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1 Seminario L Unione bancaria europea Europeans Giornate Bocconi-Boroli sull Europa dedicate ad Achille Boroli 12 ottobre 2015 ore Università Bocconi Aula N03 Piazza Sraffa 13, Milano In collaborazione con

2 IL COMPREHENSIVE ASSESSMENT E L ASSET QUALITY REVIEW 12 ottobre 2015 Prof. Luigi A. Bianchi Università Luigi Bocconi

3 3 IL COMPREHENSIVE ASSESSMENT è l attività di valutazione approfondita del sistema bancario che la BCE e le autorità nazionali competenti (ANC) degli Stati membri hanno svolto ai sensi del Regolamento sul Meccanismo di Vigilanza Unico (Reg. (UE) n. 1024/2013, c.d. Regolamento MVU); è stato condotto conformemente al regolamento CRR (Reg. (UE) 575/2013) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento e alla Direttiva CRD IV; ha avuto essenzialmente funzione preparatoria dell attuazione del MVU, consentendo alla BCE di individuare le banche soggette alla sua diretta vigilanza; si è concluso il 26 ottobre 2014 con la pubblicazione dei risultati.

4 4 LE PRINCIPALI FONTI NORMATIVE Direttiva CRD IV (2013/36/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013) sull accesso all attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento; Regolamento MVU (Reg. (UE) n. 1024/2013 del Consiglio del 15 ottobre 2013) che attribuisce alla BCE compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi. Regolamento Quadro MVU (Reg. (UE) n. 468/2014 della BCE del 16 aprile 2014): ex art. 6, par. 7, Regolamento MVU, istituisce il quadro di cooperazione nell ambito del Meccanismo di Vigilanza Unico tra la BCE e le Autorità Nazionali Competenti (ossia le banche centrali nazionali). Regolamento EBA (Reg. (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 novembre 2010), come modificato dal Reg. (UE) n. 1022/2013, del 22 ottobre 2013 che istituisce l Autorità Europea di Vigilanza (European Banking Authority); Decisione della BCE del 4 febbraio 2014 che individua gli enti creditizi soggetti alla valutazione approfondita.

5 5 IL COMPREHENSIVE ASSESSMENT Il Comprehensive Assessment poggia su tre «pilastri complementari»: 1. Analisi dei rischi a fini di vigilanza 2. Esame della qualità degli attivi (Asset Quality Review) 3. Prova di stress (Stress Test)

6 6 1. ANALISI DEI RISCHI A FINI DI VIGILANZA Ha ad oggetto i fattori di rischio fondamentali dei bilanci bancari, inclusi liquidità, leva finanziaria e finanziamento; incorpora un analisi quantitativa e qualitativa basata su informazioni sia retrospettive che prospettiche; Principali finalità: Valutazione del profilo di rischio intrinseco della banca Valutazione della posizione della banca fra pari Valutazione della vulnerabilità della banca a una serie di fattori esogeni

7 7 2. ESAME DELLA QUALITÀ DEGLI ATTIVI (AQR) Ha ad oggetto la verifica dell attivo dei bilanci bancari al 31 dicembre 2013; è consistito in una revisione della qualità degli attivi bancari allo scopo di verificare se il capitale c.d. «di migliore qualità» delle banche (Common Equity Tier 1, CET 1) fosse adeguato a fronteggiare la rischiosità dei vari attivi (prestiti, titoli, etc.). Tale revisione ha fornito una valutazione circa l accuratezza del valore contabile degli attivi delle banche, fungendo da punto di partenza per la prova di stress. L esame della qualità degli attivi è stato condotto facendo riferimento a definizioni armonizzate (es. definizione EBA di esposizione deteriorate).

8 3. PROVA DI STRESS (STRESS TEST) Si basa sull AQR e lo integra con un analisi prospettica della capacità di assorbimento degli shock da parte delle banche in condizioni di stress: Prova di resistenza delle banche in «condizioni estreme» Ha incluso due simulazioni relative a scenari ipotetici (scenario di base e scenario avverso) per il triennio , volte a «verificare quanto un eventuale drastico peggioramento dello scenario macroeconomico e finanziario nazionale e internazionale potrebbe riflettersi sulla condizione delle banche e quale sovrappiù di capitale sarebbe in tal caso necessario per preservare un adeguato grado di capitalizzazione». Per l Italia è stato particolarmente sfavorevole in quanto ha ipotizzato una grave recessione per l intero triennio e un riacutizzarsi della crisi del debito sovrano (*). (*) Fonte: Banca d Italia Comunicato stampa del 26 ottobre 2014, disponibile sul sito 8

