empower YoUR vision. BANCHE, ASSICURAZIONI E INTERMEDIARI FINANZIARI Programmi di Formazione

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1 Milano Italy empower YoUR vision. BANCHE, ASSICURAZIONI E INTERMEDIARI FINANZIARI Programmi di Formazione

2 Allarga i tuoi orizzonti. Empower your vision. Empower your vision significa confrontarsi e acquisire prospettive differenti e qualificate per sviluppare una visione manageriale completa. Empower your vision è il nostro invito,ma anche il nostro impegno Alberto Grando Dean, SDA Bocconi School of Management I nostri programmi formativi sono focalizzati su temi centrali del management e delle professionalità. Con contenuti e modelli didattici di frontiera aiutiamo a rafforzare la visione manageriale per il successo delle persone e delle organizzazioni. Alessandro Zattoni Director, Executive Education Open Programs Division

3 Contenuti Programmi di formazione per aree tematiche 5 Percorsi formativi 32 Programmi di formazione trasversali 34 Oltre i programmi di formazione 35 Faculty 37 Sintesi dei programmi di formazione 38 SDA Bocconi e dintorni: informazioni utili 41

4 264 programmi di formazione erogati negli ultimi 3 anni Team di oltre 58 docenti specializzati impegnati quotidianamente in attività di ricerca e formazione 30 + workshop realizzati negli ultimi 3 anni 4community che offrono iniziative di cultura e networking

5 Accresci il tuo valore Le energie che investi nella tua vita professionale, l esperienza che accumuli ogni giorno sono parte di te. Sono un valore da gestire attivamente. Per farlo, è importante coltivare l apertura mentale, il confronto costante fuori e dentro il tuo ambiente di lavoro e l aggiornamento sui temi più attuali e innovativi della tua professione. È uno sviluppo in profondità e in ampiezza che ti coinvolge insieme alla tua azienda, ai tuoi colleghi e ai tuoi clienti. In questo percorso vogliamo essere al tuo fianco, con una Faculty di esperti e un offerta formativa di livello internazionale. Dedica tempo al tuo valore. Noi lo dedicheremo a te. Giampaolo Gabbi Direttore, Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni

6 Programmi di formazione per aree tematiche Governance e General Management 5 Corporate Banking e Valutazione del Rischio di Credito 10 Private Banking e Wealth Management 14 Retail Banking 18 Risk Management 22 Assicurazioni e Risk Management 27 Programmi internazionali 30 Dedica tempo al tuo valore. Noi lo dedicheremo a te. Giampaolo Gabbi Direttore, Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni 4

7 Governance e General Management CIB - Executive Management Program in Banking Corso Intensivo di gestione Bancaria ğ Obiettivi Il processo di crescita dei partecipanti a livello manageriale si basa sullo sviluppo delle capacità di identificazione, di analisi dei problemi e di decisione. Ciò consente loro di operare coerentemente nell ambito di crescenti responsabilità, di acquisire una visione unitaria e interfunzionale dei complessi problemi di strategia e di gestione bancaria e il conseguente sviluppo delle capacità di gestione di relazioni con molteplici funzioni e aree aziendali. á Destinatari Il programma è destinato ai dirigenti e ai quadri operanti nel settore finanziario con responsabilità di livello direttivo delle unità centrali e di rete che intendono acquisire una visione integrata e interfunzionale della gestione bancaria. Secondo modulo Risk management e Performance measurement n I modelli di risk management per la creazione del valore. n La politica dei prestiti e i modelli di credit risk management. n La costruzione e la gestione dei modelli di Asset Liability Management per il governo della profittabilità, per il presidio dei rischi e per l ottimizzazione della funzione obiettivo in condizioni di incertezza. n L identificazione e la gestione del rischio operativo. n Gli strumenti per la valutazione operativa delle performance e dell equilibrio reddituale e finanziario. n I sistemi di programmazione e controllo: strumento di supporto ai comportamenti dei manager, modalità di valutazione e di misurazione della creazione di valore. n L orientamento dei sistemi di controllo alla dimensione di processo: l Activity Based Costing e l Activity Based Management. o Contenuti Il programma approfondirà i principali temi del marketing management. Primo modulo Evoluzione ambientale e regole del gioco n Le metodologie di analisi e di valutazione dello scenario macroeconomico domestico nel contesto europeo. n I cambiamenti del sistema finanziario e gli effetti sulle scelte delle imprese e dei risparmiatori. n La struttura e le trasformazioni dei mercati finanziari: concentrazione, competitività, modelli organizzativi, performances. n Le politiche monetarie nell eurosistema: assetti istituzionali, strumenti e strategie. n Le politiche regolamentari e di vigilanza alla luce dei problemi posti dalle nuove sfide. Terzo modulo Strategie di business n La definizione degli assetti distributivi sulla scorta delle variabili competitive prevalenti e della profilatura della clientela e le politiche di integrazione dei canali. n Il Retail Banking e le politiche di orientamento al cliente. n Il Corporate Banking: gli aspetti organizzativi e funzionali, le politiche di segmentazione di portafoglio e di pricing. n Il Private Banking per tipologie di assetti organizzativi, di relazione con il cliente e di riflessi economici per la banca. n L Asset Management: evoluzione del settore e innovazione di prodotto e di processo. 20giornate per dirigenti e quadri operativi con responsabilità di livello direttivo delle unità centrali e di rete. 5

