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2 VITA DI CATEGORIA PG 4 il cng informa : questionario online sull'emergenza terremoto abruzzo i geometri, un impegno a favore degli alluvionati abilitazione alla professione temi di esame 16 campionato italiano di sci alpino e nordico modena villaggio artigiano riprogettato da 65 professionisti 2 corso internazionale di topografia per geometri SPECIALE ALLEGATO AL NOTIZIARIO associazione donne geometra: grande consenso su facebook NEWS &PROFESSIONE PG 7 attivo il servizio di consultazione telematica delle planimetrie catastali agenzia del territorio - firme elettroniche fornite dall'ufficio pregeo 10 aggiornamento agenzia del territorio provvedimento del 13 ottobre 2010 un gemellaggio per migliorare il catasto in giordania analisi dei fabbricati italiani - statistica 2009 roma: parte la riclassificazione degli immobili del centro circolare ministero del lavoro 35/ durc con durata trimestrale attivazione del sito istat per la rilevazione dei dati in edilizia il decalogo della terra 2010: edifici a rischio in italia la sicurezza nella manutenzione delle coperture quarta raccolta di contributi tecnici, normativi e di attualità sulla salute e sicurezza del lavoro dal 25 settembre 2010 la certificazione della resistenza al fuoco delle murature è tabellare o sperimentale. non è ammesso il calcolo analitico uni - nuova norma sull illuminazione di emergenza degli edifici mediazione civile: definiti i requisiti dei mediatori approvato il d.l. sulla tracciabilità dei flussi finanziari bandi di gara e limitazioni di carattere territoriale autorizzazione ai laboratori per prove sui materiali isolamento acustico degli edifici: il punto della situazione impianti fotovoltaici: torna di moda il diritto dia superficie nuovo modello per le denuncie di successione AMBIENTE & RISPARMIO ENERGETICO PG 18 attuazione nuovo conto energia fotovoltaico rallenta il respiro della terra sprecato il 50% dell energia on line la mappa dell'inquinamento in europa FISCO&PROFESSIONE PG 20 mutuo troppo caro con i tassi attuali? ecco come rinegoziarlo in tre mosse con la tua banca guida dell`agenzia delle entrate alle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico - aggiornamento 2010 il fisco lancia il sito che ti guida. operativo e con profili su misura iva agevolata al 10% sul gas metano: in caso di condominio o cooperativa si calcola sui consumi del singolo appartamento le modalità per ridurre il canone di locazione professionista vincente in giudizio e ritenuta del 20% su tutto il risarcimento e spese legali riparte lo shopping incentivato. fondo unico di 110 milioni di euro compensi provvisori, pagati dall appaltatore al subappaltatore, che partecipano alla valutazione delle rimanenze di opere ultrannuali sono fiscalmente deducibili comunicazioni black list. niente sanzioni per i primi errori istat - indice prezzi al consumo settembre 2010 SENTENZE PG 27 NEWS DI INTERESSE PG 38 un nuovo portale professionale: filotecna libere professioniste e maternità: normativa trasformata nasce raeeporter: una foto per rimuovere i rifiuti abbandonati telefonate promozionali, un registro a tutela di chi si oppone sacchetti di plastica: confermato lo stop dal 2011 geologia fruibile online inquinamento virtuale: internet produce 630 milioni di tonnellate di co2 l'anno MOSTRE & CONCORSI& CORSI PG 41 concorso internazionale "i luoghi del lavoro" - scadenza 12 maggio 2011 concorso internazionale di progettazione : realizzazione di un asilo nido aziendale scadenza 28 gennaio 2011 termoidraulica clima ecoenergie - padova fiere dal 30 marzo al 2 aprile 2011 NEWS&NEWS curiosità, viaggi, salute PG 43 APPROFONDIMENTO PG 52 Efficienza energetica degli edifici: normativa, procedure di qualificazione/certificazione e criteri di definizione delle classi energetiche degli edifici di Mauro Cappello Associazione Nazionale Donne Geometra sede operativia : Via Barberini n Roma C.f

3 Gentilissima Lettrice e Gentilissimo Lettore, questo numero del Notiziario esce, mentre si sta ancora spalando il fango del Veneto riconosciuto uno dei settori più produttivi d Italia e l eredità monumentale della nostra storia si sta sbriciolando sotto le stesse perturbazioni metereologiche ; la "Schola Armaturarum Juventis Pompeiani", la Domus dove si allenavano gli atleti dell'antica Pompei, aveva resistito in parte alle eruzioni del Vesuvio ma nulla ha potuto contro l inoperosità, la pioggia, la manutenzione carente e, forse, inesatta. Ma ora il problema non è il nubifragio, o il dare risposte al tema culturale e tecnologico, occorre intervenire, studiando anche sistemi per anticipare e impedire altre catastrofi. Il fulcro concreto del New Deal lanciato dal Presidente Franklin Delano Roosevelt, appena dopo il crollo della borsa del 1929, fu, non a caso, la messa in sicurezza di una parte del territorio americano soggetto a frane e alluvioni, pur non avendo ancora una tradizione di manutenzione idraulica e geologica per via di una storia ancora troppo breve. Alluvioni in Veneto Gli interventi furono preventivi dando origine tra l altro al lavoro dei giovani, impiegati in opere di rimboschimento e di controllo delle acque; la Tennessee Valley Authority realizzò giganteschi lavori di sistemazione idraulica e di sfruttamento delle acque, che oltre a salvaguardare la sicurezza, contribuirono notevolmente all'industrializzazione degli stati meridionali. Il risanamento delle criticità ambientali, ovviamente fu concretata con i metodi noti allora: cemento armato usato con smoderatezza, interventi consistenti d idraulica ingegneristica, canalizzazioni e dighe. Che non fossero interventi giusti si capì purtroppo solo nel 2005, quando Katrina mise in ginocchio New Orleans. Dovremmo sicuramente trarre insegnamento dalla storia e precedere le catastrofi, giacché la crisi climatica ci costringe di solito a rifare i conti. Il Veneto infossato in un lago di acqua, tutto il Nord-Est alluvionato, Toscana e Calabria in stato d emergenza si uniscono alla tragedia del crollo di Pompei e con quelli passati delle mura aureliane a Roma o della Torre di Pavia. Ambiente, cultura, sicurezza, incolumità pubblica e privata tutte messe a dura prova dalle calamità naturali. E difficile parlare ora d interventi d ingegneria naturalistica immediati, vista anche la crisi economica nella quale versa il Paese, che sicuramente consentirebbero una messa in sicurezza flessibile, capaci di produrre effetti benefici per anni, senza sclerotizzazioni in cemento armato che si rivelerebbero comunque prima o poi dannosi, come è impensabile copiare gli interventi della Versilia, che oggi riesce a sopportare piogge pesanti e bombe d acqua senza danni e vittime, grazie alle operazioni accorte dopo l alluvione del 1996, mirate a delocalizzare parte delle abitazioni. Senza polemica alcuna sappiamo che la Finanziaria ha previsto i maggiori stanziamenti per le grandi opere stradali e ferroviarie, dedicandogli il 40% delle risorse economiche, pari a 4,9 miliardi e solo il 3% pari a 400 milioni di euro alle frane e alluvioni, pertanto sarebbe opportuno che tutti NOI tecnici liberi Case fantasma e conformità catastale La Schola Armaturarum Juventis Pompeiani distrutta professionisti dessimo un apporto, iniziando magari a sensibilizzare l utenza con una cultura di conoscenza, durante la regolarizzazione catastale delle case fantasma. Accatastare, rilasciare conformità planimetriche per i rogiti notarili, permette di avere maggior contatto con l utenza e il verificare lo stato dei luoghi, potrebbe essere il momento per verificare anche la stabilità, suggerendo indicazioni capaci di arginare in parte i disastri che siamo costretti a osservare inermi. La rivoluzione catastale introdotta con il D.L. n. 78/2010,convertito in Legge 122/2010, potrebbe apportare un contributo non solo fiscale all intero Paese, ma diventare un controllo all abusivismo con una collaborazione alla messa in sicurezza di molte unità immobiliari. CI PREGIAMO ANTICIPARVI, CHE ALLEGATO A QUESTO NUMERO È LO SPECIALE DEDICATO AL ROGITO NOTARILE IN RELAZIONE ALLA CONFORMITÀ DELLE PLANIMETRIE CATASTALI, (RISERVATO AI SOLI SOCI), OLTRE ALL APPROFONDIMENTO REDATTO DALL ING. MAURO CAPPELLO SULL EFFICIENZA ENERGETICA: NORMATIVA, PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE/CERTIFICAZIONE E CRITERI DI DEFINIZIONE DELLE CLASSI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI. Ringraziamo chi ha collaborato, per la disponibilità, l apporto e il contributo specialistico offerto alla Categoria dei Geometri e a tutti i nostri soci, che sono divenuti una numerosissima famiglia. Buona lettura a Voi tutti! Noi della Redazione Donne Geometra PG 4

