Big data changes the world

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1 G.A.B 6500 Bellinzona Il Giornale delle professioni commerciali /numero 2 / giugno 2014 Sperimentare e rischiare: a colloquio con Roberto Fontana In Svizzera sprechiamo troppi talenti Big data changes the world Terapia: stipendio si, stipendio no? Facciamo il tifo per Dave e Raïssa Non solo salari Il nostro territorio e il nostro tessuto economico sono sorretti da logiche locali e attraversati da grandi movimenti di impatto planetario. Questi cambieranno il nostro tessuto economico e sociale. Se sui primi possiamo avere un influenza, sui secondi dobbiamo cercare di adattarci al meglio. Partendo dal locale, vediamo alcuni di questi fenomeni che cambieranno il nostro mondo. Il popolo svizzero ha detto no a un salario minimo definito dallo Stato. Non è quindi attraverso questo strumento che in Ticino si risolverà il problema dei salari bassi in certi settori professionali, per determinate professioni e per alcune categorie di dipendenti. L evidenza dei bassi salari ha avuto contorni più netti grazie alle discussioni delle settimane che hanno preceduto la votazione del 18 maggio e hanno portato alla luce situazioni altrimenti difficilmente emergenti attraverso la statistica ufficiale. Il dumping salariale è un problema nuovo per il nostro territorio: su questo fenomeno possiamo agire. Non sarà la definizione di un salario minimo a poter cambiare questa situazione ma si dovranno trovare altre soluzioni _SIC_giornale_02_2014_RZ.indd :20:18 Uhr

2 COERENZA La votazione sul salario minimo votata il 18 maggio scorso ha portato un secco NO alla volontà di regolare i salari per decreto. Il Ticino, nonostante condizioni economico-strutturali assolutamente distanti, si è allineato con il resto della Svizzera. La campagna per la votazione ha avuto il pregio di far emergere da diverse parti e sotto diversi punti di vista, situazioni vergognose e assolutamente deplorevoli. Da una parte i media: proponendo alcune indagini svolte sul nostro territorio hanno portato alla luce una situazione che ai molti rimaneva sconosciuta. Per la prima volta si sono espressi a viso «quasi» aperto testimoni di situazioni deprecabili di sostituzione o di aggiramento di leggi e regolamenti. Ciò ha permesso di definire con maggiore precisione i contorni della non nuova rendita di posizione del cantone Ticino: la continuità geografica con regioni in crisi e con una disponibilità di manodopera illimitata e pronta a lavorare per stipendi al di sotto del limite della decenza. Alcune aziende ne stanno approfittando da anni operando strategie di localizzazione aziendale o di sostituzione del proprio personale sfruttando in maniera molto disinvolta l estrema esposizione del nostro mercato del lavoro alle pressioni della libera circolazione. D altra parte le istituzioni: la Commissione Tripartita per il mercato del lavoro (organo predisposto alla sorveglianza dell applicazione degli accordi bilaterali) ha approfondito le indagini settoriali al terziario raffinando contemporaneamente gli strumenti di rilevazione e svolgendo inchieste a tappeto. Le ultime informazioni rivelano situazioni deprecabili riguardanti settori economici che fino a qualche anno fa erano il fiore all occhiello per tradizione remunerativa (vedi il settore della consulenza finanziaria). Da ultimo: le associazioni padronali all unisono hanno avuto modo di ribadire il rifiuto per la regolamentazione statale in un mercato che per tradizione è lasciato alla libera contrattazione nel rispetto, laddove esistono, dei contratti collettivi di lavoro. Alla regolamentazione per legge si preferisce il tavolo negoziale. In conclusione: la situazione è conosciuta, abbiamo informazioni, inchieste e dati. La votazione ha permesso alle parti di schierarsi in favore della contrattazione collettiva. Allora proseguiamo: facciamo in modo che le aziende aderiscano ai contratti collettivi di lavoro esistenti. E giunto il momento di giocare con coerenza! Claudia Sassi Editoriale Vi sono determinati settori economici in Ticino a imminente rischio di ristrutturazione. Tra questi da diversi anni si cita il settore finanziario, dalle banche a tutte le società affini che lavorano nella gestione e nella consulenza patrimoniale. Secondo i dati dell Associazione Bancaria Ticinese però, il presente non appare per nulla catastrofico e sul futuro non vi sono ancora certezze. La riduzione degli effettivi che si è vissuta negli scorsi anni è stata «inferiore alle attese e, come è consuetudine nel settore bancario, essa è avvenuta in larghissima misura attraverso la normale fluttuazione del personale (prepensionamenti compresi) e solo in minima parte tramite una risoluzione dei contratti di lavoro» 1. Sempre secondo l ABT: «le previsioni sul fronte occupazionale espresse per il 2014 denotano un evoluzione incerta». Oltre a ciò nessuno si sbilancia. Molto dipenderà da decisioni che ancora devono essere definite in tutti i loro contorni: dall evoluzione del segreto bancario e dalla strategia del denaro dichiarato. Le reazioni difensive e protezioniste sulla libera