SOLUZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DALLE PRESTAZIONI ELEVATE BASATA SU EMC XTREMIO PER ORACLE

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1 White paper SOLUZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DALLE PRESTAZIONI ELEVATE BASATA SU EMC XTREMIO PER ORACLE Ottimizzazione dei tempi del servizio di storage per OLTP e carichi di lavoro OLAP/DW con throughput elevato Virtualizzazione e consolidamento di istanze di database con prestazioni eccellenti Riduzione del numero di copie e semplificazione di test e sviluppo per aumentare l'efficienza IT Soluzioni EMC Abstract Questo white paper descrive le prestazioni e i vantaggi operativi di una versione virtualizzata di Oracle Database con VMware vsphere implementata in un All-Flash array EMC XtremIO e descrive il modo in cui la soluzione potenzi consolidamento e virtualizzazione di ambienti Oracle Database. Luglio 2014

2 Copyright 2014 EMC Corporation. Tutti i diritti riservati. Data di pubblicazione: luglio EMC ritiene che le informazioni contenute in questo documento siano accurate al momento della sua data di pubblicazione. Le informazioni sono soggette a modifica senza preavviso. Le informazioni contenute nella presente documentazione vengono fornite "così come sono". EMC Corporation non riconosce garanzie di alcun genere inerenti le informazioni riportate nella presente pubblicazione, tra cui garanzie implicite di commerciabilità o idoneità a un determinato scopo. L'utilizzo, la copia e la distribuzione dei prodotti EMC descritti nel presente documento richiedono una licenza valida per ciascun software. EMC 2, EMC e il logo EMC sono marchi o marchi registrati di EMC Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi. Tutti gli altri marchi citati nel presente documento appartengono ai rispettivi proprietari. Per un elenco aggiornato dei nomi di prodotti di EMC, vedere la sezione Marchi di EMC Corporation sul sito web italy.emc.com. Tutti i marchi citati nel presente documento appartengono ai rispettivi proprietari. Part Number H

3 Sommario Executive Summary... 6 Business case... 6 Solution overview... 6 Principali risultati... 7 Introduzione... 8 Obiettivo... 8 Ambito... 8 Destinatari... 8 Panoramica sulla tecnologia... 9 Panoramica... 9 EMC XtremIO... 9 Ecco alcune delle principali funzionalità di EMC XtremIO: Prestazioni scalabili High Availability Riduzione dei dati in linea Snapshot EMC XtremIO Supporto VMware VAAI VMware vsphere VMware vcenter EMC PowerPath/VE Oracle Database 11g Enterprise Edition Oracle RAC 11g R Oracle ASM Oracle Clusterware Architettura della soluzione Panoramica Diagramma dell'architettura Risorse hardware Risorse software Livello di storage: EMC XtremIO Struttura a cluster Riduzione dei dati in linea Thin provisioning Protezione dai guasti Scalabilità Operazioni sui metadati in memoria EMC XtremIO Management Server Configurazione dello storage

4 Progettazione dello storage Provisioning di LUN Layer di rete Panoramica Best practice per SAN Best practice per la rete IP Best practice per la rete vsphere Livello di elaborazione Panoramica Risorse di storage ed elaborazione Virtualizzazione Virtualizzazione della rete Configurazione dei template delle virtual machine Abilitazione dell'accesso agli storage device Database Oracle Panoramica Progettazione per lo storage del database OLTP Layout dei gruppi di dischi Oracle ASM per il database OLTP Profilo del database e del carico di lavoro OLTP Configurazione del gruppo di dischi ASM per il database DW Profilo del carico di lavoro e del database DW Test delle prestazioni e convalida Panoramica Note sui risultati Obiettivi del test Scenari di test Test eseguiti da SLOB su carichi di lavoro di operazioni casuali di lettura/scrittura a blocchi singoli OLTP con test su query al 100%: test eseguito da SLOB solo su query a blocchi singoli casuali. 32 OLTP con test su aggiornamento al 100%: test eseguito da SLOB su operazioni casuali di lettura/scrittura a blocchi singoli OLTP con test su QUERY/UPDATE nella proporzione 75%/25%: test eseguito da SLOB a blocchi singoli casuali Test sul carico di lavoro di query DW Metodologia del test Procedura del test Risultati del test Test di caricamento dei dati DW Metodologia del test Procedura del test Risultati del test

5 Conclusioni Riepilogo Risultati Riferimenti White paper Documentazione VMware Documentazione Oracle Altri documenti

6 Executive Summary Business case Le esigenze del business stanno determinando un aumento del volume dei dati e della velocità con cui vengono raccolti. Contemporaneamente, aumenta la richiesta di trasformare questi dati in informazioni e di ricavarne notizie preziose su opportunità e rischi. A supporto delle applicazioni di importanza cruciale per l'azienda si utilizzano database come Oracle Database 11g. Per garantire tempi di risposta rapidi a tutte le applicazioni, i database hanno bisogno di storage progettato per garantire sia I/O transazionali a bassa latenza sia carichi di lavoro analitici a throughput elevato. La virtualizzazione consente un maggiore consolidamento dei vari tipi di carichi di lavoro dei database. Spesso, in virtù del consolidamento, i carichi di lavoro OLTP (Online Transaction Processing) e OLAP (Online Analytical Processing) condividono gli stessi server e lo stesso storage. Pertanto, per avere prestazioni ottimali, l'infrastruttura di storage sottostante deve essere concepita anche per gestire i diversi carichi di lavoro di un'infrastruttura consolidata. L'All-Flash array EMC XtremIO gestisce in modo efficace gli effetti della virtualizzazione sui carichi di lavoro di database a intensa attività di I/O, grazie a prestazioni eccellenti per I/O casuali e a valori di latenza costantemente molto bassi. Questo vale tanto per carichi di lavoro OLTP e OLAP quanto per il consolidamento di molteplici carichi di lavoro in una piattaforma di storage comune. EMC XtremIO mette inoltre a disposizione degli ambienti virtualizzati una velocità eccezionale e un provisioning più flessibile, con snapshot per l'utilizzo efficiente dello spazio, deduplica di copie in linea, thin provisioning e provisioning accelerato mediante VMware vstorage APIs for Array Integration (VAAI). I risultati vanno dai risparmi sulle licenze di storage e database all'estrema semplicità per storage management e provisioning e includono anche nuove funzionalità per le analisi in tempo reale e per cicli di sviluppo/test. Solution overview La virtualizzazione dei database server è una strategia di provata efficacia per il consolidamento dei database, può però presentare difficoltà specifiche. Quando si consolidano più applicazioni in un numero inferiore di host fisici, il carico di lavoro di I/O può diventare molto casuale sul back-end storage perché le virtual machine condividono risorse fisiche come gli HBA (Host Bus Adapter). L'All-Flash storage array EMC XtremIO è costruito per inserirsi in questi ambienti virtualizzati molto impegnativi fornendo prestazioni di livello elevato e omogenee per gli I/O casuali, con la migliore convenienza economica relativamente ai costi per ogni database. Questa soluzione dimostra i vantaggi dell'implementazione di Oracle Database 11g in VMware vsphere utilizzando lo storage EMC XtremIO. I vantaggi della soluzione includono: Consolidamento di database Oracle virtualizzati e altre applicazioni negli stessi host fisici e nello stesso storage Prestazioni e tempi di attività costanti per i Service Level Agreement (SLA) 6

