Progetto Bike sharing e fonti rinnovabili Bando G.U. n. 88 del 16/04/2010

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1 Progetto Bike sharing e fonti rinnovabili Bando G.U. n. 88 del 16/04/2010 Progetto Definitivo ai sensi del D.P.R. 5 ottobre 2010 n. 207 Relazione Descrittiva Committente: Redattore: Consorzio Sviluppo Polesine Viale delle Industrie, 53/B ROVIGO Tel ; Fax R.U.P. ing. A. Moscardi c/o Parco Scientifico Tecnologico VEGA ed. Auriga - via delle Industrie, Marghera (VE) info@eenergiagroup.it Tel ; Fax Progettista ing. S.Chiellino Data: Gennaio 2013 Revisione 00

2 Consorzio Sviluppo Polesine Progetto Definitivo Bike Sharing SOMMARIO 1. PREMESSA QUADRO ILLUSTRATIVO DEL PROGETTO BIKE SHARING Inquadramento del progetto nel contesto della provincia di Rovigo INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO DEL PROGETTO NEL CONTESTO DELLA PROVINCIA DI ROVIGO Parchi Nazionali Riserve Naturali Parchi Naturali Regionali e Interregionali Zone umide Zone soggette a vincolo idrogeologico Indicazioni derivanti dal Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.) Aree soggette a vincolo paesaggistico Aree di interesse storico ed archeologico Rete Natura Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale QUADRO DI INSIEME DEGLI INTERVENTI Descrizione del progetto di bike sharing Opere civili e forniture oggetto del presente bando LOCALIZZAZIONE E DESCRIZIONE PUNTUALE DEGLI INTERVENTI Melara Badia Polesine Lendinara Castelguglielmo Fratta Polesine Arquà Polesine Polesella Canaro Occhiobello Località Santa Maria Maddalena Crespino Ceregnano GRADO DI CANTIERABILITÀ DELL INTERVENTO di 25

3 Consorzio Sviluppo Polesine Progetto Definitivo Bike Sharing 1. PREMESSA Nel mese di ottobre 2010 il Consorzio di Sviluppo del Polesine (di seguito ConSviPo) ha partecipato al Bando indetto dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, denominato Bike sharing e fonti rinnovabili, richiedendo un cofinanziamento per la realizzazione di 11 postazioni, tutte situate nella provincia di Rovigo. Rispetto al progetto presentato sono state apportate alcune variazioni, legate alla diversa localizzazione delle postazioni o all interno dello stesso territorio comunale, o in alcuni casi in comuni diversi da quelli inizialmente previsti. Per tutti i siti comunque verificano le condizioni che hanno caratterizzato lo sviluppo del progetto di bike sharing nel Polesine, e cioè la connotazione fortemente turistica, la connessione della rete di percorsi ciclabili già esistenti, l integrazione con il sistema locale della mobilità per garantire l interscambio tra le diverse modalità di trasporto. Inoltre la scelta delle località dove collocare i ciclo posteggi con le relative postazioni per effettuare la ricarica dei mezzi e le operazioni di registrazione e prelievo delle biciclette, è avvenuta considerando la peculiarità del luogo dal punto di vista turistico e la presenza o meno di postazioni, presidiate e non completamente isolate, dove poter lasciare il proprio mezzo per usufruire del servizio di bike sharing proposto. A seguito di richiesta formale di adesione al progetto da parte di ConSviPo, i comuni che partecipano in via definitiva al progetto e le postazioni per ciascuno di essi sono le seguenti: 1. Arquà Polesine: lungo via Madonnina; 2. Badia Polesine: nel parco retrostante l Abbazia della Vangadizza; 3. Canaro: nel parco antistante la sede municipale, lungo la Strada Provinciale 23; 4. Castelguglielmo: lungo via Aldo Moro, nei pressi dell area attrezzata per camper; 5. Ceregnano: la postazione ricade all interno del territorio comunale di Gavello, che ha ceduto a titolo gratuito un area attrezzata lungo il Canalbianco, presso cui sono presenti posteggi e attracchi fluviali; 6. Crespino: in via G. Marconi, presso l area giochi; 7. Fratta Polesine: nel parcheggio lungo via Pietro Nenni; 8. Lendinara: in via G. Marconi; 9. Melara: in via Rocca, ai piedi dell argine del fiume Po; 10. Occhiobello Santa Maria Maddalena: nell area di sosta attrezzata lungo la Strada Statale 16; 11. Polesella: nel parcheggio a lato del Municipio. La dotazione infrastrutturale totale prevista per attrezzare tali postazioni è la seguente: 11 totem multifunzione per la registrazione degli utenti e la consegna delle smart card; 11 postazioni di ciclo posteggio con 16 stalli per biciclette di cui 8 per la ricarica dei veicoli elettrici e 8 per il posizionamento di biciclette a pedalata muscolare; 77 biciclette elettriche a pedalata assistita, suddivise in 7 biciclette per ciascuna postazione di ciclo posteggio; 11 pensiline per esterni. 3 di 25

