L EUROPA DELL OTTOCENTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L EUROPA DELL OTTOCENTO"

Transcript

1 L EUROPA DELL OTTOCENTO 1. Europa politica 1.1 Dopo Napoleone i tentativi di restaurazione 1.2 I movimenti rivoluzionari e insurrezionali nella prima metà del secolo 1.3 Austria, Russia e Inghilterra nella seconda metà dell Ottocento 2. Industria, economia e finanza 2.1 Il notevole sviluppo industriale nell Ottocento 2.2 Economia e finanza 3. Un nuovo quadro sociale 3.1 Borghesia capitalistica e proletari 3.2 Incremento demografico, sovrappopolazione, migrazione 4. Lo scenario ideologico 4.1 Il pensiero liberale e democratico 4.2 Il pensiero socialista e comunista 5. Le conquiste coloniali nel XIX secolo 1. Europa politica 1.1 Dopo Napoleone la Restaurazione La Rivoluzione francese e le successive conquiste di Napoleone avevano stravolto il quadro politico istituzionale dell Europa del Settecento. Il Congresso di Vienna ( ), che vide riuniti tutti i rappresentanti delle principali potenze europee, venne convocato proprio con la funzione di restaurare la situazione politico-istituzionale precedente la rivoluzione francese, come se questo evento non fosse mai accaduto. Proprio la volontà di restaurare le condizioni prerivoluzionarie, ci consente di definire come periodo di RESTAURAZIONE, gli anni successivi al Congresso. Le diverse case regnanti europee videro riconosciuti nuovamente i loro diritti di governo nei diversi paesi. Quindi vennero ristabiliti i confini esistenti tra gli Stati, prima delle campagne di Napoleone. In Francia venne ricollocato sul trono Luigi XVIII (della famiglia dei Borbone) in nome dei principi di legittimità e continuità I movimenti rivoluzionari e insurrezionali nella prima metà del secolo La volontà di restaurazione delle case governanti, dell aristocrazia, del clero si scontrò ben presto con la realtà di un Europa profondamente mutata nel quadro sociale, economico, ideologico. La nascita delle società segrete La borghesia e il popolo non erano più disposti ad accettare la parte di spettatori davanti alle decisioni prese dai potenti. Gli ideali della rivoluzione francese, diffusi in gran parte d Europa grazie alle conquiste di Napoleone, non erano spariti con la fine della rivoluzione, semplicemente dovettero trovare delle forme diverse per manifestarsi: è la nascita delle società segrete, associazioni clandestine (formate soprattutto da intellettuali, studenti, artigiani, quadri intermedi dell esercito) nate per promuovere dei movimenti insurrezionali finalizzati a costringere i sovrani a riconoscere, tramite la concessione di nuove carte costituzionali, nuovi diritti per le classi sociali intermedie (borghesia). Alla lotta per il riconoscimento dei nuovi diritti si somma, in alcuni paesi, la lotta per l indipendenza, come avvenne in Italia, in Grecia e in Polonia. Le insurrezioni del

2 Grazie alla società segrete, già dal 1820 iniziano i primi moti insurrezionali in vari paesi d Europa: Spagna Piemonte Regno delle due Sicilie Grecia La repressione contro queste insurrezioni fu immediata ed efficace, solo la Grecia, dopo alcuni anni di lotta, riuscì ad ottenere, nel 1829, l indipendenza dalla Turchia (l indipendeza della Grecia si deve agli interessi che avevano gli stati europei nell indebolire la potenza turca ottomana). Le insurrezioni del 1830 Nonostante la repressione, nel 1830 ritornano in tutta Europa dei nuovi movimenti insurrezionali. Questa volta l epicentro dei moti è la Francia (a Parigi il popolo in lotta costringe alla fuga Carlo X), si estende quindi al Belgio (che riesce ad ottenere l indipendenza dall Olanda), alla Polonia (la Polonia non riuscì ad ottenere l indipendenza dalla Russia, le truppe dello Zar soffocarono nel sangue il movimento indipendentista) e all Italia (l insurrezione italiana scoppia in Emilia-Romagna, grazia all iniziativa, tra gli altri, di Ciro Menotti, dopo un primo parziale successo il moto insurrezionale venne stroncato dalle truppe austriache). L insurrezione del 1848 e la fine della Restaurazione Il rapido sviluppo industriale e il conseguente emergere di nuovi ceti sociali assieme al diffondersi di una più matura coscienza civile e nazionale, non potevano più conciliarsi con forme di potere arretrate e fuori dal tempo. Così, nel 1848, quello che era un semplice contrasto arrivò ad una vera e propria esplosione, uno stravolgimento che coinvolse quasi tutte le grandi potenze europee, una svolta che concluse, dopo 35 anni il periodo della Restaurazione. I moti del 1848 pur avendo quale denominatore comune il desiderio di cambiamento si manifestano con caratteristiche diverse nei diversi paesi: Francia In Francia divengono movimento di popolo, di ispirazione socialista, e portano alla nascita della Seconda Repubblica (la seconda repubblica durerà in Francia dal 1848 al 1852, quindi si ritornerà all impero) Stati tedeschi In Prussia e negli altri stati tedeschi nel movimento di protesta confluiscono l esigenza di ottenere delle riforme costituzionali, e l aspirazione alla nascita di un unico stato tedesco unificato. La prima richiesta venne parzialmente accolta con l accettazione di una costituzione, molto poco liberale in verità, da parte di Federico Guglielmo di Prussia; la seconda aspirazione non venne invece soddisfatta, nonostante i tentativi fatti dall assemblea costituente di Francoforte. Per l unificazione degli stati tedeschi in un unico impero (secondo Reich) bisognerà attendere il 1871 Impero asburgico Nell impero asburgico i moti insurrezionali si caratterizzano sia per la richiesta di riforme costituzionali (nel 1848 i movimenti di piazza di Vienna costrinsero l imperatore Ferdinando I a fuggire ad Innsbruck), sia e soprattutto per i moti indipendentisti che nacquero spontaneamente in tutto l impero, da Budapest a Milano (da ricordare l insurrezione di Venezia guidata da Daniele Manin). Cechi, Croati, Ungheresi, Italiani insorsero per ottenere l indipendenza dall Austria, dopo aspre lotte l esercito imperiale riuscì a fatica ad avere la meglio e a riprendere il controllo di tutto il territorio, Federico I abdica a favore del nipote diciottenne Francesco Giuseppe che governerà dal 1848 al 1916 (con la prima guerra mondiale l impero asburgico verrà spazzato via dall esito del conflitto). 1.3 Austria, Russia e Inghilterra nella seconda metà dell Ottocento L Austria e il nuovo impero Austro-Ungarico L Austria dopo la disastrosa guerra che la contrappose alla Prussia (1866) sentì il bisogno di rinnovarsi. L imperatore Francesco Giuseppe I per frenare le spinte autonomistiche dei diversi popoli sottomessi all impero (Ungheresi, Slavi, Italiani, Rumeni, ecc), pensò di accordarsi con i rappresentanti della popolazione ungherese; l accordo del 1867 portò le seguenti conseguenze: l impero non si chiamò più austriaco, ma austro-ungarico l unica monarchia riconosciuta lasciò spazio a una seconda monarchia, quella ungherese, avente una propria bandiera e un proprio parlamento 2

3 solo la politica estera e l organizzazione militare, rimasero unite in un unico ministero tale sistema rimase in vigore fino al 1918 Le riforme in Russia dello Zar Alessandro II Anche la Russia doppio la disastrosa guerra di Crimea ( ) contro Francia, Inghilterra e Italia, sentì il bisogno di rinnovarsi operando delle radicali riforme nelle proprie istituzioni. Nel 1861 lo Zar Alessandro II abolì la servitù della gleba dando la libertà a un milione di contadini. Vi furono notevoli riforme anche nel campo amministrativo, giudiziario e universitario. Le riforme dello Zar non andarono, però, oltre e le richieste di ulteriori riforme furono respinte. L atteggiamento di sostanziale chiusura da parte dello Zar, unito all impressione che fece la sua reazione alla rivolta polacca del , finirono per allontanarlo dalle simpatie del popolo. Nel 1881 Alessandro II venne ucciso da una bomba. Lo splendido isolamento inglese e il problema irlandese L Inghilterra grazie ad alcune ottime intuizioni di politica interna (aumento del numero degli elettori nel 1832, e abolizione del dazio sul grano 1846) e soprattutto grazie alle capacità della regina Vittoria (regnò dal 1837 al 1901) nel sapersi circondare da abili primi ministri (come il Palmerston e il Disraeli) visse un periodo di splendida attività economica, anche grazie ai possedimenti coloniali, interessandosi solo marginalmente agli avvenimenti dell Europa continentale. Nel 1800 l Irlanda (in prevalenza cattolica) fu forzatamente annessa alla Gran Bretagna (Atto d unione), gli irlandesi privati della libertà politica e religiosa iniziarono una serie di agitazioni e rivolte, solo nel 1829 riuscirono ad ottenere il diritto di voto e 42 anni dopo nel 1871 la libertà religiosa. Le richieste autonomistiche degli irlandesi dureranno fino ai nostri giorni. 2. Industria, economia e finanza 2.1 Il notevole sviluppo industriale nell Ottocento Nata in Inghilterra alla fine del XVIII secolo, la rivoluzione industriale si diffuse rapidamente su gran parte del continente europeo, anche grazie all enorme sviluppo delle ferrovie, le conseguenze furono enormi: nuova struttura urbanistica delle città notevole disponibilità di ricchezza per più persone crescita demografica notevole aumento dei grandi capitali sviluppo del mondo finanziario trasformazione profonda della società trasformazione nel rapporto tra gli uomini nuova immagine dell uomo e del mondo Per cercare di comprendere quanto la rivoluzione industriale abbia trasformato la nostra vita, basta confrontare il nostro stile di vita con quello di persone che vivono in un mondo nel quale non vi è ancora stata nessuna rivoluzione industriale, immaginiamo una qualche tribù africana, ci apparirà allora chiaramente quanto l industrializzazione abbia condizionato la nostra vita. Ricerca scientifica, potere economico, potere politico a sostegno dell industrializzazione Se vogliamo poi cercare di comprendere come si spiega uno sviluppo industriale di così vasta portata in pochi anni dobbiamo riflettere su tre fattori determinanti nel decretare il successo industriale. Il primo fattore è legato alla ricerca scientifica, lo sviluppo della scienza dell Ottocento va di pari passo con lo sviluppo dell industria. La ricerca scientifica sostiene l industria nel fornirle idee per nuovi prodotti da commercializzare a prezzi sempre più bassi, l industria sostiene la ricerca perché ha bisogno delle idee che solo la ricerca scientifica può offrirle. Dai fertilizzanti, alla lampadina, al telefono, tutti questi prodotti sono la conseguenza dello stretto legame venutosi a creare nel XIX secolo tra ricerca scientifica e industria. Un secondo fattore che ha contribuito allo sviluppo dell industria è legato alle enormi possibilità di ricchezza che sono collegate alla produzione industriale, con le industrie, si arricchiscono tutti, i grandi capitalisti che ottengono degli ottimi guadagni dalla vendita dei loro prodotti, ma anche gli operai che ricevono uno stipendio sicuro ogni mese (si pensi all incertezza della rendita con il lavoro agricolo, vi è 3

