Attacchi Self-ligating Carriere LX: caratteristiche e caso clinico.

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1 Attacchi Self-ligating Carriere LX: caratteristiche e caso clinico. FRATIGLIONI ANNA * FRANCIOLI DANIELE** * Odontoiatra e Protesista Dentale, libero professionista in Colle Val D Elsa si dedica esclusivamente all odontoiatria infantile ed all ortodonzia. ** Odontoiatra e Protesista Dentale, Specialista in Ortognatodonzia, Professore a c., Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia, Università degli Studi di Siena. Sommario. Lo scopo di questo lavoro è di dimostrare il vantaggio meccanico degli attacchi auto leganti, cioè la bassa frizione che si sviluppa all interfaccia arco-attacco, distinguendo tra attacchi Self-ligatin attivi e passivi. E riportato un caso clinico risolto con l utilizzo degli attacchi Carriere LX, mettendo in evidenza come sia stato possibile raggiungere gli obiettivi rispettando la richiesta della paziente di ridurre al minimo i tempi di. Parole chiave. Frizione, attacchi autoleganti, sportellino. Key words. Friction, Self- ligating brackets, clip. Introduzione Gli attacchi auto leganti hanno raggiunto la popolarità nell ultimo decennio, ma il primo attacco Self- ligating fu descritto nel 1935: l Edgewise Russell Lock (1). La principale caratteristica degli attacchi Self-ligating è la ridotta frizione che si genera all interfaccia attaccoarco grazie al meccanismo di ingaggiamento dell arco che non necessita di legature elastomeriche o metalliche (2,3,4). La frizione è la forza di resistenza al movimento tra superfici che scorrono le une sulle altre (5) e si divide in statica e cinetica. La frizione statica si oppone alle forze applicate per impedire il movimento delle superfici; la cinetica è la forza che si oppone alla direzione del moto dell oggetto (6). Gli auto leganti sono attacchi con un meccanismo che non richiede la presenza della legatura per tenere ingaggiato l arco nello slot e ciò porta l indiscutibile vantaggio di ridurre la frizione nel sistema arco-attacco (7,8,9). Riducendo l attrito che si sviluppa durante i movimenti ortodontici, e quindi riducendo la quantità di forze che si disperde, i Self-ligating consentono l applicazione di forze più leggere nelle prime fasi di cura. A ciò consegue una risposta biologica migliore in quanto si hanno i fisiologici processi di riassorbimento e di apposizione ossea indispensabili per la stabilità del movimento dentale e una maggior predicibilità (10). Gli attacchi auto leganti possono essere divisi in due gruppi in base al meccanismo di chiusura: attivi e passivi (11). Gli attivi sono caratterizzati da una Spring Clip, cioè da uno sportellino elastico, che mantiene l arco all interno dello slot esercitandovi pressione e quindi interagendovi; i Self-ligating attivi più comuni in commercio sono: In-Ovation(GAC International, Bohemia, NY), Speed (Strite Industries Ltd., Cambridge, Ontario) e Time (American Orthodontics, Sheboygan, Wis ). I passivi hanno un meccanismo che mantiene l arco nello slot senza però impegnarlo e trasformando lo slot stesso in tubo. In commercio esistono due tipi di chiusure passive: la passive slide o cancelletto (Damon-Ormco, Glendoria, Calif.) e la doppia clip, mesiale e distale Il Corriere Ortodontico volume I Gennaio - Marzo

