Pioneer Liquidità Euro

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1 Pioneer Liquidità Euro Rendiconto annuale al 30 dicembre 2008

2 FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE APERTO ARMONIZZATO PIONEER LIQUIDITÀ EURO RENDICONTO AL 30 DICEMBRE

3 La Società di gestione del Risparmio Pioneer Investment Management SGRpA è autorizzata ad istituire e gestire Fondi comuni d investimento. La SGR è iscritta al n. 70 dell Albo delle Società di gestione del risparmio tenuto dalla Banca d Italia ai sensi dell articolo 35 del D. Lgs. 58/98. La Società ha Sede legale in Milano, Galleria San Carlo n. 6 e fa parte del Gruppo Bancario UniCredit S.p.A., iscritto all Albo dei Gruppi Bancari. Il capitale sociale al 31 dicembre 2008 risulta interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n azioni ordinarie del valore di Euro 1 ciascuna per un controvalore complessivo di Euro Le azioni sono tutte di proprietà della Società Pioneer Global Asset Management S.p.A., controllata al 100% da UniCredit S.p.A. Sito internet: Consiglio di Amministrazione Presidente Giordano LOMBARDO Vice Presidente Dario FRIGERIO Amministratore Delegato Sandro PIERRI Consiglieri Pasquale DE MARTINO Angelo FORLONI Marco PIRONDINI Collegio Sindacale Presidente Gino ROSSINI Sindaci effettivi Paolo COLOMBO Riccardo RANALLI Sindaci supplenti Elisabetta VASSALLO Renato ZANOTTI Società di Revisione KPMG S.p.A. Banca Depositaria Société Générale Securities Services S.p.A., con sede legale in via Santa Chiara 19, Torino ed iscritta al n dell albo delle Banche tenuto dalla Banca d Italia. Le funzioni di Banca Depositaria sono espletate presso la Direzione Centrale sita in Via Benigno Crespi 19/A (MAC2), Milano. 2

4 Pioneer Liquidità Euro: relazione annuale al 30 dicembre 2008 Scenario macroeconomico e mercati finanziari Nel corso del 2008 i segnali di rallentamento nel tasso di crescita dell economia globale sono diventati sempre più evidenti. Se nella prima parte dell anno le attese erano per un contenimento della crisi alla sola economia americana, con i paesi emergenti in grado di bilanciare la minore domanda, nei mesi successivi le difficoltà sul fronte congiunturale si sono nettamente intensificate, coinvolgendo anche le realtà più dinamiche, come Cina ed India. L esplodere in tutta la sua portata della crisi del credito a metà settembre, con il fallimento di Lehman Brothers, ed il venire meno della liquidità hanno ben presto determinato forti conseguenze sull economia reale. La recessione negli Stati Uniti, le maggiori difficoltà congiunturali in Europa e l impossibilità di reperire credito da parte delle imprese hanno determinato un repentino indebolimento della domanda. In questo contesto i prezzi petroliferi hanno rapidamente perso terreno e i timori di inflazione sono stati ben presto sostituiti dai timori di deflazione. Numerosi gli interventi che le autorità monetarie ed i singoli governi, in primis quello americano, hanno posto in atto nel tentativo di arginare la crisi e di favorire una stabilizzazione dei mercati interbancari. Misure che si sono tradotte non solo in una riduzione dei tassi ufficiali, ma anche nella iniezione diretta di liquidità, nel favorire l accesso al credito presso la banca centrale ad operatori diversi dalle banche commerciali e nel riacquisto di carta commerciale. In questo clima di crescente avversione al rischio le obbligazioni governative sono state l unica tipologia di titoli obbligazionari a registrare una performance positiva. I rendimenti dei titoli di stato ha evidenziato un trend nettamente discendente, raggiungendo nell ultimo trimestre i livelli più bassi dalla nascita dell Unione Europea. Contestualmente i premi al rischio richiesti per la sottoscrizione di obbligazioni corporate, sia per gli emittenti ad elevato rating (investment grade) sia quelli appartenenti all universo high yield sono nettamente aumentati. Un fenomeno determinato non solo dall elevata avversione al rischio degli investitori, ma dettato in buona misura anche da fattori tecnici legati all assenza di liquidità sui mercati del credito. In molti casi gli spread hanno raggiunto livelli non giustificabili alla luce dei fondamentali e della solidità finanziaria degli emittenti. Considerazioni analoghe valgono per il debito emergente, complice anche la repentina diminuzione nei prezzi delle materie prime, di cui molti di questi paesi sono forti esportatori. Ancora maggiore la penalizzazione per i mercati azionari globali, con i principali indici scesi ai livelli minimi degli ultimi cinque anni. Particolarmente penalizzato il settore finanziario, a seguito delle forti svalutazioni rese necessarie dal crescere dei crediti in sofferenza. Ma anche gli altri settori hanno evidenziato forti flessioni, specie quelli più sensibili all andamento del ciclo economico, come le materie prime e gli industriali, che hanno risentito della minore domanda legata al rallentamento della crescita anche nei paesi in via di sviluppo. Sul piano valutario, la divisa europea dopo aver raggiunto un massimo nell area di 1,60 a luglio, ha perso terreno sul dollaro con il progressivo coinvolgimento delle economie europee nella crisi del credito. Lo yen si è, invece, rafforzato a causa della generale riduzione della leva finanziaria che ha visto fra l altro la chiusura di operazioni speculative, come i carry trade. Le prospettive per i prossimi mesi appaiono ancora difficili: come normalmente accade in questi casi, la reazione dei mercati anticiperà la ripresa dell economia reale, ma è difficile dire quando questo accadrà. Riteniamo che la risposta dei governi sia fondamentale per attenuare le attese di una lunga reces- 3