4 VITA DI CATEGORIA IL CNG INFORMA : QUESTIONARIO ONLINE SULL'EMERGENZA TERREMOTO ABRUZZO E attiva una consultazione online sull'emergenza terremoto Abruzzo, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile. Collegandosi direttamente al sito è possibile consultare il "Questionario online sull'emergenza terremoto Abruzzo" che ha lo scopo di raccogliere informazioni sulle attività e le esperienze di chi ha partecipato alla gestione del terremoto in Abruzzo dal 6 aprile 2009 fino al 31 gennaio 2010 e di registrare proposte migliorative per le eventuali criticità. La consultazione rimarrà aperta per qualche settimana. Possono compilare il questionario, composto da dieci domande, tutti i volontari o gli operatori di Regioni, Province, Comuni, strutture operative, ordini professionali o imprese che hanno partecipato all'emergenza abruzzese. I GEOMETRI, UN IMPEGNO A FAVORE DEGLI ALLUVIONATI Intevista al Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Genova Luciano Piccinelli Un gesto di grande solidarietà. Il Collegio dei geometri della Provincia di Genova si è messo a disposizione, con i suoi consulenti, delle persone alluvionate per aiutarle, gratuitamente, a compilare i moduli necessari ad ottenere rimborsi. È, così presidente Piccinelli? «Esattamente. Il nostro Collegio ha ritenuto che siano complicati i moduli che gli alluvionati del Ponente dovranno compilare per avere i dovuti rimborsi. Ma non solo: tutto quello che ritengono di avere sul piano delle informazioni, dalla loro situazione catastale, a situazioni venutesi a creare a seguito dell alluvione, la certificazione dei danni. Insomma tutto quello che loro necessita verrà da noi vagliato e suggerito». Ovviamente tutto gratuitamente. «Certamente. Abbiamo già una quarantina di esperti, nostri geometri che conoscono perfettamente questa materia, che si sono messi a disposizione di queste persone». Esattamente cosa hanno dovuto fare coloro che hanno subito dei danni? «Noi abbiamo richiesto ai relativi Municipi di fornirci copia dell elenco delle persone che hanno subito danni. Lista che dovremmo avere al più presto». Entro il 24 ottobre chi ha subito danni doveva presentare richiesta: lo ha fatto? E questi elenchi sono arrivati? «Si, abbiamo ricevuto una cinquantina di persone interessate a questi rimborsi. I Municipi, al contrario, non hanno risposto. Ma a quelli che si sono presentati singolarmente ai nostri uffici abbiamo dato tutte le indicazioni necessarie». Quali? «Abbiamo offerto loro la perfetta compilazione della modulistica richiesta dalla Regione, contenente l indicazione della stima dei danni». Il percorso di queste pratiche come sarà adesso? «La Regione richiederà, successivamente, i dettagli dei danni subiti, cioè la stima vera e propria accompagnata da tutti i requisiti necessari a dimostrazione della veridicità delle richieste». Un bell aiuto, insomma... «Pensiamo di aver fatto un qualcosa di positivo. Il fatto di aver dato questa consulenza gratuitamente è stata molto apprezzata». PG 5

5 ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE TEMI DI ESAME Si sono svolte il 28 e 29 ottobre scorso le prove scritto-grafiche per l abilitazione alla professione di Geometra. Per consultare i testi delle prove CLICCA QUI 16 CAMPIONATO ITALIANO DI SCI ALPINO E NORDICO Il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Brescia in Collaborazione con l Associazione Geo-Sport e con il patrocinio della Cassa Previdenza Geometri, organizza il 16 Campionato Italiano di Sci Alpino e Nordico per Geometri e Geometri Laureati Professionisti che si terrà a Ponte di Legno - Temù (BS) - il 26/27/28/29 gennaio Per maggiori informazioni e per adesioni CLICCA QUI MODENA VILLAGGIO ARTIGIANO RIPROGETTATO DA 65 PROFESSIONISTI Sessantacinque professionisti tra geometri, ingegneri, architetti, periti, agronomi e avvocati intrecceranno le competenze per riprogettare venti luoghi del Villaggio artigiano di Modena, area di quasi 40 ettari che ospita circa 165 attività imprenditoriali. E lo faranno in occasione di 'Mow 2010', workshop di progettazione per la riqualificazione della zona di Modena ovest. L'iniziativa e' organizzata dall'assessorato alla Programmazione e gestione del territorio del Comune e dal Comitato unitario dei professionisti di area tecnica degli Ordini e collegi modenesi. A supervisionare i lavori, come tutor esterno, sarà l'architetto Paolo Mazzoleni del Politecnico di Milano, esperto in nuove forme di artigianalità e spazi. I professionisti, che hanno già effettuato un sopralluogo nell'area, lavoreranno in gruppi interdisciplinari su un caso di studio assegnato con sorteggio. Potranno consultare le planimetrie, le sezioni, le foto, anche aeree, dell'immobile messe a disposizione dai proprietari che hanno aderito all'iniziativa. I gruppi lavoreranno sulla base delle norme di trasformazione contenute in un documento di indirizzo già elaborato dal Comune a seguito delle fasi di analisi economiche, sociali, urbanistiche ed edilizie del quartiere e degli incontri con esperti nazionali ed internazionali sul nuovo ruolo e sui nuovi spazi dell'artigiano. 2 CORSO INTERNAZIONALE DI TOPOGRAFIA PER GEOMETRI Si è svolto a Roma, presso la sede di Geoweb s.p.a., dal 20 settembre all 8 ottobre 2010 il 2 Corso Internazionale di Topografia per Geometri. LO SPECIALE DEDICATO ALL EVENTO È ALLEGATO AL NOTIZIARIO. ASSOCIAZIONE DONNE GEOMETRA : GRANDE CONSENSO SU FACEBOOK Il post su Facebook dell Associazione Nazionale Donne Geometra ha raggiunto più di 4000 sostenitori. Ringraziamo tutti per il grande consenso e invitiamo coloro che vogliono aderire ad aggiungersi come amici. CLICCA QUI PG 6

6 NEWS & PROFESSIONE ATTIVO IL SERVIZIO DI CONSULTAZIONE TELEMATICA DELLE PLANIMETRIE CATASTALI E attivo dal 20 ottobre scorso, il servizio di consultazione telematica delle planimetrie catastali annunciato dall Agenzia del Territorio con Comunicato Prot del 19 ottobre Le regole per la consultazione sono state fissate con provvedimento del 16 settembre scorso come segue Immobili e planimetrie coinvolte: La consultazione telematica da parte dei soggetti abilitati sarà possibile solo per le planimetrie catastali delle unità immobiliari urbane, con esclusione degli immobili censiti nelle categorie B/3 (prigioni e riformatori), D/5 (istituti di credito, cambio ed assicurazione), E/5 (fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze). Sono esclusi anche i fabbricati che, pur non rientrando in queste categorie, hanno la medesima destinazione d uso. Restano fuori anche le planimetrie relative agli obiettivi sensibili per la sicurezza dello Stato e quelle dichiarate non conformi perché non redatte sulla base delle regole catastali. Soggetti abilitati all accesso : L accesso al sistema telematico dell Agenzia del Territorio, SISTER, per la consultazione delle planimetrie catastali è consentito ai tecnici iscritti agli albi di architetti, geometri, ingegneri, dottori agronomi, periti edili e agrari, agrotecnici, notai, segretari o delegati delle pubblica amministrazioni abilitati all'utilizzo delle procedure telematiche. Modalità di consultazione: La consultazione telematica della planimetria avviene previa sottoscrizione con firma digitale di una apposita richiesta attraverso l accesso al sistema informatico dell Agenzia del Territorio. Il soggetto richiedente dichiara di essere un professionista abilitato, incaricato da uno dei soggetti titolari di diritti reali sull immobile alla redazione di atti tecnici di aggiornamento del catasto edilizio urbano o di adempimenti connessi alla stipula di atti concernenti l immobile. Adempimenti analoghi per i notai o altri pubblici ufficiali incaricati della stipula di atti concernenti l immobile. L incarico professionale deve essere conservato in originale dal soggetto richiedente per un periodo di 5 anni. I dati acquisiti per via telematica possono essere utilizzati esclusivamente per i fini consentiti dalla normativa vigente in materia di riutilizzazione commerciale e protezione dei dati personali. L'Agenzia effettua i controlli volti a verificare l'osservanza degli obblighi, e può sospendere o chiudere il servizio in caso di inadempimento. PER CONSULTARE LA GUIDA MULTIMEDIALE SULL UTILIZZO DEL SERVIZIO CLICCA QUI PER SCARICARE IL COMUNICATO del 19 ottobre 2010 CLICCA QUI AGENZIA DEL TERRITORIO - FIRME ELETTRONICHE FORNITE DALL'UFFICIO Con provvedimento del Direttore dell'agenzia del 26 ottobre 2010 è stata fissato il termine del 13 marzo 2011 per l'accettazione degli atti di aggiornamento sottoscritti con le firme elettroniche fornite dall'ufficio. Oltre tale data le trasmissioni telematiche dovranno essere sottoscritte con firme digitali rilasciate da appositi Enti certificati. Si ricorda, a tal proposito, che il Consiglio Nazionale Geometri ha da tempo stipulato una convenzione con Aruba per il rilascio di firme digitali con riconoscimento di ruolo appositamente predisposte per gestire la qualifica dei Geometri Liberi Professionisti. Per Scaricare il Provvedimento CLICCA QUI Per scaricare la convenzione CNG e Aruba per la firma digitale CLICCA QUI PG 7