8 Governance e General Management Quarto modulo Assetti organizzativi e meccanismi operativi n La struttura degli assetti, dei processi e dei ruoli organizzativi e di governo coerenti con le caratteristiche dell ambiente e la strategia perseguita. n La gestione del personale: un sistema di equilibrio fra le attese reciproche e i modelli di scambio tra azienda e persona. n La cultura aziendale: missing link dell organizzazione e strumento manageriale. n Il ruolo strategico dell IT per gli assetti produttivi e per il mercato. n L organizzazione per la qualità: customer satisfaction e ridisegno dei processi aziendali. y Networking Per favorire lo scambio di esperienze i partecipanti al CIB hanno accesso alla Community CIB. L iscrizione alla Community consente di partecipare al workshop annuale di confronto tra ex partecipanti e opinion leader di settore. iinformazioni Edizione Intensiva Durata Complessivamente 20 giorni su 4 moduli I modulo: dall 8 al 12 settembre 2014 II modulo: dal 29 settembre al 3 ottobre 2014 III modulo: dal 20 al 24 ottobre 2014 IV modulo: dal 10 al 14 novembre 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Adalberto Alberici Ö adalberto.alberici@sdabocconi.it Esperienza entusiasmante di apprendimento, confronto e verifica del mondo banca, osservato da diverse angolature. Sonia Filippini Partecipante 2012 Intesa SanPaolo

9 Governance e General Management Il bilancio bancario IAS-IFRS Struttura, contenuti e modelli di analisi ğ Obiettivi Il programma intende approfondire il quadro di riferimento normativo e offrire gli strumenti tecnico-contabili necessari per conoscere e interpretare la struttura e i contenuti del bilancio bancario, individuale e consolidato. Sono discussi anche i possibili modelli di analisi della performance e dei rischi bancari come emergono dal bilancio. á Destinatari Il programma può essere considerato di tipo base e si rivolge pertanto in via prioritaria sia a risorse junior che siano allocate nell ambito delle aree amministrative/fiscali, sia a risorse senior che - a seguito di dinamiche organizzative interne - debbano acquisire un know how di base sulle tematiche del bilancio. È inoltre adatto ad analisti che, nella prospettiva del rating o nella prospettiva valutativa tipica degli studi societari, desiderino formarsi agli schemi e alle regole contabili e valutative del bilancio bancario, dell impresa e consolidato. o Contenuti n ll quadro di riferimento normativo e i principi contabili internazionali. n La contabilizzazione e i criteri di valutazione dei crediti, dei titoli, delle partecipazioni, degli strumenti derivati, dei prodotti strutturati. n Le attività materiali e immateriali, CGU e impairment test. n Accantonamenti e passività potenziali. n Il patrimonio contabile e il patrimonio di vigilanza. n La nota integrativa. n Fiscalità corrente, anticipata e differita, e valutazioni di sostenibilità del Deferred Tax Asset. n L analisi del bilancio bancario: gli indicatori di gestione. n Le misure di performance aggiustate per il rischio (RAPM). n Il bilancio consolidato: struttura e complementi di analisi. n La revisione contabile del bilancio bancario. iinformazioni Durata 5 giorni Dal 10 al 14 novembre 2014 Quota di partecipazione IVA comprensiva dell'iscrizione annuale a AFCNet, l'innovativa Community di Amministrazione, Finanza e Controllo. Coordinamento Michele Rutigliano Ö michele.rutigliano@sdabocconi.it Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 7

10 Governance e General Management Operations Excellence nei servizi ğ Obiettivi Il corso ha l obiettivo di presentare i modelli di business e le dinamiche di innovazione in corso nel mondo dei servizi e di fornire strumenti concreti di operations per la gestione dei processi. Il presidio end to end dei processi operativi di creazione, produzione ed erogazione dei servizi di front-office e di back-office e l applicazione di logiche di gestione della produzione sono fondamentali per il raggiungimento di obiettivi di efficienza ed efficacia, garantendo il rispetto dei tempi e la riduzione degli sprechi. á Destinatari Il corso è rivolto a quadri, dirigenti ed alti potenziali operanti nel settore dei servizi e impegnati nelle attività di gestione dei processi di creazione, produzione ed erogazione di servizi. In particolare si rivolge a coloro che lavorano nell ambito della funzione Operations in aziende di servizi, ai responsabili di Centri Servizi interni o esterni all impresa e ai manager di aziende manifatturiere con forte orientamento alla servitization. o Contenuti Il corso si propone di affrontare i principali temi di operations in relazione alle diverse realtà del settore dei servizi, avvalendosi di visite aziendali, testimonianze e simulazioni. I partecipanti avranno la possibilità di visitare Fabbriche di Servizi, osservarne i processi e confrontarsi sulle modalità di gestione, gli strumenti applicati, i punti di forza e le aree di miglioramento, i rischi principali e le evoluzioni future. In particolare, saranno trattati i seguenti temi: Service Strategy & Business Model n Le scelte di trade-off tra standardizzazione di processi e servizi (Fabbrica) e versatilità nelle modalità di coinvolgimento dei clienti nel processo (Teatro). Service Operations & Tools n L industrializzazione dei processi operativi di creazione, produzione e erogazione dei servizi. n Il value stream mapping e la misurazione della qualità, dei tempi, dei costi, dei work-in-process e degli sprechi nei processi invisibili e intangibili. n L eccellenza operativa nei servizi e il miglioramento continuo. n L adozione di logiche Lean e SixSigma nei servizi e nelle funzioni di staff. n Le peculiarità, in ottica Operations, dei processi di frontoffice e back-office nei contesti B2C e B2B. Service Challenges & Perspectives: n Le sfide future nei servizi, l impatto della sostenibilità, i Global Service Networks e le scelte di outsourcing e delocalizzazione. iinformazioni Durata 3 giorni Dal 22 al 24 settembre 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Iolanda D Amato Ö iolanda.damato@sdabocconi.it 8

