22 COMMERCIO INTERNO

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1 22 COMMERCIO INTERNO

2 Nel 213, il settore del commercio interno comprende imprese che occupano, in complesso, oltre 2 milioni e 669 mila addetti. Rispetto al 212 sono in calo sia le imprese (-6,3 per cento), sia gli addetti (-5,2). La componente del commercio al dettaglio è costituita da imprese, di cui operanti nel settore alimentare e in quello non alimentare. Gli addetti sono in totale , dei quali il 38,4 per cento occupato nel settore alimentare e il 61,6 per cento in quello non alimentare. Nel 214, l andamento delle vendite al dettaglio registra, rispetto al 213, una diminuzione dell 1,2 per cento; in particolare, diminuiscono dello,4 per cento le vendite della grande distribuzione e dell 1,8 per cento quelle delle imprese di piccola superficie. Nella grande distribuzione le vendite di prodotti alimentari segnano una variazione negativa dello,5 per cento, quelle dei prodotti non alimentari dello,3 per cento. All interno delle imprese tradizionali di piccola superficie le vendite di prodotti alimentari e quelle di prodotti non alimentari diminuiscono rispettivamente del 2,6 per cento e dell 1,6 per cento. Le imprese del commercio all ingrosso, nel 213, sono , delle quali operano nel settore alimentare e in quello non alimentare; tali imprese occupano complessivamente persone, l 84, per cento nel settore non alimentare e il 16, per cento in quello alimentare. Nel 214, il fatturato del commercio all ingrosso registra una variazione positiva (+,3 per cento). L aumento più elevato riguarda il commercio all ingrosso di apparecchiature Ict (+5,6 per cento) seguito dal commercio di altri macchinari, attrezzature e forniture (+2,8 per cento). Il settore del commercio di materie prime agricole e animali vivi è, invece, quello per il quale si registra la variazione negativa più ampia (-3,7 per cento).

3 22 COMMERCIO INTERNO Quadro d insieme Il settore del commercio interno comprende il comparto del commercio all ingrosso e quello del commercio al dettaglio. 1 Secondo le informazioni raccolte nell archivio statistico delle imprese attive dell Istat (Asia), nel 213 il commercio al dettaglio risulta composto da imprese al dettaglio, di cui (26,8 per cento) operanti nel settore merceologico alimentare e (73,2 per cento) in quello non alimentare; i due settori occupano rispettivamente addetti (pari al 38,4 per cento) e addetti (pari al 61,6 per cento), per un complesso di addetti. Il commercio all ingrosso, sempre in base all archivio statistico delle imprese attive dell Istat, nel 213 risulta composto da imprese, di cui nel settore alimentare (pari all 8,4 per cento) e nel settore non alimentare (91,6 per cento); tali imprese occupano complessivamente addetti, di cui nel settore alimentare (16,1 per cento) e in quello non alimentare (83,9 per cento). Commercio al dettaglio Struttura degli esercizi commerciali. Il comparto del commercio al dettaglio è caratterizzato da una prevalenza di imprese di dimensioni ridotte con un numero medio di addetti contenuto. Al 31 dicembre 213, il settore del commercio al dettaglio in sede fissa è composto da imprese; tali imprese occupano oltre un milione e 518 mila addetti, con una media di 3,4 addetti per impresa (Tavola 22.2). Di queste, sono imprese non specializzate a prevalenza alimentare, ciascuna delle quali impiega in media 9,62 occupati; sono imprese non specializzate 2 a prevalenza non alimentare, caratterizzate da una media di 11 addetti. Le imprese costituite da esercizi specializzati 1 L Istat, coerentemente con il regolamento dell Unione europea sulle statistiche congiunturali, conduce un indagine per ciascuna delle due componenti. I risultati presentati in questo capitolo si riferiscono pertanto al commercio al dettaglio, a quello all ingrosso e al settore della manutenzione e riparazione di autoveicoli che, dal punto di vista della classificazione delle attività economiche, appartiene al medesimo raggruppamento del commercio all ingrosso e del commercio al dettaglio. 2 Il concetto di impresa o esercizio despecializzato (o non specializzato) è definito dalla classificazione delle attività economiche (Ateco) e si basa sulle modalità con cui viene esercitata l attività di vendita. In particolare, sono despecializzati tutti quegli esercizi che vendono articoli appartenenti a più settori merceologici senza che sia possibile individuare uno di questi come prevalente. 22 COMMERCIO INTERNO 77

