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1 PREFAZIONE 7 Prefazione Con questo test abbiamo cercato di realizzare uno strumento capace di misurare le abilità di base nell area grosso-motoria, con lo scopo di soddisfare le esigenze degli operatori interessati allo svolgimento di programmi educativi o riabilitativi nell ambito motorio. Per tutti gli aspetti della costruzione di questo test, abbiamo cercato il contributo e lo stimolo sia degli operatori del settore clinicoriabilitativo che dei ricercatori interessati allo sviluppo motorio. Ci auguriamo che il Test di valutazione delle abilità grosso-motorie vada a compensare una carenza in quest area diagnostica. Nel riesaminare la letteratura sull argomento, abbiamo infatti rilevato alcune mancanze. Innanzitutto, la maggior parte degli strumenti di valutazione non sono stati pubblicati o mancano di una adeguata standardizzazione. In secondo luogo, la maggior parte dei test pubblicati misurano le prestazioni motorie in termini di tempo, distanza o accuratezza. Se i risultati di questo tipo di test indicano che un bambino presenta dei deficit, è però difficile sapere quali aspetti del movimento sono più o meno deficitari. Il TGMD (Test of Gross Motor Development), in italiano TGM, è stato progettato invece proprio per valutare gli aspetti dinamici delle abilità grosso-motorie e gli schemi di movimento del bambino. Molti bambini che presentano un deficit nella prestazione motoria in termini di tempo, distanza o accuratezza evidenziano infatti anche molti schemi immaturi di movimento. Terzo, la maggior parte dei test pubblicati offrono esclusivamente un interpretazione riferita alla norma e non forniscono alcuna informazione utile per la programmazione degli interventi educativi o riabilitativi. I test sullo sviluppo grosso-motorio che invece forniscono

2 8 PREFAZIONE informazioni rilevanti ai fini delle decisioni concrete, di solito mancano di norme rappresentative del territorio nazionale e non possono essere utilizzati per compiere dei confronti interindividuali. Questa situazione del materiale di valutazione del comportamento motorio ha una ripercussione diretta sulla pratica di lavoro degli insegnanti. Su 252 insegnanti che abbiamo intervistato e che adottano programmi per lo sviluppo di abilità motorie con soggetti handicappati e non, 95 di essi non includono una fase di valutazione motoria come parte regolare del programma. La ragione fornita dal 23% di questi insegnanti è l insoddisfazione per gli strumenti di valutazione oggi disponibili. Molti di essi ritenevano necessario impiegare più test per ottenere le informazioni utili a decidere sulle abilità di movimento o di controllo dell oggetto da parte di un bambino. Il Test di valutazione delle abilità grosso-motorie consentirà finalmente all esaminatore di somministrare un unico test in un tempo relativamente breve e di raccogliere dati che consentono di prendere importanti decisioni educative. Questo lavoro è dedicato a due professori di educazione fisica: uno di essi ha influenzato la mia filosofia di vita, l altra ha avuto un impatto nella costruzione di questo test. Il Dr. Edward Shea, un collega e amico della Southern Illinois University a Carbondale, ha provato che mantenere un adeguato livello di forma fisica è la chiave per invecchiare bene. I lavori accademici della D.ssa Margaret Safrit e di molti dei suoi studenti di corso all Università del Wisconsin hanno facilitato in modo sostanziale il processo di costruzione del test. Dale A. Ulrich RINGRAZIAMENTI Esprimo un sincero ringraziamento ai seguenti professionisti che hanno collaborato alla raccolta dei dati normativi nelle loro rispettive aree geografiche o che hanno contribuito in altro modo allo sviluppo del TGM. Peter Aufsesser, Lyn Nelson, Robert Pierce, Terri Williams (California); Juanita Gibson, Gale Webster, Mary Womack (Georgia); Frank Altereo, Denise Goralski, Maryann Lampert, Mary McKenzie, Joy Scholz, Kathy Wiggins, Bev Ulrich (Illinois); Andrea Riese (New Jersey); Barb Black, Terry Hollinger, Jean Ross (Pennsylvania); Judy Werder (Texas); Patricia Patterson (Wisconsin); David Chapman (Wyoming).

