto chiudere gli occhi, sottomettersi, come avevano fatto sua madre e la madre di sua madre. Ma Rita non è come le altre: la sua vita è una sfida al destino e possiede l intensità di un racconto epico. Rinnegata e minacciata dal fidanzato, dal suo paese e persino dalla madre, è costretta ad abbandonare la sua Sicilia natale ed esiliarsi clandestinamente a Roma. Il procuratore Paolo Borsellino, che diventa per lei una figura paterna, la prende sotto la sua protezione e la sostiene nella sua ricerca di giustizia. A Roma, sotto falsa identità, incontra Gabriele e nasce un amore. Ma i massacri di Falcone e di Paolo Borsellino, mettono Rita di fronte all assurdità della vita e alla dismisura della sua battaglia. Rifiutando di essere la successiva sulla lista, Rita si suicida e una volta di più, l ultima, sceglie il suo destino. Quattro mesi dopo la sua morte, la madre tenta di cancellare il suo tradimento, frantumando la pietra tombale... 25

26 Durante i suoi ultimi nove mesi, Rita immortala la sua incredibile storia sul suo diario. Confessioni, poesie, descrizioni, dipingono l inesorabile percorso psicologico di questa condannata lucida, simbolo di tutti quelli che combattono Cosa Nostra. Il film si sfoglia come il diario di Rita, e sposa il ritmo della tragedia classica sullo sfondo di una Sicilia che cambia. È una storia universale, la storia della resistenza all oppressione, la storia dell uomo che lotta contro il destino. Dichiarazione del regista: In questo film sulla mafia il boss mafioso non é l eroe, non é un grande attore, bello, affascinante e coraggioso... Tutto il contrario: il racconto in prima persona di Rita, ragazza siciliana cresciuta in una famiglia mafiosa, ci mostra la realtà: le brutture, la vigliaccheria, la tristezza di questi uomini d onore o meglio del disonore! L unica veramente coraggiosa è infatti Rita Atria e questo documentario è un omaggio alla sua memoria. Rita, attraverso il suo esempio, ha mostrato che é sempre possibile opporsi a un nemico che sembra invincibile, inattaccabile, nel suo caso la mafia. Rita ci insegna a scrollarci di dosso l ignavia e la mediocrità e a non accettare un destino impostoci dalla violenza di qualcuno, dalle norme sociali, dalle tacite leggi della consuetudine, o dalla storia della nostra famiglia... Il film è stato premiato ai seguenti Festival: 54 Mostra del Cinema di Venezia Selezione ufficiale Eventi Speciali Immagini tra storia e cronaca fuori competizione; Festival Internazionale 50 Prix Italia ; MediaNet Award di Monaco di Baviera; Le 26

27 Nombre d Or di Amsterdam; Festival Internazionale del Cinema di Troia ; Festival Internazionale di Montevideo ; Festival di San Francisco ; Festival di Houston ; Festival di Montecarlo ; Festival Internazionale del Cinema di Valladolid ; InterFilmFestival di Norimberga; Festival di Haifa ; Premio Int. del Mediterraneo ; Festival di. Newport ; Premio Libero Bizzarri ; Festival di Merano ; Festival di Salerno ; Prix Europa. Ha inoltre partecipato a numerosi festival internazionali, tra cui Sidney, St. Pietroburgo, Sheffield (U.K), Cork, Valdivia (Cile), FIPA (Francia). 27

28 Certi Bambini Anno: 2004 Durata: 94 Min. Tratto da: Romanzo omonimo di Diego De Silva (Einaudi) Regia: Andrea ed Antonio Frazzi Soggetto: Diego De Silva Sceneggiatura: Andrea Frazzi, Antonio Frazzi, Marcello Fois, Diego De Silva, Ferdinando Vicentini Orgnani Rosario ha undici anni. Abita in un condominio di periferia di una Napoli volutamente mai nominata, infetta, sempre in penombra e fortemente promiscua, che sa più di Sud America che di Sud Italia. Vive con sua nonna, ammalata di Roipnol e drogata di televisione. È la punta di diamante di un piccolo branco che passa le sue giornate trascinandosi tra sale giochi, brutte paninoteche in stile americano, piccoli reati e roulette russe improvvisate sulla tangenziale, dove a turno i bambini si lanciano in strada, sfidando ciecamente la morte che può arrivare di schianto. Frequenta anche un centro di accoglienza, gestito da volontari, che aiuta le famiglie in difficoltà. Le sue figure di riferimento sono così Damiano, un bullo del quartiere, e Santino, un volontario del centro, dove un giorno Rosario conosce Caterina. Si innamora di lei e la sua vita sembra cambiare in meglio, ma poi una serie di avvenimenti negativi lo getta definitivamente nelle braccia della malavita. Certi bambini, il film tratto dal romanzo 28

