Più di una. Un unico soggetto per tutte le combinazioni economiche. Unicità del soggetto economico. L autonomia è riferibile all azienda

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1 2 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Tabella 1 - Azienda divisa e gruppo Azienda divisa Gruppo Combinazioni economiche Soggetto giuridico Soggetto economico Autonomia di ciascuna combinazione economica Capitale e reddito di esercizio rilevanti per l esterno Più di una Un unico soggetto per tutte le combinazioni economiche Unicità del soggetto economico L autonomia è riferibile all azienda nel suo complesso. Tuttavia le diverse combinazioni economiche spesso presentano relativa autonomia gestionale in relazione ai poteri e alle responsabilità delegati all interno dell organizzazione Sono pertinenti all unica azienda nella quale si svolgono le diverse combinazioni economiche Più di una Un soggetto giuridico distinto per ogni combinazione economica o per insiemi di combinazioni economiche Unicità del soggetto economico L autonomia giuridica di ciascuna combinazione o insiemi di combinazioni è foriera di molteplici conseguenti condizioni di relativa autonomia economica Ogni unità economica giuridicamente distinta ha un proprio capitale e un proprio reddito rilevanti per l esterno Nel gruppo, la pluralità di combinazioni economiche si svolge in unità giuridicamente distinte. Tali unità assumono frequentemente la veste giuridica di società di capitali. Ogni società ha pertanto propri organi di governo economico e di controllo, ha un suo capitale e un proprio organismo personale. Tuttavia le singole unità, autonome sul piano giuridico, presentano un unico soggetto economico (soggetto economico di gruppo), portatore di interessi istituzionali generali che trascendono gli interessi particolari di ogni singola società. Il soggetto economico di gruppo è presente, spesso in virtù dei legami di tipo partecipativo che uniscono le varie società, negli organi deliberativi di ciascuna società, imprimendo in tal modo all intero gruppo unità di comando e di indirizzo. In generale, il gruppo si caratterizza per la presenza di almeno due imprese, con indipendenza formale, ma con unità di comando, di indirizzo e di coordinamento più o meno forti. Invero, la dottrina economico-aziendale ha variamente definito il gruppo assumendo talora, in funzione delle diverse tipologie di gruppi che si presentano nella realtà, definizioni che si collocano agli antipodi di una gamma di situazioni concrete osservabili. Ad un estremo di questa gamma di situazioni si colloca il gruppo inteso come un unica azienda, le cui unità economiche sono dotate di indipendenza

2 il gruppo di imprese. aspetti giuridici ed economico-aziendali Modalità di configurazione del controllo alla base del gruppo Normalmente il controllo diretto che si instaura tra un impresa e la sua controllata è rappresentato graficamente da una freccia orientata che collega la controllante con la controllata (v. figura 1.1). Figura Il concetto di controllo e il gruppo a struttura semplice Lo schema sopra esposto sta a indicare che la società A controlla il 60% del capitale della società B, mentre le minoranze azionarie di B detengono il 40%. A volte questa ultima percentuale è omessa per non appesantire troppo la rappresentazione grafica di gruppi assai articolati. La percentuale di spettanza delle minoranze può, infatti, essere determinata facilmente come complemento a 100. Quello sopra rappresentato è un gruppo a struttura semplice composto da due sole società A e B. Le società controllate direttamente possono essere più di una (figura 1.2). Il gruppo a struttura semplice è caratterizzato da partecipazioni di controllo dirette della capogruppo in tutte le società dalla stessa controllate. Figura Il gruppo a struttura semplice con più controllate Lo schema sopra esposto mostra che la capogruppo (A) detiene partecipazioni di controllo in B, C e D nelle percentuali indicate. Esso non informa intorno alla tipologia di gruppo che rappresenta. Potrebbe trattarsi di un gruppo finanziario, ovvero di un gruppo economico; il gruppo rappresentato potrebbe essere un gruppo integrato orizzontalmente o verticalmente, o essere un conglomerato. Ancora, la capogruppo potrebbe assumere la veste di holding pura o di holding mista. Il gruppo a struttura complessa è articolato su più livelli con presenza oltre che del controllo diretto anche del controllo indiretto.

3 10 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Lo schema che segue (figura 1.3) rappresenta un gruppo a struttura complessa: Figura Il gruppo a struttura complessa La capogruppo A controlla direttamente B (sottocapogruppo o subholding) che a sua volta controlla direttamente altre tre sottocapogruppo (C, D ed E). Queste ultime tre società controllano rispettivamente F e G, H e I, L e M. Il controllo indiretto è esercitato da A su C, D ed E e sulle società da queste ultime controllate indirettamente. È inoltre esercitato da B su tutte le società alla base della piramide. La percentuale di interessenza è calcolata moltiplicando tra loro le percentuali di partecipazione che si trovano sulle frecce orientate che collegano la controllante e la controllata. Così, per esempio, la percentuale di interessenza di A in I è calcolata nel modo seguente: 51% 60% 74% = 22,64%. Mentre la percentuale di interessenza di B in G è pari a 51% 69% = 35,19%. La percentuale di interessenza di una società controllante in una società controllata sta a indicare le risorse di quest ultima società che sono di proprietà della prima, non le risorse governate. Le risorse governate, proprio in virtù del controllo esercitato direttamente o indirettamente sono invece la totalità. Oltre a gruppi a struttura semplice e complessa si annoverano anche i cosiddetti gruppi a catena, dove i poteri di controllo si compongono variamente, come nello schema di seguito riportato (figura 1.4): Figura I gruppi a catena

4 56 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Figura 1 - Metodo di consolidamento graduale A = impresa capogruppo B = impresa controllata da A C = impresa controllata da B Metodo graduale

