ESERCITAZIONE PRATICA: IL POSIZIONAMENTO DELLE CALZE ELASTICHE CONFEZIONARE UN BENDAGGIO. INFERMIERA Nadia Tessarin
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1 ESERCITAZIONE PRATICA: IL POSIZIONAMENTO DELLE CALZE ELASTICHE CONFEZIONARE UN BENDAGGIO INFERMIERA Nadia Tessarin
2 La sottoscritta Nadia Tessarin ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
3 CALZE ELASTICHE A COMPRESSIONE GRADUATA (CCG) Dispositivi in uso da oltre 150 anni Inizialmente usate solo per trattamento varici arti inferiori e le loro complicanze Recentemente impiegate per favorire il flusso ematico venoso
4 PRINCIPIO D AZIONE: Tensione predeterminata dalla fibra elastica in essa contenuta che realizza una tensione decrescente dalla caviglia verso la coscia TIPI PREVENTIVA ANTITROMBO TERAPEUTICHE
5 CALZE A COMPRESSIONE GRADUATA PREVENTIVE Usate in assenza di patologia per soggetti che stazionano per molto tempo una posizione eretta I valori di compressione sono espressi in mmhg e calcolati alla caviglia Compressione leggera : 40 DEN 8 12 mmhg Compressione media: 70 DEN mmhg Compressione forte: 140 DEN mmhg
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7 CALZE A COMPRESSIONE GRADUATA ANTITROMBO Prevengono la TVP Utilizzate nel pre post operatorio Compressione: 18 mmhg alla caviglia 14 mmhg al polpaccio 8 mmhg alla coscia La compressione esterna riduce la circonferenza dell arto, aumenta la velocità sanguigna, riduce la stasi venosa migliorando la funzionalità delle valvole venose.
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9 CALZE ELASTICHE A COMPRESSIONE GRADUATA TERAPEUTICHE Prescritte dal medico specialista per ridurre i sintomi della TVP e prevenire la sindrome post flebitica Suddivise in classi che corrispondono all esercizio di pressione crescente che aumenta lo svuotamento venoso funzionando da pompa Dispositivo efficace per l insufficienza venosa
10 La classe di compressione è indicata in mmhg per cm² ed indicate con la lettera K 1 CLASSE 15/21 mmhg compressione leggera per sintomi non gravi o per mantenimento 2 CLASSE 23/32 mmhg compressione intermedia per post operatorio, TVP o scleroterapia 3 CLASSE 36/46 mmhg compressione forte per edema importante e per insufficienza venosa cronica 4 CLASSE OLTRE I 50 mmhg compressione extra forte per edema linfatico, edema irreversibile e insufficienza venosa gravissima
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12 MODULO PER LA MISURAZIONE DELLA CALZA A COMPRESSIONE GRADUATA
13 FATTORI CHE INFLUENZANO LA PRESCRIZIONE DELLA CCG Compliance del paziente Età Forza fisica Deformazioni o patologie delle mani Deformazioni articolari Arteriopatia
14 e adesso indossiamo la calza e ricordiamo come si gestisce
15 EDUCAZIONE TERAPEUTICA A PAZIENTE E CAREGIVER Riguardo: Alla necessità dell utilizzo della calza Al posizionamento Alla cura della cute Alla monitorizzazione dell edema dell arto interessato
16 Semplici accorgimenti per la prevenzione del ristagno venoso: Muovere piedi e gambe anche stando fermi Assumere liquidi se non controindicati Sollevare gli arti quando si è seduti Non accavallare le gambe Evitare indumenti costrittivi Indossare le calze compressive graduate
17 MANUTENZIONE DELLA CALZA La corretta manutenzione fa durare la calza 4/6 mesi Sarebbe bene per consentirne il lavaggio, averne più di un paio Lavarle a mano in acqua tiepida e sapone neutro Non strizzare né candeggiare la calza Farla asciugare stendendola su di un piano senza esporla al sole e a fonti di calore
18 COMPLICANZE Le complicanze reali sono pressoché nulle. A rischio sono i pazienti con patologie arteriose periferiche e pazienti diabetici con neuropatia.
