Progetto A.M.A.T.A. Azioni per una Maremma turisticamente accessibile Per un turismo realmente accessibile
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- Gianmaria Gentile
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1 Progetto A.M.A.T.A. Azioni per una Maremma turisticamente accessibile Per un turismo realmente accessibile di Andrea Cerini
2 PREMESSA Il presente report è stato redatto in parallelo con l ultima fase del corso AMATA Azioni per una Maremma turisticamente accessibile per costituire da un lato una sintesi di alcune tematiche fondamentali e dei relativi materiali elaborati durante il progetto, dall altra per fornire un quadro schematico di riferimento per il contemporaneo lavoro di elaborazione del project work. Andrea Cerini - 2 -
3 I. LE RICHIESTE DEL TURISMO ACCESSIBILE L elemento fondamentale su cui ha fatto perno l intero percorso è stato senza dubbio l allargamento del concetto di vacanza: il turismo è un processo composito che non si esaurisce nella ricerca dell alloggio. Occorre cioè passare dalla concezione dell albergo accessibile a pochi a quella del sistema ospitale per tutti. L approccio al mercato si deve quindi basare innanzitutto sulla comprensione delle esigenze della domanda. In quest ottica i portatori di bisogni speciali costituiscono uno specifico segmento del mercato turistico che deve essere soddisfatto con prodotti ad hoc. Si tratta di un processo di interazione normale con una domanda speciale, che interessa quattro aspetti primari: 1. la formazione 2. l informazione 3. la specializzazione dei servizi 4. l accessibilità. L informazione La domanda esprime un bisogno di informazione con caratteristiche precise: di affidabilità e di aggiornamento di diffusione e di raggiungibilità di integrazione - 3 -
4 L affidabilità è un problema centrale. Le esperienze di certificazione attraverso le quali l offerta ha risposto a questa esigenza, nascono da contesti di volontariato e di associazioni di disabili, che se ne occupano direttamente; la carenza delle risorse, sia umane (non ci sono persone che si occupano di questo a tempo pieno) che finanziarie, determina un raggio di azione necessariamente limitato al contesto locale. Questa frammentazione si riflette naturalmente anche in una disomogeneità nei metodi e dunque nei risultati. Diffusione e raggiungibilità delle informazioni rimandano direttamente ad un problema di fonti e di supporti. In passato, nella maggior parte dei casi le fonti sono state le associazioni attraverso le loro pubblicazioni: all interno di una attività prevalente di tipo sociale rivolta ad utenti con una specifica disabilità, venivano inseriti piccoli spazi dedicati ai viaggi. Mancava dunque un prodotto informativo di taglio turistico. Da alcuni anni, la situazione sta tuttavia cambiando rapidamente, grazie ai nuovi mezzi di informazione, e sopratutto al web 2.0 e a tutte le applicazioni per smartphone e tablet con gli opportuni accorgimenti di usabilità che consentono una maggiore precisione nel target e soprattutto la personalizzazione dell informazione, oltre a costituire un ausilio di enorme importanza per i diversamente abili. L integrazione è un esigenza naturale di una domanda che non vuole più spostarsi esclusivamente per motivi di cura o di riabilitazione, ma vuole viaggiare per fare turismo, per conoscere, per divertirsi. Dal punto di vista dell offerta ciò si riflette nel considerare l accessibilità come miglioramento - 4 -
5 della qualità di fruizione di luoghi e servizi per tutti i suoi utenti: turisti o residenti, disabili o normodotati. L esigenza è di superare il concetto di informazione per disabili puntando direttamente ad un servizio di qualità, che fornisca indicazioni utili anche per le persone con necessità speciali. La problematica si ripete anche quando si parla di altri elementi dell ospitalità, come ad esempio l alloggio o i servizi dedicati al turista. Nel primo caso, ad esempio, le case histories sia italiane che straniere, hanno portato alla luce diverse esperienze, alcune nell ottica, altre che si sono evolute in contesti estremamente specializzati, tanto da essere frequentati soltanto da disabili. Occorre piuttosto integrare i due