La comunicazione del rischio per la salute, per l ambiente e la sicurezza

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1 La comunicazione del rischio per la salute, per l ambiente e la sicurezza Dr Mauro Palazzi dipart. Sanità Pubblica Ausl di Cesena dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

2 RISCHIO Possibilità di conseguenze dannose o negative a seguito di circostanze non sempre prevedibili ( Nuovo Zanichelli, Dizionario della lingua italiana ) RISCHIO = STIMA DEL PERICOLO + OUTRAGE

3 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La comunicazione è un rischio?

4 Fiera commerciale di Zurigo Box di gioielleria di espositori di Hong Kong e Singapore dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

5 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

6 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Assiomi della comunicazione Non si può non comunicare! Contenuto e relazione/verbale e non verbale (il non verbale : può fornire il 50-70% del contenuto del messaggio, predomina sul verbale

7 la comunicazione del rischio è lo scambio di informazioni e di valutazioni sul rischio tra gli esperti, le pubbliche amministrazioni, i mass media, i gruppi di interesse ed i cittadini, finalizzato ad aiutare a prendere decisioni circa l accettare, ridurre od evitare il rischio. W. Leiss 1996

8 La regola del 3 3 tipi di CdR: Care Communication Consensus C. Crisis C. 3 ambiti: Comunicazione Ambientale C. per la Sicurezza C. per la Salute ( Risk Communication R.Lundgren A.MacMakin) dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

9 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Care Communication Spesso il rischio è conosciuto e si sa come affrontarlo Es. AIDS, Fumo di Tabacco, Intossicazioni professionali, Incidenti domestici, sul lavoro, stradali...

10 Consensus Communication Si devono informare e incoraggiare le persone a condividere delle decisioni su come gestire il rischio Es. Decidere dove costruire la discarica. (sindrome di NIMBY) Partecipazione, Negoziazione dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

11 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Crisis Communication È in fase di emergenza, comprende la fase prima e quella seguente all emergenza Es. incidenti industriali, terremoti, epidemia SARS, attacchi terroristici.

12 Comunicazione per prendersi cura ( care ) il consenso La crisi L ambiente Uso dei pesticidi Dichiarazioni di impatto ambientale Disastri naturali causati dall uomo la sicurezza Igiene industriale Piano di sicurezza Incidenti in impianti industriali la salute Educazione sanitaria Regolamento sanitario in un setting Scoppio di epidemie Richiedono approcci diversi dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

13 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità 3 fasi e approcci alla CdR W.Leiss Comunicazione degli aspetti quantitativi della stima del rischio da parte degli esperti Comunicazione come tecnica efficace di persuasione Comunicazione come costruzione sociale e gestione partecipata del rischio

14 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità partecipazione Processo attraverso il quale i cittadini possono contribuire alla formazione delle decisioni rispetto alle questioni che riguardano la comunità e la loro vita R.E. Martini

15 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Superare il modello DAD! Decido Annuncio Difendo

16 Gli attori in scena sono tanti! dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

17 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Il processo di valutazione e gestione dei rischi Esperti Gruppi di interesse Media Imprese Identificazione Stima Valutazione Popolazione Amm. pubblica Gestione

18 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Perché fare la comunicazione del rischio?

19 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità comunicare il rischio: il principale lavoro del medico R. Smith BMJ

20 Perché fare la comunicazione del rischio è uno strumento di prevenzione è un bisogno è un diritto democratico è un determinante di relazioni sociali

21 Obiettivi di un progetto comunicativo migliorare le conoscenze cambiare o rinforzare i comportamenti ottenere consensi o raggiungere compromessi su questioni controverse

22 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Obiettivo della Crisis communication aiutare il pubblico a incanalare la sua paura verso una appropriata vigilanza, un apprendimento attento, e una preparazione costruttiva (N. Binkin)

23 Livelli di risposta pubblica dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità a una crisi (N. Binkin) Apatia Preoccupazione Terrore Preoccupazione informata e vigile Panico Negazione

24 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Caratteristiche di una situazione di crisi Elevata livello di incertezza (iniziale) sul rischio. Le cose accadono velocemente, devi lavorare con poco tempo e forti pressioni. Alti livelli di attenzione da parte dei diversi stakeholder (Politici, Media,..) con flusso elevato di informazioni. Messaggi e impressioni contradditorie. Molti attori sociali coinvolti e con interessi diversi. Presenza di Tensione, Paura, Ostilità, Scetticismo,.