7 Semplicità d'uso e pianificazione semplificata della crescita con EMC XtremIO Spazio ottimale occupato dallo storage per l'intero ambiente di database, comprese tutte le copie di produzione e test/sviluppo Principali risultati Questa soluzione dimostra che EMC XtremIO garantisce: Setup rapido e semplice, con esigenze minime o inesistenti di tuning dello storage I/O casuali a blocchi di grandi dimensioni e larghezza di banda elevata per un data warehouse imponente con numerosi utenti simultanei Quantità maggiore di IOPS e latenza costante per il dimensionamento di carichi di lavoro OLTP Prestazioni costanti per ambienti di database consolidati e virtualizzati con un numero elevato di I/O casuali Notevole risparmio sullo spazio occupato dallo storage grazie all'uso della deduplica in linea di EMC XtremIO Livelli elevati di fault tolerance/protezione per sistemi cluster con high availability come Oracle Real Application Clusters (RAC) e VMware vsphere High Availability (HA) 7

8 Introduzione Obiettivo Ambito Destinatari Questo white paper descrive una soluzione scalabile con high availability per Oracle Database 11g implementato in un ambiente virtualizzato vsphere con EMC XtremIO come dispositivo di storage. L'ambito del white paper è: introdurre le tecnologie di abilitazione principali; descrivere l'architettura e la progettazione della soluzione; descrivere e validare i componenti e i processi chiave; identificare i vantaggi aziendali principali della soluzione. Il presente white paper è rivolto a Oracle Database Administrator (DBA), amministratori VMware, Storage Administrator, IT Architect e responsabili tecnici della progettazione, creazione e gestione di database Oracle, infrastrutture e data center. 8

9 Panoramica sulla tecnologia Panoramica EMC XtremIO I componenti tecnologici chiave utilizzati in questa soluzione sono: EMC XtremIO con supporto per VAAI VMware vsphere VMware vcenter EMC PowerPath /VE Oracle Database 11g R2 Enterprise Edition Oracle RAC 11g R2 Lo storage array EMC XtremIO è un sistema All-Flash basato su un'architettura scale-out. Il sistema utilizza fondamenta, denominate X-Brick, che possono essere unite in cluster per aumentare le prestazioni e la capacità in base alle esigenze. La soluzione si serve di due X-Brick. EMC XtremIO fornisce valore mediante le seguenti dimensioni principali: Prestazioni: indipendentemente da quanto sia occupato il sistema e dall'utilizzo della capacità dello storage, latenza e throughput restano omogenei, prevedibili e costanti. La latenza all'interno dell'array per una richiesta di I/O è in genere molto inferiore a un millisecondo (ms). La Figura 1 mostra un esempio del dashboard di EMC XtremIO utilizzato per monitorare le prestazioni. Figura 1. Dashboard Storage Management Application di EMC XtremIO Scalabilità: il sistema di storage EMC XtremIO si basa su un'architettura scale-out. Inizialmente il sistema comprende un solo X-Brick. Quando si rendono necessarie prestazioni e capacità aggiuntive, il sistema sfrutta la sua scalabilità e aggiunge gli X-Brick. Le prestazioni aumentano in modo lineare, assicurando che due X-Brick forniscano il doppio di IOPS e quattro X-Brick il quadruplo di IOPS rispetto alla configurazione con un 9

10 solo X-Brick. La latenza rimane costantemente bassa durante lo scale-out del sistema. Gli array EMC XtremIO raggiungono le prestazioni necessarie o il livello di capacità desiderato, come illustrato nella Figura 2. Figura 2. Unità di dimensionamento X-Brick Protezione dei dati: EMC XtremIO sfrutta l'algoritmo proprietario di protezione dei dati ottimizzato per Flash (EMC XtremIO Data Protection o XDP) che offre la protezione dei dati e contemporaneamente permette prestazioni nettamente superiori a qualsiasi algoritmo RAID esistente. Grazie alle ottimizzazioni offerte da XDP, si riduce il numero di scritture nei supporti Flash ai fini della protezione dei dati. Gestione dei dati: EMC XtremIO supporta prestazioni elevate, snapshot efficienti a livello di spazio, riduzione dei dati in linea, thin provisioning e VMware vsphere VAAI con supporto per i protocolli Fibre Channel (FC) e iscsi. Semplicità: il provisioning dello storage è semplice come indicare le dimensioni della LUN. Non è necessario creare RAID group, scegliere SSD specifiche dove creare la LUN, abilitare/disabilitare il thin provisioning oppure abilitare/disabilitare la deduplica. Per maggiori informazioni consultare la sezione Provisioning di LUN. Architettura bilanciata intrinsecamente: EMC XtremIO è concepito per lo scale-out, in altri termini utilizza al meglio più controller per fornire prestazioni lineari che migliorano man mano che aumenta la capacità nell'array. Uno degli obiettivi progettuali fondamentali di EMC XtremIO è quello di "mantenere un'architettura intrinsecamente bilanciata": l'array deve sfruttare tutte le risorse in modo uniforme, sempre. EMC XtremIO consegue tale obiettivo distribuendo il carico di lavoro dell'array a tutti i controller, per evitare aree sensibili e processi di ribilanciamento backend. 10