4 sempre il rischio di una siccità, di malattie delle piante o degli animali, ecc. la precarietà e strettamente legata all agricoltura, mentre il lavoro in fabbrica è più sicuro). Il terzo fattore è legato alla consapevolezza, da parte della classe politica al governo, dello stretto legame esistente tra ricchezza del paese e industrializzazione. Questa consapevolezza porta ad emanare delle leggi finalizzate a favorire l industrializzazione e a proteggere la propria industria. Il processo di diffusione non omogeneo dell Industrializzazione nei diversi paesi europei Noi oggi vediamo come i principali paesi europei sono all incirca allo stesso livello di sviluppo industriale, eppure non è sempre stato così, il momento del decollo industriale si colloca, infatti, in momenti anche piuttosto lontani per i diversi paesi: Inghilterra ( ) Francia ( ) Germania ( ) Italia ( ) Quasi sempre dietro ai ritardi si nasconde la particolare situazione politico-istituzionale del paese, si pensi al caso Italia. 2.2 Economia e finanza Economia Dello stretto legame tra industria ed economia abbiamo già in parte visto sopra. Merita qui sottolineare l enorme impatto economico che ebbe l industrializzazione, i capitali investiti decuplicarono in poco tempo, la ricchezza disponibile aumentò notevolmente sia per i grandi gruppi capitalistici che allora si andavano formando, sia per i cittadini europei coinvolti nel processo di industrializzazione. La grande produzione industriale spingeva poi per il libero scambio di prodotti tra paesi diversi, tuttavia questo non sempre era conveniente e di volta in volta i vari governi decidevano come comportarsi, consentire un totale libero scambio o intervenire con delle forme di protezionismo. Il libero scambio poteva, infatti, danneggiare la produzione industriale del proprio paese, da qui le decisioni, nei momenti di crisi, di porre un limite allo scambio delle merci tra paesi diversi. Finanza Per quanto riguarda la finanza bisogna dire che nell Ottocento le banche assunsero un ruolo fondamentale nella gestione del potere economico, le industrie hanno bisogno delle banche per avere i finanziamenti necessari al loro mantenimento. L industria di un paese può vivere e svilupparsi solo grazie ad un sistema bancario efficiente. Anche in questo caso il potere politico intervenne per poter avere una qualche forma di controllo sulle banche. Si comprese ben presto che l industria poteva funzionare solo se le banche erano in grado di finanziare gli investimenti. Ogni nazione si munì quindi di una banca centrale con il potere di decidere sul costo del denaro e altro. Altro fenomeno finanziario di grande importanza nato nell Ottocento è l investimento per azioni, un sistema che consente ad ogni cittadino di partecipare ai guadagni, o alle perdite, di un azienda. La banca, in questo caso, funge da mediazione tra industria e azionista. 3. Un nuovo quadro sociale 3.1 Borghesia capitalistica e proletari Borghesia capitalistica e proletari sono i nuovi protagonisti Come abbiamo avuto modo di anticipare, il processo di industrializzazione ebbe enormi conseguenze anche sulla società. La società che troviamo a fine Ottocento è molto cambiata rispetto a quella d inizio secolo. Nella società d inizio Ottocento il potere della proprietà nobiliare terriera è ancora molto elevato, l aristocrazia ha ancora un ruolo importante. Man mano che il secolo trascorre,però, il centro del potere non è più legato alla terra, ma alla fabbrica, certo rimarranno ancora i proprietari terrieri e i contadini poveri sottomessi, ma non è più attorno alla terra che si gioca il futuro. La parte più viva della società, quella protagonista dei mutamenti, diviene quella rappresentata dai capitalisti, proprietari delle fabbriche e dagli operai. I nuovi protagonisti saranno la borghesia capitalistica e i proletari. Il mutare del rapporto tra capitalisti e proletari 4

5 L Ottocento industriale è centrato sul rapporto tra capitalisti e proletari. Nati come un prodotto della rivoluzione industriale i primi proletari vivevano in condizioni di estrema precarietà e miseria: dalle 12 alle 14 ore di lavoro al giorno, anche per donne e bambini ambiente di lavoro malsano stipendio al limite della sopravvivenza nessuna forma di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nessuna forma di riconoscimento della malattia nessuna pensione nessuna sicurezza del posto di lavoro Questa situazione di grave disagio non poteva durare. D altra parte le particolari di condizione del lavoro in fabbrica danno luogo a dei gruppi molto numerosi di persone che hanno interessi, e che sono disposte a lottare assieme per migliorare le condizioni di vita e di lavoro. La classe borghese comprese da subito quale grave questione sociale, potenzialmente esplosiva, si fosse venuta a creare con il formarsi della classe proletaria, comprese quindi come non si potesse mantenere per molto una totale chiusura nei confronti delle richieste operaie, vi era il rischio una rivolta. Ecco quindi che gradualmente nel corso del secolo, naturalmente in momenti diversi nei diversi paesi (come per la nascita dell industria, così anche per il riconoscimento dei diritti degli operai l Inghilterra fu all avanguardia), gli operai si videro riconosciuti alcuni fondamentali diritti: nascono le prime forme organizzative (società di mutuo soccorso) nascono i primi sindacati (le Trade Unions inglesi tennero la loro prima conferenza nel 1830) aumentano i salari diminuiscono le ore di lavoro viene riconosciuto il diritto di sciopero migliorano gli ambienti di lavoro vengono riconosciuti gli infortuni sul lavoro, le malattie, la maternità vengono introdotte le prime forme pensionistiche E necessario ricordare come nel nostro paese il riconoscimento di molti di questi diritti sia arrivato molto più tardi rispetto ad altri paesi industrializzati. Dobbiamo arrivare alla fine dell Ottocento, inizio del Novecento, per veder riconosciuti in Italia molti dei diritti visti sopra. 3.2 Incremento demografico, sovrappopolazione, migrazione Incremento demografico e sovrappopolazione Il fenomeno dell industrializzazione ebbe quale conseguenza un notevole innalzamento delle condizioni di benessere e ciò porto ad un notevole incremento demografico. La popolazione europea raddoppiò in cento anni: si passo dai quasi 200 milioni di abitanti d inizio secolo, ai 400 milioni di fine secolo. Un così notevole aumento della popolazione non poteva che incrementare la produzione industriale, e questa portava a nuovi posti di lavoro e quindi nuova spinta per un incremento demografico, in una specie di sistema circolare di sostentamento reciproco. In questo sistema bisogna però sottolineare come non sempre le cose siano andate bene, vi sono stati dei periodi, infatti, (una grave crisi di sovrapproduzione si ebbe verso la fine del secolo) nei quali la produzione industriale subì, per motivi diversi, dei rallentamenti, in questi casi si venne a creare una vera e propria crisi di sovrappopolazione con fenomeni di miseria diffusa e di migrazione di massa. Solo la ripresa produttiva consentì di risolvere il problema della sovrappopolazione. Le grandi migrazioni dell Ottocento I notevoli mutamenti dell Ottocento ebbero quale conseguenza dei consistenti movimenti migratori. Milioni di persone che si spostano alla ricerca di migliori condizioni di vita, alla ricerca di possibilità che mancano nel luogo dove vivono. I fenomeni migratori sono sostanzialmente di tre tipi: migrazione dalla campagna alla città migrazione all interno dell Europa migrazione verso paesi extraeuropei Un primo notevole fenomeno migratorio si ha dalle campagne alla città, le fabbriche si trovano in città. Se è difficile quantificare il numero di persone che si sono spostate nell Ottocento dalla campagna alla città, per comprendere l imponenza del fenomeno basta osservare le periferie delle grandi città industriali. Le 5

6 grandi periferie urbane sono strettamente legate alla industrializzazione, non vi sarebbero senza di questa, sono nate e cresciute con questa. Per avere un idea del fenomeno basti pensare che si stima come agli inizi dell Ottocento solo il 12% degli europei vivesse in città, cento anni dopo saranno il 41%. Un secondo notevole fenomeno migratorio si ebbe all interno dell Europa. Lavoratori che si spostavano da un paese ad un altro alla ricerca di lavoro. Di questo fenomeno l Italia rappresenta un tipico caso, il suo ritardo nello sviluppo industriale spinse milioni di persone nel cercare lavoro in altri paesi europei. Si calcola che solo tra il 1875 e il 1916 ben 6 milioni di italiani siano emigrati in altri paesi europei (in particolare Svizzera, Germania, Belgio, Francia) alla ricerca di un lavoro. Le difficoltà vissute dall Europa nell Ottocento spinse milioni di europei nel cercare un lavoro in paesi extraeuropei, in particolare negli Stati Uniti. Si calcola che in 100 anni ( ) 48 milioni di europei abbiano abbandonato i loro paesi per trovare lavoro fuori. Australia, Sudafrica, ma soprattutto le Americhe divennero il sogno di molti europei e tra questi moltissimi italiani (tra il 1881 e il 1915 sono 8 milioni gli Italiani a cercare fortuna oltreoceano): Mamma dammi cento lire che in America voglio andar, così recita una famosa canzone italiana d allora. 4. Lo scenario ideologico 4.1 Il pensiero liberale e democratico Il pensiero liberale Il pensiero liberale avrà un ruolo dominante nel corso del XIX secolo. Secondo la concezione liberale, elemento centrale nella vita della società e dello Stato è l individuo. Solo nelle condizioni di massima libertà la persona può esprimersi al meglio, ogni intervento esterno volto a limitare la libera iniziativa non può che danneggiare gli individui e di conseguenza l intera società. In questa visione del mondo l intervento dello Stato deve essere assolutamente limitato: deve solo garantire che tutti gli individui abbiano le medesime possibilità. La forma di governo più consona al pensiero liberale è la monarchia costituzionale a suffragio elettorale censitario. Non tutti i cittadini avevano diritto di voto, ma solo quelli che possedevano particolari requisiti di reddito e cultura. E chiaro quindi che quando si affermava che lo Stato doveva garantire a tutti i cittadini le medesime possibilità, con quel tutti si intendeva solo una parte della popolazione. Il pensiero democratico Il pensiero democratico si avvicina al pensiero liberale nel considerare quale elemento centrale della società e dello stato l individuo, si avvicina anche nel riconoscimento del diritto alla libera iniziativa che deve essere garantita a tutte le persone. Ciò che invece distingue nettamente il pensiero democratico da quello liberale è la convinzione che lo Stato deve avere un maggior peso nei rapporti tra gli individui. Ecco quindi che lo stato non può limitarsi a garantire la libera iniziativa a tutti, ma deve in qualche modo attivarsi per aiutare anche quanti, per nascita, per capacità, per sfortuna si trovano in condizioni svantaggiate. Uno stato democratico si preoccupa perciò di offrire una scuola pubblica che sia gratuita e di qualità, una sanità pubblica a disposizione di tutti, il diritto allo studio e alla salute vengono riconosci come diritti di tutti, indipendentemente dalla capacità e dal reddito della persona. 4.2 Il pensiero socialista e comunista Il pensiero socialista Secondo il pensiero socialista il pensiero liberale nasconde, dietro una rivendicazione del diritto alla libertà dell individuo, la volontà di sfruttamento delle classi più povere da parte della classe borghese. Si nasconde la volontà di mantenere una situazione di ingiustizia sociale nella quale pochi privilegiati godono di una quantità notevole di beni, mentre la maggior parte delle persone vive in miseria. La giustizia sociale diventa il valore di riferimento per il pensiero socialista, non è sufficiente una uguaglianza nei diritti civili e politici, se poi manca un uguaglianza sostanziale, ossia un uguaglianza nelle condizioni di vita e nelle opportunità offerte ad ogni uomo. Il pensiero comunista Per comprendere i principi del comunismo vediamo quali sono gli elementi essenziali del pensiero di Marx. Il filosofo tedesco viene inviato, in qualità di giornalista, a fare un inchiesta sulle condizioni di lavoro degli operai londinesi. Venendo a contato con questa realtà Marx rimane particolarmente colpito dalle 6