circolazione delle persone difficilmente riusciranno a preservare il nostro cantone dai trend dell economia globalizzata. La rivista Ticino Management di aprile porta un articolo su questo tema. Secondo i Ceo delle maggiori imprese svizzere si legge nell articolo «l avvenire delle aziende dipende dall influenza di tre importanti fattori: il progresso tecnologico, i mutamenti demografici e lo spostamento del potere economico verso nuovi territori». Fin qui nulla di nuovo. Ciò che cambia è la rapidità con cui avvengono queste trasformazioni che creano ambienti completamenti nuovi. «La rivoluzione digitale ha dato più potere a un maggior numero di persone rispetto al passato. Reti di collaborazione e di scambio di dati stanno sostituendo i modelli operativi convenzionali delle imprese (vedi nostro articolo in questo numero). I clienti si scambiano informazioni e consigli via web e i cittadini stanno assumendo il ruolo di giornalisti/ opinionisti». Questi trend superano le frontiere: difficilmente potremo opporci. La sfida sarà quella di adattarsi. Amazon è uno degli esempi di azienda globalizzata e della nuova economia. Un modello? Jeff Bezos, Ceo di Amazon, è stato recentemente nominato dall unione internazionale dei sindacati come il peggior capo del pianeta. Amazon è oggi una delle maggiori aziende di vendita online. Non vende solo libri ma anche prodotti di elettronica, generi alimentari e arte. Secondo quanto riferisce il periodico tedesco «Die Welt» Bezos sarebbe stato definito in passato come imprenditore visionario, riuscito a cavalcare i trend della nuova economia. Sempre secondo il giornale le cose sarebbero cambiate radicalmente negli ultimi anni. I dipendenti di Amazon sono costretti a portare un micro computer al braccio che segnala tutti i loro movimenti registrandone anche i tempi. Così l azienda registra i tempi di pausa, i tempi per andare alla toilette, i tempi per mangiare sorvegliando che questi «tempi morti per l azienda» non superino i prescritti 30 minuti al giorno. Questa evoluzione ce la possiamo risparmiare. Questi casi estremi sull esempio di Amazon non sono conosciuti in Svizzera e in Ticino. Teniamo però conto che le trasformazioni sono in atto, e che avranno molto probabilmente un impatto sulle strutture e sulle abitudini dell economia del cantone Ticino. Abituiamoci a perseguire la qualità nel lavoro che svolgiamo, a immaginare con elasticità la nostra vita professionale, sapendo che la chiave del successo sarà data dalla nostra capacità di innovarci. La certezza del diritto e la stabilità delle regole sono le condizioni quadro vincenti che la Svizzera è sempre riuscita a garantire attraendo datori di lavoro interessanti. Facciamo in modo che queste condizioni possano continuare a essere garantite. A lungo termine le sfide non saranno facili. Gli elementi portati come esempio o indicatori di cambiamento elencati più sopra ci portano a pensare che la politica, le istituzioni, i partner sociali oggi più che mai oltre ad intervenire per aggiustare il breve termine devono avere una visione di lungo termine. E questo è un auspicio per i partner sociali, che sono chiamati con rinnovato vigore a discutere per continuare a garantire che la Svizzera (e il Ticino) possano rimanere un polo attrattivo di lavoro di qualità. Claudia Sassi 1 Associazione Bancaria Ticinese, Affari e occupazione nel settore bancario ticinese, Comunicato Stampa, 13 febbraio _SIC_giornale_02_2014_RZ.indd :20:18 Uhr

3 Roberto Fontana: sperimentare, scoprire il proprio talento, per migliorare e saper rischiare. Come delegato SIC apprezzo e valorizzo l immenso capitale umano presente nella società. Roberto Fontana, membro del comitato Quest anno SIC Ticino lavora attorno allo slogan «promuovere i talenti». Attraverso le sue attività di formazione e di consulenza SIC Ticino si propone di sostenere i professionisti all interno della propria azienda e del proprio settore professionale. La SIC vuole promuovere i giovani talenti. Come interpreta Roberto Fontana questo slogan? Lo interpreto come uno stimolo. Per sviluppare e meglio scoprire il proprio talento ognuno deve mettersi alla prova, cercare di andare oltre i propri confini e dunque fare nuove esperienze. Ecco perché è importante ricercare sempre nuove sfide, poiché tramite questo processo il talento viene scoperto, migliorato e coltivato. Ci può dire qualcosa sul talento nella sua esperienza professionale? Nella mia realtà lavorativa ognuno deve individuare il proprio talento. Una volta individuato questo va allenato continuamente. Non bisogna essere forti solo nelle mansioni piacevoli, quelle per cui si è maggiormente portati, al contrario bisogna allenare le attività che ci sembrano più difficili. Vivere una sana cultura dell errore è la premessa per evolvere e crescere professionalmente. Sviluppare quello che manca e non focalizzarsi solo su quello che si sa gestire bene. Sperimentare vuole dire anche assumersi dei rischi: ne è un esempio il fatto di lasciare la certezza di un ruolo sicuro per proseguire con spirito di sfida verso il futuro. «Vivere una sana cultura dell errore è la