7 PREGEO 10 AGGIORNAMENTO Il 03 novembre 2010 è stata pubblicata la nuova versione del software per il trattamento automatizzato degli atti di aggiornamento del Catasto terreni. Nella nuova versione sono state apportate correzioni e aggiunte novità molto importanti. 1. Corretto il malfunzionamento dell archivio dei tecnici esterni operante su Windows XP service-pack 2 e 3 per il quale i diagnostici delle elaborazioni precedenti non venivano aggiornati in seguito di una nuova elaborazione, sebbene venisse rimossa 2. Corretta la richiesta degli intestati nel caso che tutte le particelle trattate hanno la ditta disallineata 3. Nel caso di tipologia FR corretto l errore che impediva la de materializzazione in presenza di modello ausiliario 4. Individuato il problema che produce valori in deponenti nell sqm a posteriori: risolto con un controllo sulla matrice di varianza-covarianza delle baseline GPS (deve essere definita-positiva) 5. Corretto il controllo di esistenza della particella variata nelle tipologie assimilabili a mappali qualora nella particella originale siano presenti linee varie che intersecano i bordi della particella 6. Consentito l impiego di più di due Punti Fiduciali in presenza di un Punto Ausiliario 7. Consentito l impiego di un Punto Ausiliario senza rilievo altimetrico 8. Bloccata a qualità 282 la particella originale della Tipologia 15 La procedura è stata aggiornata, con le seguenti novità: 1. gestione dei poligoni chiusi del libretto delle misure che definiscono superfici reali 2. controlli sull obbligo delle poligonali 3. controlli automatici sulle poligonali 4. possibilità di trattare n particelle per le tipologie che precedentemente ne potevano trattare una o due 5. gestione della tipologia 15 (frazionamento dell intera corte di un fabbricato con corte), senza la necessità di riportare misure o coordinate all interno del libretto 6. funzione per la ricerca della monografia associata al Punto Fiduciale selezionato e successivo scarico, direttamente dal sito Internet 7. inserimento nella toolbar di pregeo delle icone relative alle operazioni richiamate con maggior frequenza 8. visualizzazione grafica dell estratto di mappa 9. visualizzazione delle informazioni contenute nell estratto di mappa 10. inserimento della motivazione di non deposito al comune per gli atti presentati in front-office 11. routine di ricerca dei libretti delle misure 12. modifica del record ditta dell estratto di mappa nel caso di persona fisica, con l aggiunta di ulteriori informazioni, prelevate direttamente in maniera automatica dall estratto di mappa 13. gestione della rappresentazione cartografica delle particelle interrate 14. nuova procedura per la predisposizione della proposta di aggiornamento (APAG Autoallestito e Proposta di Aggiornamento). PER SCARICARE LA NUOVA VERSIONE DI PREGEO 10 CLICCA QUI AGENZIA DEL TERRITORIO PROVVEDIMENTO DEL 13 OTTOBRE 2010 Si comunica che l'agenzia del Territorio ha emanato il provvedimento n del 13 ottobre 2010, concernente l'estensione del servizio di trasmissione telematica del modello unico informatico catastale a tutte le tipologie di atti di aggiornamento geometrico (Pregeo), di cui all'articolo 8 della legge 1 ottobre 1969, n. 679, ed agli articoli 5 e 7. Per consultare il testo del provvedimento CLICCA QUI PG 8

8 UN GEMELLAGGIO PER MIGLIORARE IL CATASTO IN GIORDANIA Il sistema catastale della Giordania ha bisogno di urgenti miglioramenti. Così l'unione Europea ha deciso di finanziare un progetto che potesse permettere, tramite un gemellaggio, di apportare dei significativi cambiamenti al sistema. L Agenzia del Territorio ha così presentato, in partnership con Sogei e Formez PA, una proposta di partecipazione al progetto. Le attività progettuali, da sviluppare in un periodo di 21 mesi a partire da febbraio 2011, sono articolate in tre componenti: sistema catastale integrato con i registri immobiliari, sicurezza informatica dei dati descrittivi e grafici, valutazione immobiliare. A breve avverrà un incontro cui saranno presenti anche alcuni funzionari dell Ambasciata italiana in Giordania, le medesime Autorità effettueranno una valutazione comparata delle candidature presentate da organismi di diversi stati membri U.E. per stabilire chi sarà il futuro gemello del paese mediorientale. ANALISI DEI FABBRICATI ITALIANI - STATISTICA 2009 L'Agenzia del Territorio ha pubblicato l'analisi dei fabbricati italiani, così come censiti nella banca dati del Catasto Edilizio Urbano aggiornato al 31 dicembre Oltre 65 milioni di beni, fra unità immobiliari urbane ed altre tipologie immobiliari che non producono reddito e delle quali si forniscono: la numerosità dello stock, la sua consistenza fisica («vani», superfici o volumi a secondo delle categorie tipologiche) e la correlata base imponibile fiscale determinata dal Catasto (la «rendita catastale»). Di questo stock è stato anche calcolato il VIP (Valore Imponibile Potenziale) ai fini ICI, che attualmente ammonta a miliardi di euro. A tal proposito l'agenzia del Territorio precisa che "nelle elaborazioni statistiche oggetto di questa pubblicazione il VIP ai fini ICI è stato ancora calcolato continuando a tenere conto del totale delle Unità Immobiliari residenziali presenti nelle province, senza distinzione fra abitazione principale e non, poiché negli archivi catastali non esiste tale informazione e quindi non è possibile conoscere numero e rendita delle abitazioni principali". Lo stock preso in considerazione ammonta a 65,8 milioni di unità, di cui più del 49% sono abitazioni, uno stock che, rispetto al 2008 è aumentato del 2,3% di unità immobiliari a livello nazionale. PER SCARICARE IL DOCUMENTO CLICCA QUI ROMA: PARTE LA RICLASSIFICAZIONE DEGLI IMMOBILI DEL CENTRO L'Assemblea di Roma Capitale ha approvato, su proposta dell'assessore al Bilancio e allo Sviluppo economico la delibera che autorizza la riclassificazione degli immobili di maggior pregio caratterizzati da rendite catastali. L'operazione riguarderà 17 delle 283 ''micro-zone" in cui e' stato suddiviso il patrimonio immobiliare cittadino e sarà curata dall'agenzia del Territorio a partire dal Da una prima analisi risulta infatti che, in alcune aree della Capitale, a un valore medio di mercato di euro a metro quadro spesso corrisponde un valore catastale di 879 euro a parità di superficie. Appartamenti di lusso che visti dal catasto sembrano case popolari, alcuni addirittura privi di bagno o riscaldamento. ''Il risultato atteso da quest'operazione - spiega l'assessore Maurizio Leo - e' un riequilibrio generale del sistema di classificazione degli immobili ed una maggiore equità sociale nella ripartizione del carico contributivo". Non si tratterà di un intervento "a pioggia'' ma di una rivalutazione mirata a riallineare quei parametri che sono ormai obsoleti e a realizzare un sostanziale equilibrio tra la redditività dell'immobile e il prelievo fiscale. L'allargamento della base imponibile produrrà un effetto positivo anche sui conti di Roma Capitale liberando risorse che potranno essere destinate anche al miglioramento dei servizi resi alla cittadinanza''. PG 9

