PROGETTO AREE A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO. a.s. 2010/11
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- Albina Enrichetta Cortese
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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Didattica Secondo Circolo Crema via Renzo da Ceri 2/h Crema (CR) Tel: Fax: uffici: segreteria@secondocircolocrema.it Posta elettronica certificata: secondocircolocrema@pec.it PROGETTO AREE A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO a.s. 2010/11 PREMESSA Il Secondo Circolo di Crema da più di un decennio si occupa di intercultura, sin da quando i processi migratori hanno caratterizzato la fisionomia della società italiana ed europea. In particolare all interno del Circolo l afflusso di bambini stranieri è stato via via crescente, fino a raggiungere attualmente la percentuale del 16 % sul numero complessivo dell utenza. La rilevazione dei bisogni comunicativi, linguistici e sociali dei bambini stranieri è stata sempre molto puntuale ed è stata essenziale per attivare tutte le risorse disponibili all interno del Circolo e sul territorio. In particolare sono in atto accordi di rete con la Scuola Secondaria di I grado A. Galmozzi, con la Scuola Secondaria di I grado G. Vailati, con il Comune di Crema, anche attraverso il Laboratorio Multiculturale e con alcune realtà del privato sociale. Gli accordi riguardano la continuità tra ordini di scuole e la realizzazione di interventi mirati ai bisogni ed ai supporti necessari per il successo formativo dei bambini stranieri. Anche la formazione permanente del personale docente è un momento di confronto indispensabile all interno dell accordo di rete. Permangono inoltre aperte molte collaborazioni con i Circoli Didattici di Pandino e di Rivolta d Adda, con l ISMU, con l UST di Cremona, con alcune Università lombarde, con la Comunità Sociale Cremasca, collaborazioni che hanno permesso la crescita di un gruppo sempre maggiore di insegnanti, con una ricaduta sul Collegio dei Docenti e su tutta l attività didattica ed educativa del nostro Circolo. 1
2 L attenzione del Circolo è sempre rivolta da un lato a promuovere il processo di alfabetizzazione dei bambini stranieri, dall altro a non abbassare gli standards di apprendimento di tutti gli alunni. La scelta dopo la raccolta dei bisogni è andata sulla comunicazione come canale privilegiato per le relazioni interpersonali e strumento veicolare di apprendimento dell Italiano come seconda lingua e degli altri linguaggi disciplinari specifici. Mentre gli scorsi anni scolastici le esigenze erano soprattutto riferibili alla lingua della comunicazione, in quest anno scolastico la scelta riguarda il livello CALP dell apprendimento dell italiano come L2. SOGGETTI COINVOLTI I protagonisti dell integrazione sono gli stessi che interagiscono nella rete relazionale scolastica interna al Circolo, realizzando un ambiente educativo. Quindi, perché l integrazione sia costruttiva, questo progetto coinvolgerà il corpo docente, il personale non docente, la Dirigenza, i genitori italiani e stranieri e tutti i bambini delle nostre Scuole. AREE DI INTERVENTO DEL PROGETTO Le attività e le azioni proposte partiranno sicuramente dal momento dell accoglienza come creazione di disponibilità e apertura nonché di maggiore conoscenza della realtà di ciascun bambino, in modo particolare il bambino straniero. Tale momento ha per il nostro Circolo un adeguato riconoscimento nel Protocollo d accoglienza, che sancisce non solo le modalità, ma anche le attenzioni irrinunciabili nei confronti dell ingresso, come tappa di nuove scoperte. In ambito di alfabetizzazione, pur mantenendo alcuni laboratori di lingua per la comunicazione del qui ed ora, riferibili sempre a nuovi ingressi, da quest anno si vorrebbe approfondire la lingua come strumento veicolare ai saperi disciplinari. Un lavoro di apprendimento dell italiano come seconda lingua inoltre, anche nei periodi estivi, è posto, con specifici laboratori ad personam e/o per gruppi omogenei, al centro della comunicazione, come momento di conoscenza dell altro, sia in riferimento al presente che al passato, quindi alla singola storia personale. In continuità con tale area si pone la conservazione della lingua materna come possibilità di maggior espressione della propria identità nel suo pieno riconoscimento, nel rispetto e in dialettica con l altrui. In questa direzione il Circolo propone anche percorsi di valorizzazione della diversità attraverso un insegnante distaccata in continuo confronto e coordinamento con le altre realtà provinciali (percorsi di didattica interculturale). In ambito di formazione docenti il Circolo ha proposto e proporrà alcuni corsi di alfabetizzazione cinematografica applicata all apprendimento dell italiano come L2. Inoltre sono stati realizzati approfondimenti relativi alla civiltà araba, cinese, albanese, rumena, latino americana e indiana, culture tra le più diffuse nei nostri plessi scolastici, al fine anche di chiarire alcune situazioni concrete e quotidiane. 2