11 Ecco alcune delle principali funzionalità di EMC XtremIO: Prestazioni scalabili EMC XtremIO è stato progettato per lo scale-out per poter rispondere alle richieste future in termini di prestazioni e capacità, non solo per applicazioni nuove ma anche per quelle già implementate. L'architettura di EMC XtremIO consente di incrementare prestazioni e capacità mediante l'aggiunta di fondamenta (X-Brick), pur mantenendo un unico punto di gestione e bilanciando le risorse in tutto il sistema. High Availability Evitare la perdita di dati e garantire il servizio in caso di molteplici guasti è una delle funzionalità core dell'architettura di EMC XtremIO. Dal punto di vista dell'hardware, nessun componente costituisce un single point of failure. Ciascun X-Brick è dotato di una doppia fonte di alimentazione. Il sistema dispone inoltre di due Battery Backup Unit e due porte per rete e dati. L'ingresso dell'alimentazione e i diversi percorsi dei dati vengono monitorati costantemente, di modo che qualsiasi guasto avvii un tentativo di ripristino o un failover. L'architettura software è costruita in modo analogo. Ogni singola informazione che non viene confermata nell'unità SSD viene conservata in più sedi, dette journal. Ciascun modulo software dispone del proprio journal, che non risiede nello stesso storage controller e può essere utilizzato per ripristinare i dati in caso di guasti imprevisti. Riduzione dei dati in linea EMC XtremIO deduplica i dati automaticamente e globalmente non appena vengono immessi nel sistema. In questo modo si riduce la quantità di dati scritti nella memoria Flash, aumentando la durata dei supporti e riducendo i costi. La riduzione dei dati avviene in tempo reale e non come operazione postelaborazione. EMC XtremIO non comporta processi in background che consumano risorse o operazioni di lettura/scrittura aggiuntive (associate alla deduplica postelaborazione). Pertanto migliora le prestazioni, utilizza in modo efficace le risorse disponibili allocate per le operazioni I/O dell'host e migliora la durata della memoria Flash. Snapshot EMC XtremIO Le snapshot di EMC XtremIO sono strettamente integrate nell'architettura dell'array EMC XtremIO. La loro implementazione è basata interamente sui metadati e sfrutta le funzionalità di riduzione dei dati dell'array per impedire che i dati vengano copiati all'interno dell'array. Le snapshot di EMC XtremIO si avvantaggiano dei metadati in memoria e dei metadati a due fasi. Usufruiscono inoltre di una struttura di dati efficace in grado di supportare la creazione rapida di una snapshot che offra le stesse prestazioni dei volumi di produzione, sia nelle operazioni di lettura che di scrittura e indipendentemente dal livello di espansione o profondità della sua struttura ad albero. Gli use case di database seguenti possono trarre vantaggio dalla snapshot di EMC XtremIO: Backup di database: con la creazione di snapshot delle LUN di database e il loro mounting in un backup server dedicato, i server di produzione vengono alleggeriti dalle operazioni di backup e possono impiegare in modo efficace le risorse per l'elaborazione aziendale. 11

12 Protezione rispetto al danneggiamento dei dati logici: la creazione di più snapshot in brevi intervalli di tempo consente di ripristinare i dati logici da tali snapshot. La creazione di snapshot non si traduce in un ulteriore utilizzo della memoria Flash o dei metadati, a meno che nelle snapshot non vengano scritti dati univoci diversi da zero. Ciò consente agli utenti di generare snapshot con maggiore frequenza e in modo più efficiente. Provisioning rapido dell'ambiente di test/sviluppo: la creazione e il mounting della snapshot delle LUN del database di produzione nel server di test/sviluppo rendono possibile il provisioning rapido delle copie esatte del database di produzione a scopo di test/sviluppo o altre finalità. Ripartizione del carico di elaborazione: le operazioni di data warehouse, come estrazione, trasformazione e caricamento (in breve: ETL) e analisi in tempo pressoché reale, traggono vantaggio dalla creazione e il mounting delle snapshot delle LUN di database nel server non di produzione. Queste snapshot consentono l'accesso rapido a nuove copie dei dati di produzione. Nota: sebbene questa soluzione sia pensata per i database Oracle, la funzionalità delle snapshot è ugualmente utile per database diversi da Oracle così come per applicazioni diverse dai database. Supporto VMware VAAI EMC XtremIO è del tutto integrato con vsphere per mezzo di vsphere VAAI per il provisioning e la clonazione di virtual machine, il provisioning di dischi di virtual machine (VMDK) e l'implementazione di ambienti di virtualizzazione su larga scala. EMC XtremIO fornisce prestazioni elevate, tempi di risposta a bassa latenza e tempi di provisioning contenuti per tutte le scelte di provisioning dello storage a livello VMDK. EMC XtremIO supporta la primitiva block zero di VAAI e scrive i blocchi azzerati in un modo tale da rimuovere gli effetti negativi sulle prestazioni del provisioning di volumi EZT per dischi virtuali. Oltre alla primitiva block zero, EMC XtremIO supporta anche altre primitive di VAAI, come XCOPY, ATS, UNMAP e thin provisioning. Di conseguenza il sistema EMC XtremIO scarica varie attività di storage management di VMware, rendendo possibile una flessibilità senza precedenti nel data center: Configurare e formattare rapidamente volumi VMFS di ogni dimensione. Sfruttare datastore di grandi dimensioni per una gestione semplificata. Creare rapidamente nuovi datastore. Clonare all'istante virtual machine e vapp, con implementazioni in massa di centinaia di nuove virtual machine nel giro di minuti. Solo EMC XtremIO è in grado di supportare queste funzionalità, grazie alla sua potente combinazione di deduplica in linea, metadati in memoria e supporto di VAAI. Per una descrizione più particolareggiata delle funzionalità di EMC XtremIO, fare riferimento al white paper Introduzione a EMC XtremIO Storage Array VMware vsphere Il livello di virtualizzazione separa l'applicazione dalle risorse fisiche sottostanti. Ciò offre maggiore flessibilità nell'apl, eliminando il tempo di inattività dell'hardware dovuto a interventi di manutenzione e a modifiche al sistema fisico senza influire sulle applicazioni ospitate. In uno use case di virtualizzazione 12