premessa per evolvere e crescere professionalmente.» Lei è condirettore di banca, come ha raggiunto questa posizione? Dopo la scuola dell obbligo ho iniziato il liceo per poi accorgermi che non era l indirizzo corretto per me. A 18 anni, decisione ai miei tempi inusuale, ho abbandonato su consiglio della mia famiglia la via intrapresa per iniziare un apprendistato di commercio. In seguito non mi sono mai fermato: ho seguito la scuola per il conseguimento della maestria in ambito bancario e tutt oggi a cadenza regolare frequento corsi di aggiornamento interni e esterni all azienda. Questa continua formazione mi ha portato ad ottenere le giuste conoscenze e competenze professionali che mi hanno permesso di raggiungere l attuale posizione. Quali le sue esperienze lavorative? Dopo l apprendistato, grazie al consiglio di mio padre, sono partito per Zurigo dove ho lavorato per tre anni in un istituto bancario ticinese. Questo mi ha permesso di fare la mia prima esperienza lontano da casa e di assumere sempre più la consapevolezza e la voglia di gestire in maniera indipendente la mia vita. Sono tornato in Ticino con un nuovo bagaglio che mi ha permesso di costruire un percorso nel settore bancario dove ho assunto gradualmente sempre maggiori competenze sino a ricoprire diversi incarichi di conduzione e dirigenziali. Ha avuto quindi la possibilità di cambiare spesso? Direi di si. Mi è rimasto soprattutto il ricordo del primo cambiamento, nel 1996, vissuto con grande apprensione dalla mia famiglia, perché ancora era prevalente l idea del «lavoro fisso per la vita». In seguito ho deciso di fare nuove esperienze con altri datori di lavoro, i quali hanno sempre apprezzato le mie motivazioni di ricerca di nuove sfide. Ho potuto sempre costatare come i vari responsabili del personale con cui ho lavorato, abbiano considerato come arricchente un CV che porta diversificate esperienze professionali. So che non è facile, soprattutto oggi dove i posti di lavoro liberi non sono molti, però dobbiamo ritrovare quel gusto della sfida, del provare qualcosa di nuovo, dello sperimentare per crescere. «Partire da zero e mettersi in discussione, ripartire senza conoscere chi hai davanti, questa è la sfida.» Lei ha fatto un evoluzione continua Si, e qui devo ringraziare i vari datori di lavoro che mi hanno sempre permesso di crescere professionalmente concedendomi gli spazi formativi necessari. Questa crescita è stata raggiunta anche grazie ad una mia filosofia nell interpretazione del «rischio». Rischiare per crescere, per migliorarsi è una grande opportunità e permette di trovare i necessari stimoli per raggiungere nuovi obiettivi professionali. Importante è declinare questo termine con la sua valenza positiva piuttosto che quella negativa. Come è arrivato a SIC Ticino dove ricopre oggi il ruolo di vice-presidente del Comitato direttivo? La SIC la conoscevo tramite il giornale che ricevevo quando ero apprendista al CPC di Bellinzona. Poi nel 2001 Keros Braganolo, a quel tempo presidente di SIC Bellinzona, mi invitò a seguire i lavori della sezione in qualità di osservatore. Lì è iniziato il tutto. In seguito ho assunto ruoli diversi sia a livello sezionale che cantonale. L aspetto che mi ha sempre affascinato è la vita associativa e la condivisione di nuove esperienze: ogni momento d incontro con SIC si è rivelato per me un arricchimento personale. Questo percorso mi ha appassionato a tal punto da farmi rivestire oggi il ruolo di vice-presidente del comitato di SIC Ticino. Intervista raccolta da Snjezana Fabbretti Disponibilità, apertura e convivialità: sono gli ingredienti che danno gusto alla vita. Roberto Fontana, membro del comitato con Virgilia Vivere una sana cultura dell errore è la premessa per evolvere e crescere professionalmente. Roberto Fontana, membro del comitato _SIC_giornale_02_2014_RZ.indd :20:24 Uhr

4 In Svizzera sprechiamo troppi talenti È una leggenda dell allenamento. Ha guidato campioni come Maria Rienda Contreras, Lara Gut, Tina Maze, Didier Cuche e Didier Défago. E poi la nazionale femminile di sci e quella maschile. Ma come si scopre il talento nei giovani? Una chiacchierata a 360 gradi con l airolese Mauro Pini. Intervista di Alessandra Zumthor È più facile coltivare il talento nei ragazzi o nelle ragazze? Lavorare con le donne non è da tutti: devi trovarti a tuo agio caratterialmente e saper mantenere il giusto distacco. Specie con le più giovani possono capitare infatuazioni, gelosie, aspetti che un allenatore deve saper gestire. Hai allenato giovani talenti in mezzo mondo, dalla Nuova Zelanda alla Spagna. E in Svizzera. Che idea ti sei fatto dei giovani d oggi? Ne ho un impressione generalmente positiva. Premetto però che chi arriva da me è già stato preselezionato da scuole e strutture sciistiche. Da padre (Mauro Pini ha due figli di 10 e 12 anni, ndr) penso invece siano importantissimi l ambiente e l educazione che i giovani assorbono in famiglia. «Sprechiamo ogni anno tantissimi talenti» Per scoprire un giovane talento ci vogliono fiuto, intuito, occhio, sensibilità, pazienza e tanta dedizione. Non ci si può inventare talent