5 sione, per ora assimilabile nei numeri a quella dell inizio degli anni ottanta. Probabilmente il recupero non sarà uniforme e a beneficiarne maggiormente dovrebbero essere i paesi dove maggiori sono stati gli interventi straordinari. L incertezza sembra destinata a prevalere, come dimostra il livello estremamente basso dei rendimenti delle obbligazioni governative che, dominate dai timori di deflazione, non sembrano per ora scontare adeguatamente i rischi di una politica fiscale sempre più espansiva. Ma alle prime avvisaglie di ripresa della congiuntura, variabili come l inflazione e il disavanzo pubblico potrebbero tornare ad avere un ruolo importante nelle valutazioni degli investitori. Sulla base di queste considerazioni confermiamo la preferenza per i titoli azionari ed obbligazionari con rischio di credito. Gli Stati Uniti, dove le politiche di sostegno appaiono più convincenti e su più larga scala, dovrebbero fungere da traino ad un eventuale ripresa globale. Al contrario riteniamo esista poco valore nei titoli governativi, anche se l incertezza e l avversione al rischio nel breve termine continueranno a mantenerne elevata la domanda. 4

6 FORMA E CONTENUTO DEL RENDICONTO ANNUALE Il rendiconto annuale di ciascun Fondo è redatto secondo le disposizioni previste dal provvedimento emanato da Banca d Italia in data 14 aprile 2005 Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio, ed è composto da una situazione patrimoniale, una sezione reddituale e da una nota integrativa; esso è accompagnato da una relazione degli amministratori volta a dare indicazioni sia sulla politica di investimento seguita nella gestione del patrimonio, sia sulle prospettive di investimento in relazione all evoluzione dei mercati nei settori di interesse per il Fondo. Sono altresì dettagliati principi contabili, criteri contabili e di valutazione, spese a carico dei fondi e regime fiscale. Tutti gli importi indicati nel rendiconto sono espressi in unità di Euro. DURATA DELL ESERCIZIO CONTABILE L esercizio contabile ha durata annuale e si chiude l ultimo giorno di borsa aperta. PRINCIPI CONTABILI Nella redazione del rendiconto di ciascun Fondo sono stati applicati i principi contabili di generale accettazione per i fondi comuni di investimento ed i criteri di valutazione previsti dal regolamento Banca d Italia 14 aprile Tali principi sono coerenti con quelli utilizzati nel corso dell esercizio per la predisposizione dei prospetti di calcolo giornalieri della quota. Gli schemi ed il contenuto dei singoli prospetti sono stati redatti nel rispetto delle disposizioni in materia emesse dalla Banca d Italia. CRITERI CONTABILI Le negoziazioni su titoli e sulle altre attività finanziarie sono contabilizzate nei portafogli dei singoli fondi sulla base della data di conclusione dei relativi contratti anche se non ancora regolati. Le commissioni di acquisto e vendita sono comprese nei prezzi di acquisto o dedotte dai prezzi di vendita dei titoli in conformità agli usi di borsa. Per le operazioni pronti contro termine e assimilabili il portafoglio non subisce modificazioni. I movimenti della liquidità a pronti trovano corrispettivo in movimenti di pari importo delle corrispondenti voci pronti contro termine attivi e operazioni assimilate o pronti contro termine passivi e operazioni assimilate. La differenza tra i prezzi a pronti e quelli a termine viene distribuita, proporzionalmente al tempo trascorso, lungo tutta la durata del contratto, come una normale componente reddituale. Nel caso di sottoscrizione di titoli di nuova emissione la contabilizzazione nel portafoglio ha luogo al momento in cui l attribuzione dei titoli è certa ovvero, in ogni altro caso, nei termini previsti dal programma di offerta o dagli usi e consuetudini di borsa. Le opzioni acquistate / emesse sono computate tra le attività / passività al loro valore corrente. I differenziali su operazioni futures vengono registrati secondo il principio della competenza, sulla base della variazione giornaliera tra i prezzi di chiusura del mercato di contrattazione ed i costi dei contratti stipulati e/o i prezzi del giorno precedente. Gli interessi attivi e passivi e gli altri proventi ed oneri di natura operativa sono conteggiati secondo il principio della competenza temporale anche mediante rilevazioni di appositi ratei attivi e passivi. Gli interessi attivi sui conti correnti bancari sono rilevati al lordo della relativa ritenuta fiscale, a condizione che la giacenza media annua non sia superiore al 5% dell attivo gestito. I dividendi vengono contabilizzati nell esercizio in cui sono deliberati (data stacco) o, in mancanza di tale comunicazione certa, al momento dell incasso. 5