tipi di strutture: da una parte i centri di riabilitazione, i cui utenti mantengono spesso seri impedimenti alla mobilità autonoma, anche in contesti effettivamente accessibili, e necessitano di servizi ad hoc, come ad esempio un assistenza specialistica, le apparecchiature sanitarie, ecc.; dall altra luoghi di vacanza, diretti ad un utenza con necessità speciali, ma che si muove per fini turistici, e che attualmente è in parte assorbita dai centri di riabilitazione in assenza di alternative valide. Al di la della scelta strategica di mercato, si rileva come la compresenza di queste due tipologie di strutture possa creare delle forti sinergie: un centro di riabilitazione specialistico può costituire un plus dell offerta di un sistema turistico accessibile, così come la possibilità di muoversi liberamente anche al di fuori del centro di terapia rappresenta un innegabile valore aggiunto per il centro stesso
6 La formazione Questa esigenza fa emergere l importanza delle risorse umane come elemento di raccordo tra domanda ed offerta. La scarsa esperienza di vacanza in possesso dei portatori di necessità speciali implica una limitata possibilità, da parte dei soggetti stessi, di identificare con precisione le esigenze connesse ai diversi momenti della vacanza. Allo stesso tempo gli operatori hanno una limitatissima, se non inesistente, conoscenza delle problematiche connesse alle disabilità, e spesso, la non abitudine ad avere rapporti con persone disabili comporta problemi di comunicazione. A questo proposito occorre fare una riflessione sull importanza delle associazioni di disabili in questo settore. Esse rivestono un duplice ruolo, cruciale in entrambi i casi. Da un lato, di intermediari nell organizzazione di viaggi; come tali rivolgono i propri servizi ai loro associati, e cioè ad un unica categoria di utenti, rispondendo però, in virtù della loro missione, ad una logica di tipo assistenziale. Dall altro, di referenti degli altri intermediari, dei quali costituiscono interlocutori privilegiati: in termini quantitativi (ad esse fanno infatti capo enti di varia natura, CRAL, ecc., che rappresentano la maggior parte della domanda), ma anche qualitativi, perché conoscono a fondo le esigenze di una determinata categoria di utenti. Tutto ciò, se da un lato permette all offerta di capire la domanda, allo stesso tempo la tiene strettamente vincolata ad un approccio assistenziale che si riflette anche nei contenuti delle proposte: dall analisi emerge infatti - 6 -
7 che attualmente l offerta soddisfa le esigenze basilari relative al trasporto e all alloggio, tra i servizi inserisce quelli di assistenza sanitaria, ma solo raramente ne prevede alcuni di taglio prettamente turistico. Negli ultimi anni, tuttavia, in Toscana si è notevolmente accresciuta l attenzione verso interventi formativi specifici. Ad esempio, nel , la Provincia di Pisa ha promosso e finanziato un corso di formazione volto a preparare animatori del turismo sociale. Il progetto gestito tra gli altri da Toscana Formazione. partner anche di Amata ha avuto il suo fulcro principale proprio nell approfondimento delle competenze necessarie per fornire a disabili un servizio di assistenza specificamente turistica. La specializzazione dei servizi Come emerge da vari studi in proposito e come è stato ben definito nel corso, la domanda chiede non soltanto strutture, ma anche e soprattutto servizi dedicati. La necessità di assistenza, ad esempio, si manifesta con riferimento ai mezzi di trasporto, ma anche al soggiorno nelle strutture ricettive o alla fruizione delle risorse culturali e di quelle naturali; il desiderio di praticare degli sport implica la presenza di attrezzature così come di scuole e istruttori; l utilizzo di ausili alla mobilità comporta una necessità di manutenzione e riparazione. In termini di offerta la fornitura di servizi specializzati è ancora estremamente limitata. Se le tipologie di servizi possono essere piuttosto varie e comprendere una buona parte di quelli richiesti, la diffusione sul - 7 -