11 Governance e General Management Valutazioni e Impairment Test nel bilancio bancario ğ Obiettivi Il corso si propone di approfondire i profili valutativi delle aree più sensibili del bilancio, sia quelle tipiche dell attività bancaria (crediti, titoli e derivati, partecipazioni), sia quelle che sono divenute oggetto di valutazione con l adozione degli IAS/IFRS, senza trascurare il tema critico della sostenibilità delle attività per imposte anticipate. L analisi delle più significative esperienze nell ambito del sistema bancario, non solo italiano, permetterà di evidenziare gli approcci più coerenti con i principi contabili e condivisibili dal punto di vista della teoria finanziaria. á Destinatari Il programma costituisce il naturale proseguimento del corso di cinque giorni su Il bilancio bancario IAS/IFRS: struttura contenuti e modelli di analisi. Si rivolge prevalentemente a risorse di varia seniority che operano nell area del CFO (contabilità, planning, fiscale) e che già abbiano una sufficiente conoscenza delle problematiche del bilancio bancario, ma che vogliano approfondire i profili valutativi critici del bilancio. n La stima del Fair Value: i metodi valutativi (multipli di mercato reddituali e patrimoniali, di borsa e da transazioni comparabili). n Valutazioni di bilancio e Rating. iinformazioni Durata 3 giorni Dal 24 al 26 novembre 2014 Quota di partecipazione IVA comprensiva dell'iscrizione annuale a AFCNet, l'innovativa Community di Amministrazione, Finanza e Controllo Coordinamento Michele Rutigliano Ö michele.rutigliano@sdabocconi.it o Contenuti n La valutazione del portafoglio crediti. n La valutazione del portafoglio titoli e delle partecipazioni. n La valutazione degli strumenti finanziari derivati. n La sostenibilità del Deferred Tax Asset: IRES e IRAP Probability Test. n Accantonamenti, passività e attività potenziali. n Valutazione e impairment test delle attività immateriali. n Definizione e valore contabile delle CGU; criteri di allocazione degli avviamenti. n I corporate asset nella stima del valore recuperabile. n Impairment indicator, valore recuperabile e impairment test dell avviamento. n La stima del valore d uso della CGU: flussi finanziari, tassi attualizzazione, analisi di sensibilità. Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 3giorni per approfondire i profili di valutazione delle aree più sensibili del bilancio. 9

12 Corporate Banking e Valutazione del rischio di credito Corporate Finance per Ristrutturare e Crescere ğ Obiettivi Il programma fornisce un insieme di competenze, strumenti e casistica, finalizzato alla crescita di una più efficace capacità di valutazione aziendale su basi industriali e finanziarie, fondamentale ai fini dell origination, della strutturazione e dell implementazione di operazioni di Corporate Finance. L attuale scenario economico richiede alle aziende di ripensare profondamente business model, assetto proprietario, struttura dell attivo e del passivo, ideando e implementando operazioni di finanza strategica capaci di adeguare le imprese alle importanti sfide che le attendono nel prossimo futuro. á Destinatari Il programma si rivolge a CFOs, Senior Manager, Financial Manager e Manager di Gruppo, Responsabili Amministrazione, Professionisti operanti in impresa, a tutti i professionisti che operano nelle strutture di Investment Banking, di Finanza Strutturata e di Private Equity e a coloro che occupano il ruolo di gestore imprese o di responsabile di clientela Corporate. L iniziativa presenta rilevante interesse anche per le banche d affari, le società finanziarie e gli studi professionali che qualificano la propria attività grazie all offerta di servizi di finanza straordinaria per le imprese. o Contenuti n Le specificità della domanda e dell offerta di servizi di Corporate Finance in Italia. n La riconfigurazione degli assetti di governance nell ambito delle operazioni di finanza straordinaria. n Quando e perché procedere ad operazioni di ristrutturazione. n La costruzione del piano industriale e finanziario a supporto delle operazioni di Corporate Finance. n La valutazione del capitale economico delle aziende:le principali metodologie e le problematiche applicative. n L analisi delle principali operazioni di Corporate Finance: acquisizioni, fusioni, spin off e scissioni societarie. n Ristrutturazioni societarie e capitali per lo sviluppo. n Il ruolo dei fondi mobiliari chiusi di investimento. n La creazione di valore attraverso processi di disinvestimento, deconstruction, outsourcing e delocalizzazione. n L operatività delle banche d affari a supporto di un operazione di Corporate Finance: i servizi di advisory sell-side e buy-side offerti dagli intermediari finanziari. n La due diligence per le operazioni di Corporate Finance. n La fiscalità delle operazioni di finanza straordinaria. n Testimonianze di interventi di buy-out a supporto di ristrutturazioni aziendali. iinformazioni Durata 5 giorni Dal 20 al 24 ottobre 2014 Quota di partecipazione IVA comprensiva dell'iscrizione annuale a AFCNet, l'innovativa Community di Amministrazione, Finanza e Controllo. Coordinamento Renzo Cenciarini Ö renzo.cenciarini@sdabocconi.it Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 10

13 Corporate Banking e Valutazione del rischio di credito Analisi di bilancio per la valutazione d affidabilità ğ Obiettivi Il programma si propone di: n descrivere le principali metodologie di analisi adottate dai finanziatori ai fini della valutazione di affidabilità delle imprese; n supportare lo sviluppo delle conoscenze tecniche in materia di bilancio di esercizio; n tracciare un chiaro e completo schema di analisi che consenta all analista di interpretare in modo coerente e razionale il complesso delle informazioni contenute nei documenti di bilancio; n presentare, attraverso approfondimenti tematici, i principi di base per la comprensione del bilancio consolidato e illustrare l ambito di applicazione dell introduzione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) in Europa. á Destinatari Analisti di banche ed altri intermediari creditizi, responsabili d area e tutti coloro che sono coinvolti nel processo di analisi dell affidabilità di aziende. o Contenuti n I confini e le logiche di fondo della valutazione d impresa: gli strumenti di analisi e le prassi operative. n Obiettivi e ruolo dell analisi dei bilanci aziendali ai fini della valutazione dell affidabilità aziendale. n Un approccio avanzato alla lettura e alla valutazione integrata del bilancio di esercizio: dalle clausole generali di redazione del bilancio alla diagnosi delle singole poste secondo la visuale dei principi contabili e della prassi operativa. n Gli schemi di riclassificazione dei valori di conto economico e di situazione patrimoniale. n Gli indicatori di bilancio: modalità di costruzione e schema coordinato di interpretazione dei risultati aziendali. n L apprezzamento del rischio operativo e finanziario (leva operativa e leva finanziaria). n L analisi della dinamica finanziaria d impresa. n La costruzione e l interpretazione di un rendiconto finanziario. n Le determinanti dei fabbisogni finanziari d impresa: la valutazione delle esigenze di finanziamento. n I principi di base per la comprensione e l analisi del bilancio consolidato. n L introduzione dei principi contabili internazionali (IAS-IFRS) in Europa: fonti normative, ambito di applicazione e caratteristiche generali. iinformazioni Durata 5 giorni Dal 10 al 14 marzo 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Edmondo Tudini Ö edmondo.tudini@unibocconi.it Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 11