4 Consorzio Sviluppo Polesine Progetto Definitivo Bike Sharing 2. QUADRO ILLUSTRATIVO DEL PROGETTO BIKE SHARING 2.1 INQUADRAMENTO DEL PROGETTO NEL CONTESTO DELLA PROVINCIA DI ROVIGO Il Consorzio per lo Sviluppo del Polesine (Agenzia per lo Sviluppo Locale) è un organismo formato da 48 comuni della Provincia di Rovigo (quota maggioritaria), dalla Provincia di Rovigo e dalla Camera di Commercio di Rovigo. I Comuni che ne fanno parte sono: Adria, Ariano nel Polesine, Arquà Polesine, Badia Polesine, Bagnolo Po, Bergantino, Bosaro, Calto, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ceregnano, Corbola, Costa di Rovigo, Crespino, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Gaiba, Gavello, Giacciano con Barucchella, Guardia Veneta, Lendinara, Loreo, Melara, Occhiobello, Papozze, Pettorazza Grimani, Polesella, Pontecchio Polesine, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Rovigo, Salara, San Bellino, San Martino di Venezze, Stienta, Taglio di Po, Trecenta, Villadose, Villa Marzana, Villanova Ghebbo, Villanova Marchesana. Lo scopo del Consorzio è di operare in sinergia con le Istituzioni, le Autonomie Funzionali, le Rappresentanze economiche e sociali per lo sviluppo economico, compatibile con le peculiarità del territorio, e per la crescita sociale del Polesine. Il progetto di bike sharing che il Consorzio per lo Sviluppo del Polesine ha presentato al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l ammissione ai contributi messi a disposizione dal bando Bike sharing e fonti rinnovabili, interessa 11 Comuni dislocati in una fascia molto vasta della Provincia di Rovigo e coinvolge numerose località dell area centrale: Arquà Polesine, Badia Polesine, Canaro, Castelguglielmo, Ceregnano, Crespino, Fratta Polesine, Lendinara, Melara, Occhiobello e Polesella, caratterizzate da pregevole patrimonio ambientale, artistico e culturale. Il Polesine, termine che significa terre emergenti dalle acque, è una realtà contraddistinta dalla presenza dei due più grandi fiumi d Italia, il Po e l Adige, che costituiscono i confini a nord e a sud; è un territorio interamente pianeggiante, che si estende quasi esclusivamente in senso longitudinale, e che, negli ultimi secoli, ha subito cambiamenti dovuti all uomo: l avvento delle bonifiche per il prosciugamento e l introduzione della meccanizzazione nelle operazioni agricole. Oltre che dal Po e dall Adige, la Provincia di Rovigo è poi attraversata longitudinalmente nella parte centrale dall'asta del Tartaro - Canalbianco - Po di Levante che attualmente rappresenta una importante via navigabile. Gli strumenti di pianificazione regionale e provinciale (PTRC del Veneto e PTCP della Provincia di Rovigo) lasciano largo spazio al tema della mobilità lenta promotrice della vivibilità e qualità della vita nel Polesine. La valorizzazione dell ambiente e del paesaggio, infatti, sono i principi cardine che hanno portato alla progettazione di una rete di itinerari talmente fitta da coprire l intero territorio provinciale. L integrazione, inoltre, di tali itinerari ciclabili con i percorsi navigabili ha permesso di favorire una intermodalità tale da incentivare ogni tipo di visitazione del patrimonio paesaggistico - ambientale della Provincia di Rovigo. Inoltre, i principali comuni sono serviti dalla rete ferroviaria, fattore positivo che aumenta i punti di ricettività. Il sistema composto dai percorsi presenti, avvalorato dall intermodalità possibile, permette di creare sinergie interne il territorio, favorendo lo sviluppo locale e la connessione tra i paesi della Provincia di Rovigo. 4 di 25

5 Consorzio Sviluppo Polesine Progetto Definitivo Bike Sharing 3. INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO DEL PROGETTO NEL CONTESTO DELLA PROVINCIA DI ROVIGO In generale tutti gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica concorrono, nel rispetto delle autonomie funzionali, a perseguire il miglioramento delle componenti insediative e paesaggistiche del territorio. Partendo da un inquadramento territoriale dell area su cui sverrà realizzato il progetto in esame, nei prossimi paragrafi vengono analizzati gli strumenti di pianificazione vigenti. La finalità è quella di evidenziare la sussistenza di eventuali criticità o incompatibilità con i vincoli territoriali, ambientali ed urbanistici che insistono sull area di progetto. 3.1 PARCHI NAZIONALI Sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere l intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future. Nel Veneto è presente il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ricadente esternamente rispetto alla Provincia di Rovigo. 3.2 RISERVE NATURALI Sono costituite da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna, ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per la diversità biologica o per la conservazione delle risorse genetiche. Le riserve naturali possono essere statali o regionali in base alla rilevanza degli elementi naturalistici in esse rappresentati. In Provincia di Rovigo è presente la Riserva Naturale Regionale Bocche di Po che ricade esternamente rispetto al territorio interessato dal progetto. 3.3 PARCHI NATURALI REGIONALI E INTERREGIONALI Sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore naturalistico e ambientale, che costituiscono, nell ambito di una o più regioni limitrofe, un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali. Nel Veneto sono presenti 5 Parchi Naturali, di cui solamente il Parco Regionale Veneto del Delta del Po ricade interamente o parzialmente in Provincia di Rovigo. Le aree interessate dalle postazioni di bike sharing sono comunque esterne ai confini di tale Parco. 3.4 ZONE UMIDE Le zone umide di interesse internazionale sono costituite da aree acquitrinose, paludi, torbiere oppure zone naturali o artificiali d'acqua, permanenti o transitorie comprese zone di acqua marina la cui profondità, quando c'è bassa marea, non superi i sei metri che, per le loro caratteristiche, possono 5 di 25

6 Consorzio Sviluppo Polesine Progetto Definitivo Bike Sharing essere considerate di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar siglata il 2 febbraio Nella Provincia di Rovigo non sono presenti zone umide di interesse nazionale. 3.5 ZONE SOGGETTE A VINCOLO IDROGEOLOGICO Il Vincolo Idrogeologico è istituito e normato con il Regio Decreto n del 30 dicembre 1923 e con il Regio Decreto n del 16 maggio Lo scopo principale del Vincolo idrogeologico è quello di preservare l ambiente fisico: non è preclusivo della possibilità di trasformazione o di nuova utilizzazione del territorio, ma mira alla tutela degli interessi pubblici e alla prevenzione del danno pubblico. Nell analisi delle singole postazioni, si riporterà quali di esse siano sottoposte a vincolo idrogeologico o meno. 3.6 INDICAZIONI DERIVANTI DAL PIANO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO (P.A.I.) Il Vincolo Idraulico deriva dall adozione dei Progetti di Piano stralcio per l assetto idrogeologico dei bacini fluviali. La L. 183/1989 Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo ha portato alla suddivisione dell intero territorio nazionale in bacini idrografici classificati in bacini di rilievo nazionale, interregionale e regionale, ed ha stabilito l adozione di Piani di bacino specifici. Su scala nazionale il territorio è suddiviso in sei bacini idrografici, organizzati in altrettante Autorità di Bacino : Po, Tevere, Arno, Adige, Volturno-Liri-Garigliano, Isonzo-Tagliamento-Livenza-Piave-Brenta- Bacchiglione. La legge 3 agosto 1998, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni prevede che le autorità di bacino di rilievo nazionale e interregionale e le regioni per i restanti bacini adottano, ove non si sia già provveduto, piani stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico [ ] che contengano in particolare l'individuazione delle aree a rischio idrogeologico e la perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia nonché le misure medesime. Per ciascuna localizzazione verrà analizzata puntualmente la relativa pericolosità idraulica. 3.7 AREE SOGGETTE A VINCOLO PAESAGGISTICO All articolo 142 del D.Lgs. 42/2004 Codice dei Beni Ambientali e del paesaggio, al comma 1 lett. c), tra le zone soggette a tutela vengono considerati i fiumi, i torrenti, i corsi d acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con R.D n e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 m ciascuna. Nell analisi delle singole postazioni verrà riportata la presenza o meno di vincoli di natura paesaggistica. 3.8 AREE DI INTERESSE STORICO ED ARCHEOLOGICO Dall esame del P.T.R.C., risulta che nelle aree in esame sono presenti zone archeologiche, vincolate ai sensi della L. n. 1089/1939 e L. n. 431/1985, nello specifico nella postazione di Badia Polesine. 6 di 25