5 il processo di consolidamento 57 Figura 2 - Metodo di consolidamento simultaneo A = impresa capogruppo B = impresa controllata da A C = impresa controllata da A Metodo simultaneo o integrato Il grado di accentramento Con riferimento alle attività del bilancio consolidato, il sistema di rilevazioni di gruppo può prevedere: a) l accentramento presso la capogruppo di tutte le attività; b) l accentramento presso la capogruppo delle sole operazioni di consolidamento e, quindi, il decentramento delle altre attività di consolidamento presso le imprese consolidate. Nel primo caso è a carico della capogruppo l obbligo di omogeneizzare le informazioni relative alle società incluse nel consolidato ai principi del gruppo, retti-

6 68 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali 5.2. L uniformità di forma e contenuti degli schemi di bilancio Il bilancio consolidato è il bilancio di un gruppo presentato come se fosse il bilancio di un unica impresa: gli schemi di stato patrimoniale consolidato e di conto economico consolidato, salvo gli adattamenti necessari, sono quelli prescritti per i bilanci di esercizio delle imprese incluse nel consolidamento. I principi contabili internazionali non impongono schemi di stato patrimoniale (tabella 5.1) e di conto economico (tabella 5.2 e tabella 5.3) rigidi, ma semplicemente indicano i contenuti minimali obbligatori, da rendere più o meno analitici in funzione della rilevanza dell informazione e in relazione alla scelta di fornire informazioni più dettagliate in nota integrativa 2. Di seguito viene rappresentata una possibile struttura dello stato patrimoniale e del conto economico secondo i principi contabili internazionali, integrata con le classi di valore tipiche del processo di consolidamento. Tabella Struttura esemplificativa dello stato patrimoniale desunto dallo IAS 1 Attività Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari Immobili non strumentali Avviamento Altre immobilizzazioni immateriali Partecipazioni in collegate Crediti per imposte anticipate Attività correnti Rimanenze di magazzino (evidenziando l importo realizzabile oltre dodici mesi) Crediti commerciali (evidenziando l importo realizzabile oltre dodici mesi) Titoli negoziabili Disponibilità liquide Passività Patrimonio netto della capogruppo Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserve di rivalutazione e altre riserve Risulato netto dell esercizio Patrimonio netto di terzi Capitale e riserve Risultato netto dell esercizio Passività non correnti Debiti finanziari (scadenti oltre 12 mesi) Fondi per imposte differite Fondi TFR e di quiescenza Fondi per rischi e oneri (passività da estinguere oltre 12 mesi Altre passività (scadenti oltre 12 mesi) 2 Per un approfondimento si rinvia al capitolo 8. Passività correnti Debiti commerciali (evidenziando l importo regolabile oltre dodici mesi) Debiti verso il personale ed enti previdenziali Debiti finanziari (scadenti entro 12 mesi, compresa la quota a breve di mutui) Debiti per imposte Altre passività (scadenti entro 12 mesi) Fondi per rischi e oneri

7 le operazioni di pre-consolidamento 69 Tabella Struttura esemplificativa del conto economico desunto dallo IAS 1. Classificazione dei costi per natura Ricavi + Altri ricavi operativi ± Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e in corso di lavorazione Materie prime e materiali di consumo utilizzati Costo del personale Svalutazioni e ammortamenti Altri costi operativi Reddito operativo Oneri finanziari + Proventi finanziari + Differenza di consolidamento + Quota dei risultati delle società valutate con il metodo del patrimonio netto Reddito prima delle imposte Imposte sul reddito Utile (perdita) d esercizio Utile (perdita) d esercizio dei terzi Utile (perdita) d esercizio del gruppo Tabella Struttura esemplificativa del conto economico desunto dallo IAS 1. Classificazione dei costi per destinazione Ricavi Costo del venduto Utile lordo + Altri ricavi operativi Costi di distribuzione Spese di amministrazione Altri costi operativi Reddito operativo Oneri finanziari + Proventi finanziari + Differenza di consolidamento + Quota dei risultati delle società valutate con il metodo del patrimonio netto Reddito prima delle imposte Imposte sul reddito Utile (perdita) d esercizio Utile (perdita) d esercizio dei terzi Utile (perdita) d esercizio del gruppo

8 70 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Si precisa che rispetto allo schema dello stato patrimoniale di esercizio, nello schema dello stato patrimoniale consolidato trovano iscrizione voci peculiari che trovano origine nel processo di consolidamento: Riserva di traduzione, Quota patrimonio netto di pertinenza dei terzi. Rispetto allo schema di conto economico di esercizio, nello schema del conto economico consolidato trova separata iscrizione l utile (perdita) di pertinenza di terzi e di pertinenza del gruppo. Tali classi di valore saranno meglio approfondite nel corso della trattazione 3. La normativa italiana, invece, prevede per il bilancio consolidato gli schemi di stato patrimoniale e conto economico prescritti dagli artt e 2425 del codice civile, di seguito riportati 4 (tabelle 5.4 e 5.5): Tabella Schema di stato patrimoniale consolidato secondo la disciplina giuridica italiana Attività Passività A) Crediti verso soci per vers. ancora dovuti A) Patrimonio netto Del Gruppo Capitale sociale Riserve B) Immobilizzazioni Riserva di consolidamento Immobilizzazioni immateriali Riserva di traduzione Differenza di consolidamento Utili (perdite) d esercizio Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie di Terzi Capitale sociale Riserve Utile (perdita) d esercizio C) Attivo circolante B) Fondi per rischi e oneri Rimanenze Fondo di consolidamento per rischi e Crediti oneri futuri Att. finanz. che non costituiscono immobilizz. Disponibilità liquide C) Trattamento di fine rapporto E) Debiti D) Ratei e risconti E) Ratei e risconti 3 Si rinvia al capitolo 6. 4 Per ulteriori approfondimenti si rinvia a D. Travella, M. Mosconi, I principi di redazione e gli schemi del bilancio di esercizio destinato a pubblicazione, in A. Provasoli (a cura di), Bilancio, Egea, Milano, 2007.