13 server, questo livello permette a più virtual machine indipendenti di condividere lo stesso hardware fisico. VMware vsphere è una piattaforma di virtualizzazione completa e affidabile; virtualizza applicazioni business-critical con pool di risorse dinamiche garantendo livelli senza precedenti di flessibilità e affidabilità. Trasforma le risorse fisiche di un computer virtualizzando la CPU, la RAM, il disco rigido e il controller di rete. Questa trasformazione consente di creare virtual machine perfettamente funzionali che eseguono applicazioni e sistemi operativi incapsulati e isolati. VMware vcenter VMware vcenter è un sistema di gestione centralizzata per una virtual infrastructure VMware. Fornisce un'unica interfaccia, accessibile da più dispositivi, per tutti gli aspetti relativi al monitoraggio, alla gestione e alla manutenzione di una virtual infrastructure. VMware vcenter gestisce inoltre alcune funzionalità avanzate di una virtual infrastructure VMware quali vsphere HA, VMware vsphere Distributed Resource Scheduling (DRS), VMware vmotion e VMware Update Manager. EMC PowerPath/VE Oracle Database 11g Enterprise Edition Oracle RAC 11g R2 EMC PowerPath/Virtual Edition (VE) for vsphere presenta funzionalità multipath che ottimizzano gli ambienti virtuali di vsphere. PowerPath/VE è installato come modulo kernel sull'host VMware ESXi e funge da plug-in di multipath (MPP) che fornisce agli host ESXi funzionalità avanzate di gestione dei percorsi e bilanciamento del carico. Oracle Database 11g Enterprise Edition offre prestazioni, scalabilità, sicurezza e affidabilità per una gamma di server in cluster o singoli con sistema operativo Windows, Linux o UNIX. Oracle Database 11g Enterprise Edition supporta funzionalità avanzate, incluse o acquistabili come opzioni a un costo aggiuntivo, che non sono disponibili con Oracle Database 11g R2 Standard Edition. Tra queste sono incluse funzionalità di protezione, ad esempio Virtual Private Database, e opzioni per il data warehousing, come il partizionamento e l'analisi avanzata. In Oracle RAC 11g R2, Oracle Grid Infrastructure riunisce Oracle Automatic Storage Management (ASM) e Oracle Clusterware in un unico set di file binari, separati dal software del database. Questa infrastruttura fornisce ora tutti i servizi di cluster e storage necessari per eseguire un database Oracle RAC-enabled. Oracle ASM Oracle ASM è un disk manager e file system di database integrato con riconoscimento di cluster. Le funzionalità di gestione del volume e del file system di ASM sono integrate con il kernel del database Oracle. In Oracle RAC 11g R2, ASM è stato inoltre esteso in modo da includere il supporto per Oracle Cluster Registry (OCR) e l'inserimento dei file di votazione nei gruppi di dischi ASM. Oracle Clusterware Oracle Clusterware è una soluzione di gestione dei cluster portatile integrata con il database Oracle. Fornisce l'infrastruttura necessaria per eseguire Oracle RAC, compresi Cluster Management Services e High Availability Services. La si può utilizzare anche per applicare la high availability ad applicazioni non Oracle all'interno del cluster. 13

14 Architettura della soluzione Panoramica Questa sezione descrive l'architettura della soluzione. La soluzione assicura un rapporto ottimale costi/prestazioni per gli ambienti Oracle con applicazioni mission-critical. Il database Oracle viene implementato come database RAC a quattro nodi virtualizzato in uno storage array EMC XtremIO costituito da due X-Brick di XtremIO. Diagramma dell'architettura La Figura 3 mostra il layout della soluzione. Figura 3. Architettura della soluzione L'architettura è composta da: Livello di elaborazione: comprende quattro server che utilizzano in totale 32 core con processori da 2,9 GHz e complessivamente 2 TB di RAM. Il server, montato su rack, rende possibile un approccio dalle prestazioni elevate, consolidato e virtualizzato a un'infrastruttura Oracle, il che si traduce in un'implementazione flessibile che non necessita di modifiche alle applicazioni. Livello di rete: comprende due switch IP e due switch SAN di classe director, che abbiamo 1 configurato per ottenere una larghezza di banda attiva da 108 GB/s. Gli switch SAN sono pensati per l'implementazione in reti di storage che supportano data center virtualizzati e cloud di livello aziendale. 1 In questo white paper, la prima persona plurale si riferisce al team di engineering di EMC Solutions che ha convalidato la soluzione. 14

15 Livello di storage: comprende due array X-Brick (12U) con 14,94 TB di capacità fisica utilizzabile. I server sono installati con vsphere e configurati come un cluster VMware ESXi. In tale cluster ESXi, che esegue un database Oracle RAC a quattro nodi, sono state create quattro virtual machine. Abbiamo esaminato le prestazioni eseguendo separatamente nel database Oracle RAC carichi di lavoro OLTP e di data warehouse (DW). Risorse hardware La Tabella 1 contiene l'elenco delle risorse hardware utilizzate nella soluzione. Tabella 1. Risorse hardware Hardware Quantità Configurazione Storage array 1 Array EMC XtremIO composto da due X-Brick Server 4 Processori da 8 core, 2,9 GHz e 512 GB di RAM, con: 1 scheda NIC da 1 Gb Ethernet (GbE) 1 scheda NIC da 10 GbE Switch LAN 2 10 GbE Switch SAN 2 FC Risorse software La Tabella 2 contiene l'elenco delle risorse software utilizzate in questa soluzione. Tabella 2. Risorse software Software Versione Note VMware vsphere 5.0 Hypervisor contenente tutte le virtual machine VMware vcenter 5.1 vsphere Manager Red Hat Enterprise Linux 6.3 Sistema operativo per database server Oracle Database 11g Release 2 Oracle Grid Infrastructure 11g Release 2 Enterprise Edition Enterprise Edition Database Clusterware con ASM per la gestione del volume Silly Little Oracle Benchmark (SLOB) 2 Strumento di benchmark per OLTP XIOS 2.2 SP3 Sistema operativo per EMC XtremIO 15