7 Consorzio Sviluppo Polesine Progetto Definitivo Bike Sharing 3.9 RETE NATURA 2000 Con la Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee (79/409/CEE) del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici, nota come direttiva Uccelli vengono istituite le ZPS (Zone a Protezione Speciale). Si tratta di aree dotate di habitat indispensabili a garantire la sopravvivenza e la riproduzione degli uccelli selvatici nella loro area di distribuzione. Allo scopo di salvaguardare l integrità di ambienti particolarmente importanti per il mantenimento della biodiversità, il Consiglio della Comunità Europea ha adottato la Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche, nota come direttiva Habitat. Questa direttiva, dispone che lo Stato membro individui dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) con le caratteristiche fissate dagli allegati della direttiva, che insieme alle aree già denominate come zone di protezione speciale (ZPS), vadano a costituire la rete ecologica europea coerente di Zone Speciali di Conservazione (ZSC), denominata Rete Natura Natura 2000 è una rete di aree destinate alla conservazione della biodiversità sul territorio dell Unione Europea per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. Le aree denominate ZSC e ZPS nel loro complesso garantiscono la presenza, il mantenimento e/o il ripristino di habitat e specie del continente europeo, particolarmente minacciati di frammentazione e di estinzione. Dall analisi delle ultime perimetrazioni dei siti di rete Natura 2000 della Provincia di Rovigo, risulta che nelle immediate vicinanze dell area oggetto d indagine si trovano numerosi SIC e ZPS, situati all interno del perimetro dell area del Parco del Delta del Po, e pertanto non interessati dal presente progetto. Si segnala la presenza del SIC IT denominato Delta del Po: tratto terminale e delta veneto, che si sviluppa lungo gli argini del fiume Po, e pertanto coinvolge i comuni di Occhiobello, Canaro, Polesella e Crespino. In tali comuni le aree scelte per il posizionamento della stazione di bike sharing risultano esterne al perimetro delle aree tutelata dalla rete Natura IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Rovigo, è stato approvato con deliberazione n 683 del 17 Aprile 2012 dalla Giunta Regionale Veneta. TITOLO III: SISTEMA AMBIENTALE NATURALE Il Piano, rifacendosi a quanto già definito dalla legge urbanistica regionale sul governo del territorio, persegue: la promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole nel rispetto delle risorse naturali; la tutela del paesaggio rurale; l utilizzo di nuova risorsa territoriale solo quando non esistano alla riorganizzazione del tessuto urbano esistente. 7 di 25

8 Consorzio Sviluppo Polesine Progetto Definitivo Bike Sharing TITOLO IV: SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ La Rete della Mobilità Lenta Il Piano individua nello sviluppo della Rete della mobilità lenta il sistema più adatto di attraversamento e valorizzazione del territorio polesano. Essa risulta essere un insieme di percorsi ed itinerari, integrati da specifiche strutture di servizio, destinati alla visitazione e inseriti in corridoi di pregio paesaggistico e ambientale, lungo i quali si affacciano elementi rilevanti della storia, della cultura e della civiltà del Polesine. Le NTA in particolare propongono una visione integrata degli itinerari ciclabili e navigabili, favorendo le opportunità di interscambio tra le due modalità. Art Obiettivi del Sistema delle Infrastrutture e della Mobilità Il P.T.C.P., in particolare, si propone di: a) migliorare l accessibilità delle persone e delle cose, sia interna sia esterna alla provincia, ai luoghi dell economia, del turismo, dei servizi, della conoscenza, della storia, della natura, del paesaggio, del tempo libero e dello sport; b) connettere il Polesine alla più vasta rete infrastrutturale nazionale ed europea; c) incrementare lo sviluppo e la coesione sociale dei residenti nel territorio; d) favorire l integrazione fra le diverse modalità di trasporto, in particolare tra quello pubblico e quello privato, perseguendo la razionalizzazione delle risorse ed il rispetto della qualità dell ambiente. Art. 45 Individuazione della Rete della mobilità lenta Il P.T.C.P. individua negli elaborati cartografici le reti e gli itinerari della mobilità lenta, distinguendoli in itinerari già utilizzabili, itinerari in corso di realizzazione e proposte di nuovi itinerari, fornendo anche indicazioni dei punti di discontinuità e delle aree su cui realizzare le strutture di servizio e di supporto. Art. 48 Direttive per gli itinerari ciclabili I Comuni, al fine di rendere efficiente la fruizione dei percorsi ciclabili e di incentivare e facilitare l intermodalità, precisano nel proprio strumento urbanistico e nella scala adeguata l ubicazione delle strutture di servizio, quali aree di sosta camper e aree attrezzate per sosta breve dei ciclisti, indicate negli elaborati cartografici del P.T.C.P., eventualmente individuandone di ulteriori rispetto a quelle provinciali. In base a quanto definito dalla Relazione al PTCP ed alle relative NTA, le opere proposte per la realizzazione del sistema di bike sharing nel Polesine, e la relativa posa in opera ed installazione, non costituiscono elemento incompatibile con le disposizioni contenute negli strumenti di pianificazione Provinciale, ed anzi si inseriscono perfettamente nell obiettivo di potenziamento della mobilità lenta, della valorizzazione ed infrastrutturazione territoriale per favorire lo sviluppo sostenibile del territorio. 8 di 25

