LITUANIA. A cura di: Ambasciata d'italia - LITUANIA. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it

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1 A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero

2 INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

3 PERCHE' PERCHÈ Posizione Grandi opere Manodopera qualificata e a basso costo Ottima infrastruttura ICT Incentivi agli investimenti esteri Posizione I punti di forza sono rappresentati dalla ripresa generalizzata in atto nei Baltici (con tassi di crescita che variano fra il 2 e il 4%) e dalla vicinanza della Lituania al territorio Scandinavo, alla Polonia, alle Regioni Nord Occidentali della Russia. Vilnius e gli altri due Baltici operano come piattaforma logistica per gli scambi e presi insieme i tre Paesi rappresentano un mercato non trascurabile di circa 7 milioni di persone. Grandi opere La regione Baltica è interessata da vari progetti infrastrutturali specie nel settore energetico e nei trasporti che beneficiano di consistenti finanziamenti UE. Manodopera qualificata e a basso costo La manodopera presenta alti livelli di scolarizzazione e spesso può vantare la conoscenza di più lingue oltre al lituano: inglese, russo e polacco. Lo stipendio medio lordo si aggira intorno ai 600 euro. Ottima infrastruttura ICT La Lituania dispone di una rete internet tra le più veloci in Europa. Incentivi agli investimenti esteri Gli incentivi governativi a i bassi costi per spazi e manodopera favoriscono gli investimenti esteri Ultimo aggiornamento: 22/01/2014 DATI GENERALI Forma di stato Repubblica parlamentare Superficie kmq Lingua Lituano (ufficiale), polacco e russo Religione Cattolici 79%, Ortodossi 4.1%, Ortodossi di rito antico 0.8% Moneta Euro Ultimo aggiornamento: 17/02/2015 1

4 DOVE INVESTIRE Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Altre attività dei servizi Attività amministrative e di servizi di supporto Macchinari e apparecchiature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Prodotti farmaceutici di base e BIOTECNOLOGIE preparati farmaceutici La Lituania è spesso menzionata fra i Paesi dell'europa centro-orientale quale leader assoluto nel campo delle biotecnologie. Si stima che il comparto impieghi 2000 persone di cui 160 attive nella R&S per un giro d affari di oltre 50 milioni. Le aziende lituane che operano nel campo delle biotecnologie, concentrate soprattutto nella capitale, esportano i loro prodotti verso decine di paesi in tutto il mondo, beneficiando dell'apporto di investimenti provenienti dall'estero come dimostrano le acquisizioni di diversi attori locali da parte di multinazionali (tra gli altri si segnalano Thermo Fisher Scientific che ha acquisito Fermentas, TEVA che ha acquisito Sicor Biotech e Valeant Pharmaceuticals che ha acquisito Sanitas Group). L'Istituto di Biotecnologia di Vilnius rinomato in tutta l Europa nord orientale - conduce ricerche di alto livello ormai da oltre un quarto di secolo. Gli specialisti in biotecnologie, che negli ultimi anni hanno anche acquisito esperienze significative all estero, si formano soprattutto presso le 5 principali università del Paese ed altre 11 istituzioni; di ricerche chimiche e biochimiche in campo farmaceutico si occupano 15 centri di ricerca. A Vilnius è stato costituito il primo polo tecnologico per la medicina e la farmaceutica delle tre Repubbliche Baltiche. Altre attività dei servizi ICT Il settore IT in Lituania è uno dei settori più promettenti dell'economia del Paese sia per le aziende locali che per gli attori internazionali che mirano ad espandersi. Lo sviluppo particolarmente rapido delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni ha beneficiato e beneficia, oltre che dell ampia disponibilità di informatici con elevate competenze, anche dell afflusso dei fondi UE. Tredici delle venti maggiori compagnie di servizi IT nelle repubbliche baltiche sono situate in Lituania. Più di addetti lavorano nelle aziende del settore. A testimonianza dell eccellenza del settore in Lituania il premio quale Migliore App del 2011 con cui l Apple ha insignito un app di image editing lanciato dalla società lituana Pixelmator, già vincitrice del prestigioso Apple Design Award La lituana GetJar inoltre, software provider indipendente di apps per dispositivi mobili, nata in Lituania nel 2004, è seconda solo alla Apple ed è risultata vincitrice del Mobile Excellence Award nella categoria Best Mobile Service nel Dopo la realizzazione del progetto per lo sviluppo della rete degli internet access point pubblici, finanziato dai fondi strutturali europei, dal PHARE e dal budget statale, la Lituania risulta inoltre avere il maggior numero pro capite in Europa dei summenzionati internet access point. Attività amministrative e di servizi di supporto Le Repubbliche Baltiche e la Lituania in particolare hanno un enorme potenziale nel settore dei servizi avanzati alle imprese. Il settore ha cominciato a svilupparsi in Lituania da circa un decennio quando alcuni centri di servizi internazionali hanno avviato le loro operazioni nel paese. I principali vantaggi offerti dalla Lituania nell attrazione dei centri di Business Process Offshoring e Shared Services consistono nell ampia disponibilità di risorse umane altamente qualificate, nella presenza di infrastrutture ITC di livello mondiale, nel clima favorevole all imprenditoria e nello sviluppo di un offerta di spazi per uffici e centri direzionali moderni ed a buon mercato. I call center in Lituania possono fornire soluzioni adeguate per le gestione delle relazioni coi clienti a favore di un vasto range di tipologie aziendali, nonché servizi informativi sia mono che multi paese in numerose lingue. La Lituania - con la sua capacità di offrire servizi di supporto alle imprese in inglese, tedesco, russo, polacco e nelle diverse lingue scandinave - vede la presenza di un nutrito numero di multinazionali tra cui: Barclays Bank (GB), Western Union e Computer Sciences Corporation (USA), Mirror Accounting (Norvegia), Danske bank (Danimarca). Macchinari e apparecchiature TECNOLOGIE LASER Nessun altro settore ad elevata innovazione dell economia lituana ha maggior penetrazione all estero della produzione di laser. Le aziende lituane produttrici di laser detengono più del 50% dell'intero mercato mondiale dei laser a picosecondi ad alta energia e circa l 80% dell'intero mercato mondiale dei generatori di luce parametrici ultra veloci. I produttori lituani di laser esportano l 86% 2