9 le operazioni di pre-consolidamento 71 Tabella Schema di conto economico consolidato secondo la disciplina giuridica italiana A) Valore della produzione 1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2. Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e in corso 3. Variazione delle rimanenze di prodotti in corso su ordinazione 4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5. Altri ricavi e proventi B) Costi della produzione 6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7. Per servizi 8. Per godimento beni di terzi 9. Per il personale 10. Ammortamenti e svalutazioni 11. Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12. Accantonamenti per rischi 13. Altri accantonamenti 14. Oneri diversi di gestione Differenza tra valore della produzione e costi della produzione (A B) C) Oneri e proventi finanziari 15. Proventi da partecipazioni 16. Altri proventi finanziari 17. Interessi e altri oneri finanziari 17bis. Utili e perdite su cambi D) Rettifiche di valore di attività finanziarie 18. Rivalutazioni 19. Svalutazioni E) Proventi e oneri straordinari 20. Proventi straordinari 21. Oneri straordinari Risultato prima delle imposte (A B ± C ± D ± E) 22. Imposte sul reddito Utile (perdita) dell esercizio Utile (perdita) dell esercizio di pertinenza di terzi Utile (perdita) dell esercizio di pertinenza del gruppo La disciplina degli schemi di bilancio dell attuale ordinamento giuridico italiano a confronto con quella dei principi contabili internazionali palesa significative differenze relative alla struttura, al contenuto, ai criteri di classifica-

10 182 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Ciò implica, come evidenziato nell ultima esemplificazione riportata, che nel momento del calcolo del risultato netto dei terzi da iscrivere in conto economico è necessario stornare anche la quota di loro spettanza dagli ammortamenti già contabilizzati al 100% sui plusvalori sopra citati. Ulteriore impatto sul risultato netto dei terzi si potrebbe verificare nei casi di impairment dell avviamento, se riconosciuto come «full goodwill» Metodo del patrimonio netto (equity) e metodo proporzionale nel bilancio consolidato Il presente paragrafo ha l obiettivo di analizzare i metodi di consolidamento alternativi previsti dai principi contabili internazionali per determinate società incluse nell area di consolidamento e i metodi di valutazione delle partecipazioni nelle società escluse dall area di consolidamento. La tabella 6.1 sottostante mostra, in corrispondenza delle diverse tipologie societarie (in termini di legami di controllo tra la capogruppo e le sue partecipate), il metodo di consolidamento da adottare per la redazione del bilancio consolidato, nonché il metodo di valutazione secondo il quale le partecipazioni (sia per le società rientranti nell area di consolidamento, sia per le società escluse dalla stessa area) devono essere iscritte nei singoli bilanci e nel consolidato. Tabella Metodi di consolidamento e metodi di valutazione delle partecipazioni in funzione dei diversi legami partecipativi e del tipo di bilancio redatto Tipologia di documento redatto Bilancio consolidato redatto dalla capogruppo Bilancio individuale della capogruppo Società controllate Metodo integrale Costo oppure (IAS 27) Fair value (IAS 39) Tipologia di società partecipata Società controllate Metodo proporzionale Costo oppure congiuntamente oppure Fair value (joint ventures) (IAS 31) Metodo equity (IAS 39) Società collegate Metodo equity Costo oppure (IAS 28) Fair value (IAS 39) Società a controllo Fair value Fair value temporaneo (IAS 39) (IAS 39) (alienazione entro 12 mesi)

11 196 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Valore iniziale partecipazione (1.1.) in Beta Utile Beta esercizio ( %): Variazioni ammortamenti su plusvalori/minusvalori tra fair value e valori contabili all acquisto (200 50%) 100 Utile infragruppo non realizzato (Alfa vende a Beta: %) 400 Utile infragruppo non realizzato e aggiustamento ammortamenti per vendita impianto (Beta vende ad Alfa: %) 225 Distribuzione dividendi da Beta ai suoi soci ( %) 500 Valore partecipazione in Beta al secondo il metodo equity Nelle colonne di cui all esemplificazione 2, le operazioni che incidono sul valore della partecipazione, sopra elencate, sono state suddivise come segue: nella colonna (1) sono state riportate tutte le rettifiche, a eccezione dei dividendi ( = 675); nella colonna (2) è stata indicata esclusivamente l eliminazione dei dividendi infragruppo non realizzati. L effetto netto finale, sul valore della partecipazione di Alfa in Beta, è pari a +175 (questo maggiore valore compare in conto economico in un apposita voce, «Quota dei risultati società valutate secondo il metodo del patrimonio netto», volta espressamente a rilevare le variazioni di valore di attività finanziarie non correnti, quali le partecipazioni, valutate con il metodo del patrimonio netto). Nella seguente tabella 6.2 sono riassunti, in termini di principali aggregati di conto economico e di bilancio, gli impatti derivanti dall utilizzo dei tre metodi di consolidamento spiegati nelle pagine precedenti. Tabella Effetto dell utilizzo di metodi di consolidamento diversi sui principali aggregati del bilancio consolidato Risultati intermedi e finali di conto economico Metodo Metodo Metodo integrale proporzionale equity Totale ricavi operativi Risultato operativo Risultato netto dell esercizio della capogruppo Risultato netto dell esercizio delle minoranze No No Aggregati di stato patrimoniale Totale attività Totale passività Patrimonio netto della capogruppo Patrimonio netto di terzi No No