9 4. QUADRO DI INSIEME DEGLI INTERVENTI 4.1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO DI BIKE SHARING Gli interventi sono localizzati in 11 comuni della provincia di Rovigo a supporto di percorsi ciclabili esistenti e definiti nell ambito della Provincia di Rovigo. I percorsi tra loro creano una rete di itinerari interconnessi, percorribili in diverse direzioni, secondo logiche indefinite stabilite l utilizzatore: gli itinerari principali si sviluppano dall entroterra verso il mare, lungo i fiumi principali che attraversano la provincia, i secondari li intersecano da nord a sud. L interconnettività che caratterizza il sistema di percorsi nella Provincia di Rovigo permette di creare legami nel territorio che avvalorano maggiormente il territorio stesso e concorrono, altresì, allo sviluppo locale del territorio. Il progetto bike sharing che ConSviPo vuole sviluppare si espande lungo alcuni degli itinerari ciclabili già presenti sul territorio e, sfruttando le interconnessioni tra questi, si prefigge di creare una rete di percorsi ciclabili caratterizzati dalla presenza di 11 postazioni di bike sharing integrate con il sistema locale della mobilità per garantire l interscambio tra diverse modalità di trasporto. A questo proposito, la scelta delle località dove collocare i ciclo posteggi con le relative postazioni per effettuare la ricarica dei mezzi e le operazioni di registrazione e prelievo delle biciclette è avvenuta considerando la peculiarità del luogo dal punto di vista turistico e la presenza o meno di postazioni, presidiate e non completamente isolate, dove poter lasciare il proprio mezzo per usufruire del servizio di bike sharing proposto. Il bike sharing presenta, quindi, una chiara connotazione turistica. Tale iniziativa vuole incentivare, non solo l utilizzo di mezzi ecosostenibili per raggiungere le attrazioni turistiche dell area, ma anche a promuovere la ciclabilità in senso lato, ovvero come motivo stesso dello spostamento. In quest ottica, il progetto bike sharing che ConSviPo intende implementare, vuole perseguire i seguenti obiettivi: valorizzare il patrimonio ambientale, artistico e culturale del Polesine; potenziare la rete di percorsi ciclabili esistenti promuovendo il turismo dell area; incentivare gli spostamenti verso modalità ecosostenibili e diffondere la consapevolezza dei benefici nel loro utilizzo; ridurre delle emissioni in atmosfera, poiché il progetto è volto alla riduzione dell uso delle auto per lo spostamento in un territorio vasto; promuovere l integrazione tra diverse modalità di trasporto. Il progetto, inoltre, costituisce una forma di continuità rispetto a quanto realizzato nel Progetto integrato per la valorizzazione turistica del sistema fluviale Sinistra Po in quanto consente di dare valore aggiunto al sistema di percorsi ciclabili che da terra permette di correlare nei diversi ambiti comunali il sistema delle golene, degli attracchi fluviali esistenti e potenziali, con i centri urbani, i beni culturali e i servizi turistici. 9 di 25

10 Il bacino di utenza è costituito principalmente dal segmento turistico, sia di utenti organizzati che da visitatori occasionali. Il sistema, fortemente automatizzato, è studiato in modo tale che: per gli utenti organizzati sia possibile l iscrizione on-line al servizio di bike sharing, da casa prima della partenza. Viene infatti previsto un server/sito consultabile, tramite il quale iscriversi (l iscrizione prevede l assegnazione di una tessera RFID nominale, che una volta iscritti, verrà spedita a casa); permette inoltre la pianificazione del percorso che si intende visitare, le principali attrattive e, secondo le convenzioni effettuate con attività terziarie presenti nel territorio, la possibilità di soggiorno e di ristorazione. Per gli utenti occasionali, che si trovano in loco senza pianificazione preventiva, la possibilità di iscriversi al sistema di bike sharing tramite attività terziarie o istituzionali presenti nelle immediate vicinanze della postazione, adeguatamente istruite ed attrezzate per ricevere le generalità degli utenti. Gli orari di apertura degli sportelli per la registrazione, la tariffazione e le convenzioni con le attività terziarie territoriali coinvolte, saranno definiti in uno specifico Piano di Gestione. Il sistema è appositamente realizzato per favorire il cambio del mezzo nelle diverse postazioni; queste, situate a distanza in linea d aria compresa tra i 7 ed i 15 km, possono essere facilmente raggiunte grazie all ausilio della pedalata assistita dei mezzi; le biciclette elettriche, con autonomia di circa 40/50 km, consentono di spostarsi nel territorio in breve tempo, raggiungendo numerose postazioni con la possibilità di cambiare mezzo in caso di poca autonomia residua della batteria. Il sistema di gestione centralizzato offrirà agli utenti l opportunità di collegarsi e di visualizzare in tempo reale la disponibilità di biciclette in ogni stazione, per poter mettere in condizioni l utente di pianificare i propri spostamenti. Gli elementi relativi al servizio bike sharing che costituiscono le postazioni da collocare negli ambiti individuati sono: Le stazioni di posteggio e ricarica: il modulo base è caratterizzato da ingombri contenuti e l installazione non richiede opere di muratura particolari, permettendo l impianto della struttura anche in spazi limitati. Non sono necessarie complesse opere di scavo o di allacciamento dell'impianto; inoltre le stazioni si integrano facilmente in ogni ambiente e non necessitano stravolgimenti dei siti esistenti. Le biciclette a pedala assistita, costituite da modelli unisex sviluppati con accorgimenti e soluzioni tecniche di prima qualità, elevata affidabilità e stabilità nel tempo. L architettura software è composta da elementi che, collegati tramite reti LAN e connessioni GPRS, consentono una completa gestione di tutte le attività propedeutiche, contingenti e conseguenti all utilizzo dei veicoli da parte dell utente. Inoltre, le stazioni saranno dotate di modem di connessione con il server centrale via web. L interfaccia con l utente, che interagisce con il sistema a tre diversi livelli tramite la consultazione del gestionale via web, via totem multifunzione e via applicativi smart phone ed sms. Il totem multifunzione, che ha l obiettivo di sostituire e/o replicare i servizi principali erogati presso i punti informativi turistici per evitare che i turisti, cittadini o i business user debbano recarsi fisicamente presso i punti di registrazione per poter fruire dei servizi di mobilità complementare. La pensilina 10 di 25

