INTRODUZIONE 1. L INFORMATICA IN ARCHEOLOGIA

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1 I 1. L INFORMATICA IN ARCHEOLOGIA INTRODUZIONE L informatica, è ormai entrata a pieno titolo nella nostra vita quotidiana e anche nell attività lavorativa di ognuno di noi, mentre l'uso del computer in archeologia è una conquista abbastanza recente. Esso all'inizio veniva utilizzato semplicemente come word-processor (elaboratore di testi), poi pian piano è stato utilizzato come mezzo di archiviazione, e infine come potente mezzo di elaborazione di dati sia grafici sia alfanumerici. In Italia l'interesse verso l'uso dello strumento informatico applicato all'archeologia, avvenne alla fine degli anni '80 e in quegli anni esso era rivolto soprattutto alla catalogazione e archiviazione della ragguardevole mole di dati provenienti dai contesti archeologici. Nonostante le buone premesse iniziali, lo strumento informatico non raccolse molti proseliti e anzi furono pochi i ricercatori e le università che s'interessarono all'utilizzo di queste nuove tecnologie tanto che sull'argomento M. Valenti scrisse: l'incontro della ricerca archeologica italiana con la computer science si rivela però un connubio drammatico; provare improvvisamente ad asservire alle esigenze della nostra disciplina gli algoritmi, le applicazioni e le strategie sviluppate nell'informatica pura, rappresenta di fatto un'impresa faticosissima... L'impatto deflagrante delle possibilità offerte dai computers, sia per la catastazione-gestione del dato sia per la sua comunicazione e trasmissione, ha colto quasi di sorpresa un ambiente scientifico ancora intento a perfezionare la sua metodologia di ricerca, a focalizzare meglio i suoi obiettivi e appena uscito dalla grande stagione evolutiva degli anni Settanta primi Ottanta. Gli effetti sono quindi stati diversi e diversificati nel livello di evoluzione raggiunta e possiamo dividere il percorso affrontato dagli archeologi italiani all'interno del mondo digitale in quattro tappe principali: la conoscenza del calcolatore e dei programmi, l'avvento della tecnologia GIS, le sperimentazioni di sistemi necessari soprattutto alla costruzione delle banche dati, al trattamento delle immagini, alle 3

2 elaborazioni grafiche 1. Il processo d' informatizazzione dell'archeologo, avvenne dunque in Italia in maniera disorganica e prevalentemente ad opera di quegli archeologi che si sono avvicinati allo strumento informatico per interesse personale. Il risultato di questo approccio disorganizzato e frammentario è oggi una netta separazione tra coloro che usano il computer in maniera appropriata e coloro che si limitano a servirsene come di una macchina da scrivere elettronica 2. Questo ha portato anche al risultato che i software utilizzati in archeologia sono creati da professionisti molto qualificati, ma estranei alle problematiche dell archeologia, e ciò non fa che aumentare questa separazione. Negli ultimi anni, con la rivoluzione digitale, l'avvento di nuove tecnologie a prezzi sempre più accessibili, ha fatto in modo che sempre più persone, nell'ambiente scientifico e accademico, utilizzassero lo strumento informatico o si avvicinassero alle sue potenzialità, e al giorno d'oggi esso sta diventando uno strumento indispensabile per il lavoro dell'archeologo, soprattutto di quei giovani archeologi formatisi anni fa e che si stanno formando negli ultimi anni, che riconoscono nello strumento informatico un valido aiuto per il loro lavoro. L'avvento delle nuove tecnologie, ha permesso oltre che un notevole risparmio di tempo, anche di denaro, (basta pensare all'utilizzo delle macchine fotografiche digitali che riducono i costi dello scavo, per quanto riguarda l'utilizzo di pellicole), e per questo sta diventando uno strumento sempre più apprezzato in ambito archeologico. L'utilizzo del computer in archeologia è ormai standardizzato da diversi anni secondo una specifica materia che è l'archeologia Computazionale. 2. COS'È IL GIS Il concetto di GIS nasce negli anni '60, come sviluppo delle applicazioni informatiche ai problemi di gestione e analisi del territorio: dunque un Sistema Informativo Geografico, o GIS (da Geographic Information System), è un sistema informatico per l'acquisizione, conservazione, analisi e visualizzazione di dati geografici. Viene definito sistema in quanto 1 VALENTI 1998, p GABUCCI 2005, p.18. 4

