Lez. 15 Caso Parmalat. Economia e gestione delle Imprese Industriali avanzato
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- Ilaria Cocco
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1 Lez. 15 Caso Parmalat 1 Economia e gestione delle Imprese Industriali avanzato
2 Cronologia degli eventi ANNI 6O: - costituzione a Collecchio (provincia di Parma) della Dietalat (poi ribattezzata Parmalat). La famiglia Tanzi passa da una piccola produzione locale di salumi alla vendita del latte prima in zona poi a scala planetaria. FASE DI SVILUPPO FATTURATO 1973: 10,3 MLN FATTURATO 1983: 249 MLN intuizioni imprenditoriali: CONTENITORI TETRAPAK TECNOLOGIA UHT ANNI 90: ESPANSIONE ALL ESTERO OPERATIVITA NEL CAMPO DELLA FINANZA INTERNAZIONALE APPROVVIGIONAMENTO RISORSE FINANZIARIE SU MERCATI ESTERI E ATTRIBUZIONE DI FONDI A SOCIETA OFF-SHORE QUOTAZIONE IN BORSA 2
3 Operazioni di investimento Economia e gestione delle Imprese Industriali avanzato ACQUISIZIONI dal 1997: Beatrice food, Ault food, Bonnita holdings, Pauls (circa 700 mln ) PARTECIPAZIONE MAGGIORITARIA PARMA CALCIO COSTITUZIONE PARMATOUR (settore turistico) SETTORE LATTIERO DA CIRIO, ATTRAVERSO SOC. VEICOLO EUROLAT FINANZIAMENTI Ricorso all indebitamento 1 : FINANZIAMENTI DA BANCHE ITALIANE ED ESTERE 2 : RICORSO MERCATO OBBLIGAZIONARIO ( AGOSTO 2004: 32 PRESTITI, PER UN TOTALE DI 7 MLD ) 3
4 Organigramma gruppo nel Economia e gestione delle Imprese Industriali avanzato
5 Uno sguardo al settore del latte Latte UHT elevata concentrazione a livello nazionale Incidenza grande distribuzione Concorrenza di prezzo e differenziazione prodotto Latte fresco concorrenza giocata su prezzo e promozioni Struttura distributiva frammentata e commercializzazione capillare no incidenza grande distribuzione Il latte è un prodotto dal basso margine PARMALAT lancia un innovazione nel settore: POLITICA DI SPONSORIZZAZIONI Grandi campagne promozionali (personaggi dello sport) grazie a cui si crea il MARCHIO Ampliamento gamma di prodotti (yogurt, succhi di frutta e merendine) 5
6 perdite corrette con falsi contabili (operazioni fittizie infragruppo) BONLAT ha ruolo rilevante nella gestione finanziaria del gruppo Parmalat La realtà BONLAT sede sociale isole Cayman (Nessun obbligo di bilanci, solo generici rendiconti periodici) Sorregge le perdite industriali del gruppo mediante acquisti fittizi di licenze e altro. False fatturazioni Licenze Bonlat 6
7 Primi indizi del crack ( ) Viene rifiutata offerta kraft che voleva rilevare il gruppo per 400 mln ingerenza nella gestione finanziaria da parte di Federconsorzi e Monte Paschi di Siena Progetto aquila : parmalat come perno di un polo di imprese agroalimentari e banche Viene meno l appoggio di Federconsorzi e MPS Soluzione: quotazione in borsa: 2 anni di gestione equilibrata nuovi problemi finanziari e nuovi appoggi bancari.. PARMALAT accumula sempre più debiti 7
8 10 MESI DI CRISI - Febbraio Il 26 Parmalat annuncia un bond da 300 milioni rivolto a investitori istituzionali della durata di 7 anni. La Borsa risponde con un crollo del titolo del 9% per mancanza di informativa sull'operazione: l'azienda cancella il bond e ribadisce la propria solidità. -Marzo. Assogestioni bacchetta il gruppo per scarsa comunicazione. Tanzi il 12 annuncia un aumento di capitale da 80 milioni, per rimborsare un bond di fine 2002, da approvare all'assemblea di aprile. Il 26 Fausto Tonna, in seguito al pasticcio del bond di febbraio, lascia l'incarico di direttore finanziario, sostituito da Alberto Ferraris e da Luciano del Soldato, ma rimane nel cda. -Giugno. Sia Philips Pensioenfonds Stichting sia Nextra (Intesa) scendono sotto il 2% del capitale. Il 18 viene emesso un nuovo bond da 300 milioni, interamente comprato da Nextra. 8