7 Gli utili e le perdite su realizzi riflettono le differenze fra i costi medi di carico e i prezzi di vendita relativi agli strumenti finanziari ceduti nel corso dell esercizio. Le plusvalenze e minusvalenze su strumenti finanziari riflettono le differenze fra il costo medio di carico e il valore derivante dalla valutazione del portafoglio alla fine dell esercizio. La rilevazione delle sottoscrizioni e dei rimborsi delle quote viene effettuata a norma del regolamento dei singoli fondi secondo il principio della competenza temporale. CRITERI DI VALUTAZIONE Per la determinazione dei valori da applicare al portafoglio dei singoli fondi si osservano i seguenti criteri: i prezzi unitari utilizzati sono quelli del giorno di borsa aperta al quale si riferisce il valore della quota; per gli strumenti finanziari quotati, il prezzo è l ultimo prezzo disponibile del giorno della o delle borse indicate nel regolamento. Nel caso di strumenti finanziari quotati presso più borse, si applica il prezzo della borsa più significativa in relazione alle quantità trattate; per gli strumenti finanziari ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati indicati dall organo di vigilanza il prezzo è quello risultante dall ultimo listino ufficiale disponibile, valutandone la significatività, per i valori trattati su più mercati, tenendo conto delle quantità ivi negoziate; per gli strumenti finanziari quotati o ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati indicati dall organo di vigilanza, qualora sul mercato di negoziazione risultino contenuti gli scambi ed esistano elementi di scarsa liquidità, la valutazione tiene conto del presumibile valore di realizzo determinato sulla base delle informazioni reperibili sui circuiti internazionali di riferimento oggettivamente considerate dai responsabili organi della società; per gli strumenti finanziari e le altre attività finanziarie non quotati, la valutazione esprime il presumibile valore di realizzo sul mercato, individuato su un ampia base di elementi di informazione, oggettivamente considerati dagli organi responsabili della società di gestione, concernenti la peculiarità del titolo, la situazione patrimoniale e reddituale dell emittente e la situazione del mercato con particolare riferimento all andamento dei tassi; per gli strumenti finanziari individualmente sospesi dal listino la valutazione è effettuata sulla base dei criteri previsti per quelli non quotati, tenendo anche conto dell ultima quotazione rilevata; le poste denominate in valuta diverse da quelle di denominazione del Fondo sono convertite in quest ultima valuta sulla base di tassi di cambio corretti alla data di riferimento della valutazione, accertati su mercati di rilevanza e significatività internazionale. Le operazioni a termine in valuta sono convertite al tasso di cambio a termine corrente per scadenze corrispondenti a quelle delle operazioni oggetto di valutazione; i contratti futures sono valutati sulla base delle quotazioni di chiusura dei rispettivi mercati, rilevate nel giorno di borsa aperta al quale si riferisce il valore della quota; le opzioni e i warrant trattati in mercati regolamentati sono valutati al prezzo di chiusura del giorno rilevato nel mercato di trattazione; nel caso di contratti trattati su più mercati, al prezzo più significativo, anche in relazione alle quantità trattate su diverse piazze; le opzioni e i warrant non trattati in mercati regolamentati sono valutati al valore corrente espresso dalla formula indicata dall organo di vigilanza; per i titoli strutturati la valutazione viene effettuata procedendo alla valutazione distinta di tutte le componenti elementari. Per titoli strutturati si intendono, come indicato dalla vigente normativa, quei titoli il cui rimborso e/o la cui remunerazione dipendano in tutto o in parte dal valore di determinati titoli o altre attività, dall andamento dei tassi di interesse, valute, indici o altri parametri o dal verificarsi di determinati eventi o condizioni, anche secondo meccanismi che equivalgono all assunzione di posizioni in strumenti finanziari derivati. 6

8 SPESE A CARICO DEL FONDO Le spese a carico del Fondo sono rappresentate da: il compenso da riconoscere alla SGR pari allo 0.30% su base annua calcolata quotidianamente sulla base del patrimonio netto del Fondo e prelevata mensilmente dalle disponibilità dello stesso il primo giorno lavorativo del mese successivo; il compenso riconosciuto alla Banca Depositaria per l incarico svolto, avente cadenza trimestrale e prelevato dalle disponibilità del Fondo il primo giorno lavorativo successivo alla fine del trimestre di riferimento. La misura massima di tale compenso è pari a 0.10% del patrimonio netto del Fondo; spese di pubblicazione del valore unitario delle quote e dei Prospetti periodici del Fondo, i costi per la stampa e l invio dei documenti periodici destinati al pubblico e delle pubblicazioni destinate ai sottoscrittori ai sensi di legge, quali, ad esempio, l aggiornamento periodico annuale del Prospetto Informativo, gli avvisi inerenti la liquidazione del Fondo purché tali oneri non attengano a propaganda ed a pubblicità, o comunque, al collocamento di quote; spese di pubblicazione degli avvisi in caso di modifiche del Regolamento richieste da mutamenti della legge o delle disposizioni di vigilanza, di liquidazione del Fondo e di informazioni periodiche da rendere ai sensi di legge; le spese di revisione della contabilità e dei rendiconti del Fondo, ivi compresi quello finale di liquidazione; spese legali e giudiziarie sostenute nell esclusivo interesse del Fondo; oneri di intermediazione inerenti alla compravendita degli strumenti finanziari e gli altri oneri connessi con l acquisizione e la dismissione delle attività del Fondo; oneri fiscali di pertinenza del Fondo; interessi passivi connessi all eventuale accensione di prestiti (e spese connesse) ai sensi del D. Lgs. 58/98; contributo di Vigilanza che la Società di Gestione è tenuta a versare annualmente alla Consob per ciascun Fondo. Il pagamento delle suddette spese è disposto dalla SGR mediante prelievo dalle disponibilità del Fondo, con valuta del giorno di effettiva erogazione degli importi. In caso di acquisto di OICR collegati, sul Fondo acquirente non vengono fatte gravare spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla sottoscrizione ed al rimborso di quote; inoltre, dal compenso riconosciuto alla Società di Gestione è dedotta la remunerazione complessiva che il gestore dei Fondi collegati percepisce (commissione di gestione, di incentivo, ecc.). REGIME FISCALE Secondo quanto previsto dall art. 9 della legge n. 77/83, così come modificato dall art. 8 del DL 461/97: i Fondi comuni non sono soggetti all imposta sui redditi; le ritenute operate sui redditi di capitale percepiti dai fondi si applicano a titolo di imposta; sul risultato della gestione del Fondo maturato in ciascun anno la società di promozione preleva un ammontare pari al 12,50% del risultato medesimo a titolo di imposta sostitutiva. Tale decreto prevede altresì, nel caso di risultato di gestione negativo, la possibilità di iscrivere una posta a credito nel patrimonio del Fondo, corrispondente al 12,50% di detto risultato. Alla fine di ogni esercizio, tale credito può essere recuperato da altri fondi della medesima società di gestione che abbiano conseguito un risultato positivo oppure essere portato in diminuzione dei risultati di gestione positivi degli esercizi successivi. 7