3 costituito da un insieme di componenti, hardware, software e umane, che interagiscono fra loro. Caratteristica essenziale di un GIS è la capacità di gestire dati geografici, o georeferenziati, vale a dire dati relativi ad elementi od oggetti della superficie terrestre. Un Sistema di Informazione Geografica (GIS) è una collezione di software che permettono di creare, visualizzare, interrogare ed analizzare i dati geospaziali. I dati geospaziali si riferiscono alle informazioni che riguardano la localizzazione geografica di un'entità. Questo comporta l attribuzione di coordinate in uno specifico sistema di riferimento. Le applicazioni che utilizzano dati spaziali possono offrire diverse funzioni. La produzione di mappe è la funzione più facilmente intuibile delle applicazioni geospaziali. I programmi per la creazione di mappe impiegano i dati geospaziali e li rappresentano in una forma visibile, normalmente sullo schermo del computer o su una stampa. Alcune applicazioni possono mostrare mappe statiche (una semplice immagine) o mappe dinamiche che sono personalizzate dall'utente che ne usufruisce attraverso una applicazione desktop o una pagina web. Molte persone danno per scontato, erroneamente, che le applicazioni geospaziali producano unicamente mappe, invece l'analisi geospaziale è un'altra funzione primaria delle applicazioni geospaziali. Alcuni tipi di analisi includono il calcolo di: 1. Distanza fra punti geografici; 2. L'area totale (es: in metri quadri) di una certa area geografica; 3. Quali caratteristiche geografiche si sovrappongono; 4. La misura di questa sovrapposizione; 5. Il numero di luoghi che distano ugualmente da un altro luogo. Tutto questo può sembrare semplice ma può essere utilizzato in molti modi e in diverse discipline. Il risultato di un analisi può essere mostrato su una mappa per supportare decisioni manageriali. Con il GIS è inoltre possibile rappresentare quasi in tempo reale l evoluzione del pianeta e del paesaggio e, per quanto riguarda l archeologia, di ricostruire il territorio e i paesaggi del mondo antico 3. 3 Estratto da: 5

4 Figura 1 I principali componenti di un Gis I Sistemi informativi (GIS, SIT) sono nati dall esigenza di poter disporre di potenti strumenti per la raccolta e l elaborazione delle informazioni, al fine di poter mettere a disposizione dei responsabili di decisioni operative, tutte le informazioni necessarie per effettuare le migliori scelte possibili 4. Osservando la Fig. 1, possiamo descrivere le diverse componenti del GIS, che sono: 1. Il Database, o geodatabase, in quanto contiene al suo interno i dati spaziali, quali le coordinate geografiche, e altre informazioni di tipo geografico e non. 2. L'elaboratore, un insieme di strumenti (hardware e software) per l'analisi geografica e l'elaborazione dell'informazione: Personal computer, scanner, plotter, etc 3. Il geovisualizzatore, cioè l interfaccia grafica, che permette la visualizzazione e manipolazione dei dati spaziali; in genere con questo termine s intende il software che permette di fare ciò (ad es. ArcGIS, Geomedia, Grass, Qgis, etc ). L Overlay o sovrapposizione è una delle funzioni di base del GIS, e la prima ad essere implementata in un GIS, e corrisponde alla facoltà di sovrapporre tutti i dati georeferenziati. In archeologia, questa funzione è sicuramente una delle più importanti per la lettura e contestualizzazione diacronica del paesaggio soprattutto per studiare le relazioni fra insediamenti e paesaggio; per ricostruire il territorio antico e il paleo 4 BIALLO 2002,p

5 ambiente; per creare modelli predittivi e identificare altri siti. Figura 2 Rappresentazione del territorio mediante tematismi distinti, passibili di elaborazione tramite un GIS II DATABASE E GIS IN ARCHEOLOGIA 1. DAL DATO ARCHEOLOGICO AL DATO INFORMATICO: I DATABASE Il primo passo da compiere, per utilizzare un sistema informativo in campo archeologico, è l'inserimento dei dati nel calcolatore. Il dato archeologico per poter diventare informazione significativa deve essere comunque trattato preventivamente in modo da assumere una forma normalizzata 5. In genere si tenta di definire uno standard comune per la raccolta dei dati in vista di un loro trattamento con un sistema informatico, tenendo in considerazione la difformità dei livelli di informazione che ogni attività archeologica comporta per le diverse condizioni di conservazione delle evidenze, per la disponibilità di tempo e mezzi finanziari, e per le diverse problematiche riguardanti le varie categorie di materiali, tenendo inoltre conto del risultato finale a cui si vuole arrivare. Il dato archeologico, per poter essere processato con il calcolatore, viene inserito in un 5 GUERMANDI 1999, p