9 9 L ASSET QUALITY REVIEW L AQR è stato svolto in conformità con l «Asset Quality Review Phase 2 Manual» pubblicato dalla BCE nel marzo La revisione della qualità degli attivi riguarda: in bilancio e fuori bilancio (es. impegni di prestito, garanzie e derivati creditizi) 1. LE ESPOSIZIONI verso imprese e al dettaglio verso debitori sovrani e istituzionali (inclusi i mercati interbancari) verso prenditori ubicati in Stati membri partecipanti e non partecipanti al MVU, nonché in Paesi non appartenenti all UE

10 10 L ASSET QUALITY REVIEW (SEGUE) La revisione della qualità degli attivi riguarda: 2. il portafoglio di negoziazione (trading book). 3. il portafoglio creditizio (banking book) 4. tutte le classi di attività (prestiti in sofferenza, prestiti ristrutturati, etc.).

11 11 L ASSET QUALITY REVIEW (SEGUE) La revisione della qualità degli attivi riguarda: Ad esempio: attività disponibili per la vendita; opzione del fair value; 5. Tutte le tipologie di strumenti finanziari investimenti detenuti fino alla scadenza; attività detenute a fini di negoziazione. Verifica svolta in base a un interpretazione conservativa degli IFRS, tenendo conto, ove necessario, dei principi contabili generalmente accettati a livello nazionale. Con particolare attenzione alle attività illiquide, valutate mediante modelli (c.d. attività di terzo livello al fair value).

12 12 L ASSET QUALITY REVIEW (SEGUE) L AQR si svolge in tre fasi: 1. Selezione dei portafogli 2. Esecuzione 3. Raccolta

13 13 L ASSET QUALITY REVIEW (SEGUE) 1. La selezione dei portafogli in base ai rischi si articola a sua volta in due sottofasi: Proposta dal basso verso l alto (bottom-up) Proposta decentrata: le ANC, sulla base dell analisi dei rischi correnti a livello di banche, propongono alla BCE i portafogli da includere nella fase di esecuzione. Selezione dall alto verso il basso (top-down) Analisi accentrata: la BCE analizza criticamente le proposte delle ANC e seleziona i portafogli di rischi in base a una specifica raccolta di dati e a un analisi microfinanziaria.

14 14 L ASSET QUALITY REVIEW (SEGUE) 2. L esecuzione è la fase più complessa e comprende: Convalida dell integrità dei dati Campionamento delle selezioni di portafoglio Esame dei fascicoli in loco Valutazione delle garanzie Ricalcolo degli accantonamenti e delle attività ponderate per il rischio

15 15 L ASSET QUALITY REVIEW (SEGUE) 3. La Raccolta è finalizzata a garantire che i risultati siano coerenti e comparabili fra tutti i portafogli e per tutte le banche significative; consiste nell esercizio finale di assicurazione della qualità degli attivi su base continuativa, benchmarking e verifica a livello centrale.

16 16 L AQR IN NUMERI (*) La valutazione approfondita ha riguardato 130 banche per un valore degli attivi pari a 22 miliardi di Euro, ossia l 81,6% delle attività bancarie nel MVU; è stata condotta l analisi dettagliata di oltre 800 portafogli specifici corrispondenti al 57% delle attività ponderate per il rischio delle banche. All esito dell AQR, gli aggiustamenti aggregati apportati ai valori contabili degli attivi delle banche sono stati pari a 48 miliardi di Euro, importo che confluirà nei bilanci o nei requisiti patrimoniali di vigilanza. Nel complesso sono emerse carenze patrimoniali in 25 banche per un totale di 25 miliardi di Euro. (*) Fonte: BCE, Rapporto aggregato sulla valutazione approfondita. Sintesi, ottobre 2014.

17 17 ESITI DEL COMPREHENSIVE ASSESSMENT Gli esiti del Comprehensive Assessement hanno evidenziato carenze patrimoniali («shortfall») per 9 banche italiane (*) (per 9,7 miliardi complessivi), con riferimento alle prove di stress. Le modalità e i termini di pubblicazione dei risultati da parte di BCE sono stati definiti e comunicati alle banche con appositi manuali, comunicati e note tecniche, a cui si sono aggiunti interventi chiarificatori e integrativi da parte delle ANC. (*) Banco Popolare, Banca Popolare dell Emilia Romagna, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza, Banca Carige, Credito Valtellinese, Banca Monte dei Paschi di Siena e Veneto Banca.