5 delle proprie tecnologie e sistemi laser in quasi 100 Paesi, tra cui, oltre ai partner dell'ue, anche Stati Uniti, Giappone, Israele e Svizzera; tali sistemi sono destinati per lo più alle università ed ai laboratori con finalità di ricerca scientifica proiettata verso un maggior impiego dei laser nelle macchine utensili e nei macchinari industriali. La società lituana EKSPLA, a testimonianza dell'eccellenza raggiunta dal settore, ha vinto un "Prism Award nel 2010 per l'innovazione nel campo della fotonica. Questo premio, di rinomanza mondiale, viene assegnato dalla SPIE (società internazionale che promuove un approccio interdisciplinare per la scienza e l'applicazione della luce) e da "Photonics Media. Una crescita settoriale del 20% annuo, la presenza di circa 300 specialisti, di un cluster di 15 aziende, di due maggiori istituti di ricerca nonché di una decina di centri di ricerca specializzati, costituiscono valide ragioni per monitorare con attenzione il settore. Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Il settore lituano della produzione di apparecchi e componenti elettronici è in costante crescita a fronte dei sempre più intensi investimenti ad opera di aziende straniere, soprattutto scandinave. Queste hanno delocalizzato la produzione o si approviggionano di componentistica in Lituania per beneficiare dei vantaggi competitivi dati dai costi contenuti e dalla capacità produttiva delle aziende lituane del settore. Con oltre 90 aziende e circa 4000 addetti il comparto ha un peso relativamente marginale nella formazione del reddito nazionale lituano, ma un peso crescente soprattutto grazie ad aree specifiche come quelle connesse agli apparecchi medico-diagnostici e ottici. Notevole parte della produzione lituana di apparecchi radio televisivi e di componenti di apparecchiature per le comunicazioni trovano sbocco su mercati della Scandinavia, dell Europa occidentale e delle confinanti Russia e Polonia. Ultimo aggiornamento: 18/03/2013 3

6 COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Prodotti alimentari Bevande Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Costruzioni Macchinari e apparecchiature La Lituania è un notevole mercato di sbocco per la meccanica strumentale di provenienza estera. Nel 2012 la Lituania ha importato meccanica strumentale (VD 84) per un valore di 1802,5mln rispetto ai 1095,2mln del 2004 anno dell accesso all UE, segnando un netto recupero rispetto al minimo del 2009 ( 1018,6mln) e superando il picco del 2007 ( 1778,9mln). Anche l export italiano in Lituania è caratterizzato dalla prevalenza di beni strumentali e intermedi, essendo l'italia per la Lituania soprattutto un fornitore di tecnologia. Il macrocomparto dei Macchinari e Apparecchiature è infatti stabilmente la principale voce delle esportazioni italiane verso la Lituania ( 137,7mln nel 2011 e 137,6 nei primi 11 mesi del 2012 miglior risultato di sempre fatto salvo il picco precrisi del 2008 pari a 152,2mln). Per quanto riguarda la meccanica strumentale le imprese italiane, anche di media e piccola dimensione, possono fornire al mercato lituano macchinari tecnologicamente più avanzati di quelli ivi presenti, soprattutto per alcuni comparti quali: l industria della lavorazione del legno e l'industria del mobile in genere; l industria della lavorazione delle materie plastiche e gomma; l industria dell'imballaggio e del confezionamento; l industria alimentare; l'industria elettronica. Prodotti alimentari La Lituania ha la più numerosa popolazione fra le tre Repubbliche Baltiche e, nonostante la crisi e la conseguente contrazione dei consumi, legate al generale quadro sfavorevole che colpisce anche i principali partner commerciali del Paese, quello lituano rimane un mercato potenzialmente vantaggioso per l export settoriale italiano. Nel mercato enogastronomico lituano si registra una tendenza interessante e cioè la sempre maggiore richiesta di prodotti gastronomici gourmet/prodotti di qualità e un crescente interesse verso la dieta mediterranea nonché verso la cultura enogastronomica in generale. Negli ultimi anni in Lituania si è andata creando una nuova nicchia di consumatori legata a detta tendenza e, malgrado la crisi iniziata nel 2008, questa fascia di mercato sembra avere delle buone prospettive: entrano sul mercato nuovi operatori, diventano sempre più numerosi i negozi specializzati in cibi gourmet, si introducono nuove referenze. Molti operatori del settore enologico, affermatisi come importatori e commercianti di vini, ampliano la loro offerta con olio di oliva extravergine, formaggi, salumi ed altre ricercatezze. Questi prodotti trovano sempre più spazio anche presso la GDO, spinta a proporre ai propri clienti una scelta più diversificata, in quanto i consumatori stanno diventando più esigenti. Tale tendenza apre il mercato anche ai produttori italiani minori, realtà familiari, specializzate nella produzione di prodotti tipici. Il crescente interesse verso prodotti alimentari di qualità è legato anche al sempre più diffuso interesse verso una alimentazione sana, perciò nel mercato nei prossimi anni dovrebbero trovare sempre più spazio anche i prodotti biologici. Le possibilità di essere presenti e/o espandersi su questo mercato sarà legata all offerta di prodotti di sempre migliore qualità e dal buon rapporto qualità-prezzo nonché alla capacità di essere percepiti dai propri partner commerciali come più affidabili rispetto ai produttori dei Paesi concorrenti. Bevande VINO In Lituania la quota dei vini nel segmento delle bevande alcoliche é in rapida crescita e, negli ultimi anni, si nota che la domanda del mercato degli alcolici si indirizza sempre più verso prodotti di migliore qualità e di produzione, dimostrando che i gusti e le tradizioni lituane si sono notevolmente modificati. Durante gli ultimi due decenni l assortimento di bevande alcoliche, sia di produzione lituana che importate, presenti sul mercato si è notevolmente ampliato. Nel periodo estivo i lituani prediligono birra e sidro, nei mesi freddi preferiscono il vino. Secondo gli esperti, la rapida crescita del consumo di sidro, cocktails e vino testimonia un cambiamento dei gusti dei consumatori che preferiscono sempre più bevande a minor tasso alcolico. Si osserva cioè un cambiamento delle abitudini di consumo di alcool ricalcate su modelli dell Europa occidentale. Tra i prodotti ricercati dal consumatore lituano, soprattutto dalle classi media e abbiente, cominciano a prevalere i vini secchi. Sta cambiando inoltre la scelta di vini dolci e di spumanti, in quanto ultimamente la domanda si indirizza verso prodotti di qualità più 4