8 territorio rimane un elemento critico, nonostante i buoni passi compiuti nell ultimo decennio. L accessibilità La possibilità di accedere e di utilizzare le strutture ed i servizi è la condizione fondamentale affinché il disabile prenda in considerazione l offerta turistica e le possibilità che ne derivano. In realtà, l accessibilità non si limita al semplice accesso ma si estende a tutti gli effetti al concetto di fruizione. Così come la fruizione di un territorio è data da tutti gli elementi che lo qualificano come sistema ospitale, la fruibilità della singola struttura deve essere garantita per tutti gli spazi e per tutti i servizi: in un museo, ad esempio, non basta una rampa di accesso all entrata, ma vi deve essere la possibilità di raggiungere le opere d arte così come la biglietteria, il ristorante, le aree di merchandising, i servizi igienici. Nonostante gli indubbi progressi compiuti, l Italia e la stessa Toscana rimangono ancora indietro rispetto ai paesi europei più evoluti in questo campo. Soprattutto in alcune aree e in alcuni settori esiste infatti una reale situazione di ritardo rispetto al superamento delle barriere architettoniche ed, anche dove ci si trova in presenza di strutture accessibili, molto spesso si tratta di situazioni isolate, quasi estranee al contesto che le ospita. Inoltre l adeguamento è di frequente limitato a quanto previsto dalle disposizioni normative, che, quando applicate, arrivano soltanto a garantire il livello minimo di accessibilità. Inoltre, vi è una generale carenza di informazioni necessarie alla programmazione di un soggiorno: questo aumenta la difficoltà per i turisti disabili a muoversi, causando la sotto utilizzazione anche delle realtà turistiche effettivamente accessibili
9 II. INTERVENTI E SERVIZI PER IL TURISMO ACCESSIBILE La risposta alle esigenze sopra descritte passa attraverso una serie di interventi e di servizi: 1. azioni di marketing strategico, che investono trasversalmente l insieme dei bisogni e si qualificano come impulso e sostegno all insieme degli investimenti praticabili; 2. organizzazione, relativa soprattutto al sistema dell informazione; 3. risorse umane, sia in termini di formazione professionale, che di crescita dell impresa; 4. impianti e attrezzature, complementari al sistema strutturale; 5. strutture, intese come il complesso delle opere fisse sul territorio e nelle aziende; 6. sicurezza, che riguarda interventi strutturali e procedurali finalizzati a garantire standard di sicurezza accettabili. 1) Azioni di marketing strategico In questa categoria rientrano al livello locale su cui si è focalizzato il corso le seguenti strategie di intervento: a) Sviluppo delle relazioni e dell integrazione, con la condivisione degli obiettivi, dei mezzi e dei risultati tra i soggetti operanti nel settore
10 b) Incentivi alle aziende pubbliche e private per progetti legati all accessibilità, nei settori specifici (prenotazione, trasporto, servizi dedicati all ospite, ecc.,). c) Campagne di comunicazione, fondamentali per l informazione ed il coinvolgimento degli operatori. Sono orientate alle imprese nei diversi settori e finalizzate alla sensibilizzazione su temi specifici (come ad esempio l adesione ai programmi di formazione per il personale delle strutture alberghiere). 2) Organizzazione All interno dell area organizzativa, le azioni individuate riguarderanno: a) Produzione e distribuzione di guide. Il bisogno di una informazione deve essere soddisfatto attraverso supporti certi e certificati; fino ad oggi la risposta è arrivata attraverso guide dedicate a località specifiche, dalle guide più generali edite da organizzazioni ed associazioni di disabili, o dalla una indicazione generica di accessibilità attraverso la simbologia standard, sui materiali promozionali e pubblicitari turistici. l informazione va progettata, in funzione della diversa natura delle esigenze speciali, e, almeno in prospettiva, divulgata in modo integrato con quella attualmente rivolta ai normodotati. b) Realizzazione e gestione delle reti locali informative per il turismo accessibile e la certificazione di qualità dei servizi. fino ad
