SERVIZI DOMOTICI, BROADBAND E BROADCAST COME PROGETTARE LO SMART BUILDING

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SERVIZI DOMOTICI, BROADBAND E BROADCAST COME PROGETTARE LO SMART BUILDING"

Transcript

1 - Produzione - Installazione e Impianti INSTALLAZIONE IMPIANTI SERVIZI DOMOTICI, BROADBAND E BROADCAST COME PROGETTARE LO SMART BUILDING Un Caloroso Benvenuto Da: ALBERTO ZANELLATI Coordinatore Nazionale CNA Impianti Televisivi - elettronici

2 N O R M A I T A L I A N A C E I Guida CEI Data Pubblicazione Titolo Disposizioni per l'infrastrutturazione degli edifici con impianti di comunicazione elettronica - Linee guida per l'applicazione della Legge 11 novembre 2014, n. 164 Title Buildings infrastructure provisioning for electronic commnunications equipments Sommario Con questo documento, il CEI intende fornire ai progettisti e agli operatori edili, nonché agli installatori di comunicazione elettronica negli edifici, uno strumento semplificato per favorire l'applicazione del DPR 380/01, articolo 135-bis, come modificato dalla Legge 164/2014 di conversione del D.L. 133/2014, art. 6-ter, dove vengono indicate le Guide CEI 306-2, CEI /1, CEI /2, CEI /3 come riferimento tecnico. Il presente documento riguarda la realizzazione, negli edifici, di una infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all'edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica nonché dei punti di accesso all'edificio. Si evidenzia come la predisposizione di adeguati spazi installativi e di accessi agli edifici debbano considerarsi come indispensabili per garantire la realizzazione a regola d'arte degli impianti di comunicazione elettronica. Si evidenzia che il documento costituisce, in aderenza al dettato normativo sopra richiamato, il riferimento tecnico per la progettazione di spazi installativi e predisposizioni della fibra ottica, idonei a garantire la realizzazione di reti di comunicazione elettronica (considerate nella accezione definita nel D.Lgs. 259/03, art. 1, comma 1, lettera dd ), aventi caratteristiche tali da assicurare: a) la riduzione dei costi di installazione e di manutenzione degli impianti; b) un elevato livello di adattabilità, flessibilità, affidabilità nel tempo delle infrastrutture, tenendo conto delle mutevoli esigenze, sia tecniche, sia dell'utenza, e della protezione dell'investimento. G U I D A CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO - Milano Riproduzione vietata T u t ti i d i r i t ti sono r i serv ati. N e s s una par t e d e l pr esente D o cum ento può esser e r i pr odotta, messa i n r e te o di ff usa con un mez z o q u al si asi sen z a il c onsenso scr i tto del C E I. C oncessione per utent e si ng ol o. Le N o r m e C E I sono r e v i s i onate, q u an do necessar i o, con l a pubbl i c az i o ne si a di nuov e edi z i oni si a di v a r i anti. È i m por t ante per t anto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell ultima edizione o variante.

3 DATI IDENTIFICATIVI CEI Norma italiana Classificazione CEI CEI Edizione COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI Nazionali Europei Internazionali Legislativi Legenda INFORMAZIONI EDITORIALI Pubblicazione Stato Edizione Data validità Ambito validità Fascicolo Ed. Prec. Fasc. Comitato Tecnico Guida In vigore Nazionale Nessuna CT 306-Interconnessione di apparecchiature di telecomunicazione (ex SC 303L) Approvata da Presidente del CEI In data In data Sottoposta a Inchiesta pubblica come Progetto C Chiusura in data ICS 2

4 INDICE Introduzione...4 Definizioni e Acronimi Definizioni... 5 Acronimi... 7 Infrastruttura fisica multiservizio passiva di edificio...7 Spazi installativi Spazi installativi in edifici multi-unità immobiliari...13 Spazi installativi in edifici a singola unità immobiliare Spazi installativi interni alle unità immobiliari Topologia...22 Quadro Distributore dei Segnali di Appartamento (QDSA)...23 Infrastruttura orizzontale di accesso e interna all unità immobiliare Predisposizione dell impianto in fibra ottica Topologia...25 Centro Servizi Ottico di Edificio (CSOE)...26 Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento (STOA)...30 Requisiti del cablaggio ottico Dichiarazione di conformità alla Regola dell arte

5 DISPOSIZIONI PER L'INFRASTRUTTURAZIONE DEGLI EDIFICI CON IMPIANTI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA linee guida per l applicazione del dpr 380/01, art. 135-bis, come modificato dalla legge 11 novembre 2014, n Introduzione Con questo documento, il CEI intende fornire a progettisti e operatori edili, nonché a installatori di comunicazione elettronica negli edifici, uno strumento semplificato per favorire l applicazione del DPR 380/01, articolo 135-bis, come modificato dalla legge 164/2014 di conversione del D.L. 133/2014, art. 6-ter, dove vengono indicate le Guide CEI 306-2, CEI /1, CEI /2, CEI /3 come riferimento tecnico. Il presente documento riguarda la realizzazione, negli edifici, di una infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all'edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica, nonché dei punti di accesso all edificio. Si evidenzia come la predisposizione di adeguati spazi installativi e di accessi agli edifici debbano considerarsi come indispensabili per garantire la realizzazione a regola d arte degli impianti di comunicazione elettronica. La realizzazione deve avvenire a prescindere dalle caratteristiche del territorio, dalla tipologia (classe) dell edificio e dalla eventuale mancata disponibilità di servizi su fibra ottica offerti dagli operatori. Si evidenzia che il documento costituisce, in aderenza al dettato normativo sopra richiamato, il riferimento tecnico per la progettazione di spazi installativi e predisposizioni della fibra ottica, idonei a garantire la realizzazione di reti di comunicazione elettronica (considerate nella accezione definita nel D.Lgs. 259/03, art.1, comma 1, lettera dd ) (1), aventi caratteristiche tali da assicurare: a) la riduzione dei costi di installazione e di manutenzione degli impianti b) un elevato livello di adattabilità, flessibilità, affidabilità nel tempo delle infrastrutture, tenendo conto delle mutevoli esigenze, sia tecniche, sia dell utenza, e della protezione dell investimento In tal modo potranno essere garantiti i diritti inderogabili di libertà delle persone nell uso dei mezzi di comunicazione elettronica (cfr. Codice delle Comunicazioni Elettroniche: D.Lgs. 259/03, Art.3, comma 1). Sono inoltre rispettate le prescrizioni e/o i principi presenti nei seguenti documenti: Direttiva Europea: DIR/2014/61/EU (2) Legge 166/2002, art. 40 (3) DM (4) (1) «reti di comunicazione elettronica: i sistemi di trasmissione e, se del caso, le apparecchiature di commutazione o di instradamento e altre risorse, inclusi gli elementi di rete non attivi, che consentono di trasmettere segnali via cavo, via radio, a mezzo di fibre ottiche o con altri mezzi elettromagnetici, comprese le reti satellitari, le reti terrestri mobili e fisse (a commutazione di circuito e a commutazione di pacchetto, compresa Internet), le reti utilizzate per la diffusione circolare dei programmi sonori e televisivi, i sistemi per il trasporto della corrente elettrica, nella misura in cui siano utili zzati per trasmettere i segnali, le reti televisive via cavo, indipendentemente dal tipo di informazione trasportato;» (2) La Direttiva chiede agli stati membri: misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità. (3) La Legge 166/2002, all Art. 40 prescrive, nelle nuove costruzioni civili a sviluppo verticale, per abilitare il passaggio di cavi di telecomunicazioni e di altre infrastrutture digitali, di predisporre idonei cavedi multiservizi o, comunque, cavidotti di adeguate dimensioni per rendere agevoli i collegamenti delle singole unità immobiliari (4) Il Decreto definisce le regole tecniche relative agli impianti condominiali centralizzati d antenna riceventi del servizio di radiodiffusione, cioè uno degli impianti di comunicazione elettronica. 4

6 Il presente documento tratta esclusivamente gli aspetti relativi agli impianti di comunicazione elettronica posti al servizio degli edifici, a partire dal punto di consegna della fornitura. (si veda art.1, comma 1, DM 37/08). Sono esclusi dal presente documento: le infrastrutture e gli impianti elettrici, per i quali il riferimento Normativo è costituito dalla Norma CEI 64-8 (Impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione) e Guide correlate le infrastrutture e gli impianti per l Automazione integrata dei servizi di edificio (Domotica), per i quali il riferimento Normativo è costituito dalle Norme della serie CEI EN (Sistemi BUS per edifici) e Guide correlate le infrastrutture fisiche per gli impianti di comunicazione elettronica non pertinenti all edificio. 2 Definizioni e Acronimi Nel documento sono state utilizzate le seguenti definizioni ed acronimi. 2.1 Definizioni antenna ricevente dispositivo atto a trasformare il campo elettromagnetico di un'onda radio che si propaga nello spazio (radiodiffusione terrestre e satellitare) in un segnale RF (tensione e corrente) da applicare al ricevitore direttamente oppure mediante un impianto centralizzato d'antenna appartamento abitazione o unità immobiliare di più vani all'interno di un edificio bidirezionalità della infrastruttura caratteristica degli spazi installativi costituenti la infrastruttura fisica multiservizio, assicura la duplicità di accesso sia all'edificio, sia alle singole U.I. Tale caratteristica consente di utilizzare senza discriminazioni tutti i segnali provenienti sia dal sottosuolo, sia dalle antenne bidirezionalità dei servizi caratteristica dei servizi di comunicazione elettronica (tipicamente Broadband) che consente lo scambio di informazioni con il fornitore di servizi, attraverso un canale di ritorno, generalmente sullo stesso mezzo trasmissivo costituito da cavo in rame, fibra ottica o canale a radiofrequenza bussole ottiche supporto necessario per garantire l'allineamento preciso fra le ferule di due connettori (tipicamente per realizzare la connessione) edificio complesso multi-unità immobiliare, a prevalente destinazione abitativa, costituito sia dal palazzo/condominio, caratterizzato dalle unità immobiliari (appartamenti, uffici, o negozi) distribuite verticalmente su più piani, sia dall insieme di singole unità residenziali, tipicamente villini/case a schiera con ingressi distinti, distribuite orizzontalmente home networking rete di connettività (su cavi in rame, su fibre ottiche e via radio) all interno dell appartamento o Unità Immobiliare 5