14 Corporate Banking e Valutazione del rischio di credito Analisi strategico-finanziaria d impresa ğ Obiettivi Il programma mira a fornire la conoscenza e gli strumenti necessari per sviluppare l analisi finanziaria finalizzata all assunzione di decisioni di finanziamento e di investimento e la sua integrazione con l analisi settoriale e della strategia del business dell impresa. I partecipanti affrontano contestualizzazioni atte all applicazione dell analisi ai principali ambiti e problematiche creditizie, tra le quali si individuano: n la advanced balance sheet analysis che consente un elaborazione dei dati storici di bilancio, affiancata dall analisi ambientale, in grado di anticipare di almeno un anno i trend aziendali rispetto a quanto ottenuto con l analisi di bilancio tradizionale (contabile); n la formulazione delle motivazioni oggettive che possono essere alla base della generazione di giudizi di override sui rating interni; n la modellizzazione dell analisi strategico finanziaria di settore sia generale sia orientata a livello di single name per la valutazione della sostenibilità finanziaria dei piani di business. á Destinatari Il corso si rivolge a chiunque abbia la necessità di applicare l analisi finanziaria finalizzata alla valutazione dell impresa. I partecipanti delle scorse edizioni sono stati settoristi e analisti fidi, analisti delle unità preposte alla formulazione di giudizi valutativi all interno delle banche, degli intermediari creditizi e mobiliari e delle SGR di fondi di private equity, operatori dell industry del corporate finance e investitori equity. n La comprensione del modello di business dell impresa e del suo posizionamento competitivo. n L analisi settoriale e ambientale. n Il raccordo fra la diagnosi competitiva dell impresa e la sua analisi finanziaria. n La sensitivity analysis e gli stress test sui fattori chiave della previsione. n Il montaggio dell operazione di finanziamento dell impresa cliente e la sua sostenibilità finanziaria. Il corso è arricchito da un set di materiali e libri dedicati al corso e dall utilizzo di software avanzati di analisi e di simulazione finanziaria volti a discutere in modalità interattiva gli impatti dei fattori chiave sui risultati aziendali e gli spazi di manovra delle politiche di gestione dell azienda analizzata. iinformazioni Diretta web 17 marzo ore Durata 5 giorni Dal 12 al 16 maggio 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Claudio Zara Ö claudio.zara@unibocconi.it o Contenuti I partecipanti si misurano con un intensa combinazione di lezioni, casi aziendali e momenti di discussione e di confronto. n Le prospettive e le finalità d uso dell analisi di bilancio evoluta. SDA Bocconi School of Management è accreditata presso il CFA Institute come fornitore di programmi di formazione continua. Al programma sono stati riconosciuti 35 crediti CE. Con la partecipazione al programma i membri di CFA Institute riceveranno automaticamente i crediti. Ad essi viene inoltre garantita un agevolazione del 10% sulla quota di partecipazione. Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 12

15 Corporate Banking e Valutazione del rischio di credito Factoring Regole, mercato, gestione ğ Obiettivi L iniziativa fornisce un quadro aggiornato dell attività di factoring, attraverso l analisi delle specificità economiche e giuridiche dello strumento e delle implicazioni gestionali e di mercato. L approccio didattico privilegia un efficace equilibrio tra rigore scientifico e concretezza operativa. Riconoscere e valorizzare le specificità del factoring rispetto ai finanziamenti bancari. Valutare la convenienza del factoring per la clientela. á Destinatari Personale delle società di factoring, con particolare riguardo alle funzioni operative, commerciali, di valutazione della clientela e di gestione dei crediti. Personale delle banche coinvolte nella gestione e/o distribuzione del factoring, con particolare riguardo ai ruoli di interfaccia con la clientela corporate e con le società prodotto. iinformazioni Durata 3 giorni Dal 12 al 14 novembre 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Alessandro Carretta Ö alessandro.carretta@sdabocconi.it o Contenuti n Evoluzione e prospettive del mercato del factoring. n La regolamentazione dell attività di factoring. n Il nuovo assetto del prodotto factoring: il contratto di factoring e la contabilizzazione delle operazioni. n La valutazione della convenienza del factoring per la clientela. n Il trattamento del factoring nella nuova normativa di vigilanza. n Le specificità della valutazione del rischio di credito. n Controlli interni, compliance e auditing nell attività di factoring. n L organizzazione dell attività di factoring ed i principali processi produttivi. Durante il programma verrà effettuata un esercitazione supportata dal software didattico Factor sviluppato da SDA Bocconi School of Management per valutare la convenienza del factoring per la clientela. 13