9 CIRCOLARE MINISTERO DEL LAVORO 35/ DURC CON DURATA TRIMESTRALE Il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 35 dell'8 ottobre 2010, fornisce importanti indicazioni in materia di Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) che trovano fondamento nella determinazione dell Autorità di Vigilanza n.1 del 12 gennaio In particolare la circolare contiene indicazioni in merito alla validità temporale del DURC nell ambito degli appalti pubblici, fissata a 3 mesi dall autorità di vigilanza, specificando che la validità trimestrale va estesa anche ai documenti rilasciati ai fini dell attestazione SOA e dell iscrizione all albo fornitori; diversamente, per specifico dettato normativo, il DURC rilasciato per la fruizione di benefici normativi e contributivi ha validità mensile ai sensi dell art. 7, comma 1, del D.M. 24 ottobre Per scaricare il testo della circolare CLICCA QUI ATTIVAZIONE DEL SITO ISTAT PER LA RILEVAZIONE DEI DATI IN EDILIZIA Dal 1 luglio l'istat ha attivato il sito che permette la compilazione online dei modelli di rilevazione da presentare ai Comuni insieme alla richiesta di permesso di costruire o DIA (oggi SCIA), solo per la realizzazione di nuove costruzioni ed ampliamenti o per fabbricati destinati a edilizia pubblica ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. n. 380/2001. Le definizioni delle informazioni richieste e le istruzioni, evidenziabili nel modello online, forniscono la guida automatica alla compilazione. Poiché nei prossimi mesi l'istat prevede l'obbligatorietà della procedura da parte di tutti i Comuni, Il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, invita a prenderne atto e trasmettere eventuali suggerimenti per migliorare lo strumento in questa fase sperimentale. IL DECALOGO DELLA TERRA 2010: EDIFICI A RISCHIO IN ITALIA È stata da poco pubblicata la ricerca "Terra e sviluppo. Decalogo della Terra 2010", realizzata dal neonato Centro Studi del Consiglio Nazionale Geologi, con la collaborazione del CRESME. Il dato che emerge su tutti è quello secondo il quale il 40% degli italiani risiederebbe in zone ad alto rischio sismico. Le aree interessate rappresentano circa il 50% del territorio nazionale e il 38% dei comuni. Si tratta di 6,3 milioni di edifici e 12,5 milioni di abitazioni. Lo studio mette in evidenza che il 60% degli 11,6 milioni di edifici italiani a prevalente uso residenziale è stato realizzato prima del Altro dato preoccupante è quello dell'elevata criticità idrogeologica. Tale situazione si presenta sul 10% della superficie italiana e riguarda l'89% dei comuni. Secondo lo studio, infatti, sono circa 6 milioni le persone che abitano nei chilometri quadrati del nostro territorio dove eventi naturali straordinari potrebbero determinare effetti disastrosi per cose e persone come già capitato in più di una occasione. Oltre un milione di persone vivono in Campania, 825 mila in Emilia Romagna e oltre mezzo milione in ognuna delle tre grandi regioni del nord: Piemonte, Lombardia e Veneto. Insieme alla Toscana sarebbero queste le aree italiane dove gli abitanti sono maggiormente esposti per densità abitativa e situazioni di rischio. Secondo tale analisi sarebbero un milione e 260 mila gli edifici a rischio nel caso di frane e alluvioni. Di questi oltre 6 mila sono scuole, mentre gli ospedali sono 531. In contrasto con questo scenario, l'analisi delle previsioni demografiche contenute nello studio, mostra, sulla base dei dati Istat, un incremento della popolazione nelle zone a rischio sismico (oltre persone), e nelle zone a rischio idrogeologico( persone), nei prossimi dieci anni. Secondo il Consiglio nazionale dei Geologi, questo rappresenta un indicatore notevole della necessità di una pianificazione ambientale, un controllo territoriale e un livello di investimento in grado di garantire manutenzione ordinaria del territorio e prevenzione nelle aree a maggior rischio. PG 10

10 LA SICUREZZA NELLA MANUTENZIONE DELLE COPERTURE La Regione Toscana si è dotata, con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.62/r pubblicato sul BURT n. 43 del 30 novembre 2005, di un Regolamento concernente le "misure preventive e protettive per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza". Tale Regolamento prevede, all'art. 5, la predisposizione dell'elaborato tecnico della copertura che si compone dei seguenti elementi: a. elaborati grafici in scala adeguata in cui sono indicate le caratteristiche e l'ubicazione dei percorsi, degli accessi, degli elementi protettivi per il transito e l'esecuzione dei lavori di copertura b. relazione tecnica illustrativa delle soluzioni progettuali, nella quale sia evidenziato in modo puntuale il rispetto delle misure preventive e protettive di cui alla sezione II; nel caso di adozione di misure preventive e protettive di tipo provvisorio di cui all'articolo 7 c. planimetria in scala adeguata della copertura, evidenziando il punto di accesso e la presenza di eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio o ganci di sicurezza da tetto, specificando per ciascuno di essi la classe di appartenenza, il modello, la casa produttrice ed il numero massimo di utilizzatori contemporanei d. relazione di calcolo, redatta da un professionista abilitato, contenente la verifica della resistenza degli elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dagli ancoraggi e il progetto del relativo sistema di fissaggio e. certificazione del produttore di dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto eventualmente installati, secondo le norme UNI-EN 795 ed UNI-EN 517 f. dichiarazione di conformità dell'installatore riguardante la corretta installazione di eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto, in cui sia indicato il rispetto delle norme di buona tecnica, delle indicazioni del produttore e dei contenuti di cui alle lettere c) e d) g. manuale d'uso degli eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto installati, con eventuale documentazione fotografica h. programma di manutenzione degli eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto installati Con la finalità di fornire assistenza a progettisti, installatori ed utilizzatori di sistemi anticaduta sulle coperture, è stato realizzato un portale internet dedicato all'indirizzo La documentazione tecnica disponibile sul sito costituisce un utile supporto ai progettisti, ai coordinatori e alle imprese impegnati nella progettazione e nella esecuzione di interventi di manutenzione delle coperture dei fabbricati anche al di fuori dei confini toscani (non vincolati, cioè, all'applicazione delle disposizioni del regolamento regionale). PER SCARICARE LA DOCUMENTAZIONE TECNICA CLICCA QUI QUARTA RACCOLTA DI CONTRIBUTI TECNICI, NORMATIVI E DI ATTUALITÀ SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO L'ISPESL ha realizzato e reso disponibile un raccolta di pubblicazioni sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. La pubblicazione, giunta alla quarta edizione è la "RACCOLTA DI CONTRIBUTI TECNICI, NORMATIVI E DI ATTUALITÀ SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO". All'interno del volume, aggiornato a Maggio 2010, trovano spazio le seguenti pubblicazioni: innovazione e sicurezza: una nuova gestione integrata non formal learning: approccio culturale per la promozione della sicurezza negli ambienti di lavoro progettazione e realizzazione di pacchetti formativi di qualità: la formazione sul modello di analisi infortunistica nel sistema pubblico e nel sistema aziendale new osh era: risultati e impatto sulla ricerca europea a fine progetto la figura del preposto nella normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro PG 11

11 i modelli di organizzazione e di gestione: l'interazione tra normative cogenti e volontarie l'evoluzione della tutela delle malattie professionali in italia donna e lavoro nel mondo occidentale: dalla preistoria agli inizi del 1900 qualità dell'aria nelle città: problematiche ambientali ed effetti sulla salute il giusto approccio alla valutazione del rischio microclima negli ambienti di lavoro applicabilità della norma cei en per la taratura dei sensori di monitoraggio dell'ossigeno utilizzati nelle sale esami ospitanti le apparecchiature di risonanza magnetica PER SCARICARE LA RACCOLTA ISPESL CLICCA QUI DAL 25 SETTEMBRE 2010 LA CERTIFICAZIONE DELLA RESISTENZA AL FUOCO DELLE MURATURE È TABELLARE O SPERIMENTALE. NON È AMMESSO IL CALCOLO ANALITICO Con la Lettera Circolare Prot. n del 31/03/2010 la Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica del Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha risposto ad alcuni quesiti relativi alla certificazione della resistenza al fuoco di strutture di muratura (portante e non) ai fini dell'ottenimento del CPI, alla luce della nuova normativa di resistenza al fuoco (D.M. 9 marzo 2007 e D.M. 16 febbraio 2007). Il punto 1.1 dell'allegato II al D.M. 4 maggio 1998 prevede, nell'ambito dei procedimenti di prevenzione incendi affidati ai Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, che la certificazione relativa agli elementi strutturali portanti e/o separanti classificati ai fini della resistenza al fuoco debba essere rappresentativa della tipologia di valutazione eseguita (sperimentale, analitica, tabellare). Tale certificazione deve essere firmata: a. dal direttore del laboratorio, se la valutazione è di tipo sperimentale; b. da professionista iscritto negli elenchi del M.I. di cui alla L. 818/84, se la valutazione è di tipo analitico; c. da professionista, se trattasi di valutazione di tipo tabellare. Il nuovo D.M. 16 febbraio 2007, che ha aggiornato la materia e recepito le norme comunitarie in materia, pur stabilendo in linea generale che le prestazioni di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi possono essere determinate in base ai risultati di prove, calcoli, confronti con tabelle (articolo 2 comma 2), demanda la scelta del metodo alla esistenza di norme condivise di riferimento al fine di garantire uniformità e trasparenza negli atti nonché una più efficace azione di controllo. La circolare precisa che la possibilità di utilizzo della specifica norma europea di riferimento per la progettazione ed il calcolo delle murature esposte all'incendio (EN ) è attualmente rimandata al momento in cui sarà disponibile l'apposita appendice nazionale (punto C.4 dell'allegato C al decreto). Il documento sottolinea quindi che, allo stato attuale, le uniche modalità attraverso cui è oggi possibile determinare le prestazioni di resistenza al fuoco delle murature (portanti e non) sono quelle basate sui risultati delle prove e sui confronti con tabelle, escludendo quindi ogni altra forma di certificazione. "Al fine quindi di consentire il graduale adattamento di tutti gli operatori" prosegue il documento, "si ritiene opportuno che le certificazioni di murature, basate su valutazioni analitiche, possano essere accettate, ai fini del rilascio del CPI, per le costruzioni il cui progetto è stato presentato al competente Comando provinciale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'art. 2 del D.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37, prima del 25 settembre 2010". Per i progetti presentati dopo tale data, in assenza della predetta appendice nazionale, saranno unicamente ammesse, per tali tipologie di elementi costruttivi, certificazioni basate su risultati di prova secondo le istruzioni contenute nel citato D.M. 16 febbraio 2007 o, in alternativa, su confronti con le tabelle riportate nel citato D.M. 16 febbraio 2007 e nella successiva Lettera Circolare n del 15 febbraio Per scaricare il testo della Circolare CLICCA QUI PG 12