11 4.2 OPERE CIVILI E FORNITURE OGGETTO DEL PRESENTE BANDO Per la realizzazione del progetto di bike sharing si rendono necessarie le seguenti opere civili, volte alla posa in opera delle pensiline per il riparo delle ciclo stazioni ed gli scavi ed i conseguenti reinterri propedeutici agli allacciamenti ai servizi: esecuzione di scavo a sezione ristretta (30 cm) e profondità 60 cm per la posa di corrugati per linea di alimentazione elettrica. La traccia degli scavi è illustrata nelle tavole di progetto, e raccorda il punto di connessione esistente con la postazione di bike sharing. I cavi corrugati devono essere conformi a quanto specificato in elenco prezzi ed alle disposizioni ENEL. Per scavi di fondazione in generale si intendono quelli ricadenti al disotto del piano orizzontale chiusi fra le pareti verticali riproducenti il perimetro delle fondazioni delle opere d'arte. Quali che siano la natura e la qualità del terreno, gli scavi per fondazione dovranno essere spinti fino alla profondità che dalla Direzione dei lavori verrà ordinata all'atto della loro esecuzione, tenendo conto delle prescrizioni di cui al D.M. 11 marzo 1988 riguardante le norme tecniche sui terreni e i criteri di esecuzione delle opere di sostegno e di fondazione e la relativa Circ. M.LL.PP. 24 settembre 1988, n Le profondità, che si trovino indicate nei disegni di consegna sono perciò da ritenersi di semplice avviso e l'amministrazione appaltante si riserva piena facoltà di variarle; esecuzione di scavi per l alloggiamento dei plinti di fondazione della pensilina, secondo le dimensioni indicate in Computo Metrico estimativo e nella tavola in cui sono illustrati gli schemi di fondazione; tali schemi sono riportati a titolo esemplificativo; sarà onere dell impresa appaltatrice verificare la congruenza di tali schemi con le caratteristiche specifiche del terreno per ciascun sito e dimensionare i plinti necessari alla fondazione della pensilina che verrà posta in opera; prima di iniziare lo scavo vero e proprio si dovrà procedere al disfacimento di eventuali parti a cemento. L Appaltatore deve rilevare la posizione di cippi o di segnali indicatori di condutture sotterranee, di termini di proprietà o di segnaletica orizzontale, allo scopo di poter assicurare durante il susseguente ripristino la loro rimessa in sito con la maggior esattezza possibile; per ogni postazione di ciclo ricarica è prevista la posa di cassetta in cui verrà alloggiato uno strumento di misura (contatore) intestato ad un utenza comunale; per ciascuna postazione deve essere richiesta una nuova utenza; per le ciclostazioni posizionate su terreno (Arquà Polesine, Badia Polesine, Canaro, Castelguglielmo, Ceregnano, Melara) verrà realizzata soletta in calcestruzzo dello spessore di 15 cm con rete elettrosaldata; per le ciclostazioni posizionate su asfalto (Crespino, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello; Polesella) è prevista la fresatura dello strato superficiale di 3 cm nell area indicata nelle tavole di progetto; tale superficie sarà ricoperta con un manto di usura per la regolarizzazione della superficie da eventuali difformità del terreno e per agevolare la fruizione dell area; per tutte le postazioni è prevista una finitura superficiale con vernice o altro apposito colorante che riproduca i colori, i loghi o eventuali immagini coordinate che verranno indicate nel Piano di Comunicazione redatto a corredo del presente progetto di bike sharing. Tale piano di comunicazione potrà essere successivo all inizio lavori, e pertanto le indicazioni specifiche potranno essere fornite dalla Direzione Lavori anche successivamente al completamento delle opere civili delle postazioni di bike sharing; la postazione di Badia Polesine verrà rifinita con pavimentazione in lastre in pietra senza alcuna verniciatura, secondo quanto previsto dalle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, che all art di 25

12 prescrivono che gli elementi di arredo urbano dovranno essere in sintonia con i materiali tipici locali; pertanto sarà assolutamente vietato l'uso di fioriere in sassi lavati, di pavimentazioni in piastre di cemento ed altri similari; sarà invece da privilegiare l'uso di trachite e di porfido, di basamenti in pietra e di rastrelliere in ferro per l'appoggio delle biciclette ; la pensilina dovrà rispettare le caratteristiche dimensionali indicate nella tavola illustrativa, ed in particolare lunghezza di 9,0 m, profondità 2,8 m ed altezza massima 2,4 m; sarà composta da strutture modulari zincate a caldo, con supporti in tubo d acciaio irrigiditi con piastre in acciaio; la copertura è costituita da lastre in policarbonato alveare dello spessore di 10 mm, sostenuta da un sistema di centine e contro centine in lamiera prezincata. La struttura verrà fissata a terra tramite piastre con tirafondi in acciaio zincato appositamente dimensionate. Per garantire la stabilità della struttura, sul retro è presente un tirante di sicurezza in trafilato d acciaio. La struttura dovrà essere calcolata per un carico neve di almeno 120 N/mq e per una spinta vento di almeno 90 km/h. La pensilina dovrà inoltre essere dotata di sistema di convogliamento delle acque piovane. fornitura e posa in opera di 11 rastrelliere ciascuna delle quali dovrà avere 8 alloggiamenti per biciclette muscolari; le rastrelliere saranno inserite in ciascuna ciclostazione come indicato nelle tavole illustrative delle singole postazioni. 12 di 25

13 5. LOCALIZZAZIONE E DESCRIZIONE PUNTUALE DEGLI INTERVENTI L iniziativa di bike sharing che ConSviPo vuole implementare è integrata al sistema di percorsi ciclabili esistenti nell ottica di promuovere un turismo alternativo per valorizzare le attrattive naturali e paesaggistiche che la provincia di Rovigo possiede. Inoltre, si vuole favorire l intermodalità tra bicicletta, nave e treno attraverso i percorsi ciclo pedonali e i percorsi navigabili esistenti. Tale sistema risulta particolarmente funzionale per l insediamento del progetto di bike sharing, in quanto è possibile affrontare itinerari sia molto lunghi, sia più brevi potendo cambiare percorso agevolmente. È, altresì, possibile affrontare percorsi aperti ovvero percorsi che hanno in comune il punto di partenza e di arrivo. Considerata la vastità del territorio in oggetto e gli obiettivi strategici del progetto di bike sharing per ConSviPo, la scelta delle postazioni è avvenuta considerando gli aspetti elencati di seguito: luoghi non isolati e possibilmente sorvegliati per evitare atti vandalici da parte di malintenzionati; luoghi in prossimità di percorsi ciclabili esistenti e/o vicini a punti di interesse cultura, archeologico e naturalistico per stimolare un turismo alternativo e sostenibile; aree di proprietà pubblica; prossimità ad opere di urbanizzazione primaria (pubblica illuminazione) o a rete elettrica per allacciamento; prossimità a contatore intestato ad utenza riconducibile ad amministrazione comunale; compatibilità con gli strumenti urbanistici vigenti. Di seguito sono riepilogate le 11 postazioni che Consvipo intende realizzare. I numeri progressivi della postazione sono riportati nella Tavola generale di localizzazione degli interventi. 1. Melara: in via Rocca, ai piedi dell argine del fiume Po; 2. Badia Polesine: nel parco retrostante l Abbazia della Vangadizza; 3. Arquà Polesine: lungo via Madonnina; 4. Canaro: nel parco antistante la sede municipale, lungo la Strada Provinciale 23; 5. Castelguglielmo: lungo via Aldo Moro, nei pressi dell area attrezzata per camper; 6. Ceregnano: la postazione ricade all interno del territorio comunale di Gavello, che ha ceduto a titolo gratuito un area attrezzata lungo il Canalbianco, presso cui sono presenti posteggi e attracchi fluviali; 7. Crespino: in via G. Marconi, presso l area giochi; 8. Fratta Polesine: nei giardini pubblici di via Cà Pepoli; 9. Lendinara: in via G. Marconi; 10. Occhiobello Santa Maria Maddalena: nell area di sosta attrezzata lungo la Strada Statale 16; 11. Polesella: nel parcheggio a lato del Municipio. 13 di 25

