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1 ELABORATO H RELAZIONE PAESAGGISTICA Comune di Iglesias LAVORI DI CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI MONUMENTI NATURALI DI PAN DI ZUCCHERO E FARAGLIONI DI MASUA E CANAL GRANDE PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO PROGETTISTA INCARICATO: Ing. Giampietro Tronci SUPPORTO ALLA PROGETTAZIONE: Dott.ssa in arch. Stefania Casula IGLESIAS 16/09/2013

2 Sommario PREMESSA... 2 INQUADRAMENTO... 3 UBICAZIONE DEI SITI... 3 STRALCIO DEL PPR: ambito paesaggistico 7: Bacino Metallifero, foglio 555 sezione IV fuori scala... 4 INQUADRAMENTO NELLA RETE NATURA I SITI D INTERESSE COMUNITARIO... 6 STRALCIO DAL SIC COSTA DI NEBIDA... 7 PARCO GEOMINERARIO DELLA SARDEGNA... 8 DESCRIZIONE SINTETICA DELL'INTERVENTO E DELLE CARATTERISTICHE DELL'OPERA... 9 RILIEVO VERSANTE SUD - PAN DI ZUCCHERO... 9 Pan di Zucchero e Faraglioni di Masua... 9 Canal Grande Promozione DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Scatto Scatto Scatto Scatto SIMULAZIONE FOTOGRAFICA POST OPERAM Scatto Scatto Scatto Scatto PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del Dlgs 42/04) ASPETTI AMBIENTALI CONSEGUENTI L INTERVENTO CONCLUSIONI SUGLI IMPATTI '+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09

3 PREMESSA La seguente relazione paesaggistica, viene redatta facendo riferimento al DPCM 12 dicembre 2005 (individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell'articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42) ai fini della verifica della compatibilità paesaggistica ai sensi dell art. 146, comma 5 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante Codice dei beni culturali e del paesaggio, ed è relativa ai lavori per gli interventi di conservazione e valorizzazione dei monumenti naturali di Pan di Zucchero e faraglioni di Masua e Canal Grande. Il Comune di Iglesias intende procedere alla tutela dei monumenti naturali rispetto alle attività antropiche che determinano la perdita del loro valore naturalistico e ambientale. Regolamentare la fruizione al fine di evitare interferenze tra questa e le valenze floristico-vegetazionali, faunistiche e paesaggistiche dei monumenti naturali, reali e potenziali. Favorire l'accessibilità per le finalità di controllo e fruizione. Recuperare e riqualificare le valenze naturalistiche e storiche dei Monumenti Naturali ai fini della tutela e della valorizzazione. Ripristinare la naturalità dei luoghi laddove risulti compromessa da azioni antropiche dirette o indirette Realizzare gli interventi necessari a rendere la fruizione sicura e compatibile con la tutela delle valenze ambientali e paesaggistiche. I contenuti della relazione paesaggistica qui definiti costituiscono per l'amministrazione competente la base di riferimento essenziale per la verifica della compatibilità paesaggistica del progetto proposto, ai sensi dell'art. 146, comma 5 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante "Codice dei beni culturali e del paesaggio", così come modificato dall art. 16 del decreto legislativo 24 marzo 2006, n Il sottoscritto Ing. Giampietro Tronci, laureato in ingegneria per l ambiente e il territorio, con apposita convenzione con il Comune di Iglesias, ha redatto la presente relazione paesaggistica. 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0:

4 INQUADRAMENTO UBICAZIONE DEI SITI FOTO SATELLITARE - in rosso le aree interessate dall intervento. L area di Pan di Zucchero è raggiungibile dalla SS 126 percorrendola sino al bivio per Nebida. Raggiunto Fontanamare si devono percorrere ulteriori 7,1 km per arrivare a Masua. Il faraglione è raggiungibile con una imbarcazione percorrendo da Masua ulteriori 0,83 miglia nautiche. Le Coordinate Geografiche del sito sono: Latitudine Nord ,58 Longitudine Est ,57 Elevazione 0/133 m. L'area di Canal Grade è raggiungibile via terra mediante mezzo fuoristrada. 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0;