18 18 ESITI DEL COMPREHENSIVE ASSESSMENT Il Comprehensive Assessment ha evidenziato carenze patrimoniali in ipotesi di scenario avverso per due banche italiane: MPS e Banca Carige. A tali banche è stato pertanto chiesto di colmare tali carenze entro 9 mesi dalla pubblicazioni dei risultati (il termine era invece previsto in 6 mesi per il caso dello scenario base). MPS e Banca Carige hanno pertanto approvato e sottoposto alla BCE un piano contenente le misure di rafforzamento patrimoniale (cd. capital plan). In esecuzione di detti piani, sono stati realizzati gli aumenti di capitale in opzione di MPS (per 3 miliardi) e di Banca Carige (per 850 milioni).

19 19 SUPERVISORY REVIEW AND EVALUATION PROCESS Il Comprehensive Assessment è una procedura destinata a svolgersi una volta soltanto, con funzione preliminare rispetto all assunzione dei poteri di vigilanza da parte della BCE, e si è conclusa con gli esiti pubblicati nell ottobre 2014; la Direttiva CRD IV (artt. 97 ss.) ha previsto, però, anche un processo periodico di revisione globale Supervisory Review and Evaluation Process o SREP È condotto su base almeno annua. Obiettivo primario: assicurare che il capitale, la liquidità e la governance interna della banca siano idonei a garantire una sana gestione e la copertura dei rischi.

20 20 SUPERVISORY REVIEW AND EVALUATION PROCESS (SEGUE) L attività di SREP rientra nelle attribuzioni della BCE (art. 4, par. 1, lett. f, Regolamento MVU); l attività di SREP sarà svolta, a partire dalla vigilanza per il 2015 e, quindi, dalle decisioni SREP per il 2016, sulla base di una metodologia comune che attinge all esperienza e alle migliori prassi pregresse delle ANC. All esito delle attività di SREP, la BCE può chiedere agli enti creditizi l adozione di diverse misure finalizzate a una gestione solida e alla copertura dei rischi dell ente che possono incidere anche sulla governance e sulle strategie della banca (ex art. 16, Regolamento MVU).

21 21 SUPERVISORY REVIEW AND EVALUATION PROCESS (SEGUE) Ai sensi dell art. 16 del Regolamento MVU, la BCE può, fra l altro, imporre alle banche: 1. il rafforzamento dei dispositivi, dei processi, dei meccanismi e delle strategie; 2. la presentazione di un capital plan finalizzato a ripristinare la conformità ai requisiti di vigilanza, fissando un termine per la sua attuazione; 3. una politica di accantonamenti specifica; 4. un trattamento specifico delle voci dell attivo di bilancio; 5. restrizioni o limitazioni delle attività, delle operazioni o della rete delle banche; 6. la cessione di attività che presentano rischi eccessivi per la solidità della banca;

22 22 SUPERVISORY REVIEW AND EVALUATION PROCESS (SEGUE) Ai sensi dell art. 16 del Regolamento MVU, la BCE può, fra l altro, imporre alle banche: 1. l utilizzo dell utile netto per rafforzare i fondi propri; 2. limitazioni o divieti alle distribuzioni di dividendi agli azionisti; 3. obblighi di segnalazione supplementari o più frequenti, anche sul capitale e sulle posizioni di liquidità; 4. requisiti specifici in materia di liquidità, comprese restrizioni ai disallineamenti di durata tra le attività e le passività; 5. rimozione in qualsiasi momento di membri dell organo di amministrazione della banca.

23 23 SUPERVISORY REVIEW AND EVALUATION PROCESS (SEGUE) N.B. In considerazione dell entrata in vigore del MVU e dell attività di Comprehensive Assessment, nel corso del 2014 è stata adottata una procedura straordinaria e una tantum di SREP al fine di favorire il trasferimento delle competenze dalle autorità nazionali alla BCE. Le decisioni SREP hanno attinto principalmente ai risultati quantitativi e qualitativi del Comprehensive Assessment e all esame dei capital plan presentati dalle banche a seguito della comunicazione dei risultati del Comprehensive Assessment.

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