9 In riferimento all esercizio 2008, il Consiglio di Amministrazione di Pioneer Investment Management SGRpA ha deciso che in sede di compensazione annuale dei debiti d imposta risultanti dall insieme dei fondi che hanno chiuso l esercizio 2008 con una posizione fiscale debitoria, anziché adottare, come in passato, il criterio di ripartizione proporzionale fra i fondi a credito, di compensare il debito d imposta complessivo, pari a circa 67 milioni di euro a favore dei soli fondi Pioneer Azionario America, Pioneer Azionario Europa e Pioneer Azionario Area Pacifico, proporzionalmente agli asset under management, con l obiettivo di assicurare un efficace gestione degli stessi in coerenza con i mandati conferiti dai clienti. Al fine della predisposizione dei rendiconti, conformemente a quanto stabilito in materia di redazione del prospetto giornaliero di calcolo del valore della quota, i crediti (risparmio di imposta) e i debiti d imposta vengono esposti in maniera separata rispettivamente nelle voci Altre attività e Altre passività. ALTRE INFORMAZIONI Operazioni in Strumenti Finanziari derivati In data 29 ottobre 2007 la Banca d Italia ha approvato le modifiche regolamentari, relative al recepimento delle indicazioni dell organo di vigilanza in merito alla specificazione dell utilizzo degli strumenti derivati nelle politiche di investimento dei singoli fondi. Conformemente a quanto indicato nel Prospetto Informativo, nel Regolamento Unico di Gestione dei Fondi, alla Parte B Caratteristiche del prodotto, 1. Scopo, oggetto, politica di investimento ed altre caratteristiche, 1.1 Parte specifica per ciascun Fondo, è stato specificato in dettaglio l utilizzo degli strumenti derivati nelle politiche di investimento di ogni Fondo, indicando se e con quale finalità il Fondo intende operare in strumenti finanziari derivati, l incidenza di tali strumenti sui rischi del Fondo, nonché, rispetto al valore complessivo netto del Fondo, il limite massimo di utilizzo complessivo di tali strumenti e quello specifico relativo all utilizzo dei derivati per finalità diverse da quelle di copertura. In particolare è stato indicato che ogni Fondo potrà investire in strumenti finanziari derivati per le seguenti finalità: copertura dei rischi; più efficiente gestione del portafoglio al fine di ridurre i costi di transazione, utilizzare la maggiore liquidità degli strumenti derivati rispetto agli strumenti sottostanti e avere una più rapida esecuzione delle transazioni. Soggetti che procedono al collocamento Il collocamento delle quote dei fondi avviene, oltre che da parte della SGR che opera presso la propria sede sociale, tramite le banche del Gruppo UniCredit e la sua rete di promotori finanziari, nonché tramite banche e SIM esterne al gruppo e le relative reti di promotori finanziari. Le quote possono essere collocate anche attraverso tecniche di comunicazione a distanza (canale internet) da parte dei soggetti collocatori, come dettagliatamente indicato nell Allegato 1 alla Parte III del Prospetto Informativo. Rapporti con le società del gruppo UniCredit I rapporti con le società del Gruppo UniCredit oltre a Pioneer Investment Management SGRpA, attengono al collocamento delle quote (UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A.,UniCredit Banca di Roma S.p.A, Banco di Sicilia S.p.A.), mentre l attività di negoziazione titoli è svolta tramite Bayerische Hypo Und Vereinsbank AG, succursale di Milano. 8

10 Rendiconto della gestione per l esercizio chiuso al 30 dicembre 2008 PIONEER LIQUIDITÀ EURO

11 PIONEER LIQUIDITÀ EURO SCOPO E CARATTERISTICHE DEL FONDO È un Fondo di liquidità che mira ad un moderato accrescimento del valore del capitale investito su un orizzonte temporale di investimento di brevissimo periodo (non superiore ai 3 mesi) a fronte di un livello di rischio molto basso. La partecipazione al Fondo comporta l assunzione di rischi, che possono essere tali da comportare la riduzione o addirittura la perdita del capitale investito, connessi alla natura ed alla valuta di denominazione degli strumenti finanziari detenuti il cui valore, variabile nel tempo, determina l andamento del valore delle quote. Con riferimento all investimento in obbligazioni e strumenti monetari il Fondo è esposto al rischio di tasso ed al rischio di credito. L investimento in derivati è coerente con il profilo di rischio del Fondo. Il Fondo può investire in strumenti finanziari riconducibili alle seguenti tipologie: strumenti obbligazionari e monetari; strumenti derivati; depositi bancari; certificati di deposito. La Società di gestione attua una politica di investimento orientata a cogliere le opportunità presenti sui mercati monetari e obbligazionari. Il Fondo non può investire in strumenti azionari. Il portafoglio del Fondo è investito in strumenti di natura obbligazionaria e monetaria di emittenti governativi e organismi sopranazionali con rating non inferiore ad A. Gli investimenti sono effettuati principalmente in strumenti finanziari quotati su mercati ufficiali o regolamentati, riconosciuti, regolarmente funzionanti e aperti al pubblico degli Stati aderenti all OCSE e di altri Stati Sovrani. Gli strumenti finanziari sono denominati in euro. Il Fondo può effettuare operazioni di pronti contro termine. La duration della componente obbligazionaria del portafoglio deve essere inferiore a 3 mesi. Ai fini del raggiungimento della strategia del Fondo e del rispetto dei limiti regolamentari sopra indicati saranno considerati anche i controvalori degli impegni assunti in strumenti finanziari derivati. Il Fondo investe con i seguenti limiti rispetto al totale delle attività: strumenti obbligazionari e monetari: fino a un massimo del 100%; depositi bancari: fino ad un massimo del 30%; certificati di deposito: fino ad un massimo del 30%. Politiche di gestione Performance dal 6 ottobre al 30 dicembre 2008 Fondo: 0,60% Benchmark: 0,64% Il Fondo, lanciato in ottobre, evidenzia un ritorno allineato al parametro di riferimento. Il 2008 è stato un anno molto volatile per i mercati finanziari. Le incertezze generate dalla crisi del credito hanno alimentato la domanda di investimenti privi di rischio, favorendo una forte discesa dei rendimenti dei titoli governativi. Una tendenza che ha assunto un intensità particolarmente elevata a partire da metà settembre, in concomitanza con il fallimento di Lehman Brothers. In questo periodo la forte domanda di attività a breve ed il clima di diffidenza fra gli istituti di credito ha 10