3 IL TEST DI VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ GROSSO-MOTORIE 13 1 Il test di valutazione delle abilità grosso-motorie Una componente fondamentale della maggior parte dei programmi educativi della scuola elementare e materna, compresi quelli di educazione speciale, è lo sviluppo grosso-motorio. Durante questo periodo dell infanzia l abilità motoria del bambino continua a evolversi. Un aspetto importante dei programmi di screening per l individuazione precoce dei bambini con difficoltà già nella prima infanzia è la valutazione dello sviluppo grosso-motorio. Sono perciò necessari test ben costruiti e standardizzati dello sviluppo grosso-motorio, che includano abilità sia di locomozione che di controllo di oggetti. In questo capitolo daremo una definizione dello sviluppo grosso-motorio, spiegheremo la sua importanza, elencheremo le finalità che ci hanno guidato nello sviluppo del TGM, descriveremo il test e ne discuteremo in dettaglio gli item. Lo sviluppo delle abilità grosso-motorie Williams (1983) definisce lo sviluppo grosso-motorio come «l uso progressivamente sempre più abile della totalità del corpo in un attività che coinvolge ampi gruppi muscolari e che richiede la coordinazione spaziale e temporale del movimento simultaneo di vari segmenti corporei» (p.10). Lo sviluppo grossomotorio riguarda prevalentemente abilità che sono usate per spostare il corpo da un posto all altro (locomozione) e per muovere e prendere oggetti.

4 14 IL TEST DI VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ GROSSO-MOTORIE Molti autorevoli studiosi concordano sul fatto che le abilità grosso-motorie si sviluppano in modo sequenziale (Gallahue, 1982; Robertson, 1982; Williams, 1983; Zaichkowsky, Zaichkowsky e Martinek, 1980), come illustrato nella Figura 1.1. È generalmente accettato che le persone progrediscano attraverso i vari stadi motori con un ritmo diverso, che dipende da fattori sia biologici che ambientali (Malina, 1980; Rarick, 1982; Seefeldt e Haubenstricker, 1982). 4 stadio 3 stadio 2 stadio 1 stadio Abilità di gioco, sportive, di danza individuali e di gruppo Prime attività di gioco Principali schemi e abilità grosso-motorie Riflessi e reazioni di base Fino all età adulta Secondo ciclo elementare Età prescolare e primo ciclo elementare Periodo neonatale Fig Sequenza di sviluppo delle abilità grosso-motorie. Seefeldt e Haubenstricker (1982) notano infatti che quando non sono ancora padroneggiati dei livelli adeguati di performance relativamente ad abilità e schemi grosso-motori fondamentali, le persone incontrano degli ostacoli che possono ridurre il loro potenziale di apprendimento in molte altre abilità più avanzate anche in ambiti diversi da quello motorio o sportivo. Importanza dello sviluppo grosso-motorio Piaget (1952) fu tra i primi studiosi della psicologia infantile a indicare il ruolo fondamentale del movimento per lo sviluppo delle abilità cognitive nell uomo. I bambini devono poter esplorare il loro ambiente per sviluppare appieno il loro potenziale cognitivo. Durante i primi anni di vita, i bambini dedicano infatti molto tempo all interazione con l ambiente circostante attraverso attività di movimento come lo strisciare, l andare carponi, il camminare e il saltare. Questo è un periodo critico per lo sviluppo e la padronanza delle abilità grosso-motorie.