3 Le unità didattiche realizzate saranno raccolte in un DVD divulgativo dell esperienza e verranno pubblicate sul sito del Circolo. OBIETTIVI 1. Promuovere il successo formativo agli alunni stranieri ponendo attenzione particolare al passaggio quinta/ prima, garantendo a tutti gli alunni standard di apprendimento adeguati, potenziando le forme di comunicazione verbale e non verbale come strumento di dialogo interculturale. 2. Valorizzare l approfondimento linguistico come veicolo di apprendimento comunicativo avanzato e delle discipline, garanzia di inserimento pieno nella vita sociale, culturale, politica italiana. 3. Formare nei bambini di tutte le cittadinanze una mente interculturale che sappia utilizzare modelli culturali appartenenti a culture diverse, impiegandoli in contesti di vita vissuta. 4. Ampliare, accrescere e fare oggetto di condivisione le competenze di insegnanti, rispetto alla comunicazione, l insegnamento L2 e all accoglienza. 5. Realizzare un percorso che garantisca sempre più la crescita integrale degli alunni stranieri attraverso la costruzione di unità didattiche disciplinari in un ottica interculturale, direttamente spendibili in classe. METODOLOGIA L approfondimento dell italiano L2, come lingua veicolare rispetto ai contenuti delle discipline di studio, seguirà il seguente iter metodologico: 1. raccolta delle conoscenze pregresse degli alunni stranieri, attraverso colloqui, giochi e brainstorming 2. formulazione di unità didattiche semplificate, calibrate sui bisogni effettivamente raccolti. Saranno utilizzate immagini per approfondire il lessico relativo ad ogni argomento presentato ed i conseguenti concetti di ordine disciplinare,costruendo così le basi per le materie di studio principali (storia, geografia e scienze). 3. esposizione alla classe del lavoro presentato e studiato, attraverso cartelloni o presentazioni riassuntive del percorso. 4. il cooperative learning costituirà la metodologia trasversale ad ogni attività proposta ai ragazzi, dall accoglienza all apprendimento della lingua per lo studio. Il cooperative learning è una specifica metodologia attraverso la quale 3
4 gli studenti, stranieri e non, apprendono in gruppo, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. Il cooperative learning permette di sviluppare un forte senso di solidarietà e di sinergia, indispensabile per la costruzione dell educazione alla cittadinanza.. VALUTAZIONE Saranno predisposte verifiche simultanee, iniziali, in itinere e finali, sia attraverso prove specifiche legate ai contenuti che attraverso osservazioni sistematiche sia attraverso questionari elaborati dalle insegnanti. Inoltre è presente nel Circolo, ormai da otto anni, la Commissione Intercultura che, costantemente, monitora la situazione degli alunni stranieri in termini di crescita personale e di gruppo, legata quindi anche alla classe ed alle famiglie. Sarà redatta anche una relazione finale, nella quale il raggiungimento degli obiettivi sarà centrale rispetto ai punti di forza e di valorizzazione del progetto stesso. Tale relazione, condivisa nell ambito dell ultimo Collegio Docenti unitario di giugno, sarà oggetto di comunicazione e di rendicontazione all Ente Locale e ai partners della rete. COSTI Costi per la realizzazione delle unità didattiche semplificate, del materiale bilingue da acquistare e della produzione multimediale 1500,00 Costi per il personale impiegato in attività di alfabetizzazione e formazione nei vari momenti del progetto 3000,00 Costi per la formazione docenti 2500,00 Costi per materiali di facile consumo 500,00 Costi per glossari bilingue, testi semplificati e linguisticamente accessibili, testi specifici congruenti con l età dei bambini e materiale didattico strutturato che amplierà la Biblioteca interculturale del Circolo 1000,00 TOTALE 8500,00 ALLEGATI - Progetto per il distacco - accordo di rete fra scuole e soggetti del territorio. 4
5 Il presente Progetto, oltre alla scheda preliminare, è stato formalmente approvato nella seduta del Collegio dei Docenti del 01/09/10. Crema, 09/ 09/10 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Pietro Bacecchi 5
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