4 sono e impiegano in media 2,63 occupati ciascuno. In termini di numerosità, le imprese specializzate costituiscono il segmento prevalente rappresentando l 89,1 per cento delle imprese. Considerando la densità degli esercizi sul territorio, nel 213 sono presenti circa 7,35 imprese commerciali al dettaglio ogni 1. abitanti, in costante diminuzione dal 29. La distribuzione territoriale degli esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa (Tavola 22.1) mantiene una struttura sostanzialmente stabile nel tempo. Sulla base dei dati dell Osservatorio nazionale del commercio, al 31 dicembre 214 risultano attivi, sull intero territorio nazionale, esercizi (sedi e unità locali), il 21,4 per cento dei quali localizzato nel Nord-ovest, il 16,2 per cento nel Nord-est, il 2,5 nel Centro, il 29,4 nel Sud e il 12,4 nelle Isole. Nel confronto con l anno precedente, la distribuzione territoriale non mostra variazioni significative, mentre, per quanto riguarda la consistenza del comparto, si osserva una diminuzione dell 1, per cento nel numero di esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa presenti sul territorio nazionale ( esercizi). In particolare, le diminuzioni più consistenti riguardano il Nord-ovest con una flessione dell 1,1 per cento ( esercizi) e le Isole con un calo del 2,6 per cento (.444 esercizi). Al 1 gennaio 214 risultano attivi 1.18 supermercati, 2.67 grandi magazzini e 617 ipermercati (Tavola 22.4). I supermercati rappresentano la forma di vendita della grande distribuzione più diffusa sul territorio nazionale e quella che impiega, in termini assoluti, il maggior numero di addetti ( addetti). Gli ipermercati, invece, sono caratterizzati dal più alto numero di addetti per esercizio: 13,4 addetti contro 18,2 dei supermercati e 15 dei grandi magazzini. Rispetto al 1 gennaio 213, risulta aumentato il numero di supermercati e grandi magazzini (rispettivamente 169 e 96 esercizi commerciali in più rispetto all anno precedente); cresce anche la consistenza degli ipermercati (21 esercizi commerciali in più). Andamento delle vendite. L andamento delle vendite al dettaglio, misurato dai relativi indici (Tavola 22.5), nella media del 214 registra una diminuzione del valore delle vendite dell 1,2 per cento rispetto all anno precedente; in particolare, si osserva una diminuzione dello,4 per cento per le vendite della grande distribuzione e dell 1,8 per cento per quelle delle imprese di piccola superficie. Considerando i settori merceologici, si osserva una variazione negativa dell 1,1 per cento per le vendite dei prodotti alimentari e dell 1,2 per cento per quelle dei prodotti non alimentari (Figura 22.1). Tra le tipologie della grande distribuzione (Figura 22.2), nella media del 214, le imprese non specializzate a prevalenza non alimentare segnano una leggera contrazione (-,2 per cento) mentre le specializzate di grande superficie mostrano un andamento positivo (+2, per cento); tra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare le vendite aumentano solo per i discount (+2,4 per cento) mentre diminuiscono dell 1,2 per i supermercati e dell 1,9 per cento per gli ipermercati. I risultati che caratterizzano le diverse tipologie di vendita della grande distribuzione sono messi a confronto con la dinamica dei settori merceologici (alimentari e non alimentari) nell ambito dei quali la tipologia considerata assume un ruolo prevalente (Figura 22.3). 78 ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 215

5 Figura 22.1 Indici del valore delle vendite a prezzi correnti delle imprese del commercio al dettaglio in sede fissa per settore merceologico. Base 21=1 Anni 21214, variazioni percentuali 2, Totale,, -4, 212/ / /213 2 Alimentari / / /213 2 Non alimentari / / /213 Grande distribuzione Altre imprese Totale Fonte: Istat, Rilevazione mensile delle vendite al dettaglio (R) Figura 22.2 Indici del valore delle vendite a prezzi correnti delle imprese della grande distribuzione. Base 21=1 Anni 21214, variazioni percentuali Non spec.a prev.non alimentare Supermercati Discount Ipermercati Imprese specializzate Totale / / /213 Fonte: Istat, Rilevazione mensile delle vendite al dettaglio (R) 22 COMMERCIO INTERNO 79