7 elevata rispetto al passato. La cultura del consumo durante i pasti di vini di qualità vive un forte sviluppo, soprattutto nelle grandi città. In generale un criterio importante nella scelta del vino da parte del consumatore continua ad essere il prezzo. Il prezzo medio viene praticato nei punti vendita dalla GDO è di circa 10,00 /L, con una concentrazione di circa l 80% del venduto nella fascia di prezzo fino a 5,00 /L. Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Negli anni recenti in Lituania il trend al rialzo dei salari reali, la tendenza all espansione della classe media e la presenza, seppur contenuta, di una classe medio-alta, insomma una consistente domanda interna, hanno formato uno scenario favorevole per la richiesta di beni di consumo d importazione. Il miglioramento della capacità di spesa del consumatore lituano ha determinato almeno fino alla recente crisi un incremento della spesa per gli abiti di marca, di livello alto, a favore delle quali il consumatore pare disponibile a rinunciare agli abiti no brand acquistati nei piccoli punti vendita, in supermercati e mercati. Ciò premesso occorre notare come la Lituania rimanga un esportatore netto di abbigliamento; le importazioni sono riferite soprattutto a prodotti successivamente commercializzati, mentre un alta percentuale dell export lituano riguarda prodotti finiti, confezionati p/c terzi ovvero p/c di quelle ditte che hanno effettuato investimenti in Lituania, ma fanno capo a realtà ubicate in Germania, Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, etc. (si tratta cioè di trasferimenti interaziendali). Per quanto attiene alla composizione dell import possiamo dire che più del 50% dell abbigliamento importato è diretto ad un target basso di consumatori; meno del 50% ad un target medio-alto, e l offerta italiana rientra per lo più in tale segmento. L Italia, con un export in valore verso la Lituania in costante crescita dopo l adesione della repubblica baltica all UE (passato da 15,7mln nel 2004 a 90,4 mln nel 2011), rimane un leader assoluto tra i fornitori esteri di abbigliamento. La posizione dell Italia è sempre stata piuttosto solida e negli ultimi anni sono state aperte molte piccole boutiques di moda italiana; anche i centri commerciali di recente apertura dichiarano di essere orientati ad accogliere dei negozi di moda italiana. Da notare infine che nel corso degli anni precedenti la crisi economica il volume dell import di abbigliamento era cresciuto in maniera assai rilevante non solo grazie al miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione, ma anche in virtù dell apertura di numerosi nuovi canali di vendita, in primo luogo di numerosi centri commerciali. Una tendenza che al netto delle scosse congiunturali probabilmente si confermerà offrendo interessanti prospettive per i produttori di abbigliamento di qualità. Costruzioni Il settore costruzioni in Lituania, dopo un declino negli anni 90, è stato uno dei fattori più dinamici della crescita economica registrata negli anni 2000, anche se il boom edilizio ha riguardato soprattutto i principali centri urbani. Lo scoppio della c.d. bolla immobiliare nel 2008/2009 ha ovviamente avuto un notevole impatto sul settore (che prima della crisi nel 2007 rappresentava oltre il 10% del PIL) nonostante l effetto anticongiunturale dei fondi UE. Il settore mostra comunque segni di ripresa nel comparto delle costruzioni per edifici non residenziali ed in quello correlato alla realizzazione delle infrastrutture ambientali. Di notevole interesse sono inoltre gli investimenti volti alla ristrutturazione di edifici ed abitazioni miranti ad un risparmio energetico - soprattutto per il riscaldamento - in considerazione della notevole dispersione termica di questi (ca unità) rispetto agli edifici di nuova generazione. Le aziende di costruzione edile lituane, assieme alle aziende di progettazione, stanno infine lavorando su progetti di casa passiva, in cui l'energia necessaria a pareggiare il bilancio termico dell'edificio è principalmente fornita con sistemi non convenzionali. L efficacia di una casa passiva è basata sull isolamento termico dell edificio che richiede, prima di tutto, l uso di idonei materiali e tecnologie per il rivestimento delle mura, nonché di finestre e porte prodotte con tecnologie moderne. Si tratta, anche in questo caso, di comparti in cui i fornitori italiani (già forti, ad esempio, in settori quali i materiali edili in ceramica) possono ricercare rilevanti opportunità. Ultimo aggiornamento: 27/02/2013 5