scout: devi avere tantissima esperienza e sapere cosa vai a cercare. In un certo senso devi avere un «talento da scopritore di talenti». Come ha scoperto Mauro Pini di avere un animo da coach? Dal primo giorno! E qui ringrazio i dirigenti dello Sci Club Airolo che nel 1985 credettero in me dandomi la possibilità di allenare i giovani della società. L esperienza quale allenatore in Nuova Zelanda diede poi il «la» alla carriera professionale. C è un età giusta in cui individuare il talento? In bambini di 6-8 anni si può cominciare a intravvedere qualcosa, ma il talento vero emerge lavorandoci assieme dai dieci anni in poi, nello sci soprattutto dagli 11/12 anni. «Sono molto esigente, soprattutto con me stesso» Una volta riconosciuto il talento, come lo si coltiva? Innanzitutto con l esempio che un allenatore deve portare. Sviluppando tutte le capacità coordinative e abilità motorie, poi conta molto la credibilità, da entrambe le parti: solo se tu credi in un giovane o in un campione e lui crede in te, allora si crea quell alchimia che può portare a grandi traguardi. Quali sono gli aspetti che fanno di te un buon allenatore? Lavoro innanzitutto sugli aspetti positivi, cercando di rafforzare quel che c è di buono in un atleta. E poi sono molto esigente, prima di tutto con me stesso. A Sochi, dopo la prima medaglia d oro e dopo il quinto posto in Super G, in un suo momento di dubbio, ho detto a Tina Maze: «Se tu sei determinata, io lo sono ancora di più. Un solo oro non basta, così come sono stufo dei tuoi quarti e quinti posti!». Ha vinto i due ori... Questo per spiegare quanto sia importante la convinzione dell allenatore e la sua capacità di cogliere il momento per spronare l atleta a superarsi. La Svizzera ha abbastanza numeri per essere considerata una fucina di talenti? Questo è un grande problema, da almeno una decina d anni. Purtroppo lo sci è uno sport un po elitario, costoso, complicato perché dipende dal clima e dalle infrastrutture. Faccio un esempio: Airolo è stato chiuso un anno per fallimento, ora è chiuso il San Bernardino. Sono annate perse: i bambini che avrebbero cominciato quest anno probabilmente sono entrati in altre società sportive, di calcio o altro, e questi potenziali talenti per lo sci vanno persi. Oppure basta un inverno magro di neve. Senza contare l aspetto scuola e sport, e il fatto che le famiglie straniere venute a vivere da noi spesso non conoscono lo sci: anche lì si perdono potenziali talenti. Si può fare qualcosa? C è un grande problema a livello di priorità politica: sprechiamo ogni anno un mucchio di talenti perché mancano le risorse per curarli e valorizzarli, soprattutto tra i 12 e i 18 anni. L ex podista Markus Ryffel ha detto: un oro olimpico svizzero vale doppio, perché da noi non c è appoggio agli sportivi d élite. Condivido. È la filosofia del sistema svizzero, che prevede sostegno alla grande massa. È anche vero che negli ultimi anni si sta cercando di rimediare con la creazione di scuole sportive come il Centro Nazionale di Tenero. Quando però un talento decide di fare il grande passo ed entrare nella categoria d élite, deve arrangiarsi da solo per arrivare alle nazionali giovanili. E chi non può investire resta tagliato fuori. Non tutti possono permettersi un cammino privato come Lara Gut _SIC_giornale_02_2014_RZ.indd :20:24 Uhr

5 «Una medaglia alle olimpiadi è quasi dovuta» Ma voi allenatori di punta non potete fare pressione? Stiamo lavorando, ma siamo in ritardo rispetto ad altri paesi. Una cosa tanto più strana se si pensa che lo sci è lo sport in cui lo svizzero medio si identifica, una medaglia alle Olimpiadi è quasi dovuta. Ma siamo carenti a livello di club, infrastrutture, qualità: persino la nazionale non ha un centro d allenamento in patria. In Ticino la situazione è ancora peggiore, pur avendo alle spalle stelle come Doris De Agostini e Michela Figini, senza dimenticare che ben tre sciatrici ticinesi erano presenti a Sochi La scuola per sportivi d élite di Tenero non basta: è fondamentale sostenere i centri sciistici locali creando centri d allenamento ben strutturati. Mentre in generale, occorrerebbe invogliare i club a proporre non solo programmi sociali e scampagnate, ma dedicarsi di più alla ricerca e alla valorizzazione dei talenti. Mauro Pini teoria e pratica applicata allo sci A quasi 50 anni, Mauro Pini nello sci ha vissuto praticamente tutto: da maestro di sci, a direttore di scuole sci e allenatore di sci club, per passare al ruolo dell allenatore professionista, dello speaker televisivo e del formatore. Un profilo polivalente! Ha allenato squadre nazionali (Nuova Zelanda, Spagna e Svizzera) e atlete quali Lara Gut e Tina Maze. «Ancora oggi considero fondamentale, come spesso spiego agli atleti che alleno, la formazione come maestro di sci e la messa in pratica di tutte le nozioni tecniche e teoriche ricevute, insegnando e allenando in qualsiasi situazione d età, di sesso, di livello e numero di allievi. Tengo vivo questo rapporto sinergico grazie a un alto livello personale di conoscenze, che curo esercitando, non appena mi è possibile, la nostra bellissima professione di insegnante-formatore anche al di fuori dell attività lavorativa.» Mauro Pini è stato ospite all assemblea ordinaria dei soci di SIC Ticino che si è tenuta il 5 giugno scorso presso il Centro Sportivo di Tenero. In quell occasione i soci di SIC Ticino presenti hanno potuto ascoltare la testimonianza di Mauro Pini e discutere con lui delle sue esperienze professionali. Alessandra Zumthor è giornalista RSI _SIC_giornale_02_2014_RZ.indd :20:26 Uhr