5 STRALCIO DEL PPR: ambito paesaggistico 7: Bacino Metallifero, foglio 555 sezione IV fuori scala Il settore costiero dell Ambito 7 si sviluppa con orientamento nord-sud dal promontorio di Punta Guardia de is Turcus, a sud di Capo Pecora, al sistema di spiaggia di Plag e Mesu di Gonnesa. La costa, prevalentemente alta e rocciosa, presenta agli estremi alcuni importanti sistemi sabbiosi - il sistema di spiaggia ed il campo dunare parabolico di Portixeddu-San Nicolò e il sistema di spiaggia di Fontanamare-Plag e Mesu, che costituiscono rispettivamente i terminali della piana alluvionale recente del basso corso del Riu Mannu di Fluminimaggiore e della piana costiera di Gonnesa. 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0<

6 Ambiente La piana costiera di Gonnesa e il sistema di spiaggia e dunare di Fontanamare, comprendente la zona umida di Sa Masa, - le aree minerarie del bacino del metallifero; - i siti di importanza comunitaria: Costa di Nebida, da Is Arenas a Tonnara (Marina di Gonnesa), Monte Linas-Marganai, Is Compinxius-campo dunale Buggerru-Portixeddu, Capo Pecora, costituiscono elementi ambientali del sistema paesaggistico dell ambito 7, Bacino Metallife INQUADRAMENTO NELLA RETE NATURA 2000 STRALCIO DAL SIC COSTA DI NEBIDA : (ITB040029) 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0=

7 I SITI D INTERESSE COMUNITARIO Il territorio di studio rientra nel perimetro dell AREA SIC Costa di Nebida, con codice ITB Il Sito si estende su ha (di cui 966 marini), lungo la costa del Sulcis Iglesiente, in Provincia di Carbonia-Iglesias, nei territori dei Comuni di Iglesias, Gonnesa, Buggerru e Portoscuso, Comprende una fascia costiera pianeggiante e una zona collinare, culminante nel Monte Guardianu (540 m s.l.m.), caratterizzate da una grande varietà di ambienti, dalle coste rocciose, appartenenti alle Formazioni di Nebida e Gonnesa, a quelle sabbiose e ciottolose, dagli ambienti umidi a quelli interni, con praterie aride, macchia mediterranea e foreste. Il SIC in oggetto è caratterizzato dalla presenza : dell habitat Foreste di Quercus Suber, degli habitat naturali e seminaturali delle formazioni di macchia mediterranea (habitat Matorral arborescenti di Juniperus spp., e Phrygane endemiche dell'euphorbio-verbascion ), cenosi camefitiche delle coste rocciose (habitat Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. Endemici ). la presenza di habitat occupati da comunità vegetali azonali, caratterizzate dalla presenza di specie adattate alla vita in condizioni salate (comunità alofile), su substrati sabbiosi (psammofile) o rocciosi costieri (alo-rupicole). Questi habitat, sebbene occupino circa il 15% del totale del sito, presentano una diversità floristica e fitocenotica notevole e meritano un attenta azione di conservazione. L area interessata dall intervento in progetto, l Habitat prevalente definito da Rete Natura 2000, porta il codice 2121 Seminativi semplici e colture articole a pieno campo. 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0>

8 STRALCIO DAL SIC COSTA Aree DI NEBIDA di Inteesse 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0?

9 PARCO GEOMINERARIO DELLA SARDEGNA Il sistema del Parco Geominerario della Sardegna, consta di 8 aree che rappresentano la sintesi dal punto di vista storico, tecnico e scientifico dell attività mineraria della Sardegna. La delimitazione delle diverse aree, è stata definita attraverso la sovrapposizione delle diverse valenze emergenti nel territorio considerato. La zona in esame, ricade all interno dell area del Parco Geominerario, infatti, risulta interna dell area n 8 denominata Sulcis-Iglesiente-Guspinese che interessa una superficie di 2455 kmq pari al 65% dell estensione totale delle aree comprese nel Parco. 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0@