25 Quindi. la comunicazione di emergenza va programmata prima. dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Preparare le strutture organizzative Formazione (role playing) Costruire credibilità Stabilire buone relazioni con i giornalisti Creare partnership con le altre autorità Creare reti con la società civile e stabilire canali comunicativi con il mondo esterno.

26 quando scoppia la crisi Non perdere tempo! Dare l allarme. Annunciare che ci si sta occupando della crisi. Essere aperti alla informazione. Essere flessibili e capaci di improvvisare Ricordare che La comunicazione è un rischio e va maneggiata con cura!!! Essere professionali: tenere conto delle teorie e usare il buon senso. dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

27 Alcune teorie molto pratiche! dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

28 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità 4 modelli teorici della CdR V. Covello 2001 Modello della percezione del rischio Modello del rumore mentale Modello della dominanza negativa Modello della determinazione della fiducia

29 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Modello della percezione del rischio P=R

30 Fattori psicologici che influenzano la percezione del rischio Rischio = Pericolo + Outrage Pericolo = stima scientifica (es. 1 caso su ) Outrage = offesa che produce una reazione emotiva dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

31 Chi prevale? dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

32 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Percezione del rischio P=R Quello che è percepito come reale sarà reale nelle sue consguenze. Solo perchè qualcosa non è reale ai tuoi occhi non vuol dire che non lo sia per qualcun altro

33 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La percezione del rischio è multidimendionale Si modifica nel tempo, Cambia per diversi i soggetti e le tipologie di rischio È influenzata dal contesto sociale e dai mass media

34 Possibili comportamenti della comunità di fronte ad un rischio ROHRMANN 1990 Passività: disinteresse, rassegnazione Attività: ricerca di informazioni Coinvolgimento di altri: volantinaggio, raccolta di firme, porta-porta Proposta di soluzioni : (anche innovative e competenti) Protesta: reclami, cortei,cause legali.. È importante capire in che stadio si trova!

35 Possibili comportamenti della comunità di fronte ad un rischio dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

36 Livelli di risposta pubblica dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità a una crisi Apatia Preoccupazione Terrore Preoccupazione informata e vigile Panico Negazione

37 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Elementi soggettivi che influenzano la percezione del rischio Conoscenze Valori Credenze Atteggiamenti Individuali e collettivi

38 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità A proposito di credenze. ciascuno nell intimo del suo cuore è convinto che lui, proprio lui tra milioni di persone, per un inesplicabile ma fortunato caso, lui non morirà (C. Zavattini)

39 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La valutazione del rischio a volte è diversa a seconda del diverso punto di vista

40 Valutazione del rischio il punto di vista Tecnico e Sociale Dati e informazioni epidemiologiche sulla natura del rischio. Informazioni sulla percezione del rischio nella popolazione. dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

41 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Rischio percepito dagli esperti Rischio percepito dalla popolazione Basso Alto Basso Accordo Controversia Alto Controversia Accordo Di Philip C.R. Gray, Richard M. Stern e Peter M. Wiedemann

42 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La sfera della comunicazione da M. Biocca ESPERTI Il dominio del rischio tecnico Industria Mass media Amm. pubbliche (Regione, DIP, ARPA) PUBBLICO Il dominio del rischio percepito Tecnici Gruppi popolazione

43 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La percezione dipende anche dal tipo di rischio

44 La percezione del rischio: i molti fattori influenti... il potenziale catastofico la conoscenza abituale la comprensione del fenomeno l incertezza degli esperti la controllabilità la volontarietà gli effetti sui bambini e sulle generazioni future l identità delle vittime L equità la fiducia nelle istituzioni l attenzione dei media dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

45 Accettabilità del rischio ( alcuni esempi... ) sovrastima di eventi rari sottostima di eventi comuni il rischio volontario è più accettato il rischio naturale è ignorato le situazioni vicine influenzano di più di quelle lontane L accettabilità è proporzionale ai benefici e alla volontarietà

46 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Analisi della percezione del rischio: Cercare di capire con chi e con cosa abbiamo a che fare (ASCOLTO)

47 La raccolta di informazioni sulla percezione del problema da parte della comunità Osservazione e ricerca sul campo Interviste con Lavoratori/dirigenti riconosciuti dagli altri Personechiavee leader naturali Altri (e.g., abitanti del vicinato, leader di comitati, media locali) Analisi della stampa e dei media Interviste telefoniche Questionari e Sondaggi via posta Focus groups dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

48 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Che cosa conosci del gruppo/popolazione a cui ti rivolgi? Caratteristiche evidenti: Informazioni demografiche Caratteristiche socio-culturali Abitudini, stili di vita Livello di istruzione Caratteristiche non evidenti : Qual è la loro percezione del problema Allo stato attuale hanno fiducia in te come fonte informativa? A che davano fiducia e credibilità in passato? Qual è la loro percezione di te o della tua organizzazione? Quali sono le loro specifiche proeccupazioni sull argomento?.