16 Livello di storage: EMC XtremIO Struttura a cluster EMC XtremIO è concepito come cluster scale-out ottimizzato per Flash che aggiunge capacità e prestazioni in modo lineare per soddisfare qualsiasi esigenza di storage. Ciascun X-Brick dispone di controller di storage con high availability e completamente active/active, senza single point of failure. È possibile aggiungere ulteriori X-Brick a un sistema esistente, collegarli su un backbone di rete ridondante, con high availability e latenza bassissima. In un sistema di questo tipo, le prestazioni cambiano in modo lineare mentre la latenza resta costantemente bassa. Il sistema operativo per EMC XtremIO (XIOS) gestisce cluster di storage e fornisce le funzionalità seguenti: Si assicura che tutte le unità a stato solido (SSD) del cluster ricevano carichi uniformi per fornire le migliori prestazioni possibili e la resistenza richiesta in caso di carichi di lavoro importanti durante l'intero ciclo di vita dell'array. Elimina la necessità di eseguire le complesse fasi di configurazione degli array tradizionali. Non è necessario impostare livelli RAID, determinare le dimensioni di gruppi di unità, impostare le ampiezze degli stripe, configurare le policy di inserimento nella cache, creare aggregazioni o eseguire qualsiasi altra configurazione manuale. Configura i volumi automaticamente e in modo ottimale e si assicura che le prestazioni di I/O nei volumi e nei dataset esistenti aumentino automaticamente durante lo scale-out di un cluster. Riduzione dei dati in linea L'All-Flash array EMC XtremIO esegue la deduplica dei dati in linea in base a un algoritmo che si accerta che ciascun blocco di dati archiviato nell'array non corrisponda a contenuto esistente. Il risultato è che in fase di acquisizione ogni I/O di storage viene deduplicato in tempo reale e solo blocchi univoci vengono scritti nel Flash storage. In EMC XtremIO, inoltre, la deduplica favorisce le prestazioni, poiché i cicli di I/O delle SSD non vengono mai utilizzati completamente con la scrittura di blocchi duplicati o con l'elaborazione di dati non sottoposti a deduplica. In tal modo si preserva la funzionalità di I/O massima riservandola alle richieste degli host. Quando la modalità di log di archivio è abilitata, se un file di log di redo online è pieno, il processo di archiviazione copia i dati di redo da tale file al file di log di archivio di destinazione. Il log di redo pieno non è disponibile per la scrittura da parte del processo di scrittura su log fino al completamento dell'archiviazione. Poiché il log di archivio è una copia esatta del log di redo online, l'array non esegue operazioni di I/O di scrittura fisica nelle SDD back-end; al contrario, invia aggiornamenti ai puntatori in memoria e l'operazione di scrittura viene immediatamente completata. Una volta che il processo di scrittura su log (LGWR) ha terminato di scrivere i nuovi dati di redo nel file di log di redo online da archiviare, il puntatore in memoria del file di log di redo online viene aggiornato e punta ai blocchi di redo fisici appena allocati nei quali sono archiviati i dati di redo appena scritti. Il puntatore in memoria del file di log di redo archiviato è intatto, il che significa che i blocchi fisici utilizzati dal file di log di redo archiviato non sono obsoleti purché esistano nel log di archivio di destinazione. 16

17 EMC XtremIO fornisce inoltre una cache sensibile alla deduplica, in base alla quale i blocchi che vengono conservati nella cache possono essere resi disponibili per qualsiasi riferimento logico a tali blocchi. La cache sensibile alla deduplica, unita alla deduplica in linea, riduce sensibilmente le latenze per il trattamento di situazioni complesse, come gli avvii simultanei di virtual machine, garantendo sempre un accesso ai dati inferiore a un millisecondo. Thin provisioning Protezione dai guasti Unitamente a prestazioni elevate, EMC XtremIO offre funzionalità di thin provisioning per allocare capacità on-demand in base alle esigenze delle applicazioni, senza operazioni successive al recupero né impatti sulle prestazioni di I/O su array e storage. Il thin provisioning di EMC XtremIO è inoltre dettagliato, la capacità viene infatti allocata in blocchi per garantire un uso parsimonioso dello storage della capacità Flash, coerentemente con il modo in cui vsphere utilizza le dimensioni dei blocchi di I/O. EMC XtremIO fornisce affidabilità e availability grazie a componenti completamente ridondanti e alla capacità di tollerarne i guasti senza interrompere il servizio. EMC XtremIO comprende le funzionalità di protezione dai guasti seguenti: Doppia fonte di alimentazione in controller e Disk Array Enclosure (DAE) per far fronte a una interruzione dell'alimentazione mantenendo controller/dae in servizio Controller active/active ridondanti per far fronte ai guasti dei controllor Moduli di interconnessione SAS ridondanti nei DAE Link di comunicazione tra controller ridondanti Molteplici connessioni host con funzionalità multipath per sopravvivere a errori di percorso XDP per la tolleranza a molteplici guasti SSD Più tecniche per garantire l'integrità dei dati iniziale e continua La progettazione basata su fault tolerance è l'ideale per implementare sistemi cluster con high availability come Oracle RAC 11g. Scalabilità Per progettazione, gli storage cluster di EMC XtremIO sono scale-out e interamente distribuiti e ciò conferisce flessibilità all'infrastruttura con incrementi lineari sia a livello di capacità sia a livello di prestazioni. EMC XtremIO si serve di un approccio basato su elementi modulari, in virtù del quale l'array viene ampliato con X-Brick aggiuntivi. EMC XtremIO rende possibile l'accesso agli host utilizzando controller active/active N-way per il dimensionamento lineare delle prestazioni e della capacità, assicurando un supporto semplificato ad ambienti virtualizzati in espansione. Di conseguenza, a mano a mano che la capacità dell'array aumenta, aumentano anche le prestazioni con l'aggiunta di controller di storage a latenza costante. Operazioni sui metadati in memoria Il cluster EMC XtremIO distribuisce i metadati in modo uniforme tra tutti i controller dello storage, mantenendoli in memoria durante la fase di esecuzione. I metadati sono protetti nelle unità SSD, per consentire all'array di tollerare i guasti e le interruzioni di alimentazione, ma durante le normali operazioni tutte le 17