7 condizioni di miseria e di sfruttamento alle quali sono sottoposti gli operai stessi (chiamati anche proletari, dato che l unico bene da loro posseduto sono i figli, la prole appunto). In particolare il filosofo nota come i proletari subiscano un vero e proprio furto del prodotto del loro lavoro da parte del capitalista. Il prodotto industriale è infatti un bene prodotto dall operaio, ma è il capitalista che tiene per sé, in modo ingiusto e ingiustificato, la maggior parte dei guadagni provenienti dalla vendita di quel prodotto. L operaio viene in questo modo alienato del prodotto del proprio lavoro, la proprietà privata, accumulata dal capitalista, viene quindi vista come un vero e proprio furto ai danni dell operaio. Di fronte a questa situazione la cosa più importante da fare è far conoscere a tutti gli operai la loro situazione di sfruttamento. Secondo Marx è fondamentale la presa di coscienza della propria condizione di sfruttati. Il momento successivo è rappresentato dalla lotta di classe considerata quale esito necessario delle contraddizioni del sistema capitalistico di produzione. Proletari e capitalisti arriveranno perciò ad un vero e proprio scontro armato, con esito favorevole per il proletariato. L esito favorevole dello scontro di classe consentirà ai proletari di divenire proprietari dei mezzi di produzione. Non vi saranno perciò più classi, in tal modo finirà lo sfruttamento dell uomo sull uomo. Marx aveva previsto che lo scontro di classe (o rivoluzione) dovesse avvenire nei paesi più industrializzati (Inghilterra, Germania, Francia) in realtà le due grandi rivoluzioni comuniste, ispirate al pensiero di Marx sono avvenute in paesi prevalentemente agricoli: Russia e Cina. Nei paesi industrializzati alla rivoluzione non si è mai arrivati perché una delle previsioni del filosofo tedesco non si è avverata, ossia la convinzione che la classe borghese capitalistica non avrebbe mai ceduto nel riconoscere ai proletari migliori condizioni di vita e maggiori guadagni. In realtà la classe borghese, anche grazie alla mediazione dai sindacati, ha riconosciuto, negli anni i diritti dei lavoratori, senza arrivare a nessuno scontro armato. 5. Le conquiste coloniali nel XIX secolo Alla vigilia del primo conflitto mondiale quasi tutto il Vecchio mondo (Africa, Asia) è sotto il controllo delle potenze coloniali europee (nel 1914 più del 95% del territorio africano è controllato dalle potenze europee) Il formarsi degli imperi coloniali può essere diviso, per l Ottocento, in due fasi: una prima fase (che va dal Congresso di Vienna al 1880) caratterizzata dalla asistematicità e dalla mancanza di progetti specifici elaborati dalle nazioni occupanti. una seconda fase (dal 1880 al alla prima guerra mondiale) in cui si assiste ad una vera e propria corsa per accaparrarsi territori d oltremare, in un clima di rivalità politica ed economica tra i diversi Stati; tanto da richiedere una notevole opera diplomatica che consenta una equa spartizione dei territori e delle sfere d influenza. Fenomeno caratteristico del secolo XIX, l espansione coloniale interessa tutti i maggiori Stati europei. Principali cause dell espansione sono: lo sviluppo demografico, per cui si ritenne necessaria la conquista di vasti territori, capaci di assorbire la crescente emigrazione. lo sviluppo industriale, per cui si ritenne necessaria la disponibilità, a basso prezzo, di prodotti presenti nei territori che verranno perciò colonizzati, e nel contempo si vede nelle proprie colonie un enorme mercato in cui vendere a prezzi vantaggiosi quanto prodotto nella madre patria. I continenti su cui si esercitò l attività coloniale degli europei furono soprattutto l Africa e l Asia, specialmente in seguito all apertura del canale di Suez ( ). Delle conquiste coloniali di fine Ottocento tratteremo in modo più dettagliato nel modulo dedicato alle grandi potenze europee tra Ottocento e Novecento. L ITALIA NEL XIX SECOLO 7

8 PARTE PRIMA L ITALIA DALLA RESTAURAZIONE ALL UNITÁ 1. La Restaurazione in Italia 1.1 L Italia dopo il congresso di Vienna 1.2 L egemonia austriaca sul territorio della penisola 2. I moti insurrezionali del e del Le insurrezioni del I moti insurrezionali del Il 48 in Italia e la prima guerra d indipendenza 3.1 Le premesse 3.2 Il 48 in Italia, la prima guerra d indipendenza, i moti insurrezionali di Milano, Venezia, Roma 4. I diversi ideali unitari 4.1 L ideale democratico di Mazzini 4.2 Le proposte moderate di Gioberti, Balbo e Cattaneo 4.3 La via diplomatica di Cavour 5. La seconda guerra d indipendenza e la conquista dell Unità 5.1 La seconda guerra d indipendenza 5.2 Annessione delle regioni dell Italia centrale 5.3 La spedizione dei Mille e la liberazione delle regioni del Mezzogiorno 5.4 La proclamazione del Regno d Italia, il 17 marzo 1961 PARTE SECONDA L ITALIA DALL UNITÁ ALLA FINE DELL OTTOCENTO 6. La fase di consolidamento dello Stato unitario 6.1 Fatta l Italia bisogna ora fare gli italiani 6.2 Innanzitutto accentramento amministrativo 7. Il governo della Destra affronta i primi gravi problemi dell Italia unita ( ) 7.1 Il governo della Destra 7.2 Il problema del bilancio da risanare 7.3 Il brigantaggio nel Meridione 7.4 Il compimento dell Unità 8. La Sinistra al potere ( ) 8.1 Le riforme della Sinistra 8.2 Una politica economica protezionistica 8.3 La politica estera italiana negli anni del governo della Sinistra 9. Nascita dei movimenti di massa alla fine del XIX secolo 9.1 Nascita del movimento operaio in Italia (le società di mutuo soccorso) 9.2 Il partito socialista italiano 9.3 Il movimento cattolico 10. L Italia del governo Crispi 10.1 I governi di Francesco Crispi ( / ) PARTE PRIMA L ITALIA DALLA RESTAURAZIONE ALL UNITÁ 1. La Restaurazione in Italia 8

9 1.1 L Italia dopo il congresso di Vienna La restituzione dei territori alle legittime dinastie, così come previsto dal congresso di Vienna, ebbe conseguenze negative per il nostro Paese; si ritornò, infatti, alla frantumazione politica del territorio precedente l età napoleonica (vedi immagine). In questa condizione di notevole suddivisone, l Austria mantenne un ruolo egemone, estendendo il suo controllo diretto sul Lombardo-Veneto e indiretto su gran parte del territorio. Vediamo nel dettaglio come venne suddiviso il territorio della penisola: Regno Lombardo-Veneto Su questo territorio si attuò un diretto controllo della potenza austriaca, tramite il governo del vicerè: l arciduca Ranieri. Sul territorio del lombardo-veneto si mantenne il codice napoleonico, il sistema amministrativo di gestione del territorio, applicato dagli austriaci, consentì un discreto sviluppo economico e sociale. Regno di Sardegna Nel 1814 il regno di Sardegna venne restituito a Vittorio Emanuele I, questi, nel 1815, ottenne anche la Liguria e tutta la Savoia. Nonostante gli stretti vincoli di parentela con gli Asburgo d Austria, i Savoia mostrarono, da subito, la volontà di mantenersi autonomi rispetto all Austria. Nel regno di Sardegna si cercò di applicare un rigido sistema assolutistico senza nessuna concessione costituzionale. Ducato di Parma e Granducato di Toscana In questi territori, nonostante gli stretti rapporti dinastici dei governanti con l imperatore austriaco, si vive una discreta apertura verso le riforme costituzionali. Stato pontificio Anche lo stato pontificio visse, con Pio VII, un periodo di rigido assolutismo e totale chiusura nei confronti di qualsiasi riforma costituzionale. Regno delle due Sicilie Dopo la cacciata di Murat, attuata dagli austriaci, il regno delle due Sicilie venne riassegnato a Ferdinando I di Borbone. Come per lo Stato pontificio e per il Regno di Sardegna, anche questo territorio vide una totale chiusura nei confronti delle riforme costituzionali. Oltre all assolutismo politico si vive in questo territorio una grave arretratezza economica, amministrativa, sociale. 1.2 L egemonia austriaca sul territorio della penisola L indiretto controllo dell Austria sul territorio italiano si manifesta sia attraverso rapporti dinastici, sia grazie alla presenza dell esercito austriaco sul territorio. Per i rapporti dinastici basta ricordare che il ducato di Parma venne assegnato a Maria Luisa d Austria (figlia dell imperatore austriaco Francesco I) e il Granducato di Toscana a Ferdinando d Asburgo (fratello di Francesco I). La presenza di guarnigioni austriache armate si ha, poi, nel territorio dello Stato pontificio, ma anche a Napoli, all interno del territorio appartenente al Regno delle due Sicilie. 2. I moti insurrezionali del e del Le insurrezioni del Partita dalla Spagna, si estese, nel 1820, un forte movimento insurrezionale nel Regno delle due Sicilie che costrinse Ferdinando I alla concessione di una Costituzione. Tuttavia gli insorti, guidati da Guglielmo Pepe, vennero ben presto sconfitti, anche grazie all aiuto dell esercito austriaco, e si ritornò al precedente regime assolutistico. Nel 1821 anche in Piemonte si manifestano dei moti insurrezionali finalizzati ad ottenere una costituzione. Di fronte alla protesta popolare Vittorio Emanuele I abdica e la reggenza passa al fratello Carlo Felice; essendo però questi assente il nipote, Carlo Alberto, che ne assumeva la temporanea reggenza, firmò la nuova costituzione. Tornato Carlo Felice l operato di Carlo Alberto viene sconfessato e la costituzione annullata. 2.2 I moti insurrezionali del

