Analisi delle Sostanze Inorganiche di Impiego Farmaceutico A-Z (Pedretti) + Laboratorio di Analisi Qualitativa A-L (Meneghetti) - M-Z (Pedretti)

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1 Farmacia II anno Analisi delle Sostanze Inorganiche di Impiego Farmaceutico A-Z (Pedretti) + Laboratorio di Analisi Qualitativa A-L (Meneghetti) - M-Z (Pedretti) CFU Alessandro Pedretti Dipartimento di Scienze Farmaceutiche Via Luigi Mangiagalli, 25 Tel alessandro.pedretti@unimi.it Fiorella Meneghetti Dipartimento di Scienze Farmaceutiche Via Luigi Mangiagalli, 25 Tel fiorella.meneghetti@unimi.it

2 TESTI CONSIGLIATI A. Araneo Chimica Analitica Qualitativa Metodo Periodale Casa Editrice Ambrosiana, Milano G. Charlot Analisi Chimica Qualitativa Equilibri in Soluzione Piccin Editore, Padova G. Svehla Vogel s Qualitative Inorganic Analysis 7th edition Edizioni Logman, Harlow, Inghilterra Testi di consultazione: F. Savelli, O. Bruno Analisi Chimico Farmaceutica Piccin Editore, Padova Farmacopea Europea (European Pharmacopeia) IX edizione 2017 (9.0) Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana XII edizione

3 ORARIO LEZIONI A.A. 2016/2017 Lezioni frontali di Analisi dei Medicinali: Martedì: ore 15:30-17:30 aula G24 via Golgi. Giovedì: ore 13:30-15:30 aula G24 via Golgi. Esercitazioni di Laboratorio di Analisi Qualitativa: Martedì (linea A-L, Meneghetti): ore 9:00-13:00, Dipartimento di Chimica, Corpo C, piano 2, via G. Venezian, Milano Inizio delle esercitazioni: 18/10/2016 Mercoledì (linea M-Z, Pedretti): ore 9:00-13:00, Dipartimento di Chimica, Corpo C, piano 2, via G. Venezian, Milano Inizio delle esercitazioni: 19/10/2016

4 PROGRAMMA Lezioni teoriche: Sicurezza nel laboratorio chimico, prevenzione dei rischi, schede di sicurezza, smaltimento dei rifiuti chimici. Teoria dell analisi chimica qualitativa: equilibri chimici, acidi e basi deboli, idrolisi di sali, idrolisi di ioni metallici, soluzioni, soluzioni tampone, ioni complessi, sostanze anfotere, ossidoriduzioni. Tecniche ed operazioni di base: uso della vetreria da laboratorio, solubilizzazione, diluizione, precipitazione, filtrazione, centrifugazione, estrazione e calcinazione. Analisi degli anioni. Analisi dei cationi (metodo periodale). Identificazione di sostanze inorganiche idrosolubili iscritte nella F.U. Identificazione di sostanze inorganiche insolubili in acqua iscritte nella F.U. Cenni sulle implicazioni biochimiche, chimico-farmaceutiche e tossicologiche delle sostanze inorganiche oggetto d analisi. Saggi limite: concetti generali e metodiche riportate nella F.U. Esercitazioni in laboratorio: Metodiche di base per l analisi qualitativa inorganica. Saggi di riconoscimento degli anioni. Saggi di riconoscimento degli cationi. Identificazione di sostanze inorganiche idrosolubili iscritte nella F.U. Identificazione di sostanze inorganiche insolubili in acqua iscritte nella F.U. Identificazione di campioni incogniti.

5 ESERCITAZIONI 1. Tecniche di base. 2. Tecniche di base. 3. Riconoscimento degli anioni: alogenuri (cloruri, bromuri, ioduri), iodati, solfati, solfiti, metabisolfiti, tiosolfati e nitrati. 4. Riconoscimento degli anioni: carbonati, bicarbonati, borati, fosfati, acetati, fluoruri. 5. Riconoscimento dei cationi: Ag +, Hg ++, Al +++, Zn ++ e Ca Riconoscimento dei cationi: Mg ++, NH 4+, Li +, K +, Na Analisi incognita senza valutazione. 8. Analisi incognita con valutazione. 9. Sali insolubili in acqua. 10. Analisi incognita di sali solubili ed insolubili con valutazione. 11. Analisi di miscele di sali idrosolubili con valutazione. 12. Analisi di farmaci inorganici.

6 CALENDARIO ESERCITAZIONI A.A. 2016/2017 Linea A-L, Meneghetti 18/10 Tecniche di base. 25/10 Tecniche di base. 8/11 Riconoscimento degli anioni: alogenuri (cloruri, bromuri, ioduri), iodati, solfati, solfiti, metabisolfiti e tiosolfati. 15/11 Riconoscimento degli anioni: nitriti, nitrati, carbonati, bicarbonati, borati, fosfati, acetati e fluoruri. 22/11 Riconoscimento dei cationi: Ag +, Hg ++, Al +++, Zn ++ e Ca /11 Riconoscimento dei cationi: Mg ++, NH 4+, Li +, K +, Na +. 13/12 Analisi incognita senza valutazione. 20/12 Analisi incognita con valutazione. 10/1 Sali insolubili in acqua. 17/1 Analisi incognita di sali solubili ed insolubili in acqua con valutazione. 24/1 Analisi di miscele di sali idrosolubili con valutazione. 31/1 Analisi di farmaci inorganici. Nota bene: Le date potrebbero subire delle variazioni.