7 2.1.8 impianto centralizzato d'antenna un impianto condominiale, dotato dei componenti e delle apparecchiature impiantistiche necessarie alla ricezione (mediante antenne riceventi) dei segnali del servizio di radiodiffusione sonora, televisiva e dati associati ed alla loro distribuzione ai ricevitori con appropriati mezzi trasmissivi modem dispositivo attivo per la ricetrasmissione di segnali, con funzionalità logiche di modulazione/demodulazione (analogica o numerica) in trasmissioni analogiche e digitali modulo di gestione modulo/scheda utilizzato per alloggiare le fibre giuntate e le loro relative scorte, garantendo la corretta gestione delle fibre (raggi di curvatura controllati). Può alloggiare anche diramatori ottici passivi (splitter ottici) Optical Network Termination (ONT) terminazione attiva e di conversione ottico/elettrico della rete in fibra ottica pannello di interconnessione pannello che permette l'alloggiamento delle bussole ottiche per la realizzazione delle diverse connessioni ottiche Quadro Distributore dei Segnali di Appartamento (QDSA) quadro contenente le apparecchiature attive ed i permutatori annessi per realizzare il centrostella. Equivalente al distributore di appartamento definito nella CEI EN router (instradatore) dispositivo elettronico che, in una rete informatica a commutazione di pacchetto, si occupa di instradare i dati, suddivisi in pacchetti, fra reti diverse segnali provenienti dal sottosuolo: segnali elettrici/ottici distribuiti su cavi (tipicamente cavi in rame e/o fibra ottica), da operatori pubblici segnali via radio segnali elettromagnetici (campo elettrico e magnetico) a radiofrequenza del servizio di radiodiffusione sonora, televisiva e dati associati, diffusi nello spazio (radiodiffusione terrestre e satellitare) servizi di comunicazione TV, telefonia, dati. Nella Guida CEI sono dettagliate le caratteristiche di tali servizi switch dispositivo di rete che agisce sull'indirizzamento e sull'instradamento all'interno delle reti selezionando i dati ricevuti e dirigendoli verso il dispositivo corretto. L'instradamento avviene per mezzo di una corrispondenza univoca porta-indirizzo 6

8 terminazione di rete TLC elemento della rete di accesso che realizza la connessione tra le infrastrutture appartenenti all operatore della rete di accesso e l impianto di distribuzione dell edificio. La terminazione di rete può essere passiva o attiva. Il mezzo trasmissivo può essere rame o fibra ottica. Quando è in fibra ottica la terminazione si trova all interno del ROE. (Corrisponde alla «Building Entrance Facility») terminazione ottica struttura/modulo in cui viene terminato, mediante bussole ottiche, il cablaggio in fibra ottica (sia lato CSOE, sia lato QDSA) unità Immobiliare smbiente abitativo costituito da uno o più vani e uno o più locali accessori (corridoi, bagni, sgabuzzini). L unità immobiliare può essere un appartamento, una casa singola, a schiera. Tale definizione si intende applicabile anche a uffici/negozi inseriti nell edificio 2.2 CEI CSOE DVB-S DVB-T FTTx NAS QDSA ROE STB STOA TLC TV U.I. Acronimi Comitato Elettrotecnico Italiano Centro Servizi Ottico di Edificio Digital Video Broadcasting-Satellite Digital Video Broadcasting-Terrestrial Fiber To The x (x= cabinet, home, antenna, ecc.) Network Attached Storage Quadro Distributore Segnali di Appartamento, detto anche Centro Stella Ripartitore Ottico di Edificio (identificabile anche come BEF: Building Facility secondo la CEI EN 50173) Set-Top Box Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento Telecomunicazione Televisione Unità Immobiliare Entrance 3 Infrastruttura fisica multiservizio passiva di edificio Per ottenere i migliori risultati nella realizzazione di una infrastruttura fisica multiservizio passiva, è raccomandabile che il progetto dell edificio venga realizzato considerando contestualmente gli spazi fisici in cui tale infrastruttura verrà installata. Con il termine infrastruttura multiservizio citato dal DPR 380/01 si intende, in base a quanto prevede il nuovo articolo 135-bis del DPR 380/01: adeguati spazi installativi idonei ad accogliere le diverse tipologie di impianti di comunicazione elettronica che gli utenti sceglieranno di fare installare (es.: impianto d antenna centralizzato terrestre e satellitare, impianto telefonico, impianto dati a banda larga e/o ultralarga FTTH, ecc.) impianto di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica, predisposizione passiva in fibra, idonea a rendere disponibili in ciascuna unità immobiliare i servizi ad alta velocità offerti dai diversi operatori. 7

9 Gli spazi installativi considerati sono destinati ad accogliere, senza discriminazioni, i diversi mezzi trasmissivi utilizzabili per la realizzazione di impianti di comunicazione elettronica (cfr. DM , art. 4, comma 3). La descrizione ed i requisiti di tali spazi sono contenuti nei capitoli 4 e 5. Relativamente all impianto di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica, questo documento esamina con maggiori dettagli (capitolo 6) le caratteristiche degli elementi costituenti già descritte nella Guida 306-2: un Centro Servizi Ottico di Edificio (CSOE), che rappresenta il punto di accesso all infrastruttura da parte delle reti dei vari operatori dei servizi ed è l interfaccia di collegamento con le singole unità immobiliari un cablaggio in fibra ottica tra il CSOE e le singole unità immobiliari e tra CSOE e il vano tecnico che ospita il terminale di testa dell impianto di ricezione televisivo, alla sommità dell edificio una terminazione ottica all interno dell unità immobiliare, che potrà essere inserita in un Quadro Distributore dei Segnali di Appartamento (QDSA), detto anche Centro Stella Le figure e gli esempi utilizzati in questo documento, ancorché diversi da quelli presenti nelle Guide, sono complementari e di approfondimento a quanto riportato nelle Guide stesse. Nel seguito del documento, per edificio s intende, secondo le caratteristiche dimensionali e costruttive, un complesso multi-unità immobiliare, costituito: sia dal palazzo/condominio, caratterizzato dalle unità immobiliari (appartamenti, uffici, o negozi) distribuite verticalmente su più piani (Fig. 1) sia dall insieme di singole unità residenziali, tipicamente villini/case a schiera con ingressi distinti, distribuite orizzontalmente (Fig. 2). 8

10 Figura 1 Esempio schematico di predisposizione di un infrastruttura multiservizio in edifici multi-unità immobiliari a distribuzione verticale (spazi installativi e fibra ottica) 9

11 (a) (b) 10

12 (c) Figura 2 Esempi di schemi logici di predisposizione dell infrastruttura multiservizio (spazi installativi e fibra ottica) in edifici multi-unità immobiliari a distribuzione orizzontale. I locali tecnici per i servizi radiotelevisivi (TV) possono essere separati (Fig. 2a), unificati (Fig. 2b) o indipendenti con la ricezione dei segnali effettuata separatamente in ogni edificio (Fig. 2c). Deve essere comunque assicurato il percorso più breve dal terminale di testa alla postazione per le antenne mediante opportune tubazioni 11

13 Le caratteristiche fondamentali che una infrastruttura fisica multiservizio passiva di edificio deve avere, sono: semplicità di accesso per gli interventi di installazione/manutenzione/integrazione/modifica del sistema di cablaggio e degli eventuali apparati attivi assenza assoluta di condizioni di servitù che ne limitino gli accessi e/o l utilizzo per le esigenze delle diverse utenze distinzione ben definita tra il punto di accesso per gli operatori che offrono i servizi di comunicazione elettronica e quello per gli operatori che installano, gestiscono ed eseguono manutenzione dell impianto di edificio adeguata protezione da potenziali manomissioni e/o atti vandalici duplicità di accesso ( bidirezionalità dell infrastruttura) per consentire la fruizione dei servizi provenienti sia dal sottosuolo, sia via radio (diffusione televisiva terrestre e/o satellite). Gli interventi sugli edifici devono essere eseguiti in modo da: non pregiudicare le prestazioni energetiche (isolamento termico e/o acustico) dell edificio, sia nella zona del tetto predisposta per le antenne, sia nella zona alla base dell edificio per gli accessi dal suolo pubblico collocare in modo semplice e funzionale gli elementi contenitori e gli apparati d interfacciamento in modo da minimizzare i tempi di intervento e di manutenzione collocare i componenti che costituiscono le varie parti dell impianto in modo da garantire ed assicurare un efficace collegamento e minimizzare i rischi di danneggiamento o manomissione sia intenzionale sia accidentale fornire la documentazione a corredo della infrastruttura, che deve essere di facile reperibilità, in modo da permettere al manutentore condominiale o all operatore di servizi di comunicazione elettronica di poter operare nella più ampia autonomia assicurare il godimento del diritto di antenna, salvaguardando contemporaneamente la tutela paesaggistica ed il decoro degli edifici (evitando il ricorso a soluzioni impiantistiche determinanti tetti affollati da antenne singole e/o parabole sui balconi o facciate degli edifici, ecc.). 4 Spazi installativi Gli spazi installativi costituiscono la condizione preliminare, nonché fondamentale, per la realizzazione di impianti tecnologici a regola d arte e contemporaneamente per consentire, se progettati in modo avveduto, di rispettare alcune caratteristiche specifiche della struttura edile che concorrono a determinare la classe energetica dell edificio. Questo capitolo fornisce le caratteristiche (numero, disposizione, lunghezza, sezione, dimensione minima) che devono avere sia gli spazi installativi necessari (cavidotti, vani, cavedi) per una corretta ed agevole installazione degli impianti di comunicazione, sia i tubi di collegamento. Tali spazi installativi hanno lo scopo di alloggiare sia i cablaggi, sia le apparecchiature attive o le terminazioni della rete in rame e della rete ottica, necessari per la distribuzione dei segnali (TLC e TV), e devono consentire la protezione degli stessi e la loro connessione. Particolarmente importante è la protezione dei collegamenti in fibra ottica, oltre che la possibilità di accesso ed operatività al CSOE (vedi par. 6.2). In caso di edifici con multi-unità immobiliari a distribuzione verticale o orizzontale si richiede che tutti gli spazi installativi (comunitari) siano posizionati all interno di parti comuni ed accessibili, evitando di determinare condizioni di servitù; per non ledere i diritti di proprietà ed incorrere in possibili disservizi. 12