8 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA A seguito delle elezioni parlamentari dell ottobre 2012, si è insediato un governo nato dalla coalizione tra Partito Socialdemocratico, Partito Laburista, Ordine e Giustizia ed Azione Elettorale dei Polacchi in Lituania. Il governo, guidato dal Social Democratico Algirdas Butkevicius, viene definito impropriamente di centro sinistra, essendo composto da anime diverse: il Partito Social Democratico, vicino ideologicamente alla socialdemocrazia tedesca; il partito laburista; Ordine e Giustizia, formazione originariamente di destra e inseritasi poi nell area di centro; l Azione elettorale dei Polacchi in Lituania, che ha al centro del proprio programma le rivendicazioni della minoranza. Punti centrali del programma dell' esecutivo Butkevicius sono la diminuzione del carico tributario per le PMI e le imprese di nuova costituzione, l elaborazione di un piano nazionale per l'occupazione e realizzazione delle grandi infrastrutture energetiche già in progetto, quali il terminal LNG e i collegamenti elettrici con Svezia e Polonia. L'ingresso nell'euro è considerato un obiettivo prioritario, non raggiungibile, comunque, prima del Ultimo aggiornamento: 08/11/2013 RELAZIONI INTERNAZIONALI La Lituania è membro dell Unione Europea dal primo maggio 2004 e della NATO dal 29 marzo Essa è inoltre membro del Consiglio d Europa dal 14 maggio Prioritarie, nella politica estera di Vilnius, le relazioni con i Paesi Nordici e Baltici, con quelli del Partenariato Orientale, con l Europa e con gli Stati Uniti. Il Governo di Algirdas Butkevicius, insediatosi nel dicembre 2012, ha annunciato di voler seguire una linea di continuità rispetto all'attività del precedente governo conservatore di Andrius Kubilius, proponendo però un nuovo approccio nelle relazioni con i Paesi Vicini, a partire da Russia e Polonia. La Lituania ha assicurato nel II semestre del 2013 la Presidenza di turno del Consiglio della UE, avendo come punti prioritari dell agenda lituana la sicurezza energetica, il Partenariato Orientale, il potenziamento delle frontiere esterne, la Strategia Baltica, il completamento del mercato interno. Dal 1 gennaio 2014 la Lituania è membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio Ultimo aggiornamento: 25/02/2014 6

