Newsletter a cura della Federazione Italiana Sport Equestri

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1 IN MEDITERRANEO Paolo Adamo Zuvadelli, Filippo Moyersoen, Natale Chiaudani, Giovanni Magaton e l Aviere Capo Giulia Martinengo Marquet. Questi sono i nomi dei 5 cavalieri che rappresenteranno l Italia alla XVI Edizione dei Giochi del Mediterraneo che si svolgeranno a Pescara dal 26 giugno al 5 luglio Asia, Africa ed Europa, sono i tre continenti coinvolti in questa competizione, rappresentati anche nel simbolo dei Giochi del Mediterraneo dai tre anelli legati tra di loro e sfumati dall'onda nella loro parte inferiore, come se fossero immersi nel Mar Mediterraneo. La storia dei Giochi del Mediterraneo risale al 1951: iniziarono a Londra grazie all'iniziativa di un dottore Egiziano, in politica chiamato Taher Pasha che voleva che la competizione rappresentasse un simbolo di pace in un periodo offuscato dalle tensioni tra i potenti. Comunque l'origine dei Giochi del Mediterraneo può essere fatta risalire al 1948, quando i membri dei Comitati Nazionali Olimpici dei Paesi del Mediterraneo considerarono l'idea della celebrazione di Giochi che unissero le diverse culture dei bacini del Mediterraneo. La prima edizione dei Giochi del Mediterraneo si svolse dal 15 al 20 ottobre 1951 presso Alessandria d'egitto: 29 le discipline sportive coinvolte che vanno dalla scherma al canottaggio, al ciclismo, al nuoto, al sollevamento pesi, al pattinaggio a rotelle sino agli sport equestri, in cui l Italia è attualmente campione in carica, sia a livello individuale con Roberto Arioldi che a Squadre (Natale Chiaudani, Giovanni Megaton, Roberto Arioldi, e Filippo Moyersoen). Il programma dell edizione 2009 si aprirà con la Cerimonia che si terrà venerdì 26 giugno alle ore presso lo Stadio Adriatico di Pescara, seguirà lunedì 29 giugno alle ore la Prima Ispezione Veterinaria presso il Maneggio Teaterno di Chieti e la Riunione Tecnica alle Martedì 30 alle ore 8.00 ci sarà ancora un Ispezione Veterinaria e alle la Sessione di Allenamento mentre il giorno seguente alle ci sarà la Prima Prova valida per l assegnazione delle medaglie a Squadre. Venerdì 3 luglio alle sempre al Maneggio Teaterno di Chieti si svolgerà la Finale della Gara Individuale e domenica 5 luglio si concluderà la XVI Edizione dei Giochi del Mediterraneo con la Cerimonia di Chiusura delle ore in Piazza Salotto a Pescara. Sommario: IN Mediterraneo 1 IN Campo 1-2 IN Evidenza 3 4 IN Endurance 5 IN Europa MI CHIAMO: Fabio Fontetrosciani SONO NATO: il 1/3/1987 ad Assisi SENTIMENTALMENTE: Fidanzato NELLA VITA: Faccio il rappresentante di macchinari per la pulizia industriale IL MIO CAVALLO: E Shan, un anglo arabo di 13 anni. E un animale molto furbo che capisce quando è il momento di giocare o di lavorare. Quando nel 2001 ho cominciato a montarlo faceva gare di cosa all anello, in un anno io e mio padre IN San Patrignano 5-6 Pagina 1

2 l abbiamo portato a fare gare di Monta da Lavoro: dal 2002 al 2004 siamo stati Campioni Italiani Juniores, nel 2005 Brevetto, dal 2006 al 2008 Open, partecipando a 4 Campionati Europei e a un Mondiale (Portogallo 2007 vincendo il bronzo nella squadre e l argento nella velocità). La sua specialità è l attitudine ma devo dire che in ogni prova da del suo meglio, certo non lo si deve guardare lavorare in campo prova perché durante il riscaldamento sgroppa e calcia, ma appena entriamo in campo gara lui si trasforma. SE VINCO UNA MEDAGLIA AGLI EURO- PEI: Mi tatuo sulla spalla il nome del mio cavallo. MI CHIAMO: Paolo Sensi SONO NATO: a Grassignano (VT) il 23- /7/1962 LEGAMI: Sono sposato con Giuliana con cui ho due figlie, Cecilia di 12 anni appassionata di cavalli e Veronica di 19 anni, Campionessa Europea Junior nel 2008 di Monta da Lavoro. NELLA VITA: Imprenditore in un azienda di illuminazione professionale IL MIO CAVALLO: Si chiama Navart è un derivato maremmano di 7 anni, allevato da Paola Zazzeri. L ho comprato quando aveva 2 anni e dopo la prima fase di doma fatta da Stefano Meattini, mi sono dedicato io al suo addestramento e in quest ultimo periodo con l aiuto di Silver Massarenti ho cercato di affinare la nostra tecnica. Navart è un cavallo di carattere forte ed esuberante, uno sportivo con grosse potenzialità che deve però ancora maturare un po. Nel 2008 siamo arrivati 6 individuali ai Campionati Europei in Sardegna ed ottenuto dei buonissimi risultati a livello nazionale. La sua specialità è l addestramento per la franchezza e la regolarità delle sue andature. SE VINCO UNA MEDAGLIA AGLI