11 oggi l informazione è rimasta comunque frammentaria, non sempre attendibile o aggiornata, troppo spesso limitata a parti del prodotto turistico, senza consentire una lettura più articolata su come effettivamente si presenta una località nel suo insieme. Assume allora sempre più valore la possibilità di reperire informazioni in tempo reale attraverso l accesso ad una rete di banche dati gestita, coordinata, aggiornata e certificata. c) Installazione di segnaletica dedicata verso specifiche disabilità, e le dotazioni di materiali informativi. la segnaletica attuale fornisce un riferimento all handicap troppo generico ed è di difficile applicazione alle categorie d) Continuità delle prestazioni sanitarie fornite anche quando si è in vacanza. 3) Risorse umane Come più volte sottolineato, vi è la necessità di agire sulle risorse umane disponibili per l erogazione di servizi, sia con azioni tendenti a migliorare la capacità professionale degli addetti, sia con azioni tendenti a favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. In generale possiamo definire cinque aree che rappresentano diverse modalità di investimento: a) Rete di formatori: affinché si possa dare seguito ad un azione incisiva di formazione è necessario poter contare su una rete di
12 formatori specializzati a cui fare riferimento, con una possibilità costante di aggiornamento, sia sul fronte delle esigenze della domanda sia su quello dei servizi. Tale rete potrà costituirsi solo all interno di iniziative imprenditoriali fortemente specializzate che individuano nella formazione dedicata al settore turismo e disabilità un elemento strategico dell impresa, supportato da un adeguato patrimonio di conoscenza e di esperienza. Per quel che concerne il tema fondamentale di questo corso, il servizio al turista, In particolare dovranno essere sviluppate le seguenti tematiche: specificità delle problematiche psico-fisiche relative alle diverse disabilità; caratteristiche dei diversi servizi specifici richiesti; stato dell offerta di servizi generici e dedicati; attrezzature speciali per gli sport; ausili nella mobilità e nella comunicazione; esigenze speciali relative all alimentazione; tecniche e modalità di relazione, comunicazione, animazione con clienti con bisogni speciali e tecniche per favorire l integrazione nei gruppi; tecniche e modalità di intervento in situazioni sanitarie di emergenza presentate dagli utenti; tecniche di comunicazione pedagogica in ambienti già operativi. b) formazione scolastica: l esigenza di miglioramento della capacità professionale si soddisfa anche intervenendo alla base con la riformulazione o l arricchimento dei programmi scolastici di
13 insegnamento nelle scuole (sia private che pubbliche) che intervengono sulla formazione specifica del settore turistico. In una logica di sviluppo ulteriore dell autonomia scolastica, è necessario guardare con attenzione a quelle esperienze operative che, in alcune regioni, vedono convergere i bisogni della domanda (soggetti di governo ed operatori turistici) e l offerta formativa da parte delle strutture scolastiche. L aggiornamento dei programmi dovrà riguardare: conoscenza delle problematiche psico-fisiche relative alle diverse disabilità; conoscenza delle esigenze in relazione alle caratteristiche dei servizi offerti; sviluppo della capacità di relazione e comunicazione verso clienti con bisogni speciali. c) Formazione professionale all interno delle imprese: le azioni di formazione dovranno essere sviluppate, oltre che nelle fasi scolastico-professionali, soprattutto attraverso progetti di aggiornamento per il personale delle aziende, valorizzando il ruolo delle associazioni di categoria da un lato e utilizzando la rete delle imprese della formazione in grado di progettare ed erogare moduli formativi specifici. Tali interventi potranno essere effettuati facendo ricorso a finanziamenti del Fondo sociale europeo, ma anche e soprattutto ai Fondi interprofessionali. I programmi formativi dovranno riguardare: specificità delle problematiche psico-fisiche relative alle diverse disabilità;