6 Figura 22.3 Indici del valore delle vendite a prezzi correnti della grande distribuzione e dei settori merceologici. Alcuni confronti. Base 21=1 Anni 21214, variazioni percentuali Supermercati e discount 212/ / /213 Supermercati Discount Settore alimentare Non specializzati a prevalenza non alimentare / / /213 Non specializzati a prevalenza non alimentare Settore non alimentare Ipermercati / / /213 Ipermercati Totale imprese al dettaglio Fonte: Istat, Rilevazione mensile delle vendite al dettaglio (R) Nella media del 214, mentre le vendite di prodotti alimentari registrano complessivamente una variazione negativa (-1,1 per cento), le vendite dei discount aumentano (+2,4 per cento) e quelle dei supermercati diminuiscono (-1,2 per cento). Con riferimento, invece, al comparto delle vendite di beni non alimentari, le imprese non specializzate a prevalenza non alimentare registrano una dinamica negativa più contenuta (-,2 per cento) rispetto a quella registrata dal settore non alimentare nel suo complesso (-1,2 per cento). Gli ipermercati, che rappresentano la forma di vendita non specializzata di dimensioni maggiori, in termini sia di addetti per impresa, sia di superficie di vendita, segnano una flessione delle vendite (-1,9 per cento) più sostenuta rispetto al calo registrato per il totale delle imprese al dettaglio (-1,2 per cento). Gli indici delle vendite al dettaglio misurano, tra l altro, l andamento delle vendite delle imprese classificate in base alla loro dimensione (in termini di classe di addetti). Per il periodo che va dal 212 al 214 (Figura 22.4) è evidente l esistenza di una relazione positiva tra la dimensione delle imprese e la dinamica delle vendite: al crescere della classe di addetti migliora la performance complessiva delle imprese. Confronto europeo. Gli indici del valore delle vendite al dettaglio, elaborati in tutti i paesi della Ue secondo criteri comuni (Tavola 22.7), nella media del 214, evidenziano che il Lussemburgo è il paese caratterizzato dalla crescita più marcata (+9,1 per cento), mentre il Portogallo segna la diminuzione più sostenuta (-1,5 per cento). 71 ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 215

7 Figura 22.4 Indici del valore delle vendite a prezzi correnti delle imprese del commercio al dettaglio in sede fissa per classe di addetti. Base 21=1 Anni 21214, variazioni percentuali Fino a 5 addetti 6-49 addetti 5 addetti e oltre Totale imprese 212/ / /213 Fonte: Istat, Rilevazione mensile delle vendite al dettaglio (R) Commercio all ingrosso Imprese e addetti. Il comparto del commercio all ingrosso (Tavola 22.3) a fine 213 comprende imprese, per un totale di oltre un milione e 15 mila addetti. Il 53,3 per cento di tali imprese è rappresentato da intermediari del commercio. In questo comparto si registra il valore minimo di addetti per impresa, 1,22 rispetto al dato medio di 2,89 addetti che riguarda l intero settore. Andamento del fatturato. Nel 214, il fatturato del commercio all ingrosso, registra una variazione positiva dello,3 per cento (Tavola 22.6). L aumento più elevato riguarda il commercio all ingrosso di apparecchiature Ict (+5,6 per cento) seguito dal commercio di altri macchinari, attrezzature e forniture (+2,8 per cento). Il settore del commercio di materie prime agricole e animali vivi è quello per il quale si registra, invece, la variazione negativa più ampia (-3,7 per cento). Analizzando le variazioni trimestrali dell indice del commercio all ingrosso, nel 214 solo il secondo trimestre assume valore negativo (-,8 per cento - Figura 22.5). L aumento maggiore si registra nel quarto trimestre (+1, per cento). Per il settore della manutenzione e riparazione di autoveicoli (Tavola 22.6), nel 214 si rileva una variazione media annua negativa (,4 per cento). Analizzando l evoluzione infra-annuale (Figura 22.6), in tutti i trimestri si registrano variazioni negative; in particolare, il terzo trimestre segna la variazione negativa più sostenuta (-3,6 per cento). 22 COMMERCIO INTERNO 711