10 Nel 1830 i moti insurrezionali partirono dalla Francia. Parigi venne coinvolta in una aspra lotta contro il potere assolutistico di Carlo X. Ben presto la protesta si estese ad altri paesi europei, Belgio, Polonia (questo paese cercò di ribellarsi all occupazione russa, ma nulla potè contro le truppe dello Zar, senza nessun aiuto internazionale), Italia. Nel nostro paese i moti scoppiarono in Emilia Romagna, nel gran ducato di Modena e nel granducato di Parma, guidata da Ciro Menotti, questa protesta fu facilmente sedata dall intervento dell esercito austriaco. 3. Il 48 in Italia e la prima guerra d indipendenza 3.1 Le premesse Negli anni che precedono i gravi contrasti del 48 vanno acuendosi tre diverse tipologie di conflitti: Tra aristocrazia e borghesia; Tra borghesia capitalistica e classe operaia; Per l indipendenza tra popoli soggetti e dominatori. Rispetto ai moti insurrezionali del 1820 e del 1830, i moti del 48 ebbero una maggiore estensione territoriale (solo l Inghilterra, la Russia e la Spagna non furono coinvolte), una maggiore radicalità e violenza. Gli scontri del 1848 arrivano dopo un biennio ( ) di grave crisi economica per l Europa intera. Una crisi nata dall agricoltura che ben presto si estese a tutta l economia, una crisi che ebbe quale conseguenze carestie, miseria, disoccupazione, un diffuso malessere che trovò uno sfogo negli scontri del Il 48 in Italia, la prima guerra d indipendenza, i moti insurrezionali di Milano, Venezia, Roma Già dai primi giorni del 1848 diverse regioni italiane vivono un notevole fermento, obiettivo comune è la concessione di carte costituzionali che prevedano un sistema rappresentativo parlamentare. Il 12 gennaio 1848 una sollevazione popolare a Palermo costringe Ferdinando II a concedere la costituzione al Regno delle due Sicilie. Spinti dalla pressione del movimento popolare anche Carlo Alberto di Savoia, Leopoldo II di Toscana e Pio IX per lo Stato pontificio concedono la costituzione di carattere moderato. Di particolare rilevanza è la concessione dello Statuto da parte di Carlo Alberto di Savoia, sarà questa legge a divenire la prima costituzione del Regno d Italia, dopo l Unità. Nei giorni immediatamente successivi all insurrezione di Vienna, la popolazione di Venezia e Milano si sollevò contro l occupazione austriaca. Il 23 marzo 1848 Daniele Manin proclama, a Venezia, la costituzione della Repubblica veneta. A Milano l insurrezione inizia il 18 marzo e si protrae, con feroci scontri nelle strade, per cinque giorni, le truppe austriache preferiscono abbandonare la città (anche in previsione dell eventuale intervento armato dei Savoia). I moti insurrezionali nel Lombardo-Veneto vennero visti dal Piemonte come l occasione giusta per attaccare e sconfiggere l Austria, condizione indispensabile per poter sperare in un possibile processo unitario. Così Carlo Alberto, dopo alcune esitazioni, risponde alla richiesta d aiuto inviata dagli insorti di Milano e dichiara guerra all Austria (24 marzo 1848). Molti volontari giungono da tutta Italia per unirsi all esercito piemontese, Stato pontificio, Granducato di Toscana e Regno delle due Sicilie, garantiscono il loro appoggio. Dopo i primi entusiasmi Leopoldo di Toscana, Ferdinando II e il papa ritirano le loro truppe, per l esercito piemontese lasciato solo la sconfitta è inevitabile, così avvenne, infatti a Custoza, in questo modo si conclude la Prima guerra d indipendenza. Il fallimento del tentativo unitario piemontese spinse i democratici, guidati da Mazzini, nel cercare d ottenere mediante movimento di popolo ciò che non si era riusciti ad ottenere con l esercito reale. I movimenti interessano diversi centri italiani: Roma, dove il papa è costretto alla fuga e dove viene proclamata la Repubblica romana; la Toscana dove Leopoldo viene cacciato; Venezia che continua a resistere contro l Austria; in Sicilia con i separatisti. Di fronte a questi tentativi democratici Carlo Alberto decide di riaprire le ostilità con l Austria, viene nuovamente sconfitto (Novara) e quindi decide di abdicare in favore del figlio Vittorio Emanuele II. Dopo la sconfitta di Carlo Alberto gli austriaci riuscirono a riportare l ordine in tutta la penisola. Il papa chiese l aiuto dei francesi per essere ristabilito sul trono dello Stato pontificio, e così avvenne. Nonostante la strenua difesa i repubblicani romani, guidati da Garibaldi, dovettero arrendersi, lo stesso Garibaldi con alcuni volontari scappò da Roma per recarsi a Venezia, in un vano tentativo di raggiungere l ultima città che continuava a resistere. 4. I diversi ideali unitari 10

11 Nei movimenti insurrezionali italiani degli anni 1820 e 1830 era praticamente assente qualsiasi ideale unitario. I movimenti di lotta rivendicavano, innanzi tutto, delle costituzioni, ma sempre nell ambito regionale. Solo negli anni successivi s iniziò a considerare la possibilità di raggiungere l obiettivo d unità nazionale (un obiettivo che trova i suoi presupposti nella lingua comune e nella particolare struttura territoriale dell Italia: una penisola). Se l obiettivo è comune, diverse sono le proposte per raggiungere tale obiettivo. In particolare troviamo tre proposte che troveranno applicazione nei decenni successivi e che, con modalità e pesi differenti, consentiranno all Italia il raggiungimento dell Unità: La proposta democratico-popolare di Mazzini La proposta moderata di tipo federalista La via diplomatica del Piemonte di Cavour 4.1 L ideale democratico di Mazzini Il programma politico di Mazzini era chiarissimo: l Italia avrebbe dovuto innanzitutto rendersi indipendente dalle potenze straniere e, quindi, una volta raggiunta l unità si sarebbe data una forma di governo repubblicano. L unica via per il raggiungimento di questo obiettivo era l insurrezione popolare, di tutto il popolo, senza distinzione di classi. In questa prospettiva si collocano i movimenti che tra 1830 e il 1848 cercheranno inutilmente di far sollevare il popolo in moti insurrezionali (strumento di propaganda diventa l organizzazione la Giovane Italia). I moti mazziniani saranno destinati al fallimento, ne è un esempio la spedizione dei fratelli Bandiera in Calabria (1844), arrivati per sollevare il popolo contro l oppressore, fu lo stesso popolo a farli arrestare considerandoli dei briganti. Gli insuccessi dei tentativi mazziniani (Mazzini è costretto a vivere in esilio in questi anni, prima in Francia e quindi in Inghilterra) spingeranno verso la ricerca di soluzioni alternative a quella insurrezionale per ottenere l unità del nostro Paese. L ideale democratico di Mazzini, la sua idea di insurrezione armata di popolo contro l invasore troverà nella spedizione di Garibaldi in Sicilia (ostacolata da Cavour) la sua piena realizzazione. 4.2 Le proposte moderate di Gioberti, Balbo e Cattaneo Accanto al radicalismo repubblicano di Mazzini si hanno in Italia, nel corso degli anni 40 delle proposte politiche accomunate dal loro orientamento moderato. Gioberti (nel suo libro Del primato morale e civile degli italiani) e Balbo (autore de Le speranze degli italiani) riconoscono l impossibilità di un unità politica del nostro paese e quindi propongono, quale soluzione per l Italia, un sistema federale di stati aventi quale guida morale il Papa (per questo detta proposta neoguelfa). Anche Cattaneo si unisce a Gioberti e Balbo nel riconoscere nel federalismo l unico possibile modello di stare assieme per le diverse regioni d Italia, si distingue, però dai due per l impronta repubblicana del suo pensiero. La confederazione immaginata da Cattaneo avrebbe dovuto essere del tutto laica e indipendente dalla Chiesa di Roma, sul modello degli Stati Uniti d America. Secondo Cattaneo la confederazione italiana poteva essere il primo passo verso la costituzione degli Stati Uniti d Europa. 4.3 La via diplomatica di Cavour I moti insurrezionali del 48 e la prima guerra d indipendenza ebbero quale conseguenza un ulteriore restrizione delle libertà in quasi tutto il territorio italiano. Non così nel regno di Sardegna (protagonista della prima guerra d indipendenza), qui, infatti, non solo Vittorio Emanuele II mantenne la carta costituzionale concessa da Carlo Alberto (Statuto albertino del 1848), ma avviò una politica di profonde riforme e modernizzazione che consentì al Piemonte di raggiungere, in pochi anni, livelli sociali ed economici simili a quelli dei paesi europei più avanzati. Protagonista della politica di riforme e modernizzazione attuata nel regno di Sardegna nel decennio fu Camillo Benso conte di Cavour. Sostenitore di un liberalismo moderato, Cavour comprese ben presto come fosse impossibile per l esercito sabaudo sconfiggere l Austria senza l appoggio di una potenza straniera. Ecco perciò che cerca in tutti i modi di avvicinarsi alla Francia di Napoleone III (nel 1848 Luigi Napoleone viene nominato presidente della Repubblica francese, grazie ad un plebiscito viene istituito il nuovo impero, nel 1852, Luigi Napoleone viene nominato quindi imperatore con il nome di Napoleone III), l occasione arriva nel 1858, dopo che Felice Orsini, un seguace di Mazzini, attenta alla vita dell imperatore francese lanciando tre bombe contro la sua carrozza. Cavour a questo punto propone all imperatore un alleanza franco-piemontese avente la funzione di contrasto al movimento repubblicano e, nello stesso tempo, in grado anche di limitare l egemonia austriaca 11

12 in Italia. I due statisti firmano quindi, in segreto, nella cittadina francese di Plombières degli accordi che prevedevano, tra l altro, l intervento della Francia a fianco del Piemonte, nel caso che questo venisse attaccato dall Austria. È questa la via diplomatica scelta dall astuto primo ministro piemontese per cercare d unire il territorio italiano sotto il controllo della monarchia sabauda. I risultati non tarderanno ad arrivare. 5. La seconda guerra d indipendenza e la conquista dell Unità 5.1 La seconda guerra d indipendenza Dopo gli accordi di Plombières, nel 1859, il Piemonte fece di tutto (ad esempio manovre militari al confine) per provocare l Austria al conflitto. Il governo di Vienna cadde con facilità nella trappola, dopo aver inviato un ultimatum al governo piemontese e non avendo ricevuto risposta, dichiara guerra al Piemonte. Inizia in questo modo la seconda guerra d indipendenza: le truppe franco-piemontesi hanno la meglio in diverse battaglie (Magenta, Solferino, San Martino). A questo punto gli austriaci firmano con i francesi l armistizio (a Villafranca presso Verona) con il quale l Austria cede la Lombardia alla Francia (che quindi la passa al Piemonte). 5.2 Annessione delle regioni dell Italia centrale Con la seconda guerra d indipendenza iniziano dei moti insurrezionali in diverse regioni dell Italia centrale. In questo caso, però, rispetto ai moti del 1848 è il movimento dei moderati che insorge a formare dei governi provvisori, che si pronunceranno per l annessione al Piemonte. Così, nei primi mesi del 1860, Emilia, Romagna e Toscana decideranno, mediante Plebiscito, l annessione al Piemonte. 5.3 La spedizione dei Mille e la liberazione delle regioni del Mezzogiorno Se la via diplomatica di Cavour risultò vincente per il Nord e il centro Italia, ben poco poteva fare per le regioni del Sud d Italia governate dai Borboni (Francesco II di Borbone sale al trono nel 1859), ed è proprio nelle regioni del Sud che i movimenti insurrezionali di ispirazione repubblicana troveranno modo di rivalersi delle delusioni vissute fino ad allora. Nell aprile del 1860 scoppiano a Palermo dei moti insurrezionali di carattere popolare che spingono Garibaldi nell organizzare la spedizione dei Mille per aiutare gli insorti. Cavour e Vittorio Emanuele II, pur essendo nettamente contrari all impresa, nulla fanno in concreto per bloccarla. Garibaldi è quindi libero di partire dal porto di Quarto, presso Genova, nella notte tra il 5 e i 6 maggio 1860, con poco più di mille uomini. Alcuni giorni dopo arrivano a Marsala e qui vengono accolti come dei liberatori dalla popolazione, che si unisce a loro nel combattere contro l esercito borbonico. In pochi mesi la Sicilia è liberata dai Borbone. Superato lo stretto di Messina, Garibaldi e i suoi uomini passano quindi in Calabria e da qui verso Napoli dove giungono in settembre, Francesco II è costretto a fuggire. Dopo Napoli, Garibaldi era intenzionato ad occupare anche il Lazio per puntare alla liberazione di Roma dal potere del papa, a questo punto, però, Cavour, anche per gli accordi presi con Napoleone III, non può più lasciar agire indisturbato l eroe dei due mondi e così invia l esercito sabaudo nel centro Italia per fermare lo stesso Garibaldi. Fortunatamente non fu necessario arrivare allo scontro armato, Garibaldi cede a Vittorio Emanuele II i territori liberati. 5.4 La proclamazione del Regno d Italia, il 17 marzo 1961 Tra ottobre e novembre del 1860 tutte le regioni del Mezzogiorno, più Marche ed Umbria decidono, mediante plebiscito, l annessione. Il 17 marzo 1861 il nuovo parlamento italiano proclama Vittorio Emanuele II re d Italia, la capitale è Torino. Veneto, parte del Lazio e Roma non sono però ancora italiane. Bisognerà attendere ancora dieci anni (1870) per l annessione di Roma, città simbolo della ritrovata unità di un Paese che era diviso da più di mille anni. PARTE SECONDA L ITALIA DALL UNITÁ ALLA FINE DELL OTTOCENTO 12