14 4.1 Spazi installativi in edifici multi-unità immobiliari Per gli edifici a distribuzione verticale, le infrastrutture fisiche per il contenimento del cablaggio possono essere progettate in base alla tipologia edilizia e alle combinazioni scala/edificio, come illustrato in dettaglio nella Guida CEI 64/ Tali infrastrutture consistono nei montanti principali tra i piani, nelle tratte di piano tra montante e unità immobiliari e nei locali tecnici (sotterranei oppure al piano terra), da cui si dipartono i montanti per raggiungere il vano alla sommità dell edificio, dedicato agli apparati (contenuti nel terminale di testa) per la gestione dei segnali ricevuti dalle antenne. Per gli edifici che hanno una distribuzione orizzontale, la topologia delle predisposizioni infrastrutturali sarà differente ed in accordo con quanto previsto dalla Guida CEI 64/ Punto di accesso all edificio per segnali provenienti dal sottosuolo Il punto di accesso è quello spazio atto all alloggiamento ed all interfacciamento dei due sistemi di distribuzione del segnale, quello proveniente dall esterno, derivante dagli operatori tipicamente di telecomunicazione (su mezzi trasmissivi in rame o in fibra ottica), e quello interno, che collega tutte le unità immobiliari e gli eventuali servizi condominiali. Il punto di accesso, dimensionato in funzione della tipologia e del numero delle unità immobiliari, può essere situato nelle parti condominiali, o all interno di un locale o in una porzione delle parti comuni stesse (si veda Fig. 3), oppure può trovarsi internamente o esternamente all edificio, all interno di un adeguato contenitore. In questo spazio o locale tecnico devono trovare posto i diversi dispositivi di terminazione, necessari per la distribuzione dei servizi (sia su mezzi trasmissivi in rame, sia su mezzi trasmissivi in fibra ottica, prevedendo che possono avere accesso all edificio più operatori), oltre che le infrastrutture di accesso, come prescritto nel par Nel caso di edifici a distribuzione verticale, tale spazio sarà tipicamente (ma non esclusivamente) da collocare in prossimità dei montanti, con le dimensioni indicate nella Guida CEI /1 e riportate nella Tab. 1. Tabella 1 Dimensioni degli spazi installativi (1) necessari per il punto di accesso all edificio per segnali provenienti dal sottosuolo (edifici a distribuzione verticale) Altezza (H) metri Larghezza (L) metri Profondità (P) In Fig. 3 sono indicate, in particolare, le dimensioni dello spazio che deve essere riservato ai sistemi in fibra ottica, dove dovranno essere ubicati i moduli ROE e CSOE, oltre che le relative infrastrutture di distribuzione (tubi e canalizzazioni) per il passaggio dei cavi provenienti dall interno (verso il CSOE) e dall esterno dell edificio (verso il ROE). Su tale superficie non dovranno inoltre essere installati altri dispositivi, impianti o arredi che non siano riconducibili alla finalità del sistema di distribuzione in fibra ottica, in quanto costituisce la predisposizione per future espansioni od aggiornamenti tecnologici. Nel suddetto locale tecnico o spazio installativo devono inoltre essere predisposti i tubi per le alimentazioni (rete elettrica) delle apparecchiature, che necessitino di presa a 230 V. metri > 2,7 1,8 1,0 H locale > 1,7 2,0 2,0 (1) spazio minimo per vano scala per edifici a sviluppo verticale con un numero uguale o inferiore a 32 Unità Immobiliari. Le dimensioni definite in tabella non sono applicabili al caso di contenitori 13

15 Figura 3 Rappresentazione schematica del punto di accesso all edificio per segnali provenienti dal sottosuolo in edifici a distribuzione verticale: sono evidenziate le dimensioni dello spazio installativo necessario per i sistemi in fibra ottica. Nel caso di edifici a distribuzione orizzontale, tale spazio installativo potrà essere all interno o all esterno e, nel caso in cui sia progettato un unico punto di ricezione dei segnali radiotelevisivi (TV) con traliccio per le antenne, accoglierà le apparecchiature sia per i segnali provenienti dal sottosuolo (TLC), sia per quelli via radio (TV). Nel caso in cui tali locali non siano unificati, il collegamento tra i due locali dovrà essere assicurato mediante le opportune tubazioni. La distanza del terminale di testa dalle antenne deve essere tenuta in conto e possibilmente minimizzata, in quanto determinante ai fini della funzionalità dell impianto che dovrà essere successivamente realizzato. Le caratteristiche del punto di accesso per le unità immobiliari distribuite orizzontalmente sono riportate nella Guida CEI /3 e riassunte nella Tab. 2, sia per i segnali provenienti dal sottosuolo sia per quelli via radio (si veda anche l esempio di Fig. 2). L ubicazione all interno dell edificio di tale locale tecnico dovrà essere valutata considerando il punto di collegamento tra l infrastruttura della parte pubblica e di quella privata (si veda par ). 14

16 Tabella 2 Punti di accesso all edificio, in caso di unità immobiliari a distribuzione orizzontale, per i segnali provenienti dal sottosuolo e per quelli via radio. Le dimensioni indicate si riferiscono all esempio di Fig. 7 e sono da definire in base alla superficie, al numero/tipologia degli immobili, caso per caso Descrizione Vano tecnico per i segnali (interno a ciascun edificio) Vano tecnico (1) per segnali provenienti da operatore telefonico Vano tecnico (2) per i segnali provenienti dalle antenne della radiodiffusione terrestre e satellitare Caratteristiche 1 m (L) x 0,6m (P) x 1m (H) 3 m (L) x 2,5 m (P) x 2,4 m (H) 3 m (L) x 2,5 m (P) x 2,4 m (H) (1) Il vano tecnico per i segnali provenienti da un operatore telefonico e destinato a contenere le apparecchiature telefoniche, se costruito in muratura, quando è posizionato sul confine di proprietà, potrebbe essere dotato di due porte: una lato strada, per agevolare gli interventi degli operatori pubblici, ed una interna alla proprietà, per gli interventi dell addetto alla manutenzione. Tale vano è condivisibile con quello per i segnali provenienti dalle antenne nel caso in cui vi siano le condizioni adatte. (2) Questo vano è da considerare presente solo nel caso in cui sia prevista una soluzione con un unico traliccio per l antenna centralizzata, dedicata a tutto il complesso di unità immobiliari distribuite Punto di accesso all edificio per segnali via radio Per la ricezione e distribuzione dei segnali provenienti da trasmettitori terrestri e satellitari, il punto di accesso (vedi Fig. 4) comporta il coinvolgimento di due strutture necessarie per l impianto vero e proprio: il sostegno della parte aerea (antenne) lo spazio installativo per gli apparati costituenti il terminale di testa, per l elaborazione dei segnali captati dalle antenne, al fine di renderli idonei alla distribuzione nella rete cablata in rame e/o in fibra ottica Relativamente alla parte aerea, è opportuno predisporre già dalla fase progettuale dell edificio (evitando in tal modo di pregiudicare la struttura del tetto, con conseguenze sia per le infiltrazioni da pioggia, sia per eventuali ponti termici), gli ancoraggi adatti a poter fissare i sostegni per il posizionamento delle antenne, anche alla luce del DM 22/01/2013. Se esistono le condizioni tecniche necessarie, le antenne paraboliche per la TV satellitare possono essere ancorate allo stesso sostegno destinato a reggere le antenne dell impianto per la TV terrestre. Nel caso in cui non fosse possibile o conveniente posizionare sullo stesso sostegno tutte le antenne (ad es. nel caso in cui risultasse un momento flettente dovuto all azione del vento sulle antenne maggiore di 1650 Nm (Newton per metro)), è opportuno prevedere gli spazi necessari per più sostegni, considerando anche le dimensioni e la destinazione d uso dell edificio. Il posizionamento delle antenne paraboliche può avvenire in qualsiasi punto (tetto, cortile, ecc.) avente la visibilità diretta (senza ostacoli, tenendo conto anche delle fronde di alberi e simili) dei satelliti geostazionari, nelle posizioni orbitali prescelte. Nella scelta della posizione (ad esempio, balcone) è necessario considerare eventuali limitazioni fissate dal regolamento comunale. Per il dimensionamento del sostegno e del palo si rimanda alle indicazioni della Guida CEI Guida per la scelta e l installazione dei sostegni d antenna per la ricezione televisiva. 15