8 Figura 22.5 Fatturato delle imprese del commercio all ingrosso. Base 21=1 Anni 21214, variazioni tendenziali trimestrali 4 2 I II III IV I II III IV I II III IV Fonte: Istat, Rilevazione trimestrale sul fatturato dei servizi (R) Figura 22.6 Fatturato delle imprese della manutenzione e riparazione di autoveicoli. Base 21=1 Anni 21214, variazioni tendenziali trimestrali I II III IV I II III IV I II III IV Fonte: Istat, Rilevazione trimestrale sul fatturato dei servizi (R) APPROFONDIMENTI Ministero dello sviluppo economico, Osservatorio nazionale del commercio - Istat, Commercio al dettaglio, Archivio dei comunicati stampa - Istat, Fatturato servizi, Archivio dei comunicati stampa ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 215

9 GLOSSARIO Altro specializzato di grande superficie Discount di alimentari Esercizio di piccola superficie Fatturato del commercio all ingrosso Grande distribuzione Grande magazzino Indice del fatturato dei servizi Indice del valore delle vendite al dettaglio Intermediari del commercio Ipermercato Supermercato Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa che attua la vendita di una varietà unica o prevalente di prodotti su una superficie di vendita generalmente superiore ai 4 metri quadrati. Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa di superficie medio-grande che, attuando una politica di abbattimento dei costi di impianto, gestione e servizio, offre in self-service una gamma limitata di prodotti, generalmente di largo consumo e non di marca, a prezzi contenuti rispetto alla media di mercato. Esercizio di vendita al dettaglio (specializzata o non specializzata) non appartenente alla grande distribuzione, caratterizzato da una superficie inferiore ai 4 metri quadrati. Comprende il totale degli importi fatturati dall unità d osservazione durante il periodo di riferimento e corrisponde al valore delle vendite sul mercato dei beni o servizi forniti a terzi. Il fatturato comprende anche tutte le altre spese (trasporto, imballaggio, eccetera) caricate sui clienti, anche se elencate separatamente sulla fattura. Il fatturato esclude l Iva e le analoghe imposte deducibili direttamente collegate al fatturato, nonché tutti i dazi e le imposte sui beni o sui servizi fatturati dall unità. Gli sconti concessi ai clienti e il valore degli imballaggi restituiti devono essere dedotti. Gli sconti e gli abbuoni concessi ai clienti in un momento successivo, ad esempio alla fine dell anno, non sono presi in considerazione. Non sono comprese nel fatturato le entrate classificate in contabilità aziendale come altri proventi di gestione, proventi finanziari e proventi straordinari. Sono esclusi anche i contributi ricevuti dalle pubbliche amministrazioni o dalle istituzioni dell Unione europea. Impresa che opera attraverso punti vendita al dettaglio operanti nella forma di supermercato, ipermercato, discount di alimentari, grande magazzino, altra impresa specializzata di grande superficie. L esercizio al dettaglio operante nel campo non alimentare, che dispone di una superficie di vendita superiore a 4 metri quadrati e di almeno cinque distinti reparti (oltre l eventuale annesso reparto alimentare), ciascuno dei quali destinato alla vendita di articoli appartenenti a settori merceologici diversi e in massima parte di largo consumo. Misura la variazione nel tempo delle vendite delle imprese di servizi, espresse a prezzi correnti. Misura la variazione nel tempo del valore delle vendite al dettaglio a prezzi correnti. Coloro che svolgono attività di operatori di borsa merci, commercianti all ingrosso che effettuano operazioni commerciali a nome e per conto terzi, rappresentanti del commercio e intermediari che effettuano transazioni commerciali a nome di un mandante, anche da Internet, coloro che svolgono attività di commercio all ingrosso in case d asta. Esercizio al dettaglio che opera con superficie di vendita superiore a 2.5 metri quadrati, suddivisa in reparti (alimentare e non alimentare), ciascuno dei quali avente, rispettivamente, le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino. Esercizio di vendita al dettaglio con prevalenza di prodotti alimentari, organizzato a libero servizio e con pagamento all uscita; dispone di una superficie di vendita compresa tra 4 e 2.5 metri quadrati e di un vasto assortimento di prodotti di largo consumo, in massima parte preconfezionati, nonché, eventualmente, di alcuni articoli non alimentari di uso domestico corrente. 22 COMMERCIO INTERNO 713