9 10 MESI DI CRISI-2 -Settembre. Il gruppo annuncia che non emetterà nel medio periodo obbligazioni convertibili e obbligazioni nel breve periodo da collocare sul mercato retail. Il 15 viene emesso un nuovo bond da 350 milioni interamente sottoscritto da Deutsche Bank. Lo stesso giorno Standard & Poor's rivede al ribasso, da positivo a stabile, l'outlook, confermando invece i rating del gruppo. -3 novembre. Ricapitalizzazione in vista per la Parmalat Spa: gli azionisti vengono convocati in assemblea il 24 dicembre per deliberare un aumento di capitale a pagamento da 400 a 500 milioni di euro. -6 novembre. La Consob, anche sull'onda della vicenda Cirio, chiede al gruppo di chiarire nella prossima trimestrale come intende rimborsare i bond in scadenza da qui al novembre. La Parmalat risponde all'autorità che i bond saranno rimborsati utilizzando la liquidità. 9
10 Epicurum e Buconero Ottobre 2003: fondo Epicurum, presso il quale il gruppo aveva investito somme per oltre 490 mln, contabilizzate come attività finanziarie non costituenti immobilizzazioni. Secondo un documento presentato dai revisori contabili della Grant Thornton e posto alla base della certificazione del bilancio, la società dispone di liquidi pari a 3,95 mld su un conto presso la Bank of America (BoA) ed è la titolare della quota da 490 mln nel suddetto fondo di investimento, anch esso avente sede nelle isole Cayman. Parmalat comunica la volontà di liquidare del tutto il proprio investimento in Epicurum entro il 4 dicembre, procurandosi in tal modo i fondi per rimborsare le obbligazioni in scadenza. Altro affare poco chiaro: la stipula di un associazione in partecipazione con società dal nome emblematico, Buconero. Parmalat dichiara trattarsi di un associazione in partecipazione tra una società del Delaware controllata da Citigroup, e la sede di Lugano di una società italiana, la Geslat, rientrante nel consolidato di Parmalat. In base a tale contratto di associazione la Geslat avrebbe ricevuto dalla Buconero 117 mln, che la stessa avrebbe impiegato in prestiti infra-gruppo. 10
11 DA TANZI A BONDI Il 15 dicembre Calisto Tanzi abbandona ogni carica direttiva all interno della società, affidandone completamente il destino a Bondi, che si dice in grado di tracciare uno schema della situazione economico-finanziaria del gruppo e delle sue affiliate. L arrivo di Bondi coincide con una ripresa del titolo in borsa, ma la situazione precipita, in maniera irrecuperabile, il 18 dicembre, quando Bank of America fa conoscere che il documento, con cui si attestava la presenza su un suo conto di 3,95 miliardi di liquidità, è falso. Tale sconvolgente scoperta fa venir meno il presupposto di tutta la contabilità del gruppo e nello stesso tempo il principale strumento di cui il risanatore intendeva avvalersi per la ristrutturazione. Bondi comunica la falsità del documento alla magistratura e la Consob trasmette esposti alle procure di Milano e Parma. 11
12 La Procedura Parmalat usufruisce della nuova procedura oggetto del Decreto Legge 23 dicembre 2003, intitolato Misure urgenti per la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza. La prima società ad essere ammessa alla procedura è Parmalat Spa in data 24 dicembre 2003; il 30 la procedura è estesa alla Parmalat Finanziaria Spa, alla Lactis Spa e alla Eurolat insieme ad altre quattro società olandesi. Poi 16 soc. Procedura breve: proposta concordato 23 Luglio 2004 autorizzazione del piano di risanamento Costituzione società Assuntore (posseduta da una fondazione) Trasferimento all Assuntore degli asset Conversione dei crediti in capitale di Assuntore tramite Concordato e diversi Recovery ratio Voti favorevoli 71,38% nel 2005 Parmalat è riammessa in Borsa 12