29 di Diego De Silva (Giulio Einaudi editore, tre edizioni, tradotto in cinque paesi e vincitore dei premi Campiello, Brancati, Fiesole, Bergamo, oltre che finalista al premio Viareggio), è il racconto della formazione di un bambino di camorra, dell impraticabilità di un alternativa civile a un destino segnato in partenza, ed insieme la lucida condanna di una società che ha fallito e non sa più cosa fare di se stessa. Tratto dal premiatissimo romanzo omonimo di Diego De Silva (Einaudi), Certi bambini dei fratelli Andrea e Antonio Frazzi ci porta nel mondo di Rosario passando dalla porta maestra della memoria. Rosario infatti sta andando in metropolitana e stazione dopo stazione, faccia dopo faccia, ricorda, riesamina, rivive episodi della sua vita spezzata. Fino all ultimo, che chiude viaggio e film su una nota di autentica angoscia. Siamo in una zona già esplorata dal nostro cinema, basti ricordare Vito e gli altri di Antonio Capuano, Baby Gang di Salvatore Piscicelli, il più recente Pater Familias di Antonio Patierno. Ma anziché adeguare alla brutalità di quel mondo l incandescenza dello stile, i fratelli Frazzi ricercano con fervore quasi didattico una medietà, una chiarezza di esposizione, un equilibrio fra l invadenza del male e la possibilità del bene, che rischia di addolcire fin troppo la materia bruciante del film. E anche insistere sulla duplicità di Rosario, metà baby killer metà innamorato, finisce per togliere mordente. Anni fa per i film gridati di Marco Risi si parlò un po impropriamente di neo-neorealismo. Anche qui la lezione del dopoguerra si fa sentire, ma più che a Rossellini si pensa al postneorealismo addomesticato di Castellani. (Fabio Ferzetti, Il Messaggero, 14 maggio 2004) 29

30 30 Perché un tipico film da festival non trova posto nei festival? Se devo dar retta alle mie spie, Certi bambini di Andrea e Antonio Frazzi è stato rifiutato dalla Quinzaine di Cannes e anche dalla Commissione di Venezia. L ultima notizia è che dovrebbe andare a Karlovy Vary; e c è da augurarglielo perché si tratta di un film particolarissimo, che sancisce l assunzione dei Frazzi nella serie A del cinema dopo un quasi trentennale (e del resto ricco di buoni esiti) purgatorio televisivo; e dopo il toccante esordio sul grande schermo con Il cielo cade (1999) sceneggiato da Suso Cecchi d Amico. Se vi capiterà di mettere a confronto il bel romanzo di Diego De Silva, pubblicato nel 2001 da Einaudi, con il film da cui è tratto, sarà una buona occasione per puntualizzare le tanto discusse differenze fra narrativa e cinema. Pur rispecchiata con varianti, la vicenda è praticamente la stessa (...) È evidente che lo scrittore ha la possibilità di arpeggiare sui sentimenti ed esplicitare le motivazioni, mentre per chi fa un film eventi e significati devono passare soprattutto attraverso le immagini. Non è un impresa facile, ma i Frazzi hanno saputo risolverla con una semplicità nitida e crudele. Abbiamo visto molti film sulla criminalità giovanile, ma nessuno altrettanto estremo: per cui sul volto di Gianluca Di Gennaro (Rosario) l innocenza infantile si disgrega poco a poco attraverso un inarrestabile processo dal quale vorremmo stornare lo sguardo perché ce ne sentiamo corresponsabili. (Tullio Kezich, Corriere della Sera, 15 maggio 2004)

31 Come Prima Anno: 2004 Regia: Mirko Locatelli Soggetto: Mirko Locatelli, Giuditta Tarantelli Sceneggiatura: Mirko Locatelli, Luciano Sartirana, Giuditta Tarantelli Andrea ha 17 anni, vive a Milano in un quartiere popolare. A causa di un incidente in motorino, diventa tetraplegico. Dopo circa un anno di terapia e riabilitazione in ospedale, è il momento di ricominciare a vivere: Andrea torna a casa, riscopre gli ambienti che gli erano familiari, il suo quartiere, la sua casa, la sua stanza di adolescente come tanti. Tutto gli sembra cambiato, ostile, diverso. Solo le persone che gli sono state sempre vicine sono rimaste le stesse; attente e affettuose concentrano tutti i loro sforzi per far sì che tutto sembri uguale, vivibile, come prima : sua madre, suo fratello, il suo migliore amico e la sua ragazza. Inizia un percorso di accettazione e di consapevolezza per Andrea e per chi gli sta intorno. Con molta fatica, Andrea cerca di ricostruire i rapporti umani con il mondo che lo circonda, scontrandosi con l ignoranza, la paura e i disagi. Lo scontro più duro coinvolge suo padre: lontano già da qualche anno dalla famiglia, torna per dovere accanto ad Andrea. Egli crede di poter metter da parte la propria depressione concentrandosi sui problemi di suo figlio; non comprende però i sentimenti e i bisogni del ragazzo. Nonostante gli sgomenti, gli episodi spiacevoli e le difficoltà, Andrea capirà che varrà la pena di lottare e di crescere, con la sua famiglia e 31