5 IL TEST DI VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ GROSSO-MOTORIE 15 L abilità nello sport e nella danza riportate in alto nella Figura 1.1 dipendono strettamente dalla padronanza dei livelli inferiori delle abilità grosso-motorie fondamentali. Lo sport e la danza implicano infatti la combinazione e il coordinamento di abilità grosso-motorie fondamentali. Nella pallacanestro, ad esempio, una persona deve padroneggiare le abilità grosso-motorie basilari del ricevere e lanciare una palla, e anche del correre velocemente in varie direzioni. Un bambino che abbia sviluppato un alto grado di efficacia nelle abilità grosso-motorie di base dovrebbe riuscire ad acquisire con più facilità le abilità sportive, rispetto a coloro che presentano qualche deficit settoriale. Durante gli anni della scuola elementare l abilità grosso-motoria di un bambino riveste un ruolo significativo nello sviluppo del concetto di sé e perfino delle abilità sociali (Gallahue, 1982; Williams, 1983). Un bambino meno dotato dei suoi compagni, di solito, sarà scelto per ultimo nella partecipazione a giochi di gruppo, nelle gare e nelle attività extrascolastiche. L essere scelto per ultimo o addirittura l essere escluso, a motivo delle difficoltà sul piano dell agilità motoria, favorisce la tendenza negativa a ritirarsi dalle attività fisiche e ciò diminuisce ulteriormente l opportunità di interazioni sociali e di acquisizione di varie altre abilità. Finalità del test Il primo obiettivo nella costruzione del TGM è stato quello di realizzare un test che includesse dei contenuti che sono frequentemente oggetto di insegnamento con bambini di età dai 3 fino ai 10 anni, compresi gli alunni con ritardo mentale. Il secondo scopo era di mettere a punto un test che potesse essere usato da un vasto numero di operatori professionali con una quantità minima di addestramento specifico. Il terzo scopo era di costruire un test capace di fornire risultati sia normativi che criteriali. L ultimo obiettivo era quello di considerare prioritaria la valutazione qualitativa della sequenza armonica dello sviluppo delle abilità grossomotorie piuttosto che il semplice risultato di prestazioni motorie. La padronanza delle principali abilità grosso-motorie richiede infatti che il bambino sviluppi uno schema maturo di movimento e ciò è più importante rispetto ai risultati quantitativi espressi in termini di tempo, distanza e accuratezza della prestazione. Descrizione del test Il test sullo sviluppo grosso-motorio è un test a somministrazione individuale,

6 16 IL TEST DI VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ GROSSO-MOTORIE che valuta la funzionalità grosso-motoria di bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Il test misura 12 abilità grosso-motorie che sono frequentemente oggetto di insegnamento con bambini in età prescolare, nelle prime classi di scuola elementare e con bambini con ritardo mentale o altre disabilità. Le abilità sono raggruppate in due subtest, ognuno dei quali valuta un diverso aspetto dello sviluppo grosso-motorio: la locomozione e il controllo dell oggetto. Di seguito descriveremo brevemente questi due subtest. Subtest 1: Locomozione Questo subtest misura le seguenti sette abilità: corsa, galoppo, saltelli in alto sullo stesso piede, salto in avanti, salto in lungo da fermo, saltelli in avanti e saltelli (o scivolamenti) laterali. Queste sono abilità che muovono il centro di gravità da un punto a un altro dello spazio. Subtest 2: Controllo di oggetti Questo subtest misura altre cinque abilità: colpire la palla con una racchetta da tennis, far rimbalzare una palla da fermo, prendere con le mani la palla lanciata, calciare la palla correndo e lanciare la palla con una mano. Queste sono tutte abilità collegate al lanciare e ricevere oggetti, che è una forma particolarmente evoluta e complessa di controllo degli oggetti. Possibili usi del test I principali usi di questo test sono: (a) identificare quei bambini che sono significativamente in ritardo rispetto ai loro coetanei nello sviluppo di abilità grosso-motorie e che perciò richiederebbero un intervento speciale nell area dell educazione fisica; (b) pianificare un programma educativo nell ambito dello sviluppo di abilità grosso-motorie; (c) valutare i progressi individuali dell alunno nello sviluppo di abilità grosso-motorie; (d) valutare complessivamente l efficacia di un programma di insegnamento di abilità grosso-motorie; (e) essere impiegato come strumento di misura in ricerche sullo sviluppo grosso-motorio. Discuteremo qui di seguito ognuna di queste funzioni. Identificazione precoce e screening Gli operatori professionali che vogliono identificare i bambini che presenta-