10 Tavola 22.1 Esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa per regione (a) (b) Anni REGIONI Valori assoluti Composizioni percentuali Variazioni percentuali / /213 Piemonte ,5 6,4 6,4-1,8-1,5 Valle d Aosta/Vallée d Aoste ,2,2,2-3,4,7 Liguria ,2 3,1 3,1-1,9-1,1 Lombardia ,7 11,6 11,7 -,5-1, Trentino-Alto Adige/Südtirol ,4 1,4 1,4 -,1 -,1 Bolzano/Bozen ,6,6,6 1, -,1 Trento ,8,8,8 -,9 -,1 Veneto ,6 6,7 6,7 -,4 -,3 Friuli-Venezia Giulia ,7 1,7 1,7,4 -,9 Emilia-Romagna ,4 6,4 6,4 -,1 -,5 Toscana ,4 6,4 6,4 -,6 -,7 Umbria ,6 1,6 1,6,3 -,5 Marche ,5 2,5 2,5-1,1-1,2 Lazio ,7 9,8 9,9,7 -,2 Abruzzo ,5 2,5 2,5 -,5 -,4 Molise ,6,6,6 -,2-1,1 Campania , 13,1 13,1 -,2 -,9 Puglia ,8 7,8 7,7 -,4-1,7 Basilicata ,2 1,2 1,2 -,8-1,6 Calabria ,2 4,3 4,3,1 -,6 Sicilia ,3 9,2 9,1-1,3-3, Sardegna ,4 3,4 3,4-1,5-1,6 Nord-ovest ,6 21,5 21,4-1,1-1,1 Nord-est ,1 16,1 16,2 -,1 -,4 Centro ,2 2,4 2,5, -,5 Sud ,4 29,4 29,4 -,2-1,1 Isole ,7 12,6 12,4-1,4,6 ITALIA , 1, 1, -,5-1, Fonte: Ministero dello sviluppo economico. Osservatorio nazionale del commercio (a) Gli esercizi sono rilevati sulla base dell attività economica prevalente al 31 dicembre. (b) L istituzione dell Osservatorio nazionale del commercio (d.lgs. n. 114 del 31 marzo 1998) ha introdotto delle novità nelle modalità di rilevazione dei dati. A seguito di ciò possono riscontrarsi delle differenze con i dati precedentemente pubblicati. 714 ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 215

11 Tavola 22.2 Imprese commerciali al dettaglio in sede fissa e relativi addetti per forma di vendita e gruppo di prodotti venduti al 31 dicembre Anno 213 ANNI FORME DI VENDITA GRUPPI DI PRODOTTI Imprese Valori assoluti Per 1. abitanti Valori assoluti Addetti Per 1. abitanti Per impresa , ,69 3, , ,72 3, , ,83 3, , ,55 3, PER FORMA DI VENDITA E GRUPPO DI PRODOTTI Imprese non specializzate a prevalenza alimentare (a) , ,8 9,62 Imprese non specializzate a prevalenza non alimentare (a) 3.915,6 43.5,71 11, Imprese specializzate (b) , ,19 2,63 Alimentari e bevande , ,52 2,5 Prodotti farmaceutici 2.532, ,5 4,44 Abbigliamento e pellicceria , ,53 3, Calzature, articoli di cuoio e da viaggio 16.86, ,89 3,36 Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa , ,35 2,84 Elettrodomestici, radio, tv e registratori 6.746, ,47 4,27 Dotazioni per l informatica, la telefonia e le telecomunicazioni 9.48, ,42 2,71 Foto-ottica, pellicole, supporti magnetici audio-video, strumenti musicali (c) , ,51 2,65 Generi casalinghi durevoli e non durevoli , ,57 2,8 Utensileria per la casa e ferramenta 23.2, ,13 3, Prodotti di profumeria e cura della persona , ,7 3,58 Cartoleria, libri, giornali e riviste , ,85 1,76 Giochi, giocattoli, articoli per sport e campeggio , ,73 3,25 Altri prodotti , ,2 1,93 COMMERCIO AL DETTAGLIO IN SEDE FISSA , ,99 3,4 Fonte: Istat, Elaborazione dati sulle caratteristiche delle imprese commerciali al dettaglio (E) (a) Le imprese sono rilevate sulla base dell attività economica prevalente secondo la classificazione Ateco 27. (b) La classificazione per gruppi di prodotti è interna e si riferisce a quella adottata nell ambito della rilevazione sulle vendite al dettaglio. (c) Con l introduzione della nuova base di riferimento, i gruppi di prodotti Foto-ottica e pellicole e Supporti magnetici audio-video e strumenti musicali sono stati accorpati. Tavola 22.3 Imprese commerciali all ingrosso e relativi addetti per gruppo di attività economica al 31 dicembre Anno 213 ANNI GRUPPI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Imprese (a) Valori assoluti Per 1. abitanti Valori assoluti Addetti Per 1. abitanti Per impresa , ,8 2, , ,57 2, , ,86 2, , ,63 2, PER GRUPPO DI ATTIVITÀ ECONOMICA Intermediari del commercio , ,28 1,22 Materie prime agricole e animali vivi 9.837, ,48 2,99 Prodotti alimentari, bevande e tabacco , ,5 5,53 Beni di consumo finale , ,25 4,73 Apparecchiature Ict 13.61, ,9 4,19 Altri macchinari, attrezzature e forniture 21.34, ,64 4,68 Commercio all ingrosso specializzato di altri prodotti , ,62 5,1 Commercio all ingrosso non specializzato 9.873, ,7 4,34 Commercio all ingrosso , ,93 2,89 Fonte: Istat, Elaborazione dati sulle caratteristiche delle imprese del commercio all ingrosso (E) (a) Le imprese sono rilevate sulla base dell attività economica prevalente. 22 COMMERCIO INTERNO 715