9 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO -Secondo l ultimo documento di previsione di questa Banca Centrale (giugno 2015), la crescita dell'economia nazionale ha rallentato per effetto del difficile contesto esterno. Le esportazioni della Lituania verso la Russia sono diminuite di circa un quarto nei primi mesi del 2015, un calo più pronunciato rispetto all ultima fase del 2014 dovuto anche al deprezzamento del rublo e alla contrazione dei consumi nel mercato russo. Il calo delle esportazioni verso la Russia ha effetti particolarmente negativi per il settore dei trasporti e della logistica (il 90% dell export lituano verso la Russia riguarda merci in transito). L industria, orientata prevalentemente ai mercati della UE e sostenuta anche dalla domanda interna, risente meno della congiuntura sfavorevole del grande vicino orientale. La domanda interna rimane il fattore chiave della crescita economica del Paese, con il contributo proveniente dai consumi delle famiglie, favoriti dalla crescita dei salari e dell'occupazione e dalla bassa inflazione. Nel settore edilizio, e prevista una sostanziale tenuta dei progetti di investimento nelle costruzioni residenziali e non residenziali e degli interventi pubblici, sostenuti da fondi europei, per realizzare diversi progetti infrastrutturali. Alla luce di quanto sopra si prevede una crescita del Pil del 2% (vecchia stima 2,7%) nel 2015 e del 3,4% nel A fine maggio 2015, il Consiglio Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha concluso la consultazione ex art. IV con la Lituania. Per gli analisti del Fondo la ripresa economica del Paese dopo la crisi del 2009 è davvero significativa. Il PIL reale ha superato i livelli precrisi e gli squilibri esterni e interni sono stati corretti. L adozione dell'euro non ha presentato particolari criticità e la stabilità finanziaria è stata rafforzata pur in presenza di rischi connessi all ambiente esterno. La disciplina fiscale ha già prodotto importanti risultati ma occorrono ulteriori azioni sulla composizione qualitativa della spesa e per la riduzione della tassazione sul lavoro. Per il FMI, Vilnius deve impegnarsi nel dare impulso a investimenti ed innovazione. La normativa in materia di lavoro appare piuttosto rigida e necessita di una revisione. Nel mercato del lavoro vi è un divario tra le competenze apprese durante la formazione e quelle richieste dalle imprese. Secondo il FMI, la crescita economica in Lituania dovrebbe attestarsi al 2,8% nel La ripresa economica nella zona euro e i bassi prezzi dell'energia sono elementi positivi ma l'aggravarsi della recessione nei paesi CSI e l'incertezza geopolitica influenzeranno esportazioni ed investimenti. - Il Consiglio della UE ha approvato le raccomandazioni di politica economica specifiche per paese elaborate dalla Commissione. La Lituania ha ricevuto osservazioni e raccomandazioni sulla disciplina di bilancio, gestione delle finanze pubbliche, mercato del lavoro, riforma delle pensioni ed esclusione sociale. La Commissione invita Vilnius al mantenimento della disciplina fiscale, migliorando la riscossione delle imposte e contenendo l'economia sommersa. Nella relazione viene poi evidenziato il freno alla crescita rappresentato da un mercato del lavoro troppo rigido e dall eccessiva tassazione del lavoro. Non si può poi ignorare la diminuzione della popolazione in età lavorativa e si deve garantire maggiore raccordo tra formazione e professionalità richieste dai settori produttivi. L esecutivo UE si sofferma poi sulle inefficienze del sistema sanitario ove sono necessari interventi per migliorare l'accesso a servizi di qualità, ridurre i prezzi dei farmaci e combattere la corruzione. Circa il sistema pensionistico, la Commissione invita ad innalzare l età di pensionamento tenendo conto delle accresciute aspettative di vita, promuovendo piani di risparmio pensionistici volontari. La Lituania ha introdotto l'euro il 1 gennaio Ultimo aggiornamento: 24/07/2015 POLITICA ECONOMICA Il Governo si è insediato, nel dicembre 2012, presentando un programma incentrato sulla promozione delle piccole e medie imprese e la crescita dell occupazione, sul miglioramento dei servizi offerti dalla sanita pubblica, sull accesso all educazione e sui problemi attinenti al deficit del sistema previdenziale lituano, oltre che sul contenimento dell emigrazione che sta progressivamente spopolando il Paese. L uso oculato dei fondi europei (da destinare prevalentemente a progetti infrastrutturali) e degli investimenti stranieri riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo industriale del Paese. E in corso un vivace dibattito sulla riforma del sistema fiscale, che prevede una migliore distribuzione delle imposte tra lavoro e capitale, l aumento della tassazione progressiva dei redditi ed interventi mirati ad obiettivi socialmente ed economicamente rilevanti. Incombe poi, sui conti pubblici lituani, la sentenza della Corte Costituzionale che impone la restituzione dei tagli a suo tempo operati su retribuzioni e pensioni per fronteggiare la crisi del 2009; tempistica, modalità di copertura ed ammontare delle restituzioni sono in via di definizione. La restituzione dei tagli alle pensioni, compatibilmente con i vincoli di bilancio, è considerata prioritaria dal Governo che, tra i primi provvedimenti, ha portato il salario minimo a 1000 litas (circa 290 euro). Il Paese è ormai avviato verso l'introduzione dell'euro a partire dal 1 gennaio

10 Ultimo aggiornamento: 29/09/2014 8

11 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln ) Variazione del PIL reale (%) 1,4 5,9 3 2,5 Popolazione (mln) 3,3 3,3 3,2 3,2 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) Disoccupazione (%) 17,8 15,4 13,8 13,6 Debito pubblico (% PIL) 38,6 36,8 35,9 32,8 Inflazione (%) 1,3 4,1 3 2,4 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 09/01/2013 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 9

12 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln. nd mln. nd mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) RUSSIA nd nd nd nd LETTONIA nd nd nd nd ESTONIA nd nd nd nd Italia Position: Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave 115 Prodotti alimentari Bevande 267 Tabacco 258 Prodotti tessili 378 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 648 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 111 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 586 Carta e prodotti in carta 375 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 321 Articoli in gomma e materie plastiche 698 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 260 Prodotti della metallurgia 403 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 436 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 801 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 659 Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 254 Mobili 993 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 308 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 108 Altri prodotti e attività 889 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. 10

13 IMPORT Import Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln. nd mln. nd mln. nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) RUSSIA nd nd nd nd GERMANIA nd nd nd nd POLONIA nd nd nd nd Italia Posizione: Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Bevande 346 Tabacco 81 Prodotti tessili 437 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 364 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 152 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 300 Carta e prodotti in carta 520 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 3 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 661 Articoli in gomma e materie plastiche 668 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 271 Prodotti della metallurgia 701 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 485 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 652 Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 226 Mobili 101 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 252 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 321 Altri prodotti e attività 867 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. OSSERVAZIONI 11

14 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) Saldo dei Servizi (mln. ) Saldo dei Redditi (mln. ) Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) Saldo delle partite correnti (mln. ) Riserve internazionali (mln. ) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 04/07/

15 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 4 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) PAESI BASSI 451 LETTONIA 249 CIPRO 129 Italia Position:21 1,32 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd 13

16 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 32 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI SVEZIA POLONIA GERMANIA Italia Position:26 12,25 OSSERVAZIONI 14

17 INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (mln e var. %) 40 mln. mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) ESTONIA 38 PAESI BASSI 25 LETTONIA 12 Italia Position:10 0,6 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Settori (mln. )) Manufatturiero -4 Costruzioni 9 Servizi 35 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU e Istituto di Statistica della Lituania. 15

18 FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 2 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln. mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI SVEZIA GERMANIA 162 NORVEGIA 142 Italia Position:39 0,4 Settori (mln. )) Prodotti delle miniere e delle cave -7 Manufatturiero 65 Costruzioni 16 Servizi 918 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU e Istituto di Statistica della Lituania. OSSERVAZIONI 16