32 i suoi amici. Il film vuole documentare il percorso di Andrea fino all accettazione del cambiamento e alla consapevolezza del proprio valore, attraverso il nuovo contatto con gli altri e il viaggio di chi gli sta accanto. Dichiarazione del regista: Schematicamente possiamo dividere la storia di Andrea in due fasi: Andrea torna a casa dopo l ospedale e la riabilitazione; all inizio è piuttosto confuso, smarrito, pessimista. Fatica ad accettare il cambiamento, a riadattarsi alla quotidianità, ad affrontare le persone, la città Credo che chiunque subisca un trauma del genere affronti più o meno gli stessi problemi, abbia gli stessi scontri, le stesse debolezze. Andrea subisce l incidente nell età forse più difficile, problematica: quasi tutti gli adolescenti vivono male l età di passaggio verso quella adulta, spesso non accettano il loro corpo e guardano al presente e al futuro con incertezza. Per Andrea la situazione si complica, proprio in una fase della vita di scelte e di costruzione. La storia di Andrea è positiva; il finale è aperto, non è un classico lieto fine, ma sicuramente ottimista. Il messaggio è che comunque, disabili o no, la vita riserva a tutti cose belle e cose brutte, e, seduti o in piedi, vanno affrontate. Vorrei che le persone non pensino ai disabili come poverini, sfortunati, deboli; certo un handicap fisico può essere limitante, ma il valore di una persona, o il grado di felicità non si misura su quei limiti, che spesso anzi sono dovuti a mancanze indipendenti dai disabili stessi (le barriere architettoniche ad esempio). Una persona, qualunque sia la 32

33 propria condizione fisica, ha un valore unico, per i suoi sentimenti, le sua passioni, i suoi difetti; so che può essere considerato un concetto scontato, banale, ma mi rendo conto invece che non lo è affatto, neppure per i disabili stessi; molti vedono una soluzione ai propri problemi possibile solo con la scomparsa della loro disabilità, e dimenticano di coltivare i propri interessi, di crescere, di realizzarsi così come sono. Non ha senso, a mio avviso, sperare in breve tempo nei miracoli della medicina: è importante che la ricerca perseveri, che in un prossimo futuro scompaiano molte disabilità ora permanenti, ma, oggettivamente, oggi i disabili dovrebbero vivere al massimo delle loro possibilità, senza vanificare il loro tempo in sterili speranze o piagnistei. Lo spazio dedicato alle diversità nel cinema è poco e soprattutto deviato, deviato da una visione deformante della realtà. Il disabile nei film deve essere sempre e per forza una persona speciale, una ricchezza da imparare ad apprezzare; c è sempre spazio per quel personaggio sfortunato che prende coscienza della sua sfortuna, della sua diversità e che è depositario di una verità filosofica da comunicare a qualcuno. Nel mio film il ragazzo disabile non sarà speciale, o se lo sarà non lo sarà di certo in quanto disabile, lo sarà invece nella misura in cui lo sono i suoi coetanei, lo sarà come ragazzo di diciassette anni che cerca una strada, lo sarà come lo sono tutti gli altri e lo sarà come lo è il mondo, abitato da personaggi belli, attraenti, malvagi, ottusi, onesti, divertenti, sgraziati: sarà una voce, un corpo e un anima come tante altre nel cinema, parlerà di se in modo naturale e troverà una strada proprio grazie a questo. 33

34 Nemmeno il destino Anno: 2003 Titolo originale: Changing Destiny Durata: 110 Min. Tratto da: Dall omonimo romanzo di Gianfranco Bettin (Feltrinelli) Regia: Daniele Gaglianone Sceneggiatura: Giaime Alonge, Daniele Gaglianone, Alessandro Scippa Alessandro e Ferdi hanno fra i 15 e i 17 anni e sono compagni di classe. Sono inseparabili. Abitano in una città postindustriale in decadenza, in via di smantellamento e/o ristrutturazione ed invasa da cantieri. Insieme cercano di sopportare le umiliazioni che la vita riserva loro quotidianamente. I problemi in famiglia sono sempre più difficili da sostenere e non sembrano concedere nessuna via d uscita. I due ragazzi vivono con un solo genitore: la madre di Alessandro, una donna sola e abbandonata, ha problemi psicologici sempre più gravi ed evidenti; mentre il padre di Ferdi, ammalatosi gravemente in fabbrica, è un alcolizzato cronico. I professori, al posto di comprendere il carattere introverso di Alessandro e la vivacità di Ferdi, mostrano un comportamento autoritario e intimidatorio. Stringere amicizie quando tutto sembra ricordarti la tua vita da perdente e il tuo destino da sconfitto diventa impossibile. Ale e Ferdi cercano un loro luogo, il proprio posto nel mondo, un oasi fra le macerie che non sono solo quelle delle fabbriche dismesse. Anche gli amici e i compagni di classe isolano sempre di più 34