7 CALENDARIO ESERCITAZIONI A.A. 2016/2017 Linea M-Z, Pedretti 19/10 Tecniche di base. 26/10 Tecniche di base. 9/11 Riconoscimento degli anioni: alogenuri (cloruri, bromuri, ioduri), iodati, solfati, solfiti, metabisolfiti e tiosolfati. 16/11 Riconoscimento degli anioni: nitriti, nitrati, carbonati, bicarbonati, borati, fosfati, acetati e fluoruri. 23/11 Riconoscimento dei cationi: Ag +, Hg ++, Al +++, Zn ++ e Ca /11 Riconoscimento dei cationi: Mg ++, NH 4+, Li +, K +, Na +. 14/12 Analisi incognita senza valutazione. 21/12 Analisi incognita con valutazione. 11/1 Sali insolubili in acqua. 18/1 Analisi incognita di sali solubili ed insolubili in acqua con valutazione. 25/1 Analisi di miscele di sali idrosolubili con valutazione. 1/2 Analisi di farmaci inorganici. Nota bene: Le date potrebbero subire delle variazioni.

8 UBICAZIONE DEL LABORATORIO Dipartimento di Chimica, Corpo C, piano 2, via G. Venezian, Milano. Via Giovanni Celoria Segreteria Settore Didattico Via Camillo Golgi Corpo C Chimica E' possibile raggiungere il laboratorio dal Settore Didattico, percorrendo il vialetto che lo costeggia sulla sinistra. Il primo edificio che si incontra sulla destra è il corpo C del Dipartimento. Per accedere al laboratorio, è necessario salire al secondo piano servendosi delle scale ubicate a destra nell'atrio principale.

9 LA SICUREZZA IN LABORATORIO La sicurezza nei laboratori è parte integrante di ogni attività di ricerca e l'attuazione delle misure di sicurezza spetta non solo al Direttore della Struttura, ma anche ai responsabili delle attività, in relazione al principio che la sicurezza deve essere integrata nelle lavorazioni fino dalla fase progettuale. I rischi in un laboratorio possono essere legati ad una serie di fattori: Pericolosità dei materiali utilizzati: sostanze tossiche o corrosive, agenti biologici pericolosi, materiali radioattivi, sostanze infiammabili, ecc. Pericolosità delle apparecchiature: apparecchiature sotto tensione, centrifughe, sistemi a pressione, alte e basse temperature, ecc. Affollamento. Addestramento non sempre adeguato del personale. Normativa vigente: Decreto Legislativo 626/94 sicurezza sul luogo di lavoro Legge 256/74 etichettatura sostanze tossico-nocive Decreto Legislativo 22/97 smaltimento rifiuti Legge 46/90 e D.M. 26/8/92 norme antincendio

10 VALUTAZIONE DEL RISCHIO 1 Una strategia strutturata dell'analisi dei rischi nell'ambito del luogo di lavoro comprende tre elementi fondamentali: Valutazione del rischio. Gestione del rischio. Comunicazione del rischio. La valutazione del rischio a sua volta comprende tre fasi: Identificazione delle sorgenti di rischio. Individuazione dei rischi da esposizione. Stima dei rischi di esposizione o residui.

11 VALUTAZIONE DEL RISCHIO 2 Rischi fisici 1. Meccanici: 2. Termici: cadute dall alto; urti, colpi impatti, compressioni; punture, tagli, abrasioni; scivolamenti, cadute a livello; vibrazioni. calore radiante, fiamme libere; freddo; microclima. 3. Elettrici e/o magnetici: 4. Radiazioni: contatto con elementi in tensione; rischi da campi statici; campi a frequenza industriale; campi a frequenze superiori. non ionizzanti: ultravioletti, radiofrequenze; laser. ionizzanti: raggi X; radioisotopi; microscopi elettronici. 5. Rumore e/o ultrasuoni

12 VALUTAZIONE DEL RISCHIO 3 Rischi chimici 1. Aerodispersi: 2. Liquidi: polveri fibre; fumi; nebbie. immersioni; aerosol, schizzi. 3. Gas e vapori. 4. Sostanze irritanti e/o sensibilizzanti. 5. Sostanze corrosive. 6. Sostanze tossiche e/o nocive. 7. Sostanze cancerogene. 8. Sostanze mutagene. 9. Sostanze tossiche per il ciclo riproduttivo (teratogene). 10.Sostanze pericolose per l ambiente. 11.Piombo, amianto. 12.Farmaci e fitofarmaci.

13 VALUTAZIONE DEL RISCHIO 4 Rischi biologici 1. Batteri. 2. Virus. 3. Funghi. 4. Endoparassiti umani. 5. Colture cellulari. 6. Microorganismi geneticamente modificati. 7. Attività particolari con rischio biologico. Altri rischi 1. Videoterminali: 4h continuative al giorno; 20h alla settimana per tutto l anno. 2. Movimentazione manuale dei carichi. 3. Rischi d incendio: sostanze combustibili; sostanze infiammabili; sostanze esplosive; sostanze comburenti. 4. Locali particolari.

14 NORME GENERALI 1 1. Qualsiasi attività di ricerca è soggetta a leggi e regolamenti che ne tutelano la sicurezza. 2. Essere sempre preparati e aggiornati sui regolamenti e leggere attentamente le schede di sicurezza dei prodotti chimici. 3. Etichettare correttamente tutti i contenitori in modo da poterne riconoscere il contenuto in ogni momento. 4. Usare in laboratorio dispositivi di protezione individuale (DPI) appropriati per ogni livello di rischio che devono essere utilizzati correttamente e tenuti sempre in buono stato di manutenzione (occhiali, camice ed eventualmente guanti). 5. Comunicare con i colleghi per avvisare dell'esperimento in corso nel caso in cui si manipolino sostanze pericolose. 6. Mantenere in ordine e pulito il laboratorio. Rimuovere prontamente vetreria e attrezzature quando non servono più. 7. Astenersi dal mangiare, bere e truccarsi in laboratorio. 8. Non fumare. 9. Riferire sempre prontamente al Responsabile eventuali incidenti o condizioni di non sicurezza. 10. Non lavorare MAI da soli, specialmente fuori orario. 11. Non lasciare senza controllo reazioni chimiche in corso.