19 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità Petrolio barili/giorno nd

20 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea 18

21 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA Val (0-100) Pos. 142 paesi Val (0-100) Pos. 144 paesi Val (0-100) Pos. 148 paesi GCI 4,4 44 4,4 45 4,4 48 Sub indici Requisiti di base (29,8 %) 4,8 49 4,8 49 4,9 43 Istituzioni (25%) 3, Infrastrutture (25%) 4,6 43 4,7 40 4,7 41 Ambiente macroeconomico (25%) 4,7 73 4,6 75 4,9 58 Salute e Istruzione Primaria (25%) 3, Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) 4,3 48 4,4 46 4,4 47 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) ,1 26 5,2 27 Efficienza del mercato dei beni (17%) 4,2 64 4,4 56 4,4 49 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4,5 54 4,4 65 4,3 69 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 3,8 89 3,8 87 3,8 87 Diffusione delle tecnologie (17%) 4, ,8 35 Dimensione del mercato (17%) 3,4 79 3,5 74 3,6 78 Fattori di innovazione e sofisticazione (20,2 %) 3,7 50 3,8 47 3,9 44 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 4,1 54 4,1 56 4,3 48 Innovazione (50%) 3,4 48 3,5 43 3,6 44 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 01/02/2013 Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 184 paesi Indice di Liberta Economica 71, , ,1 22 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati The Heritage Foundation Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 01/02/

22 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE Val (0-7) Pos. 132 paesi Val (0-7) Pos. 132 paesi ETI 4,5 41 4,4 45 Sub indici Accesso al mercato (25%) ,9 67 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) ,9 67 Amministrazione doganale (25%) ,7 40 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 4,7 39 4,5 44 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 5,3 34 5,2 34 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 4,3 40 4,2 41 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 4,6 34 4,5 38 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 5,2 30 4,3 62 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 4,1 44 3,8 58 Disponibilita ed utilizzo dell'ict (33%) 4,6 29 5,4 24 Contesto business (25%) 4,6 52 4,5 51 Regolamentazione (50%) 3,7 70 3,6 74 Sicurezza (50%) 5,4 37 5,3 42 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 15/03/ Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL Fonte: Elaborazione Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 15/03/

23 FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2012 / / / 2015 Accesso al finanziamento 9,3 9,1 7,7 Aliquote fiscali 13,6 13,1 12,5 Burocrazia statale inefficiente 14,8 17,2 17,3 Scarsa salute pubblica 2,8 0,6 0,3 Corruzione 10,6 8,5 10,6 Crimine e Furti 0,8 1 0,8 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 2,9 2,9 3,3 Forza lavoro non adeguatamente istruita 6,3 6,6 8,9 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 2 3,1 3 Inflazione 3,9 1,3 1,1 Instabilita delle politiche 3,7 3,7 3 Instabilita del governo/colpi di stato 1,7 4,5 5,4 Normative del lavoro restrittive 11, ,4 Normative fiscali 13,5 11,1 9,8 Regolamenti sulla valuta estera 0,4 0,3 0,3 Insufficiente capacita di innovare 4 2,7 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 19/10/

24 INDICE DOING BUSINESS Val (0-7) Pos. 183 paesi Val (0-7) Pos. 185 paesi Val (0-7) Pos. 189 paesi Posizione nel ranking complessivo Avvio Attivita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (25%) Tempo - giorni (25%) ,5 Costo - % reddito procapite (25%) 2,8 1,1 0,9 Capitale minimo da versare per richiedere la registrazione di una attivita - % reddito procapite (25%) 35,7 31,3 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 25,5 22,3 18 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 63,3 55,4 48,1 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) 3 3 2,5 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 0,8 0,8 0,8 Accesso al credito (Posizione nel ranking) Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6 max) (37,5%) Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) Tasse (Posizione nel ranking) Pagamenti annuali - numero (33,3%) Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) Tassazione dei profitti (33,3%) 43,9 43,7 6 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) Documenti per esportare - numero (33,3%) Documenti per importare - numero (33,3%) Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) Risolvere una controversia - giorni (33,3%) Costi - % del risarcimento (33,3%) 23,6 23,6 23,6 Procedure - numero (33,3%) Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) Tempo - anni 1,5 1,5 1,9 Costo - % del valore della proprieta del debitore Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare Ultimo aggiornamento: 06/02/