14 caratteristiche dei diversi servizi specifici richiesti; stato dell offerta di servizi dedicati al turista ed al turista con bisogni speciali presente nella località; conoscenza delle attrezzature speciali da utilizzare per gli sport ed il divertimento in genere; conoscenza degli ausili nella mobilità e nella comunicazione; tecniche e modalità di relazione, comunicazione, animazione, con clienti con bisogni speciali; capacità di favorire l integrazione e l inserimento di ospiti con bisogni speciali; tecniche e modalità di intervento in situazioni sanitarie di emergenza presentate dagli utenti. d) nuove figure professionali, nuovi servizi, nuove imprese: lo sviluppo di nuovi servizi nel contesto dell attenzione alle risorse umane riguarda prevalentemente l ambito dei formatori descritto al punto A, ma riguarda anche la possibilità di realizzare una azione trasversale di diffusione di idee di impresa supportate da azioni di tutoraggio, nonché la formazione di precise competenze in questo ambito, come nel caso del citato corso Tutti inclusi promosso dalla Provincia di Pisa. L obiettivo è l attuazione di programmi di orientamento professionale per l erogazione servizi completamente nuovi nel contesto di imprese esistenti o per la nascita di nuove imprese di servizi dedicati al turista, ciò anche in relazione con l azione di progettazione e diffusione di nuove idee d'impresa. I programmi formativi dovranno essere affrontati caso per caso in relazione a:
15 caratteristiche della località e risorse di attrazione presenti; potenzialità ed opportunità economiche per nuove imprese; servizi per ospiti disabili ed integrazione come chiave di arricchimento dell offerta locale. e) materiali editoriali di orientamento: azioni intese come vera e propria produzione di materiali di supporto alla crescita qualitativa delle professionalità
16 III. CONDIZIONI PER LO SVILUPPO DEL TURISMO ACCESSIBILE Tutti gli interventi sopra descritti devono tenere conto di una serie di condizioni. Il contesto economico (il benessere, i servizi alle imprese, il ruolo del turismo), sociale (la qualità della vita, i servizi alla persona, la cultura turistica), politico (i valori, la stabilità, l importanza data al turismo come motore di sviluppo) oltre che la collocazione geografica (la qualità del contesto urbano, la bellezza dei luoghi) di una determinata area incidono fortemente sulla possibilità di successo delle azioni che possono lanciare, e sostenere nel tempo, il turismo accessibile. Queste condizioni sono: 1. Turisticità 2. Attrattività del territorio 3. Clima sociale positivo 4. Servizi innovativi alle imprese 5. Servizi avanzati alle persone 6. Attrezzature 7. Organizzazione turistica 8. Immagine e notorietà 9. Incentivi 10. Progettazione e diffusione di nuove idee d'impresa a) Turisticità. Poter lavorare in ambiti in cui il turismo, tradizionalmente inteso (posti letto e numero turisti), è già una realtà, garantisce gli standard minimi per poter pensare ad iniziative, ad azioni, ad
17 imprese che favoriscano il passaggio dal turismo al turismo per tutti. E il caso di molte località italiane già affermate in cui è possibile pensare all insediamento di servizi specializzati (noleggio attrezzature sportive, per la mobilità) per i turisti con bisogni speciali, e in cui l accessibilità diventa anche un fattore di diversificazione e di immagine. b) Attrattività del territorio. Il fatto di poter contare su luoghi caratterizzati da elementi naturalistici, culturali o sportivi, di pregio, offre la possibilità di creare, o anche solo di valorizzare, nuove destinazioni turistiche, che da subito si potrebbero dotare di tutti gli elementi che favoriscono il turismo accessibile. Non devono così incidere su una realtà turisticamente già definita e quindi meno incline ai cambiamenti. E il caso di molte località del sud, ma anche di molte località non ancora conosciute del centro-nord. Il giudizio sull attrattività di un territorio è migliore se si fonda su elementi di unicità, di forte identità, difficilmente imitabile da altri luoghi. c) Clima sociale positivo. Il fattore culturale si traduce, in questo caso, nel carattere delle persone che fanno ospitalità: imprenditori, politici, cittadini. Non si tratta quindi semplicemente di saper fare bene il proprio mestiere, ma di esprimere un atteggiamento di apertura verso l altro. Se ampiamente diffusa, la cultura dell accoglienza per tutti, può diventare il fattore competitivo che fa la differenza nell attrazione di nuovi flussi di turismo accessibile, i cui protagonisti individuano proprio nell integrazione uno dei bisogni turistici più sentiti