12 Tavola 22.4 Supermercati, grandi magazzini, ipermercati e relativi addetti per regione al 1 gennaio Anno 214 ANNI REGIONI Valori assoluti Supermercati Grandi magazzini Ipermercati Addetti Addetti per esercizio Valori assoluti Addetti Addetti per esercizio Valori assoluti Addetti Addetti per esercizio , , , , , , , , , , , , PER REGIONE Piemonte , , , Valle d Aosta/Vallée d Aoste , , , Liguria , , ,6 Lombardia , , ,6 Trentino-Alto Adige/Südtirol , , ,1 Bolzano/Bozen , , Trento , , ,1 Veneto , , ,3 Friuli-Venezia Giulia , , ,7 Emilia-Romagna , , ,1 Toscana , , ,4 Umbria , , ,7 Marche , , ,6 Lazio , , ,4 Abruzzo , , ,3 Molise , , ,2 Campania , , ,9 Puglia , , ,4 Basilicata , , , Calabria , , ,3 Sicilia , , ,1 Sardegna , , ,8 Nord-ovest , , ,2 Nord-est , , ,9 Centro , , ,4 Sud , , ,2 Isole , , ,4 ITALIA , , ,4 Fonte: Ministero dello sviluppo economico. Osservatorio nazionale del commercio 716 ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 215

13 Tavola 22.5 Indici del valore delle vendite delle imprese commerciali al dettaglio per forma di vendita e gruppo di prodotti. Base 21=1 (a) Anni FORME DI VENDITA GRUPPI DI PRODOTTI Indici Variazioni percentuali / /213 FORME DI VENDITA Grande distribuzione 1,1 99,1 98,7-1, -,4 Alimentare 12,5 12,1 11,6 -,4 -,5 Non alimentare 97 95,2 94,9-1,9 -,3 Imprese tradizionali di piccola superficie 95,4 92,6 9,9,9-1,8 Alimentare 96,3 93,4 91, -3,,6 Non alimentare 95,2 92,4 9,9,9-1,6 GRUPPI DI PRODOTTI Alimentari e bevande 1,7 99,6 98,5-1,1-1,1 Prodotti farmaceutici 95,7 93,4 92,3,4-1,2 Abbigliamento e pellicceria 94,9 92,3 91,4,7-1, Calzature, articoli di cuoio e da viaggio 95,1 92,2 92,1-3, -,1 Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa 94,5 91,5 9,5-3,2-1,1 Elettrodomestici, radio, tv e registratori 93,4 9,5 89,4-3,1-1,2 Dotazioni per l informatica, la telefonia e le telecomunicazioni 93,4 92, 89,5-1,5,7 Foto-ottica, pellicole, supporti magnetici audio-video, strumenti musicali (b) 88,3 85,1 84,1-3,6-1,2 Generi casalinghi durevoli e non durevoli 94,8 92,4 91,1,5-1,4 Utensileria per la casa e ferramenta 98,1 96,3 95,5-1,8 -,8 Prodotti di profumeria e cura della persona 1, 98,9 98,1-1,1 -,8 Cartoleria, libri, giornali e riviste 94,2 9,3 87,8-4,1,8 Giochi, giocattoli, articoli per sport e campeggio 1, 97,1 97,,9 -,1 Altri prodotti 97,5 94,8 92,6,8,3 Totale 97,5 95,5 94,4,1-1,2 Fonte: Istat, Rilevazione mensile delle vendite al dettaglio (R) (a) Le imprese sono rilevate sulla base dell attività economica prevalente secondo la classificazione Ateco 27. (b) Con l introduzione della nuova base di riferimento, i gruppi di prodotti Foto-ottica e pellicole e Supporti magnetici audio-video e strumenti musicali sono stati accorpati. 22 COMMERCIO INTERNO 717