6 Big data changes the world La società dell informazione si alimenta di dati informatizzati. L agire virtuale di ognuno di noi crea innumerevoli tracce che si aggregano in profili di consumatori tanto virtuali quanto reali. I dati o meglio, i cosiddetti big data sono oggi il fattore di produzione della web economy. Indelebili, indistruttibili e duplicabili all infinito a costo zero sono disponibili a chi possiede i programmi per elaborarli e per crearne un potente strumento di business. I profili virtuali diventano il mercato dei potenziali consumatori di prodotti e servizi venduti sulle vetrine virtuali del web. Che ne sarà del lavoro e della società nei futuri modelli di sviluppo? Gli studiosi dei trend futuri stanno cominciando a proporre alcuni scenari In sostanza i ricercatori del futuro ci indicano che lo sviluppo delle tecnologie sul posto di lavoro nei prossimi anni avrà uno sviluppo enorme. Sarà il passo seguente all introduzione dell informatica nei processi produttivi. La crisi economica e l aggressiva concorrenza sui prezzi inducono alla ricerca della maggiore razionalità produttiva. L esponenziale sviluppo delle tecnologie genererà un processo di sostituzione sempre più accentuato tra «algoritmi informatici» e «lavoro umano». Il capitale umano quale fattore di produzione avrà successo se sarà in grado di esprimere credibilità, elasticità (per dirla con Pepe Moder), ma anche creatività, manualità, competenze cognitive o emozionali. Il resto potrà essere svolto dalle tecnologie. L accesso al lavoro sarà facilitato per chi potrà garantire le migliori prestazioni: sarà una concorrenza sulla qualità. Il profilo adeguato sarà selezionato a partire dai nostri profili digitali quali consumatori. Un segnale evidente di questa tendenza la si vede nel sempre maggiore uso di Facebook quale strumento ausiliario nella selezione delle risorse umane. Sembra trovare conferma che si lavorerà con modelli organizzativi diversi: sempre più a tempo parziale (la statistica è peraltro un trend che sta registrando da alcuni anni), dove la forza lavoro vista come fornitrice di innovazione avrà l opportunità di vendere le proprie prestazioni contemporaneamente a più aziende. Chi non avrà questa merce «rara» e interessante per le aziende farà più fatica a trovare un posto stabile sul mercato del lavoro. Che cosa ce ne facciamo di questi risultati? Secondo il periodico della SECO questa nuova evoluzione apre prospettive di lavoro per la Svizzera che potrà profilarsi come luogo sicuro per immagazzinare i dati e magari con le sue scuole di punta riuscirà anche a sviluppare sistemi di criptaggio inespugnabili o modelli imprenditoriali innovativi. E in qualche modo la conferma che l innovazione è il motore di benessere e progresso. Ma la medaglia ha anche un altra faccia: se gli algoritmi sostituiranno i cervelli umani, meno persone avranno accesso ad un fattore indispensabile per la distribuzione della ricchezza: il lavoro. Si apre quindi una sfida politica e sociale non di poco conto. Claudia Sassi Ne parla l edizione dello scorso mese della «Vie économique» 1, ne ha parlato a fine maggio Pepe Moder 2 invitato dalla Scuola Cantonale di Commercio SCC per una conferenza: gli enormi dati digitali non sono solo un tema di moda ma un fenomeno che comincia ad influenzare la nostra economia e la nostra società. In un contesto in cui le tecnologie dell informazione e della comunicazione (le TIC) sono sempre più presenti, il mondo virtuale occupa un posto che cresce senza tregua. La materia prima immateriale e preziosa generata dal nostro agire virtuale sono i dati, le tracce digitali che gli americani hanno voluto definire come i big data (non esiste una traduzione efficace quanto la denominazione americana). Ci forniscono informazioni e sapere che sono il motore della realtà economica e che creano valore aggiunto. Questa è probabilmente una delle maggiori innovazioni recenti della nostra economia. La società della conoscenza in cui viviamo accumula quantità difficilmente immaginabili di dati. Quando facciamo una ricerca su google o quando mettiamo un «like» su Facebook stiamo semplicemente dichiarando le nostre preferenze quali potenziali consuma- tori. Whats-App con i suoi 450 milioni di utilizzatori che quotidianamente producono enormi quantità di informazioni è stato visto da Facebook come un interessante ambito di investimento. Ne dà un idea il prezzo che è stato pagata da Zuckerberg e dai suoi per l acquisto di questo strumento: 19 miliardi di dollari americani. La conseguenza per gli individui: i nostri profili di navigatori e consumatori possono essere aggregati dando un idea precisa delle nostre