12 portato ad una totale assenza di liquidità sui mercati interbancari. Il tasso Euribor a 3 mesi è passato dal 3,7% di fine 2007 ai massimi del 5,4% di ottobre. Contestualmente, i rendimenti dei titoli governativi dell area euro hanno evidenziato un trend nettamente discendente, specie sulla parte a breve della curva: i rendimenti delle emissioni a due anni sono scesi di oltre 220 basis point portandosi all 1,75%, mentre il rendimento del Bund decennale è sceso sotto il 3%. Numerosi sono stati gli strumenti, anche di carattere straordinario, che le Banche Centrali hanno posto in essere nel tentativo si stabilizzare i mercati e di ripristinare un adeguato livello di liquidità. Interventi che nella parte finale dell anno hanno permesso di rivedere i tassi interbancari su livelli prossimi al 3%. Pioneer Liquidità Euro è stato lanciato nel mese di ottobre per soddisfare esigenze di temporaneo impiego della liquidità. Il Fondo può investire solo in strumenti finanziari di natura obbligazionaria e monetaria, denominati in Euro, con una duration media pari a tre mesi e con un rating non inferiore ad A. Il Fondo è stato caratterizzato da una impostazione molto difensiva, coerente con la politica si investimento focalizzata ad un profilo di rischio molto basso. Abbiamo investito esclusivamente in titoli governativi a brevissimo termine e in strumenti del mercato monetario, emessi prevalentemente dallo stato italiano. La duration è stata mediamente pari a 0,2 anni. In prospettiva, riteniamo che la volatilità sui mercati si manterrà elevata e ci vorrà ancora tempo prima si tornare ad una normalizzazione del sistema finanziario. Dal punto di vista macroeconomico, i dati più recenti hanno confermato i rischi di forte rallentamento per l economia europea, mentre la flessione del petrolio e delle materie prime hanno allontanato i rischi di inflazione. In questo contesto, riteniamo che la BCE continuerà ad adottare un orientamento di politica monetaria volto a favorire la ripresa. Alla data del 30/12/2008 non sono presenti operazioni in corso con Lehman Bros e il Fondo non presenta particolari problemi di liquidità. 11

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14 PIONEER LIQUIDITÀ EURO RENDICONTO DELLA GESTIONE PER L ESERCIZIO CHIUSO AL 30 DICEMBRE

15 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER LIQUIDITÀ EURO SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 30/12/2008 Situazione al ATTIVITÀ 30/12/2008 Valore In % totale complessivo attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI ,07 A1. Titoli di debito ,07 A1.1 titoli di Stato ,07 A1.2 altri A2. Titoli di Capitale A3. Parti di O.I.C.R. B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di Capitale B3. Parti di O.I.C.R. C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' ,48 F1. Liquidità disponibile ,64 F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare ,12 G. ALTRE ATTIVITA' ,41 G1. Ratei attivi ,41 G2. Risparmio di imposta G3. Altre TOTALE ATTIVITA'

16 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER LIQUIDITÀ EURO SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 30/12/2008 Situazione al PASSIVITÀ E NETTO 30/12/2008 Valore complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITA' N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione ,235 Valore unitario della quota 5,030 Movimenti delle quote nell esercizio Quote emesse ,872 Quote rimborsate ,637 15

17 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER LIQUIDITÀ EURO SITUAZIONE REDDITUALE Rendiconto al 30/12/2008 A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A1. PROVENTI DA INVESTIMENTI A1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito A1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale A1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. A2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI A2.1 Titoli di debito A2.2 Titoli di capitale A2.3 Parti di O.I.C.R. A3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A3.1 Titoli di debito A3.2 Titoli di capitale A3.3 Parti di O.I.C.R. A4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI RISULTATO GESTIONE STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. PROVENTI DA INVESTIMENTI B1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale B1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. B2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI B2.1 Titoli di debito B2.2 Titoli di capitale B2.3 Parti di O.I.C.R. B3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B3.1 Titoli di debito B3.2 Titoli di capitale B3.3 Parti di O.I.C.R. B4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI RISULTATO GESTIONE STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI C. RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON DI COPERTURA C1. RISULTATI REALIZZATI C1.1 Su strumenti quotati C1.2 Su strumenti non quotati C2. RISULTATI NON REALIZZATI C2.1 Su strumenti quotati C2.2 Su strumenti non quotati 16

18 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER LIQUIDITÀ EURO SITUAZIONE REDDITUALE D. DEPOSITI BANCARI D1. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI E. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E1. OPERAZIONI DI COPERTURA E1.1 Risultati realizzati E1.2 Risultati non realizzati E2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA E2.1 Risultati realizzati E2.2 Risultati non realizzati E3. LIQUIDITA E3.1 Risultati realizzati Rendiconto al 30/12/2008 E3.2 Risultati non realizzati F. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE F2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI RISULTATO LORDO DELLA GESTIONE DI PORTAFOGLIO G. ONERI FINANZIARI G1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI G2. ALTRI ONERI FINANZIARI RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE DI PORTAFOGLIO H. ONERI DI GESTIONE H1. PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR H2. COMMISSIONI BANCA DEPOSITARIA H3. SPESE PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO -648 H4 ALTRI ONERI DI GESTIONE I. ALTRI RICAVI ED ONERI I1. Interessi attivi su disponibilità liquide I2. Altri ricavi I3. Altri oneri RISULTATO DELLA GESTIONE PRIMA DELLE IMPOSTE L. IMPOSTE L1. Imposta sostitutiva a carico dell'esercizio L2. Risparmio d imposta L3. Altre imposte UTILE DELL'ESERCIZIO

19 RENDICONTO DEL FONDO PIONEER LIQUIDITÀ EURO NOTA INTEGRATIVA INDICE DELLA NOTA INTEGRATIVA PARTE A - ANDAMENTO DEL VALORE DELLA QUOTA PARTE B - LE ATTIVITA, LE PASSIVITA E IL VALORE COMPLESSIVO NETTO Sezione I Sezione II Sezione III Sezione IV Sezione V Criteri di valutazione Le attività Le passività Il valore complessivo netto Altri dati patrimoniali PARTE C - IL RISULTATO ECONOMICO DELL ESERCIZIO Sezione I Sezione II Sezione III Sezione IV Sezione V Sezione VI Strumenti finanziari quotati e non quotati e relative operazioni di copertura Depositi bancari Altre operazioni di gestione e oneri finanziari Oneri di gestione Altri ricavi ed oneri Imposte PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI 18