13 6. La fase di consolidamento dello Stato unitario 6.1 Fatta l Italia bisogna ora fare gli italiani "Fatta l Italia bisogna fare gli Italiani", questa frase di Massimo D Azeglio coglie efficacemente il più serio problema che si pose alla classe dirigente del nuovo Stato italiano. Alcuni dati ci mostrano chiaramente quale fosse la situazione dell Italia unita: 8 italiani su 10 sono analfabeti solo il 3% parla la lingua italiana Proprio l estrema varietà e disuguaglianza della società italiana, assieme ad altre considerazioni condizionano le scelte relative alla forma più idonea di stato nazionale scegliendo per il regno d Italia un assetto fortemente accentrato. Un forte potere centrale si rese perciò necessario per: neutralizzare la spinta delle forze democratiche e popolari che avevano contribuito a crearlo fronteggiare il forte potere ostile della Chiesa Cattolica (che esercitava una capillare influenza specie su i contadini) controllare un paese particolarmente diviso e privo, specie nel Mezzogiorno, di una classe dirigente borghese ampia e ramificata 6.2 Innanzitutto accentramento amministrativo Dopo la prematura morte di Cavour nel 1861, la guida del governo passa al toscano Bettino Ricasoli, che affossa i cauti progetti di decentramento amministrativo, elaborati in quel tempo, ed estende a tutta l Italia la legge Rattazzi del 1859, che generalizza il centralismo degli ordinamenti comunali e provinciali piemontesi. Viene istituita la figura del Prefetto attorno alla quale ruoterà l intera impalcatura dello Stato accentrato. Il prefetto è un alto funzionario non elettivo ma nominato dal ministero degli interni, che deve controllare non soltanto l ordine pubblico, attraverso l azione delle questure a lui subordinate, ma l intera vita associata delle 59 province del Regno, dirigendo l attività delle giunte e dei consigli elettivi, emanando decreti e regolamenti, esercitando una costante e pesante ingerenza sugli enti locali. Questa tendenza uniformatrice e accentratrice viene confermata nel 1865 dalle leggi di unificazione legislativa e amministrativa, il sindaco non è elettivo ma di nomina regia. Accentrato è anche il sistema scolastico, retto da una legge del 1859 del ministro Gabrio Casati, che istituisce la scuola elementare obbligatoria (per due anni) e gratuita. Lo Statuto albertino, che diviene la legge fondamentale del nuovo regno, assegna ampi poteri alla monarchia sabauda, e così i ministri non rispondono del loro operato al parlamento ma al re, che si riserva sempre la scelta dei ministri della Guerra e della Marina. Al re spettano anche le decisioni in materia di politica estera e la condotta della guerra, oltre al diretto controllo delle forze armate per mantenere l ordine interno. Di nomina regia sono i membri del Senato nominati dal sovrano. Si deve inoltre sottolineare come l elettorato ha in questi anni un peso molto limitato, solo il 2% della popolazione ha diritto al voto. 7. Il governo della Destra affronta i primi gravi problemi dell Italia unita ( ) 7.1 Il governo della Destra Dal 1861 al 1876 l Italia è governata da una parte della classe dirigente che viene chiamata Destra con riferimento alla sua collocazione nell aula del parlamento. La Destra e composta da personaggi come Quintino Sella e Giovanni Lanza (piemontesi), Bettino Ricasoli e Ubaldino Peruzzi (toscani), Minghetti (emiliano), Stefano Jacini ed Emilio Visconti Venosta (lombardi). Questi uomini sono soprattutto proprietari terrieri, spesso personalità di alta cultura, concepiscono la gestione dello stato quasi come una amministrazione di beni privati I problemi principali con cui la Destra si dovrà confrontare sono diversi e tutti molto gravi: la necessità di risanare un bilancio in rosso brigantaggio nel meridione l unificazione da completare (nel 1861 non sono ancora annessi al regno italiano il Veneto e il Lazio, oltre a Trento e Trieste) difficili rapporti con la Chiesa cattolica 13

Risorgimento Le guerre d indipendenza: verso l Unità d Italia La prima guerra d'indipendenza Nasce il regno d Italia

Risorgimento Le guerre d indipendenza: verso l Unità d Italia La prima guerra d'indipendenza Nasce il regno d Italia Risorgimento E il processo che portò alla formazione dello Stato italiano unitario nell'ottocento. Il Risorgimento cominciò dopo il Congresso di Vienna come reazione alla restaurazione. In Italia i patrioti

Dettagli

Inghilterra e Francia, le contraddizioni della grandezza

Inghilterra e Francia, le contraddizioni della grandezza LICEO SCIENTIFICO STATALE A. EINSTEIN Anno Scolastico 2014/2015 Classe IV A STORIA Inghilterra e Francia, le contraddizioni della grandezza L Inghilterra da Enrico VIII a Elisabetta I I Tudor sul trono

Dettagli

Prof. Francesca Cassarà

Prof. Francesca Cassarà Prof. Francesca Cassarà Che cos'è il Risorgimento? Per gli storici il Risorgimento italiano (che significa risveglio dell Italia) comprende tutte le vicende storiche che dopo il Congresso di Vienna del

Dettagli

IL RISORGIMENTO ITALIANO

IL RISORGIMENTO ITALIANO IL RISORGIMENTO ITALIANO Processo storico che, iniziato con i moti del 1820-21, si conclude con l unità d Italia. 17 marzo, insorge VENEZIA e proclama la Repubblica. 18 marzo, insorge MILANO. Il popolo

Dettagli

l'europa dopo il congresso di Vienna L'Italia dopo il Congresso di Vienna

l'europa dopo il congresso di Vienna L'Italia dopo il Congresso di Vienna l'europa dopo il congresso di Vienna L'Italia dopo il Congresso di Vienna Le idee del Risorgimento: i liberali e i democratici Giuseppe Mazzini Carlo Cattaneo Vincenzo Gioberti Cesare Balbo Massimo d'azeglio

Dettagli

L ETÀ DELLA RESTAURAZIONE

L ETÀ DELLA RESTAURAZIONE L ETÀ DELLA RESTAURAZIONE L ETÀ DELLA RESTAURAZIONE L impossibile equilibrio di Vienna Principio di legittimità Principio di equilibrio rivendicazioni di diritti politici rivendicazioni di autonomia o

Dettagli

ETÀ DELLA RESTAURAZIONE. Il Congresso di Vienna

ETÀ DELLA RESTAURAZIONE. Il Congresso di Vienna ETÀ DELLA RESTAURAZIONE Il Congresso di Vienna NUOVO CLIMA IN EUROPA Con il crollo di Napoleone, la sete di libertà dei popoli in Europa non viene meno. Tanti artisti diffondono gli ideali della Rivoluzione

Dettagli

1 Camillo Benso di Cavour

1 Camillo Benso di Cavour 1 Camillo Benso di Cavour Il conte Camillo Benso di Cavour era un liberale moderato, sostenitore di una politica di riforme, volle fare del regno di Sardegna un paese moderno. Per dare slancio all economia

Dettagli

il 1848 in italia - IL RISORGIMENTO

il 1848 in italia - IL RISORGIMENTO il 1848 in italia - IL RISORGIMENTO risveglio politico --- legato al ----> risveglio economico anni 30: ferrovie, industrie, aumento commerci, sviluppo agricoltura, buona rete stradale; influisce anche

Dettagli

LA RESTAURAZIONE periodo immediatamente successivo alla sconfitta di Napoleone contraddistinto dal ritorno delle monarchie assolute

LA RESTAURAZIONE periodo immediatamente successivo alla sconfitta di Napoleone contraddistinto dal ritorno delle monarchie assolute LA RESTAURAZIONE periodo immediatamente successivo alla sconfitta di Napoleone contraddistinto dal ritorno delle monarchie assolute I rappresentanti dei diversi stati d'europa si riuniscono per decidere

Dettagli

La prima e la seconda guerra di indipendenza

La prima e la seconda guerra di indipendenza La prima e la seconda guerra di indipendenza La prima guerra di indipendenza La situazione europea Francia: Il 23 febbraio 1848 (rivoluzione di febbraio) Parigi si riempie di barricate, perché il re Luigi

Dettagli

La formazione delle politiche risorgimentali in Italia

La formazione delle politiche risorgimentali in Italia La formazione delle politiche risorgimentali in Italia Oltre le società segrete I fallimenti dei moti del 1831 producono in Italia una crisi delle strategie settarie. Si sviluppano due nuove tendenze:

Dettagli

Moti rivoluzionari prima guerra d'indipendenza

Moti rivoluzionari prima guerra d'indipendenza Moti rivoluzionari Le idee di libertà sostenute dai liberali e ignorate dal Congresso di Vienna vengono propagandate attraverso società segrete tra cui la Carboneria. La speranza è di ottenere l'indipendenza

Dettagli

La Destra Storica e i problemi postunitari ( )

La Destra Storica e i problemi postunitari ( ) La Destra Storica e i problemi postunitari (1861-1876) La Destra Storica Dal 1861 al 1876 l Italia fu governata dai liberali moderati di ispirazione cavouriana. rappresentavano gli interessi aristocratici

Dettagli

dominio austriaco. Non è una nazione e non ha un unità. L unico Stato indipendente è il regno di Sardegna.