2 (SmartClip-3M Unitek, Monrovia, Calif) (12). Da qualche anno sono stati introdotti sul mercato italiano, distribuiti dalla Target Ortodonzia, nuovi attacchi Self-ligating passivi realizzati dalla ditta Ortho Organizer: i Carriere LX. Struttura e Caratteristiche Cliniche I Carriere LX sono attacchi autoleganti preinformati, vale a dire che contengono tutte le informazioni di primo, secondo e terzo ordine; sono caratterizzati da uno sportellino scorrevole che costituisce la quarta parete del bracket e che mantiene l arco nella fessura dello slot. Gli attacchi sono costruiti in acciaio ma, per una maggiore biocompatibilità, non contengono Nichel. L interfaccia filo-attacco presenta un design a quattro pareti passivo che, utilizzando fili super elastici, fornisce una libera ma controllata azione di scorrimento; la qualità e i tempi di risposta dei tessuti parodontali miglioreranno se l operatore effettuerà una variazione progressiva delle dimensioni dei fili (fig. 1) (13). Uno dei vantaggi degli attacchi Carriere LX è la versatilità: possono passare dal comportamento passivo a quello attivo nel momento in cui sono richieste sollecitazioni più intense. Tale necessità si presenta nelle fasi più avanzate del, quando cioè vengono utilizzati fili di maggior spessore cioè rettangolari o quadrati. A questo punto del i denti, e quindi i brackets, sono correttamente allineati ed è perciò possibile inserire archi di maggior dimensioni nello slot al fine di attivare il sistema, pur senza venire meno al principio dello scorrimento libero ma controllato. In tal modo infatti, vengono applicate forze tali che non possano ledere il parodonto ma che permettano il movimento nelle tre dimensioni con pieno controllo di torque e rotazione. Con gli attacchi Carriere LX è possibile muovere i denti con forze leggere e costanti ed ottenere i risultati desiderati senza indurre sollecitazione sui tessuti di sostegno, così da evitare al paziente dolore e fastidi. Altra caratteristica di questi bracket è il loro semplice meccanismo di chiusura, costituito da uno sportellino sulla parte anteriore dell attacco che può essere aperto con uno specifico strumento e chiuso con la sola pressione di un dito (fig. 2 e 3). La precisione e la semplicità del meccanismo rendono la sostituzione dei fili rapida e veloce con notevole risparmio di tempo per l operatore. La chiusura si ottiene spostando lo sportello di bloccaggio in direzione gengivale ed evitando così interferenze durante la masticazione; in caso di grave affollamento, soprattutto a carico degli incisivi inferiori, l apertura del cursore in direzione incisale facilita l inserimento degli archi. Gli attacchi Carriere LX hanno forma romboidale, di ridotta dimensione, con profilo basso per ridurre le interferenze occlusali e con i margini mesiali e distali dello slot arrotondati per ridurre l attrito e facilitare lo scorrimento del filo. La superficie labiale liscia e i bordi anatomici dello sportellino danno maggior comfort al paziente e il puntino colorato ne permette l immediata identificazione e un più rapido posizionamento. I Carriere LX presentano inoltre delle alette per l applicazione di legature o di catenelle elastiche e, per la massima versatilità, sono disponibili con ganci sul canino, primo premolare e secondo premolare. La base degli attacchi è micro mordenzata per aumentare la forza dell adesivo sulla superficie dello smalto (fig. 4) e, infine, il sistema di attacchi auto leganti Carriere LX è disponibile sia in tecnica MBT 0.18 che in tecnica Roth 0.22 con e senza gancio. Lo scopo di questo lavoro è presentare il caso clinico risolto con il solo utilizzo degli attacchi Self-ligating Carriere LX. Figura. 1 Attacco Carriere LX con spring clip chiusa ed aperta in visione frontale e laterale. Figura. 2 Ingaggiamento di arco rettangolare a pieno spessore con Spring Clip chiusa Il Corriere Ortodontico volume I Gennaio - Marzo

3 Figura. 3 Ingaggiamento di arco rettangolare a pieno spessore con Spring Clip aperta Figura. 6 Foto del viso di profilo prima del Figura. 4 Base dell attacco con superficie micro mordenzata Figura. 7 Foto del sorriso in visione frontale prima del Caso Clinico La paziente M.B. di sesso femminile, si è presentata alla nostra osservazione all età di 11 anni. L esame clinico del volto (figg. 5-7), la valutazione intraorale dell occlu Figura. 8 Foto intraorale frontale prima del Figura. 5 Foto del viso in visione frontale prima del sione (figg. 8-13) e lo studio radiografico (fig. 14 ) rivelano una malocclusione tendente alla III classe scheletrica in soggetto iperdivergente ed una malocclusione di III classe dentale sia a destra che a sinistra con affollamento grave superiore e medio-grave inferiore. Dopo aver valutato le caratteristiche dell occlusione, considerando anche la richiesta della paziente di non indossare l apparecchio fisso per un periodo di tempo lungo, abbiamo deciso di applicare il sistema di attacchi auto leganti Carriere LX. Il Corriere Ortodontico volume I Gennaio - Marzo

4 Figura. 9 Foto intraorale emiarcata destra prima del Figura. 12 Foto intraorale arcata inferiore prima del Figura. 10 Foto intratorale emiarcata sinistra prima del Figura. 13 Ortopantomografia prima del Figura. 11 Foto intraorale arcata superiore prima del Nella prima fase del abbiamo utilizzato archi a sezione rotonda 012, 014, 016 Ni-Ti superelastici; infatti, per ottenere in poco tempo un buon allineamento e livellamento, è consigliabile utilizzare archi con elevata elasticità che esercitino forze costanti e leggere in associazione con attacchi che riducano la resistenza allo scor Figura. 14 Teleradigrafia latero-laterale prima del rimento. Con tale combinazione abbiamo ottenuto un buon controllo delle rotazioni e il corretto posizionamento degli elementi dentali sia sul piano orizzontale che verticale (figg ). La fase successiva del è stata eseguita con archi Ni-Ti prima a sezione quadrata 0.16x0.16 e poi a Il Corriere Ortodontico volume I Gennaio - Marzo