18 d) Servizi innovativi alle imprese. E un indicatore della bontà e dell evoluzione del sistema imprenditoriale. I luoghi in cui i servizi alle imprese sono diffusi, sono deputati naturalmente ad una continua specializzazione del servizio erogato e ad una diversificazione dei target. In un contesto così dinamico da questo punto di vista trovano spazio iniziative innovative, sperimentali, anche mediante l utilizzo di nuove tecnologie. e) Servizi avanzati alle persone. La qualità dei servizi rivolti ai residenti si traduce sempre in qualità dei servizi ai turisti. D altro canto il turista non è che un residente temporaneo. Non è detto ovviamente che tutti i servizi ai residenti siano fruibili o necessari per i turisti, ma certo nel caso del turismo accessibile alcuni di questi servizi, e pensiamo a quelli sanitari, della mobilità, sono quelli che garantiscono un livello alto di sicurezza in vacanza, di fiducia in un territorio. A questi si aggiungono i servizi che sono più legati alla fruizione, alla conoscenza, al consumo turistico di in luogo. f) Attrezzature. Questo tema potrebbe assumere molta importanza nel caso in cui l azione che si vuole sostenere si rivolge ad un preciso target di consumatori della vacanza. All interno del grande bacino di domanda formata da i turisti, ci sono quelli che si muovono per motivazioni culturali, quelli che amano un certo sport, altri che desiderano stare a contatto con la natura, pernottando in strutture tipiche. Le nicchie di domanda, costituite anche da turisti con bisogni speciali, esigono quindi un offerta tematizzata in cui vi sia la possibilità di utilizzare, o noleggiare attrezzature specifiche. Dove nascono nuovi prodotti turistici fortemente specializzati, trovano un
19 corretto ed efficace inserimento azioni che facilitino la fruizione di tutti. g) Organizzazione turistica. Significa avere alle spalle un insieme di conoscenze, esperienze, persone, strumenti, leggi, che possono appoggiare ogni nuova iniziativa in ambito turistico suggerendo ciò che è meglio fare, come promuoversi, a quali mercati puntare, insieme a chi lavorare. Una organizzazione turistica efficiente sia privata che pubblica, diversifica i propri prodotti, introduce elementi di qualità nel sistema ospitale, e non potrà che vedere di buon occhio qualsiasi azione a sostegno del turismo accessibile. Si privilegiano i luoghi in cui è già incentivata l aggregazione in club di prodotto, il consorzio, tra soggetti di settori diversi, in modo tale che anche le associazioni locali dei disabili, possano essere coinvolte in progetti di creazione, promozione e commercializzazione di pacchetti turistici specializzati. h) Immagine e notorietà La notorietà è probabilmente una delle maggiori leve di marketing su cui un territorio può utilizzare in ambito turistico. Innescare un processo che porti alla conoscenza internazionale (ma anche solo nazionale) di una destinazione implica infatti poderosi investimenti in azioni di comunicazione. Per questo i luoghi già conosciuti, sia per motivi turistici che anche solo culturali, o storici, o sportivi, di cronaca, ecc. agevolano eventuali azioni di promo-commercializzazione turistica. L immagine poi qualifica una destinazione a seconda della positività degli elementi che la costituiscono. Sapere quindi se un luogo è conosciuto, per quali
20 motivi, se è apprezzato e da chi, incide direttamente sulla fertilità del contesto locale per l insediamento di iniziative coerenti. i) Incentivi E quasi banale affermare che la presenza di incentivi, comunitari, nazionali, regionali, locali, possa costituire un efficace attrattore per realizzare iniziative imprenditoriali, che sviluppino il turismo accessibile. E invece importante segnalare che gli incentivi da soli, e non valutati invece insieme ad altri parametri, non garantiscono il successo di iniziative imprenditoriali. Vale la pena qui ricordare che quando si parla di incentivi per progetti di sostegno al turismo accessibile, si devono considerare gli incentivi rivolti ai diversi settori che compongono il sistema ospitale: dai trasporti