dominio austriaco. Non è una nazione e non ha un unità. L unico Stato indipendente è il regno di Sardegna. Il Risorgimento e l Unità d italia Prima parte: L Italia dopo il «Congresso di Vienna»: un espressione geografica L Italia, dopo il congresso di Vienna (1814-1815), è divisa in più stati, la maggior parte

Dettagli

PROGRAMMA DI STORIA. Classe II sez. D Anno scolastico 2015/2016. Stati e istituzioni fra XVII e XVIII secolo

PROGRAMMA DI STORIA. Classe II sez. D Anno scolastico 2015/2016. Stati e istituzioni fra XVII e XVIII secolo PROGRAMMA DI STORIA Classe II sez. D Anno scolastico 2015/2016 Stati e istituzioni fra XVII e XVIII secolo L assolutismo compiuto: la Francia di Luigi XIV La monarchia parlamentare inglese La Spagna e

Dettagli

MOTI DEL , E 1848 in europa. Contro la Restaurazione ( )

MOTI DEL , E 1848 in europa. Contro la Restaurazione ( ) MOTI DEL 1820-21, 1830-31 E 1848 in europa Contro la Restaurazione (1815-1848) CONTRO LA RESTAURAZIONE Dopo il Congresso di Vienna, in tutti gli stati i liberali chiedono una costituzione (legge fondamentale

Dettagli

Classe: IV Sezione: C Anno scolastico: Programma di storia

Classe: IV Sezione: C Anno scolastico: Programma di storia Classe: IV Sezione: C Anno scolastico: 2013-2014 Programma di storia Grandi progetti politici a confronto Il Seicento: un epoca di grandi trasformazioni Economia: lo sviluppo diseguale di Nord e Sud del

Dettagli

Testo in adozione: VALERIO CASTRONOVO, MILLEDUEMILA, UN MONDO AL PLURALE, LA NUOVA ITALIA, VOL. 2

Testo in adozione: VALERIO CASTRONOVO, MILLEDUEMILA, UN MONDO AL PLURALE, LA NUOVA ITALIA, VOL. 2 STORIA: PROGRAMMA SVOLTO Classe 4 sez. GS A.S. 2015-2016 Prof. Lino Santoro Testo in adozione: VALERIO CASTRONOVO, MILLEDUEMILA, UN MONDO AL PLURALE, LA NUOVA ITALIA, VOL. 2 Contenuti: UD. 1 L ULTIMA STAGIONE

Dettagli

L Europa di Napoleone Bonaparte. Lezioni d'autore

L Europa di Napoleone Bonaparte. Lezioni d'autore L Europa di Napoleone Bonaparte Lezioni d'autore I Temi I mutamenti immediati e duraturi provocati dall azione dell armata francese negli Stati e nei popoli europei. Le conquiste e la costruzione del grande

Dettagli

Il Risorgimento Italiano. Prima fase: dal congresso di Vienna al 1848

Il Risorgimento Italiano. Prima fase: dal congresso di Vienna al 1848 Il Risorgimento Italiano Prima fase: dal congresso di Vienna al 1848 Le società segrete e i moti rivoluzionari Il Congresso di Vienna lasciò molti scontenti Poiché non esisteva la libertà di opinione,

Dettagli

I.P.S.I.A L.B.ALBERTI RIMINI PROGRAMMAZIONE PREVENTIVA CLASSE IV SEZ. E A.S. 2016/2017 DISCIPLINA: STORIA PROF.SSA MARIA GRAZIA MANCINI

I.P.S.I.A L.B.ALBERTI RIMINI PROGRAMMAZIONE PREVENTIVA CLASSE IV SEZ. E A.S. 2016/2017 DISCIPLINA: STORIA PROF.SSA MARIA GRAZIA MANCINI I.P.S.I.A L.B.ALBERTI RIMINI PROGRAMMAZIONE PREVENTIVA CLASSE IV SEZ. E A.S. 2016/2017 DISCIPLINA: STORIA PROF.SSA MARIA GRAZIA MANCINI Testo in adozione: A.Brancati, T.Pagliarani, Voci della storia e

Dettagli

Perché Milano non poteva guidare l Unità d Italia? Di Fabio Gabetta

Perché Milano non poteva guidare l Unità d Italia? Di Fabio Gabetta Perché Milano non poteva guidare l Unità d Italia? Di Fabio Gabetta Pio IX: un papa conservatore nel Risorgimento liberale italiano Il Risorgimento è all insegna del movimento liberale, pur con una certa

Dettagli

Programmazione di Storia Classe IV A OTTICA Docente: Anna Maria Sibilia Anno scolastico

Programmazione di Storia Classe IV A OTTICA Docente: Anna Maria Sibilia Anno scolastico Programmazione di Storia Classe IV A OTTICA Docente: Anna Maria Sibilia Anno scolastico 2013-2014 FINALITA' 1) Favorire la formazione di una cultura storica tesa a recuperare la memoria del passato più

Dettagli

Il processo di unificazione (1849-1861)

Il processo di unificazione (1849-1861) Il processo di unificazione (1849-1861) Il Piemonte dopo il 48 Il Regno di Sardegna è l unico stato italiano che mantiene lo Statuto. Crisi tra il re Vittorio Emanuele II e il suo ministro D Azeglio e

Dettagli

La spedizione dei Mille

La spedizione dei Mille La spedizione dei Mille Da Quarto a Teano... Gli obiettivi raggiunti Con la seconda guerra di indipendenza, l Italia aveva ottenuto la liberazione della Lombardia, della Toscana, dell Emilia. Ancora molte

Dettagli

IL RISORGIMENTO ITALIANO

IL RISORGIMENTO ITALIANO IL RISORGIMENTO ITALIANO Dopo la sconfitta di Carlo Alberto a Novara il popolo cominciò a ribellarsi,sostenuto dai democratici. Le prime città furono Roma e Firenze. A Roma il papa fu costretto ad abbandonare

Dettagli

Prof.ssa Maria Giulia Cannalire. Dal testo: Ciuffoletti-Baldocchi-Bucciarelli-Sodi, Dentro la storia, Editrice G. D Anna, Messina, voll. 1-2.

Prof.ssa Maria Giulia Cannalire. Dal testo: Ciuffoletti-Baldocchi-Bucciarelli-Sodi, Dentro la storia, Editrice G. D Anna, Messina, voll. 1-2. LICEO SCIENTIFICO DI STATO G. BATTAGLINI 74100 TARANTO C.so Umberto I,106 Programma di Storia Anno scolastico 2012/2013 Classe IV C, sez. scientifica Prof.ssa Maria Giulia Cannalire Dal testo: Ciuffoletti-Baldocchi-Bucciarelli-Sodi,

Dettagli

Moti rivoluzionari e rivoluzioni dopo il Congresso di Vienna

Moti rivoluzionari e rivoluzioni dopo il Congresso di Vienna Moti rivoluzionari e rivoluzioni dopo il Congresso di Vienna Negli anni successivi al Congresso di Vienna le libertà di pensiero, parola e libera associazione erano state particolarmente limitate per mantenere

Dettagli

Testo letto nel corso della cerimonia per il 150 anniversario dell'unità d'italia

Testo letto nel corso della cerimonia per il 150 anniversario dell'unità d'italia Testo letto nel corso della cerimonia per il 150 anniversario dell'unità d'italia E sicuramente impossibile riassumere in pochi minuti 150 anni di storia del nostro Tricolore, ricordiamo quindi solo alcuni

Dettagli

NOSTRA SIGNORA PESCARA

NOSTRA SIGNORA PESCARA NOSTRA SIGNORA PESCARA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 PROGRAMMA DI STORIA II A UNITA 1 : Un nuovo mondo. Economia, cultura e politica. Il rinnovamento dell agricoltura Una diversa

Dettagli

Nell Italia del 1861

Nell Italia del 1861 Nell Italia del 1861 Il 27 gennaio 1861 viene eletto il primo Parlamento italiano. Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II viene proclamato re d Italia (con la formula, già presente nello statuto del 1848:

Dettagli

L'Italia all'inizio del Novecento

L'Italia all'inizio del Novecento L'Italia all'inizio del Novecento 1898: le proteste del popolo vengono represse a cannonate Movimento anarchico: proponeva l'abolizione di ogni autorità e mirava a costruire una società senza Stato 29

Dettagli

L unificazione dell Italia

L unificazione dell Italia L unificazione dell Italia Dopo i moti rivoluzionari del e la sconfitta piemontese nella prima guerra d indipendenza (1848-1849) negli stati italiani ci fu una dura repressione chiesta dall Austria. L

Dettagli

L unificazione della Germania

L unificazione della Germania L unificazione della Germania Nel 1834 nasce il Deutscher Zollverein, con esclusione dell Austria, grazie al quale tra i 18 stati tedeschi cadono le barriere doganali interne. Questo può essere considerato

Dettagli

L età napoleonica Terrore 1795 Direttorio borghesia abolito suffragio universale maschile diritto di voto classi ricche

L età napoleonica Terrore 1795 Direttorio borghesia abolito suffragio universale maschile diritto di voto classi ricche L età napoleonica Dopo il biennio del Terrore (1793-1794) nel 1795 fu istituito un nuovo governo, il Direttorio (governo composto da 5 membri) e il potere ritornò nelle mani della borghesia, vera vincitrice

Dettagli

Restaurazione Restaurazione Antico Regime Napoleone Congresso di Vienna Metternich Talleyrand lavori del Congresso aspetti positivi aspetti negativi

Restaurazione Restaurazione Antico Regime Napoleone Congresso di Vienna Metternich Talleyrand lavori del Congresso aspetti positivi aspetti negativi Restaurazione La Restaurazione è il periodo della storia europea che si delinea in conseguenza del Congresso di Vienna. Essa è voluta dai conservatori e dai reazionari e ha per obiettivo quello di far

Dettagli

Il Risorgimento e l Unità d italia

Il Risorgimento e l Unità d italia Il Risorgimento e l Unità d italia Prima parte: L Italia dopo il «Congresso di Vienna» : un espressione geografica L Italia, dopo il congresso di Vienna (1814-1815), è divisa in più stati, la maggior parte

Dettagli

VICENDE STORICO- COSTITUZIONALI. prof.ssa Carli Moretti Donatella 1

VICENDE STORICO- COSTITUZIONALI. prof.ssa Carli Moretti Donatella 1 VICENDE STORICO- COSTITUZIONALI prof.ssa Carli Moretti Donatella 1 Periodo 1861-1922 STATO LIBERALE Proclamazione del Regno d Italia Re: Vittorio Emanuele II Quando nasce l Italia si parla di piemontizzazione

Dettagli

Gli anni della destra storica

Gli anni della destra storica I PROBLEMI DELL ITALIA POSTUNITARIA Completamento dell unificazione Unificazione amministrativa Problemi economici Questione meridionale Annessione di Veneto e Roma Accentramento o decentramento? Risanamento

Dettagli

INSEGNANTE: prof.ssa BIANCA MARIA POGGIALI

INSEGNANTE: prof.ssa BIANCA MARIA POGGIALI PROGRAMMA SVOLTO MATERIA: Storia A.S. 2012 2013 CLASSE: IV G Scientifico INSEGNANTE: prof.ssa BIANCA MARIA POGGIALI - la Francia di Luigi XIV : il re Sole. la politica fiscale. la politica economica: il