17 Lo spazio installativo per il terminale di testa (rappresentato in Fig. 4 nel caso di edifici a distribuzione verticale) deve avere le seguenti caratteristiche: posizione accessibile, senza che vi siano servitù di passaggio o altri condizionamenti disponibilità di tubi idonei al transito dei cavi, dalle antenne (esterno) al locale o alla nicchia (interno) dove saranno posizionati gli apparati del terminale di testa. I tubi dovranno essere posati con criterio tale da rispettare le caratteristiche di isolamento (coibentazione) della copertura del tetto disponibilità di una linea elettrica dedicata per la fornitura di energia, derivante dal quadro energia dell edificio e protetta a monte con interruttore magnetotermico differenziale disponibilità di un collegamento di messa a terra, secondo le prescrizioni di legge (vedi Guida CEI 100-7). Figura 4 Rappresentazione schematica del punto di accesso all edificio per segnali via radio nel caso di installazioni condominiali Per edifici a distribuzione verticale, le dimensioni dello spazio per l armadio contenente gli apparati del terminale di testa, se le antenne sono sul tetto, variano in funzione delle dimensioni dell impianto e della complessità del sistema ricevente. In ogni caso, quando la complessità dell impianto non sia prevedibile, si raccomanda di predisporre nel sottotetto, se accessibile, oppure nella parte alta del vano scala all ultimo piano, lo spazio avente le dimensioni riportate in Tab. 3. Per edifici a distribuzione orizzontale occorre fare riferimento agli spazi indicati in Tab. 2. Tabella 3 Contenitore o nicchia per la distribuzione dei segnali radio per edifici a distribuzione verticale Contenitore o nicchia Lunghezza (L) cm Profondità (P) cm Altezza (H) cm Esempio Esempio 2 (per edifici con più di 12 U.I.)

18 4.1.3 Parti comuni dell'edificio Gli spazi installativi nelle parti comuni di un edificio devono essere dimensionati nel rispetto delle prescrizioni della Legge 166/2002, art. 40, dove recita: Nelle nuove costruzioni civili a sviluppo verticale devono essere parimenti previsti cavedi multiservizi o, comunque, cavidotti di adeguate dimensioni per rendere agevoli i collegamenti delle singole unità immobiliari. La progettazione degli spazi installativi deve considerare diversi aspetti, fra i quali, determinanti sono: la dimensione e la tipologia dell edificio il numero di unità immobiliari totali e divisi per piano la posizione geografica dell edificio per la ricezione dei segnali via radio la distanza dell edificio dal punto di allaccio con le infrastrutture della rete di comunicazione elettronica su suolo pubblico. Il punto di accesso all edificio è messo in comunicazione con la rete degli operatori di servizi di comunicazione elettronica all interno dell area lottizzata di pertinenza, mediante infrastrutture costituite da tubi in materiale plastico, interrati e intervallati da pozzetti prefabbricati affioranti dal terreno, in numero adeguato alla distanza da coprire. Per quanto riguarda i segnali provenienti dal sottosuolo, la distanza tra il locale tecnico e la parte pubblica, dove deve avvenire il collegamento, costituisce un fattore determinante per la scelta della soluzione da adottare: Tratto breve: collegamento diretto dal locale tecnico al pozzetto in suolo pubblico Tratto lungo o percorsi tortuosi: collegamento realizzato con uno o più pozzetti nel territorio privato, fino ad arrivare al pozzetto in suolo pubblico. Come indicato nella Guida CEI 306-2, la predisposizione di tali infrastrutture è opportuno che venga definita in stretta collaborazione con gli operatori dei servizi di comunicazione elettronica. È opportuno che il lottizzatore preveda nel progetto che il punto di consegna sia accessibile a più operatori. Nel caso di edifici a distribuzione verticale, per il dimensionamento delle infrastrutture sotterranee di accesso, occorre prevedere, da ogni singolo vano scala fino al punto di diramazione dalla dorsale in suolo pubblico, la predisposizione indicata in Tab. 4 ed in Fig. 5. Tabella 4 Infrastruttura di accesso all edificio (tubazioni e pozzetti) nel caso di unità immobiliari distribuite su più piani (condominio) Descrizione N.2 tubi corrugati per ogni vano scala (1 per la rete in rame e 1 per quella ottica), dal vano tecnico al pozzetto esterno all edificio Caratteristiche 63 mm N.1 pozzetto modulare all esterno dell edificio (1) 550 x 550 mm Eventuali pozzetti modulari (numero da definire in base a cambi significativi di direzione e rompitratta) Tubi di raccordo tra l area privata ed il suolo pubblico, per i cavi in rame (numero da definire in base ai cavi in rame da raccordare che soddisfano le esigenze di tutti gli edifici) 550 x 550 mm Ø 125 mm N.1 tubo di raccordo tra l area privata ed il suolo pubblico, per i cavi in fibra ottica Ø 125 mm (1) Tale pozzetto, nel caso di collegamento diretto su tratte brevi, potrebbe coincidere con il punto di consegna dell infrastruttura pubblica 17

19 Pozzetto 550x550 mm Pozzetto operatore/i TLC 2 tubi ø 63 mm tubi ø 125 mm AREA CONDOMINIALE Figura 5 Rappresentazione schematica delle infrastrutture di accesso all edificio a più piani. L area cerchiata è l area di proprietà condominiale. Nel caso di edifici distribuiti orizzontalmente, l infrastruttura esterna è in genere realizzata mediante cavidotti interrati, posizionati a lato dei viali carrabili o pedonali, che si sviluppano tra l ingresso dell area del complesso immobiliare e le singole unità immobiliari. In questi casi, l infrastruttura, potendo accogliere segnali provenienti sia dal sottosuolo, sia da antenne (terrestri e/o satellitari), può avere percorsi separati che vanno a convergere in un unica infrastruttura (si veda par. 8.7 della Guida CEI /3). Nel caso in cui siano previsti sistemi di ricezione via radio (terrestre e satellitare) individuali, e quindi installati in ogni porzione del tetto, l infrastruttura per i segnali dal sottosuolo sarà limitata alle esigenze per i cavi telefonici in rame e per quelli in fibra ottica. Le predisposizioni da realizzare in questo rappresentate negli esempi di Fig. 6 e Fig. 7. caso sono riportate nella Tab. 5 e sono 18

20 Tabella 5 Infrastruttura di accesso all edificio (tubazioni e pozzetti) nel caso di unità immobiliari distribuite orizzontalmente Descrizione Caratteristiche N.2 tubi corrugati di ingresso all unità immobiliare (1 per la rete in rame ed 1 63 mm per la fibra ottica) (1) N.1 pozzetto esterno per ogni unità immobiliare (2) 400x400 mm Pozzetti in corrispondenza dei cambi di direzione significativi del tracciato, dei punti di diramazione verso gli edifici e come rompi tratta N.2 tubi corrugati di distribuzione (anello interno al complesso) ogni 10 unità immobiliari (1 per la rete in rame ed 1 per la fibra ottica) 400x400 mm 125 mm N.1 pozzetto modulare in corrispondenza dello spazio tecnico (esterno) da 600 x 600 mm a 600x 1200 mm (3) Pozzetti modulari (n. da definire in base ai cambi significativi di direzione e rompi tratta. Tubi di raccordo tra l area privata (spazio tecnico per operatori di servizi) ed il suolo pubblico, per i cavi in rame (n. da definire in base ai cavi in rame da raccordare che soddisfano le esigenze di tutti gli edifici) N.1 tubo di raccordo tra l area privata (spazio tecnico operatori di servizi) ed il suolo pubblico, per i cavi in fibra ottica Tubo dal locale segnali (4) (base traliccio antenne) da 600 x 600 mm a 600x 1200 mm (3) Ø 125 mm Ø 125 mm Ø 125 mm (1) La dimensione dei tubi è soggetta a valutazioni in funzione della distanza e della presenza o meno di uno spazio tecnico all interno dell U.I.. Nel caso in cui il collegamento sia diretto al QDSA la dimensione dei tubi potrà essere di 40mm di diametro. (2) Nel caso in cui questo pozzetto sia all interno della singola proprietà dovrà essere previsto un tubo di raccordo, con il pozzetto esterno, di diametro pari a 63 mm. (3) Le dimensioni maggiori vanno considerate nel caso in cui il pozzetto venga utilizzato anche per i cavi coassiali. (4) Rif. Fig. 7. È consigliabile posizionare il vano tecnico, per le apparecchiature di segnale, nelle immediate vicinanze del locale tecnico per l energia. 19

21 Figura 6 Esempio d infrastrutture in caso di unità immobiliari distribuite orizzontalmente appartenenti ad un complesso immobiliare unico. Figura 7 Esempio di predisposizione infrastrutturale in caso di unità immobiliari distribuite orizzontalmente 20