20 Parte A Andamento del valore della quota La tabella riportata di seguito riepiloga i dati relativi al valore della quota, con l indicazione dei valori minimi e massimi raggiunti e l andamento dell indice benchmark di riferimento. Il Fondo ha iniziato l operatività in data 06 ottobre 2008, 1 giorno di valutazione. ESERCIZIO 2008 Euro Valore quota inizio esercizio 5,000 Valore quota fine esercizio 5,030 Valore massimo quota 5,031 Valore minimo quota 5,000 Performance netta quota 0,60% Performance benchmark 0,64% BENCHMARK: 100% EuroMTS EONIA Investable Index (Indice che rappresenta l evoluzione di un importo nominale che si rivaluta giornalmente in base al tasso EONIA). Si evidenzia con un grafico lineare l andamento del valore delle quote del Fondo e del benchmark, nel corso dell ultimo anno ott 31-ott 28-nov 30-dic BMK Pioneer Liquidità Euro Le quote del Fondo non sono trattate su un mercato regolamentato e il Fondo non prevede la distribuzione di proventi. Nel corso del presente esercizio non si sono verificati errori rilevanti di valutazione della quota. In riferimento ai rischi assunti durante gli ultimi tre esercizi si riporta di seguito una sintesi degli indicatori più significativi elaborati dalla società Pioneer Investment Management SGRpA. Indicatori 2008 Volatilità del Fondo 0,22% Volatilità del Benchmark 0,13% Tracking error Var settimanale (95%) 0,04% 19

21 I rischi legati agli investimenti sono classificabili come rischio di mercato, di controparte e di liquidità. Il rischio di mercato è costituito dalla potenziale riduzione nel valore dei singoli titoli, eventualmente denominati in diverse valute. Il rischio di controparte è determinato dal peggioramento del merito di credito dell emittente o dalle controparti in contratti derivati. Il rischio di liquidità è infine definito come la potenziale perdita associata all incapacità di una controparte nell eseguire contratti o pagamenti. La definizione e il controllo di tali rischi è suddivisa all interno delle divisioni Investments e Risk Management. Quest ultimo ha la responsabilità di definire e comunicare le policies, sviluppare le linee guida per il monitoraggio e il controllo del rischio, validare metodologie e sistemi utilizzati all interno del gruppo. Partecipa inoltre al controllo del rischio secondo le procedure in essere. I metodi di misurazione del rischio sono basati sulla definizione di corretti benchmark, di controlli ex ante nella costruzione dei portafogli ed ex post nell esame di serie storiche. Gli indicatori maggiormente utilizzati sono il Tracking Error Volatilità (TEV), il VaR (Value at Risk), la volatilità, lo Sharpe Ratio, l Information Ratio, oltre a modelli basati su concetti di duration (per portafogli obbligazionari) e PCA (Principal Component Analysis), per portafogli azionari e obbligazionari. Di seguito si forniscono i dati relativi ai risultati dei principali indicatori di rischio utilizzati: Volatilità del Fondo: esprime la misura della variabilità del rendimento della quota rispetto al valore medio del rendimento stesso. Volatilità del Benchmark: esprime la misura della variabilità del rendimento del benchmark rispetto al valore medio del rendimento stesso. Tracking error: esprime la misura della volatilità della differenza tra il valore del rendimento della quota ed il corrispondente valore del rendimento del benchmark. Var settimanale (95%): esprime in termini percentuali il rischio di massima perdita settimanale a cui è esposto il portafoglio del Fondo in condizioni normali di mercato, definito un livello di confidenza pari al 95%. Per quanto riguarda i commenti sui principali eventi che hanno influito sul valore della quota e per i riferimenti in ordine ai rischi assunti nell'esercizio si fa riferimento a quanto esposto nelle "Politiche di gestione". Parte B Le attività, le passività e il valore complessivo netto Sezione I Criteri di valutazione Per quanto riguarda i criteri di valutazione del Fondo, si fa riferimento a quanto esposto nelle Note Illustrative. Sezione II Le attività a) Aree Geografiche. La ripartizione degli strumenti finanziari per aree geografiche e la percentuale di essi sul valore del portafoglio è la seguente: Aree Geografiche Controvalore % sul Portafoglio - Paesi U.E ,00% Totale ,00% 20

22 b) Settori economici di impiego delle risorse del Fondo. Gli strumenti finanziari in cui il Fondo investe sono esclusivamente titoli di Stato Italiano. c) Non vi sono altri elementi rilevanti per illustrare gli investimenti del Fondo. Elenco analitico dei titoli in Portafoglio cod ISIN Titolo Valore complessivo % sul totale Attività IT BTP 3% ,91% IT BOTS ZC 15/05/ ,63% IT BOTS ZC 16/03/ ,95% IT BTP 4,5% ,34% IT BTP 3% ,04% IT BOT ZC% 16, ,19% IT BOTS ZC 6M ,72% IT BOTS ,10% IT BOTS02/ ,05% IT BOTS- 12M ONTH ZC ,04% IT CTZ ZC ,95% IT BOTS ZC 31/ ,00% IT BOTS 3M 01/ ,95% IT BOTS ZC 30/04/ ,19% IT BOTS ZC ,92% IT CTZ ZC ,65% IT BTP 3,75% ,51% IT BOT ZC% ,95% TOTALE PORTAFOGLIO ,07% TOTALE ATTIVITA' I titoli elencati rappresentano i titoli in portafoglio. 21

