ASSEMBLEA ANNUALE 2007

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1 Federazione Italiana Settore Moda ASSEMBLEA ANNUALE 2007 Il sistema moda e lo sviluppo dei Factory Outlet Centre in Italia Nota a cura dell Ufficio Economico Confesercenti Nazionale Roma, 26 Novembre 2007

2 1. L INDUSTRIA DELLA MODA. Prime luci sul sistema moda nel 2006 e 2007 dopo anni di crisi, ma principalmente grazie alle vendite all estero. Dopo anni di crisi, è tornato a crescere il fatturato delle imprese italiane. Meno positivi i dati sulla produzione, soprattutto nel tessile. Le vendite all estero sono la principale componente della domanda che spiega la crescita del fenomeno. Si accresce la partecipazione di imprese italiane in imprese estere. Le ombre però restano. Continua a crescere a ritmi notevoli l importazione di prodotti moda nel mercato nazionale, soprattutto dalla Cina. In un solo anno, tra il 2005 e il 2006 il valore dei prodotti importati è passato da 22 a quasi 25 miliardi di euro, pari ad un incremento del 13%. Il comparto dove si registra il più forte aumento delle importazioni è proprio quello dell abbigliamento. La Cina dal 2000 al 2006 ha raddoppiato il volume di vendite verso l Italia, coprendo oggi il 27% delle importazioni di prodotti di vestiario (seguita dalla Romania con il 10%, Francia con il 6,6%, Tunisia con il 6,5%, India e Turchia con circa il 5%). Il 1 gennaio 2008 scadrà il periodo transitorio di limitazione dell export tessile cinese verso l Europa e questa incognita Cina pesa sul futuro prossimo del settore moda. Si prevedono tuttavia effetti molto più limitati di quelli avvertiti successivamente alla liberalizzazione generale dei primi mesi dell anno 2005, anche perché il made in China trova sbocchi sempre maggiori sul mercato interno cinese (+104% le vendite al dettaglio tra 2001 e 2007; Fashion Economic Trends, Camera della Moda). 2. LE VENDITE Le vendite al dettaglio di beni di vestiario e calzature indicano dal 2006 timidi segnali di ripresa, che appaiono tuttavia insufficienti a garantire alla rete attuale condizioni di buona profittabilità in una quadro di sempre maggiore diffusione di formule distributive che si sviluppano nelle aree a maggior concentrazione della popolazione e su scala 2

3 edilizia molto elevate (Factory Outlet Center, Centri Commerciali integrati, Grandi Superfici Specializzate, Ipermercati). La ripresa della spesa per consumi di vestiario e calzature osservata nell anno 2006 è quantificabile nel 2,3% (prezzi correnti; contabilità nazionale, ISTAT). Si consideri che in tutto il periodo la spesa in generi di vestiario e calzature è aumentata in totale meno del 2% (0,5% l anno in media). Anche in termini reali, l anno 2006 segnala una inversione di tendenza nell andamento della spesa delle famiglie per vestiario e calzature: +0,9%, mentre tra 2001 e 2005 il livello reale dei consumi si è ridotto del 7%. Questo calo può non implicare una riduzione delle quantità consumate. Difatti, poiché il livello reale dei consumi incorpora anche cambiamenti nella varietà e qualità dei prodotti, può essere accaduto che tra 2001 e 2005 i consumatori abbiano deciso di spendere meno e acquistare sempre la stessa quantità di abiti e scarpe, passando a prodotti che costano meno. Viceversa se un consumatore decide di acquistare abiti più costosi e di qualità più elevata, si registra un aumento dei consumi reali. Ed è quello che probabilmente è accaduto nel Ovvero i consumatori hanno smesso di acquistare abiti meno costosi e di minor qualità (come tra 2001 e 2005) e si sono riavvicinati a prodotti di fascia più alta. La lieve ripresa dei consumi di vestiario ha interessato in particolar modo il Nord dell Italia, dove la spesa media mensile è salita a 135 euro rispetto ai 127 dell anno 2005 (indagine sui consumi delle famiglie, ISTAT), portando la quota % di consumi in vestiario sui consumi totali dal 5,7% al 5,8% del totale. Anche al Sud la spesa sale anche se di poco (da 147 a 150 euro), mentre al Centro resta costante (a 127 euro). In valore assoluto la spesa delle famiglie per vestiario, calzature e pellicceria ammonta a milioni di euro, così ripartita: 49,5% al Nord; 19% al Centro e 31,5% Sud- Isole. Tra le regioni del Nord, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia concentrano assieme l 11% del totale della spesa nazionale in vestiario e calzature e una capacità di spesa elevata; e questo come vedremo li rende mercati particolarmente appetibili per lo sviluppo dei Factory Outlet (4 sugli 8 nuovi FOC previsti per il si apriranno in queste due regioni). In Lombardia (18% del mercato, inteso come % spesa totale 3