22 4.1.4 Infrastrutture verticali (montanti) Le infrastrutture verticali sono costituite da tubi o cavidotti, adeguati ad assicurare, a tutte le unità immobiliari, gli accessi ai servizi di comunicazione elettronica. Tali condotti si sviluppano per tutta l altezza dell edificio, passando attraverso le scatole di derivazione posizionate nei vari piani, e consentono il transito dei diversi mezzi trasmissivi sia dal basso verso l alto, sia dall alto verso il basso. Il numero e la dimensione delle tubazioni (o cavidotti) sono da definire in funzione del numero di unità immobiliari da collegare e sono riportati in dettaglio nel capitolo 6 della Guida CEI /1 per le diverse tipologie di edificio (numero piani edificio/numero unità immobiliari per piano), dove sono anche indicate quelle che invece restano costanti. All interno della stessa guida sono riportate anche le indicazioni relative alle cassette per ogni montante, con le loro dimensioni minime utili. Nella Tab. 6 sono riportati alcuni esempi di dimensionamento di tubazioni e cassette, in relazione alle dimensioni dell edificio. Tali dimensioni sono orientative e non discriminanti nella scelta dei prodotti disponibili sul mercato. L indicazione di due scatole separate (per i segnali via radio e per quelli dal sottosuolo) e le relative dimensioni consigliate, non sono vincolanti per il progettista, l importante è che vengano garantiti spazi equivalenti o maggiori (anche unificando le due scatole). Si raccomanda, negli edifici con un numero maggiore di otto piani o con molte U.I. per piano, la progettazione di un cavedio comune per la risalita di tutti i mezzi trasmissivi. Tale soluzione, per la sua semplicità di gestione, è consigliabile anche per edifici con un numero inferiore di piani. In linea di principio, è sempre preferibile separare il più possibile il percorso dei cavi in fibra ottica da quello dei cavi in rame, per una migliore gestione dell impianto nel tempo. In ogni caso, per motivi di sicurezza, dove i cavi ottici sono accessibili (scatole di derivazione e/o rompitratta) dovranno riportare l etichetta segnale laser. Tabella 6 Esempi di dimensionamento (in mm) di tubazioni e cassette in funzione del numero di piani e delle unità immobiliari N. piani N. unità immobiliari per ogni piano N. tubi (1) Diametro tubi (2) Numero di cassette per piano Dimensioni minime interne consigliate per le cassette ai piani (3) x 215 x x 215 x x 215 x x 215 x x 215 x x 215 x x 215 x x 215 x 65 (1) Il numero dei tubi indicato tiene presente i fabbisogni sia dei segnali via radio sia dei segnali provenienti dal sottosuolo (rame e fibra ottica). (2) Il diametro indicato è riferito alla misura nominale del tubo corrugato (mm). Il progettista potrà individuare soluzioni alternative purché assicurino una equivalente o maggiore disponibilità di spazio. (3) Per razionalizzare l approvvigionamento dei materiali e per ottimizzare l operatività su fibra ottica, la dimensione delle scatole è stata unificata alla dimensione maggiore. 21

23 4.2 Spazi installativi in edifici a singola unità immobiliare Per gli edifici costituiti da una singola unità immobiliare si rimanda alle prescrizioni delle Guide CEI /3 e CEI Spazi installativi interni alle unità immobiliari Gli spazi installativi interni alle unità immobiliari, devono avere caratteristiche e dimensioni idonee ad assicurare: la posa dei diversi mezzi trasmissivi (fibra ottica, cavo a coppie simmetriche, cavo coassiale) che portano i servizi di comunicazione elettronica all interno dell unità immobiliare la realizzazione all interno dell unità immobiliare di una rete di distribuzione che assicuri l accesso e l utilizzo dei potenziali servizi, senza limitazioni, sia in riferimento ai servizi offerti dai diversi operatori, sia in riferimento alla disposizione degli arredi. NOTA Come descritto nel Capitolo 6, l infrastruttura passiva in fibra ottica deve essere realizzata curando che il percorso della fibra ottica sia installato dal punto di accesso di edificio (CSOE) fino al quadro distributore di ambiente (QDSA), dal quale è possibile poi raggiungere con tecnologie diverse (home networking) il/i punti di utilizzo in cui l utente decide di usufruire dei/del servizi/o. Per home networking si intendono le tecnologie che abilitano l interconnessione dei dispositivi presenti all interno della casa (PC, STB (Set-Top Box), tablet, NAS (Network Attached Storage), game consolle, ecc.), per raggiungere sia il mondo Internet, sia tra loro per avere, per esempio, uno streaming video di un contenuto presente nel NAS e presentato sul televisore attraverso il STB. 5.1 Topologia La topologia dell impianto di comunicazione è del tipo a stella e prevede un Quadro Distributore dei Segnali di Appartamento (QDSA), dal quale dipartono le linee di connessione verso i punti presa. Il QDSA raccoglie le terminazioni delle linee per la distribuzione dei segnali televisivi, le terminazioni di rete TLC e gli apparati attivi di distribuzione (ad esempio: Modem/Router, Switch, Optical Network Termination, ecc.). La predisposizione delle scatole che ospiteranno le prese multimediali nei diversi locali è opportuno che sia progettata tenendo conto delle diverse possibili varianti della disposizione dell arredamento, delle dimensioni dei locali e della posizione delle aperture (porte e finestre), garantendo così il massimo livello di adattabilità dell infrastruttura per il cablaggio. È opportuno che questa predisposizione venga coordinata con i punti di distribuzione di energia. 22

24 Figura 8 Esempio di topologia distributiva per l impianto di comunicazione all interno di una unità immobiliare Nella Fig. 8 sono rappresentati i punti che possono essere predisposti per i collegamenti TV, telefono e dati. Ciascun punto potrà essere configurato come richiesto dall utente. È opportuno che il QDSA sia collocato in un punto baricentrico o comunque in una posiziona tale da permettere di realizzare nel modo più comodo e conveniente tutti i cablaggi necessari, tenendo conto delle massime distanze consentite dai cablaggi in uso (vedi CEI EN per i valori di tali distanze) e del livellamento delle attenuazioni (vedi Guida CEI 100-7). Nel caso in cui la superficie dell unità immobiliare sia molto ampia, può essere necessario predisporre un secondo quadro per la ulteriore zona da collegare, creando così una rete a stella secondaria. Nel caso in cui il QDSA condivida l alloggiamento con la distribuzione elettrica, l area ad esso dedicata deve essere opportunamente separata dal resto del sistema per assicurare la separazione e la schermatura. Nel caso invece in cui ciò non avvenga, deve essere realizzata una infrastruttura di interconnessione fra i due quadri, in modo da garantire l alimentazione agli apparati di comunicazione attivi e l accesso alla rete di telecomunicazione per gli eventuali apparati dell impianto energia che necessitano di un controllo remoto/allarme. Le caratteristiche richieste per il QDSA ed il suo dimensionamento sono riportate nel par Quadro Distributore dei Segnali di Appartamento (QDSA) La parte del QDSA (cfr. Guida CEI 306-2) necessaria per ospitare gli apparecchi di distribuzione relativi agli impianti di comunicazione deve avere dimensioni indicative pari a 65 x 45 x 10 cm. Tali dimensioni possono variare o essere scomposte in più spazi (interconnessi tramite tubazioni adeguate, per garantire un equivalente funzionalità), coerentemente alla superficie dell unità immobiliare e alla complessità dell impianto. In ogni caso le dimensione non potranno essere inferiori a 33 (H) x 25 (L) x 8 (P). La soluzione di QDSA distribuito in più contenitori comunque accessibili può risultare utile nei casi di ristrutturazione, dove potrebbe essere più difficile realizzare un Centro stella unico. Deve essere in ogni caso previsto uno spazio adeguato a consentire l accesso per l installazione e la manutenzione delle apparecchiature (si veda anche il par. 5.1). 23

25 In Fig. 9 (tratta dalla Guida 306-2) è mostrato un esempio di collocazione dei vari elementi all interno del QDSA. Possibilmente nello stesso quadro, o nelle immediate vicinanze, dovrà trovare collocazione la Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento (STOA), descritta nel par Il quadro distributore deve essere posizionato in modo da consentire la realizzazione ottimale dei collegamenti, tenuto conto delle massime distanze di ogni tratta di cablaggio. Figura 9 Esempio di dimensionamento per la collocazione dei vari elementi nel QDSA ( n è un numero congruo da definire in base alle dimensioni e al numero di vani dell unità immobiliare) 5.3 Infrastruttura orizzontale di accesso e interna all unità immobiliare Dal quadro distributore (QDSA) partono i singoli tubi verso le corrispondenti scatole (punti presa) predisposte in fase di costruzione/ristrutturazione dell immobile e disposte in tutti i locali dell unità immobiliare dove potrebbe risultare necessario il collegamento ai servizi di comunicazione elettronica. Il committente potrà decidere quali dei punti predisposti dovranno essere cablati e resi operativi. L installatore poserà, utilizzando l infrastruttura predisposta, i cavi necessari e collegherà i relativi punti presa. È necessario garantire correttamente le operazioni di inserimento e la sfilabilità dei cavi, rispettando le caratteristiche di resistenza al tiro e quindi senza pregiudicarne l integrità. Questa condizione, nel caso in cui i percorsi delle tubazioni orizzontali siano maggiori di 10 metri, con più di due curve, può essere realizzata inserendo opportune scatole di derivazione con funzione di rompi-tratta, oppure prevedendo soluzioni alternative. La progettazione e la posa dell infrastruttura orizzontale per le comunicazioni elettroniche nelle unità immobiliari non possono prescindere dalle esigenze degli altri impianti tecnologici (vedi Guida CEI /2, cap. 6.5). 24