10 DESCRIZIONE SINTETICA DELL'INTERVENTO E DELLE CARATTERISTICHE DELL'OPERA RILIEVO VERSANTE SUD - PAN DI ZUCCHERO Pan di Zucchero e Faraglioni di Masua Intervento A1. Pulizia dei luoghi L'intervento consisterà in un'ispezione e contestuale rimozione dei rifiuti reperiti nell'intera superficie sommitale e lungo le pareti utilizzate per salire sull'isola. In nessun caso saranno rimossi o manomessi i reperti risalenti al periodo della ricerca mineraria, costituiti principalmente da tranci di asta di fioretti infissi nella roccia e resti del sistema di teleferiche utilizzato per la movimentazione dei materiali. L'intervento non include la rimozione di eventuali rifiuti pericolosi come l'amianto, che, se reperiti, saranno segnalate al fine di divenire oggetto di interventi specifici. Intervento A2. Individuazione, pulizia e messa in sicurezza dell'antico sentiero dei minatori Sulla base dei reperti rinvenuti sull'isola e delle testimonianze raccolte, è stato individuato il percorso che i minatori avevano tracciato durante le attività di ricerca e coltivazione mineraria per salire sulla sommità del Pan di Zucchero. Lo sviluppo del percorso è pari a circa 160 m. Tale sviluppo è stato analizzato e suddiviso in tratti omogenei per pendenza e per caratteristiche di conformazione. L'intervento consiste nel mettere in sicurezza l'antico sentiero dei minatori mediante: l'esecuzione di una preventiva attività di disgaggio del pietrame instabile che da monte potrebbe scivolare a valle lungo il percorso. L'attività sarà svolta mediante palanchino senza l'utilizzo di dispositivi elettrici o tantomeno alcun tipo di esplosivo. la realizzazione una linea vita che costantemente consentirà di progredire evitando il rischio di caduta del visitatore. La linea vita sarà realizzata mediante corda metallica in acciaio inossidabile nautico. 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0A

11 la segnalazione e delimitazione dei pozzi minerari che possono determinare rischi aggiuntivi per gli escursionisti. La delimitazione avverrà mediante l'utilizzo della stessa corda metallica utilizzata per la linea vita che sarà fissata ai massi e alla roccia mediante fittoni dotati di morsetti. Inoltre sono previsti minimi interventi di sistemazione del sentiero mediante: riposizionamento di pietre formanti gradonate già esistenti, pulitura da fondo limoso di passaggi su roccia, minima ripulitura di alcuni tratti di percorso da vegetazione l'installazione di gradini metallici, scale a pioli o corrimano per agevolare il percorso nei tratti a maggior pendenza o comunque nei tratti più difficoltosi. Ciascun tratto del percorso presenta un grado di difficoltà compreso tra I e III della scala di classificazione internazionale di Alpinismo U.I.A.A. 1. Il sentiero, per quanto messo in sicurezza, sarà un sentiero per escursionisti esperti e attrezzati o visitatori condotti da guide esperte che conoscono le modalità di progressione su una via ferrata e l'utilizzo dei dispositivi di sicurezza obbligatori in questi percorsi. Da questo punto di vista l'intervento non intende offrire ad un vasto pubblico l'accesso al monumento, ma ha la finalità di renderlo fruibile in sicurezza a turisti motivati e organizzati, ricercatori ed enti di controllo attrezzati allo scopo. Il percorso, una volta messo in sicurezza, potrà essere ricondotto ad una via ferrata classificata come F o, solo in alcuni tratti MD 2 (F= Facile: Ferrata poco esposta, poco impegnativa con lunghi tratti di sentiero. Sono percorsi ideali per escursionisti che vogliono avvicinarsi al mondo dei sentieri attrezzati) MD= Media Difficoltà: Ferrata anche lunga ed esposta, ma poco di forza e sempre facilitata dagli infissi posti su di essa. Percorsi per escursionisti, da effettuarsi ben allenati ed equipaggiati.). Il percorso ha inizio nella parete ridossata dal maestrale, quella di Sud-Sudest, dove è situato l'antico "approdo". E' importante sottolineare che con questo intervento non si ha come obiettivo quello di aumentare i flussi di fruitori, ma bensì quello di consentire al pubblico di apprezzarne i valori con forme di fruizione del tutto particolari e specifiche per la particolare realtà dell'isola Pan di Zucchero. Specifiche degli elementi costituenti il sistema di messa in sicurezza dell'antico sentiero dei minatori I dispositivi da utilizzare per mettere in sicurezza il sentiero saranno tutti in acciaio inox AISI 316 o AISI 316L poiché meno soggetti a fenomeni di corrosione di tipo "pitting" o "vaiolatura" che avvengono in zone ad elevata salinità marina sull'acciaio inox. In nessun caso si utilizzeranno accoppiamenti di metalli differenti per evitare effetto di corrosione galvanica. Di seguito gli elementi metallici necessari alla messa in sicurezza fune in acciaio inox 316 o 316L avente diametro non inferiore a 12mm, costituita da 133 fili, fissata alla roccia da fittoni di capo corda con minimo 3 morsetti e redancia. Fittoni distanziatori per ancoraggi verticali ogni 1,5/2m e orizzontali ogni 3/5m. I fittoni vanno infissi nella roccia mediante perforazione preventiva e applicazione di resina bicomponente specifica per l'utilizzo su roccia. I fittoni saranno ad aderenza migliorata con diametro dell'anima non inferiore a 18mm e infissi per almeno 20cm. Carico di rottura minimo garantito kn 83,00. gradini metallici per superare punti critici in acciaio inox AISI 316 o 316L ad aderenza migliorata. 1 Union Internationale des Associations d'alpinisme. I primi tre gradi di difficoltà sono così definti: I È il grado più facile dell'arrampicata. Le mani utilizzano gli appigli solo per l'equilibrio. II Rappresenta l'inizio dell'arrampicata vera e propria. È necessario lo spostamento di un arto alla volta. Gli appigli e gli appoggi sono ancora numerosi. III La parete è più ripida, anche verticale, e richiede un certo uso della forza. 2 Scala riportata in vari siti delle sezioni del Club Alpino Italiano, in particolare i riferimenti sono presi dal sito ( 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09B