14 Tavola 22.6 Indici del fatturato delle imprese del commercio all ingrosso per gruppo di attività economica e della manutenzione e riparazione di autoveicoli. Base 21=1 Anno 214 ANNI TRIMESTRI Intermediari del commercio Materie prime agricole e animali vivi Prodotti alimentari, bevande e tabacco Beni di consumo finale Commercio all ingrosso Apparecchiature Ict Altri macchinari, attrezzature e forniture Commercio all ingrosso specializzato di altri prodotti Commercio all ingrosso non specializzato Totale Manutenzione e riparazione di autoveicoli 21 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, ,1 11,7 14, 98,3 96,1 16,1 16,6 13,1 13,6 99, ,1 114,2 13,8 92,1 89,4 96,7 1,3 99,7 98,9 96, ,2 114, 14,3 9,9 88,2 94,5 94,5 99,7 96,2 92,9 ANNO 214 INDICI I trimestre 88,1 19,9 93,2 91,3 98,3 95,1 92,6 94,7 93,3 86,5 II trimestre 96,9 16,8 16,9 92,9 94,8 99,7 95,1 17,4 98,2 93, III trimestre 92,9 12,3 17,6 88, 8,8 9,6 9,9 1,4 94, 85,2 IV trimestre 1, 12,1 16,2 94,5 98,4 13, 98,7 11,1 1,4 98, ,5 19,8 13,5 91,7 93,1 97,1 94,3 1,9 96,5 9,7 VARIAZIONI PERCENTUALI RISPETTO ALL ANNO PRECEDENTE I trimestre -,9 1,,2 1,7 3, 1, 1,4 2,,8 -,7 II trimestre 1,4-6,8 -,9,8 6, 3,1-3,3 4 -,8,4 III trimestre,5-3,2-1,1,9 5,8 3,1,5,1-3,6 IV trimestre -,8-5,4 1,3 7,4 3,9 1,3-1,7 1,, ,7-3,7 -,8,9 5,6 2,8 -,2 1,2,3,4 Fonte: Istat, Rilevazione trimestrale del fatturato sul servizi (R) 718 ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 215