4 delle famiglie in vestiario e calzature) la relativamente scarsa presenza dei FOC sembra invece dovuta alla già massiccia presenza degli ipermercati. Il Lazio è la ragione che concentra da sola il 20% del superficie totale dei FOC e il 24% dei punti di vendita. 3. I NEGOZI DI VESTIARIO E CALZATURE Dai dati dell Osservatorio nazionale del commercio (ministero Sviluppo economico) risultano attivi, alla fine del primo semestre 2007, negozi di abbigliamento, tessuti e calzature. Nella tabella successiva si riportano le regioni dove la quota di negozi di vestiario e calzature sul totale nazionale supera il 4%. Le regioni non incluse nella tabella con l eccezione di Valle D Aosta e Sardegna - sono proprio quelle dove non vi sono e non sono programmate aperture di Factory Outlet Centre (Liguria, Trentino, Marche, Umbria, Molise, Basilicata e Calabria). Esercizi di abbigliamento, tessuti e calzature (consistenze al primo semestre 2007) Piemonte (6%) Lombardia (12%) Veneto + Friuli V.G (9%) Emilia Romagna (7%) Toscana (7%) Lazio (9%) Campania (13%) Puglia (8%) Sicilia (9%) Altre regioni (20%) Totale (100%) Fonte: elaborazioni su dati Osservatorio Commercio, MAP Nella tavola successiva si riporta la movimentazione degli esercizi nel corso del Nel complesso gli esercizi sono aumentati del 4%, ma quale risultato di andamenti diversi tra settori e tra sedi di impresa e unità locali. In sintesi: crisi del tessile; netta crescita delle unità locali nell abbigliamento (8%) ma, soprattutto, nelle calzature (+10,1%). 4

5 Esercizi di abbigliamento, tessuti e calzature variaz. % 2005/2006 sedi unità totale locali Tessili -2,3% 2,1% -1,7% Abbigliiamento 4,0% 8,1% 5,3% Calzature 1,2% 10,1% 3,8% TOTALE 2,4% 8,0% 4,0% Fonte: elab. Confesercenti dati Osservat.nazionale Commercio Venendo al periodo più recente, sempre dai dati dell Osservatorio nazionale del Commercio, risulta che nei primi sei mesi del 2007 sono state avviate nuove attività di abbigliamento e già esistenti sono state oggetto di trasferimento nella proprietà o nella gestione (subingressi). I nuovi metri quadri di superficie di vendita sono ; quelli relativi ai subentri invece sono La dimensione media degli esercizi che passano di mano è superiore a quella delle neo-attività e più alto il peso delle medie e grandi superfici più forte. I negozi di vicinato coprono infatti circa i tre quarti della nuova superficie di vendita connessa alle nuove aperture dei primi sei mesi nel 2007 ma solo la metà della superficie relativa ai subingressi. Nuove aperture e subingressi nell abbigliamento (I semestre 2007) Nuove Aperture Esercizi Mq Mq. per esercizio Vicinato Medio Grande Subingressi Vicinato Medio Grande Fonte: elab. Confesercenti su dati Osservatorio nazionale commercio 5

6 4. L AVANZATA DELLE GRANDI SUPERFICI Data la dimensione media dei negozi di abbigliamento attivi (70 mq secondo le risultanza degli studi di settore) la superficie di vendita totale del commercio al dettaglio di tessuti, vestiario e calzature è stimabile in 12,5 milioni di metri quadri. Negli ipermercati la superficie non alimentare è pari a 1,3 milioni di mq. La superficie di vendita dei FOC, nel , supererà i 550 mila metri quadri di superficie di vendita. Le Grandi Superficie Specializzate (GSS) dell abbigliamento, tessuti e calzature, all inizio del 2006, avevano 752 mila mq. di superficie di vendita. Dunque, sommando insieme la superficie di vendita di Factory Outlet Center, reparti non alimentari degli Ipermercati e Grandi superfici Specializzate si arriva a 2,65 milioni di metri quadri di superficie di vendita, pari a circa un quarto del totale della superficie di vendita dei piccoli esercizi di abbigliamento e calzature. Ma quello che conta molto è il trend di crescita della superficie di vendita nelle diverse tipologie distributive. Negli ipermercati, ad esempio, la superficie di vendita non alimentare è aumentata dell 11% nel 2006; nei FOC la superficie di vendita aumenterà tra 2007 e il dell 80%. 5. LO SVILUPPO DEI FACTORY OUTLET Le prime strutture di questo tipo in Europa sono state realizzate in Gran Bretagna nel 1992, con l apertura di tre strutture. In Europa, nel 1998, se ne contavano 22. Nel 2002, oltre 70 e solo tre anni dopo (nel 2005) più di 150. In Italia i Factory Outlet Centre (FOC) hanno mutuato dai centri commerciali la localizzazione in contesti suburbani e nei pressi di circonvallazioni e svincoli d accesso di medie e grandi città ma su scala edilizia maggiore e scegliendo bacini d attrazione più ampi. Il primo FOC ha aperto in Italia nel settembre del 2000 a Serravalle Scrivia, in Piemonte. Da allora ne sono stati aperti altri 15, la maggior parte dei quali nell anno (si veda la tabella allegata). Attualmente perciò in Italia i FOC sono 16, con oltre 300 mila metri quadri di superficie di vendita (GLA). In media occupano una superficie di 19 mila mq e hanno da 50 a 250 punti di vendita ciascuno (86 in media). L investimento medio per 6