12 scale a pioli in acciaio inox posizionate nelle stesse posizioni in cui storicamente erano utilizzate dai minatori (la linea vita passerà accanto alle scale per consentire di stare sempre in sicura). La scala sarà fisata alla parete mediante distanziatori in acciaio inox AISI 316 o 316L. Elementi di corrimano o parapetto realizzati come tratti di linea vita in corrispondenza di passaggi difficoltosi o a delimitazione di pozzi caratterizzati da elevato rischio di caduta. Anelli di ormeggio temporaneo a costituire punto di fissaggio delle funi di ormeggio di un piccolo natante per l'avvicinamento temporaneo e la messa in trazione durante la discesa dei passeggeri. Intervento A3. Preservare le tracce testimoniali Saranno messi atto interventi specifici per conservare nel tempo le tracce testimoniali mediante: la messa in sicurezza dei dispositivo reperiti (argano a mano, cavi d'acciaio, bitte di ormeggio, staffe ed altri elementi reperiti). la manutenzione conservativa mediante spazzolatura e trattamento con vernici ferromicacee apposite per l'esterno che blocchino o rallentino il processo di erosione dei manufatti reperiti. Intervento A4. Censimento, ispezione e messa in sicurezza di vie esistenti di arrampicata L'intervento consiste in: ispezione e censimento delle vie di arrampicata esistenti al fine di individuarne eventuali altre non ancora riportate in bibliografia verifica della compatibilità con le specie biotiche presenti al fine di evitare interferenze in particolare con la nidificazione di specie di uccelli su parete. verifica e ripristino dello stato di sicurezza delle vie esistenti mediante la sostituzione di eventuale ferramenta corrosa o usurata. La chiodatura per risanare le vie esistenti o eventuali nuove vie alternative dovrà essere eseguita previa perforazione con trapano e utilizzo di resina bicomponente adatta ai calcari ceroidi del monumento su chiodi in acciaio inox AISI 316 o AISI 316L della lunghezza minima di 100 mm e diametro non inferiore a 10 mm. Per le soste tra i differenti tiri delle vie di arrampicata saranno usati chiodi aventi le medesime caratteristiche ma con maglie aggiuntive apposite per tale funzione. Intervento A5. Chiusura di vie di arrampicata Saranno chiuse le vie che creano interferenze con gli elementi biotici del monumento naturale o che appaiono non risanabili. La definizione di quali vie andranno chiuse sarà determinata con precisione durante la precedente fase di censimento che avverrà con il supporto specialistico di un naturalista. Intervento A6. Regolamentazione sulle modalità e i periodi di fruizione del monumento naturale Il regolamento definisce le indicazioni di utilizzo del Monumento Naturale e del sentiero dei minatori al fine di istruire il pubblico circa le modalità di fruizione compatibile con i beni tutelati. Vengono specificate quali accortezze avere per non creare impatto sulle specie presenti sul monumento e quali accorgimenti adottare per muoversi in sicurezza lungo il percorso storico. Il regolamento è costituito da: una parte che indica i periodi in cui è consentito visitare il monumento senza arrecare disturbo alle specie che lo popolano i contatti di riferimento in caso di emergenze. una parte che indica i comportamenti da assumere e da non assumere per rispettare il monumento naturale. una parte riguardante le modalità di approdo e utilizzo in sicurezza della via ferrata. 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(099