15 NORME GENERALI Non abbandonare materiale non identificabile nelle aree di lavoro. 13. Non pipettare con la bocca. 14. Non toccare le maniglie delle porte e altri oggetti del laboratorio con i guanti con cui si sono maneggiate sostanze chimiche e isotopi radioattivi. 15. Non tenere nelle tasche forbici, spatole di acciaio, provette di vetro o materiale contundente. 16. Non reincappucciare gli aghi e non spostarsi con aghi scoperti in mano. 17. E` sconsigliato l'uso dei tacchi alti e delle scarpe aperte. I capelli lunghi devono essere tenuti raccolti. I gioielli penzolanti (orecchini, bracciali e altro) potrebbero rappresentare fattori di rischio. 18. Non bloccare le uscite di emergenza, i pannelli elettrici e le attrezzature di soccorso. 19. Si sconsiglia l'uso di lenti a contatto poiché possono essere causa di accumulo di sostanze nocive e, in caso di incidente, possono peggiorare l'eventuale danno o pregiudicare le operazioni di primo soccorso. 20. Impedire l'accesso alle zone pericolose a personale non addetto. 21. L'eventuale stato di gravidanza va notificato quanto prima al responsabile del laboratorio.

16 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi presenti nell'attività lavorativa, suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. Requisiti dei DPI: devono essere adeguati ai rischi da prevenire e alla loro entità senza comportare di per sé un rischio aggiuntivo; devono essere rispondenti alle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; devono essere adattabili all'utilizzatore secondo le sue necessità; devono essere in possesso dei requisiti essenziali intrinseci di sicurezza, cioè essere conformi alle norme vigenti (marcatura CE). Classificazione dei DPI: dispositivi di protezione della testa; dispositivi di protezione dell'udito; dispositivi di protezione degli occhi e del viso; dispositivi di protezione delle vie respiratorie; dispositivi di protezione delle mani e delle braccia; dispositivi di protezione dei piedi e delle gambe; dispositivi di protezione della pelle; dispositivi di protezione del tronco e dell'addome; dispositivi di protezione dell'intero corpo; indumenti di protezione;

17 DOTAZIONE DI DPI NEI LABORATORI 1 Una dotazione adeguata va adottata a seconda delle specifiche esigenze (tipo di attività e rischi derivanti). 1. Occhiali: a stanghetta con ripari laterali; a mascherina con valvole; per protezione chimica; per protezione alle alte/basse temperature; per raggi UV; per raggi laser; per raggi X; 2. Visiere per la protezione da schizzi e areosol; 3. Maschere protettive: mascherine igieniche per polveri innocue (F 5 m); FFP1 per la protezione da polveri nocive, aerosol a base acquosa di materiale particellare (F 0,02 m); FFP1 per la protezione da vapori organici e vapori acidi; FFP2 per la protezione da polveri a media tossicità, fibre, areosol a base acquosa di materiale particellare (F 0,02 m) e fumi metallici; FFP3 per la protezione da polveri tossiche, fumi aerosol a base acquosa di materiale particellare tossico con F 0,02 m;

18 DOTAZIONE DI DPI NEI LABORATORI 2 4. Guanti: maschere con filtri antigas di classe 1, 2, 3, rispettivamente con piccola, media e grande capacità di assorbimento: maschere combinate con filtri in grado di trattenere sia particelle in sospensione solide e/o liquide che gas e vapori; respiratori isolanti. monouso di materiale compatibile con le sostanze manipolate; guanti in cotone (sottoguanti); per alte temperature. per azoto liquido. 5. Camice: di lunghezza almeno al di sotto del ginocchio con maniche lunghe (antiacido, di materiale non sintetico). 6. Grembiule e visiera per criogeni. 7. Copriscarpe. 8. Calzature da lavoro a norma.

19 MATERIALI PER EMERGENZE 1. Cassetta pronto soccorso. 2. Vaschette per lavaggi oculari (in alternativa sacche da 500 ml di soluzione fisiologica da utilizzare con siringhe da 50 ml, seguendo le istruzioni). 3. Docce di sicurezza. 4. Materiali assorbenti per sostanze chimiche: Nota bene: Assorbenti in polvere: solidificano e rendono inerti prodotti chimici liquidi; Assorbenti per oli ed idrocarburi in grado di separare l olio dall acqua rendendola decontaminata al 95%; Assorbenti in fibra: in fibra di polipropilene con forte potere assorbente (cuscini, panini, salsicciotti, fiocchi, rotoli); Assorbenti specifici per prodotti chimici: per sostanze fortemente reattive e ossidanti (es. ac. nitrico, ac. solforico, ac. fluoridrico, bromo, perossido d idrogeno); per prodotti acidi, liquidi particolarmente tossici e gas disciolti in acqua. Gli utenti dei laboratori sono tenuti a prendere visione dove sono collocati i presidi per il pronto soccorso (docce, lavaggi oculari e cassetta pronto soccorso).

20 MANIPOLAZIONE DI SOSTANZE CHIMICHE 1 1. Tutti i reagenti devono essere etichettati con l'esatto nome chimico e i simboli di tossicità, nocività, nonché le frasi di rischio e i consigli di sicurezza. 2. In alternativa si può etichettare con l esatto nome chimico e tenere le sopra menzionate informazioni in un registro di facile accesso. 3. Conservare le sostanze particolarmente pericolose entro appositi armadi chiusi a chiave. 4. Sostituire nelle lavorazioni, quando possibile, i prodotti pericolosi con prodotti meno nocivi. 5. Tenere un inventario aggiornato di tutte le sostanze chimiche in particolare per quanto riguarda quelle cancerogene (R 45 e R 49) e mutagene (R 46). 6. Compilare con cura il registro di esposizione alle sostanze cancerogene e mutagene ogni volta che vengono utilizzate. 7. Nei laboratori non devono essere detenute sostanze infiammabili, tranne che durante l'attività sperimentale. 8. Alla fine della giornata le sostanze chimiche infiammabili devono essere sempre riposte negli appositi armadi a norma antincendio. In tali armadi, come in qualsiasi altro luogo, le sostanze chimicamente incompatibili non devono trovarsi vicine tra loro. 9. Sostanze infiammabili non devono essere conservate in frigoriferi di tipo domestico e in altre situazioni in cui ci siano possibili fonti di scintille.