49 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Accettare la paura! La paura durante una crisi è naturali e inevitabile. Riconoscete il diritto di avere paura. Non liquidate o ridicolizzate le paure della gente e non trattatele come se fossero irrazionali Evitate di apparire troppo distaccati, è meglio trasmettere una immagine più umana Evitate di sovrarassicurare: è meglio che il rischio percepito si riduca che non cresca.

50 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Quindi ponetevi in ascolto, cercate di capire (interviste, questionari, focus group) condividete la sofferenza, comprendete la paura mostrare empatia, vicinanza, disponibilità all aiuto.

51 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità modello del rumore mentale 20%

52 Teorie del rumore mentale dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità (mental noise) Quando le persone sono preoccupate o turbate hanno difficoltà nella fase di ascolto ed elaborazione dell informazione La ridotta capacità di focalizzare la propria attenzione e immagazzinare in memoria l informazione può essere causata da vari stati (es., condizione di traumatizzato, negazione del problema, coesistenza di altre priorità, forte carica emotiva) 20% Il rumore mentale può ridurre l abilità a processare la comunicazione fino all 80%

53 Le Capacità attentive e mnemoniche limitate quindi La credibilità si gioca nei primi secondi Numero limitato di messaggi (non più di 3) Lunghezza limitata di ogni messaggio (es., parole) Ripetizione del messaggio (es., 2-3 volte) dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

54 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità modello della dominanza negativa N=3P

55 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La relazione tra informazioni positive e negative è asimmetrica le informazioni negative ricevono più attenzione, sono ricordate più a lungo e hanno maggior impatto rispetto ai messaggi positivi. Le persone danno più valore alle perdite che ai vantaggi. N=3P

56 Quindi Ogni messaggio negativo dovrebbe essere controbilanciato da un molti messaggi positivi e orientati a delle soluzioni. La comunicazione è più efficace se pone il focus su quello che è stato fatto (o è da fare) piuttosto che sul quello che non è stato fatto (o non è da fare) dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

57 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità modello della determinazione della fiducia S=F+C

58 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La fiducia èla chiave della comunicazione del rischio R. Smith BMJ

59 Credibilità e fiducia Fiducia nel messaggio Fiducia nel comunicatore Fiducia e credibilità come risultato della percezione dell istituzione Fiducia e credibilità come risultato delle prestazioni istituzionali Fiducia e credibilità come risultato del macro-clima sociale

60 Componenti su cui si basano la fiducia e la credibilità Competenza percepita Oggettività Correttezza Coerenza Buona fede Renn e Levine 1991

61 Dimensioni della fiducia e della credibilità: i 4 fattori determinanti in situazioni di bassafiduciae/o altapreoccupazione Ascolto, empatia Competenza, esperienza Onestà, chiarezza Dedizione, impegno dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità V. Covello 1992

62 Dimensioni della fiducia e della credibilità Situazioni di bassa fiducia e/o alta preoccupazione (Dr. V. Covello, Columbia Univ.) Ascolto/empatia 50% Competena/esperienza 15%-20% Onesta'/chiarezza15%-20% Dedizione/impegno 15%-20% dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

63 Teorie della fiducia e credibilità Trasferimento di credibilità Una fonte con bassa credibilità può acquisirne se la sua posizione su una questione si trova in accordo con quella di una fonte con la massima credibilità. Contrasto di credibilità Quando una fonte di bassa credibilità attacca la credibilità di una fonte che ne ha di più rischia di perderne ancora di più L unica fonte informativa che può efficacemente attaccare la credibilità di un altra fonte informativa è quella con pari o più elevata credibilità dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

64 Strumenti e metodi della comunicazione del rischio Mauro Palazzi Serv. Epidemiologia e Comunicazione dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

65 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Il processo di valutazione e gestione dei rischi Esperti Gruppi di interesse Media Imprese Identificazione Stima Valutazione Popolazione Amm. pubblica Gestione

66 Competenze Tecniche per L analisi del rischio L analisi della percezione del rischio La comunicazione

67 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Domande Chi e quale ecosistema sarà danneggiato? Quanti saranno colpiti? Come e quanto saranno danneggiati? Per quanto tempo durerà il danno? Che percezione ne ha la popolazione?