18 ricerche nei metadati sono basate sulla memoria. Ciò è possibile solo segmentando le tabelle di metadati e suddividendole in modo uniforme tra tutti i controller dello storage. Al contrario, una struttura basata su due controller potrebbe non disporre di RAM sufficiente per archiviare tutti i metadati nella memoria e richiederebbe il destaging nella memoria Flash di grandi quantità di metadati, con relativo peggioramento delle prestazioni. Insieme, i metadati in memoria e l'esclusivo modello di deduplica in linea di EMC XtremIO forniscono ai data center virtualizzati funzionalità senza precedenti. EMC XtremIO Management Server EMC XtremIO Management Server (XMS) consente di controllare e gestire il sistema. Le funzionalità di XMS sono le seguenti: Inizializzazione e formattazione di nuovi sistemi Monitoraggio dello stato e degli eventi del sistema Monitoraggio delle prestazioni del sistema Gestione di un database cronologico con le statistiche delle prestazioni Fornitura di servizi GUI e CLI ai client Implementazione di operazioni di gestione dei volumi e protezione dei dati Manutenzione del sistema (arresto, avvio e riavvio) Si accede a XMS grazie all'interfaccia grafica intuitiva preinstallata, XtremIO Storage Management Application (XSMA). XMS si collega alle porte di gestione ubicate sui controller di storage X-Brick mediante protocollo TCP/IP. Il cluster EMC XtremIO serve lo storage anche se XMS è scollegato. XMS viene implementato come virtual machine nell'ambiente di gestione del sistema, costruito su un cluster VMware HA. Ciò significa che la virtual machine XMS è in grado di ripartire velocemente in caso di guasti. Se nell'ambiente in uso non esiste virtualizzazione, un server fisico può assolvere le funzioni di un XMS. Configurazione dello storage Per questa soluzione, l'array EMC XtremIO viene implementato con due X-Brick, interconnessi per mezzo di switch QDR InfiniBand da 40 Gb/s incorporati e ridondanti che forniscono connettività back-end tra i controller dello storage. Tutto ciò garantisce una rete con high availability e latenza bassissima. L'array EMC XtremIO di questo test contiene cinquanta SSD da 400 GB configurate con XDP che assicurano una capacità fisica di 14,94 TB, come illustrato nella Figura 4. 18

19 Figura 4. Interfaccia grafica di XtremIO - Pannello Storage Progettazione dello storage La progettazione tradizionale dello storage per Oracle Database comporta la creazione di più RAID group di diversi tipi di unità, ciascuno con livelli diversi di protezione e distribuiti tra molteplici controller. Con EMC XtremIO tutte le unità sono poste sotto la protezione di XDP e i dati contenuti nell'array vengono distribuiti automaticamente tra gli X-Brick per garantire prestazioni omogenee e livelli equivalenti di usura della memoria Flash. In genere i database generano due tipi di I/O: I/O casuali e I/O sequenziali. Con EMC XtremIO gli I/O vengono trattati allo stesso modo poiché i dati vengono ordinati casualmente e distribuiti in modo bilanciato in tutto l'array. Per questa soluzione le dimensioni del volume sono standardizzate in base all'uso dei dati, come illustrato nella Tabella 3. Tabella 3. Progettazione dello storage Oracle in XtremIO X-Brick Scopo del volume Dischi Oracle ASM per file di dati 700 Dischi Oracle ASM per log di redo 40 Dimensione (GB) Dischi Oracle ASM per file Cluster Ready Service (file di dischi di votazione e di Oracle Cluster Registry) Dischi Oracle ASM per Oracle Automatic Storage Management Cluster File System (ACFS) per il caricamento dati di file Per il database OLTP, i volumi sono stati creati e presentati ai server ESXi per l'uso con Oracle Database 11g, come illustrato nella Tabella 4. 19

20 Tabella 4. Assegnazione di volumi/lun per un database OLTP Nome cartella Dimensioni del volume (GB) Numero di volumi Gruppo di dischi ASM Ridondanza gruppo di dischi ASM Numero di initiator group Dati DATA Esterno 4 Log REDO Esterno 4 CRS CRS Esterno 4 Provisioning di LUN In EMC XtremIO il provisioning di LUN è semplice e diretto. È possibile creare LUN e presentarle ai server con pochi clic del mouse sulla console di gestione dell'array EMC XtremIO. I passaggi seguenti spiegano come creare LUN e mapparle agli initiator. 1. Sulla console di gestione dell'array EMC XtremIO, passare al tag Configuration, fare clic su Add, specificare nome e dimensioni delle LUN nella casella pop-up e fare clic su Next come illustrato nella Figura 5. Figura 5. Avvio della creazione delle LUN e indicazione di nome e dimensioni 2. Selezionare una cartella superiore per le LUN e fare clic su Finish, come illustrato nella Figura 6. 20

21 Figura 6. Indicazione della cartella delle LUN 3. Selezionare le LUN appena create e gli initiator group, quindi fare clic su Map All come illustrato nella Figura 7. Figura 7. Associazione delle LUN agli initiator group 4. Fare clic su Apply. Tutte le LUN create vengono associate agli initiator group, come illustrato nella Figura 8. Figura 8. Associazione delle LUN 5. Terminata l'associazione delle LUN appena create agli initiator, eseguire una nuova ricerca nelle schede di storage negli host EXSi per fare in modo che le LUN siano visibili. 21

22 La Figura 9 mostra i volumi da Data11 a Data18 raggruppati sotto la cartella Data. Questi volumi comprendono il gruppo di dischi ASM +DATA per il database OLTP. In questa soluzione un singolo initiator group comprende un solo server fisico e le relative porte FC. Il volume Data11 viene presentato come una LUN e mappato a tutti e quattro gli initiator group. Figura 9. Mapping di volume/lun ai server eseguito dall'interfaccia grafica di EMC XtremIO Relativamente al database DW, i volumi sono creati e raggruppati in cartelle come evidenziato nella Tabella 5. Ciascun volume viene presentato come una LUN agli initiator group illustrati nella Figura 9. Tabella 5. Progettazione del gruppo di dischi ASM per il database DW Nome cartella Dimensioni del volume (GB) Numero di volumi Gruppo di dischi ASM Ridondanza del gruppo di dischi ASM Numero di initiator group DWDATA DATA Esterno 4 DWLog REDO Esterno 4 DWCRS CRS Esterno 4 DWACFS CSV Esterno 4 22