12 246 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali È ammesso non adottare la classificazione delle attività e passività in correnti e non correnti, ma presentare le attività e le passività secondo l ordine di liquidità, solo se questa seconda classificazione permette una più significativa rappresentazione della situazione patrimoniale. Qualunque sia il metodo adottato di rappresentazione delle voci patrimoniali, un impresa deve evidenziare per ogni voce dell attivo e del passivo che include importi scadenti sia entro che oltre i dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio, l importo che si prevede debba essere realizzato o regolato oltre i dodici mesi. Nello stato patrimoniale consolidato, come già indicato nel contenuto minimo delle informazioni da esporre nel prospetto e ribadito nello IAS 27, la quota di patrimonio netto di pertinenza di terzi deve essere presentata distintamente dal patrimonio netto di pertinenza degli azionisti della capogruppo. Un esempio di stato patrimoniale consolidato redatto distinguendo le attività e passività correnti e non correnti, come imposto dallo IAS 1, è riportato nella tavola 8.1. Tavola Stato patrimoniale consolidato Attività Patrimonio netto e Passività Attività non correnti Patrimonio netto della capogruppo Immobili, impianti e macchinari Capitale sociale Investimenti immobiliari Riserva sovrapprezzo azioni Avviamento Riserve di rivalutazione e altre riserve Altre immobilizzazioni immateriali Risultato netto dell esercizio Partecipazioni in collegate Patrimonio netto di terzi Crediti per imposte anticipate Capitale e riserve Risultato netto dell esercizio Attività correnti Rimanenze di magazzino (evidenziando Passività non correnti l importo realizzabile oltre dodici mesi) Debiti finanziari (scadenti oltre 12 mesi) Crediti commerciali (evidenziando Fondi per imposte differite l importo realizzabile oltre dodici mesi) Fondi TFR e di quiescenza Titoli negoziabili Fondi per rischi e oneri (da estinguere Disponibilità liquide oltre 12 mesi) Altre passività (scadenti oltre 12 mesi) Passività correnti Debiti commerciali (evidenziando l importo regolabile oltre dodici mesi) Debiti verso il personale ed enti previdenziali Debiti finanziari (scadenti entro 12 mesi, compresa la quota a breve di mutui) Debiti per imposte Altri passività (scadenti entro 12 mesi) Fondi per rischi e oneri (relativi al personale e ad altri costi operativi oppure da estinguere entro 12 mesi)

13 i documenti che compongono il bilancio consolidato 249 Tavola Conto economico consolidato Ricavi Altri ricavi operativi Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione Costi capitalizzati per lavori in economia Materie prime e materiali di consumo utilizzati Costi del personale Ammortamenti Altri costi operativi Utili (perdite) derivanti dalla vendita di rami d azienda Reddito operativo Proventi finanziari Oneri finanziari Differenza di consolidamento non riconducibile ad avviamento Quota dei risultati delle società valutate secondo il metodo del patrimonio netto Reddito prima delle imposte Imposte Utile d esercizio Quota di utile d esercizio di terzi Utile netto d esercizio della capogruppo Utile per azione approvato o proposto () () () () () () () () () () Lo IAS 27 sottolinea che ai fini della redazione del bilancio consolidato, i risultati di gestione di una controllata devono essere inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione, data in cui si è trasferito di fatto all acquirente il controllo della società secondo quanto previsto dallo IAS 22 Aggregazione di imprese. I risultati di gestione di una controllata dismessa devono essere inclusi nel conto economico consolidato fino alla data di dismissione, cioè la data alla quale la capogruppo cessa di avere il controllo della società precedentemente acquisita Il prospetto delle variazioni delle voci di patrimonio netto Un aggregato di valori che assume una rilevanza fondamentale nel bilancio d esercizio è il patrimonio netto, nel suo duplice significato di valore di sintesi del patrimonio aziendale (valori attività meno valori passività) e di mezzi propri nelle loro diverse origini (voci del patrimonio netto). Lo IAS 1 (par. 96) ritiene quindi fondamentale un documento del bilancio definito prospetto delle variazioni delle voci di patrimonio netto che evidenzi: a) l utile o la perdita netta dell esercizio; b) ciascuna voce di ricavo e costo, provento od onere che, come richiesto da altri Principi, è imputata direttamente a patrimonio netto, e il totale di queste voci;

14 i documenti che compongono il bilancio consolidato 251 Si presenta, nelle tavole 8.3 e 8.4, un esempio del prospetto delle variazioni delle voci di patrimonio netto redatto secondo le due possibili modalità di redazione indicate dai principi contabili internazionali. Tavola Prospetto consolidato delle variazioni delle voci di patrimonio netto (modalità 1: comprende tutte le variazioni delle voci di patrimonio netto) Sono scritte in corsivo le variazioni da (a) a (d) relative ai proventi e oneri contabilizzati Capitale Riserva Riserva Utili Totale sociale sovrapp. di rival. accum. azioni e altre riserve Saldi al Effetto dei cambiamenti di principi contabili Saldi rettificati Incrementi da valutazioni al fair value di immobili Incrementi da valutazioni al fair value di titoli disponibili alla vendita Differenze di conversione Proventi e oneri non imputati a conto economico ma direttamente a patrimonio netto Utile netto d esercizio Dividendi dell esercizio 2000 () () Aumento di capitale sociale Saldi al 31 dicembre 2001 Incrementi da valutazioni al fair value di immobili Decrementi da valutazioni ai fair value di titoli () () disponibili alla vendita Differenze di conversione () ( ) Proventi e oneri non imputati a conto economico ma direttamente a patrimonio netto Utile netto d esercizio Dividendi dell esercizio 2001 ( ) ( ) Saldi al Il totale dei proventi contabilizzati nell esercizio 2001 è di, attribuibile agli azionisti della capogruppo per e agli azionisti terzi per. Il totale dei proventi contabilizzati nell esercizio 2002 è di, attribuibile agli azionisti della capogruppo per e agli azionisti terzi per.