Dettagli

Il 1848. Il II impero in Francia

Il 1848. Il II impero in Francia Il 1848. Il II impero in Francia Le rivoluzioni del 48 in Europa Dimensioni più ampie: eccetto Inghilterra e Russia, tutta l Europa è coinvolta, compresa l Austria di Metternich. Più ampio coinvolgimento

Dettagli

L'ITALIA UNITA 17 MARZO 1861

L'ITALIA UNITA 17 MARZO 1861 L'ITALIA UNITA 17 MARZO 1861 SI RIUNISCE IL PRIMO PARLAMENTO DEL REGNO D'ITALIA 443 DEPUTATI ELETTI DALLE VARIE REGIONI 213 SENATORI NOMINATI DALRE IL PRIMO ATTO E' LA PROCLAMAZIONE DI VITTORIO EMANUELE

Dettagli

Programmazione annuale

Programmazione annuale Programmazione annuale Anno scolastico 2011/2012 Docente: Bastianello Martina Classe: 4 E 1. Obiettivi disciplinari Conoscenze Possedere i contenuti essenziali in riferimento alla programmazione del quarto

Dettagli

Dalla campagna d Italia al consolato

Dalla campagna d Italia al consolato L Età Napoleonica Dalla campagna d Italia al consolato 1796-97: prima campagna in Italia gennaio 1797 repubblica Cispadana estate 1797 repubblica Cisalpina. 4 settembre colpo di stato antimonarchico a

Dettagli

LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN FRANCIA EBBE VARIE CONSEGUENZE POLITICHE COME:

LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN FRANCIA EBBE VARIE CONSEGUENZE POLITICHE COME: LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN FRANCIA EBBE VARIE CONSEGUENZE POLITICHE COME: IL PASSAGGIO DALLA MONARCHIA (GOVERNO DI UN RE SUI SUDDITI) ALLA REPUBBLICA (GOVERNO AFFIDATO A RAPPRESENTANTI DEL POPOLO ELETTI

Dettagli

Il Risorgimento. Com era l Italia dopo il Congresso di Vienna, ossia prima del Risorgimento?

Il Risorgimento. Com era l Italia dopo il Congresso di Vienna, ossia prima del Risorgimento? Il Risorgimento Risorgimento (una definizione semplice): Si chiama Risorgimento la serie di avvenimenti che portano l Italia, nel corso dell Ottocento, all unità e all indipendenza. L Italia diventa un

Dettagli

L ETÀ NAPOLEONICA L EUROPA DI NAPOLEONE

L ETÀ NAPOLEONICA L EUROPA DI NAPOLEONE L ETÀ NAPOLEONICA L EUROPA DI NAPOLEONE 1796-1815 L IMPERO NAPOLEONICO ANNO 1812 NAPOLEONE: Ajaccio (Corsica) il 15 agosto 1769 Nato da una famiglia delle piccola nobiltà aveva intrapreso GLI STUDI MILITARI:

Dettagli

Liceo classico Amedeo di Savoia Anno scolastico 2015/2016 Classe 4B. Disciplina: Storia. Volume 1: Medioevo ed Età moderna

Liceo classico Amedeo di Savoia Anno scolastico 2015/2016 Classe 4B. Disciplina: Storia. Volume 1: Medioevo ed Età moderna Programma finale Liceo classico Amedeo di Savoia Anno scolastico 2015/2016 Classe 4B Prof.ssa Mei Manuela Disciplina: Storia Volume 1: Medioevo ed Età moderna UNITÀ 13 L EPOCA DEI CONFLITTI RELIGIOSI 1.

Dettagli

RESTAURAZIONE

RESTAURAZIONE CONGRESSO DI VIENNA 1814-1815 RUSSIA, PRUSSIA, AUSTRIA, GRAN BRETAGNA AVEVANO SCONFITTO NAPOLEONE E SI ERANO RIUNITE INSIEME AD ALTRI STATI PIU' PICCOLI PER GARANTIRE ALL'EUROPA UN PERIODO DI PACE A CAUSA

Dettagli

Il Risorgimento e l Unità d Italia

Il Risorgimento e l Unità d Italia Il Risorgimento e l Unità d Italia IL CONGRESSO DI VIENNA Quando? dal 1 novembre 1814 al 9 giugno 1815 Chi lo ha voluto? Francia, Inghilterra, Austria, Prussia e Russia Perché? per ritornare al passato,

Dettagli

1 UDA NEOCLASSICISMO E ROMANTICISMO

1 UDA NEOCLASSICISMO E ROMANTICISMO 1 UDA NEOCLASSICISMO E ROMANTICISMO Tra Settecento e Ottocento: un mondo che cambia Gli eventi della storia XVIII secolo è caratterizzato da una serie di rivoluzioni: rivoluzioni nell agricoltura e nell

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO COD. Progr.Prev. PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2013/14 SCUOLA Civico Liceo Linguistico A. Manzoni DOCENTE: prof.ssa P. Vedovati MATERIA: STORIA Classe 4 Sezione I FINALITÀ DELLA DISCIPLINA Acquisire

Dettagli

IL RISORGIMENTO IN SINTESI

IL RISORGIMENTO IN SINTESI IL RISORGIMENTO IN SINTESI La rivoluzione francese ha rappresentato il tentativo violento, da parte del popolo, ma soprattutto della borghesia francese (e poi anche del resto dei paesi europei) di lottare

Dettagli

LE TAPPE DELLE UNIFICAZIONI ITALIANA E TEDESCA

LE TAPPE DELLE UNIFICAZIONI ITALIANA E TEDESCA LE TAPPE DELLE UNIFICAZIONI ITALIANA E TEDESCA 1848-1849 La Prima Guerra d Indipendenza Nel 1848 un ondata rivoluzionaria investì quasi tutta l Europa. La ribellione scoppiò anche nel Veneto e nella Lombardia,

Dettagli

Lo Stato Italiano dalla monarchia alla repubblica

Lo Stato Italiano dalla monarchia alla repubblica Lo Stato Italiano dalla monarchia alla repubblica La penisola nel 1861: il REGNO D ITALIA 17 marzo 1861: nasce il Regno d Italia Unificazione o piemontesizzazione? Stesso Re: Vittorio Emanuele II Stessa

Dettagli

Preparazione al test d ingresso di Storia 5EA/5MA

Preparazione al test d ingresso di Storia 5EA/5MA Preparazione al test d ingresso di Storia 5EA/5MA Che cos è una nazione? 1. Un popolo che è consapevole di possedere una lingua, una storia e una cultura comune e che ritiene di appartenere alla stessa

Dettagli

LA FRANCIA RIVOLUZIONARIA E L EUROPA NAPOLEONICA

LA FRANCIA RIVOLUZIONARIA E L EUROPA NAPOLEONICA LA FRANCIA RIVOLUZIONARIA E L EUROPA NAPOLEONICA 1789-1815 prof.ssa Maria Angela Binetti_a.s. 2010-11 Impero napoleonico monmrei LA RIVOLUZIONE FRANCESE 1789-1815 TERRORE 1793-1794 misure eccezionale per

Dettagli

PROGRAMMAZIONE STORIA - Classe 4 MODULO 1 - IL '600 : CRISI E TRASFORMAZIONE CONTENUTI ABILITA ATTIVITA TEMPI

PROGRAMMAZIONE STORIA - Classe 4 MODULO 1 - IL '600 : CRISI E TRASFORMAZIONE CONTENUTI ABILITA ATTIVITA TEMPI Contestualizzare fatti ed eventi Distinguere aspetti sociali, economici, politici di un fenomeno complesso Cogliere l'evoluzione delle strutture politiche e istituzionali Cogliere le conseguenze di breve

Dettagli

ALCUNE DEFINIZIONI PRELIMINARI

ALCUNE DEFINIZIONI PRELIMINARI ALCUNE DEFINIZIONI PRELIMINARI CRISTIANITÀ: Insieme di tutti i popoli cristiani. Nonostante le differenze di lingua e cultura l Europa forma un unico corpo politico governato da due autorità supreme: Papa

Dettagli

Le attività produttive Completa il testo, inserendo le parole date al posto esatto.

Le attività produttive Completa il testo, inserendo le parole date al posto esatto. Le attività produttive Completa il testo, inserendo le parole date al posto esatto. primario commercio terziario terziario avanzato industriale Le attività umane sono molto diverse tra loro per tipo, scopi

Dettagli

IL FASCISMO INOLTRE... 1919-1920: PROTESTE DEI LAVORATORI E DEI SINDACATI: E IL BIENNIO ROSSO

IL FASCISMO INOLTRE... 1919-1920: PROTESTE DEI LAVORATORI E DEI SINDACATI: E IL BIENNIO ROSSO IL FASCISMO Disoccupazione Troppe spese militari Dopo la I guerra mondiale in Italia ci fu un periodo di crisi economica Bassa produzione economica I contadini erano stati in guerra e i campi non erano

Dettagli

L Italia: tra Prima e Seconda repubblica

L Italia: tra Prima e Seconda repubblica L Italia: tra Prima e Seconda repubblica La nascita della repubblica Il miracolo economico La crisi della prima repubblica La problematica transizione alla seconda repubblica 2 giugno 1946: la scelta Referendum

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE

LICEO SCIENTIFICO STATALE LICEO STATALE SCIENTIFICO - LINGUISTICO - CLASSICO GALILEO GALILEI - LEGNANO PdQ - 7.06 Ediz.: 1 Rev.: 0 Data 02/09/05 Alleg.: D01 PROG. M2 PROCEDURA della QUALITA' Programma Didattico Annuale Anno Scolastico

Dettagli

La Rivoluzione russa

La Rivoluzione russa La Rivoluzione russa La Russia all inizio del Novecento Agli inizi del Novecento la Russia si trovava in una situazione drammatica: l economia si basava sull agricoltura, che era assai arretrata e non

Dettagli

L Italia giolittiana

L Italia giolittiana L Italia giolittiana Nel 1900 ci fu la morte di Umberto I e nuovo re d Italia divenne Vittorio Emanuele III. Il giovane sovrano esprimeva fiducia nei principi liberali, affidando il governo a Giuseppe

Dettagli

LE FORME DI STATO COME SONO LEGATI IL POPOLO E LA SOVRANITÀ? E COME LO SONO I TERRITORI E LA SOVRANITÀ?

LE FORME DI STATO COME SONO LEGATI IL POPOLO E LA SOVRANITÀ? E COME LO SONO I TERRITORI E LA SOVRANITÀ? LE FORME DI STATO COME SONO LEGATI IL POPOLO E LA SOVRANITÀ? E COME LO SONO I TERRITORI E LA SOVRANITÀ? stati accentrati stati regionali stati federali stati autoritari stati totalitari stati democratici

Dettagli

L Italia degli stati regionali

L Italia degli stati regionali L Italia degli stati regionali Nel XIII secolo in Italia si consolidarono i comuni, soprattutto nell Italia centro-settentrionale, mentre nel centro c era lo Stato della Chiesa e nel sud il Regno di Napoli.