23 Layer di rete Panoramica Best practice per SAN Best practice per la rete IP Best practice per la rete vsphere Questa sezione descrive brevemente le best practice utilizzate nella soluzione per la configurazione di SAN e della rete IP e per la configurazione di una rete di server ESXi. Quando si implementa una soluzione cluster virtualizzata, come ad esempio Oracle RAC, EMC consiglia di prendere in considerazione tanto la ridondanza di elaborazione quanto quella di rete quando si progetta la rete per la fault tolerance. EMC consiglia di rispettare le seguenti best practice per SAN: Utilizzare più HBA nei server ESXi e due switch SAN per fornire più percorsi tra gli host e il cluster XtremIO. Eseguire lo zoning di ciascuna porta FC dei database server rispetto alle porte sugli X-Brick di XtremIO a fini di High Availability e prestazioni. Utilizzare un software di gestione dei percorsi e di multipathing dinamico, come PowerPath/VE, sugli host per abilitare il processo di failover su percorsi alternativi e garantire il bilanciamento del carico. Se la gestione dei percorsi e il software di multipathing dinamico non vengono utilizzati, si consiglia di configurare il multipathing active/active con round-robin per la policy di selezione percorso negli host ESXi. EMC consiglia di rispettare le seguenti best practice per la rete IP: Utilizzare più switch e schede di rete per la ridondanza di rete. Utilizzare 10 GbE per la connessione di rete, se disponibile. Utilizzare LAN virtuali (VLAN) per raggruppare in modo logico i dispositivi che si trovano su segmenti di rete o sottoreti differenti. Abilitare e configurare frame Jumbo 2 su tutto lo stack fisico o virtuale per le reti di storage 10 GbE. Le reti negli ambienti virtuali e fisici utilizzano gli stessi concetti e molte best practice valgono in entrambi i casi. Sono tuttavia valide altre considerazioni per la segmentazione del traffico, la availability e il throughput durante la virtualizzazione. Questa soluzione è stata messa a punto per gestire in modo efficiente più reti e la ridondanza delle schede di rete sugli host ESXi. Di seguito sono riportate le principali linee guida delle best practice: Isolare il traffico dell'infrastruttura da quello delle virtual machine per garantire la sicurezza. Utilizzare la famiglia VMXNET3 delle schede di rete paravirtualizzate. Aggregare schede di rete fisiche per ottenere ridondanza di rete e prestazioni. Ad esempio: utilizzare coppie di schede NIC fisiche per server/vswitch e collegare ciascuna scheda NIC fisica a switch fisici separati. Per ulteriori informazioni sul networking con vsphere, fare riferimento alle istruzioni in VMware vsphere Networking. 2 Dimensioni MTU (Maximum Transfer Unit) superiori a byte vengono definite frame Jumbo. I frame Jumbo richiedono Gigabit Ethernet nell'intera infrastruttura di rete, inclusi server, switch e database server. 23

24 Livello di elaborazione Panoramica La scelta di una piattaforma server per un'infrastruttura virtualizzata è basata sia sulla supportabilità della piattaforma che sui requisiti tecnici dell'ambiente. Negli ambienti di produzione i server devono disporre di: Memoria e core sufficienti per supportare il numero e il carico di lavoro richiesti delle virtual machine Sufficiente connettività, sia Ethernet che FC, per assicurare connettività ridondante agli switch IP e della rete di storage Capacità sufficiente per resistere a un guasto server per supportare il failover delle virtual machine In questo ambiente di test abbiamo usato quattro server fisici configurati come cluster vsphere HA in ciascuno dei quali viene eseguito un server vsphere ESXi. Abbiamo quindi configurato quattro virtual machine per creare un'implementazione del database Oracle RAC virtualizzato a quattro nodi. Il supporto per Oracle Database 11g R2 e versioni successive è completo se i database sono implementati nella tecnologia vsphere ESXi 3. Ciò include l'implementazione di una configurazione Oracle RAC. Risorse di storage ed elaborazione EMC consiglia di implementare le seguenti best practice per le risorse di elaborazione di VMware, come viene spiegato nel documento Oracle Databases on VMware Best Practices Guide: Nei server ESXi utilizzare l'architettura informatica NUMA (Non-Uniform Memory Access), in cui l'accesso alla memoria situata più vicino a un particolare processore avviene con un ritardo minore rispetto alla memoria situata a distanza maggiore da tale processore. Allocare la vram in una virtual machine in modo che sia minore o uguale alla memoria locale a cui accede il nodo NUMA (processore). Installare VMware Tools, che include varie utility che aumentano le prestazioni del sistema operativo guest della virtual machine e migliorano la gestione della virtual machine. Allocare la vram in modo che sia almeno il doppio delle dimensioni della SGA (System Global Area) di Oracle. Configurare le prenotazioni di memoria della virtual machine in modo che abbiano come minimo le stesse dimensioni della SGA di Oracle e dell'overhead del sistema operativo. Utilizzare più controller SCSI paravirtualizzati (o PVSCSI) per le virtual machine dei database. L'impiego di più controller SCSI virtuali consente di eseguire numerose operazioni di I/O parallele all'interno del sistema operativo guest. Configurare il controller PVSCSI per i dischi nei quali vengono memorizzati i file di dati di database. Isolare il traffico di I/O del log di redo Oracle dal traffico di I/O dei file di dati per mezzo di controller SCSI virtuali distinti. Come best practice, è possibile utilizzare un controller per il sistema operativo e LUN di file 3 Nel documento My Oracle Support Doc ID si definisce la policy di supporto VMware di Oracle. 24

25 swap, un altro controller per le LUN del file di log di redo del database e uno o più controller aggiuntivi per le LUN dei file di dati del database. Configurare Huge Pages nel sistema operativo guest. L'impiego di Huge Pages si traduce in un overhead ridotto della gestione della memoria e in prestazioni maggiori dell'hypervisor. Aumentare la profondità della coda sia per Host Bus Adapter che per il controller SCSI allo scopo di aumentare il numero di IO paralleli nello storage array. Per ulteriori informazioni sulla regolazione della profondità della coda, fare riferimento all'articolo della knowledgebase di VMware. Virtualizzazione Virtualizzazione della rete In ciascun server ESXi abbiamo creato due vswitch standard con una configurazione comune, come indicato nella Tabella 6. Tabella 6. Name vswitch0 vswitch1 Configurazione di vswitch Obiettivo Gestione e traffico pubblico di virtual machine Configurazione di fault tolerance per l'interconnessione di Oracle RAC Abbiamo utilizzato il driver VMXNET3 dalle prestazioni elevate per assegnare due vnic (1 GbE e 10 GbE) a ciascuna virtual machine. Abbiamo mappato la scheda vnic da 1 GbE a vswitch0 per il traffico pubblico e la scheda vnic 10 da GbE a vswitch1 per assicurare il traffico di interconnessione di Oracle RAC. Configurazione dei template delle virtual machine I template VMware riducono al minimo il tempo di implementazione e automatizzano le attività ripetitive di installazione e configurazione per ciascuna virtual machine richiesta. Ricorrendo al template è possibile implementare una virtual machine in cui sistema operativo e utenti di applicazioni sono preconfigurati, dotata inoltre di software configurato e pronto per l'uso che richiede un intervento minimo da parte dell'utente. Le specifiche di personalizzazione archiviate in vcenter semplificano il rollout delle virtual machine. Questi template possono essere utilizzati da una procedura guidata di implementazione, uno strumento di automazione o uno script per creare o modificare automaticamente le impostazioni del server, ad esempio nome server, fuso orario e configurazione di rete, prima di creare la nuova virtual machine. Configurare il template della virtual machine nel client vsphere in base ai requisiti e ai prerequisiti del software Oracle, indicati nella Tabella 7. Tabella 7. Parte CPU Memoria Configurazione dei template delle virtual machine Descrizione 8 vcpu per carico di lavoro OLTP 128 GB Sistema operativo Red Hat Enterprise Linux Server Release 6.3 Kernel el6 25