12 UNI - NUOVA NORMA SULL ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA DEGLI EDIFICI L'Ente nazionale italiano di Unificazione ha emanato una nuova norma sull illuminazione di emergenza degli edifici: "Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici - Procedure per la verifica periodica, la manutenzione, la revisione e il collaudo". Si tratta della nuova edizione della norma UNI CEI 11222:2010 che sostituisce l edizione del 2006 e specifica le procedure di verifica periodica, manutenzione, revisione e collaudo degli impianti per l illuminazione di sicurezza negli edifici. La UNI CEI elenca una serie di verifiche periodiche necessarie per controllare lo stato di funzionamento dell impianto: dalla verifica generale dell efficienza degli apparecchi di sicurezza e del rispetto dei requisiti illuminotecnici di progetto, alle verifiche di funzionamento e di autonomia dell impianto. Un capitolo a parte è dedicato alla manutenzione periodica che consiste in una serie di operazioni programmate eseguite da personale qualificato. La norma prevede, inoltre, un processo di revisione dell impianto dopo un certo periodo di esercizio. Le due Appendici, infine, riportano le schede esemplificative del registro delle verifiche periodiche (identificazione degli apparecchi, verifica funzionale, manutenzione dell impianto ecc..) e i riferimenti legislativi. MEDIAZIONE CIVILE: DEFINITI I REQUISITI DEI MEDIATORI Con il DM n. 180 del 18 ottobre 2010 (GU n. 258 del 4/ ) il ministero della Giustizia ha delineato i criteri per l`istituzione del registro degli organismi abilitati a svolgere l`attività di mediazione ai sensi del D. Lgs. n. 28 del 4/3/2010. Il regolamento individua poi le modalità per l`iscrizione del suddetto registro che sarà istituito presso il Ministero della Giustizia e i requisiti richiesti per l`esercizio della funzione di mediatore. Il percorso di riforma della giustizia civile ha, infatti, introdotto nel nostro ordinamento l`istituto della mediazione quale strumento alternativo all`ordinario rito civile per la risoluzione delle controversie sorte in materia civile e commerciale purché non vertenti su diritti indisponibili. Per alcune specifiche fattispecie dove il tasso di conflittualità è piuttosto elevato (es. condominio, successioni, contratti bancari e assicurativi ecc.) il tentativo di risoluzione delle controversie attraverso la mediazione costituirà a partire dal 20 marzo 2011 vera e propria condizione di procedibilità per l`instaurazione del successivo rito davanti al giudice ordinario. L`attività di mediazione secondo le indicazioni del D. Lgs n. 28/2010 deve essere svolta da organismi professionali e indipendenti iscritti in un apposito registro suddiviso a sua volta in distinte sezioni a seconda che si tratti di enti pubblici o privati. Condizioni particolari sono riservate agli organismi costituiti dalle Camere di commercio e dai consigli degli ordini professionali. Tali organismi cosi accreditati devono avere al loro interno un numero minimo di ``mediatori`` ossia di soggetti appositamente formati ed esperti nella materia oggetto della controversia che saranno nominati, di volta in volta. dall`organismo di conciliazione al quale le parti private decidono di rivolgersi. Ai fini dell`iscrizione all`albo degli organismi di conciliazione verrà valutata la capacità finanziaria e organizzativa dell`ente richiedente nonché la compatibilità dell`attività di mediazione con l oggetto sociale o lo scopo associativo più i requisiti di onorabilità e il possesso di apposita polizza assicurativa. Per garantire la formazione dei mediatori il DM prevede anche la istituzione di un elenco degli enti che dovranno svolgere corsi iniziali della durata minima di 50 ore sia teorici che pratici nonché di distinti percorsi di aggiornamento di durata non inferiore a 18 ore biennali. Il DM stabilisce, infine, anche i criteri per la determinazione dell`indennità spettante al mediatore per lo svolgimento del suo incarico. Per l`avvio della pratica e` prevista in ogni caso una spesa minima di 40 euro. PER SCARICARE IL DM 180 DEL 18 OTTOBRE 2010 CLICCA QUI PG 13

13 APPROVATO IL D.L. SULLA TRACCIABILITA` DEI FLUSSI FINANZIARI Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 5 novembre 2010 un decreto legge recante ``Misure urgenti in materia di sicurezza``, nell`ambito del quale hanno trovato collocazione alcune disposizioni interpretative ed attuative, ed altre modificative, dell`art. 3 della Legge n. 136/2010. Il decreto legge contribuisce a chiarire alcuni punti oscuri della normativa in tema di tracciabilità dei flussi finanziari. Norme interpretative In primo luogo si chiarisce che la nuova normativa si applica da subito ai contratti stipulati successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 136/2010 ed ai relativi subcontratti, mentre i contratti sottoscritti anteriormente a quella data ed i relativi subcontratti (anche se questi ultimi sono stati stipulati successivamente al 7 settembre 2010) devono essere adeguati alle disposizioni di cui al citato art. 3 entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge n Ciò significa che le amministrazioni e le imprese hanno tempo fino al 7 marzo 2011 per inserire nei contratti le clausole relative agli obblighi di tracciabilità finanziaria. Fino a quella data i pagamenti seguiranno le regole della disciplina previgente. Questo chiarimento e` idoneo a risolvere il blocco dei pagamenti che e` stato effettuato dalle stazioni appaltanti a causa di diverse interpretazioni della norma, come affermato dal Ministro Maroni in una dichiarazione rilasciata alla stampa. Sempre in via interpretativa, si chiarisce che l`espressione ``filiera delle imprese`` va riferita ai subappalti, come definiti dall`art. 118, comma 11, del d.lgs. n. 163/2006, nonché ai subcontratti stipulati per l`esecuzione, anche non esclusiva, del contratto. In altri termini la disciplina sulla tracciabilità si applica a quei subcontratti che abbiano un collegamento diretto con l`oggetto del contratto principale. Per quanto concerne gli appalti di lavori pubblici, ciò consente di limitare l`obbligo della tracciabilità a tutti i subcontraenti dell`appaltatore principale ed a tutti i subcontraenti del subappaltatore (o titolare di contratto assimilato al subappalto). L`obbligo non si estende, invece, ai successivi anelli della catena produttiva (ad esempio al fornitore del fornitore), in quanto manca in tal caso il nesso diretto con l`esecuzione del contratto principale. Il decreto legge specifica poi che l`espressione ``anche non in via esclusiva`` di cui al comma 1 dell`art. 3, consente di utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali anche per più commesse, purché per ciascuna commessa venga effettuata la comunicazione degli estremi identificativi dei conti correnti stessi; e` inoltre possibile far transitare sui medesimi conti anche movimenti finanziari estranei alle commesse pubbliche comunicate. Disposizioni modificative Fra le modifiche introdotte all`art. 3 del decreto legge n. 136, appare di grande rilievo quella che opera sul comma 1, equiparando al bonifico bancario o postale altri strumenti di pagamenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni. Si tratta di una modifica che viene incontro alle richieste delle imprese, relative alla necessità di non stravolgere le prassi commerciali in atto basate su mezzi di pagamento diversi dal bonifico, ma comunque tracciabili, quali, ad esempio, le ricevute bancarie (RIBA). La possibilità di utilizzare strumenti diversi dal bonifico (purché idonei a garantire la tracciabilità dei pagamenti) viene espressamente confermata per le ipotesi specifiche dei pagamenti di cui al comma 2 (pagamenti ai dipendenti, consulenti e fornitori rientranti tra le spese generali, pagamenti destinati alla provvista di immobilizzazioni tecniche), nonché per l`ipotesi di cui al comma 4 (reintegro di somme provenienti da conti correnti dedicati utilizzate per le spese estranee alle commesse pubbliche). Ulteriori modifiche riguardano l`indicazione negli strumenti di pagamento del codice unico di progetto (CUP) che diventa obbligatoria solo nei casi in cui il CUP sia obbligatorio ai sensi dell`art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 (progetti di investimento pubblico); mentre l`elemento identificativo della commessa pubblica, da riportare negli strumenti di pagamento, diventa il codice identificativo di gara (CIG) attribuito dall`autorità` di vigilanza sui contratti pubblici. Conseguentemente a quanto sopra espresso, viene soppressa la norma che imponeva alla stazione appaltante di chiedere il CUP al dipartimento competente della presidenza del consiglio. In relazione al conto corrente dedicato, viene precisato che a tal fine si può utilizzare anche un conto corrente già esistente; in tal caso gli estremi identificativi devono essere comunicati alla stazione appaltante entro sette giorni dalla loro prima utilizzazione in operazioni finanziarie relative ad una commessa pubblica. E` stato interamente riscritto il comma 8, che presentava parecchie incongruenze ed oscurità, relativo all`obbligo della stazione appaltante di inserire nei PG 14