35 la coppia di inseparabili. Alessandro e Ferdi devono crescere in fretta. L unico modo per reagire è rimanere uniti e farsi coraggio a vicenda. L amicizia che li lega è l ultima ancora di salvataggio. L epilogo tragico è dietro l angolo. La carta vincente del film è senza dubbio la forza e l efficacia espressiva con cui Gaglianone mette a nudo la psicologia dei personaggi. Per ottenere questo risultato il regista ricorre a numerosi espedienti fra cui l uso di una fotografia iper contrastata per immergere i protagonisti in uno scenario paradossalmente allucinato. L impianto narrativo è costellato di visioni e flashback, resi attraverso stacchi netti, brusche acceleratio e sparizioni alla Méliès. Completano il quadro l asincronia sonora e le voci fuori campo, che fanno percepire i pensieri dei personaggi come echi e sussurri persi nel vento. Grazie a un montaggio nervoso e volutamente disorientante, Gaglianone crea un ritmo incalzante e coinvolgente, pur non riuscendo a mantenere questa dinamicità in tutte le parti del film. La spontaneità degli attori, in gran parte non professionisti, contribuisce a dar vita a personaggi interessanti e credibili, i cui stati d animo sono sapientemente amplificati da una colonna sonora di qualità. Il risultato è un film intenso e godibile, che sa regalare emozioni fortissime e, perché no, qualche ingenuo sorriso. Gianfranco Bettin, colpito dall adattamento cinematografico, ha rivisitato il suo romanzo, che è ora disponibile nell edizione Universale Economica Feltrinelli. Le vicende del libro si svolgevano vicino a Mestre, ma Gaglianone ha spostato l ambientazione a Torino, sua città d adozione, in virtù dell affinità che ha sentito fra la storia dei ragazzi del romanzo 35

36 e il suo vissuto personale. (Alessandro Petraglia) Intervista a Daniele Gaglianone di Alessandro Petraglia Il suo ultimo film, Nemmeno il destino, è ispirato all omonimo romanzo di Bettin. Cosa l ha colpita di questo libro? Mi ha colpito soprattutto l ambiente fisico e mentale in cui i personaggi si dibattono. Le vicende del libro hanno luogo dalle parti di Mestre, in una periferia che non è più città ma non è ancora campagna. Mi sono riconosciuto completamente in questo ambiente; per me è stato come un salto a un passato in cui anch io vivevo situazioni simili a quelle dei protagonisti. A questo territorio fisico corrisponde uno stato d animo legato all età dei personaggi, età in cui si è in bilico fra infanzia e maturità. Mi ha colpito anche lo stile con cui il libro prende forma, l ho sentito molto vicino al mio modo di percepire le cose. Sappiamo che i due protagonisti sono interpretati da attori non professionisti. Come li ha scelti, e che tipo di rapporto ha instaurato con loro? Non sono professionisti, anche se Fabrizio Nicastro ha alle spalle l esperienza di un gruppo teatrale, un impegno che prende molto sul serio. La scelta è stata immediata, 36

37 soprattutto per Fabrizio. Nonostante la differenza di età, si è creato fra noi un rapporto molto robusto e intenso. Ho letto che è stata usata una tecnica di sviluppo che esalta particolarmente il contrasto chiaro-scuro. Il salto della sbianca è un procedimento che prevede la mancata realizzazione della fase in cui si puliscono dal negativo i granuli d argento non impressionati. Questo porta a un risultato paradossale, con i neri che diventano nerissimi e i bianchi bruciati; è come se le zone d ombra fossero sottoesposte e quelle di luce sovresposte. Abbiamo fatto questa scelta per ottenere una fotografia che fosse cruda ma, allo stesso tempo, che avesse in sé un elemento onirico, iper-reale. Bettin, nella postfazione alla seconda edizione del suo libro, parla di un romanzo di Faulkner L urlo e il furore, che lei fa comparire in una scena del film. Può dirmi qualcosa su questo romanzo e sul perché di questa scena? Mi è venuta l idea di mettere in tasca a Ferdi L urlo e il furore. Ho pensato che se Ferdi si fosse trovato in biblioteca e avesse visto questo libro, lo avrebbe rubato, affascinato da questo titolo con cui avrebbe sentito di avere qualcosa in comune. Quando Bettin ha visto questa scena è rimasto molto colpito. Avevo citato il suo libro preferito nella sua edizione preferita, e che lui non aveva nemmeno menzionato nella prima edizione di 37

38 Nemmeno il destino, perché sottendeva a tutta la sua opera. Ho capito che nonostante le grandi differenze fra libro e trasposizione, il film e il romanzo erano riusciti a trovarsi in un senso profondo, tanto che nella seconda edizione di Nemmeno il destino, Bettin ha inserito il riferimento a Fulkner. Come ultima domanda, le chiederei di dirci qualcosa sulla sua dedica del film, «alle cose che si perdono». E una dedica che ha diverse sfumature. Alle cose che inevitabilmente perdiamo, ma anche alle cose e alle persone che si perdono da sole. Alle cose che sono state perse ma anche alle cose che si perdono perché non trovano più un senso a quello che stanno vivendo, che perdono la strada. Possiamo pensare che Alessandro dedichi tutta la storia sia a Ferdi come amico perduto, sia a Ferdi come persona che si è persa. 38