25 23

26 ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Il sistema bancario lituano è dominato dagli istituti stranieri (prevalentemente scandinavi). Il sistema è mediamente concentrato: le prime 5 banche controllano oltre l 80% delle attività bancarie. - A novembre 2011, il Governo ha messo sotto amministrazione temporanea la Banca Snoras, una delle piu' importanti banche private del Paese, a rischio di insolvenza e con pericoli di destabilizzazione per l'intero sistema bancario lituano in un periodo di particolare turbolenza dei mercati finanziari. La Snoras, quinta banca del paese, non appartenente peraltro al sistema nordico scandinavo qui largamente maggioritario, è stata "commissariata" per difendere il patrimonio e i depositi bancari e, dopo pochi giorni, la Banca centrale ha decretato lo stato di insolvenza e avviato la procedura fallimentare. La banca, dedita prevalentemente ad operazioni finanziarie ad alto rischio, finanziate con i depositi dei risparmiatori attirati con una politica "generosa" in materia di interessi e di costi delle operazioni bancarie, presenta un ammanco nel complesso superiore a 1,5 miliardi di euro. - La nazionalizzazione e la successiva messa in liquidazione della Banca Snoras alla fine del 2011 hanno, comprensibilmente, generato un'ondata di sfiducia verso l'intero sistema bancario del paese baltico. Tuttavia, nonostante le vicende sopradescritte, il profitto netto del settore bancario nel 2011 è cresciuto. Secondo i dati forniti dalla Banca centrale, nel complesso, le banche lituane avrebbero realizzato profitti pari a 318 mln/euro dopo le perdite del 2010 (-86 mln/euro). Il risultato economico del 2011 è molto vicino a quello del 2007, anno di profitti record (347mln/euro) conseguiti in un momento particolarmente positivo per l'economia del paese baltico. Il buon risultato del 2011 sarebbe però dovuto più a ragioni tecniche e contabili che ad un'espansione del credito: in effetti, crediti ritenuti ormai inesigibili sono stati riclassificati. Anche il maggiore divario tra tassi attivi e passivi ha dato un contribuito positivo al conto economico. La Banca Centrale considera infine adeguato il grado di patrimonializzazione del sistema bancario. - Si segnala che nel febbraio 2012 la Banca Centrale di Lituania ha dichiarato insolvente ed ha revocato la licenza alla Ukio Bankas - quarta banca del sistema per volume di depositi dopo le scandinave SEB, Swedbank e DNB e la sesta per patrimonio - al fine di salvaguardare il pubblico e i risparmiatori. La misura restrittiva è stata adottata in ragione del crescente profilo di rischio della Ukio anche connesso a dubbi comportamenti della proprietà e del management e al mancato rispetto di indicazioni precedentemente impartite dalla Banca centrale. Risulterebbero ammanchi pari a 145 mln di euro. Queste Autorità, a partire dal Primo Ministro, hanno voluto rassicurare l opinione pubblica sullo stato di salute del sistema bancario lituano, ricordando che il 99,7% dei depositi giacenti presso Ukio Bankas sono coperti dalla garanzia pubblica. È stata effettuata la divisione dell Azienda in due strutture separate: una cattiva e una buona ("good bank"). Quest'ultima assorbira' la maggior parte delle operazioni, mentre la bad bank andrebbe in bancarotta. La Siauliu Bankas è stata individuata come soggetto che procederà all acquisizione del business di Ukio Bankas; la Bers, azionista di maggioranza della Siauliu Banca (19,6%), sostiene l iniziativa. La condivisione di alcune piattaforme tecnologiche tra le banche renderebbe più agevole l operazione, vista con favore dalla Banca centrale lituana. - Il Gruppo Unicredit si è insediato nella repubbliche baltiche nel 1996 aprendo una filiale a Riga; nel 2001 ha esteso le proprie attività alla Lituania e nel 2004 all'estonia. Esso vanta un buon andamento delle attività (sebbene la quota di mercato sia poco inferiore al 2%), attualmente focalizzate sulla clientela "corporate. Unicredit Lituania disponeva, al III trimestre 2011, di un patrimonio di 0,37mld di euro (0,23mld di prestiti a privati ed imprese). Tra le passività, 0,1mld di depositi. Nel III trimestre, la filiale lituana ha accumulato profitti per 1,7mln/euro. Nel 2011 è stato aperta a Vilnius anche una filiale di Unicredit Leasing. Ultimo aggiornamento: 28/02/

27 RISCHI RISCHI POLITICI Rischio politico nd nd Rischio politico Il nuovo governo, insediatosi nel dicembre 2012, sostenuto principalmente da due partiti di centro-sinistra, intende mitigare le misure di austerità ereditate dal precedente esecutivo. Questa attenuazione delle politiche di rigore non dovrebbe però avere un impatto sull impegno della Stato lituano ad onorare gli impegni internazionali. nd nd nd nd Ultimo aggiornamento: 08/02/

28 RISCHI ECONOMICI Rischio sovrano Rischio valutario Rischi del settore bancario Rischio sovrano Dallo scoppio della crisi del (calo del Pil per la Lituania del 14,8% nel 2009) il Governo ha evitato il ricorso al FMI e ha finanziato i deficit di bilancio pubblico con l emissione di obbligazioni sui mercati internazionali. Nel 2011 sono stati emessi Eurobond per 1,5 mld di dollari. Nel febbraio 2012 Vilnius ha raccolto 1,5 mld di dollari con emissione di eurobond a 10 anni, anche per far fronte alla restituzione dei depositi ai clienti della banca Snoras, nazionalizzata e posta in liquidazione alla fine del Nell aprile 2012 sono stati emessi altri eurobond per 400mln USD. Rischio valutario Il regime di cambio fisso con l euro non dovrebbe verosimilmente entrare in crisi fino all adozione della moneta unica. Rischi del settore bancario Le banche svedesi, che controllano gran parte del settore bancario lituano, sono ben capitalizzate. Ultimo aggiornamento: 08/02/2013 RISCHI OPERATIVI Business environment. Sistema legale Limitazioni all'acquisto di proprietà agricole Settore del pellet - Casi di truffa Business environment. Sistema legale sta adeguando agli standard europei. Sistema legale: il tentativo di mettersi al pari con l'acquis communautaire ha portato il Paese a migliorare il proprio sistema legale. La fase di adeguamento è tuttavia ancora in atto. I tribunali sono indipendenti e i giudici sono considerati imparziali. L'apparato burocratico si Limitazioni all'acquisto di proprietà agricole divieto per altri tre anni (fino a maggio 2014). La Lituania aveva ottenuto in sede di pre-adesione - in deroga al normale regime derivante dall'acquis comunitario - di applicare, fino a maggio 2011, il divieto, per gli stranieri, di acquistare terreni agricoli o forestali. Il paese ha ottenuto dalla UE di poter prolungare il Settore del pellet - Casi di truffa Nel settore del pellet si sono verificati casi di truffe a danno di ditte italiane. Esaminando le segnalazioni delle imprese italiane danneggiate risulta uno schema ricorrente: la ditta lituana invia un campione di merce offrendo termini di consegna e prezzo vantaggiosi. I compratori versano pertanto un anticipo per beni che non vengono poi consegnati (anche se, nel settore specifico, il pagamento in acconto sembra essere una prassi consolidata). Ultimo aggiornamento: 11/02/