14 contratti di appalto un`apposita clausola che impone ai contraenti l`assunzione degli obblighi di tracciabilità. Viene precisato che la violazione di detti obblighi determina la risoluzione di diritto del contratto. Questo aspetto suscita forte perplessità, perché l`applicazione di una sanzione civilistica così grave come la risoluzione del contratto a qualsiasi violazione degli obblighi di tracciabilità, indipendentemente dalla loro gravità, non appare in linea con il principio di proporzionalità, e non e` coerente con quanto previsto all`art. 6, in relazione alle sanzioni amministrative, che sono graduate secondo la gravità dell`inadempimento. Infine, il D.L. contiene alcune precisazioni in relazione alle sanzioni previste dall`art. 6, chiarendo, in particolare, che la competenza ad irrogarle spetta al prefetto della provincia ove ha sede la stazione appaltante e che contro la irrogazione della sanzione e` possibile proporre opposizione davanti al giudice del luogo ove ha sede l`autorità che ha applicato la sanzione stessa. BANDI DI GARA E LIMITAZIONI DI CARATTERE TERRITORIALE Firmato dal Presidente dell Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture in data 21/10/2010 un comunicato per richiamare l attenzione delle stazioni appaltanti a non inserire nei bandi di gara clausole che riconoscano una qualche preferenza alle imprese operanti sul territorio di riferimento, violando i principi di uguaglianza, non discriminazione, parità di trattamento e concorrenza. Il comunicato, consultabile in allegato, prende origine dalla constatazione del frequente inserimento, nei bandi, di clausole contemplanti condizioni di partecipazione alle gare, modalità di valutazione dell offerta e di esecuzione dei relativi contratti, volte a riconoscere preferenza alle imprese operanti sul territorio di riferimento (es. richiesta della sede legale nel territorio quale requisito di accesso, svolgimento di servizi/esperienze nel territorio stesso ai fini della valutazione dell offerta con assegnazione di maggior punteggio). L'Autorità chiarisce come il divieto di simili clausole debba trovare applicazione sia per gli appalti di importo superiore alla soglia comunitaria, sia per quelli di valore inferiore. AUTORIZZAZIONE AI LABORATORI PER PROVE SUI MATERIALI Sulla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 03/11/2010 sono state pubblicate tre Circolari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell'08/09/2010, nn. 7617, 7618, e 7619, recanti i nuovi criteri per il rilascio dell'autorizzazione ai laboratori per l'esecuzione e certificazione di prove sui materiali da costruzione, indagini e prove geotecniche previsti dal Codice dell'edilizia, D.P.R. 380/2001. La definizione dei nuovi criteri contenuti nelle circolari in oggetto si è resa necessaria, sulla base anche dell'esperienza finora maturata nel settore, al fine di allineare gli stessi alla disciplina delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008 e dell'art. 59 del D.P.R. 380/2001, pervenendo ad un iter semplificato per l'ottenimento dell'autorizzazione e ad una maggiore qualità, affidabilità ed indipendenza nelle attività di prova e certificazione. I criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui alle circolari in commento sono stati definiti altresì tenendo conto, per quanto applicabili, delle disposizioni contenute nel D.M. 156/2003, recante «Criteri e modalità per il rilascio dell'abilitazione degli organismi di certificazione, ispezione e prova nel settore dei prodotti da costruzione». Prove sui materiali da costruzione La Circolare n sostituisce la precedente 346/1999, restando confermata la validità delle autorizzazioni già rilasciate. Essa disciplina le autorizzazioni inerenti i seguenti settori: Settore A, comprendente le prove sui seguenti materiali: Calcestruzzi; Acciai; Laterizi; Leganti idraulici. Settore B, comprendente le prove sui seguenti materiali: Legno massiccio; Legno lamellare; Pannelli a base di legno. La richiesta di autorizzazione per un laboratorio potrà riguardare uno o entrambi i settori sopra indicati. Prove su terre e rocce La Circolare n sostituisce la precedente 349/1999, restando confermata la validità delle autorizzazioni già rilasciate. Essa disciplina le autorizzazioni inerenti i seguenti settori: PG 15

15 Settore A, comprendente le prove sulle terre. Settore B, comprendente le prove sulle rocce. La richiesta di autorizzazione per un laboratorio potrà riguardare uno o entrambi i settori sopra indicati. Indagini geognostiche, prelievo di campioni e prove in sito. La Circolare n sostituisce la precedente 349/1999, restando confermata la validità delle autorizzazioni già rilasciate. Essa disciplina le autorizzazioni inerenti tutte le attività connesse con le indagini geognostiche, il prelievo dei campioni e le prove sui terreni in sito. Laboratori già autorizzati I laboratori già titolari di autorizzazione ministeriale devono adeguarsi alle nuove disposizioni entro 12 mesi dall'emanazione delle circolari, dunque entro l'08/09/2011, dimostrando al Servizio Tecnico Centrale l'ottemperanza a quanto prescritto. L'adeguamento deve essere comunque verificato in sede di rinnovo delle precedenti autorizzazioni. PER SCARICARE LE CIRCOLARI CLICCA QUI ISOLAMENTO ACUSTICO DEGLI EDIFICI: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE La Legge 96/2010, Legge Comunitaria 2009, con la modifica dell'art. 11 della Comunitaria 2008 aveva previsto l'adozione entro il 29/07/2010, da parte del Governo, di decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di inquinamento acustico. In tale ambito sono comprese la riforma dei requisiti acustici passivi degli edifici, attualmente regolati dal D.P.C.M. 5/12/97, e la definizione dei criteri per la progettazione esecuzione e ristrutturazione degli edifici. La delega al governo per l'adozione dei provvedimenti suddetti è scaduta ormai da mesi. Qual è la situazione attuale? È opportuno ribadire che il D.P.C.M. 5/12/97 è tuttora vigente e, pur non trovando applicazione nei rapporti tra privati, continua ad avere effetto nei confronti della Pubblica Amministrazione, che può quindi chiederne la verifica. Il DPCM non è infatti stato abrogato da alcun provvedimento; i Comuni pertanto devono richiedere la certificazione del rispetto dei limiti di legge al titolare del permesso di costruire. Se dovesse persistere lo stato attuale potrebbe aprirsi un nuovo scenario per i risarcimenti: gli acquirenti di immobili "rumorosi", non potendo rivalersi sui costruttori (per effetto della citata sospensione), potrebbero cercare di ottenere il risarcimento dall'ente pubblico "colpevole" di aver omesso il controllo (se non ha provveduto a verificare il rispetto dei requisiti acustici). Il 22 luglio 2010 è stata inoltre pubblicata la norma Uni "Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera", che non ha comportato il ritiro o la modifica delle norme UNI (utilizzate per la valutazione in fase di progetto dei requisiti acustici degli edifici). La nuova norma UNI 11367, che dovrebbe essere recepita dai regolamenti attesi, è attualmente un documento volontario. I nuovi valori limite definiti nella norma ad oggi non hanno valore di legge non essendo richiamati in alcun documento legislativo. Il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, invita gli iscritti a partecipare ad una serie di incontri organizzati dall UNI rivolti alla presentazione delle norme UNI Gli incontri si terranno a : Firenze : 12 novembre Cagliari : 23 novembre Napoli : 24 Novembre Palermo: 20 dicembre Venezia (data da definire) La partecipazione è gratuita, previa iscrizione, che deve essere effettuata on-line all indirizzo : PER APPROFONDIRE CLICCA QUI PG 16