15 252 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Tavola Prospetto consolidato delle variazioni delle voci di patrimonio netto 5 (modalità 2: comprende le variazioni di patrimonio netto da (a) a (d)) Incrementi da valutazioni al fair value di immobili Decrementi da valutazioni al fair value di titoli disponibili alla vendita () () Differenze di traduzione del bilancio di imprese estere () () Proventi (perdite) netti non imputati a conto economico ma direttamente a patrimonio netto Utile netto d esercizio Totale proventi contabilizzati Attribuibile a: Azionisti della capogruppo Azionisti terzi Effetto dei cambiamenti di principi contabili Attribuibile a: Azionisti della capogruppo Azionisti terzi Come si evince dalla sua composizione, la finalità del prospetto presentato nella tavola 8.4 è di evidenziare un utile di periodo (Totale proventi contabilizzati) che considera tutte le voci di proventi ed oneri indipendentemente che siano stati rilevati a conto economico o a patrimonio netto Il rendiconto finanziario Il rendiconto finanziario è un prospetto nel quale sono riassunti i movimenti relativi a determinate risorse finanziarie, al fine di spiegare perché quelle risorse hanno subito una variazione in un dato periodo di tempo. I movimenti, definiti «flussi finanziari», sono le entrate e le uscite di risorse finanziarie. La nozione di risorsa finanziaria prescelta dal Principio contabile internazionale relativo al rendiconto finanziario (IAS 7) è quella di disponibilità liquide (o monetarie) e mezzi equivalenti, intendendo per disponibilità liquide la cassa e i depositi a vista, e per disponibilità liquide equivalenti gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità (realizzabili a tre mesi o meno dalla data di acquisto e soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro valore); si comprendono nella nozione di disponibilità liquide gli scoperti bancari che sono rimborsabili a vista e relativi a conti correnti con saldo che 5 In questo caso, il prospetto è anche definito Prospetto consolidato degli utili e delle perdite complessivamente contabilizzati.

16 256 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Tavola Rendiconto finanziario consolidato Attività operativa Utile netto (perdita) dell esercizio () + rettifiche relative alle voci del conto economico che non hanno determinato movimenti uscite o entrate di liquidità nell attività di esercizio e relative agli utili o perdite riconducibili all attività di investimento: Ammortamenti Quota TFR dell esercizio (pagamenti TFR) () Accantonamenti ai fondi svalutazione Accantonamenti ai fondi spese future (utilizzi) () Variazioni del capitale d esercizio (rimanenze, crediti, debiti e altri valori originati dall attività operativa) o () Minusvalenze (o plusvalenze) da realizzo immobilizzazioni () Flusso di cassa prodotto dall attività operativa Attività di investimento Acquisizioni di partecipazioni di controllate al netto delle disponibilità liquide acquisite () Investimenti in impianti, macchinari e immobili () Investimenti in attività immateriali () Acquisizioni di controllate e di rami d azienda al netto della cassa acquisita (nota) () Prezzo di realizzo di controllate al netto delle disponibilità cedute Prezzo di realizzo di impianti, macchinari e immobili Prezzo di realizzo di titoli e partecipazioni non immobilizzate Prestiti concessi () Rimborsi di prestiti concessi Flusso di cassa da attività di investimento Attività finanziaria Accensioni di debiti per prestiti Rimborsi di debiti per prestiti Rimborsi di debiti relativi a leasing finanziario Incassi per aumenti di capitale sociale Acquisto di azioni proprie Pagamenti di dividendi ad azionisti della capogruppo Pagamenti di dividendi ad azionisti di minoranza Flusso di cassa da attività finanziaria Flusso di cassa complessivo Variazione nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti: Disponibilità liquide iniziali (Decremento)/Incremento (corrispondente al flusso di cassa complessivo) Disponibilità liquide finali (nota) Indicazioni in merito alle acquisizioni di controllate e di rami d azienda () () () () () ()/ Il fair value delle attività e passività presenti nelle controllate e rami d azienda acquisti era il seguente: Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Magazzino Crediti v/clienti Immobilizzazioni materiali Debiti v/fornitori () Corrispettivo totale delle acquisizioni Parte del corrispettivo regolata con disponibilità liquide o mezzi equivalenti Flusso di cassa netto relativo alle acquisizioni rappresentate nel rendiconto Y (Y-)

17 i documenti che compongono il bilancio consolidato 257 Nell esempio proposto, il flusso di cassa prodotto dall attività operativa è presentato applicando il metodo indiretto. Un esempio di presentazione nel rendiconto finanziario del flusso di cassa prodotto dall attività operativa secondo il metodo diretto è proposto nella tavola 8.6. Tavola Flusso di cassa prodotto dall attività operativa secondo il metodo diretto 1. Incassi da clienti 2. Pagamenti a fornitori d esercizio 3. Pagamenti a dipendenti Flusso di cassa prodotto dall attività tipica 4. Pagamenti di interessi 5. Pagamenti di imposte Flusso di disponibilità monetarie prodotto dall attività operativa I dati esposti si determinano come segue: 1. Vendite +/ variazione crediti verso clienti 2. Acquisti materie + acquisti servizi +/ variazione debiti verso fornitori d esercizio 3. (Salari e stipendi +/ variazione debiti verso dipendenti per retribuzioni) +/ (quota TFR +/ variazione debiti per TFR) 4. Oneri finanziari +/ variazione ratei passivi 5. Imposte +/ variazione debiti tributari Come si evince dal prospetto, il metodo diretto fornisce informazioni che possono essere utili nella stima dei futuri flussi finanziari che non sono disponibili con il metodo indiretto Le note al bilancio La funzione preminente delle note è di favorire la comprensione dei dati quantitativi esposti nei prospetti numerici del bilancio, fornendo informazioni descrittive ed esplicative e dati di dettaglio relativi alle voci esposte. Secondo lo IAS 1, le note al bilancio andrebbero strutturate nel seguente ordine, che facilità la comprensione del bilancio e agevola il confronto con quello di altre imprese: a) dichiarazione di conformità ai Principi contabili internazionali; b) indicazione del criterio (criteri) base di valutazione adottato (costo storico, costo corrente, valore netto di realizzo, fair value o valore recuperabile) e dei principi contabili applicati 6 ; 6 L informativa relativa al criterio (criteri) base di valutazione adottato e ai principi contabili applicati può essere presentata come parte del bilancio distinta rispetto alle altre note.