29 RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW Forte incremento dell interscambio commerciale italo lituano che passa da 1,45 mld/euro del 2013 a 1,75 mld del 2014 (+21,1%). Il nostro export si attesta su mld Euro mentre quello lituano raggiunge quota 453 mln di Euro, con un surplus di bilancia commerciale a noi favorevole per 851 mln/euro. L'Italia conquista il 5 posto tra i paesi fornitori, con una quota pari al 4,9%. ~~I principali paesi fornitori della Lituania sono nell ordine: la Fed.Russa (quota di mercato del 21,6%, in gran parte composta da forniture di gas naturale, ed in netto calo del 22,2%); la Germania (10,9 % del mercato ed in crescita del +5,3%); la Polonia (9,4 % ed in crescita con un modesto +0,2%), la Lettonia (6,9 % ed in crescita con un + 12,1%) e l Italia (quota del 4,9% con un +20,6%), seguono i Paesi Bassi, che scavalchiamo, con una quota di mercato pari all 4,8%, il Regno Unito (al 4,0%), il Belgio (al 3,4%), la Svezia (al 3,1%), la Bielorussia (al 2,8%) e la Francia (solo undicesima ed al 2,8%). Superando i Paesi Bassi l Italia diventa dopo un lungo inseguimento il quinto Paese fornitore della Lituania. Viceversa, i principali mercati di sbocco dell export lituano sono nell ordine: la Russia (quota del 20,8%, +4,4% rispetto al 2013 e cio nonostante l embargo russo sui prodotti agroalimentari UE), la Lettonia (quota del 9,2% con una sensibile calo dell export lituano pari all 8,5%), la Polonia (8,3%), la Germania (7,2%), la Bielorussia (4,7%), i Paesi Bassi (4,5%) e l Estonia (4,3%). L Italia, con una quota pari all 1,9%, si colloca al 15mo posto. L interscambio Italia-Lituania passa da mln/euro del 2013 a mln/euro del 2014 (+21,1%) con un surplus della bilancia commerciale a nostro favore per 851 mln/euro. L incremento del 20,6% del nostro export risulta essere il secondo più alto tasso di crescita fatto registrare fra i primi quindici paesi fornitori, solo il Regno Unito ha fatto registrare un sorprendende balzo in avanti superiore al nostro. Di seguito le principali sedici voci dell export italiano, in valore ed in percentuale, sul totale del nostro export: 1) macchinari, applicazioni meccaniche ed accessori per Euro (pari al 21,8% del nostro export ed in forte crescita del 32%); 2) veicoli, parti ed accessori per euro (8% dell export ed in crescita dell 1%); 3) bevande e spiriti per Euro (5,2 % dell export ed in calo del 2%); 4) macchinari elettrici per (4,8 % dell export ed in forte crescita con un +25%); 5) plastica ed articoli in plastica per Euro (4,7 % dell export con un +14%); 6) mobili/arredamento per Euro (4,7 % dell export con un +78%); 7) fibre sintetiche o artificiali per Euro (3,9% dell export con una esponenziale crescita pari aa un +656%); 8) articoli in ferro ed acciaio per Euro ( 3,4% dell export con un +42%); 9) carta ed articoli in carta per Euro (3,2% dell export stabile); 10) frutta, bevande per Euro ( 3,1% dell export con un -32%); 11) calzature e parti per Euro (2,4% dell export con un +75%); 12) conceria per Euro (2,3% dell export con un + 27%); 13) articoli abbigliamento non a maglia ed accessori per Euro (2,2% dell export con un +28%); 14) prodotti in ceramica per Euro (2,1% dell export con un +49%); 15) articoli abbigliamento a maglia ed accessori per Euro ( 1,7% dell export con un + 21%); 16) prodotti ottici, diagnosi, strumenti medici e chirurgici per Euro con un +8%). Ad eccezione dei settori frutta, vini e grassi animali ed alcuni altri, praticamente tutte le voci merceologiche delle nostro export verso Vilnius risultano positive. Sul lato delle esportazioni lituane verso l Italia, pari a 453,2 mln/euro (crescita del 9,1% rispetto al 2013), le principali voci delle esportazioni sono state nell ordine: prodotti lattiero-caseari (per Euro con crescita del +10%), seguiti da legno grezzo e lavorato (per Euro con crescita del 17%), mobili (per Euro con un +9%), pesci e crostacei (per Euro con un + 26%), apparati elettrici (per Euro con un -17%), pietre preziose lavorate o semi lavorate (ambra in massima parte per con un +9%) e prodotti ed articoli in plastica (per Euro con un -1%). Ultimo aggiornamento: 17/02/

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