39 Incrocio di Sguardi a Siracusa. Anna Rizzo e Silvia Simonelli La nostra funzione di Tutor è iniziata alcuni mesi prima degli incontri scolastici: il nostro lavoro ha visto protagonista un ampia ricerca sugli argomenti successivamente proposti agli alunni, sulle tematiche trattate dai film e sui questionari. Le ricerche sono state portate avanti con impegno ed attenzione considerando la fascia d età particolarmente delicata degli alunni partecipanti al progetto. Per questo tipo di attività sono stati consultati diversi manuali oltre ad aver effettuato una scrupolosa ricerca attraverso internet. Dopo aver raccolto il materiale utile abbiamo creato delle slide cercando di semplificare il linguaggio così da permettere ai ragazzi di comprendere con facilità le notizie a loro somministrate ed agevolare successivamente una conversazione-studio. Questo strumento si è posto come necessità di perseguire un modello dinamico e generativo, che riesca a superare quello tradizionale, strutturale e statico a cui spesso si è abituati, ma soprattutto la visione delle slide ha rappresentato un aiuto per gli studenti al fine di avvicinarsi in modo critico al testo filmico. Il progetto si è mosso sulle fila di un percorso strutturato che, procedendo da una spiegazione - in alcuni casi storica ed etimologica e in altri casi sociologica e psicologica - della tematica oggetto del film, giungesse alla compilazione di un questionario avente 39

40 sia risposte chiuse che risposte aperte, permettendo inoltre ai vari gruppi di annotare delle opinioni, riflessioni o solo commentare in modo sintetico ciò che avevano visto. Il progetto ha visto come protagonisti gli studenti del primo anno dell indirizzo Stilismo e moda, Erica, e il Liceo per l Ambiente e Salute dell Istituto Tecnico Statale Principessa Giovanna di Savoia. I soggetti proposti all esecuzione di tale lavoro erano in tutto 80 di cui 79 ragazze e solo un ragazzo. Il progetto ha aperto il suo calendario d incontri con gli studenti dell Istituto Itas giorno 27 Gennaio In tale occasione è stato presentato il film Diario di una siciliana ribelle di Marco Amenta. Noi tutor, prima di immettere i ragazzi in questo viaggio storico importante, abbiamo esposto una breve presentazione sull argomento, quindici minuti circa di full immersion pedagogico che ha riportato un punto di vista prettamente formativo preparando inoltre la classe ad un ulteriore momento post- progetto con gli insegnanti. Alla visione del film hanno partecipato, oltre ai ragazzi delle classi inserite nel progetto, altre classi volute dal corpo docente, al fine di continuare un iniziativa pro-socialità precedentemente attivata. Ovviamente, gli elementi estranei al progetto, non essendo precedentemente preparati all evento, si sono mostrati un po ribelli e disattenti nel corso della visione del film. Questo ha destabilizzato leggermente l equilibrio della classe attiva. Particolarmente difficoltoso è stato miscelare elementi di classi diverse, essendo ogni studente resistente ad affrontare questa nuova esperienza, senza un punto di riferimento 40

41 abituale identificato nel compagno. La composizione dei sette gruppi ha evidenziato non solo la suddetta difficoltà nella sua formazione ma, altresì la poca propensione dei ragazzi alla socializzazione rappresentata in tale momento dalla omessa presentazione (individuale) iniziale ai rimanenti componenti del gruppo. In altre parole, alcuni ragazzi apparivano incapaci di uscire fuori dalla rigida esecuzione del compito, non adatti ad approfondire realmente un rapporto di scambio e socializzazione con l interlocutore appena conosciuto. In realtà i ragazzi sembravano poco attenti alla persona e troppo concentrati sulla consegna assegnatagli. Nonostante tutto, ciò che inizialmente doveva presentarsi come una classe a scacchiera è in realtà divenuta successivamente un unica grande classe composta da elementi diversi, rappresentando così un ulteriore occasione di confronto e di crescita, non solo in prospettiva orizzontale ma anche trasversale. I ragazzi, superate le iniziali diffidenze e chiusure hanno iniziato a lavorare esprimendo il proprio parere con rispetto ed armonia. Solo in alcuni momenti è stato richiesto il nostro intervento, ovvero quando si presentavano termini un po più specifici o articolati o per spiegare eventuali passaggi del film. Giorno 24 Febbraio è stato proiettato Certi bambini di Diego De Silva. Abbiamo notato sicuramente una differenza tra i due incontri e ciò ha suscitato in noi grande soddisfazione: i ragazzi ci aspettavano e avevano maggiore entusiasmo. La classe sin dall apertura dell incontro ha mostrato maggiore interesse e coinvolgimento, l introduzione incentrata su argomenti come il bullismo e il disagio giovanile ha creato 41