18 260 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali 8.8. Il prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato d esercizio della controllante e patrimonio netto e risultato d esercizio consolidati La società capogruppo pubblica il proprio bilancio d esercizio e il bilancio consolidato. Per gli utilizzatori del bilancio della capogruppo è importante disporre di un prospetto che descriva con chiarezza e correttezza la natura e l ammontare delle differenze tra il risultato d esercizio e il patrimonio netto esposti nel bilancio d esercizio della società capogruppo e il risultato d esercizio e il patrimonio netto esposti nel bilancio consolidato. Questo prospetto, definito prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato d esercizio della controllante e patrimonio netto e risultato d esercizio consolidati, come si è detto, non è richiesto espressamente dai principi contabili internazionali, ma la sua pubblicazione è utile alla comprensione delle rettifiche operate nella costruzione del bilancio consolidato 8. Il prospetto di raccordo deve esporre esplicitamente quanto segue: il valore complessivo del patrimonio netto e del risultato dell esercizio esposti nel bilancio d esercizio della controllante; le rettifiche operate, distinguendo le rettifiche operate per l eliminazione delle operazioni e dei saldi intercorrenti tra le società consolidate dalle altre rettifiche di consolidamento; il valore complessivo del patrimonio netto e del risultato dell esercizio riportati nel bilancio consolidato. Il prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato d esercizio della controllante e patrimonio netto e risultato d esercizio consolidati, o più semplicemente prospetto di raccordo tra bilancio della capogruppo e bilancio consolidato, si presenta in sintesi come indicato nella tavola 8.7: Tavola Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato d esercizio della controllante e patrimonio netto e risultato d esercizio consolidati Risultato dell esercizio Patrimonio netto Patrimonio netto e risultato dell esercizio, come riportati nel bilancio d esercizio della società controllante Differenze Patrimonio netto e risultato dell esercizio, come riportati nel bilancio consolidato 8 Secondo i Principi contabili italiani, la nota integrativa dovrebbe comprendere anche il Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato d esercizio della controllante e patrimonio netto e risultato d esercizio consolidati (documento n. 17, paragrafo 8.1).

19 l ordine di rilevanza della rettifiche, presentando per prime le rettifiche più significative come l eliminazione del valore delle partecipazioni della capogruppo in ciascuna controllata contro la corrispondente parte del loro patrimonio netto e l attribuzione della quota di patrimonio netto della controllata di pertinenza dei terzi, poi le altre rettifiche secondo la rilevanza e la significatività (in genere, prima l eliminazione delle operazioni infragruppo, poi le operazioni di omogeneizzazione dei principi contabili); l ordine temporale seguito nella redazione del bilancio consolidato, indicando prima le rettifiche relative alle operazioni preliminari di consolidamento (omogeneizzazione dei criteri di valutazione e dei principi contabili, traduzione dei bilanci espressi in moneta non di conto), poi quelle deti documenti che compongono il bilancio consolidato 261 Nella tavola 8.8 si riporta un esempio più dettagliato del prospetto di raccordo. Tavola Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato d esercizio della controllante e patrimonio netto e risultato d esercizio consolidati Risultato dell esercizio Patrimonio netto Patrimonio netto e risultato dell esercizio, come riportati nel bilancio d esercizio della società controllante Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate: differenza tra il valore contabile delle partecipazioni e la corrispondente parte del patrimonio netto contabile delle controllate maggiori valori attribuiti alle attività nette delle partecipate differenza di consolidamento Ammortamenti plusvalori e differenza consolidamento Omogeneizzazione dei valori da consolidare Eliminazione degli effetti delle operazioni infragruppo non realizzati Risultati, pro-quota, conseguiti dalle partecipate Patrimonio netto e risultato d esercizio di competenza del gruppo Quota di patrimonio netto e di risultato d esercizio di competenza di terzi Patrimonio netto e risultato dell esercizio, come riportati nel bilancio consolidato Le differenze tra i valori del bilancio della controllante e i valori del bilancio consolidato possono essere rappresentate secondo ordini diversi. A titolo esemplificativo, le rettifiche potrebbero essere presentate secondo i seguenti ordini:

20 ias/ifrs a confronto con la normativa e i principi nazionali 291 dizione di essere a capo di un gruppo, indipendentemente dalla tipologia giuridica di società controllata o controllante. Secondo gli IAS/IFRS tutte le capogruppo sono tenute alla redazione del bilancio consolidato (salvo le richiamate esenzioni) mentre le norme nazionali escludono talune tipologie societarie dal suddetto obbligo. La sottostante tabella 10.1 riassume le differenze appena richiamate. Tabella IAS/IFRS e Legge/Principi italiani: obbligo di redazione del bilancio consolidato Principi IAS/IFRS Normativa e principi contabili italiani Capogruppo obbligate alla redazione del bilancio consolidato Differenza Tutte Società di capitali che controllano qualsiasi società. Altre società che controllano una società di capitali. L ambito di applicazione dello IAS 27 è più ampio rispetto alla legge e ai principi contabili OIC, non escludendo alcuna tipologia di società dalla redazione del bilancio consolidato. II. Esonero dall obbligo di redazione del bilancio consolidato Secondo il paragrafo 10 dello IAS 27, la controllante non deve presentare il consolidato (IAS 27, par. 10) se, e solo se: la controllante è a sua volta interamente controllata, ovvero è parzialmente controllata e i soci di minoranza, ancorché privi del diritto di voto, sono stati informati della mancata predisposizione del sub-consolidato e non si oppongono; le azioni e obbligazioni della controllante non sono quotate sul mercato, neppure in listini locali; la controllante non ha in corso un procedimento finalizzato alla quotazione sul mercato delle proprie azioni o obbligazioni; la capogruppo, ovvero un altra società che controlla la controllante in oggetto, pubblica un bilancio consolidato compatibile con gli IAS/IFRS. Il legislatore italiano (art. 27, D.Lgs. 127/91) prevede due casi di esonero dalla redazione del bilancio consolidato. Beneficiano della norma i gruppi di modeste dimensioni e i «sottogruppi» due fattispecie che altrimenti ricadrebbero sotto