preferenze. In futuro avremo un po meno di privacy, un po più di grande fratello. Tutto sommato apparentemente nulla di terribile per chi non ha nulla da nascondere. Per l organizzazione del lavoro e per la nostra società invece sembra che molto potrebbe cambiare. Questa evoluzione sull esistenza di nuove risorse produttive e l arrivo di nuove logiche sul mercato del lavoro è condivisa. La «Wissensfabrik» di San Gallo (un think thank sugli sviluppi futuri) ha recentemente pubblicato i risultati dei suoi studi sull evoluzione del mercato del lavoro a seguito dell affermazione dell era virtuale. Questi studi evidenziano alcune importanti linee di tendenza e che reggeranno le logiche del mercato del lavoro futuro. I 12 trend del mercato del lavoro futuro 3 L attribuzione dei posti di lavoro è decisiva per il successo di un azienda Sul mercato del lavoro si scambia «sapere» contro «autorealizzazione» Il mercato del lavoro è su internet (mobile) Il contratto di lavoro diventa un contratto di progetto I clienti diventano collaboratori I futuri posti nascono tra quelli odierni Il Data Mining (programmi informatici in grado di elaborare i big data) identificherà i migliori collaboratori Il numero di posizioni direttive si riduce Vincono donne e anziani Il brand rappresenta un vantaggio decisivo Le corporazioni sono i futuri sindacati 1 Periodico di economia politica svizzero edito dalla SECO, la segreteria di stato dell economia 2 Global Director Digital Marketing & Communication di Pirelli 3 Cachelin, J. L. (2014). Zweiklassengesellschaft von morgen, Personal Schweiz, _SIC_giornale_02_2014_RZ.indd :20:27 Uhr

7 Terapia: stipendio si, stipendio no? (Context 2014) A causa di difficoltà personali, da oltre due anni Andrea deve sottoporsi durante il tempo di lavoro a una psicoterapia durante un pomeriggio la settimana. Ora, il datore di lavoro pretende che questa terapia venga svolta nelle ore serali. In caso contrario non avrebbe più calcolato l assenza come tempo di lavoro. Andrea si chiede se il datore di lavoro può pretendere lo spostamento della terapia alla sera e se la minaccia di non più calcolare l assenza come tempo di lavoro sia valida. Per principio, il tempo necessario per una terapia medica conta come tempo di lavoro ed è così soggetto all obbligo del pagamento dello stipendio da parte del datore di lavoro. La necessità medica di una terapia deve essere certificata da un medico. Un attestazione di un terapeuta non è sufficiente. Le visite mediche (vale anche per le altre assenze di breve durata), se possibile, devono svolgersi durante le ore marginali: all inizio o alla fine di una giornata lavorativa, o durante il tempo libero. Qualora fosse possibile svolgere la terapia durante il tempo libero, il datore di lavoro non è tenuto a pagare lo stipendio. L obbligo di pagare lo stipendio da parte del datore di lavoro non si prolunga tuttavia a tempo indeterminato. Esso si limita a quanto stabilito dalla legge (CO art. 324 a). Durante il primo anno di servizio, lo stipendio è versato durante al massimo tre settimane e successivamente per un tempo adeguatamente più lungo. Con la crescita degli anni di servizio del dipendente, aumenta anche la durata dell obbligo di pagamento dello stipendio da parte del datore di lavoro. Per l applicazione del concetto di «per un tempo adeguatamente più lungo», in Ticino si fa capo alla «scala bernese». In caso di assenze di breve durata come per esempio la durata della terapia di Andrea le ore di assenza sono sommate e convertite in giorni rispettivamente in settimane intere. Le tre settimane di obbligo di pagamento dello stipendio (CO art. 324 a) vengono trasformate in ore, nel caso di 40 ore settimanali corrispondono a 120 ore di terapia per le quali il datore di lavoro deve pagare lo stipendio. Nel caso di Andrea, se l assenza per seguire la terapia dura 2 ore, il pagamento si estende durante 60 settimane. Se occorre aggiungere anche un ora per la trasferta, lo stipendio sarà pagato durante 40 settimane. L assenza di Andrea si protrae per l intero pomeriggio (4 ore); egli percepirà così lo stipendio solo per 30 terapie all anno. Articolo determinante CO art. 324 a Impedimento del lavoratore 1 Se il lavoratore è impedito senza sua colpa di lavorare, per motivi inerenti alla sua persona, come malattia, infortunio, adempimento d un obbligo legale o d una funzione pubblica, il datore di lavoro deve pagargli per un tempo limitato il salario, compresa una adeguata indennità per perdita del salario in natura, in quanto il rapporto di lavoro sia durato o sia stato stipulato per più di tre mesi. 2 Se un tempo più lungo non è stato convenuto o stabilito per contratto normale o contratto collettivo, il datore di lavoro deve pagare, nel primo anno di servizio, il salario per almeno tre settimane e, poi, per un tempo adeguatamente più lungo, secondo la durata del rapporto di lavoro e le circostanze particolari. La scala bernese Secondo la scala bernese applicata in Ticino, il salariato ha diritto a: Nel 1. anno di servizio (dopo 3 mesi di impiego): a 3 settimane Nel 2. anno di servizio: a 1 mese Nel 3. e 