23 II.1 STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per Paese di residenza dell emittente. PAESE DI RESIDENZA DELL'EMITTENTE Italia Altri Paesi dell'ue Altri Paesi dell'ocse Altri Paesi Titoli di debito: - di Stato di altri enti pubblici - di banche - di altri Titoli di capitale: - con diritto di voto - con voto limitato - altri Parti di O.I.C.R. - aperti armonizzati - aperti non armonizzati - chiusi TOTALI: - in valore assoluto in percentuale del totale delle attività 115,07% Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per mercato di quotazione. MERCATO DI QUOTAZIONE Italia Paesi dell'ue Altri Paesi dell'ocse Altri Paesi Titoli quotati Titoli in attesa di quotazione TOTALI: - in valore assoluto in percentuale del totale - delle attività 115,07% Movimenti dell esercizio. Controvalore Controvalore vendite acquisti e rimborsi Titoli di debito - titoli di Stato altri Titoli di capitale Parti di O.I.C.R. TOTALE II.2 STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Alla data del 30/12/2008 il Fondo non deteneva in portafoglio strumenti finanziari non quotati. II.3 TITOLI DI DEBITO 1) Alla data del 30/12/2008 non erano presenti nel portafoglio del Fondo titoli strutturati. 22

24 2) La tabella seguente fornisce la ripartizione dei titoli e degli strumenti finanziari derivati con sottostanti titoli di debito o tassi d interesse, in funzione della valuta di denominazione e della durata finanziaria (duration modificata). Duration in anni Valuta minore o pari a 1 compresa tra 1 e 3,6 maggiore di 3,6 Euro TOTALE II.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Al 30/12/2008 non erano presenti strumenti finanziari che dessero luogo a posizioni creditorie a favore del Fondo (voci C1, C2 e C3 della situazione patrimoniale). II.5 DEPOSITI BANCARI Alla data del 30/12/2008 non erano presenti investimenti di tale tipologia. II.6 PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE Alla data del 30/12/2008 non risultavano in essere operazioni di pronti contro termine attivi e assimilate, inoltre nel corso dell esercizio non si è fatto ricorso a tale forma di impiego. II.7 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Alla data del 30/12/2008 non risultavano in essere operazioni di prestito titoli attivi, inoltre nel corso dell esercizio non si è fatto ricorso a tale forma di impiego. II.8 POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITÀ La tabella riportata di seguito fornisce la composizione delle sottovoci F1, F2 e F3 della situazione patrimoniale. Importi F1. Liquidità disponibile: - c/c denominato in Euro Totale liquidità disponibile F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare: - vendite di strumenti finanziari - vendite di divise estere - margini giornalieri da incassare Totale liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare: - acquisti di strumenti finanziari acquisti di divise estere - margini giornalieri da liquidare Totale liquidità impegnata per operazioni da regolare Totale posizione netta di liquidità

25 II.9 ALTRE ATTIVITÀ La tabella riportata di seguito fornisce la composizione delle sottovoci G1, G2, G3 della situazione patrimoniale. Importi G1. Ratei attivi: - su disponibilità liquide su titoli di debito su pronti contro termine e operazioni assimilate Totale ratei attivi G2. Risparmio di Imposta: - credito d'imposta ai sensi DL 461/97 - credito d'imposta ai sensi DL 461/97 es. precedenti Totale Risparmio di imposta G3. Altre: - dividendi da incassare - crediti diversi Totale altre Totale altre attività SEZIONE III LE PASSIVITÀ III.1 FINANZIAMENTI RICEVUTI Alla data del 30/12/2008 non erano presenti finanziamenti ricevuti. Il Fondo ricorre a forme di finanziamento rappresentate esclusivamente da affidamenti di conto corrente, concessi dalla Banca Depositaria, non utilizzati a fine esercizio. III.2 PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI ED OPERAZIONI ASSIMILATE Alla data del 30/12/2008 non risultavano in essere operazioni di pronti contro termine passivi e assimilati, inoltre nel corso dell esercizio non si è fatto ricorso a tale forma di finanziamento. III.3 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Alla data del 30/12/2008 non risultavano in essere operazioni di prestito titoli passivi, inoltre nel corso dell esercizio non si è fatto ricorso a tale forma di finanziamento. III.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Al 30/12/2008 non erano presenti strumenti finanziari derivati che dessero luogo a posizioni debitorie a carico del Fondo (voci L1 e L2 della situazione patrimoniale). III.5 DEBITI VERSO PARTECIPANTI Al 30/12/2008 non era presente alcuna tipologia di debito verso i partecipanti (voci M1, M2 e M3 della situazione patrimoniale). 24

26 III.6 ALTRE PASSIVITÀ La tabella riportata di seguito fornisce la composizione delle sottovoci N1, N2 e N3 della situazione patrimoniale. Importi N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati: - ratei passivi su finanziamenti - ratei passivi su pronti contro termine - ratei passivi commissione di gestione ratei passivi commissione Banca Depositaria ratei passivi altre commissioni e spese Banca Depositaria Totale provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta: - Debito d'imposta ai sensi DL 461/ Debito per rit. 27% Totale debiti di imposta N3. Altre: - Spese di pubblicazione Spese di revisione Spese Consob - Altre Totale altre Totale altre passività Sezione IV Il valore complessivo netto La tabella riportata di seguito illustra le componenti che hanno determinato la variazione della consistenza del patrimonio netto tra l inizio e la fine del periodo negli ultimi tre esercizi. Variazioni del patrimonio netto Esercizio 2008 Patrimonio netto a inizio periodo Incrementi a) sottoscrizioni sottoscrizioni singole piani di accumulo switch in entrata b) risultato positivo della gestione Decrementi a) rimborsi riscatti piani di rimborso switch in uscita b) proventi distribuiti c) risultato negativo della gestione Patrimonio netto a fine periodo Numero delle quote in circolazione ,235 25