42 42 spunto di conversazione e confronto tra i ragazzi e noi tutor. Il film Certi bambini, forse, ha toccato in modo più incisivo l anima di questi ragazzi spesso chiusi nel loro silenzio e nella loro forza apparente. Sono ragazzi e spesso la loro realtà è ben diversa da quella a cui siamo abituati ad assistere nella quotidianità ordinaria (spesso vestita d ipocrisia). Li abbiamo guardati con molta attenzione in entrambi gli incontri, forse il primo è servito loro per scrutarci, per comprendere il motivo per cui, queste due giovani insegnanti (per loro), venivano a stressarli senza motivo. Loro hanno già le lezioni, gli insegnanti, i genitori che provano a farli diventare persone migliori, perché due tutor dovrebbero essere diverse? Cosa hanno di tanto importante da dire? La risposta a tali interrogativi è stata data da un episodio in particolare. Una ragazza ha rotto ogni indugio, lei con la sua semplice paura di voler essere diversa dalle sue amiche e compagne, lei nuova al gruppo che ogni giorno è costretta a subire, lei che è vittima del bullismo. Nel corso dell introduzione al film abbiamo notato che qualcosa non andava, che i ragazzi si sentivano particolarmente toccati dalle nostre parole, dai nostri discorsi, siamo rimasti in attesa di una loro reazione. Nei dieci minuti di pausa questa ragazza ha chiesto un incontro con lo psicologo scolastico, ma, non essendo questi presente in quel momento, abbiamo deciso di intervenire noi tutor utilizzando come strumento d intervento il semplice ascolto attivo. Dalla chiacchierata è emerso che nel nostro territorio il fenomeno del bullismo esiste e che in alcuni contesti è piuttosto sviluppato. Come tutor ci siamo preoccupati di riferire il tutto al corpo docente, riscontrando

43 incredulità e interesse al fine di arginare tale fenomeno. Il 24 Marzo è stato somministrato il film Come Prima di Mirko Locatelli. Questo incontro si è svolto diversamente, tenuto conto della maggiore durata del film. Abbiamo proiettato due slide sull argomento, passando subito alla proiezione del film. I ragazzi hanno mostrato molto interesse verso la tematica dell handicap, riflettendo soprattutto sulle difficoltà vissute anche da loro amici e compagni di scuola. Successivamente alla visione del film abbiamo dedicato un lungo momento al dibattito-confronto, questa volta utilizzando come supporto i questionari sviluppati dai compagni del nord, ovvero gli alunni dell Istituto Ettore Majorana di Milano. In sostanza è in questo momento che si sviluppa l Incrocio di sguardi, in contemporanea infatti Siracusa e Milano hanno avuto la possibilità di comprendere le risposte alle domande a loro sottoposte, analizzarne le differenze, introiettando la diversità come punto di partenza per un incontro. Come disse P.A.Rovatti: Abitare la distanza è una condizione caratterizzata dalla contraddizione e dal paradosso: siamo dentro e fuori, vicini e lontani. Nel corso della discussione i ragazzi hanno mostrato un ampia conoscenza della tematica: le difficoltà ad essa correlate (come ad esempio i limiti a volte posti dalle strutture ove non vengono effettuati i lavori per adeguamento previsti dalla legge), la medicina, le speranze per un ritorno alla vita di sempre. Quella vita che ogni ragazzo alla loro età dovrebbe vivere, nella spensieratezza, nel gioco, viene vissuta con consapevolezza ma allo stesso tempo abbiamo percepito una leggera disinformazione sulle differenze 43

44 semantiche relativamente alle parole medicina e terapia medica, intendendo con quest ultima tutti quei medicinali utilizzati nell ambito di una terapia farmacologica. Noi tutor abbiamo condotto il confronto attraverso un dialogo aperto con i ragazzi, invitandoli al ragionamento non solo sulle proprie risposte ma soprattutto su quelle dei loro compagni, confrontandole poi con quelle dei ragazzi di Milano. Da questo momento sono emerse delle differenze tra gli alunni delle due città a confronto, differenze che analizzeremo successivamente grazie al supporto dei grafici. Il 7 Aprile si è svolto l ultimo incontro e per l occasione è stato somministrato il film Nemmeno il destino di Daniele Gaglianone. Così come per il precedente incontro, anche in questo caso il tempo si è rivelato insufficiente per poter far visionare un numero consistente di slide. Abbiamo pertanto preferito privilegiare la discussione post-film con e tra i ragazzi, in modo da poter attenzionare le risposte dei compagni di Milano e le differenze riscontrate tra le risposte di entrambi. Usufruire di uno strumento, potente come il cinema, permette di affrontare tematiche attualmente molto delicate per i ragazzi e non solo. L adulto che accompagna l adolescente nel percorso della crescita, spesso, non riesce ad interpretare adeguatamente i messaggi e le esigenze, determinando così anche inconsapevolmente momenti di difficoltà. Il cinema, spettacolo collettivo, è infatti anche un momento di autoconoscenza, di impatto con le nostre emozioni e punti di vista e ci insegna che lo stesso film viene percepito, analizzato ed elaborato da ognuno di noi in modo assolutamente personale. 44