4. anno di servizio: a 2 mesi Dal 5. al 9. anno di servizio: a 3 mesi Dal 10. al 14. anno di servizio: a 4 mesi Dal 15. al 19. anno di servizio: a 5 mesi Dal 20. al 25. anno di servizio: a 6 mesi In pillole Contratto di lavoro scritto Da una settimana ho iniziato presso un nuovo datore di lavoro, fino ad oggi non mi è stato consegnato nessun contratto, è legale? Un contratto scritto non è d obbligo, è comunque consigliato soprattutto per tutto quanto non è menzionato nel Codice delle obbligazioni, come ad esempio lo stipendio, remunerazione degli straordinari, orari di lavoro, diritto alle ferie, tredicesima mensilità, eventuali indennità, diritto alle prestazioni sociali,... Un documento cartaceo sottoscritto da entrambe le parti non permette l interpretazione o mal intendimenti come un contratto concluso verbalmente. Eccezioni sono poste dalla legge per la conclusione del contratto di tirocinio (CO art. 344 a cpv. 1) e del contratto di lavoro del commesso viaggiatore (CO art. 347a cpv. 1). Assicurazioni sociali Sono un apprendista e quest anno compirò 18 anni. Nell ultimo conteggio stipendio ho visto che mi sono state fatte delle deduzioni, è corretto? AVS (5.15 %) e Assicurazione disoccupazione (1.1 %) vengono dedotte dallo stipendio a partire dal 1 gennaio dell anno civile successivo a quello in cui si com- piono 17 anni. Per quanto riguarda la Previdenza professionale (LPP), dai 17 compiuti ai 24 anni viene dedotto solo l importo relativo al rischio di decesso e invalidità, a condizione che il salario minimo coordinato venga raggiunto (CHF per il 2014). L assicurazione contro gli infortuni per la parte professionale è completamente a carico del datore di lavoro, mentre quella non professionale e l assicurazione d indennità giornaliera in caso di malattia possono essere dedotte solo se definito nel contratto di tirocinio; per questi ultimi a volte il datore di lavoro si assume anche i premi a carico della persona in formazione. Dipendenti con responsabilità familiari Ho una bambina di 5 anni, qualche settimana fa ha avuto l influenza e purtroppo non ho trovato nessuno disposto a stare a casa con lei. Ho spiegato il problema al mio responsabile, ma mi sono sentita dire che se fossi mancata mi avrebbe decurtato dallo stipendio i giorni di assenza, lo può fare? Su presentazione di un certificato medico, il datore di lavoro deve concedere un permesso, fino a tre giorni, ai lavoratori che hanno responsabilità familiari per il tempo necessario alle cure dei figli ammalati (LL art. 36 cpv. 3). Congedo non retribuito Ho appena terminato il congedo maternità e poiché la persona che si dovrebbe occupare del mio bambino sarà disponibile solo tra due mesi ho chiesto all azienda per cui lavoro un congedo non retribuito; come mi devo comportare con le assicurazioni sociali? Per quanto riguarda l AVS, chi lavora al 50 % per almeno nove mesi è considerato persona con attività lucrativa e pertanto non avrà lacune contributive. Per la Previdenza professionale (LPP), alcuni regolamenti di previdenza permettono la copertura inclusa la parte di risparmio, mentre altri solo per i rischi d invalidità e decesso, in entrambi i casi i premi (datore di lavoro e dipendente) sono a carico del dipendente per tutto il periodo del congedo. Per l assicurazione contro gli infortuni non professionali se il periodo è superiore a 30 giorni, dove continua la copertura precedente, è possibile concludere un assicurazione mediante accordo per prolungare la copertura fino a un massimo di 180 giorni. La notifica, che può essere fatta presso la compagnia assicurativa del datore di lavoro, e il relativo pagamento del premio, deve essere fatta nei 30 giorni successivi alla data in cui cessa il diritto al salario _SIC_giornale_02_2014_RZ.indd :20:27 Uhr

8 Facciamo il tifo per Dave e Raïssa Raïssa Morisoli (Debrunner Acifer SA, Giubiasco) e Dave Derigo (ARAF Ticino, Bellinzona) sono i candidati ticinesi ai Campionati Svizzeri degli impiegati di commercio. Dave e Raïssa gareggeranno sabato 20 e domenica 21 settembre 2014 presso la BEA Expo di Berna. Chi volesse venire a sostenerli può partecipare alla trasferta organizzata da SIC Ticino! Molestie: chi, come e perché SIC Ticino ha collaborato come partner per la Svizzera italiana nella raccolta dei dati per la ricerca del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica «Uguaglianza tra donne e uomini». La ricerca aveva come obiettivo l approfondimento di conoscenze in materia di molestie sessuali nel mondo del lavoro. Le conclusioni portano a raccomandazioni pratiche di prevenzione. I risultati della ricerca mostrano che le molestie sessuali sono diffuse in tutto il territorio elvetico e riguardano sia uomini che donne. Si osserva che le aziende, i quadri e i dipendenti riconoscono che si tratta di comportamenti nocivi: le conseguenze sono spesso gravi, sia sul piano professionale sia su quello privato. La ricerca propone alcune raccomandazioni concrete per migliorare la prevenzione delle molestie sessuali in azienda: il tema delle molestie sessuali può causare reazioni forti, il lavoro di prevenzione è più efficace