26 5.3.1 Dimensione e posa di condotti e/o tubi corrugati Per la scelta della dimensione dei condotti e/o tubi da installare, si può far riferimento alla Guida CEI /2, Appendice C. I condotti e/o tubi da installare devono essere posati in modo da: rispettare i raggi di curvatura per il corretto funzionamento dei cavi non alterare le proprietà antincendio, di isolamento termico ed acustico delle pareti avere le dimensioni riportate in Tab. 7. Tabella 7 Dimensioni delle tubazioni di accesso e di distribuzione interna all unità immobiliare Nei casi in cui vi siano problemi di spazio (spessore del massetto del pavimento ecc.), è possibile ricorrere a tubi di diametro minore, ma aumentandone il numero sullo stesso percorso. Si raccomanda che durante la fase di posa delle tubazioni in cantiere, indipendentemente dal loro numero, le stesse siano rapidamente protette nella loro interezza per evitare il danneggiamento dovuto a urti, calpestio oppure al movimento di attrezzi di peso elevato. Occorre inoltre evitare l indebolimento del pavimento sovrastante: pertanto è sconsigliabile posare un numero elevato di tubi adiacenti; si consiglia di sovrapporre agli stessi una rete elettrosaldata, oppure di distanziare i tubi in modo che la colata del massetto si inserisca tra tubo e tubo (vedi Guida CEI /2, cap. 6.4). 6 Predisposizione dell impianto in fibra ottica A partire da quanto indicato nelle Guide CEI e CEI /1, nel seguito sono evidenziati i requisiti minimi richiesti per la realizzazione degli impianti in fibra ottica negli edifici residenziali, sia nel caso in cui siano costituiti da unità immobiliari distribuite verticalmente (condomìni), che distribuite orizzontalmente (complessi immobiliari tipo case a schiera, gruppi di villette, ecc.). Ogni parte dell impianto in fibra ottica, descritto nei paragrafi successivi, sarà predisposto dal costruttore edile. 6.1 Topologia La predisposizione dell impianto in fibra ottica è costituita dai seguenti elementi: Tubazioni Dalla scatola di derivazione della colonna montante al QDSA Diametro esterno minimo (mm) un Centro Servizi Ottico di Edificio (CSOE), punto di accesso delle reti degli operatori di servizi di comunicazione elettronica ed interfaccia di collegamento con le singole unità immobiliari (par. 6.2) una Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento (STOA), collocata all interno o nelle immediate vicinanze del Quadro Distributore dei Segnali di Appartamento (QDSA), detto anche Centro Stella (par. 6.3) un cablaggio in fibra ottica tra il CSOE e le singole unità immobiliari e tra CSOE ed il vano tecnico per il terminale di testa alla sommità dell edificio (par. 6.4). L impianto può essere all interno delle parti comuni, nel caso di edifici a distribuzioni verticale o per complessi costituiti da più unità immobiliari unite, ma potrà essere anche all esterno, nel caso di immobili distribuiti orizzontalmente (complessi di villette), come illustrato in Fig N. minimo di tubi 32 1 Dal QDSA alle prese 25 1 per presa

22 per l applicazione della Legge 11 novembre 2014, n 164.

22 per l applicazione della Legge 11 novembre 2014, n 164. Guida CEI: 306-22 22 per l applicazione della Legge 11 novembre 2014, n 164. Esempio schematico di predisposizione di un infrastruttura un infrastruttura multiservizio in edifici multi-unità multi immobiliari

Dettagli

1 luglio 2015. Importanti novità per gli antennisti-elettronici

1 luglio 2015. Importanti novità per gli antennisti-elettronici 1 luglio 2015 Importanti novità per gli antennisti-elettronici E innegabile che stiamo vivendo un periodo (purtroppo lungo) di crisi di vario tipo, crisi che coinvolgono molti aspetti della nostra vita,

Dettagli

Nuova vita per gli installatori di impianti di comunicazione elettronica

Nuova vita per gli installatori di impianti di comunicazione elettronica Nuova vita per gli installatori di impianti di comunicazione elettronica LEGGE 11 novembre 2014, n. 164 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, (sblocca Italia)

Dettagli

Prescrizioni Telecom per autorizzazione alla cantierizzazione nel Comune dell Aquila

Prescrizioni Telecom per autorizzazione alla cantierizzazione nel Comune dell Aquila Prescrizioni Telecom per autorizzazione alla cantierizzazione nel Comune dell Aquila Premessa Il presente documento descrive le prescrizioni minime per Telecom Italia SpA necessarie alla cantierizzazione

Dettagli

Norme e Guide Tecniche

Norme e Guide Tecniche Norme e Guide Tecniche IMPIANTI DI COMUNICAZIONE Le installazioni, nel rispetto della legge C ome realizzare le installazioni a Regola d Arte, nel rispetto della Normativa vigente? L articolo passa in

Dettagli

Impianti telefonici interni (Scheda) IMPIANTI TELEFONICI INTERNI. Ultimo aggiornamento: 1 apr. 2008

Impianti telefonici interni (Scheda) IMPIANTI TELEFONICI INTERNI. Ultimo aggiornamento: 1 apr. 2008 IMPIANTI TELEFONICI INTERNI Sistema di alimentazione: Le società telefoniche, con le quali occorre prendere accordi, forniscono un armadietto unificato (420x140x70 mm) con sportello a serratura, per la

Dettagli

SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE

SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE Prof. Dott. Ing. Sergio Rosati SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE Roma, aprile 2012. PREMESSA Una buona conoscenza delle modalità di allaccio di installazioni, civili

Dettagli

I vantaggi della fibra ottica

I vantaggi della fibra ottica I vantaggi della fibra ottica La fibra ottica è largamente utilizzata da diverso tempo oramai nelle installazioni di Impianti di Telecomunicazioni. L'impiego della fibra ottica per la distribuzione dei

Dettagli

DATI IDENTIFICATIVI CEI COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI INFORMAZIONI EDITORIALI 3680 C:1998-02

DATI IDENTIFICATIVI CEI COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI INFORMAZIONI EDITORIALI 3680 C:1998-02 N O R M A I T A L I A N A C E I Norma Italiana Data Pubblicazione CEI 79-3 2012-05 Titolo Sistemi di allarme Prescrizioni particolari per gli impianti di allarme intrusione Title Alarm systems Particular

Dettagli

Norma CEI 64-8 V3 - Allegato A

Norma CEI 64-8 V3 - Allegato A L Allegato A "Ambienti residenziali - Prestazioni dell impianto" riguardante principalmente le prestazioni funzionali dell impianto elettrico nelle unità immobiliari ad uso abitativo, è stato pubblicato

Dettagli

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come

Dettagli

LE PREDISPOSIZIONI IMPIANTISTICHE DELLE NUOVE COSTUZIONI PER L INSTALLAZIONE DEI NUOVI SISTEMI TECNOLOGICI

LE PREDISPOSIZIONI IMPIANTISTICHE DELLE NUOVE COSTUZIONI PER L INSTALLAZIONE DEI NUOVI SISTEMI TECNOLOGICI Torino, 18 Giugno 2012 LE PREDISPOSIZIONI IMPIANTISTICHE DELLE NUOVE COSTUZIONI PER L INSTALLAZIONE DEI NUOVI SISTEMI TECNOLOGICI Ing. Cosimo Valente 1 Criteri generali La predisposizione delle nuove costruzioni

Dettagli

INFORMAZIONI GENERALI

INFORMAZIONI GENERALI TERMINI DI CONSEGNA L immobile dovrà essere consegnato entro il 31/10/2015. Il canone di locazione verrà corrisposto a far data dal giorno successivo alla consegna. INFORMAZIONI GENERALI Il presente documento

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

IE 080 Uffici Novembre 2015

IE 080 Uffici Novembre 2015 IE 080 Uffici Novembre 2015 L impianto elettrico negli uffici deve essere molto flessibile al fine di consentire l allacciamento di nuovi utilizzatori o servire nuovi impianti. La flessibilità dipende

Dettagli

IL VALORE DELLE PREDISPOSIZIONI NEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI

IL VALORE DELLE PREDISPOSIZIONI NEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI IL VALORE DELLE PREDISPOSIZIONI NEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI Relatore: dott. ing. Oscar Trevisan (membro CEI Confartigianato Imprese) NUOVE TECNOLOGIE IMPIANTISTICHE Home e Building automation Spesso, tale

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2004/05 Blocco 1 Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Definizioni- Le funzionalità delle reti di TLC 2 Definizioni Comunicazione: trasferimento

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

Più prese in casa? Uno dei desideri dell appassionato. Estensioni no problem. centralizzato. impianto TV-SAT

Più prese in casa? Uno dei desideri dell appassionato. Estensioni no problem. centralizzato. impianto TV-SAT Più prese in casa? Estensioni no problem Data la grande offerta della TV digitale terrestre e satellitare, per evitare discussioni in famiglia è importante che l impianto possa prevedere una presa TV e

Dettagli

LO STANDARD EIA/TIA 569

LO STANDARD EIA/TIA 569 LO STANDARD EIA/TIA 569 Pier Luca Montessoro www.montessoro.it Pietro Nicoletti www.studioreti.it ET569-1 Copyright: si veda nota a pag. 2 Nota di Copyright Questo insieme di trasparenze (detto nel seguito

Dettagli

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 - INDICE 1. PREMESSA - 3-2. CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96, RICHIESTA DALLA A.S.L./NA 1, DIPARTIMENTO PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA PUBBLICA, IN SEDE DI CONFERENZA DEI SERVIZI

Dettagli

Impianti Meccanici Calcoli Esecutivi e Relazione illustrativa Impianto Riscaldamento a Pannelli

Impianti Meccanici Calcoli Esecutivi e Relazione illustrativa Impianto Riscaldamento a Pannelli ZeroCento - Studio di Pianificazione Energetica Ing. Ing. Maria Cristina Sioli via Zezio 54 - Como via El Alamein 11/b - Como Progetto Edilizia Residenziale Pubblica da locare a Canone Sociale e Moderato

Dettagli

Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT

Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Finalità del corso Il corretto allestimento delle cabine di trasformazione MT/BT di utente, anche per

Dettagli

GESTIONE VIDEOSORVEGLIANZA NELLA A.O. SAN PAOLO

GESTIONE VIDEOSORVEGLIANZA NELLA A.O. SAN PAOLO Procedura Operativa GESTIONE VIDEOSORVEGLIANZA NELLA A.O. SAN PAOLO Codice Documento_Edxx AZI_POP_042_Ed00 Pag. 1/7 Data emissione: 03/04/10 Unità Operativa Tipo Documento Numero Locale AZI POP 042 GESTIONE

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE

Dettagli

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI RW/I/I/24871 Roma, 5 settembre 2002 Revisioni: Autore Revisione Data revisione Numero Revisione

Dettagli

Creare una Rete Locale Lezione n. 1

Creare una Rete Locale Lezione n. 1 Le Reti Locali Introduzione Le Reti Locali indicate anche come LAN (Local Area Network), sono il punto d appoggio su cui si fonda la collaborazione nel lavoro in qualunque realtà, sia essa un azienda,

Dettagli

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita

Dettagli

Impianti fotovoltaici connessi alla rete

Impianti fotovoltaici connessi alla rete Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

Mediamente per realizzare 1 kw di impianto fotovoltaico occorrono almeno 7 m2.