15 Tavola 22.7 Indici del valore delle vendite al dettaglio esclusi i carburanti di 27 paesi dell Unione europea. Base 21=1 (a) Anno 214, variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente ANNI MESI Italia (b) Austria Belgio Bulgaria Cipro Croazia (c) Danimarca Estonia Finlandia 211/21 1,9 2,5 3,4 5,8 -,9 2,5,1 1,8 5, 212/211,1 1,8 3,3 8,5-7,2 -,2,2 1, 4,2 213/212-1,9 1,4,9 4, -6,5 2,6-1,6 3,1, 214/213 -,2 1,1,4 2,4,2-1,2,2 7,2-1, 214/213 - PER MESE Gennaio,,8,6 6,5-4,8, -,3 1,,2 Febbraio -,8 2,4, 6,8-4,5,1 -,1 5,4-1,1 Marzo -3,6-1,9 -,7 2,7 5,3,7-1,8 7,4-1,3 Aprile 2,7 4,7 3,1 -,1 5,1 1,4 1,6 9,6 2,4 Maggio,5 1,7 2,1,1 1,5-3,6 1,2 3,7,7 Giugno -1,,8-1,6,4 5,7-1,9-1,9 8,9-1,2 Luglio,,6-1,1 3,5 2,5-4, -,1 6,7 -,6 Agosto -1,6 -,9,4 3, -1,1-3,9 -,2 5,2,6 Settembre,7 3,5,3 3,7 1,4 2,8 -,3 8,7,1 Ottobre,3 2,8 2,7 1,9-1,6,3 2,3 6,5,7 Novembre -,3-3,1-4,2 -,8 -,5 -,3,4 7,3-4,8 Dicembre,6 2,4 1,9 3, -4,9 1,9 1,3 6,5-1,3 ANNI MESI Francia Germania Grecia Lettonia Lituania Lussemburgo Malta Paesi Bassi Polonia 211/21 3,8 2,7-7,2 8,2 12,3 23,3 5,2,7 3,6 212/211 1,7 2, -11,1 9,1 6,7 23,3 3,2-1,5 1,8 213/212 -,1 1,4-8,4 3,2 4,8 14,5 1,3-3, 4,2 214/213 -,9 1,9-1,3 3,1 5,7 9,1 1,4,6,1 214/213 - PER MESE Gennaio -1, 2,1-4,2 1,8 6,3 14,3 1,1 1,2,2 Febbraio -1,1 3,4-3,3,4 5,1 16,8,5,4,9 Marzo -1,9,3-5, 3,8 3,6 13,2-5,6-1,9,2 Aprile,3 4,2-1,4 9,7 11, 14,4 5,3 3,3 5,7 Maggio,5 2,5,2 1,4 4,4 16,,8,9 -,1 Giugno,1,3 -,8 2,5 4,7 15,8 4,5, -1,2 Luglio,2 1,5 3,7 3,7 6,7 6,5 -,5,6 -,6 Agosto, -,6 -,9 1,9 3,9 3,7,3 -,4,5 Settembre -,4 3,3 1,6 3,6 5,2 5,5,6 -,3-1, Ottobre -1,1 2,6 -,5 4,6 5,2 1,3,6 2,3,7 Novembre -3,6-1,6,7 3,3 4,7 -,6 6,1 -,5 -,7 Dicembre,8 4,9-1,3 1, 6,7 8,9 8, 2,7 2, ANNI MESI Portogallo Regno Unito Repubblica Ceca Romania Slovacchia Slovenia Spagna Svezia Ungheria 211/21-5,8 3,3 2,5 5,8 1,3 5,5,4 1,1 5,7 212/211-5,5 2,3,1 8,1 2,4 2,9-4,8 2,3 4,4 213/212,1 2,5 -,5 1,7 1,8, -3,6 1,5 3,2 214/213-1,5 3,1 3,3 7,7 3,4 -,6,4 1,8 5, 214/213 - PER MESE Gennaio,1 5, 3,2 5, 3,3-1,4,3 1,7 6,4 Febbraio -1, 3,5 4,3 7,8 4,, -,3,8 6,6 Marzo -3,8 2,7 1,8 13,3 5,7-1,,4 -,1 5,8 Aprile -,1 7,2 5,5 5,8 5,4 3,1,5 6,6 8,1 Maggio -1,2 2,9 1,1 11, 1,6,5 1,2,3 4,9 Giugno, 3,4 5,3 11,1 2,1,5, 2,3 5, Luglio -1,8 1,6 2,8 6,9 2,5 2,9 -,7,7 3,3 Agosto -1,5 2,2 1,8 5,5,8-1,9-1,7 1,2 2,1 Settembre -,1,8 4, 6,8 2,6 3,7 2,3 2, 4,7 Ottobre -,7 2,9 5,8 6,1 6,2-1,1 1,4 3,2 5,4 Novembre -3,4 4,5 -,1 7,4 2,3-1,6 -,8,4 4,4 Dicembre -1,4 2, 4,4 6,7 4,2,1 2,9 2,9 3,9 Fonte: Eurostat; per l Italia, Istat, Rilevazione mensile delle vendite al dettaglio (R) (a) Le variazioni sono state calcolate a partire da indici a prezzi correnti. Il dato dell Irlanda non è presente. (b) Le variazioni pubblicate dall Eurostat non coincidono con quelle diffuse a livello nazionale. Queste ultime sono calcolate a partire da indici che tengono conto, oltre che dell attività economica prevalente, anche delle vendite per tipologia di prodotto. (c) Il 1 luglio 213 la Croazia è diventata il 28 paese membro dell Unione europea. 22 COMMERCIO INTERNO 719

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