19 Quando è necessaria una compressione ma sono presenti lesioni cutanee o edema oppure attesa di acquisto della calza È possibile praticare un BENDAGGIO ELASTO COMPRESSIVO
20 BENDAGGIO Tecnica antica e precisa eseguita con materiali idonei allo scopo di: immobilizzare proteggere drenare Nel trattamento della stasi venosa riduce il ristagno di liquido extravascolare e aumenta la velocità di flusso riduzione dell edema
21 Ogni bendaggio esercita una pressione al suo interno diretta verso il centro Pressione di riposo: determinata dalla memoria elastica del bendaggio, agisce quando l arto è a riposo con diminuzione del tono muscolare Pressione di lavoro: determinata dalla compressione che si esercita tra muscolo e benda durante la contrazione muscolare, in questo modo il bendaggio agisce come una pompa
22 TEMPO DI IMPIEGO Bendaggio mobile durata di ore Bendaggio fisso durata di 5 15 giorni I bendaggi sono confezionati dagli operatori sanitari
23 ESTENSIBILITA Capacità di allungamento del materiale sottoposto a trazione sia in lungo che in largo BENDE A CORTA ELASTICITA lunghezza originale BENDE A MEDIA ELASTICITA lunghezza originale BENDE A LUNGA ELASTICITA lunghezza originale 40 70% della % della 140% della
24 ELASTICITA Capacità del materiale di recuperare la lunghezza iniziale dopo il suo allungamento una volta cessato lo stesso BENDE ANAELASTICHE non elastiche, non estensibili BENDE ELASTICHE MONOELASTICHE BENDE ADESIVE COESIVE NON ADESIVE BIELASTICHE
25 COMPRESSIONE Pressione esercitata sulla cute dalla benda compressiva e dal tipo di pressione data da chi la applica. BENDE A COMPRESSIONE LEGGERA BENDE A COMPRESSIONE MEDIA BENDE A COMPRESSIONE FORTE
26 MATERIALE PER IL BENDAGGIO Classificazione COCHRANE adattata alla situazione italiana
27 PRIMA DI CONFEZIONARE IL BENDAGGIO VALUTARE: Edema della parte Tipo di medicazione in presenza di lesione cutanee Vascolarizzazione cutanea Dolore Compliance del paziente Deambulazione Materiale disponibile
28 CONTROINDICAZIONI Scompenso cardiaco Arteriopatia periferica Infezioni cutanee Dolore Allergie ai materiali L arteriopatia periferica è valutabile con DOPPLER ad onda continua, ECO COLOR DOPPLER, OSSIMETRIA transcutanea e ARTERIOGRAFIA
29 COMPLICANZE Costrizione Allergia Lesioni cutanee Edema dell avampiede Tendiniti
30 DOPPLER AD ONDA CONTINUA
31 Con DOPPLER ad onda continua è possibile ricercare: Rapporto caviglia braccio Indice ABI( WINSOR) non fa diagnosi di TVP ma esclude la patologia arteriosa
32 E ORA UN PO DI PRATICA
33 INDICE ABI Valore > 1 assenza di arteriopatia SI BENDAGGIO Tra 0,8 1 arteriopatia di I stadio LEGGERA COMPRESSIONE Tra 0,8 0,5 arteriopatia di II stadio CONTROINDICAZIONE AL BENDAGGIO!! Inferiore a 0,5 arteriopatia di III IV stadio NO BENDAGGIO, ma contattare chirurgia vascolare
34 OSSIMETRIA TRANSCUTANEA Metodica incruenta che serve a valutare l insufficienza arteriosa periferica, tramite un elettrodo applicato sul dorso del piede collegato ad un ossimetro.
35 ED ORA VARI TIPI DI BENDAGGIO E
36 ESEGUIAMO UN BENDAGGIO ELASTOCOMPRESSIVO
37 ANTISETTICI
38 MATERIALE PER MEDICAZIONE
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42 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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