68 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La comunicazione del rischio

69 Modalità della comunicazione formale informale diretta mediata ordinaria estemporanea d emergenza Deve essere tutta programmata!

70 Comunicare il rischio perché (obiettivi) a chi (target) quali messaggi chiave pre test con quali strumenti valutare la qualità della comunicazione Obiettivo FISSO Strategie VARIABILI

71 Obiettivi di un progetto comunicativo migliorare le conoscenze cambiare o rinforzare i comportamenti ottenere consensi o raggiungere compromessi su questioni controverse

72 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Obiettivo della Crisis communication aiutare il pubblico a incanalare la sua paura verso una appropriata vigilanza, un apprendimento attento, e una preparazione costruttiva (N. Binkin)

73 Destinatari. Amministratori Tecnici Cittadini Giornalisti. Hanno bisogni informativi e linguaggi diversi dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

74 I messaggi chiave i documenti forniscono l informazione, ma qual è il messaggio?

75 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Semplificare i messaggi Non capisci realmente una cosa fino a quando non sai spiegarla a tua nonna A. Einstain Attenti al linguaggio tecnico,gergale. Fare esempi concreti e vicini all esperienza della gente Controllate che chi vi ascolta capisca

76 Come creare i messaggi Numero limitato di messaggi (non più di 3) Lunghezza limitata di ogni messaggio (es., parole)

77 I Messaggi chiave devono essere: chiari ed inequivocabili, comprensivi di tutte le prove e di tutti i fatti rispondere a preoccupazioni degli interessati (non alle proprie) valutarne l accettabilità preparare documentazione più approfondita e recapito per informazioni indicare le incertezze se presenti

78 Comunicare l incertezza Nell emergenza, molte cose sono incerte L incertezza aumenta l outrage: la gente vuole risposte chiare Noi tendiamo a rifiutarci di fare ipotesi (ma non si può non comunicare ) OPPURE di dire che si è certi mentre non lo si è Scelta pericolosissimo perchè Se sbagli, l outrage aumenterà e la fiducia calerà Se altri esperti esprimono disaccordo con voi in pubblico, l outrage aumenterà pure dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

79 omunicare l incertezza Il pubblico richiede informazioni, anche se incerte Altri riempiranno il vuoto se non lo fate voi Dichiarare quello che sapete e non sapete dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

80 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Esempio allo stato attuale delle conoscenze, potrebbe essere x, y, oppure z. Finora x sembra più probabile per le seguenti ragioni. Abbiamo scartato a, b, e c per le seguenti ragioni. Non abbiamo scartato y o z, sebbene riteniamo che x sia l ipotesi più probabile

81 alcuni esempi... In Canada c è un rischio zero di BSE In Canada non ci sono casi di BSE Attualmente non ci sono casi noti di BSE in Canada e, con le misure di controllo adottate da noi, c è una piccolissima probabilità che si sviluppino in futuro Benché il legame tra BSE e CJD non è ben stabilito dalla scienza medica, noi stiamo facendo nuove ricerche ed applichiamo un intensa sorveglianza sulla malattia di CJ

82 Esempi: Gli studi attuali dimostrano che l acqua è sicura Le nostre rilevazioni hanno seguito i più rigidi standard nazionale di controllo ambientale Stiamo facendo tutto il possibile per garantire sicurezza... dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

83 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Comunicare l incertezza la sincerità è in genere la scelta migliore Il pubblico di solito quando è informato reagisce meglio se deve far fronte a una situazione difficile Se la gente sente di essere manipolata, fuorviata o che le si dicano bugie, è più probabile che risponda con negazione, panico o che ignori le istruzioni Dopo che è passata la crisi, è più probabile che puniscano le autorità che non sono state franche con loro (effetto AZNAR)

84 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Massima apertura Minimo ritardo Mai bugie

85 La comunicazione al pubblico dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

86 Durante la crisi Individuare un portavoce autorevole e credibile (anche per evitare messaggi confusi e contradditori) tenere informata la leadership e gli opereratori dell organizzazione dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