EURO- PEI: Condividerò la felicità con i tanti amici che a tutt oggi mi sostengono con messaggi e mail ma per scaramanzia non ci voglio pensare! MI CHIAMO: Nicola Pettorali SONO NATO: a Volterra (PI) il 22- /8/1973 LEGAMI: Sono fidanzato da un anno con Ilaria, anche lei amante dei cavalli NELLA VITA: Allevo Chianine, cavalli e vacche maremmani e gestisco con la mia famiglia l Azienda Agricola Agrituristica La Corte dei Butteri a La Sassa in provincia di Pisa IL MIO CAVALLO: E Samadi Ombre, lusitana di 9 anni dell allevamento di Castagneto Carducci. La monta da poco perchè prima era di Marco Tompetrini, un veterano della Monta da Lavoro, che me l ha affidata da 2-3 mesi. La nostra prima gara è stata a Cura di Vetralla, tappa di Campionato Italiano e di Selezione per i Campionati Europei dove ci siamo piazzati 2 con il punteggio più alto. Samadi è una cavalla dolcissima con la quale sin da subito ho instaurato un feeling particolare e che predilige la prova di velocità. Certamente noi siamo la new entry nella squadra italiana viso che siamo un binomio giovane ed io arrivo da un lungo periodo di stop agonistico a causa di una frattura alla spalla riportata durante la doma di un cavallo. SE VINCO UNA MEDAGLIA AGLI EURO- PEI: Festeggio a oltranza con la squadra e con gli amici più cari ma non mi ci fate pensare crepi il lupo e facciamo le corna! MI CHIAMO: Samanta Mecocci SONO NATA: a Todi il 10/5/1988 LEGAMI: Sono fidanzata da un anno con Simone NELLA VITA: Sono studentessa universitaria IL MIO CAVALLO: Si chiama Entos, è un puro sangue arabo di 9 anni, un po sospettoso. Lo monto da 5 anni e con lui nel 2006 sono stata Campionessa Italiana di Monda da Lavoro nel 2006 e 2 ai Campionati Europei a squadre. Prima di ogni gara, visto che sono scaramantica, ripetiamo ogni volta gli stessi gesti in successione, sia per quanto riguarda la preparazione del cavallo che la mia. Entos è di mio papà Danilo, che ringrazio per avermi trasmesso la grande passione per il cavallo, un grazie va anche al mio istruttore, Silver Massarenti e a coloro che mi hanno scelto ed inserito nella squadra azzurra, visto che sono la più giovane del gruppo. SE VINCO UNA MEDAGLIA: Festeggio per svariati giorni con la mia famiglia, con la squadra e con tutti coloro che hanno contribuito al risultato. Pagina 2

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5 IN Endurance Abbiamo incontrato Fausto Fiorucci, Presidente del Comitato Organizzatore del CEIO d Italia e Presidente di Gubbio Endurance,e gli abbiamo chiesto a che punto è l organizzazione del CEIO3* 160 km, Campionato Italiano e Tappa Coppa delle Nazioni e CEIOYJ2* 120 km, Tappa Coppa delle Nazioni under 21 che si svolgeranno a Gubbio il 4 luglio 2009 insieme al CEI2* 120 km, 6 Tappa Coppa Italia e al CEI1* 90 km. Il dottor Fiorucci, medico dentista campione di Endurance, che si è avvicinato al mondo dei cavalli nel 1988 ci ha detto: Aspettiamo di ricevere presenze illustri sia tra i cavalieri che tra personalità istituzionali di alto livello e ha continuato: La presenza del Campionato Italiano a Gubbio è un evento importantissimo per l Endurance in Italia ed è molto positivo il fatto che si svolga il 4 luglio, prima dei Campionati del Mondo Under 21 e dei Campionati Europei. Il dottor Fiorucci ha tenuto a sottolineare quanto sia importante una location come quella di Gubbio per una manifestazione di altrettanto livello. Le verdi colline umbre faranno da sfondo alle gare inserendole in una splendida cornice naturale e paesaggistica che trasmetterà quanto l Endurance non sia solo una disciplina sportiva di fatica, ma anche un occasione piacevole per godersi l ambiente e avvicinarsi alla storia e alla tradizione dei luoghi, sia per i cavalieri che per il pubblico. È la prima manifestazione per quanto riguarda l Endurance, in grado di portare lo sport in mezzo alla gente. Nel 2008 è stata giudicata la manifestazione migliore del mondo dalle Federazioni straniere che sono state nostre ospiti, il che ci fa sperare che altri comitati organizzativi possano prendere da esempio il nostro spirito ed imitarlo. Gareggiare e confrontarsi con i più forti binomi del mondo e farlo in casa può essere la via più giusta e gratificante per i nostri cavalieri ha concluso Fiorucci. IN San Patrignano: intervista ad Andrea Muccioli Quando e come nasce l idea di un Concorso Ippico interamente organizzato dai ragazzi della Comunità? Fu un idea di mio padre Vincenzo. Già dai primi anni 90, quando i cavalli di San Patrignano cominciavano a farsi conoscere in Italia e nel mondo, aveva in