alla formazione, dallo sport alla cultura, dal turismo all ambiente. j) progettazione e diffusione di nuove idee d'impresa. In funzione della creazione di nuova imprenditorialità una modalità già sperimentata in varie situazioni è quella della progettazione di nuove idee di impresa da realizzare a monte del programma generale, da promuovere in aree territoriali dove più forte è la condizione di disoccupazione e maggiori le opportunità locali di sviluppo, assicurando anche condizioni di sostegno e tutoraggio nelle fasi di sviluppo. Vi sono molti i soggetti che possono essere individuati per la realizzazione di questa azione, siano essi a carattere prevalentemente pubblico che a connotazione privata. In particolare, a livello locale si può puntare alla creazione di microimprese e al loro collegamento in rete
21 IV. INVESTIMENTI NECESSARI Investimenti per le attrezzature Gli investimenti sul fronte delle attrezzature si articolano in tipologie diverse, a seconda che si tratti di adattare e rendere accessibili situazioni strutturali preesistenti, o diversamente che si voglia creare o migliorare la fruibilità di spazi e servizi anche attraverso l ausilio di nuovi strumenti realizzati appositamente. Da un lato dunque l investimento è relativo a costi di impianto (acquisti, installazioni) di attrezzature presenti sul mercato, dall altro investe anche la progettazione e la ricerca, particolarmente per quelle attrezzature, con un carattere fortemente innovativo, finalizzate a rendere disponibili servizi nuovi, si pensi ad esempio alla ricerca sui materiali anallergici, o a quella sui sistemi di comunicazione per le difficoltà sensoriali, o ancora alla ricerca e sperimentazione sui mezzi elettrici di spostamento, che allarga l area dei consumatori dalle disabilità motorie alla necessità di ausilio per tutti nei centri urbani o nei grandi centri commerciali. In particolare, oltre alle azioni per rendere genericamente accessibili la città e il territorio, occorre pensare ad azioni dal carattere più sperimentale, in funzione della necessità di rendere disponibili nuovi servizi all ospite o di migliorare la fruibilità di quelli esistenti. Si dovrà operare dunque anche per rendere più attraenti i prodotti turistici, cercando di rendere accessibile anche il senso della vacanza, le motivazioni e non solo gli elementi primari come l alloggio o il treno, ma anche la spiaggia, le piste da sci, il museo, gli sportelli
22 per il cambio, e così via, superando una concezione di accessibilità spesso troppo parziale. Le azioni dovranno riguardare: a) sistemi di elevazione (installazione di ascensori accessibili e4 in casi particolari, di montascale) b) sistemi di imbarco sui mezzi di trasporto, con adeguamento dei mezzi di trasporto esistenti c) ausili per la comunicazione, a supporto sia delle strutture gestionali della prenotazione che dei punti di informazione sul posto, sia delle strutture che offrono servizi dedicati all ospite, con sempre più vasto ricorso alle nuove tecnologie d) dotazione di mezzi attrezzati e) impianti ed attrezzature per i servizi dedicati al turista, con investimenti volti a rendere disponibili nuovi servizi all ospite, o a migliorare la fruibilità di quelli esistenti L ultimo punto è forse quello più cruciale: in un sistema di ricettività che voglia essere considerato accessibile diviene infatti determinante il ruolo degli elementi di attrazione, il ruolo delle motivazioni di soggiorno. Dalle piscine con sponde percorribili alla attrezzatura degli accessi nelle spiagge, dagli attrezzi sportivi speciali agli ausili di comunicazione per eventi e musei la gamma di opportunità è veramente ampia, in parte è già sperimentata ma rimangono grandi spazi sia progettuali che organizzativi