Mediamente per realizzare 1 kw di impianto fotovoltaico occorrono almeno 7 m2. Cos'è un impianto fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico è un impianto che consente la produzione di energia elettrica attraverso l energia solare, sfruttando le proprietà di materiali sensibili alla luce

Dettagli

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6 GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1 Il Repeater 2 L Hub 2 Il Bridge 4 Lo Switch 4 Router 6 Gli apparati per l interconnessione di reti locali Distinguiamo i seguenti tipi di apparati:

Dettagli

OSSERVATORIO OPERE INSTALLAZIONE ANTENNE

OSSERVATORIO OPERE INSTALLAZIONE ANTENNE OSSERVATORIO OPERE INSTALLAZIONE ANTENNE E DECODER PER LA RICEZIONE DELLA TV DIGITALE TERRESTRE con interventi finalizzati al buon funzionamento del digitale terrestre. L Osservatorio, redatto da tecnici

Dettagli

Sistemi di distribuzione a MT e BT

Sistemi di distribuzione a MT e BT Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA

DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA RELAZIONE TECNICA DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 933.60kW DA REALIZZARSI PRESSO L AEROPORTO

Dettagli

Ospedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI

Ospedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI Azienda USL n. 3 Pistoia P.IVA 01241740479 Area Funzionale Tecnica Settore Tecnico Distaccato della Z/D Valdinievole P.zza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Tel. 0572-460431 fax 0572/460433 Ospedale dei

Dettagli

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco Una Norma al mese Rubrica di aggiornamento normativo a cura di Antonello Greco Questo mese vorrei parlarvi della Guida CEI 121-5:2015-07 dedicata alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa

Dettagli

Disposizioni Tecniche

Disposizioni Tecniche Disposizioni Tecniche Revisione n.05 del 30/12/2011 Approvate dall A.A.T.O. n.1 Toscana Nord con deliberazione n.20 del 06/12/2011 In vigore dal 1 gennaio 2012 Pagina 1 di 24 INDICE SCHEMI DI INDIVIDUAZIONE

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Low voltage electrical installations Part 4: Protection for safety

Low voltage electrical installations Part 4: Protection for safety N O R M A I T A L I A N A C E I Norma Italiana Data Pubblicazione CEI 64-8/4 2012-06 La seguente Norma recepisce con modifiche: HD 60364.4.41:2007-01; HD 60364.4.42:2011-03; HD 60364.4.43:2010-03; HD 60364.4.443:2006-08;

Dettagli

S028 Impianti tecnologici per edifici (cablaggio, impianti TV, automazione, allarme)

S028 Impianti tecnologici per edifici (cablaggio, impianti TV, automazione, allarme) 8092 CEI-UNEL 36760 46 9 Cavi, cordoni e fili per tele a bassa frequenza, isolati con PVC, con guaina LSOH Cavi per impianti interni Cavi a coppie non propaganti l incendio ed a ridotta emissione di gas

Dettagli

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Generalità SACE Emax 2 è il nuovo interruttore aperto di ABB SACE

Dettagli

Progetto Banda Larga con tecnologia. WiMax. nel Comune di Bentivoglio

Progetto Banda Larga con tecnologia. WiMax. nel Comune di Bentivoglio Progetto Banda Larga con tecnologia WiMax nel Comune di Bentivoglio Indice La copertura della banda larga... Specifiche di progetto per la copertura del territorio del Comune di Bentivoglio... Potenze

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto

Dettagli

La riqualificazione energetica degli edifici residenziali: Il ruolo della formazione Michele VIO

La riqualificazione energetica degli edifici residenziali: Il ruolo della formazione Michele VIO La riqualificazione energetica degli edifici residenziali: Il ruolo della formazione Michele VIO Milano, 21 marzo 2015 Ing. Michele Vio Titolo della presentazione La riqualificazione energetica degli edifici

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB)

IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) 1. INTRODUZIONE Il bivacco di Pian Vadà è costituito da un edificio a due piani, ciascuno di superficie

Dettagli

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.

Dettagli

ALLEGATO II Dispositivi di attacco

ALLEGATO II Dispositivi di attacco ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi

Dettagli

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo

Dettagli

Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3)

Il neutro, un conduttore molto attivo (3) 1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema

Dettagli

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni Produzione della corrente alternata La generazione di corrente alternata viene ottenuta con macchine elettriche dette alternatori. Per piccole potenze si usano i gruppi elettrogeni. Nelle centrali elettriche

Dettagli

Cos'è il cablaggio strutturato?

Cos'è il cablaggio strutturato? Cos'è il cablaggio strutturato? Il cablaggio strutturato è una grande rete di trasmissione dati costituita da un insieme di cavi, prese, armadi ed altri accessori tramite i quali trasportare ed integrare

Dettagli

IMPIANTI DI SORVEGLIANZA TVCC PER APPLICAZIONI DI SICUREZZA (VIDEOSORVEGLIANZA)

IMPIANTI DI SORVEGLIANZA TVCC PER APPLICAZIONI DI SICUREZZA (VIDEOSORVEGLIANZA) IMPIANTI DI SORVEGLIANZA TVCC PER APPLICAZIONI DI SICUREZZA (VIDEOSORVEGLIANZA) Principali Norme di riferimento CEI EN 50132 Impianti di allarme - Impianti di sorveglianza CCTV da utilizzare nelle applicazioni

Dettagli

AMPLIAMENTO DEL PERCORSO MUSEALE PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SUGLI IMPIANTI

AMPLIAMENTO DEL PERCORSO MUSEALE PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SUGLI IMPIANTI 1 COMUNE DI CASTIGLIONE DEL LAGO (PROVINCIA DI PERUGIA) PROGRAMMA URBANO COMPLESSO PUC 2/2008 (D.G.R.351/08) LA CITTA DEL LAGO CENTRO STORICO AREA MONUMENTALE AMPLIAMENTO DEL PERCORSO MUSEALE PROGETTO

Dettagli

REGIONE CAMPANIA IMPIANTI ELETTRICI

REGIONE CAMPANIA IMPIANTI ELETTRICI REGIONE CAMPANIA IMPIANTI ELETTRICI CAPITOLO N 1 IMPIANTI CIVILI AVVERTENZE Nel presente capitolo si è tenuto conto dei seguenti requisiti minimi: Nelle abitazioni e negli edifici residenziali in genere,

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Antincendio

SymCAD/C.A.T.S. modulo Antincendio SymCAD/C.A.T.S. modulo Antincendio Potente ed aggiornato strumento di progettazione di reti idranti e sprinkler secondo le norme UNI EN 12845, UNI 10779 e NFPA 13 - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Dettagli

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,

Dettagli

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA STAZIONE PER LA TELEFONIA MOBILE. Nome sito: CADONEGHE EST Codice sito: PDE2

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA STAZIONE PER LA TELEFONIA MOBILE. Nome sito: CADONEGHE EST Codice sito: PDE2 PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA STAZIONE PER LA TELEFONIA MOBILE Nome sito: CADONEGHE EST Codice sito: PDE2 Comune: Cadoneghe Provincia: Padova Data: Dicembre 2012 PROGETTAZIONE: Sede legale, operativa

Dettagli

Quadri elettrici e norme di riferimento

Quadri elettrici e norme di riferimento Quadri elettrici e norme di riferimento Nella realizzazione di un impianto di sicurezza, un attenzione particolare va posta al quadro elettrico, al quale fa capo l alimentazione dell impianto stesso. Innanzitutto,

Dettagli

Tensioni nominali dei sistemi elettrici di distribuzione pubblica a bassa tensione

Tensioni nominali dei sistemi elettrici di distribuzione pubblica a bassa tensione N O R M A I T A L I A N A C E I Norma Italiana CEI 8-6 Data Pubblicazione Edizione 1998-04 Prima Classificazione Titolo Fascicolo 8-6 3859 C Tensioni nominali dei sistemi elettrici di distribuzione pubblica

Dettagli

Lo sviluppo della Banda Larga. Direzione Sistemi Informativi

Lo sviluppo della Banda Larga. Direzione Sistemi Informativi Lo sviluppo della Banda Larga Direzione Sistemi Informativi 1 Il modello di Sviluppo della Banda Larga in Veneto Regione del Veneto - coerentemente al Piano Nazionale per lo Sviluppo della Banda Larga