45 A tal fine il nostro intervento come tutor mira a favorire lo scambio di emozioni ed impressioni tra i ragazzi ed agevola la comprensione della diversità tra pensieri, qualora ci sia, creando un ponte immaginario tra una realtà ed un altra. Il progetto vuole essere inoltre un momento in più per gli insegnanti di conoscere e sperimentare in classe, successivamente, ulteriori metodologie in grado di permettere agli studenti di utilizzare un film o un documentario in un contesto didattico. In questo modo si aumenta il livello di conoscenza negli studenti, l informazione e sensibilizzazione su una tematica specifica concordata con gli insegnanti all interno delle aree dell intercultura e della mondialità, questo è possibile anche coinvolgendo gli studenti in una attività di ricerca a partire da interessi e domande presenti nella classe. La macchina da presa ha in questo senso una grande potenzialità: rappresenta l occhio umano che coscientemente affronta l avventura dell imbattersi nelle cose e nel loro senso. Un avventura che incontra soggetti, oggetti, che si imbatte in azioni compiute o subite, in nessi logici da cogliere e interpretare. Il film è uno strumento ideale per l educazione interculturale e alla mondialità. E infatti un testo complesso, in cui interagiscono immagini, parole e suoni, e può quindi stimolare e coinvolgere studenti con stili cognitivi diversi in modo più efficace della lezione classica. Il nostro lavoro ha puntato ad utilizzare il film a scuola con intelligenza, salvaguardando quell approccio critico che dovrebbe essere uno dei principali obiettivi educativi di ogni percorso scolastico. Avvicinarsi criticamente al film vuol dire essere in grado di cogliere la distinzione tra forma e contenuto, tra soggetto e oggetto della narrazione 45

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE

SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE «PANTINI PUDENTE» VASTO (CH) IL MAGGIO DEI LIBRI nella SCUOLA

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

Esempi di applicazione del metodo Feuerstein nella scuola

Esempi di applicazione del metodo Feuerstein nella scuola Esempi di applicazione del metodo Feuerstein nella scuola Insieme Intelligenti Associazione di volontariato (MI) Centro per lo sviluppo delle abilità cognitive Centro Autorizzato Feuerstein (MI) di Nicoletta

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

seveso un laboratorio di idee a partire dal bosco delle querce proposta anno scolastico 2008-2009

seveso un laboratorio di idee a partire dal bosco delle querce proposta anno scolastico 2008-2009 seveso un laboratorio di idee a partire dal bosco delle querce proposta anno scolastico 2008-2009 Per l anno scolastico 2008-2009 il parco naturale Bosco delle Querce propone un percorso di educazione

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante Che cosa può rendere felice la società? Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Immaginare diverse modalità di risoluzione dei problemi. - Dare risposte originali.

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Il questionario: analisi statistica dell esperienza di Stage

Il questionario: analisi statistica dell esperienza di Stage Stage 2011/2012 Complesso riabilitativo Fatebenefratelli- Genzano Il questionario: analisi statistica dell esperienza di Stage Liceo Socio-Psico-Pedagogico J. Joyce Ariccia Introduzione Al termine dell

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

LIBERI DALLE MAFIE Progetto di sensibilizzazione negli Istituti Scolastici Superiori di Ravenna e provincia contro tutte le mafie

LIBERI DALLE MAFIE Progetto di sensibilizzazione negli Istituti Scolastici Superiori di Ravenna e provincia contro tutte le mafie - ASSOCIAZIONE PEREIRA - LIBERI DALLE MAFIE Progetto di sensibilizzazione negli Istituti Scolastici Superiori di Ravenna e provincia contro tutte le mafie RISULTATI QUESTIONARIO -------- Il questionario

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Le frasi sono state mescolate

Le frasi sono state mescolate Roma o Venezia? 1 Questo percorso ti aiuterà a capire che cosa sia e come si costruisca un testo argomentativo Nella prossima pagina troverai un testo in cui ad ogni frase corrisponde un diverso colore.

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

Roberto Farnè Università di Bologna

Roberto Farnè Università di Bologna Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto

Dettagli

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema delle donne è così composto: - 1 attività

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

Anna Frank. C.T.P. Adulti

Anna Frank. C.T.P. Adulti Anna Frank Tito Maccio Plauto San Giorgio C.T.P. Adulti Scuola Secondaria di primo grado Via Anna Frank di Cesena Progetto Macramè MEDIATORI CULTURALI aa.ss. 2008/2009-2009/2010 2009/2011 Scuola Secondaria

Dettagli

ASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

ASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE ASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Presentazione Il gruppo di formazione di Associazione Mosaico nasce per fornire la formazione agli obiettori di coscienza

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Modalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione

Modalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione Allegato 1: Modalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione Premessa Il video didattico Noi due del sud offre una istantanea sul bullismo nella scuola media inferiore,

Dettagli

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

L AQUILONE vola alto

L AQUILONE vola alto onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

Rispecchia il rispetto (Di)Segni di non violenza

Rispecchia il rispetto (Di)Segni di non violenza Rispecchia il rispetto (Di)Segni di non violenza IL NOSTRO TEAM Ciao! Siamo due ragazze laureate in Consulenza pedagogica e coordinamento degli interventi formativi che hanno detto: Basta con la violenza!.