16 Private Banking e Wealth Management Il servizio di consulenza avanzata nelle banche ğ Obiettivi L obiettivo del corso è di riflettere insieme sia sui provvedimenti normativi che, direttamente o indirettamente, condizionano l offerta di servizi alla clientela privata delle banche (quale perimetro deve o può essere dato al servizio di consulenza? entro quali limiti è ammissibile una differenziazione del servizio rivolto ai diversi cluster di clientela? con quali regole si profila la clientela e con quali criteri si mappa il catalogo prodotti? come deve essere impostata la verifica dell adeguatezza del portafoglio?), sia sulle scelte di natura finanziaria che inevitabilmente qualificano una piattaforma di consulenza avanzata (come si imposta la profilatura della clientela rispetto al modello di servizio adottato? con quante e quali asset class si procede alla costruzione dei portafogli modello? Si porta il cliente a ragionare per mono-obiettivo o per pluri-obiettivo? come si imposta il delicato passaggio dai portafogli modello al mix di prodotti/strumenti da suggerire al cliente? come si monitora l adeguatezza nel corso del tempo e come si consente al cliente di tenere sotto controllo l andamento del suo portafoglio rispetto agli obiettivi fissati ex ante?). Alla definizione delle possibili best practices farà poi seguito l analisi concreta di alcune esperienze al fine di riflettere insieme sulle difficoltà di carattere operativo che si possono incontrare nell implementazione di queste soluzioni. á Destinatari Il corso è indirizzato ai responsabili wealth management/finanza e ai responsabili compliance delle tante banche di medie-piccole dimensioni che solo ora stanno affrontando il tema del servizio di consulenza avanzata. o Contenuti n Gli aspetti normativi rilevanti per il servizio di consulenza avanzata: il questionario di profilatura; la definizione del perimetro del servizio di consulenza; le logiche di segmentazione del servizio ai diversi cluster di clientela; le modalità di mappatura dei prodotti; la gestione del conflitto di interessi; la verifica dell'adeguatezza ex ante e nel continuo. n Le problematiche di natura finanziaria sottostanti al servizio di consulenza finanziaria avanzata: portafogli modello a benchmark, consulenza a VaR controllato, consulenza con obiettivi di rendimento assoluto. n La mappatura e il ranking dei prodotti/strumenti presenti nel catalogo. n La traduzione dei portafogli modello in un mix ottimizzato di strumenti/prodotti. n L impostazione del sistema di allarmi per il monitoraggio nel tempo dell'adeguatezza del portafoglio del cliente. n La rendicontazione e la scomposizione della performance. n Alcune esperienze operative a confronto. iinformazioni Durata 3 giorni Dal 26 al 28 febbraio 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Emanuele Maria Carluccio Ö emanuele.carluccio@sdabocconi.it 14

17 In un contesto di elevata turbolenza ambientale il Private Banker è il punto di riferimento per la clientela Private. Paola Musile Tanzi SDA Professor Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni 15

18 Private Banking e Wealth Management Private Banking Executive Program ğ Obiettivi In un contesto di elevata turbolenza ambientale il Private Banker è il punto di riferimento per la clientela Private. La gestione degli high net worth individuals richiede figure professionali in grado di fornire un servizio di pianificazione finanziaria globale, finalizzato alla risoluzione di problemi di ordine finanziario, fiscale, assicurativo, previdenziale e immobiliare. In quest ambito le regole del gioco, dettate da MiFID, favoriscono lo sviluppo di un approccio consulenziale, ad alto valore aggiunto, intrinseco all attività di Private Banking e Wealth Management. Nel corso del programma l analisi di casi, affrontati utilizzando diverse prospettive, è lo strumento di verifica costante delle competenze acquisite. II modulo Il supporto consulenziale globale n Le soluzioni di Private Insurance. n La mappatura dei bisogni del cliente imprenditore: principi di Wealth Management per il Family Business. n Il piano di investimento immobiliare. n Il tax planning dei patrimoni familiari. n La successione di patrimoni familiari. n L utilizzo dell intestazione fiduciaria e la pianificazione fiscale internazionale. I temi trattati troveranno riscontro in esercitazioni, simulazioni operative, tavole rotonde. Ai partecipanti sarà distribuita la 6 edizione del Manuale del Private Banker. á Destinatari Il programma si rivolge ai Private Banker e a tutti coloro che hanno l esigenza di possedere un adeguata strumentazione, al fine di gestire patrimoni familiari complessi. o Contenuti Il programma è articolato su due moduli I modulo La pianificazione delle esigenze finanziarie n Private Banking/Wealth Management: contenuti, target e ruoli professionali. n Il Risk Management di portafoglio per conto del cliente. n L Asset Allocation obbligazionaria e la previsione. n La componente azionaria: dinamiche del mercato e metodologie di valutazione degli asset. n L utilizzo di investimenti alternativi nella diversificazione del portafoglio. n La valutazione della performance di portafogli multibrand. n La finanza comportamentale per il financial planning. iinformazioni Durata Complessivamente 8 giorni su 2 moduli I modulo: dal 29 settembre al 2 ottobre 2014 II modulo: dal 20 al 23 ottobre 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Paola Musile Tanzi Ö paola.musiletanzi@sdabocconi.it FPA La uropean Financial Planning Association sta accreditando il programma quale percorso formativo per il mantenimento della certificazione FA. Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 16