23 Investimenti strutturali Il tema degli investimenti strutturali, cioè quelli tesi ad abbattere le barriere architettoniche in senso proprio, è certamente quello che fino ad oggi è stato affrontato in modo più consistente dai diversi attori presenti sul territorio, sia sotto il profilo legislativo, sia sotto il profilo della quantità di risorse investite. Queste le linee di tendenza manifestatesi: a) Gradualmente, ma non diffusamente, si è andata affermando la concezione che progettare e costruire senza barriere, così come recuperare il patrimonio edilizio cercando di abbattere quelle esistenti, significa operare verso un miglioramento delle caratteristiche di vivibilità e socialità dello spazio che riguardano fasce sempre più ampie di cittadini: le filosofie di progettazione e costruzione più avanzate ormai dimostrano che spazi e città a misura di bambino o di persone con limitazioni motorie, sono le più vivibili per tutti, le meno costose e le più produttive. b) Occorre cioè andare oltre al concetto di barriere architettoniche come problema circoscritto alla popolazione disabile, a favore di una concezione dello spazio e delle costruzioni che tenga conto di una popolazione fatta di individui con esigenze di fruibilità diversificate c) Questa concezione applicata al turismo implica che, in una fase in cui la competizione internazionale impone, particolarmente al nostro paese, scelte di riqualificazione anche strutturale,
24 l eliminazione delle barriere architettoniche significa prima di tutto operare per migliorare complessivamente gli spazi offerti negli alberghi, nei ristoranti, nelle stazioni, nei musei, nelle piazze ed ovunque il turista si muove ed è ospitato. d) Una città accessibile lo è per i bambini che circolano in carrozzina con i propri familiari, così come lo è per chiunque vi passeggia. Un albergo accessibile ha stanze ampie e luminose, i suoi bagni non sono angusti, gli spazi comuni sono facilmente percorribili da tutti e ciò aumenta il grado di soddisfazione di tutti gli ospiti. Gli investimenti per l abbattimento delle barriere vanno allora pensati e valutati sotto questa luce: non sono un costo da contenere al massimo e solo per il soddisfacimento di aspetti normativi imposti, ma sono investimenti tendenti a migliorare la capacità di competizione e la produttività di una impresa e di un sistema ospitale territoriale
25 V. CONCLUSIONI In teoria non esiste il contesto ottimale per lo sviluppo delle azioni a sostegno del turismo accessibile, perché ciò dipende dall insieme delle condizioni di sviluppo delle azioni. Un insieme che è inevitabilmente sempre diverso, perché diverso è il luogo in cui si vuole operare, diversi sono i soggetti attuatori, diversi sono gli oggetti delle azioni. Il sistema locale a cui si rivolge l azione deve quindi essere messo a confronto con le condizioni che agevolano l azione stessa e che sono state descritte nel paragrafo precedente. In sostanza si tratta di analizzare quanto ogni sistema è pronto a stimolare, accogliere ed attirare verso di sé la domanda potenziale di turisti con bisogni speciali. In ogni intervento come in quelli che sono stati analizzati, discussi e proposti in questo corso, sia nella fase d aula che nel project work - si dovrà perciò tenere conto: a) delle condizioni di base del sistema locale. Se ciò è relativamente facile per la condizione turisticità, poiché è sufficiente avere il numero di turisti che si rivolgono in quell area e il numero di posti letto attualmente esistenti, più complicato sarà verificare il clima sociale positivo, poiché significa tradurre in dati concreti un atteggiamento o un comportamento. b) della comparabilità delle informazioni ottenute nell area di riferimento prescelta con quelle di altre aree, simili. Analizzare le condizioni di una sola area non è sufficiente e quindi lo studio
26 acquista un senso solo se prende in considerazione il posizionamento nei confronti dei possibili concorrenti. c) del fatto che ognuna delle condizioni sia (ad esempio) presente può essere allo stesso tempo un punto di forza o un punto di debolezza, dipende dal tipo di azione che si vuole fare. Infatti essa può servirsi delle condizione, sfruttandola, oppure creare la condizione andando a colmare la lacuna. Se, ad esempio, abbiamo servizi innovativi alle imprese è possibile pensare di realizzare le azioni che prevedono la gestione di reti locali per il turismo accessibile. Se invece siamo in assenza del clima sociale positivo è possibile pensare alla necessità di organizzare corsi di formazione che sensibilizzino gli operatori del turismo
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