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Processi di comunicazione scuola-famiglia Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero

Dettagli

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO

Dettagli

Relatore: Paula Eleta

Relatore: Paula Eleta A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva

Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva di Elisa Guccione - 13, ott, 2015 http://www.siciliajournal.it/gabriella-saitta-formare-professionisti-ed-artisti-nutrendo-lanima-con-energiapositiva/

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO MA COME TI TRUCCHI?! PER PERSONE CON DISABILITÀ. UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ. Relatore: Martina Tarlazzi Make your smile up LA NASCITA DEL

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!!

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!! Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali

Dettagli

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE Scuola: Istituto comprensivo Fratelli Cervi - Scuola secondaria di I grado Dante Alighieri di Nonantola (Modena) MUSEO:

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA GOLF

FEDERAZIONE ITALIANA GOLF Manuale Azzurro allegato D FEDERAZIONE ITALIANA GOLF Modello per la creazione e gestione di un Club dei Giovani Il modello, tratto dall esperienza maturata nei Circoli che hanno svolto con successo l Attività

Dettagli

Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG

Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014 Paolo Molinari, IRES FVG Un intervento di ricerca azione partecipata Un percorso di ascolto costruito assieme a gruppo di adolescenti e ragazzi (piano di lavoro, strumenti,

Dettagli

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato

Dettagli

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

LINEA DIRETTA CON ANFFAS

LINEA DIRETTA CON ANFFAS LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

ANICA, TRA PASSATO E FUTURO

ANICA, TRA PASSATO E FUTURO ANICA, TRA PASSATO E FUTURO Documentario di Massimo De Pascale e Saverio di Biagio Regia di Saverio Di Biagio PREMESSA Il rischio di ogni anniversario è quello di risolversi in una celebrazione, magari

Dettagli

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 Partendo da lontano: appunti di viaggio di Beatrice Vitali Berlino è così: c è sempre qualcuno scalzo c

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

Corso di Marketing per piccole imprese 48^ edizione. 21 gennaio 16 febbraio 2010 martedì e giovedì

Corso di Marketing per piccole imprese 48^ edizione. 21 gennaio 16 febbraio 2010 martedì e giovedì Corso di Marketing per piccole imprese 48^ edizione 21 gennaio 16 febbraio 2010 martedì e giovedì Il Marketing e la Comunicazione sono strumenti indispensabili anche alla tua attività Grazie al corso scoprirai

Dettagli

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI DOTT. CARLOS A. PEREYRA CARDINI - PROF.SSA ALESSANDRA FERMANI PROF.SSA MORENA MUZI PROF. ELIO RODOLFO PARISI UNIVERSITÀ DEGLI

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

Viale Trastevere, 251 Roma

Viale Trastevere, 251 Roma PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura

Dettagli

Le fasi del lavoro. sede: via Luzzatti, 15 47813 Igea Marina Tel. 0541 341642 zaffiria@comune.bellaria-igea-marina.rn.it - www.zaffiria.

Le fasi del lavoro. sede: via Luzzatti, 15 47813 Igea Marina Tel. 0541 341642 zaffiria@comune.bellaria-igea-marina.rn.it - www.zaffiria. Scuola Secondaria Pazzini Villa Verucchio Per l anno scolastico 2011 la scuola secondaria Pazzini di Villa Verucchio ha scelto per la classe I F il laboratorio Adolescenza a fumetti, per le classi II H,

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Progetto impari A SCUOLA SINTESI DEI RISULTATI DELL INDAGINE

Progetto impari A SCUOLA SINTESI DEI RISULTATI DELL INDAGINE Progetto impari A SCUOLA SINTESI DEI RISULTATI DELL INDAGINE GIUGNO 2014 GLI OBIETTIVI Nell ambito del progetto impari A SCUOLA, è stata svolta un indagine negli istituti scolastici secondari di primo

Dettagli

Il mondo dell affettività e della sessualità. Per genitori e ragazzi

Il mondo dell affettività e della sessualità. Per genitori e ragazzi Il mondo dell affettività e della sessualità Per genitori e ragazzi Monica Crivelli IL MONDO DELL AFFETTIVITÀ E DELLA SESSUALITÀ Per genitori e ragazzi Manuale www.booksprintedizioni.it Copyright 2015

Dettagli

UN REGALO INASPETTATO

UN REGALO INASPETTATO PIANO DI LETTURA dai 5 anni UN REGALO INASPETTATO FERDINANDO ALBERTAZZI Illustrazioni di Barbara Bongini Serie Bianca n 64 Pagine: 48 Codice: 566-0469-6 Anno di pubblicazione: 2012 L AUTORE Scrittore e

Dettagli

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)

Dettagli

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea

Dettagli

KINO CLUB BERGAMO FILM MEETING PER LE SCUOLE

KINO CLUB BERGAMO FILM MEETING PER LE SCUOLE KINO CLUB BERGAMO FILM MEETING PER LE SCUOLE 5 13 Marzo 2016 La sezione di Bergamo Film Meeting dedicata agli studenti delle scuole primarie e secondarie di Bergamo e provincia Anche quest anno Bergamo

Dettagli