19 Private Banking e Wealth Management Performance Attribution e controllo del rischio nell Asset Management ğ Obiettivi L attività di misurazione e valutazione dei risultati conseguiti nella gestione delle risorse finanziarie così come l attività di controllo del rischio (articolata nelle fasi della misurazione, scomposizione e allocazione dei rischi) diventano sempre più attività imprescindibili, sia per le realtà di asset management che intendono servire la propria clientela private nell ambito di un processo di financial planning integrato e completo, sia per gli investitori istituzionali. Il programma intende consentire di: n assegnare il risultato della gestione di un investitore istituzionale o del portafoglio di un cliente private ai diversi fattori che hanno contribuito a generarlo, in una logica di performance attribution; n valutare e misurare le accezioni di rischio già in uso nell ambito dell asset management e quelle destinate ad assumere maggiore rilievo, distinguendone l idoneità ad esprimere un rischio prospettico o a consuntivo; n analizzare e comprendere l utilità di un connubio tra attività di asset allocation e risk budgeting/control; n applicare, in apposite esercitazioni, i concetti illustrati. á Destinatari Gestori di portafogli per conto terzi, responsabili finanza e responsabili del controllo di gestione presso SIM, SGR, banche, advisor finanziari, addetti finanza presso investitori istituzionali (fondi pensione, enti e casse previdenziali), associazioni rappresentative di investitori istituzionali, addetti centri di assistenza per private banker. o Contenuti n Dall individuazione delle performance dei portafogli di investimento all individuazione dei possibili attribution effect. n Le problematiche connesse all implementazione di un processo di performance attribution. n La valutazione e misurazione del rischio assoluto di portafoglio ex-ante ed ex-post: VaR, Expected Shortfall, Drawdown, Drawdown at risk. n La valutazione e misurazione del rischio relativo ex-ante ed ex-post: Relative VaR, tracking error volatility. n Analisi di risk contribution/risk decomposition alla luce dei diversi approcci alla costruzione dei portafogli. n La definizione di limiti operativi all assunzione di rischio nello svolgimento dell attività di gestione finanziaria al servizio di clientela private e istituzionale. n La gestione congiunta del rischio assoluto e del rischio relativo (contro benchmark). n I profili organizzativi dell attività di controllo del rischio per un asset management company e per un investitore istituzionale. iinformazioni Durata 3 giorni Dall 1 al 3 ottobre 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Maria Debora Braga Ö mariadebora.braga@sdabocconi.it SDA Bocconi School of Management è accreditata presso il CFA Institute come fornitore di programmi di formazione continua. Al programma sono stati riconosciuti 21 crediti CE. Con la partecipazione al programma i membri di CFA Institute riceveranno automaticamente i crediti. Ad essi viene inoltre garantita un agevolazione del 10% sulla quota di partecipazione. Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 17

20 Retail Banking Consumerismo, ABF e gestione dei reclami negli intermediari finanziari: processi e modelli di gestione ğ Obiettivi Le relazioni tra intermediari finanziari e consumatori vivono un momento di particolare criticità. Occorre intervenire alla radice dei molti problemi per ridurre ragioni di un confronto certamente troppo aspro e dannoso e, su un piano più tattico, occorre mettere a punto processi e competenze idonee a gestire nel miglior modo possibile il contenzioso con i consumatori. Questo implica che si approfondiscano gli elementi tecnici, organizzativi e culturali per gestire il contenzioso con i consumatori; si tratta di un processo che molto spesso viene approcciato in maniera destrutturata e che invece deve avere precisi riferimenti sia sul piano del disegno organizzativo sia dal punto di vista delle modalità operative. Il corso mira a fornire, anche attraverso il confronto con le associazioni dei consumatori e con gli organismi deputati a trattare il contenzioso con gli intermediari, strumenti e chiavi di lettura per gestire nel modo più appropriato l interlocuzione con le controparti e con i consumatori. á Destinatari I destinatari del corso sono i responsabili degli uffici reclami di banche ed intermediari finanziari, chi opera nei servizi marketing, legale e relazioni istituzionali nel caso in cui abbiano esposizione e responsabilità che riguardano la gestione dei rapporti con le Associazioni Consumatori, con l ABF, con le Autorità di Vigilanza quando queste si interessino dei rapporti tra intermediari finanziari e clientela. I sistemi di composizione delle controversie e l ABF n La mediazione. n L ABF e le sue procedure. n Il procedimento di fronte all ABF. n La gestione delle decisioni dell ABF. Il consumerismo e le Associazioni n Il contenzione negoziale e collettivo. n Le Associazioni dei consumatori. n Le trattative con i consumatori. n Consumatori politiche di comunicazione e rapporti con il mercato. iinformazioni Durata 3 giorni Dal 17 al 19 marzo 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Umberto Filotto Ö umberto.filotto@sdabocconi.it o Contenuti I reclami n Reclami e contestazioni: la forma n L organizzazione e la collocazione dell ufficio reclami n Le procedure di gestione interna n Comunicazione e negoziazione con i consumatori Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 18

21 Retail Banking Credito al consumo ğ Obiettivi Attraversare il deserto : questo è lo spirito con il quale gli operatori del credito alle famiglie devono affrontare la più lunga crisi economica del dopoguerra. Una crisi che ha dimostrato che il credito al consumo è uno strumento finanziario indissolubilmente legato allo sviluppo ed alla crescita. Per questo la crisi morde l attività, i volumi, la redditività degli operatori. In questo scenario ha ancora senso investire? La formazione su questi temi risulta sempre più rilevante per comprendere le innovazioni di prodotto e di processo. L intero programma è stato rivisto nel suo impianto per focalizzare l attenzione sui temi più attuali, quelli della redditività, del mercato della distribuzione ma anche del funding e della compliance. Qualche novità nella squadra dei docenti e lo stesso spirito ed impostazione didattica: un mix tra studiosi e operativi, tra l analisi e la pratica con l obiettivo di cercare soluzioni, elaborare proposte che possano portare le imprese, il settore ma in definitiva la nostra economia, ad attraversare questo lungo deserto. E le imprese migliori, quelle che avranno avuto il coraggio di investire (e la determinazione per migliorare), arriveranno all appuntamento con la ripresa più forti e pronte a cogliere le opportunità. á Destinatari Chi all interno delle banche e delle istituzioni specializzate abbia la responsabilità di governare il business in particolare per quanto riguarda gli aspetti di sviluppo strategico e di mercato. Le imprese migliori, quelle che avranno avuto il coraggio di investire, arriveranno alla ripresa più forti e pronte a cogliere le opportunità. o Contenuti n La musica è finita? n Il mercato prima, durante, e dopo la crisi: quali lezioni n Regulator e consumerismo: uniti nella lotta? n Prima fu il dealer, poi la distribuzione diretta: verso internet? n Il ruolo di agenti e mediatori. n Canali nuovi e tradizionali:concorrenza e complementarità. n I prodotti del credito al consumo; reinventare i classici. n Credito personale, finalizzato e carte: le nuove frontiere. n Le novità nella CQS e CQP. n I prodotti complementari: le assicurazionin Ogni giorno ce n è una: le novità normative. n Cosa c è in tavola e cosa bolle in pentola: il menù europeo e italiano. n Organizzarsi per la compliance. n Le nuove regole del capitale: gli impatti sul credito retail. n Trovare il denaro (e usarlo bene). n I rischi: vecchi e nuovi. iinformazioni Durata 3 giorni Dal 29 settembre all 1 ottobre 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Umberto Filotto Ö umberto.filotto@sdabocconi.it Umberto Filotto Coordinatore del corso 19