mente di portare in comunità i binomi migliori. E- rano gli anni di Avenir che saltava a San Patrignano, Di Juan Carlos Garcia che andava alle Olimpiadi (Barcellona 92) con il nostro Quel Type d Elle, di Fernando Fourcade e Franke Sloothhak, Michel Robert, Emilio Puricelli, campione italiano in sella a un altro cavallo del San Patrignano Jumping Team: Up Market. All epoca, dove ora c è il campo gara in erba che ospita il nostro CSI5*, c era solo uno spiazzo ricavato tra campi e vigne, un maneggio in sabbia senza pretese. Il suo descriverci tribune, illuminazione, gare ci faceva sorridere, ci sembrava quasi un sogno. Attorno a quell idea abbiamo lavorato, ci siamo impegnati. I ragazzi della comunità hanno offerto un contributo straordinario. Al nostro fianco abbiamo trovato amici come Eleonora Ottaviani, che ci hanno regalato la loro esperienza e il loro aiuto. Pagina 5

6 Nel 97 siamo riusciti a organizzare il primo CSI di San Patrignano e, naturalmente, lo abbiamo dedicato a mio padre. Il concorso racconta e esprime la sua fiducia nelle capacità dei ragazzi di Sanpa, la sua convinzione che dalla droga si esce, il suo amore per questo sport e, soprattutto, il grande affetto che lo legava ai cavalli. Qual è il segreto del successo del CSI5* Challenge Vincenzo Muccioli? Il segreto del nostro concorso sono i ragazzi della comunità. Sono loro i veri protagonisti della manifestazione. Per noi, nessun ragazzo tossicodipendente è un malato o un irrecuperabile, destinato a convivere fino alla morte con la sua condizione. Lo vediamo invece come un individuo unico e irripetibile, pieno di capacità e potenzialità che deve riscoprire e imparare a esprimere. Per questo, nel momento in cui ci chiede aiuto, non guardiamo mai al male che ha fatto a se stesso e agli altri a causa della sua condizione. Guardiamo al bene che potrà fare. Il nostro CSI è una manifestazione dove si respira un atmosfera unica, dove lo sport per tre giorni si mette al servizio di una grande causa sociale. Lo sentono gli spettatori, i cavalieri, i tecnici: tutti i partecipanti. Poi c è anche la qualità dell organizzazione, da anni siamo premiati dalla FEI e anche nel 2008 siamo entrati tra i migliori 5 concorsi al mondo, ma il vero risultato cui teniamo è offrire tre giorni dove tutti possono vivere i valori più veri dello sport: amicizia, divertimento, solidarietà. Tra le attività di San Patrignano, dal 1980, c è la scuderia. Quanto è importante per gli ospiti della comunità il rapporto con cavallo come strumento terapeutico? La grande intuizione di mio padre fu quella di capire che il rapporto che si crea tra le persone e i cavalli, può essere di grande aiuto per superare i problemi tipici di un tossicodipendente. I cavalli t insegnano un nuovo linguaggio, un nuovo modo di comunicare, ti vogliono bene senza chiederti nulla in cambio. Sono sensibili alle emozioni dell uomo, ai suoi sentimenti e stati d animo. Per un tossicodipendente è una piccola rivoluzione, non misura più il mondo solo a partire dalle proprie esigenze, ma da quelle di un altro essere vivente. I cavalli aprono un varco nella diffidenza e nella solitudine di un tossicodipendente. Nella nostra scuderia, poi, si ha anche modo di acquisire un avanzata formazione professionale nei tanti mestieri legati al mondo dei cavalli. Oggi maniscalchi, groom, tecnici veterinari che incontriamo in maneggi e centri ippici, hanno imparato la loro professione a San Patrignano. E una grandissima soddisfazione. L allevamento San Patrignano ha raggiunto importanti risultati a livello agonistico. Qual è il cavallo che storicamente viene ricordato per sue qualità sportive? Su tutti, sono 2 i nomi che gli appassionati legano a San Patrignano: Weihaiwej, la mitica cavalla dagli occhi azzurri e Nadir, il primo soggetto nato e cresciuto in comunità ad affermarsi a livello internazionale. Weihaiwej ha portato in comunità il doppio oro mondiale (individuale e a squadre) di Hague 94 e nella stessa edizione un altra nostra cavalla, Miss, sotto la sella di Michel Robert, ottenne un doppio argento. Risultati straordinari e indimenticabili, ma l emozione che provammo vedendo all Europeo di San Patrignano 2005 Nadir gareggiare con i colori italiani, forse fu ancora più forte. Quello che mio padre voleva fare era riportare ai vertici dell equitazione mondiale il cavallo italiano. Nadir che con Jerry Smit giunge quarto a squadre, migliore risultato di sempre per gli azzurri in un campionato continentale, era la dimostrazione che eravamo riusciti a realizzare anche questo suo sogno. Pagina 6