21 MANIPOLAZIONE DI SOSTANZE CHIMICHE Materiali sensibili agli urti, reattivi o esplosivi devono essere maneggiati delicatamente e utilizzati sotto cappe idonee (infrangibili) per prevenire reazioni incontrollate. 11. Per ogni tipo di lavorazione di materiali nocivi o presunti tali deve essere utilizzata una cappa con una adeguata aspirazione. 12. Le pesate delle polveri di sostanze pericolose devono essere effettuate sotto cappa aspirante o in locale adibito all'uso delle bilance. 13. Le sostanze stupefacenti sono soggette a normativa per cui è necessario richiedere l'autorizzazione al Ministero della Salute. Tali sostanze devono, inoltre, essere tenute in un armadietto chiuso a chiave, sotto la responsabilità di un incaricato. 14. Tutte le sostanze chimiche conosciute o sospette di essere tossiche o dannose per l'ambiente devono essere smaltite seguendo le procedure di smaltimento dei rifiuti pericolosi. 15. Nessuna sostanza chimica tossico-nociva per l'ambiente deve essere eliminata attraverso le fognature. 16. Raccogliere in appositi contenitori, contrassegnati con etichette, i composti chimici e i solventi usati, che dovranno essere eliminati come rifiuti. 17. Trasportare sostanze chimiche e materiali pericolosi in maniera adeguata. 18. Pulire immediatamente gli spandimenti.

22 COMPORTAMENTO DA TENERE IN CASO DI INCIDENTE CON SOSTANZE CHIMICHE In caso di incidente o di situazioni anomale nei laboratori, avvisare immediatamente i preposti. Prodigare le prime cure alle persone contaminate, se necessario. Sostituire i mezzi di protezione o gli abiti contaminati. Decontaminare la cute eventualmente esposta con acqua corrente, docce, lavaggi oculari, antidoti, neutralizzanti a seconda della sostanza. E' importante, comunque, affidarsi a un esperto. Non disperdere le sostanze contaminanti nell'ambiente. Allontanare le persone non indispensabili. Rimuovere la contaminazione dalle superfici con appositi materiali assorbenti indossando guanti compatibili con la sostanza chimica in questione. Ustioni da sostanze chimiche: eliminare la causa dell ustione con acqua fredda (almeno 15 minuti). In caso di ustioni da acido solforico concentrato, rimuovere l acido con garze prima di trattare con l acqua. Rimuovere gli indumenti contaminati ed in caso di contatto con una estesa area corporea, utilizzare le docce di sicurezza. Contaminazione degli occhi: lavare con l apposito lavaocchi e, se necessario, disporre la persona in posizione supina e versare acqua negli occhi aperti.

23 SIMBOLI DI PERICOLOSITÁ 1 Esplosivo (E) Pericolo: Questo simbolo indica prodotti che possono esplodere in determinate condizioni. Precauzioni: evitare urti, attriti, scintille, calore. Comburente (O) Pericolo: Sostanze ossidanti che possono infiammare materiale combustibile o alimentare incendi già in atto rendendo più difficili le operazioni di spegnimento. Precauzioni: Tenere lontano da materiale combustibile. Sostanza estremamente infiammabile (F+) Pericolo: Liquidi con punto di infiammabilità inferiore a 0 C e con punto di ebollizione/punto di inizio dell'ebollizione non superiore a 35 C. Precauzioni: Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Pericolo: Sostanze gassose infiammabili a contatto con l'aria a temperatura ambiente e pressione atmosferica. Precauzioni: Evitare la formazione di miscele aria-gas infiammabili e tenere lontano da fonti di accensione.

24 SIMBOLI DI PERICOLOSITÁ 2 Facilmente infiammabile (F) Pericolo: Sostanze autoinfiammabili. Prodotti chimici infiammabili all'aria. Precauzioni: Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Pericolo: Prodotti chimici che a contatto con l'acqua formano rapidamente gas infiammabili. Precauzioni: Evitare il contatto con umidità o acqua. Pericolo: Liquidi con punto di infiammabilità inferiore a 21 C. Precauzioni: Tenere lontano da fiamme libere, sorgenti di calore e scintille. Pericolo: Sostanze solide che si infiammano facilmente dopo breve contatto con fonti di accensione. Precauzioni: Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Molto tossico (T+) e tossico (T) Pericolo: Sostanze molto pericolose per la salute per inalazione, ingestione o contatto con la pelle, che possono anche causare morte. Possibilità di effetti irreversibili da esposizioni occasionali, ripetute o prolungate. Precauzioni: Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di malessere, consultare il medico.

25 SIMBOLI DI PERICOLOSITÁ 3 Nocivo (Xn) Pericolo: Nocivo per inalazione, ingestione o contatto con la pelle. Possibilità di effetti irreversibili da esposizioni occasionali, ripetute o prolungate. Precauzioni: Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di malessere, consultare il medico. Corrosivo (C) Pericolo: Prodotti chimici che per contatto distruggono sia tessuti viventi che attrezzature. Precauzioni: Non respirare i vapori ed evitare il contatto con la pelle, occhi ed indumenti. Irritante (Xi) Pericolo: Questo simbolo indica sostanze che possono avere effetto irritante per pelle, occhi ed apparato respiratorio. Precauzioni: Non respirare i vapori ed evitare il contatto con pelle. Pericoloso per l ambiente (N) Pericolo: Sostanze nocive per l'ambiente acquatico (organismi acquatici, acque) e per l'ambiente terrestre (fauna, flora, atmosfera) o che a lungo termine hanno effetto dannoso. Precauzioni: Non disperdere nell'ambiente.