22 Retail Banking Retail Banking nell era della digital e innovation economy Perché, come e dove cambiare le strategie di marketing e commerciali delle banche ğ Obiettivi Il programma mira a fornire la conoscenza, gli strumenti necessari e le prospettive coi quali affrontare i cambiamenti in atto. L evoluzione dell ambiente competitivo, di riferimento e non solo, la progressiva e pervasiva digitalizzazione dell economia e la necessità di prendere parte a un economia orientata all innovazione, mettono a dura prova i vincoli di gestione e gli assetti operativi di chi oggi lavora attivamente nel, e per, il mercato del retail banking. Il programma pertanto si focalizza su alcuni aspetti importanti e, in prospettiva, discriminanti per gli operatori, con l obiettivo di sviluppare la conoscenza circa le evoluzioni in atto con riguardo all economia digitale, così da preparare alla comprensione e alla contestualizzazione dei suoi impatti in termini aziendali, economici e di business; oltre a comprendere come accrescere la redditività bancaria, spostando il focus strategico dal prezzo, quale unica o prevalente variabile di scelta del consumatore, a una funzione del valore per il cliente sorretta da strategie di offerta e di pricing più sfidanti. Si tratta dunque di identificare gli strumenti e le azioni necessarie per affrontare un mercato bancario dinamico e popolato da consumatori imprevedibili, proponendo il passaggio da letture statiche e omologate a prospettive differenti e dinamiche di profilazione della clientela. á Destinatari Il programma si rivolge a banche, assicurazioni e altri intermediari finanziari, la cui dimensione operativa e presenza territoriale non sono fattori discriminati alla partecipazione al corso, perché tutti sono chiamati a comprendere e a fronteggiare le sfide dell innovazione e dell evoluzione tecnologica. In particolare, il corso si indirizza a figure professionali differenziate all interno di ciascuna struttura organizzativa, perché la prospettiva con la quale gli argomenti saranno affrontati è appunto di tipo trasversale. o Contenuti Digital economy e dimensione tecnologica n Evoluzione e trend tecnologici. n Ruolo delle tecnologie nel processo decisionale e di acquisto del consumatore di servizi bancari, finanziari e assicurativi. n Big data e mercati bancario, finanziario e assicurativo: acquisizione e analisi dei dati in chiave strategica. Competizione e differenziazione n Distribuzione. n Strategie di pricing e value for money. n Comunicazione e ascolto. Processi di marketing e commerciali n Conoscere il cliente e ri-segmentare la domanda. n Coinvolgere il cliente e ri-definire il suo ruolo all interno della value proposition aziendale. n Progettare modelli e far crescere la cultura del servizio. I temi trattati troveranno riscontro in un confronto attivo tra partecipanti, docenti e testimoni che interverranno al corso. Il programma, inoltre, è ulteriormente arricchito da un Workshop. iinformazioni Durata 3 giorni Dal 13 al 15 ottobre 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Anna Omarini Ö anna.omarini@sdabocconi.it 20

23 Confrontarsi con persone che hanno esperienze omogenee dal punto di vista del settore ma diversi dal punto di vista del contesto lavorativo e di cultura aziendale è sicuramente qualcosa che fa crescere. Laura Balla Chief Marketing Officer Aig Group

24 Risk Management Rating e Credit Risk Management ğ Obiettivi Una faculty senior di alto livello esamina le tecniche per misurare correttamente il rischio di credito e discute delle scelte organizzative e degli strumenti innovativi pergestire il rischio creditizio, migliorando il posizionamentodella banca in termini di rischio/rendimento nel contesto italiano e nell ambito dell evoluzione del quadro normativo nazionale e internazionale. á Destinatari Il programma si rivolge a coloro che si occupano di rischio di credito operando nella gestione dei business o nelle aree credito e finanza, controllo di gestione, pianificazione, compliance e auditing, risk management nelle banche, negli altri intermediari finanziari e nelle imprese non finanziarie. o Contenuti Basilea 2, Basilea 3 e i sistemi di rating n La cornice normativa: Basilea 2 e Basilea 3 e gli ultimi aggiornamenti. n L approccio dei rating interni. n I modelli di rating per la probabilità di default. n Le scelte critiche nei processi di rating assignment. n La performance e la validazione dei sistemi di rating. n Il rating dei gruppi economici. n I rischi diversi dall insolvenza: recupero ed esposizione. I riflessi organizzativi del Credit Risk Management n Il controllo del rischio di credito. n La misurazione delle risk-adjusted performance: problemi e soluzioni alternative. n L integrazione fra CRM, processo di budgeting e sistema di deleghe; allocazione del capitale e ruolo del Credit Risk Management. Strumenti di gestione avanzata del rischio di portafoglio n Le opportunità di ricomposione del rischio di portafoglio. n I credit derivatives (mercato, strutture contrattuali, pricing e applicazioni) e le operazioni di securitization sintetiche (mercato, strutture e applicazioni). iinformazioni Durata 5 giorni Dal 19 al 23 maggio 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Giacomo De Laurentis Ö giacomo.delaurentis@sdabocconi.it I modelli di portafoglio n I modelli di portafoglio: obiettivi ed elementi comuni. n CreditMetrics e il problema delle correlazioni. n L approccio attuariale e il modello Creditrisk+. n Un approccio semplificato per le banche italiane. SDA Bocconi School of Management è accreditata presso il CFA Institute come fornitore di programmi di formazione continua. Al programma sono stati riconosciuti 35 crediti CE. Con la partecipazione al programma i membri di CFA Institute riceveranno automaticamente i crediti. Ad essi viene inoltre garantita un agevolazione del 10% sulla quota di partecipazione. Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 22