87 Struttura della comunicazione dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità 1. Comprendere la preoccupazione, costruire empatia 2. Presentare il messaggio chiave (max 15 parole) 3. 2 prove a sostegno 4. Impegno organizzativo e azioni future 5. Informazioni su a chi, come e quando rivolgersi per ulteriori informazioni 6. Ripetere il messaggio chiave

88 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La comunicazione con il pubblico Atteggiamento Voce Sguardo Gesti

89 atteggiamento Calma e sicurezza Abbigliamento adeguato Padroneggiare i contenuti Eliminare i fattori di distrazione dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

90 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità voce Parlare lentamente e con calma Variare il ritmo e il tono

91 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità sguardo Evitare di guardare per aria, evitare lo sguardo dell uditorio, guardare con timidezza o aggressività Cercare di essere empatici e rivolgere lo sguardo a tutto l uditorio

92 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Velocità di esposizione Il tempo parola è diverso dal tempo ascolto Non essere troppo veloci Ripetere i concetti di base Fissare i messaggi su un supporto visivo

93 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Come si apprende Udito 11% Vista 83% Tatto, Olfatto e Gusto 6%

94 Strumenti e metodi Materiale informativo Incontri pubblici Stampa Radio TV Linea telefonica Siti web .. dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

95 Il pretest È comprensibile? E credibile? E accettabile? Si usano questionari, interviste singole o di gruppo (focus group ) dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

96 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Valutazione Quali risultati abbiamo raggiunto?

97 Occhio alle trappole. dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

98 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Il confronto tra rischi Visto che si sovrastima l evento raro, il confronto può essere utile a trovare un senso di prospettiva, una scala comune può aiutare a contestualizzare il rischio.

99 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Attenzione al confronto tra rischi! Può essere utile dove si può scegliere tra due alternative, ma non se si tratta solo di accettare, specialmente se non sono confrontabili (volontario/involontario) o (alto outrage/basso outrage)

100 Le domande difficili dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

101 Le domande difficili Penso che lei mi stia nascondendo qualcosa/mi sta mentendo Lei la berrebbe quest acqua? Perchè mi dovrei fidare di lei? Come ci potete garanatire che? Da quanto tempo sapevate che? Che cosa state facendo.? dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

102 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Risposte alle domande difficili Sii sempre onesto Cerca di essere il più positivo possibile Se non sai qualcosa non aver paura di ammetterlo, ma sii pronto ad informarti Sii pronto a fare ciò che prometti Ricorda che i fatti sono secondari alle emozioni Non banalizzare le emozioni che stanno dietro al rischio

103 Struttura della comunicazione dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità 1. Comprendere la preoccupazione, costruire empatia 2. Presentare il messaggio chiave (max 15 parole) 3. 2 prove a sostegno 4. Impegno organizzativo e azioni future 5. Informazioni su a chi, come e quando rivolgersi per ulteriori informazioni 6. Ripetere il messaggio chiave

104 Conclusioni essere onesti e disponibili chiarezza dei ruoli tenere conto dei vari interessi in gioco utilizzare strategie e strumenti diversificati secondo i destinatari essere tempestivi essere comprensibili essere appassionati

105 Conclusioni aggiornare periodicamente l informazione in base all evolvere delle conoscenze se esiste incertezza dichiararlo ed esplicitare il proprio punto di vista meglio dare una informazione imperfetta che non darla assicurare un feed-back tra chi produce e chi riceve l informazione dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità

106 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Formule magiche! P=R A=20% N=3P S=F+C C=A

107 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità La Comunicazione è una Abilità Dato che è impossibile non comunicare. Impariamo a farlo bene!

108 dott. Mauro Palazzi Dip. Sanità Per saperne di più Mauro Palazzi La comunicazione dei rischi ambientali e per la salute in Europa a cura di Gray e altri - Franco Angeli Editore Risk Communication: a handbook for Comunicating enviromental, safety and health risks a cura di R. Lundgren e A. McMakin - Battelle Press Nel teatro di Sagredo: la comunicazione sul rischio per la salute di M. Biocca Ed. Centro Scientifico Editore Covello V and P Sandman Risk communication: Evolution and revolution. In: Wolbarst A (ed) Solutions to an an environment in peril. Baltimore MD, John Hopkins University Press (2001): ; Anthrax, bioterrorism, and risk communication: guidelines for action ( Covello V et al. Risk Communication, the West Nile Virus Epidemic, and Bioterrorism: Responding to the Communication Challenges Posed by the Intentional or Unintentional Release of a Pathogen in an Urban Setting;

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