26 NUOVI SIMBOLI DI PERICOLOSITÁ Sono stati introdotti nel 2008 (regolamento CE 1272/2008) e sono entrati effettivamente in vigore il 1 giugno GHS01 Esplosivo Infiammabile GHS02 Estremamente infiammabile

27 CLASSIFICAZIONE R PER CATEGORIE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 1 1) Proprietà chimico-fisiche Esplosivi (E) R1 R2 R3 R4 R5 R6 Esplosivi allo stato secco Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione. Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione. Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. Pericolo di esplosione per riscaldamento. Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria. R16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti. R18 Durante l'uso può formare con l'aria miscele esplosive e/o infiammabili. R19 Può formare perossidi esplosivi. R44 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. Comburenti (O) R7 R8 R9 Può provocare un incendio. Può provocare l'accensione di materiali combustibili. Esplosivo in miscela con materie combustibili.

28 CLASSIFICAZIONE R PER CATEGORIE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 2 Estremamente infiammabili (F+) R12 Liquidi con punto infiammabilità minore di 0 C e punto di ebollizione minore o uguale di 35 C. R13 Gas che a temperatura e pressione ambiente si infiammano a contatto con l'aria. Facilmente infiammabili (F) R11 Solidi che infiammano a contatto con una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o consumarsi anche dopo l'allontanamento di tale sorgente. R15 Sostanza che a contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili (almeno 1 l/kg/h). R17 Sostanza che spontaneamente si infiamma all'aria. R30 Sostanza che può divenire facilmente infiammabile durante l'uso. Infiammabili R10 Sostanza con punto di infiammabilità compreso fra 21 C e 25 C. Altre R14 Sostanza che reagisce violentemente con l'acqua.

29 CLASSIFICAZIONE R PER CATEGORIE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 3 2) Proprietà tossicologiche Molto tossico (T+) R26 Molto tossico per inalazione R27 Molto tossico a contatto con la pelle. R28 Molto tossico per ingestione. R32 A contatto con acidi libera gas molto tossici. R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. Tossico (T) R23 Tossico per inalazione. R24 Tossico a contatto con la pelle. R25 Tossico per ingestione. R29 A contatto con l'acqua libera gas tossici. R31 A contatto con acidi libera gas tossici. R33 Pericolo di effetti cumulativi. R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. Corrosivo (C) R34 Provoca ustioni. R35 Provoca gravi ustioni.

30 CLASSIFICAZIONE R PER CATEGORIE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 4 Nocivo (Xn) R20 Nocivo per inalazione. R21 Nocivo a contatto con la pelle. R22 Nocivo per ingestione. R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. R65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. R67 L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. R68 Possibilità di effetti irreversibili. Irritante (Xl) R36 Irritante per gli occhi (notevoli lesioni entro 72h - persistenza 24h). R37 Irritante per le vie respiratorie. R38 Irritante per la pelle (esposizione 4h - durata sintomi 24h). R41 Rischi di gravi lesioni oculari (gravi lesioni entro 72h - persistenza 24h). Sensibilizzante (Xn) R42 Può provocare sensibilizzazione per inalazione. Cancerogeno (T) R45 Può provocare il cancro. R49 Può provocare il cancro per inalazione.

31 CLASSIFICAZIONE R PER CATEGORIE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 5 Cancerogeno (Xn) R40 Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. Mutageno (T) R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. Mutageno (Xn) R40 Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. Tossico per la riproduzione (T) R60 Può ridurre la fertilità. R61 Può danneggiare i bambini non ancora nati. Tossico per la riproduzione (Xn) R62 Possibile rischio di ridotta fertilità. R63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. R64 Possibile rischio per i bambini allattati al seno.

32 CLASSIFICAZIONE R PER CATEGORIE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 3) Proprietà eco-tossicologiche Pericoloso per l ambiente (N) R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici. R51 Tossico per gli organismi acquatici. R52 Nocivo per gli organismi acquatici. R53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R54 Tossico per la flora. R55 Tossico per la fauna. R56 Tossico per gli organismi del terreno. R57 Tossico per le api. R58 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente. R59 Pericoloso per lo strato di ozono.

33 CLASSIFICAZIONE R PER ORDINE NUMERICO 1 R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 R11 R12 R13 R14 Esplosivi allo stato secco. Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione. Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione. Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. Pericolo di esplosione per riscaldamento. Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria. Può provocare un incendio. Può provocare l'accensione di materiali combustibili. Esplosivo in miscela con materie combustibili. Infiammabile: sostanza con punto di infiammabilità compreso fra 21 C e 25 C. Facilmente infiammabile: sostanza con punto di infiammabilità compreso tra 0 C e 21 C. Solidi che infiammano a contatto con una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o consumarsi anche dopo l'allontanamento di tale sorgente. Estremamente infiammabile: liquidi con punto infiammabilità minore di 0 C e punto di ebollizione minore o uguale di 35 C. Gas che a temperatura e pressione ambiente si infiammano a contatto con l'aria. Sostanza che reagisce violentemente con l'acqua. R15 Sostanza che a contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili (almeno 1 l/kg/h). R16 R17 R18 R19 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti. Sostanza che spontaneamente si infiamma all'aria. Durante l'uso può formare con l'aria miscele esplosive/infiammabili. Può formare perossidi esplosivi.