25 Risk Management Misurare e gestire il rischio operativo nelle banche e nelle assicurazioni ğ Obiettivi Misurazione e controllo dei fattori che condizionano i rischi operativi negli intermediari finanziari e assicurativi per l ottimizzazione del processo di risk management e il rispetto della regolamentazione. Il programma approfondisce diverse soluzioni metodologiche e organizzative adottabili dagli intermediari di diverse caratteristiche. La discussione di esperienze aziendali sarà lo spunto per la discussione in aula delle migliori opzioni attualmente note. Il corso intende: n presentare i processi necessari per introdurre nelle banche e nelle imprese di assicurazione le fasi di operational risk management (ORM) necessarie per adottare efficacemente strumenti di riduzione dell impatto degli eventi dannosi. n valutare gli effetti potenziali sugli attori e sulle strutture organizzative degli intermediari che adottano sistemi di ORM. á Destinatari Risk manager e controller ed esperti di audit cui può essere ricondotta la responsabilità della misurazione e gestione del rischio operativo e del controllo dei sistemi adottati; il contenuto del programma coinvolge altre responsabilità attive nel processo di ORM, in particolare chi opera nei sistemi informativi e nell organizzazione. o Contenuti La definizione del rischio operativo n Il rischio operativo nel nuovo framework della Vigilanza. n Il technology risk. I modelli di misurazione del rischio operativo n I problemi connessi alla misurazione del rischio operativo. n Il mapping delle unità di business ai fattori di rischio. n Le fonti esterne di dati e le principali evidenze empiriche. n Il processo di verifica della robustezza dei risultati dei modelli avanzati. Le politiche di gestione del rischio operativo n Le politiche di riduzione dell esposizione al rischio ( hedge ). n Le politiche di trasferimento del rischio ( insure ). Modelli organizzativi e soluzioni possibili per il rischio operativo n Modello di governo: la struttura organizzativa. n ORM Unit: organizzazione, dimensionamento e competenze. iinformazioni Durata 5 giorni Dal 6 al 10 ottobre 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Giampaolo Gabbi Ö giampaolo.gabbi@sdabocconi.it SDA Bocconi School of Management è accreditata presso il CFA Institute come fornitore di programmi di formazione continua. Al programma sono stati riconosciuti 35 crediti CE. Con la partecipazione al programma i membri di CFA Institute riceveranno automaticamente i crediti. Ad essi viene inoltre garantita un agevolazione del 10% sulla quota di partecipazione. Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 23

26 Risk Management Financial Risk Management nelle banche ğ Obiettivi Le attività di trading, strutturazione e sales all interno dell Area Finanza pongono problemi di controllo complessi e articolati. Le metodologie di misurazione dei rischi basate sul Value at Risk forniscono uno strumento importante, ma da un lato richiedono di essere ben padroneggiate, e dall altro lato pongono nuovi interrogativi. Come passare dalle metodologie tradizionali di rilevazione dei risultati alle nuove logiche basate su indicatori risk-adjusted? Come integrare sotto il profilo operativo i nuovi metodi come il Value at Risk con i processi e le strutture esistenti? Qual è il ruolo dell auditing dell Area Finanza in tali processi di Controllo? Il programma si propone di rispondere, in concreto, grazie al contributo dei docenti e di qualificati testimoni esterni. á Destinatari Responsabili di misurazione e controllo dei rischi di mercato (di interesse, di cambio, di mercato azionario, di volatilità), prevalentemente all interno del risk management e del controllo di gestione; figure con funzioni di ispettorato, auditing e vigilanza, nonché direttamente all interno dell Area Finanza. n La definizione dei limiti di rischio per l Area Finanza in base al VaR. n La misurazione delle performance corrette per il rischio per le attività dell Area Finanza. n La gestione del rischio di controparte per le operazioni in derivati. n Il ruolo del risk management e dell auditing nel processo di controllo dei rischi finanziari. iinformazioni Durata 4 giorni Dal 13 al 16 ottobre 2014 Quota di partecipazione IVA Coordinamento Francesco Saita Ö francesco.saita@unibocconi.it o Contenuti n Il controllo dei rischi di mercato per le attività di negoziazione: la metodologia del Value at Risk (VaR). n Il controllo del rischio di liquidità: un introduzione ai profili regolamentari e gestionali. n La stima del Value at Risk: le simulazioni storiche e le simulazioni Monte Carlo. n La misurazione del VaR e il controllo del rischio per le posizioni in opzioni. n l backtesting dei modelli per i rischi di mercato. SDA Bocconi School of Management è accreditata presso il CFA Institute come fornitore di programmi di formazione continua. Al programma sono stati riconosciuti 28 crediti CE. Con la partecipazione al programma i membri di CFA Institute riceveranno automaticamente i crediti. Ad essi viene inoltre garantita un agevolazione del 10% sulla quota di partecipazione. Questo programma fa parte di un percorso formativo (vedi pag 32) 24

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