Dettagli

ARTICOLO TECNICO Smart-MED-Parks: il Software

ARTICOLO TECNICO Smart-MED-Parks: il Software ARTICOLO TECNICO Smart-MED-Parks: il Software Introduzione Da Febbraio 2013, data di lancio del progetto Smart-MED-Parks, sono state realizzate un insieme di azioni al fine di: - Aumentare il livello di

Dettagli

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento

Dettagli

Eliminazione delle Barriere Architettoniche COMMENTO ALLA LEGGE N.13 DEL 9 GENNAIO 1989 Il D.P.R. N 380 del 6 giugno 2001, agli articoli 77-78 impone

Eliminazione delle Barriere Architettoniche COMMENTO ALLA LEGGE N.13 DEL 9 GENNAIO 1989 Il D.P.R. N 380 del 6 giugno 2001, agli articoli 77-78 impone Eliminazione delle Barriere Architettoniche COMMENTO ALLA LEGGE N.13 DEL 9 GENNAIO 1989 Il D.P.R. N 380 del 6 giugno 2001, agli articoli 77-78 impone nella progettazione di tutti gli edifici il rispetto

Dettagli

COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como

COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA POSA DI IMPIANTI SOLARI E FOTOVOLTAICI (da 1 a 5 Kwp) (approvato con deliberazione c.c. numero 21 del 30.06.2011) Pagina 1 di 5

Dettagli

Sistemi Integrati LEGGE 164. gli speciali

Sistemi Integrati LEGGE 164. gli speciali gli speciali www.sistemi-integrati.net Sistemi Integrati LEGGE 164 11 NOVEMBRE 2014 Cosa dice la Legge La filosofia della Legge & la normativa europea I vantaggi per utenti, costruttori e installatori

Dettagli

CAPITOLATO. Sistema di automazione domestica. Appartamento tipo 90 m 2 - dotazione base. Divisione My Home Progettazione Applicazioni Domotiche

CAPITOLATO. Sistema di automazione domestica. Appartamento tipo 90 m 2 - dotazione base. Divisione My Home Progettazione Applicazioni Domotiche CAPITOLATO Sistema di automazione domestica Appartamento tipo 90 m 2 - dotazione base Pagina 1 di 11 25/09/06 Introduzione Divisione My Home Da alcuni anni si sta assistendo ad una radicale trasformazione

Dettagli

RETI DI COMPUTER Reti Geografiche. (Sez. 9.8)

RETI DI COMPUTER Reti Geografiche. (Sez. 9.8) RETI DI COMPUTER Reti Geografiche (Sez. 9.8) Riepilogo Reti lez precedente reti locali o LAN (Local Area Network): connette fisicamente apparecchiature su brevi distanze Una LAN è solitamente interna a

Dettagli

Allegato 3 Sistema per l interscambio dei dati (SID)

Allegato 3 Sistema per l interscambio dei dati (SID) Sistema per l interscambio dei dati (SID) Specifiche dell infrastruttura per la trasmissione delle Comunicazioni previste dall art. 11 comma 2 del decreto legge 6 dicembre 2011 n.201 Sommario Introduzione...

Dettagli

Guida all installazione per VDSL

Guida all installazione per VDSL Sommario 1 Introduzione... 2 2 Aree di connessione... 3 2.1 Qualità dei cavi... 4 3 Trasformazioni... 4 3.1 Zona salita e area di connessione... 4 3.2 Installazione BB internet (DSL)... 4 4 Legenda abbreviazioni...

Dettagli

Marco Masoero Dipartimento di Energetica Politecnico di Torino

Marco Masoero Dipartimento di Energetica Politecnico di Torino La contabilizzazione dell energia termica negli impianti di riscaldamento: aspetti tecnici e gestionali Marco Masoero Dipartimento di Energetica Politecnico di Torino 1 Premessa (1) I tradizionali impianti

Dettagli

LIGHTING DESIGNER Gianni Ronchetti Architetto Valmadrera, 10/06/2014

LIGHTING DESIGNER Gianni Ronchetti Architetto Valmadrera, 10/06/2014 Valmadrera, 10/06/2014 La gestione della luce Lo scopo di questo articolo è di far comprendere in modo chiaro che la gestione della luce può essere ottenuta anche in modo semplice e funzionale, e peraltro

Dettagli

LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI

LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI a) Premessa L incentivo fiscale per il risparmio energetico introdotto con la Finanziaria 2007 è paragonabile per grandi linee

Dettagli

Presentazione Regolamento Comunale per l installazione di impianti di telefonia cellulare e radioelettrici

Presentazione Regolamento Comunale per l installazione di impianti di telefonia cellulare e radioelettrici CITTA DI GIAVENO Presentazione Regolamento Comunale per l installazione di impianti di telefonia cellulare e radioelettrici Anno 2006 1 CAPPELLO La Città di Giaveno ha partecipato ad un protocollo d intesa

Dettagli

Regime IVA Moss. Premessa normativa

Regime IVA Moss. Premessa normativa Nota Salvatempo Contabilità 13.0 15 GENNAIO 2014 Regime IVA Moss Premessa normativa La Direttiva 12 febbraio 2008, n. 2008/8/CE, art. 5 prevede che dal 1 gennaio 2015 i servizi elettronici, di telecomunicazione

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli

Tabella A.1 Classificazione generale degli edifici per categorie

Tabella A.1 Classificazione generale degli edifici per categorie Appendice A Modalità di installazione degli impianti fotovoltaici sugli edifici Ai fini dell applicabilità della tariffa incentivante competente agli impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici si adotta

Dettagli

Capitolo 5 Quadri elettrici

Capitolo 5 Quadri elettrici Capitolo 5 Quadri elettrici (5.1) Quadri, Leggi e Norme La legge 46/90, obbliga l installatore a redigere la dichiarazione di conformità relativamente ai lavori svolti. Allegati a tale dichiarazione devono

Dettagli

REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE

REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE DESCRIZIONE: LAVORI DI ADEGUAMENTO LOCALI DA DESTINARE AD UFFICIO AL PIANO 6 DELLO STABILE SITO A PALERMO IN VIA LIBERTA' 203 COMMITTENTE: E.A.S

Dettagli

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Torino 21-23 marzo 2006 ABAG SRL http:// www.abag.it 1 CONSIDERAZIONI GENERALI E DEFINIZIONI cos'è la marcatura ce chi ne va soggetto e quali direttive occorre

Dettagli

La contabilizzazione e

La contabilizzazione e La contabilizzazione e termoregolazione del calore Quorum - Ripartizione Spese - Distacco 18 Dicembre 2015 Hotel Due Torri - Verona L assemblea: i quorum Legge n. 10/1991 art. 26, Comma V: Per le innovazioni

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Verifica scritta di Sistemi e Reti Classe 5Di 26.11.2015

Verifica scritta di Sistemi e Reti Classe 5Di 26.11.2015 Verifica scritta di Sistemi e Reti Classe 5Di 26.11.2015 Una azienda specializzata nella fornitura di servizi Internet quali hosting, housing, email, file server, in pratica un ISP (Internet Service Provider)

Dettagli

Il decreto è scaricabile in formato PDF. Nell articolo 1 è stato aggiunto:

Il decreto è scaricabile in formato PDF. Nell articolo 1 è stato aggiunto: E uscito il nuovo decreto attuativo per la legge sul risparmio energetico con le modifiche legate alla finanziaria 2008.Cerchiamo di focalizzare sui punti chiave, oggetto del nuovo decreto. Ho evidenziato

Dettagli

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Ministero dei Lavori Pubblici Decreto del 02/08/1969 Titolo del provvedimento: (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 218 del 27/08/1969) Preambolo. Preambolo IL MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI Visto l'art.

Dettagli

NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n.

NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n. ALLEGATO 7 BIS ALLA RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE O DENUNCIA INIZIO ATTIVITA DICHIARAZIONE PER ADEMPIMENTI LEGGE N. 46/90 ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI SAN MARTI DI VENEZZE (RO)

Dettagli

LE RETI ARGOMENTI TRATTATI Definizione di rete Classificazione delle reti Apparecchiatura di rete Mezzi trasmissivi Indirizzi IP Http Html DEFINIZIONE DI RETE Una rete di computer è costituita da un insieme

Dettagli

S028 Impianti tecnologici per edifici (cablaggio, impianti TV, automazione, allarme)

S028 Impianti tecnologici per edifici (cablaggio, impianti TV, automazione, allarme) 8092 CEI-UNEL 36760 46 9 Cavi, cordoni e fili per telecomunicazioni a bassa frequenza, isolati con PVC, con guaina LSOH Cavi per impianti interni Cavi a coppie non propaganti l incendio ed a ridotta emissione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO (1)

REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO (1) REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO (1) (1) http://leotardi.no-ip.com/html/impiantoelettrico/impiantoappar.htm Fasi di esecuzione (impianto sottotraccia) Cronologicamente si hanno

Dettagli

S016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici

S016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici 6578 CEI 0-2 0 120 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici 6366 CEI 0-10 0 110 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici 6613 CEI 0-11 0 75 Guida alla

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Reti LAN IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Le LAN Una LAN è un sistema di comunicazione che permette ad apparecchiature indipendenti di comunicare fra loro entro un area limitata

Dettagli

Certificazione acustica degli edifici

Certificazione acustica degli edifici ANIT - Associazione Nazionale per l Isolamento Termico e acustico Certificazione acustica degli edifici PREMESSA Il comfort acustico abitativo è uno dei requisiti che caratterizza la qualità ed il valore

Dettagli