13 Report WebSim ottobre 2005 Oggi Un interessante mix tra appeal speculativo e storia di ristrutturazione Parmalat ritorna in Borsa dopo 2 anni. Con un 2004 chiuso con oltre 3,8 mld eu di vendite la società è leader in Italia nella produzione distribuzione di latte. Parmalat dopo la cura dimagrante che l ha portata a vendere gran parte delle società estere genera oggi la maggior parte del proprio business tra Italia e Canada. Sul fornte della marginalità le cose vanno meno bene. Nonostante i tentativi di ristrutturare l azienda la profittabilità è ancora ben sotto l eccellenza di settore. L Ebitda margin si posiziona al 5,6% (fine 2004) ovvero il 7% prima dei costi di ristrutturazione ben al di sotto dell 8,2% di Granarolo e i margini a doppia cifra dei leader mondiali: Danone, Unilever e Nestlè. Non si tratta comunque necessariamente di un fattore di debolezza visto che Parmalat ha quindi ampi spazi di miglioramento. Il nuovo piano industriale. Secondo gli obiettivi, nel piano formulato tra il commissario Enrico Bondi e la società di consulenza AT Kerney, Parmalat dovrebbe portare l Ebitda alla doppia cifra entro la fine del Un obiettivo che dovrebbe essere raggiunto non solo attraverso un programma di taglio costi interno ma anche con il lancio di nuovi prodotti nell area benessere (sotto il marchio Jeunesse) che sinora è rimasta abbastanza ai margini nei piani di sviluppo della top line. L incognita delle revocatorie e dei risarcimenti. Parmalat nel complesso ha richiesto 28 mld eu di di danni e 7 mld eu di revocatorie nei confronti di istituzioni finanziarie e revisori. Vista l eccezionale portata di queste richieste ma anche l elevate incertezza circa l esito dei procedimenti giudiziari riteniamo che la valutazione di Parmalat possa variare in modo considerevole. Nella nostra stima del valore del titolo abbiamo ipotizzato che il gruppo riuscirà ad ottenere solo il 5% dei risarcimenti e il 10% delle revocatorie. Ciò si traduce il 1,75 mld eu di incasso, il 50% del quale dovrebbe essere distribuito agli azionisti sotto forma di dividendi. A ciò va aggiunto anche il potenziale beneficio delle perdite pregresse pari a 1,9 mld eu. Anche in questo caso tuttavia siamo prudenti e valutiamo un contributo positivo massimo di 150 mln eu (0,075 eu per azione). Appeal speculativo. Il capitale di Parmalat dopo la conversione del debito in azioni è oggi distribuito tra un numero estremamente elevato di investitori. I vecchi obbligazionisti possiedono complessivamente il 52,1% del capitale. Secondo indiscrezioni di stampa diversi operatori dell industria alimentare si sarebbero fatti avanti per rilevare la società dopo la sua quotazione. Ma non solo anche operatori finanziari come i fondi di Private Equity sembrano interessati a rilevare Parmalat. Si tratta di un ipotesi che non ci sorprende ma che prenderà corpo solo dopo che si sarà chiarito il potenziale impatto delle revocatorie e dei risarcimenti. Riteniamo comunque che il titolo meriti in premio per tale ipotesi speculativa. Iniziamo la copertura sul titolo con un giudizio interessante e un target di 3 eu. Parmalat ha molti punti a proprio favore sia di carattere strategico che speculativo. Riteniamo che la società potrà contare nei prossimi mesi su un flusso di notizie positivo sia in termini di risultati economici sia sul fronte di possibili variazioni nell'azionariato. Fonte: elaborazione Websim-Intermonte 13
14 UNA RIFLESSIONE Parmalat non è un evento isolato, ma è emblematico di un capitalismo reso opaco dai conflitti d interesse. Il caso Enron negli Stati Uniti e il caso Parmalat in Italia mettono in crisi i due modelli principali sui quali si è retto il sistema: il capitalismo familiare e quello fondato sulle public company Ambedue i modelli hanno dimostrato il loro lato debole. Il sistema americano si è sempre basato su un modello nel quale prevaleva il potere dei manager e il caso Enron è la dimostrazione che quel modello ha consentito ai manager di utilizzare il loro potere per consumare il conflitto d'interesse. Il caso Parmalat, così come quello Cirio ripropongono un tema molto delicato: la fiducia degli investitori nelle aziende e nelle banche e nel sistema finanziario generale. Il problema è planetario Il tema del conflitto d interessi tra banca e impresa è fondamentale (endemico) 14
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