14 5.1 MELARA Il Comune di Melara è il comune più a ovest rispetto la localizzazione complessiva. Conta abitanti e un territorio di quasi 18 kmq. L area per la postazione di bike sharing è posta in prossimità dell argine del Fiume Po, lungo il quale corre un percorso ciclabile. 01_Postazione di Melara Localizzazione Ai piedi dell argine del fiume Po, in via Rocca. Vincoli Parte III del D. Lgs. 42/ Art. 142 lett. c - Aree tutelate per legge (recepite da L. 431/1985 cd. "Legge Galasso")Fascia di rispetto ai corsi d acqua vincolati (150 m) Videosorveglianza Luoghi di interesse in prossimità Non presente Interesse storico - artistico - architettonico Interesse ambientale Chiesa Parrocchiale di S. Materno Chiesa di S. Croce Arco Chigi Fiume Po Accesso agli itinerari ciclabili Itinerario Sinistra Po (140 Km) a circa 100 m Itinerario Torretta - Castelmassa (10,5 Km) a circa 10 Km Contatore Da inserire nell area selezionata su cassetta di derivazione come indicato da elaborati grafici. Allacciamento alla rete Cavidotto interrato in bassa tensione. È prevista la posa di cassetta ENEL per l alloggiamento di strumento di misura. Intermodalità Attracco fluviale attrezzato a circa 250 m. Sportello per registrazione Attività terziaria da individuare nel centro situato a circa 200 m. Rilievo fotografico Composizione 1 postazioni di ciclo posteggio e ricarica con 16 stalli per biciclette 7 biciclette elettriche a pedalata assistita 1 pensilina per esterni; dimensioni 9 m di lunghezza e 2,8 m di larghezza 1 totem informativo 14 di 25

15 5.2 BADIA POLESINE Il Comune di Badia Polesine ha un estensione territoriale pari a circa 44,55kmq per un totale di abitanti. 02_Postazione di Badia Polesine Localizzazione Vincoli Videosorveglianza Luoghi di interesse in prossimità Accesso agli itinerari ciclabili Contatore Allacciamento alla rete Intermodalità Sportello per registrazione Nel parcheggio adiacente all Abazia della Vangadizza. L area è inserita in un parco urbano. Parte III del D. Lgs. 42/ Art. 142 lett. c - Aree tutelate per legge (recepite da L. 431/1985 cd. "Legge Galasso")Fascia di rispetto ai corsi d acqua vincolati (150 m) Parte II del D. Lgs. 42/ Art. 10, comma 4 lettera f, (Vincolo architettonico) Presente Interesse storico artisticoarchitettonico Interesse ambientale Abazia della Vangadizza Castello estense Fiume Adige Itinerario Destra Adige (87,7 Km di cui 71,5 km in Provincia di Rovigo) a circa 1,2 Km Da inserire nell area selezionata su cassetta di derivazione come indicato da elaborati grafici. Cavidotto interrato in bassa tensione. È prevista la posa di cassetta ENEL per l alloggiamento di strumento di misura. Stazione ferroviaria a circa 500m di distanza Approdo fluviale lungo il fiume Adige a circa 900m di distanza Da inserire in una delle attività terziarie che troveranno sede all interno del cortile dell Abazia della Vangadizza al termine dei restauri. Rilievo fotografico Variazioni rispetto al progetto preliminare Postazione non prevista nel progetto preliminare. Composizione 1 postazioni di ciclo posteggio e ricarica con 16 stalli per biciclette 7 biciclette elettriche a pedalata assistita 1 pensilina per esterni; dimensioni 9 m di lunghezza e 2,8 m di larghezza 1 totem informativo 15 di 25

16 5.3 LENDINARA Il Comune di Lendinara è un comune di abitanti e si estende su una superficie di 55 kmq, situato nella parte medio occidentale del Polesine, attraversato dall Adigetto, un canale irriguo che lo divide in due settori. È un centro importante dal punto di vista storico, artistico, culturale e religioso: il notevole patrimonio delle chiese cittadine e le antiche architetture nobiliari del centro storico fanno di Lendinara una delle mete turistiche principali quando si visita il Polesine. Le frazioni sono: Barbuglio, Campomarzo, Molinella, Ramodipalo, Rasa, Sabbioni, Saguedo, Treponti, Valdentro. 03_Postazione di Lendinara Localizzazione Vincoli Videosorveglianza Via Guglielmo Marconi, a ridosso del parco pubblico di piazza dello Statuto. L area è situata all interno del nucleo urbano, a poche centinaia di metri dalla piazza centrale. Non presenti Presente, per sorveglianza istituti scolastici situati nei pressi. Luoghi di interesse in prossimità Interesse storico artisticoarchitettonico Il "Granarazzo" - Teatro Ballarin (XIV sec.) Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale Palazzo Comunale (XV sec.) Ponti di Lendinara Torre dell'orologio - cella campanaria ed alti merli Torre maistra (fine XIV sec.) Accesso agli itinerari ciclabili Contatore Allacciamento alla rete Intermodalità Sportello per registrazione Interesse ambientale Riviera di S. Biagio Itinerario Destra Adige (82,7 Km) a circa 3 Km Itinerario Naviglio Adigetto (61 Km) a circa 300 m Itinerario Adige - Po (36,5 Km) a circa 300 m Da inserire nell area selezionata su cassetta di derivazione come indicato da elaborati grafici. Cavidotto interrato in bassa tensione. È prevista la posa di cassetta ENEL per l alloggiamento di strumento di misura. Stazione ferroviaria (lungo la linea Verona - Legnago - Rovigo) situata a 500 m Stazione degli autobus a 20 m (linee extraurbane) Attività terziaria (bar) situata a pochi metri dalla postazione. Rilievo fotografico Variazioni rispetto al progetto preliminare Composizione La postazione nel progetto preliminare era stata ipotizzata in Piazza Risorgimento, di fronte all edificio sede municipale. In seguito a sopralluogo è stata valutata la convenienza nel posizionare la postazione in via Guglielmo Marconi, poiché tale area è in prossimità del fermata degli autobus, di un parcheggio e di un attività terziaria ricettiva aperta anche in orari serali, in modo da garantire il presidio diurno e parzialmente notturno dell area. Data la presenza di un complesso scolastico a poche decine di metri di distanza, l area risulta già video sorvegliata. 1 postazioni di ciclo posteggio e ricarica con 16 stalli per biciclette 7 biciclette elettriche a pedalata assistita 1 pensilina per esterni; dimensioni 9 m di lunghezza e 2,8 m di larghezza 1 totem informativo 16 di 25