se trattato in parallelo con altre questioni: rispetto, promozione della salute, promozione della diversità; la soglia di tolleranza ai comportamenti molesti è spesso troppo alta e le reazioni troppo tardive. Occorre una formazione ai quadri e ai/alle dipendenti su questi aspetti, i quadri di ogni livello gerarchico svolgono un ruolo centrale nella prevenzione: è necessario che siano preparati al tema. La trappola accademica Il dramma della disoccupazione giovanile in Europa e il rischio di un sempre maggiore sviluppo di una formazione accademica lontana al mercato del lavoro sono i temi al centro del nuovo libro dell economista, politico della formazione, già mister prezzi ed ex consigliere nazionale, Rudolf H. Stram. Con il titolo «Die Akademisierungsfalle» (la trappola dell accademizzazione), Strahm spiega i motivi per i quali la formazione professionale è più performante rispetto alla formazione accademica riguardo all idoneità sul mercato del lavoro e alla qualità nello svolgere il proprio lavoro. Aspettiamo l estate per leggere questo nuovo libro. Rudolf Strahm sarà presente ad un evento collaterale ai campionati svizzeri delle professioni, il alle a Berna. L evento è organizzato dalla CIFC Svizzera e KV Schweiz in collaborazione con HEP Verlag. Per maggiori dettagli sull evento: info@sicticino.ch. Prix Egalité alla sesta edizione Le pari opportunità sono un vantaggio per le aziende. Per questo motivo SIC promuove con il Prix Egalité concorso giunto alla sua sesta edizione le imprese, gli enti, le associazioni che si distinguono in questo ambito. Le aziende che vogliono partecipare al concorso Prix Egalité possono compilare il questionario online entro il 30 giugno 2014 ( La premiazione a livello nazionale avrà luogo l 11 novembre 2014: oltre ad un premio in denaro, i vincitori riceveranno un diploma quale riconoscimento degli sforzi nel garantire le pari opportunità. A margine del premio nazionale, SIC Ticino organizza un premio regionale: le aziende che compilano il questionario online sono automaticamente iscritte anche al premio regionale per il quale è costituita una giuria ad hoc composta da: Chiara Simoneschi-Cortesi, ex-consigliera nazionale e membro del Gruppo di lavoro per le pari opportunità dell Università della Svizzera Italiana; Anna Zanardi Cappon, esperta e consulente in risorse umane; Marilena Fontaine, capoufficio dell Ufficio della legislazione e delle pari opportunità; Gabriele Lazzaroni, per la Camera di commercio dell industria, dell artigianato e dei servizi del Canton Ticino; Nadia Ghisolfi, responsabile donna-lavoro OCST e Deputata al Gran Consiglio. La premiazione è prevista a inizio I vincitori del premio regionale nell ultima edizione del 2011 sono state: Servizio Gender della SUPSI e Chocholat Stella SA di Giubiasco. Per maggiori informazioni riguardanti il Prix Egalité visitate il sito (pagina in tedesco e francese) oppure contattate SIC Ticino ( o info@sicticino.ch). Appuntamenti Lunedi 23 giugno 2014 Attestato di lavoro ore SIC Ticino Un documento importante ma troppo spesso sottovalutato. In cosa consiste quindi questo prezioso documento? Durante l incontro saranno trattati i seguenti temi: Diritti del dipendente Il contenuto Meglio semplice o completo? Particolarità Aree di competenza Esempi di codifiche Formulazione delle frasi Relatrice: Milena Gianferrari Responsabile diplomata in Risorse Umane Iscrizioni: entro il 20 giugno inviando una a info@sicticino.ch oppure registrandosi online Costo: gratuito per i soci SIC 20 settembre 2014 Supporter ticinesi a Berna! SIC Ticino propone una trasferta organizzata per visitare il Campionato Svizzero delle professioni a Berna. Sosteniamo i candidati ticinesi che gareggeranno il 20 e il 21 settembre. Il gruppo sarà accompagnato da collaboratori di SIC Ticino fino agli stand dove sono presenti candidati ticinesi. Quando: sabato 20 settembre 2014 Orario Partenza alle ore dal parcheggio (gratuito) SIC Ticino, via Vallone 27, 6500 Bellinzona Rientro a Bellinzona ore ca. Costo trasferta ed entrata Adulti soci SIC: CHF Adulti non soci: CHF Apprendisti soci SIC: CHF Apprendisti non soci: CHF Bambini e allievi delle scuole medie gratis. Famiglie: prezzo speciale su richiesta Iscrizioni: entro il 30 luglio inviando una a info@sicticino.ch oppure registrandosi online Vi aspettiamo numerosi! Eventi autunno 2014 Il sogno del pensionamento Pianificare per tempo per affrontare con maggior serenità la nuova fase di vita. Ereditare e lasciare in eredità Conoscerete i concetti giuridici dell eredità e gli aspetti da osservare nella pratica. Chocolat Stella di Giubiasco Visita al completo ciclo di fabbricazione e degustazione. Diventa socio I nostri eventi hanno suscitato la tua curiosità? Diventa socio e potrai approfittare di prezzi interessanti. Editore: Società degli impiegati del commercio SIC Ticino, Tiratura: 1500 copie, Redazione: SIC Ticino, Via Vallone 27, 6500 Bellinzona, Tel , Fax , info@sicticino.ch, Abbonamenti: CHF 20. annui, Grafica: Marco Tanner creative consulting, Tipografia: Salvioni Arti Grafiche, Bellinzona _SIC_giornale_02_2014_RZ.indd :20:29 Uhr