34 CLASSIFICAZIONE R PER ORDINE NUMERICO 2 R20 R21 R22 R23 R24 R25 R26 R27 R28 R29 R30 R31 R32 R33 R34 R35 R36 R37 R38 R39 R40 R41 R42 R43 Nocivo per inalazione. Nocivo a contatto con la pelle. Nocivo per ingestione. Tossico per inalazione. Tossico a contatto con la pelle. Tossico per ingestione. Molto tossico per inalazione. Molto tossico a contatto con la pelle. Molto tossico per ingestione. A contatto con l'acqua libera gas tossici. Sostanza che può divenire facilmente infiammabile durante l'uso. A contatto con acidi libera gas tossici. A contatto con acidi libera gas molto tossici. Pericolo di effetti cumulativi. Provoca ustioni. Provoca gravi ustioni. Irritante per gli occhi (notevoli lesioni entro 72h - persistenza 24h). Irritante per le vie respiratorie. Irritante per la pelle (esposizione 4h - durata sintomi 24h). Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. Rischi di gravi lesioni oculari (gravi lesioni entro 72h - persistenza 24h). Può provocare sensibilizzazione per inalazione. Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle.

35 CLASSIFICAZIONE R PER ORDINE NUMERICO 3 R44 R45 R46 R48 R49 R50 R51 R52 R53 R54 R55 R56 R57 R58 R59 R60 R61 R62 R63 R64 R65 R66 R67 R68 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. Può provocare il cancro. Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. Può provocare il cancro per inalazione. Altamente tossico per gli organismi acquatici. Tossico per gli organismi acquatici. Nocivo per gli organismi acquatici. Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. Tossico per la flora. Tossico per la fauna. Tossico per gli organismi del terreno. Tossico per le api. Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente. Pericoloso per lo strato di ozono. Può ridurre la fertilità. Può danneggiare i bambini non ancora nati. Possibile rischio di ridotta fertilità. Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. Possibile rischio per i bambini allattati al seno. Nocivo: può causare danno ai polmoni in caso di ingestione. L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle. L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. Possibilità di effetti irreversibili.

36 FRASI DI SICUREZZA S 1 S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 S8 S9 S12 S13 S14 S15 S16 S17 S18 S20 S21 S22 Conservare sotto chiave. Conservare fuori della portata dei bambini. Conservare in luogo fresco. Conservare lontano da locali di abitazione. Conservare sotto... (liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante). Conservare sotto... (gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante). Conservare il recipiente ben chiuso. Conservare al riparo dall'umidità. Conservare il recipiente in luogo ben ventilato. Non chiudere ermeticamente il recipiente Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande. Conservare lontano da... (sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore). Conservare lontano dal calore. Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare. Tenere lontano da sostanze combustibili. Manipolare ed aprire il recipiente con cautela. Non mangiare né bere durante l'impiego. Non fumare durante l'impiego. Non respirare le polveri. S23 Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosol (termine/i appropriato/i da precisare da parte del produttore). S24 S25 Evitare il contatto con la pelle. Evitare il contatto con gli occhi.

37 FRASI DI SICUREZZA S 2 S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico. S27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati. S28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con... (prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante). S29 S30 S33 S35 S36 S37 S38 S39 S40 S41 Non gettare i residui nelle fognature. Non versare acqua sul prodotto. Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioni. Usare indumenti protettivi adatti. Usare guanti adatti. In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto. Proteggersi gli occhi/la faccia. Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto usare... (da precisare da parte del produttore). In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi. S42 Durante le fumigazioni/polimerizzazioni usare un apparecchio respiratorio adatto (termine/i appropriato/i da precisare da parte del produttore). S43 S45 S46 In caso di incendio usare... (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se l'acqua aumenta il rischio precisare "Non usare acqua"). In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta). In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostragli il contenitore o l'etichetta.

38 FRASI DI SICUREZZA S 3 S47 S48 S49 S50 S51 S52 S53 S56 S57 S59 S60 S61 Conservare a temperatura non superiore a...ºc (da precisare da parte del fabbricante). Mantenere umido con... (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante). Conservare soltanto nel recipiente originale. Non mescolare con... (da specificare da parte del fabbricante). Usare soltanto in luogo ben ventilato. Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati. Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti pericolosi o speciali autorizzati. Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale. Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio. Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza. S62 In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.

39 COMBINAZIONI S S1-S2 S3-S7 Conservare sotto chiave e fuori della portata dei bambini. Tenere il recipiente ben chiuso in luogo fresco. S3-S9-S14 Conservare in luogo fresco e ben ventilato lontano da... (materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante). S3-S9-S14-S49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato lontano da... (materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante). S3-S9-S49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato. S3-S14 Conservare in luogo fresco lontano da... (materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante). S7-S8 S7-S9 S7-S47 S20-S21 S24-S25 S29-S56 S36-S37 S36-S37-S39 S36-S39 S37-S39 S47-S49 Conservare il recipiente ben chiuso e al riparo dall'umidità Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato. Tenere il recipiente ben chiuso e a temperatura non superiore a...ºc (da precisare da parte del fabbricante). Non mangiare, né bere, né fumare durante l'impiego. Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle. Non gettare i residui nelle fognature. Usare indumenti protettivi e guanti adatti. Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. Usare indumenti protettivi adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non superiore a...ºc (da precisare da parte del fabbricante).

40 CONSIGLI P 1 Sono stati introdotti nel 2008 (Regolamento CE 1272/2008) in sostituzione delle frasi di sicurezza S. Consigli di carattere generale P101 In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del prodotto. P102 Tenere fuori dalla portata dei bambini. P103 Leggere l'etichetta prima dell'uso. Prevenzione P201 Procurarsi istruzioni specifiche prima dell'uso. P202 Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze. P210 Tenere lontano da fonti di calore / scintille / fiamme libere / superfici riscaldate. Non fumare. P211 Non vaporizzare su una fiamma libera o altra fonte di accensione. P220 Tenere/conservare lontano da indumenti /... / materiali combustibili. P221 Prendere ogni precauzione per evitare di miscelare con sostanze combustibili. P222 Evitare il contatto con l'aria. P223 Evitare qualsiasi contatto con l'acqua: pericolo di reazione violenta e di infiammazione spontanea. P230 Mantenere umido con... P231 Manipolare in atmosfera di gas inerte. P232 Proteggere dall'umidità. P233 Tenere il recipiente ben chiuso. P234 Conservare soltanto nel contenitore originale.