17 CASTELGUGLIELMO Il Comune di Castelguglielmo si trova al centro della provincia di Rovigo, lungo il Canalbianco. Si estende per 22 kmq e conta abitanti. L unica frazione presente è Bressane. 04_Postazione di Castelguglielmo Localizzazione Vincoli Videosorveglianza L intervento è localizzato in Via Aldo Moro, all interno di un area attrezzata per la sosta camper di recente costruzione. L area presenta già la predisposizione per allacciamenti alla rete elettrica. L area è situata al limite del nucleo urbano, nella zona meridionale del centro. Non presenti Presente Luoghi di interesse in prossimità Interesse storico artisticoarchitettonico Interesse ambientale Non sono presenti elementi di rilevanza territoriale. Non sono presenti elementi di rilevanza territoriale. Accesso agli itinerari ciclabili Contatore Allacciamento alla rete Intermodalità Sportello per registrazione Itinerario Tartaro-Fissero-Canalbianco, a circa 500 m Da inserire nell area selezionata su cassetta di derivazione come indicato da elaborati grafici. Cavidotto interrato in bassa tensione. È prevista la posa di cassetta ENEL per l alloggiamento di strumento di misura. Attracco lungo il Canalbianco a circa 600 m. La postazione è situata in un area attrezzata per la sosta di camper. Di fronte all area è presente una fermata di autobus (linee extraurbana). Sede municipale; attività terziaria (bar). Rilievo fotografico Variazioni rispetto al progetto preliminare No Composizione 1 postazioni di ciclo posteggio e ricarica con 16 stalli per biciclette 7 biciclette elettriche a pedalata assistita 1 pensilina per esterni; dimensioni 9 m di lunghezza e 2,8 m di larghezza 1 totem informativo 17 di 25

18 5.4 FRATTA POLESINE Il comune di Fratta Polesine è un comune di abitanti di circa 21 kmq di superficie. Si trova nella zona arginale del Fiume Po. Fratta è situata nella parte medio occidentale del Polesine ed è attraversata dal fiume Scortico. Nei pressi del borgo Pizzon, lo Scortico si immette nel Canal Bianco che segna il confine sud del territorio comunale e bagna la frazione di Paolino. 05_Fratta Polesine Localizzazione Vincoli Videosorveglianza Nel parcheggio lungo via Pietro Nenni. Nell area è previsto un intervento di riqualificazione per la realizzazione di un parcheggio per la sosta dei camper. Non presenti Non presente. Luoghi di interesse in prossimità Interesse storico - artistico - architettonico Interesse ambientale Palazzo Grimani Villa Armellini (XVI sec.) Villa Morosini (XVII sec.) Villa Rosetta (XVII sec.) Villa Selmi (XVI sec.) Chiesa romanica di Raccano Fiume Po Accesso agli itinerari ciclabili Contatore Allacciamento alla rete Intermodalità Sportello per registrazione Itinerario Sinistra Po (140 Km) a circa 300 m Itinerario Tartaro - Fissero - Canalbianco (109,5 Km) a circa 3,5 Km Da inserire nell area selezionata su cassetta di derivazione come indicato da elaborati grafici. Cavidotto interrato in bassa tensione. È prevista la posa di cassetta ENEL per l alloggiamento di strumento di misura. La postazione è situata in un parcheggio di fronte alla sede comunale. Stazione ferroviaria (lungo la linea Bologna - Padova) situata a 1,8 Km. Attracco fluviale attrezzato a circa 500 m. Attività terziaria (bar) da individuare nei pressi della postazione Rilievo fotografico Composizione 1 postazioni di ciclo posteggio e ricarica con 16 stalli per biciclette 7 biciclette elettriche a pedalata assistita 1 pensilina per esterni; dimensioni 9 m di lunghezza e 2,8 m di larghezza 1 totem informativo 18 di 25

19 5.5 ARQUÀ POLESINE Il Comune di Arquà Polesine ha un estensione territoriale pari a circa 20 kmq per un totale di abitanti. Il Comune è composta dalla seguenti frazioni: Capobosco, Cornè, Granze, San Marco e Valmolin. 06_Postazione di Arquà Polesine Localizzazione Vincoli Videosorveglianza Area verde lungo via Mazzini. Nell area è prevista la realizzazione di un parcheggio e di una fermata dell autobus (linea extraurbana). L area è inserita in una zona residenziale. Non presenti Non presente Luoghi di interesse in prossimità Interesse storico artisticoarchitettonico Interesse ambientale Casino di caccia estense Pasqualini Canato Castello Estense (XII sec.) Gorgo di Borgata Gorgo Accesso agli itinerari ciclabili Contatore Allacciamento alla rete Intermodalità Sportello per registrazione Itinerario Tartaro-Fissero-Canalbianco (109,5 Km) a circa 1,2 km Da inserire nell area selezionata su cassetta di derivazione come indicato da elaborati grafici. Cavidotto interrato in bassa tensione. È prevista la posa di cassetta ENEL per l alloggiamento di strumento di misura. La postazione è situata in un area in cui devono essere realizzati parcheggi e la fermata di autobus (linea extraurbana). Stazione ferroviaria (lungo la linea Bologna-Padova.) situata a 1,2 km. Attività terziaria (bar) Rilievo fotografico Variazioni rispetto al progetto preliminare L insieme delle infrastrutture che compongono la postazione di ciclo posteggio in fase preliminare sono state inserite nella piazza principale dove si trova la chiesa barocca dedicata a Sant Andrea. In ragione dello sviluppo lineare della pensilina, degli scavi per gli allacciamenti e del desiderio di favorire l intermodalità, si è scelto di localizzare la postazione nell attuale area destinata a futuri parcheggi e fermata autobus. Composizione 1 postazioni di ciclo posteggio e ricarica con 16 stalli per biciclette 7 biciclette elettriche a pedalata assistita 1 pensilina per esterni; dimensioni 9 m di lunghezza e 2,8 m di larghezza 1 totem informativo 19 di 25