27 La quota di Patrimonio del Fondo detenuta da investitori qualificati e da soggetti non residenti è la seguente: In % sul Quote Importo totale quote - Investitori qualificati - Investitori non residenti 0,797% , Sezione V Altri dati patrimoniali 1) Alla data del 30/12/2008 non erano presenti impegni assunti dal Fondo a fronte di strumenti finanziari derivati e altre operazioni a termine. 2) Alla data del 30/12/2008 il Fondo non deteneva Attività e Passività nei confronti di altre società del Gruppo della SGR. 3) Alla data del 30/12/2008 il Fondo non deteneva attività e/o passività denominate in valute diverse dall euro, come da prospetto di seguito riportato. ATTIVITA' PASSIVITA' Strumenti Depositi Altre TOTALE Finanziamenti Altre TOTALE finanziari bancari attività ricevuti passività Euro (*) Totale (*) Comprese le posizioni formalmente denominate in valute dei Paesi aderenti all Unione Economica e Monetaria. I valori sono espressi in migliaia di euro. Parte C Il risultato economico dell esercizio Sezione I Strumenti finanziari quotati e non quotati e relative operazioni di copertura I.1 RISULTATO DELLE OPERAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI Di seguito si fornisce il dettaglio delle sottovoci della sezione reddituale del rendiconto relative agli utili/perdite realizzati ed alle plusvalenze/minusvalenze sugli strumenti finanziari quotati e non quotati (sottovoci A2/A3 e B2/B3) evidenziando le componenti dovute a variazioni del tasso di cambio. Utile/perdita di cui: Plus/ di cui: Risultato complessivo delle operazioni su: da realizzi per variazioni dei minusvalenze per variazioni dei tassi di cambio tassi di cambio A. Strumenti finanziari quotati 1. Titoli di debito Titoli di capitale 3. Parti di O.I.C.R. B. Strumenti finanziari non quotati 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Parti di O.I.C.R. 26

28 I.2 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Alla data del 30/12/08 non erano presenti contratti derivati che dessero luogo a risultati realizzati e/o rivenenti dalla valutazione dell esercizio (sottovoci A4, B4, C1 e C2 della sezione reddituale del rendiconto). Sezione II Depositi bancari Nel corso dell esercizio 2008 il Fondo non ha utilizzato tale tipologia di investimenti. Sezione III Altre operazioni di gestione e oneri finanziari 1) Nel corso dell esercizio 2008 non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine e assimilate nonché di prestito titoli. 2) Nel corso dell esercizio 2008 non vi sono state operazioni che abbiano dato origine alla rilevazione di componenti reddituali relative alla gestione cambi. 3) Nel corso dell esercizio 2008 il Fondo non ha sostenuto costi per Interessi passivi su finanziamenti ricevuti, voce G1 della sezione reddituale del rendiconto. 4) Nel corso dell esercizio 2008 il Fondo non ha sostenuto costi per Altri oneri finanziari. 27

29 Sezione IV Oneri di Gestione Di seguito si fornisce il dettaglio dei costi sostenuti nel periodo ONERI DI GESTIONE Importi complessivamente Importi corrisposti a soggetti del corrisposti gruppo di appartenenza della SGR Importo % sul % sul % sul Importo % sul % sul % sul (migliaia valore valore valore (migliaia valore valore valore di euro) comples- dei beni del finan- di euro) comples- dei beni del finansivo netto negoziati ziamento sivo netto negoziati ziamento 1) Provvigioni di gestione -12 0,07 - provvigioni di base -12 0,07 - provvigioni d'incentivo 2) TER degli OICR in cui il Fondo investe 3) Compenso della Banca Depositaria -3 0,02 - di cui eventuale compenso per il calcolo valore quota 1 0,01 4) Spese di revisione del Fondo -11 0,07 5) Spese legali e giudiziarie 6) Spese di pubblicazione -1 0,01 7) Altri oneri gravanti sul Fondo -2 0,01 - Altre spese Banca Depositaria -2 0,01 TOTAL EXPENSE RATIO (TER) (SOMMA DA 1 A 7) -29 0,18 8) Oneri di negoziazione di strumenti fin. - di cui su tit. azionari - di cui su tit. di debito - di cui su derivati - altri 9) Oneri finanziari per debiti assunti dal Fondo 10) Oneri fiscali di pertinenza del Fondo -18 0,11 TOTALE SPESE (SOMMA DA 1 A 10) -47 0,29 Sezione IV.2 Provvigione d incentivo Il regolamento del Fondo non prevede l applicazione di commissioni d incentivo. 28

30 Sezione V Altri ricavi ed oneri Di seguito si fornisce il dettaglio della voce I della sezione reddituale del Rendiconto Altri ricavi ed oneri. Altri ricavi e oneri Importi I1. Interessi attivi su disponibilità liquide - c/c Euro c/c valutario Totale interessi attivi I2. Altri ricavi - Ricavi diversi - Commissioni retrocesse Totale altri ricavi I3. Altri oneri - Contributo Consob - Oneri diversi Totale altri oneri Totali altri ricavi e oneri Sezione VI Imposte Di seguito si fornisce il dettaglio della voce L della sezione reddituale del rendiconto Imposte. Importi Imposte: - Imposta sostitutiva a carico dell'esercizio Imposta sostitutiva a credito dell'esercizio - Altre Imposte: - Ritenuta 27% su interessi di c/c Totale Imposte Ai sensi dell art. 9, comma 2 bis della legge 77/83 e in base al criterio di ripartizione individuato nella delibera del Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 21 gennaio 2009, il debito d imposta dell esercizio è stato compensato proporzionalmente con i relativi crediti d imposta dei Fondi a favore dei Fondi Pioneer Azionario America, Pioneer Azionario Europa e Pioneer Azionario Area Pacifico. 29

31 Parte D Altre informazioni 1) Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni a copertura del rischio di portafoglio estero del Fondo. 2) Le commissioni di acquisto e di vendita corrisposte a intermediari negoziatori sono comprese nei prezzi di acquisto o dedotte dai prezzi di vendita dei titoli, in conformità agli usi di borsa. 3) La SGR non ha ricevuto utilità in relazione all attività di gestione e non direttamente derivanti da commissioni di gestione dell OICR. 4) Il Fondo non si è avvalso della facoltà di effettuare investimenti differenti da quelli previsti nella politica di investimento. 5) Il tasso di movimentazione del portafoglio del Fondo (c.d. turnover) nell esercizio è pari a 74,01%. Milano, 24 Febbraio 2009 Il Consiglio di Amministrazione 30

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