7 IL TEST DI VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ GROSSO-MOTORIE 17 no deficit motori significativi impiegano strumenti che misurano in modo oggettivo il prodotto quantitativo della prestazione fisica o valutano soggettivamente lo schema esecutivo dell abilità motoria in questione. Le scale di sviluppo più usate richiedono all esaminatore di valutare la prestazione di un bambino senza fornire specifici criteri comportamentali per l osservazione diretta (ad esempio, il Denver Developmental Screening Test o le Bayley Scales of Infant Development). Questa pratica di solito produce errori di misurazione attribuibili alle differenze di valutazione tra i diversi esaminatori. Se un alunno viene identificato come portatore di un deficit osservando il prodotto della sua prestazione motoria in termini di accuratezza, tempo e distanza, non viene però fornita una sufficiente spiegazione di questa sua incapacità. Per spiegare i possibili problemi nell esecuzione è necessario invece osservare il processo dinamico (o schema) del movimento. Se gli alunni sono significativamente in ritardo rispetto ai loro compagni nell eseguire adeguatamente schemi di abilità grosso-motorie, essi devono essere inseriti in un intervento di recupero in educazione fisica. Programmazione educativa Gli specifici punti di forza e le varie carenze nelle abilità grosso-motorie possono essere identificati precisamente tramite questo test. Una misurazione esatta della padronanza o meno di specifiche componenti comportamentali all interno di ognuna delle abilità grosso-motorie potrà aiutare gli insegnanti a definire programmi che facilitino il massimo di apprendimento. Se viene ritenuto opportuno, gli alunni potranno essere raggruppati sulla base delle abilità che ancora non padroneggiano. L obiettivo comune di tutti i programmi sulle abilità grosso-motorie, nella scuola materna ed elementare, è che tutti i bambini raggiungano dei sufficienti livelli di padronanza nelle principali abilità grossomotorie. Per i bambini che presentano ritardi in queste aree si può predisporre un curricolo aggiuntivo specificamente progettato. Un programma educativo motorio individualizzato si può basare in modo soddisfacente sulle informazioni ricavabili dal test. Dai risultati del test è possibile infatti definire facilmente obiettivi annuali e a breve termine, insieme a una descrizione iniziale dei livelli di funzionalità motoria. Valutazione dei progressi individuali dell alunno La terza possibilità di impiego del test è la valutazione in itinere dei progressi dell alunno nella padronanza di abilità grosso-motorie. Un istruzione che punti a

8 18 IL TEST DI VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ GROSSO-MOTORIE far raggiungere obiettivi definiti in modo operazionale richiede che le metodiche educative usate siano confermate qualora vengano ottenuti dei progressi o che siano modificate quando invece l intervento non funzioni. La documentazione dei progressi dell alunno è richiesta per legge nel caso di alunni che ricevano interventi di educazione speciale nella forma di un programma educativo individualizzato. Il test TGM, essendo uno strumento standardizzato, è in grado di documentare adeguatamente l efficacia della programmazione nell area delle abilità grossomotorie. È possibile infatti valutare i progressi dell alunno sulla base degli obiettivi che nel tempo sono stati da lui raggiunti. Possono essere usati a questo fine anche i punti standard, forniti sia per i subtest che per il test intero. Valutazione globale di programmi motori L efficacia di uno specifico programma di sviluppo grosso-motorio può essere valutata selezionando in modo casuale degli alunni da diverse classi, sottoponendo a un pre-test ogni alunno, applicando il programma motorio e verificando i risultati con un post-test. Il confronto dei risultati pre e post-test indicherà se gli alunni hanno compiuto progressi significativi. Gli operatori professionali che hanno la responsabilità di attuare programmi di sviluppo delle abilità grosso-motorie dovrebbero infatti disporre di strumenti di valutazione validi e attendibili per documentare l efficacia complessiva dei loro programmi. Strumento di ricerca Il test sullo sviluppo grosso-motorio dovrebbe rivelarsi utile per quei ricercatori interessati a studiare gli effetti di varie tecniche educative e riabilitative nell area delle abilità grosso-motorie di alunni sia handicappati che normodotati. Studi valutativi sugli effetti di vari tipi di training condotti da figure professionali diverse (insegnanti regolari di educazione fisica, insegnanti di classe, riabilitatori, psicomotricisti e genitori) devono ancora essere portati a termine su larga scala. La disponibilità di una strumentazione attendibile, valida e ben standardizzata è il prerequisito necessario per indagini di questo tipo. La metodologia attuale della ricerca nell area grosso-motoria suggerisce che la prestazione dei soggetti dovrebbe essere videoregistrata o filmata per analisi successive. Gli specifici criteri di prestazione stabiliti e illustrati in questo test per ognuna delle abilità considerate faciliterà il ricercatore nella misurazione precisa e accurata.

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