5 Figura. 15 Foto intraorale frontale dopo 6 mesi di Figura. 18 Foto intraorale arcata superiore dopo 6 mesi di Figura. 16 Foto intraorale emiarcata destra dopo 6 mesi di Figura. 19 Foto intraorale arcata inferiore dopo 6 mesi di Figura. 17 Foto intraorale emiarcata sinistra dopo 6 mesi di sezione rettangolare 0.17x 0.25 per ottenere una buona lettura del torque e un buon controllo di I e II ordine ed in particolare del tip che, con archi sottodimensionati, può risultare non soddisfacente. Prima della fase di stabilizzazione abbiamo fatto indossare alla paziente gli elastici verticali (figg.21-25) per circa Figura. 20 Overjet dopo 6 mesi di 4 settimane; infine, abbiamo concluso il con arco rettangolare in acciaio 0.17x0.25 così da avere la completa lettura delle informazioni contenute sugli attacchi Carriere LX per un completo controllo del torque. Il caso è stato trattato in soli 16 mesi (figg ). Come contenzione sono state applicate della mascherine termostampate. Il Corriere Ortodontico volume I Gennaio - Marzo

6 Figura. 21 Foto intraorale frontale con arco quadrato ed elastici verticali Figura. 24 Foto intraorale arcata superiore arco quadrato ed elastici verticali Figura. 22 Foto intraorale destra con arco quadrato ed elastici verticali Figura. 25 Foto intraorale arcata superiore arco quadrato ed elastici verticali Figura. 23 Foto intraorale sinistra arco quadrato ed elastici verticali Figura. 26 Foto del viso in visione frontale a fine Il Corriere Ortodontico volume I Gennaio - Marzo

7 Figura. 27 Foto del viso di profilo a fine Figura. 30 Foto intraorale emiarcata destra a fine Figura. 28 Foto del sorriso in visione frontale a fine Figura. 31 Foto intratorale emiarcata sinistra a fine Figura. 29 Foto intraorale frontale a fine Figura. 32 Foto intraorale arcata superiore a fine Il Corriere Ortodontico volume I Gennaio - Marzo

8 Bibliografia Figura. 33 Foto intraorale arcata inferiore a fine Figura. 34 Overjet a fine Conclusioni I brackets auto leganti Carriere LX hanno dimostrato di unire le caratteristiche di ridotto attrito dei Self-ligating alla possibilità di un ottimale controllo della posizione dei denti nelle tre dimensioni dello spazio tipica degli attacchi tradizionali. Questo è possibile grazie alla struttura e alle peculiarità della slide clip di questi attacchi che permette di ridurre l attrito utilizzando archi rotondi a sezioni ridotte e di aver completo controllo di torque e rotazione utilizzando archi a sezione rettangolare e quadrata. Inoltre, la nostra esperienza e i dati in letteratura hanno dimostrato che l impiego di attacchi auto leganti porta ad un notevole risparmio di tempo di lavoro alla poltrona e di durata di, sempre gradito al paziente. 1. STOLZENBERG J., The Russell attachment and its improved advantages. Int J Orthod Dent Child 1935; 21: CAPRIOGLIO A, LIBURNO E, GUGLIELMINI V., Analisi delle proprietà cliniche degli attacchi auto leganti. Mondo Ortodontico 2005; 3: HERRADINE NWT., Self-ligating brackets and treatment efficiency. Clin Orthod Res 2001; 4: ROSSOUW PE: Friction: an overview. Semin Orthod 2003; 9: S. JACK BURROW. Friction and resistance to sliding in orthodontics: A critical review. Am J Orthod Dentofacial Orthop KUSY RP, WHITLEY J Q., Influence of archwire and bracket dimensions on sliding mechanics: derivations and determinations of the critical contact angles for binding. Eur J Orthod 1999;21: FRANCIOLI D., L utilizzo degli attacchi Self-ligating nella pratica clinica. Micerium News; 2010 Feb; 1: Taylor NG, Ison K. Frictional resistance between orthodontic brackets and archwire in the buccal segments. Angle Orthod. 2003; 73: FORTINI A, LUPOLI M, CACCIAFESTA V., A new fiction ligation system. J Clin Orthod 2005; 39: CORDASCO G. MATARESE G, ARTEMISIA A, GATTO E, MILITI A, NUCERA R, PORTELLI M., Innovazione e tecnologia in ortodonzia: come utilizzare correttamente le meccaniche self-ligating. Micerium News; 11. KIM T K, KIM K D, BAEK S H., Comparison of frictional forces during the initial levelling stage in various combinations of self-ligating brackets and archwires with a custom-designed typodont system. Am J Orthod Dentofacial Orthop 2008; 133:187e KUJIMA Y, FUKUI H., Numerical simulation of canine retraction by sliding mechanics. Am J Orthod Dentofacial Orthop 2005;127: HARRADINE NW T., Self-ligating brackets: where are we now? Am J Orthod 2003; 30: Il Corriere Ortodontico volume I Gennaio - Marzo