41 CONSIGLI P 2 P235 Conservare in luogo fresco. P240 Mettere a terra / massa il contenitore e il dispositivo ricevente. P241 Utilizzare impianti elettrici / di ventilazione / d'illuminazione /... / a prova di esplosione. P242 Utilizzare solo utensili antiscintillamento. P243 Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche. P244 Mantenere le valvole di riduzione libere da grasso e olio. P250 Evitare le abrasioni / gli urti /... / gli attriti. P251 Recipiente sotto pressione: non perforare né bruciare, neppure dopo l'uso. P260 Non respirare la polvere / i fumi / i gas / la nebbia / i vapori / gli aerosol. P261 Evitare di respirare la polvere / i fumi / i gas / la nebbia / i vapori / gli aerosol. P262 Evitare il contatto con gli occhi, la pelle o gli indumenti. P263 Evitare il contatto durante la gravidanza / l'allattamento. P264 Lavare accuratamente dopo l'uso. P270 Non mangiare, né bere, né fumare durante l'uso. P271 Utilizzare soltanto all'aperto o in luogo ben ventilato. P272 Gli indumenti da lavoro contaminati non devono essere portati fuori dal luogo di lavoro. P273 Non disperdere nell'ambiente. P280 Indossare guanti / indumenti protettivi / Proteggere gli occhi / il viso. P281 Utilizzare il dispositivo di protezione individuale richiesto. P282 Utilizzare guanti termici / schermo facciale / Proteggere gli occhi. P283 Indossare indumenti completamente ignifughi o in tessuti ritardanti di fiamma.

42 CONSIGLI P 3 P284 Utilizzare un apparecchio respiratorio. P285 In caso di ventilazione insufficiente utilizzare un apparecchio respiratorio. P231 + P232 Manipolare in atmosfera di gas inerte. Tenere al riparo dall'umidità. P235 + P410 Tenere in luogo fresco. Proteggere dai raggi solari. Reazione P301 IN CASO DI INGESTIONE: P302 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: P303 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (O CON I CAPELLI): P304 IN CASO DI INALAZIONE: P305 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: P306 IN CASO DI CONTATTO CON GLI INDUMENTI: P307 IN CASO DI ESPOSIZIONE: P308 IN CASO DI ESPOSIZIONE O DI POSSIBILE ESPOSIZIONE: P309 IN CASO DI ESPOSIZIONE O DI MALESSERE: P310 Contattare immediatamente un centro antiveleni o un medico. P311 Contattare un centro antiveleni o un medico. P312 In caso di malessere, contattare un centro antiveleni o un medico. P313 Consultare un medico. P314 In caso di malessere, consultare un medico. P315 Consultare immediatamente un medico. P320 Trattamento specifico urgente (vedere... su questa etichetta). P321 Trattamento specifico (vedere... su questa etichetta). P322 Misure specifiche (vedere... su questa etichetta).

43 CONSIGLI P 4 P330 Sciacquare la bocca. P331 NON provocare il vomito. P332 IN CASO DI IRRITAZIONE DELLA PELLE: P333 IN CASO DI IRRITAZIONE O ERUZIONE DELLA PELLE: P334 Immergere in acqua fredda / avvolgere con un bendaggio umido. P335 Rimuovere le particelle depositate sulla pelle. P336 Sgelare le parti congelate usando acqua tiepida. Non sfregare la parte interessata. P337 SE L'IRRITAZIONE DEGLI OCCHI PERSISTE: P338 Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. P340 Trasportare l'infortunato all'aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. P341 Se la respirazione è difficile, trasportare l'infortunato all'aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. P342 IN CASO DI SINTOMI RESPIRATORI: P350 Lavare delicatamente e abbondantemente con acqua e sapone. P351 Sciacquare accuratamente per parecchi minuti. P352 Lavare abbondantemente con acqua e sapone. P353 Sciacquare la pelle / fare una doccia. P360 Sciacquare immediatamente e abbondantemente gli indumenti contaminati e la pelle prima di togliersi gli indumenti. P361 Togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. P362 Togliersi di dosso gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente. P363 Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli nuovamente. P370 IN CASO DI INCENDIO:

44 CONSIGLI P 5 P371 IN CASO DI INCENDIO GRAVE E DI QUANTITÀ RILEVANTI: P372 Rischio di esplosione in caso di incendio. P373 NON utilizzare mezzi estinguenti se l'incendio raggiunge materiali esplosivi. P374 Utilizzare i mezzi estinguenti con le precauzioni abituali a distanza ragionevole. P375 Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza. P376 Bloccare la perdita se non c'è pericolo. P377 In caso d'incendio dovuto a perdita di gas, non estinguere a meno che non sia possibile bloccare la perdita senza pericolo. P378 Estinguere con... P380 Evacuare la zona. P381 Eliminare ogni fonte di accensione se non c'è pericolo. P390 Assorbire la fuoriuscita per evitare danni materiali. P391 Raccogliere il materiale fuoriuscito. P301 + P310 In caso di ingestione: contattare immediatamente un centro antiveleni o un medico. P301 + P312 In caso di ingestione accompagnata da malessere: contattare un centro antiveleni o un medico. P301 + P330 + P331 In caso di ingestione: sciacquare la bocca. NON provocare il vomito. P302 + P334 In caso di contatto con la pelle: immergere in acqua fredda / avvolgere con un bendaggio umido. P302 + P350 In caso di contatto con la pelle: lavare delicatamente e abbondantemente con acqua e sapone. P302 + P352 In caso di contatto con la pelle: lavare abbondantemente con acqua e sapone.