13 Una parte descrive le modalità di fruizione in caso di visita turistica, arrampicata, visita di controllo o di studio. Viene inoltre definito quali sono i soggetti autorizzati a sbarcare sul monumento ed eventualmente quali siano le procedure da seguire per poterlo visitare. Intervento A7. Installazione di segnaletica informativa specifica Saranno installati dei pannelli o targhe riportanti il nome del Monumento Naturale, e, in funzione del loro posizionamento sul monumento o nelle aree circostanti saranno riportati i seguenti contenuti: prescrizioni di fruizione quali per esempio i periodi in cui è ammesso accedere al monumento o ad alcune aree specifiche di questo, indicazioni storiche per valorizzare i reperti testimoniali che saranno individuati. indicazioni circa le modalità di utilizzo dell'ormeggio indicazioni sull'utilizzo dei sistemi di sicurezza predisposti per percorre il sentiero dei minatori; avvertimenti circa i pericoli per i visitatori e per le specie che abitano il monumento. Tipologie di segnaletica prevista: targhe su pietre da mettere in posto senza alcun intervento sulla parete di roccia esistente. al fine di segnalare i nomi delle gallerie e dei passaggi storici pannelli extra situ in legno riportante l'illustrazione del percorso storico dei minatori sul MN Pan di Zucchero e sugli esiti dell'intervento di valorizzazione, da installare in ambiente Urbano presso la sede del SIC e la frazione di Nebida. targhe di indicazione di inzio percorso impegnativo secondo la tipologia indicata dal Club Alpino Italiano: "TABELLA PER VIA FERRATA O SENTIERO ATTREZZATO DIFFICILE". Tale cartello invita, oltre ad usare l'autoassicurazione, a controllare la sicurezza di attrezzature e corde fisse prima di affidarvisi e a segnalare eventuali danni alle struuture" A.8 Indicazioni di un percorso obbligato sul pianoro sommitale E' prevista l'indicazione del percorso obbligato sul pianoro sommitale mediante la formazione di "ometto di pietra" segnavia da eseguirsi sotto indicazione puntuale della DL al fine di evitare danni a particolari specie botaniche o animali individuate durante le ispezioni dei naturalisti che affiancheranno la DL. Canal Grande Intervento B1. Ispezione ed eventuale pulizia dei luoghi e dei sentieri esistenti Verrà eseguita la rimozione di rifiuti che nel tempo sono stati abbandonati da visitatori. L'intervento consisterà quindi in un'ispezione e contestuale rimozione dei rifiuti nel piazzale di fine sentiero adiacente alla roccia e alla base della scogliera più frequentata. Saranno effettuate semplici lavorazioni a minimo impatto come la risistemazione pietrame e la ripulitura da eventuale vegetazione occludente. Lo stato di pulizia del piazzale risulta generalmente essere discreto, anche se, ad un'osservazione più attenta nelle aree perimetrali del piazzale si trovano alcuni rifiuti di varia natura che saranno raccolti e opportunamente smaltiti. Intervento B2. Censimento, ispezione e messa in sicurezza di eventuali vie di arrampicata esistenti con chiusura di vie interferenti Le vie per l'arrampicata di cui si ha notizia ma che durante i sopralluoghi non è stato possibile individuare sono due e costituite da tiri di ridotta estensione, teoricamente situate nel versante di roccia esposto a sud, addossato alla grotta. L'intervento consiste in: 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09:

14 ispezione e censimento delle vie di arrampicata esistenti al fine di individuare quelle indicate dagli arrampicatori locali ed eventuali altre non ancora note verifica della compatibilità con le specie biotiche presenti al fine di evitare interferenze in particolare con la nidificazione di specie di uccelli su parete. verifica e ripristino dello stato di sicurezza delle vie esistenti mediante la sostituzione di eventuale ferramenta corrosa o usurata. chiusura delle vie che creano interferenze con gli elementi biotici del monumento naturale. La definizione di quali vie andranno chiuse sarà determinata con precisione durante la precedente fase di censimento che avverrà con il supporto specialistico di un naturalista. Promozione Intervento C1. Realizzazione di una pubblicazione L'intervento prevede la redazione e stampa di una pubblicazione che integri lo stato dell arte della conoscenza storico-ambientale del sito Pan di Zucchero con gli studi e rilievi naturalistici effettuati negli ultimi anni e in occasione della realizzazione dei lavori previsti da questo progetto, e le testimonianze dirette e documentali raccolte presso gli archivi storici. La pubblicazione sarà integrata da documentazione fotografica dei lavori effettuati, oltre che da materiale fotografico reperito nei sopralluoghi che testimoniano le emergenze storico culturali presenti nel sito. Lo stile della pubblicazione sarà di tipo divulgativo, con la finalità di trasmettere informazioni di base ma proporre anche spunti di approfondimento relativi ai seguenti argomenti: contesto ambientale (con approfondimenti scientifici relativi a particolari specie botaniche) contesto storico identitario e territoriale (testimonianze dirette, documentazione storica e valenze identitarie) contesto di fruizione turistica (turismo naturalistico, sportivo e culturale) La pubblicazione sarà costituita da 62 pagine, realizzata in formato 21x21cm, stampata in carta riciclata ecologica e allestita graffe metalliche. Saranno stampate non meno di 500 copie. Intervento C2. Installazione di pannelli informativi extra situ Saranno realizzati due pannelli illustrativi del tipo a capannina realizzati secondo le indicazioni della regione Sardegna circa le segnaletiche in aree naturali. I pannelli saranno installati presso la sede del SIC (ex scuola elementare di Masua) e preso la frazione di Nebida. I pannelli di dimensioni 140x100(h) saranno stampati su forex da 20 mm con stampa a solvente e laminazione superficiale anti-uv e riporteranno una sintesi delle ricerche storico ambientali oggetto del presento lavoro di valorizzazione ed informazioni circa gli interventi eseguiti. 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09;