16 IMPIANTI FOTOVOLTAICI: TORNA DI MODA IL DIRITTO DIA SUPERFICIE Torna di moda la superficie, questa volta per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Si tratta di un diritto che permette di fare e mantenere una costruzione (o altri manufatti) al di sopra o al disotto di un suolo (art. 952 cod. civ.) e che il proprietario può attribuire a un altro soggetto, normalmente per un certo numero (anche molto ampio) di anni. Una volta scaduto il termine il diritto di superficie si estingue e il proprietario del suolo, salvo diverso accordo, si appropria dei fabbricati o delle installazioni che fossero ancora esistenti. Il meccanismo è sicuramente adatto per l'utilizzazione di aree necessarie per collocare pannelli e altri strumenti per la produzione di energia: tetti, lastrici solari, terreni agricoli che vengono così utilizzati per un periodo anche molto lungo (venticinque, trent'anni), richiesto dalle imprese che effettuano questi investimenti in ragione dei tempi legati al loro ammortamento e all obsolescenza degli impianti. Trattandosi di un diritto reale gravante su immobili, l'atto di concessione dovrà assumere la forma notarile e venire trascritto nei registri immobiliari. Ovviamente, così sarà opponibile ai terzi, ossia potrà avere valore anche nei confronti di chiunque divenga in seguito proprietario dell immobile gravato. Il metodo funziona bene anche per finanziare gli interventi in leasing: la società di leasing può divenire proprietaria degli impianti installati, per esempio sul lastrico solare di un edificio, e ciò a garanzia del finanziamento effettuato e fino all eventuale riscatto da parte degli interessati. La fiscalità dell'operazione discende dalle caratteristiche dei soggetti interessati e dal tipo di immobile gravato: saranno applicabili le imposte dovute per la cessione di immobili, secondo le regole consuete per IVA, registro, ipotecarie e catastali (e con le relative differenze dovute in caso di fabbricati, aree edificabili o agricole), mentre particolarmente penalizzato può essere il trattamento delle eventuali plusvalenze, atteso il criterio illustrato sul punto dall'amministrazione finanziaria (con ris. 28 aprile 2009, n. 112/E), secondo la quale non solo il caso di costituzione del diritto di superficie può dar luogo a realizzo di plusvalenze, ma anche che se la risposta è positiva l'ammontare delle stesse è dato dall intero corrispettivo pattuito per l'intera durata del rapporto, non potendosi dedurre alcun valore quale costo di acquisizione. (Fonte Il sole 24 Ore) NUOVO MODELLO PER LE DENUNCIE DI SUCCESSIONE L Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato sul proprio sito internet un nuovo modello 4 per la presentazione della dichiarazione di successione. Detto modello, analogo quanto a contenuti al vecchio modello 4, è stato predisposto dall Agenzia al fine di uniformarlo dal punto di vista grafico alle altre dichiarazioni fiscali in uso all Agenzia. Queste le indicazioni riportate dall Agenzia Il modello è composto da più quadri, contrassegnati da una lettera e da un titolo, nei quali vanno indicati gli eredi e i legatari, l attivo ereditario (costituito da immobili e diritti reali immobiliari, azioni, titoli, quote di partecipazione non quotate in borsa né negoziate al mercato ristretto, aziende, altri beni, beni trasferiti a titolo oneroso negli ultimi sei mesi dal defunto ed eventuali detrazioni), le donazioni e le liberalità effettuate dal defunto e le passività. L ultima parte è, invece, riservata all ufficio. PER SCARICARE IL NUOVO MODELLO CLICCA QUI PG 17

17 AMBIENTE & RISPARMIO ENERGETICO ATTUAZIONE NUOVO CONTO ENERGIA FOTOVOLTAICO Con la Deliberazione ARG/elt 181/10 del 20/10/2010, l'autorità per l'energia elettrica e il gas ha definito le modalità per l'erogazione delle tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici, di cui al D.M. 06/08/2010, previste per gli impianti che entreranno in esercizio nel triennio Il provvedimento in commento, previsto dall'art. 15, comma 1, del citato D.M. 06/08/2010, riporta nell'allegato A le disposizioni attuative del decreto medesimo, che si applicano dal 01/01/2011. Dette disposizioni si applicano a tutti gli impianti fotovoltaici, compresi quelli di cui all'art. 13, comma 2, del D.M. 19/02/2007, vale a dire quelli oggetto del Secondo Conto Energia entrati in esercizio entro 14 mesi (24 se soggetti pubblici) dal raggiungimento del limite di potenza installata di MW ivi previsto. Rientrano inoltre nell'applicazione del provvedimento gli interventi di potenziamento di impianti esistenti e per i quali la data di entrata in esercizio a seguito del potenziamento sia successiva al 31/12/2010, e le sezioni di impianto realizzate ai sensi dell'art. 5 dell'allegato A alla Deliberazione AEEG n. 90/07, entrate in esercizio dopo il 31/12/2010. In particolare, al fine di dare attuazione all'art. 15, comma 1, lettera a), del decreto 06/08/2010, l'autorità ha ritenuto opportuno definire ulteriori condizioni, al fine di garantire certezza, equità di trattamento e non discriminazione a tutti i soggetti che intendono beneficiare delle tariffe incentivanti e del premio per impianti abbinati ad un uso efficiente dell'energia di cui al decreto stesso, prevedendo per il soggetto responsabile dell'impianto l'obbligo di dichiarare il rispetto dei requisiti previsti dal citato decreto, nonché: di essere proprietario del bene immobile ove è installato l impianto o, diversamente, disporre dell autorizzazione sottoscritta dal proprietario; di aver conseguito tutte le autorizzazioni necessarie alla costruzione e all'esercizio dell'impianto, nel rispetto dei vincoli architettonici e paesaggistici, della normativa esistente in materia di sicurezza durante le attività di costruzione ed esercizio dell'impianto e dei relativi allacciamenti. Inoltre, in attuazione dell art. 20 del D.M. 06/08/2010, il Gestore Servizi Energetici (GSE) provvederà ad aggiornare le modalità di calcolo del premio per impianti abbinati ad un uso efficiente dell'energia di cui all'art. 7 del D.M. 19/02/2007, nonché gli Allegati A3a e A3b di cui alla Deliberazione AEEG n. 90/07. Gli impianti i cui soggetti responsabili sono enti locali, ovvero regioni, che entrano in esercizio entro il 31/12/2010 sono considerati rientranti nella tipologia di «impianto fotovoltaico con integrazione architettonica» di cui al D.M. 19/02/2007. I soggetti responsabili saranno tenuti, a partire dal 15/11/2010, a registrarsi al portale predisposto dal GSE, al fine di inserire i dati del proprio impianto e di trasmettere i documenti necessari. Il GSE è inoltre incaricato della redazione delle Regole Tecniche contenenti le modalità per implementare le disposizioni di cui alla Delibera ARG/elt 181/10 in commento ed al D.M. 06/08/2010, oltre che della predisposizione di uno schema di convenzione. L'Autorità ha anche diffuso un Documento per la consultazione DCO 34/10, al fine di sottoporre i propri orientamenti in merito all'attuazione del D.M. 06/08/2010 all'attenzione dei soggetti interessati, i quali potranno inoltrare le loro osservazioni entro il 19/11/2010. In particolare l'autorità richiede la revisione o la cancellazione delle disposizioni di cui all'art. 15, comma 1, lettera e), del D.M. 06/08/2010, inerenti l'incremento delle tariffe per sistemi con profilo di scambio prevedibile. PG 18

18 RALLENTA IL RESPIRO DELLA TERRA Il movimento di acqua dal terreno all'atmosfera sta rallentando e da dieci anni non cresce più, aumentando l'aridità in aree sempre più grandi. Lo afferma uno studio pubblicato su Nature, che ha esaminato il fenomeno dell evapotraspirazione negli ultimi decenni, coinvolgendo diversi centri in tutto il mondo. Tra il 1982 e il 1997 il fenomeno dell'evapotraspirazione, che assorbe metà dell'energia solare, è aumentato costantemente, alla media di 7,1 millimetri l'anno. Questo comportamento è in linea con le previsioni sui cambiamenti climatici, secondo cui all'aumentare della temperatura media dovrebbe evaporare più acqua dal suolo. Dopo il 1998, però, il fenomeno si è stabilizzato, dando vita alla presenza di terreni sempre più aridi, soprattutto nell'emisfero Sud del pianeta. Il fenomeno può essere dovuto a un ciclo naturale oppure può rappresentare un effetto dei cambiamenti climatici. I ricercatori, avendo dati troppo recenti, non hanno fornito una risposta certa ma hanno affermato che, se si trattasse della seconda ipotesi, il fenomeno potrebbe portare a scenari preoccupanti, con la perdita di vegetazione e maggiori ondate di calore in grandi aree del pianeta. SPRECATO IL 50% DELL ENERGIA Nel bilancio energetico dei Paesi, anche i più sviluppati, il 50% circa dell'energia prodotta va sprecata e si perde o nelle trasformazioni, ad esempio nel produrre elettricità dal petrolio, o durante i trasporti, lungo gli oleodotti, le linee ad alta tensione, i gasdotti. È questa la conclusione dello studio realizzato dal Politecnico di Milano. Lo spreco di energia comporta conseguenze economiche e ambientali di rilievo: il costo dell'energia, dopo quello della salute, è uno dei più elevati nel bilancio dell'economia italiana. La scarsa efficienza nel settore deve essere dunque superata rapidamente per avere costi energetici accessibili e proteggere l'ambiente dalle emissioni di gas serra e inquinanti. Per conciliare queste due esigenze occorre eliminare gli sprechi: un obiettivo che può essere perseguito attraverso le politiche di risparmio ed efficienza energetica e con l'adozione di tecnologie avanzate, in particolare in settori innovativi come fotovoltaico, idrogeno e biomasse. ON LINE LA MAPPA DELL'INQUINAMENTO IN EUROPA L inquinamento si misura in tempo reale grazie a Intamap, il progetto di ricerca finanziato dall'unione Europea che consente di indicare le zone esatte dell'inquinamento dell'aria, del suolo o dell'acqua, e il luogo dove si è generato e il progressivo spostamento. Si tratta di informazioni che potranno essere utilmente utilizzate dagli enti pubblici per intervenire tempestivamente con misure appropriate. In questo modo, decisioni come l'evacuazione di una zona interessata da inquinamento possono essere prese con le informazioni elaborate da un programma che impiega le misurazioni rilevate in punti specifici per elaborare una mappa on line che indica la concentrazione degli inquinanti aggiornata e in tempo reale. Con il ricorso ai cosiddetti metodi di "interpolazione", la mappa mostra la situazione tra i diversi punti di rilevamento e offre quindi una panoramica più accurata e una chiara entità della contaminazione e dell origine della fonte inquinante. Senza queste informazioni le autorità pubbliche avevano notevoli difficoltà ad agire tempestivamente per affrontare efficacemente la situazione. Le mappe in tempo reale dell inquinamento possono costituire per le autorità pubbliche uno strumento fondamentale per individuare le fonti dell inquinamento e il modo migliore per risolvere il problema, ma possono anche aiutare i singoli cittadini ad evitare l inquinamento come lo smog. PER APPROFONDIRE: PG 19