45 CONSIGLI P 6 P303 + P361 + P353 In caso di contatto con la pelle (o con i capelli): togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle / fare una doccia. P304 + P340 In caso di inalazione: trasportare l'infortunato all'aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. P304 + P341 In caso di inalazione: se la respirazione è difficile, trasportare l'infortunato all'aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. P305 + P351 + P338 In caso di contatto con gli occhi: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. P306 + P360 In caso di contatto con gli indumenti: sciacquare immediatamente e abbondantemente gli indumenti contaminati e la pelle prima di togliersi gli indumenti. P307 + P311 In caso di esposizione, contattare un centro antiveleni o un medico. P308 + P313 In caso di esposizione o di possibile esposizione, consultare un medico. P309 + P311 In caso di esposizione o di malessere, contattare un centro antiveleni o un medico. P332 + P313 In caso di irritazione della pelle: consultare un medico. P333 + P313 In caso di irritazione o eruzione della pelle: consultare un medico. P335 + P334 Rimuovere le particelle depositate sulla pelle. Immergere in acqua fredda / avvolgere con un bendaggio umido. P337 + P313 Se l'irritazione degli occhi persiste, consultare un medico. P342 + P311 In caso di sintomi respiratori: contattare un centro antiveleni o un medico. P370 + P376 In caso di incendio: bloccare la perdita se non c'è pericolo. P370 + P378 In caso di incendio: estinguere con... P370 + P380 Evacuare la zona in caso di incendio.

46 CONSIGLI P 7 P370 + P380 + P375 In caso di incendio: evacuare la zona. Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza. P371 + P380 + P375 In caso di incendio grave e di grandi quantità: evacuare la zona. Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza. Conservazione P401 Conservare... P403 Conservare in luogo ben ventilato. P404 Conservare in un recipiente chiuso. P405 Conservare sotto chiave. P406 Conservare in recipiente resistente alla corrosione / provvisto di rivestimento interno resistente. P407 Mantenere uno spazio libero tra gli scaffali / i pallet. P410 Proteggere dai raggi solari. P411 Conservare a temperature non superiori a... C /... F. P412 Non esporre a temperature superiori a 50 C / 122 F. P413 Conservare le rinfuse di peso superiore a... kg /... lb a temperature non superiori a... C /... F. P420 Conservare lontano da altri materiali. P422 Conservare sotto... P402 + P404 Conservare in recipiente chiuso. P403 + P233 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato. P403 + P235 Conservare in luogo fresco e ben ventilato. P410 + P403 Proteggere dai raggi solari. Conservare in luogo ben ventilato. P410 + P412 Proteggere dai raggi solari. Non esporre a temperature superiori a 50 C / 122 F.

47 CONSIGLI P 8 P411 + P235 Conservare in luogo fresco a temperature non superiori a... C /... F. Smaltimento P501 Smaltire il prodotto / recipiente in...

48 APPARECCHIATURE PERICOLOSE Apparecchiature in vetro e vetreria l'utilizzo di oggetti in vetro e di apparecchiature con parti in vetro può comportare tagli accidentali per gli operatori. Questo in un laboratorio biomedico, dove si manipolano materiali ed agenti biologici, può portare a serie conseguenze. Becchi Bunsen il becco Bunsen è un becco a gas che serve a riscaldare rapidamente recipienti e materiali sino a temperature di C. Sono da usare i Bunsen dotati di termocoppia che fermano l'erogazione del gas in assenza della fiamma. Tubi per il gas devono essere a norma, di diametro adeguato, fissati saldamente con fascette. Devono essere sostituiti periodicamente. Centrifughe Le centrifughe sono strumenti utilizzati, in ogni laboratorio scientifico, per separare particelle in soluzione mediante l'applicazione di un campo centrifugo artificiale tramite un sistema ruotante ad alta velocità.

49 NORME DI UTILIZZO DELLE CAPPE Le cappe chimiche sono da considerarsi zone di potenziale pericolo, in quanto all'interno di esse possono svilupparsi atmosfere anche estremamente infiammabili, esplosive o tossiche. Tutte le operazioni con prodotti chimici pericolosi devono essere compiute sotto cappa. Prima di iniziare la lavorazione, accertarsi che la cappa sia in funzione. Controllare il funzionamento con un manometro se esistente, altrimenti verificare che l aspirazione funzioni con un fazzoletto o foglio di carta. Evitare di creare correnti d'aria in prossimità di una cappa in funzione (apertura di porte o finestre). La zona lavorativa e tutto il materiale nella cappa devono essere lontani dall apertura frontale almeno cm. Abbassare il frontale a max. 40 cm di apertura durante il lavoro; non introdursi all interno della cappa (ad es. con la testa) per nessun motivo. Mantenere pulito ed ordinato il piano di lavoro dopo ogni lavorazione. Tenere sotto cappa solo il materiale strettamente necessario all'attività: non usare la cappa come deposito. Quando la cappa non è in uso, spegnere l'aspirazione e chiudere il frontale. Qualora si utilizzino nella cappa apparecchiature elettriche (che devono essere adatte ad atmosfera con pericolo d incendio) ogni connessione elettrica deve essere esterna alla cappa. Gli utenti della cappa devono conoscere le procedure di emergenza in caso di esplosione o incendio nella cappa.

50 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PERICOLOSI DI ORIGINE CHIMICA La gestione dei rifiuti è regolamentata in tutte le sue tappe, raccolta, deposito temporaneo, trasporto e smaltimento, dal Decreto Legislativo 22/97 e dalle sue successive modifiche e integrazioni. Raccolta nel Laboratorio di Analisi dei Medicinali: Contenitore per sostanze solide inorganiche/materiale contaminato. Contenitore per soluzioni contenenti sali inorganici. Contenitore per solventi organici alogenati (es. cloruro di metilene, cloroformio e tetracloruro di carbonio). Contenitore per solventi organici non alogenati (es. acetone, MIC, esano). Contenitore per ac. solforico concentrato derivante dalla prova dei borati. Contenitore per rifiuti vetrosi. Contenitore per i guanti usati. Contenitore per rifiuti generici.

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