Dettagli

La Rivoluzione Americana

La Rivoluzione Americana La Rivoluzione Americana Al partire dal XVII secolo le coste orientali dell America settentrionale furono popolate da coloni inglesi che lasciavano la loro madrepatria per differenti motivazioni: disoccupazione

Dettagli

capitolo 23 ricostruzione e ripresa in europa dopo la seconda guerra mondiale 393 Nuovi scenari territoriali 393 L Europa occidentale

capitolo 23 ricostruzione e ripresa in europa dopo la seconda guerra mondiale 393 Nuovi scenari territoriali 393 L Europa occidentale sommario 5 TERZA PARTE l età del libero scambio 12 L accelerazione del processo di modernizzazione dal 1830 al 1914 12 Gli sviluppi della rivoluzione industriale in Gran Bretagna, nell Europa continentale

Dettagli

L ASCESA AL POTERE DI BISMARK

L ASCESA AL POTERE DI BISMARK L ASCESA AL POTERE DI BISMARK 1815: Congresso di Vienna Gli stati tedeschi avevano formato la Confederazione Germanica, presieduta dall Imperatore d Austria La Prussia, lo stato più potente della Confederazione,

Dettagli

NASCITA E SVILUPPO DELL'ECONOMIA CONTEMPORANEA

NASCITA E SVILUPPO DELL'ECONOMIA CONTEMPORANEA ANNA DELL'OREFICE VINCENZO GIURA NASCITA E SVILUPPO DELL'ECONOMIA CONTEMPORANEA Edizioni Scientifiche Italiane Indice Parte prima VINCENZO GIURA L'economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX) primo Dall'economia

Dettagli

Storia delle istituzioni dell Italia unita

Storia delle istituzioni dell Italia unita Storia delle istituzioni dell Italia unita Luisa Montevecchi Archivio di Stato di Perugia 2015-2016 I Lezione La storia delle istituzioni dell Italia unita non può prescindere da alcune considerazioni:

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2591

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2591 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2591 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore LAURO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 2 MARZO 2011 Istituzione della festa nazionale del 17 marzo per la celebrazione

Dettagli

Italia tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale

Italia tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale Italia tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale a) primo dopoguerra a1) situazione della popolazione dopo la IGM a2) dal punto di vista politico a3) La vittoria mutilata a4) Agitazioni sociali: i Fasci

Dettagli

Il 25 aprile è la festa della Liberazione, ma perché?

Il 25 aprile è la festa della Liberazione, ma perché? Il 25 aprile è la festa della Liberazione, ma perché? Il 25 aprile del 1945 furono liberate dall'occupazione tedesca e repubblichina Milano e Torino: perciò fu scelta quella data Il 25 aprile è la festa

Dettagli

Risorgimento e Unità d'italia

Risorgimento e Unità d'italia Risorgimento e Unità d'italia Il Risorgimento è il periodo in cui i territori italiani ottengono nuovamente l'unità nazionale che l'italia aveva perso con la caduta dell'impero romano. Durante il Risorgimento

Dettagli

EMIGRAZIONE ITALIANA: ASPETTI SOCIO CULTURALI ED ECONOMICI POLITICI

EMIGRAZIONE ITALIANA: ASPETTI SOCIO CULTURALI ED ECONOMICI POLITICI EMIGRAZIONE ITALIANA: ASPETTI SOCIO CULTURALI ED ECONOMICI POLITICI Capitolo 1...3 L emigrazione italiana...3 1.1 Introduzione al fenomeno....3 1.2 Storia dell emigrazione italiana....7 1.3 Le politiche

Dettagli

NORD. Mare del Nord. Regione. germanica. Regione. Regione. italiana. Mar Mediterraneo SUD

NORD. Mare del Nord. Regione. germanica. Regione. Regione. italiana. Mar Mediterraneo SUD Le Regioni europee NORD nordica OCEANO ATLANTICO OVEST britannica Mare del Nord russa EST francese germanica centro- orientale iberica italiana balcanica Mar Nero Mar Mediterraneo L Europa è formata da

Dettagli

DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE ITALIANA

DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE ITALIANA DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE ITALIANA La COSTITUZIONE è la legge fondamentale del nostro Stato. Nasce dopo una serie di vicende storiche che iniziano con l emanazione dello Statuto Albertino

Dettagli

La Restaurazione e i primi moti del XIX secolo

La Restaurazione e i primi moti del XIX secolo La Restaurazione e i primi moti del XIX secolo Dopo la sconfitta definitiva di Napoleone nel 1815 si riunirono a Vienna sovrani e ministri degli stati avversari. Il Congresso di Vienna si tenne dall ottobre

Dettagli

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di 2. La popolazione Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di trasformare il cibo in lavoro. Data

Dettagli

SCHEDA DI VERIFICA UNITÀ 7 L ETÀ DELLA RESTAURAZIONE E DEL ROMANTICISMO ASCOLTO SCRITTURA. NOME E COGNOME... Classe... Data...

SCHEDA DI VERIFICA UNITÀ 7 L ETÀ DELLA RESTAURAZIONE E DEL ROMANTICISMO ASCOLTO SCRITTURA. NOME E COGNOME... Classe... Data... NOME E COGNOME... Classe... Data..... SCHEDA DI VERIFICA UNITÀ 7 L ETÀ DELLA RESTAURAZIONE E DEL ROMANTICISMO ASCOLTO 1. Leggi attentamente le domande, ascolta l audio e infine rispondi. a) Quando ha inizio

Dettagli

Guerra ed equilibrio

Guerra ed equilibrio Guerra ed equilibrio Cronologia essenziale delle guerre del 700 1702-1714 guerra di successione spagnola 1733-1738 guerra di successione polacca 1740-1748 guerra di successione austriaca 1748 pace di Aquisgrana

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI I GRADO LEONARDO DA VINCI PALERMO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI I GRADO LEONARDO DA VINCI PALERMO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI I GRADO LEONARDO DA VINCI PALERMO AUTORI: GLI ALUNNI DELLA CLASSE II B L Unione Europea L EUROPA UNITA LA STORIA D EUROPA DEGLI ULTIMI TRE SECOLI È STATA SEGNATA DA

Dettagli

OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO

OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO QUALI LE DINAMICHE DAL 2008 AL 2009 STUDIO DELLE DIFFERENZE ASSOLUTE DEGLI OCCUPATI Distinzioni per Posizione nella professione Classi di età Genere Macroarea

Dettagli

La politica economica degli stati e la nascita dell economia come scienza. Fisiocrazia e liberismo.

La politica economica degli stati e la nascita dell economia come scienza. Fisiocrazia e liberismo. PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA CLASSE IV B geo A.S. 2010-2011 DOCENTE: CRISTINA FORNARO L antica aspirazione alla riforma della Chiesa. La riforma di Lutero. La diffusione della riforma in Germania e in Europa.

Dettagli

LO STATO. Oggi nel mondo ci sono 196 Stati riconosciuti sovrani a livello internazionale

LO STATO. Oggi nel mondo ci sono 196 Stati riconosciuti sovrani a livello internazionale LO STATO Oggi nel mondo ci sono 196 Stati riconosciuti sovrani a livello internazionale Lo Stato è: Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano. Dalla definizione di Stato

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 11 LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI

UNITÀ DIDATTICA 11 LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI UNITÀ DIDATTICA 11 LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI 11.1 Il concetto di Stato unitario e stato federale. Accanto ai poteri pubblici centrali vi sono altri poteri pubblici dislocati in periferia, che hanno

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB) PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate LICEO TECNICO X ISTITUTO TECNICO

Dettagli

Donne e lavoro: una marcia in più per l economia italiana

Donne e lavoro: una marcia in più per l economia italiana Conferenza stampa Donne e lavoro: una marcia in più per l economia italiana Roma, 5 febbraio 2008 Gli obiettivi di Lisbona e il ritardo italiano Secondo la strategia di Lisbona, una maggiore e migliore

Dettagli

LA RIVOLUZIONE FRANCESE (PARTE PRIMA)

LA RIVOLUZIONE FRANCESE (PARTE PRIMA) LA RIVOLUZIONE FRANCESE (PARTE PRIMA) Qual è la situazione in Francia nel 700? CRISI economica politica sociale Carestia Sperperi della corte Spese per le guerre Assolutismo vs idee illuministe differenze

Dettagli

CARLO V D ASBURGO ( )

CARLO V D ASBURGO ( ) CARLO V D ASBURGO (1519-1556) uno dei più famosi sovrani della storia moderna Ho un impero così grande che non tramonta mai il sole Re di Spagna (chiamato Carlo I), Re del REGNO DI NAPOLI Imperatore del

Dettagli

PROGETTO STRANIERI STORIA

PROGETTO STRANIERI STORIA Scuola Secondaria di 1 Grado Via MAFFUCCI-PAVONI Via Maffucci 60 Milano PROGETTO STRANIERI STORIA 11 IL RISORGIMENTO A cura di Maurizio Cesca Il congresso di Vienna... 1 Le idee liberali... 2 Le società

Dettagli

Gli abitanti d Europa

Gli abitanti d Europa Gli abitanti d Europa La popolazione POPOLO E POPOLAZIONE Un popolo è un gruppo di persone caratterizzate da: stesso modo di vivere stessa lingua e cultura. La popolazione è l insieme degli abitanti che

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2015/16 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA DI STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE OBIETTIVI DISCIPLINARI STORIA.

ANNO SCOLASTICO 2015/16 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA DI STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE OBIETTIVI DISCIPLINARI STORIA. ANNO SCOLASTICO 2015/16 CLASSE I PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA DI STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE DISCIPLINARI U d A STORIA UdA N 1 Temi di storia greca e romana Brevi cenni sulla civiltà greca

Dettagli

Programma di storia Classe V AL Docente: Maria Grazia Nistri a.s. 2015/2016

Programma di storia Classe V AL Docente: Maria Grazia Nistri a.s. 2015/2016 Programma di storia Classe V AL Docente: Maria Grazia Nistri a.s. 2015/2016 Testo: Dialogo con la storia e l'attualità 2 - Dalla metà del Seicento alla fine dell'ottocento. -Capitolo 13: "La seconda rivoluzione

Dettagli

LA PRIMA GUERRA MONDIALE PARTE SECONDA

LA PRIMA GUERRA MONDIALE PARTE SECONDA LA PRIMA GUERRA MONDIALE PARTE SECONDA IL FRONTE ITALO-AUSTRIACO: 1915-1916 Il 24 maggio 1915, l Italia non era pronta sia per l organizzazione e preparazione dell esercito sia per carenze dell armamento

Dettagli

Fascismo vittoria mutilata spedizione di Fiume crisi biennio rosso Benito Mussolini Fasci di Combattimento marcia su Roma; ventennio

Fascismo vittoria mutilata spedizione di Fiume crisi biennio rosso Benito Mussolini Fasci di Combattimento marcia su Roma; ventennio Al termine della prima guerra mondiale l'italia attraversa un periodo difficile. E' forte il malcontento dei nazionalisti insoddisfatti della conclusione della prima guerra mondiale perché secondo loro

Dettagli

LA CRISI DEL SEICENTO. Guerra, epidemie, crisi economica, rivolte e rivoluzioni

LA CRISI DEL SEICENTO. Guerra, epidemie, crisi economica, rivolte e rivoluzioni LA CRISI DEL SEICENTO Guerra, epidemie, crisi economica, rivolte e rivoluzioni Una crisi generalizzata Se nel tempo e nello spazio ci fossero gradualità di alti e di bassi credo veramente che il punto

Dettagli