20 5.6 POLESELLA Il comune di Polesella è un comune di abitanti in quasi 17 kmq di superficie. Si trova nella zona arginale del Fiume Po. 07_Postazione di Polesella Localizzazione Vincoli Videosorveglianza Parcheggio adiacente alla sede municipale, in Piazza Matteotti Non presenti Presente, per sorveglianza istituti scolastici situati nei pressi. Luoghi di interesse in prossimità Interesse storico - artistico - architettonico Interesse ambientale Palazzo Grimani Villa Armellini (XVI sec.) Villa Morosini (XVII sec.) Villa Rosetta (XVII sec.) Villa Selmi (XVI sec.) Chiesa romanica di Raccano Fiume Po Accesso agli itinerari ciclabili Contatore Allacciamento alla rete Intermodalità Sportello per registrazione Itinerario Sinistra Po (140 Km) a circa 300 m Itinerario Tartaro - Fissero - Canalbianco (109,5 Km) a circa 3,5 Km Da inserire nell area selezionata su cassetta di derivazione come indicato da elaborati grafici. Cavidotto interrato in bassa tensione. È prevista la posa di cassetta ENEL per l alloggiamento di strumento di misura. La postazione è situata in un parcheggio di fronte alla sede comunale. Stazione ferroviaria (lungo la linea Bologna-Padova.) situata a 1,5 Km. Attracco fluviale attrezzato a circa 250 m. Attività terziaria (bar) da individuare nei pressi della postazione Rilievo fotografico Variazioni rispetto al progetto preliminare No Composizione 1 postazioni di ciclo posteggio e ricarica con 16 stalli per biciclette 7 biciclette elettriche a pedalata assistita 1 pensilina per esterni; dimensioni 9 m di lunghezza e 2,8 m di larghezza 1 totem informativo 20 di 25

21 5.7 CANARO Il Comune di Canaro si trova nella parte meridionale della provincia di Rovigo, lungo il fiume Po. Si estende per 32,71 kmq e conta abitanti. L unica frazione presente è Garofolo. 08_Postazione di Canaro Localizzazione Vincoli Videosorveglianza Luoghi di interesse in prossimità Accesso agli itinerari ciclabili Contatore Allacciamento alla rete Intermodalità Sportello per registrazione Piazza Dante Alighieri, all interno delle aree verdi. L area è situata in zona urbanizzata, di fronte alla sede municipale. Parte III del D. Lgs. 42/ Art. 142 lett. c - Aree tutelate per legge (recepite da L. 431/1985 cd. "Legge Galasso")Fascia di rispetto ai corsi d acqua vincolati (150 m) Non presente. Interesse storico - artistico - architettonico Interesse ambientale Non sono presenti elementi di rilevanza territoriale. Fiume Po Itinerario Sinistra Po (tot. 140 Km): accesso a circa 2 Km Da inserire nell area selezionata su cassetta di derivazione come indicato da elaborati grafici. Cavidotto interrato in bassa tensione. È prevista la posa di cassetta ENEL per l alloggiamento di strumento di misura. Attracco lungo il Po a circa 3 Km. Il comune di Canaro è attraversato dalla linea ferroviaria Padova-Bologna; nel territorio comunale è presente la fermata di Canaro, facilmente raggiungibile dal nucleo urbano. Sede municipale; attività terziaria (bar) Rilievo fotografico Variazioni rispetto al progetto preliminare No Composizione 1 postazioni di ciclo posteggio e ricarica con 16 stalli per biciclette 7 biciclette elettriche a pedalata assistita 1 pensilina per esterni; dimensioni 9 m di lunghezza e 2,8 m di larghezza 1 totem informativo 21 di 25

22 5.8 OCCHIOBELLO LOCALITÀ SANTA MARIA MADDALENA Il Comune di Occhiobello ha una superficie di 33 kmq e una popolazione pari a abitanti. Nel territorio comunale si possono individuare le località Gurzone e Santa Maria Maddalena. La frazione di Santa Maria Maddalena, con una popolazione pari a più della metà del valore complessivo attribuito a Occhiobello(6.966 abitanti), è il più grande centro abitato del territorio comunale. L'abitato si è sviluppato lungo la Strada Regionale n.6 Eridania Occidentale e la Strada Statale n.16 Adriatica. 09_Postazione di Occhiobello Localizzazione In località Santa Maria Maddalena, nell area adibita a parcheggi scambiatore lungo la S.S. n.16, all incrocio tra via Baccanazza e via Pepoli. L area è compresa nel Progetto integrato per la valorizzazione del sistema fluviale della Sinistra Po, e rappresenta un area attrezzata per la sosta dei ciclisti, con panchine e parcheggio scambiatore. Vincoli Parte III del D. Lgs. 42/ Art. 142 lett. c - Aree tutelate per legge (recepite da L. 431/1985 cd. "Legge Galasso")Fascia di rispetto ai corsi d acqua vincolati (150 m) Videosorveglianza Luoghi di interesse in prossimità Accesso agli itinerari ciclabili Non presente Interesse storico artisticoarchitettonico Interesse ambientale Itinerario Adige-Po (36,5 Km) a circa 5 Km Itinerario Sinistra Po (140 Km) a circa 50 m Palazzo Pepoli Villa Prearo Villa Savonarola Chiesa di S. Lorenzo (XIV sec.) Chiesa di Santa Maria Maddalena (XIII sec.) Fiume Po Contatore Allacciamento alla rete Intermodalità Sportello per registrazione Da inserire nell area selezionata su cassetta di derivazione come indicato da elaborati grafici. Cavidotto interrato in bassa tensione. È prevista la posa di cassetta ENEL per l alloggiamento di strumento di misura. La postazione è situata in un parcheggio scambiatore lungo l itinerario Sinistra Po. Stazione ferroviaria (lungo la linea Bologna - Padova.) situata a 750 m. Attracco fluviale attrezzato a circa 1 Km. Attività terziaria (bar) in località Santa Maria Maddalena. Rilievo fotografico Variazioni rispetto al progetto preliminare La postazione è stata inizialmente inserita in località di Santa Maria Maddalena, in un area adiacente la Chiesa. In seguito l amministrazione comunale ha stabilito di collocarla nel luogo deputato ai ciclo posteggi, come da Progetto integrato per la valorizzazione del sistema fluviale della Sinistra Po, e cioè l attuale collocazione. Composizione 1 postazioni di ciclo posteggio e ricarica con 16 stalli per biciclette 7 biciclette elettriche a pedalata assistita 1 pensilina per esterni; dimensioni 9 m di lunghezza e 2,8 m di larghezza 1 totem informativo 22 di 25

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