15 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Indicazione dell'antico sentiero dei minatori e dei punti di scatto '+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09<

16 Scatto 1 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09=

17 Scatto 2 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09>

18 Scatto 3 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09?

19 Scatto 4 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09@

20 SIMULAZIONE FOTOGRAFICA POST OPERAM Indicazione della via ferrata lungo il sentiero dei minatori (tratto enfatizzato con spessori fuori scala e colori non reali) 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(09A

21 Scatto 1 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0:B

22 Scatto 2 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0:9

23 Scatto 3 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0::

24 Scatto 4 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0:;

25 PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del Dlgs 42/04) L'intero SIC ricade in area vincolata ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 142, comma 1, lettera f "Parchi e riserve nazionali e/o regionali". "I Parchi e le riserve nazionali e/o regionali", conosciuti come 'Vincolo 431/85, art. 1, lettera f)', sono oggi identificati dal D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137". L'art. 142, comma 1, lettera f) del suddetto Decreto Legislativo definisce infatti come oggetto di tutela e valorizzazione per il loro interesse paesaggistico: i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonchè i territori di protezione esterna dei parchi. Si ritiene importante sottolineare che il D.Lgs. 42/04 ricomprende i contenuti della legge 431/85 (abrogata dal D. Lgs. 490/99), lasciando inalterate le tipologie di beni tutelati. ASPETTI AMBIENTALI CONSEGUENTI L INTERVENTO Dalle considerazioni sopra esposte, dalle verifiche fatte in sede di sopralluogo, l intervento risulta essere compatibile paesaggisticamente e non incide negativamente nell area circostante. La stessa tipologia realizzativa risultano consone al contesto paesaggistico. CONCLUSIONI SUGLI IMPATTI Lo studio effettuato dimostra che la realizzazione dell opera sul monumento naturale di Pan di Zucchero non comporta nessun tipo di alterazione essendo peraltro un intervento di recupero di una preesistenza, ovvero di valorizzazione dell'antico sentiero dei minatori, in passato caratterizzato dalla presenza di cavi, scale a pioli e dispositivi di movimentazione di materiale e uomini. Argano a mano per la movimentazione dei minerali mediante cavi metallici e ceste di vimini 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% Resti di cavi metallici 80-%(0:<

26 Resti di scala a pioli in legno Resti di ferramenta infissa nella roccia L'intervento consente la valorizzazione e la riqualificazione paesaggistica sulle diverse componenti ambientali e paesaggistiche, attraverso l adozione di adeguate misure progettuali e di appropriate misure di mitigazione. In riferimento al D.P.C.M ed al DL n. 42 del 22/01/2004 (art. 142), per la natura stessa del progetto in esame l impatto sul paesaggio è modesto. Il progetto è, come già detto in precedenza, di natura dinamica (dovuta alla fruizione dei luoghi), e quindi riveste grande importanza la verifica che sarà possibile a seguito del monitoraggio previsto. E' importante sottolineare che, oltre alla valutazione di incidenza ambientale predisposte in fase progettuale, la convenzione stipulata prevede, un'assistenza di esperti naturalisti anche durante l'esecuzione dei lavori, al fine di guidare scelte operative in funzione della tutela di specie vegetali e animali. 1'+0&&#2')%(-34%0$5%'&2#62#(7% 80-%(0:=

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