19 FISCO&PROFESSIONE MUTUO TROPPO CARO CON I TASSI ATTUALI? ECCO COME RINEGOZIARLO IN TRE MOSSE CON LA TUA BANCA In questa fase schizofrenica dell'economia, imballata su un costo del denaro mai così basso, spesso ci si concentra su come far fruttare i propri risparmi quel mezzo punto in più piuttosto che focalizzarsi su come approfittare dei tassi appiattiti per risparmiare sul debito. In poche parole: per un piccolo risparmiatore che sta rimborsando un mutuo, azzeccare il giusto tasso può permettere di ottenere un rendimento (in termini di risparmio sulla rata) nettamente superiore a quello che offrono oggi titoli di Stato, conti di deposito e altri strumenti pratici che consentono di remunerare la liquidità. Un esempio? Investendo 10mila euro in uno strumento che remunera il 2% netto si ottiene un rendimento di 200 euro l'anno. Azzeccare, invece, il mutuo più conveniente, nell'esempio di un finanziamento di 130mila euro da rimborsa in 25 anni (le condizioni medie oggi di mercato) può determinare un risparmio mensile di euro al mese. Che, letto al contrario, equivale un "rendimento" tra i e i euro l'anno. Questo consiglio vale sia per chi sta per stipulare un nuovo mutuo ma anche per chi sta già rimborsando un mutuo e non è soddisfatto del tasso (come non lo saranno, ad esempio, coloro che hanno bloccato un fisso tra il 2007 e il 2008, quando i mutui a tasso fisso costavano, nel complesso, dal 5 al 6,5 per cento). In questi casi, chi non ha ancora preso le contromisure, qualcosa può fare per risparmiare e ottimizzare la gestione finanziaria del bilancio famigliare. Ecco come fare ad abbassare la rata del mutuo in tre mosse. Mossa numero 1 La prima mossa è individuare il debito residuo da versare (dato dalla differenza tra il capitale chiesto in prestito alla banca che ha concesso il mutuo e quello sinora restituito). Dopodiché è bene appuntarsi anche l'importo dell'ultima rata e il Taeg (Tasso annuo effettivo globale) che si sta pagando, e gli anni che mancano all'estinzione naturale del mutuo. A questo punto si è in possesso di tutti gli strumenti per provare a migliorare le condizioni del proprio mutuo. Mossa numero 2 Il secondo passo consiste nell'effettuare simulazioni con le offerte di mutui di surroga proposte da altre banche. La surroga, già contemplata dall'articolo 1202 del Codice civile è stata rilanciata dalla legge Bersani bis (numero 40 del 2007): prevede che un debitore possa trasferire senza spese l'ipoteca iscritta a garanzia di un vecchio mutuo in un nuovo contratto concesso da un altro istituto (portabilità). Per avere un quadro più ampio è preferibile considerare opzioni a tasso fisso, variabile e variabile a rata costante. Non lasciando nulla al caso. Si noterà, salvo rare eccezioni, che qualunque sia la strada scelta (il tasso fisso si addice più a chi ha un reddito fisso e non può sopportare eventuali sbalzi dei tassi mentre il variabile, finanziariamente e statisticamente sempre più conveniente nel lungo periodo, si addice a chi ha un reddito tale da sostenere eventuali rialzi dei tassi) le nuove offerte saranno più vantaggiose rispetto alla rata che si sta attualmente pagando (in particolare nell'esempio di chi ha stipulato un tasso fisso tra il 2007 e il 2008). Mossa numero 3 A questo punto, con in mano la nuova potenziale rata più vantaggiosa, ci si può recare presso la propria banca e provare la strada della rinegoziazione (non si cambia banca, si può cambiare tasso e durata del mutuo ma non l'importo). La domanda da porre allo sportellista è semplice: perché potrei avere queste condizioni quando in realtà sto pagando molto di più? L'istituto che ha erogato il mutuo ha la facoltà di rinegoziare le condizioni precedenti con delle condizioni migliori per il cliente. Si tratta di una facoltà, e non di un obbligo. Di solito però succede perché pur di non perdere il cliente la banca accetta di abbassare i tassi. PG 20

20 La rinegoziazione è, in ogni caso, la scelta più pratica per chi intende abbattere la rata del mutuo. La legge 244/2007 (nota come la Bersani bis) prevede, infatti, che in ogni momento la banca e il cliente possano accordarsi su una modifica di alcune condizioni del contratto «senza spese e mediante scrittura privata anche non autenticata». Allo stesso tempo la banca può preferire un intervento del notaio sulla rinegoziazione, tramite forma notarile o autentica. In questa ipotesi le spese sono a carico del cliente che però può chiedere che il notaio applichi una riduzione dei suoi compensi. Mossa numero 4 Se la banca si oppone alla rinegoziazione rischia di perdere il cliente. Proprio perché questi ha la possibilità anche di surrogare a zero spese il mutuo presso un altro istituto (si può cambiare tasso e durata del mutuo ma non l'importo). In questo caso le simulazioni effettuate e i preventivi richiesti (la prima mossa) ritornano utili. È il momento di contattare l'istituto che offre le condizioni più vantaggiose sulla base del proprio profilo di rischio, e avviare la procedura di surroga. Dato che l'ipoteca è la stessa, l'importo del mutuo non cambia, ma possono essere modificati durata e tasso conservando i benefici fiscali del vecchio contratto (si continuano a detrarre gli interessi passivi in caso di acquisto di prima casa, non si pagano più bolli, eccetera). E, soprattutto, non si deve procedere all'iscrizione di una nuova ipoteca, risparmiando sui costi annessi (imposta sostitutiva dallo 0,25 al 2%). Anche in questo caso, le ultime normative vengono incontro al cliente. La legge Finanziaria 2008 stabilisce che «non possono essere imposte al cliente spese o commissioni per la concessione del nuovo mutuo, per l'istruttoria e gli accertamenti catastali, che si svolgono secondo procedure di collaborazione interbancaria improntate a criteri di massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi». L'operazione è quindi a costo zero: tutti i costi, compresi quelli del notaio, sono a carico della nuova banca. La sostituzione Chi poi vuole approfittare del "cambio mutuo" per chiedere ulteriore liquidità può farlo, qualora la banca valuti che le sue condizioni patrimoniali e reddituali siano in grado di sopportare un esborso ulteriore. In questo caso si parla di sostituzione (è possibile cambiare tasso, durata e importo). Ma è bene sapere che modificando l'importo del finanziamento non si può mantenere la stessa ipoteca. Bisogna quindi iscrivere una nuova ipoteca con un nuovo atto notarile, a carico del cliente. Il cliente dovrà anche ripagare l'imposta sostitutiva (dallo 0,25 al 2% dell'erogato). Inoltre, se il nuovo mutuo è di importo superiore alla quota residua di capitale da rimborsare, maggiorata delle spese e degli oneri correlati, si perdono i benefici fiscali (interessi passivi detraibili in caso di acquisto di prima casa...). (fonte : il sole 24 ore) GUIDA DELL`AGENZIA DELLE ENTRATE ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO - AGGIORNAMENTO 2010 Pubblicata sul sito Internet dell Agenzia delle Entrate la nuova Guida alle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico degli edifici (detrazione del 55%), aggiornata al 2010, che contiene le ultime novità relative all`applicazione del beneficio, introdotto a partire dal 1 gennaio 2007 e, ad oggi, in scadenza al 31 dicembre Tra le novità contenute nella Guida edita dall`agenzia delle Entrate si segnalano quelle relative a: obbligo, dal 1 luglio 2010, per le Banche e le Poste Italiane S.p.A., di operare una ritenuta del 10% all`atto dell`accredito dei bonifici di pagamento delle spese agevolate con la detrazione del 55%. In merito, l Agenzia delle Entrate ricorda quanto già precisato con la Circolare n.40/e/2010, relativamente alla base di calcolo su cui operare la ritenuta, che e` pari all`importo del bonifico diminuito dell`iva al 20%. Inoltre, viene precisato che la ritenuta non deve essere effettuata quando il pagamento può essere eseguito con modalità diverse dal bonifico (assegno, vaglia, carta di credito), come accade per le spese sostenute da soggetti titolari di reddito d`impresa; PG 21

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