21 ias/ifrs a confronto con la normativa e i principi nazionali 293 Tabella IAS/IFRS e Legge/Principi italiani: esonero dall obbligo di redazione del bilancio consolidato Principi IAS/IFRS Normativa e principi contabili italiani 1) Esonero per limiti dimensionali 2) Esonero per sottocapogruppo Differenza Non previsto Requisiti dimensionali Non si applica a quotate Previsto in entrambi i casi. Condizioni più stringenti in base agli IAS/IFRS. Gli IAS/IFRS non prevedono l esonero per i gruppi di modeste dimensioni, di cui alla legge e ai principi contabili nazionali. Maggiore limitazione dell esonero per le sottocapogruppo secondo gli IAS/IFRS. zionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo; la controllante non possiede che la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea, se essa si trova in una delle seguenti condizioni: a) ha il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con un altro investitore; b) ha il potere di determinare le scelte amministrative e gestionali dell impresa in virtù di una clausola statutaria o di un contratto; c) ha il potere di nominare o revocare la maggioranza dei componenti del consiglio di amministrazione o dell equivalente organo amministrativo; d) ha il potere di indirizzare la maggioranza dei voti alle riunioni del consiglio di amministrazione o dell equivalente organo amministrativo. È inoltre richiesto che un impresa consideri l esistenza e gli effetti dei diritti di voto potenziali, generalmente esercitabili o convertibili (per esempio riconducibili a warrants, options, e così via), ai fini della valutazione del potere di governare le politiche economiche e finanziarie di un altra impresa. Il legislatore italiano (D.Lgs. 127/91, art. 26), richiamando in parte il contenuto dell art c.c., definisce il concetto di «impresa controllata» ai fini della redazione del bilancio consolidato, così da completare il dettato della disposizione precedente. In base al citato articolo sono considerate controllate: 1. le imprese in cui un altra dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell assemblea ordinaria; 2. le imprese in cui un altra dispone dei voti sufficienti per esercitare un influenza dominante nell assemblea ordinaria;

22 294 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali 3. le imprese su cui un altra ha il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria, di esercitare un influenza dominante, quando la legge applicabile consente tali contratti o clausole; 4. le imprese in cui un altra, in base ad accordi con altri soci, controlla da sola la maggioranza dei diritti di voto. Al di là del fatto che gli IAS/IFRS specificano la presunzione del controllo in caso di possesso della maggioranza dei diritti di voto, presunzione superabile esclusivamente laddove può essere chiaramente dimostrato il contrario, non si riscontrano differenze sostanziali nella definizione di impresa controllata. Il caso di «influenza dominante», infatti, si sovrappone a quello della citata lettera a) dello IAS 27. Per gli altri casi, giova evidenziare che il documento IAS 27 sottolinea (lettere c e d) che il concetto di controllo è strettamente legato alla situazione interna all organo amministrativo (i.e. il consiglio di amministrazione). La più rilevante differenza risiede nell enunciato dello IAS 27 nella parte dedicata alla considerazione dei diritti di voto potenziali (e correntemente esercitabili o convertibili): le opzioni, i warrants e gli strumenti «ibridi» di capitale e debito devono essere considerati separatamente nella determinazione del tipo di legame esistente tra le diverse imprese. La seguente tabella 10.3 riassume, parallelamente alle precedenti, le principali differenze descritte in merito alla definizione di impresa controllata. Tabella IAS/IFRS e Legge/Principi italiani: definizione di imprese controllate Principi IAS/IFRS Normativa e principi contabili italiani Differenza Le definizioni di impresa controllata coincidono parzialmente. Gli IAS/IFRS contengono una definizione più ampia di controllo. Considerano inoltre i diritti di voto potenziali. Dopo avere definito le imprese controllate, che entrano a far parte dell area di consolidamento, si procede di seguito a elencare i casi di esclusione dalla stessa area, ossia quei casi in cui pur in presenza di percentuali o fattispecie diverse di controllo determinate società non sono incluse nel perimetro oggetto di consolidamento. IV. Casi di esclusione dall area di consolidamento Secondo lo IAS 27, non esistono casi di eclusione, obbligatoria e/o facoltativa, delle controllate dall area di consolidamento.

23 296 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Tabella IAS/IFRS e Legge/Principi italiani: casi di esclusione dall area di consolidamento Attività eterogenea Irrilevanza Gravi e durature restrizioni nell esercizio del controllo Difficoltà nell ottenere le informazioni Controllo temporaneo Principi IAS/IFRS Divieto di esclusione Non prevista Non previsto Non previsto Divieto di esclusione Normativa e principi contabili italiani Divieto di esclusione Esclusione facoltativa Esclusione facoltativa Esclusione facoltativa Esclusione facoltativa Differenze Gli IAS non prevedono casi di esclusione obbligatoria né facoltativa. L unico caso di esclusione è la perdita di controllo, come descritto nel cap. 3. La legge e i principi contabili italiani prevedono 4 casi di esclusione facoltativa, essendo stato recentemente eliminato il caso di esclusione obbligatoria per attività dissimile rispetto al gruppo Le operazioni di pre-consolidamento La trattazione delle operazioni di pre-consolidamento include i seguenti temi, in termini di obiettivi di omogeneità da raggiungere: I. data di redazione del bilancio consolidato; II. schemi di stato patrimoniale e conto economico consolidati; III. principi e criteri di valutazione; IV. valuta da adottare per il bilancio consolidato. I. Data di redazione del bilancio consolidato In base al dettato dello IAS n. 27, par. 22 e 23, la data di riferimento per la redazione del bilancio consolidato coincide con la data di chiusura del bilancio della capogruppo. Le società con data diversa devono predisporre un bilancio intermedio a tale data. Peraltro, quando ciò sia di difficile realizzazione, si possono utilizzare bilanci redatti a date di chiusura differenti, purché: In Italia non esiste una specifica regolamentazione in materia; queste società sono generalmente escluse dall area di consolidamento, per assenza di legami partecipativi o di una partecipazione formale.