26 Parte Interfacce di rete virtuali Utente sistema operativo (utente creato e password impostata) Gruppi sistema operativo Software preinstallato Pacchetti RPM installati (in quanto prerequisiti Oracle) Configurazione dischi Descrizione Eth0: rete IP pubblica/di gestione Eth1: riservata all'interconnessione di cluster Nome utente: oracle ID utente: 1101 Gruppo: oinstall Group ID: 1000 Gruppo: dba Group ID: 1031 Oracle Grid Infrastructure (per server standalone) Oracle Database Come specificato nella guida all'installazione di Oracle Disco virtuale da 128 GB per root, /tmp, spazio di swap e i file binari di Oracle 11g R2 Database Dopo l'implementazione delle virtual machine, abbiamo aggiunto il disco per il database storage come raw device mapping (RDM). Abilitazione dell'accesso agli storage device In ogni virtual machine abbiamo aggiunto le LUN per il database storage dall'array EMC XtremIO come RDM e le abbiamo ripartite tra quattro controller PVSCSI per bilanciare le operazioni di I/O, come illustrato nella Figura 10. Figura 10. Configurazione dei dischi nella virtual machine 26

27 Sui controller SCSI abbiamo impostato SCSI Bus Sharing su Physical in modo che le virtual machine avessero accesso diretto e condiviso alle LUN raw dei server ESXi, come illustrato nella Figura 11. Figura 11. Impostazioni di SCSI Bus Sharing 27

28 Database Oracle Panoramica In questa soluzione abbiamo creato un database Oracle OLTP RAC a quattro nodi virtualizzato e un database DW, entrambi con Oracle ASM e Oracle ACFS, su vsphere. In Oracle Database11g, Oracle ASM e Oracle Clusterware sono integrati nella Oracle Grid Infrastructure. ACFS amplia ASM fornendo un file system di journaling resistente, per uso generico e basato su extent. In questa soluzione abbiamo utilizzato ASM per archiviare i file di database e ACFS per archiviare i file CSV per il test di caricamento dei dati. La Figura 12 mostra le istanze ASM del database Oracle OLTP RAC Figura 12. Istanze Oracle ASM Nota: il database utilizzato per il test OLTP o DW è stato configurato con il logging di archivio disattivato per conseguire prestazioni ottimali. Progettazione per lo storage del database OLTP Come indicato nella Tabella 4 a pagina 20, abbiamo usato tre gruppi di dischi ASM per archiviare file di database importanti, tra cui file di dati, file di controllo, file di log di redo online, file di dischi di votazione, file CRS e file temporanei. La ridondanza esterna è stata utilizzata per i gruppi di dischi ASM e le impostazioni predefinite sono state utilizzate per gli attributi dei rimanenti gruppi di dischi ASM. Quando abbiamo creato i gruppi di dischi DATA e REDO, abbiamo impostato l'attributo delle dimensioni di settore su 4 KB per aumentare al massimo le prestazioni di I/O nello storage EMC XtremIO. Abbiamo inoltre impostato le dimensioni di blocco dei file di log di redo online su 4 KB, per essere in linea con le dimensioni di settore dei gruppi di dischi REDO. Layout dei gruppi di dischi Oracle ASM per il database OLTP Nella configurazione sono stati utilizzati vari gruppi di dischi ASM con ridondanza esterna: +CRS contiene la sede di installazione dei file OCR e di votazione. +DATA contiene i file di dati, i file di controllo e i file temporanei. +REDO contiene i file di log di redo online. 28

29 Profilo del database e del carico di lavoro OLTP La Tabella 8 elenca i profili di carico di lavoro e database per ciascun database OLTP della soluzione. Tabella 8. Profilo del carico di lavoro del database per ciascun database OLTP Caratteristiche del profilo Tipo di database Dettagli OLTP Dimensione database Database Oracle Configurazione istanze Profilo del carico di lavoro Dimensioni del blocco di dati 4 TB 11g R2 RAC su ASM sga_max_size= 16 GB Nota: ritenendo che una cache di database di dimensioni maggiori contenga più dati, abbiamo configurato una cache di buffer molto piccola per generare un carico di lavoro di I/O fisici stabile e consistente. Carico di lavoro OLTP simulato da SLOB 8 KB Configurazione del gruppo di dischi ASM per il database DW La Tabella 9 descrive la progettazione del gruppo di dischi ASM utilizzata per il database DW. Come per il layout dei gruppi di dischi ASM per il database OLTP, sono stati creati +DATA e +REDO. È stato creato un ulteriore gruppo di dischi ASM, +CSV, con funzioni di share di rete utilizzando il file system ACFS di Oracle. In questo share ACFS sono archiviati file di dati di tipo flat da caricare nel database. Tabella 9. Mapping dello storage ai gruppi di dischi ASM per l'ambiente di database DW Nome cartella Dimensioni del volume (GB) N. di volumi DATA DATA REDO REDO CSV CSV CRS CRS Nome del gruppo di dischi ASM Profilo del carico di lavoro e del database DW La Tabella 10 descrive dettagliatamente il profilo di database e carico di lavoro della soluzione. Per creare un database DW e generare carichi di lavoro DW, compresi i carichi di lavoro di query e caricamento di dati necessari per la soluzione, abbiamo fatto ricorso a un generatore di carichi di lavoro DW. Tabella 10. Profilo di database e carico di lavoro per ciascun database DW Caratteristiche del profilo Tipo di database Dimensione database Database Oracle Dettagli Data warehouse 8 TB 11g R2 RAC su ASM 29

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