24 298 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali La tabella 10.5 sintetizza le principali differenze tra principi internazionali e legge e principi nazionali. Tabella IAS/IFRS e Legge/Principi italiani: data di redazione del bilancio consolidato Data di riferimento Utilizzo di bilanci aventi date differenti Principi IAS/IFRS Data di chiusura del bilancio della capogruppo Previsto purché la differenza non superi i tre mesi (e si tenga conto degli eventi significativi intercorsi tra le due date) Normativa e principi contabili italiani Data di chiusura del bilancio della capogruppo oppure data coincidente con quella della maggior parte delle imprese del gruppo o delle più importanti di esse Non previsto II. Schemi di stato patrimoniale e conto economico consolidati La necessità di rendere omogenei i prospetti quantitativi (stato patrimoniale e conto economico) del bilancio consolidato implica tra le altre problematiche la necessità di predisporre schemi tra loro formalmente uniformi. Il passaggio dalla legge/principi nazionali ai principi internazionali (IAS/ IFRS) richiede anche l utilizzo di «nuovi» schemi, redatti in base alle indicazioni dello IAS 1. Nel capitolo 8 sono state evidenziate in dettaglio le caratteristiche e le peculiarità di tali schemi. In questa sede si identificano soltanto le differenze, in estrema sintesi, rispetto agli schemi previsti dal D.Lgs. 127/91. Anzitutto va ricordato che i principi contabili internazionali non prevedono uno schema preciso e rigido, né per lo stato patrimoniale, né per il conto economico. Si limitano invece a fornire raccomandazioni utili per procedere alla loro redazione nell ottica generale di una chiara, veritiera e corretta rappresentazione, con prevalenza della sostanza sulla forma. Relativamente allo stato patrimoniale, è da notare un focus prevalente sull appartenenza alla gestione corrente (o non corrente) delle voci in esso incluse. A differenza dunque dello stato patrimoniale civilistico nazionale, alcune voci (specialmente, ci si riferisce al passivo) sono distinte per pertinenza gestionale, e non solo in base alla loro natura.

25 300 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Se una società appartenente al gruppo utilizza dei principi contabili difformi da quelli utilizzati nel bilancio consolidato per operazioni ed eventi in circostanze simili, nella preparazione del bilancio consolidato rettifiche appropriate sono apportate ai bilanci individuali. La normativa italiana (D.Lgs. 127/91, art. 34, 35): dispone, come regola generale, che i principi contabili da utilizzare nel bilancio consolidato sono quelli utilizzati nel bilancio di esercizio della capogruppo. Tale regola può essere abbandonata se i criteri alternativi utilizzati sono consentiti dalla normativa italiana, e nella nota integrativa si forniscono adeguate giustificazioni in merito al comportamento adottato; consente la deroga all obbligo di uniformità dei criteri di valutazione quando la conservazione di criteri difformi sia più idonea a realizzare l obiettivo della rappresentazione veritiera e corretta. Inoltre, è possibile non uniformare i principi contabili quando gli effetti della difformità nei principi contabili adottati da una o più controllate, siano irrilevanti. I principi contabili internazionali sottolineano chiaramente l assoluta necessità di adottare principi e criteri di valutazione uniformi, senza possibilità di deroghe. Per una sintesi cfr. tabella Tabella IAS/IFRS e Legge/Principi italiani: principi e criteri di valutazione Principi contabili utilizzati per la redazione del bilancio Deroghe Scelta principi e criteri da utilizzare Principi IAS/IFRS Regole e principi uniformi Nessuna deroga ammessa Principi e criteri della capogruppo (in linea con quanto previsto dagli IAS/IFRS) Normativa e principi contabili italiani Regole e principi uniformi Possibilità di utilizzare principi difformi se: la difformità consente una migliore rappresentazione la difformità è irrilevante Quelli utilizzati nel bilancio di esercizio della capogruppo (a meno che i criteri alternativi siano consentiti dalla normativa)

26 302 il bilancio consolidato secondo i principi internazionali Le differenze di traduzione, infatti, continuano a essere iscritte, in apposita voce, tra le voci del patrimonio netto fino a quando, con la liquidazione o la vendita della partecipata, tale «reddito» non si realizza. La tabella 10.7 confronta i criteri di traduzione secondo i principi contabili nazionali e internazionali. La tabella è stata inserita per uniformità rispetto ai punti precedenti. Tuttavia non si rilevano differenze, dato che la normativa italiana e gli IAS/IFRS sono sul tema sostanzialmente in linea. Tabella IAS/IFRS e Legge/Principi italiani: i criteri di traduzione delle valute dei bilanci da consolidare Metodo temporale Metodo del cambio corrente Principi IAS/IFRS Non previsto Per tutte le partecipate con moneta di conto diversa da quella della capogruppo. L applicazione del metodo è stata recentemente modificata Normativa e principi contabili italiani Non previsto Unico criterio di traduzione attualmente previsto Le rettifiche di consolidamento Il presente paragrafo è articolato in due parti distinte. La prima parte si focalizza sull eliminazione delle partecipazioni e sul trattamento delle differenze emergenti dalla stessa eliminazione (par ); la seconda parte riguarda le altre operazioni di consolidamento (par ). Il paragrafo riprende le principali problematiche già evidenziate nella prima parte del capitolo L eliminazione delle partecipazioni e le differenze positive e negative Sia i principi internazionali che la normativa italiana prevedono l utilizzo del metodo di consolidamento integrale, accogliendo integralmente i valori di bilancio della controllata all interno del consolidato. Si rileva tuttavia una sostanziale differenza nel modo in cui tale metodo è applicato, in quanto è diversa la teoria di consolidamento adottata. L IFRS 3 adotta implicitamente la cosiddetta «teoria modificata della capogruppo», riconoscendo nel consolidato i plusvalori e minusvalori sulle attività e

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