7 aprire un FOC è di qualche decina di milioni di euro. La dimensione media di ciascun punto vendita è attualmente di 220 mq., ed è prevista salire fino a 245 mq. per punto vendita. Con altre 8 nuove aperture programmate per il , i FOC in Italia diventeranno 24, con una GLA (superficie di vendita) che supererà i 550 mila metri quadri e i punti di vendita saranno circa unità. I nuovi FOC sono più grandi (30 mila mq) e con più punti vendita di quelli attuali (110 pdv per FOC). Attualmente i FOC sono presenti in 14 province: nove al Nord (Aosta, Alessandria, Novara, Bergamo, Brescia, Milano, Mantova, Bologna, Parma); tre al Centro (Arezzo, Firenze, Roma) e due al Sud (Bari, Cagliari). Le nuove otto aperture sono in prevalenza al Nord (Cuneo, Udine, Treviso, Venezia), ma anche una al centro (Roma) e due al Sud (Caserta e Pescara). Vanno ricordati tre progetti sospesi, uno per ogni ripartizione geografica (Santhià in provincia di Vercelli, da mq; Civitavecchia in provincia di Roma da mq e 200 pdv; e Partinico in provincia di Palermo, da mq e 100 pdv) Infine, verrà presentato a giorni un progetto di FOC in provincia di Siracusa (Carlentini), da metri quadri di superfice di vendita e 214 punti di vendita. Factory outlet center realizzati, sospesi e in progetto FOC realizzati Superficie FOC realizzati FOC In progetto Superficie FOC in progetto FOC sospesi FOC scenario Superfici scenario Nord Centro Sud-Isole Italia Fonte: elabor. Confesercenti da Luca Tamini in Eddyburg.it 4/10/2007 Punti vendita dei FOC realizzati e in progetto Punti vendita FOC realizzati Punti vendita FOC in progetto Punti vendita FOC scenario Nord Centro Sud-Isole Italia Fonte: elaboraz. Confesercenti da Luca Tamini in Eddyburg.it 4/10/2007 7

8 Factory Outlet in Italia N Apertura Location Superficie vendita e punti vendita 1 Settembre 2000 BAA Mc/G/McArthur/Glen Designer Outlet Center Designer Outlet Serravalle Scrivia 2 Agosto 2001 Design Management Srl - The MallOutletCenter 3 Maggio 2003 Morrison Developments/Buontempo - La Galleria Factory Outlet Seriate Serravalle Scrivia (AL) Leccio Reggello (FI) Albano Sant Alessandro (BG) mq. 160 punti di vendita pdv mq mq. 50 pdv 4 Giugno 2003 Value Retail plc - Fidenza Village Fidenza (PR) mq. di cui in corso di realizzazione; 60 pdv 5 Luglio 2003 Craig Realty Group/ European Fashion Centers I/ Gruppo Percassi- Franciacorta Outlet Village 6 Settembre 2003 Freeland Capfin/ Fifty Outlet Group Full & Fifty Factory Outlet Meda 7 Ottobre 2003 Prime Retail/Sandretto/Draco Spa - Fashion District Bagnolo San Vito 8 Ottobre 2003 BAA Mc/G/McArthur/Glen Designer Outlet Center Designer Outler Castel Romano 9 Novembre 2003 Prime Retail/Sandretto/Draco Spa - Fashion District Valmontone 10 Maggio 2004 ING/Pantheon Retail Italia Srl CastelGuelfoOutletCity 11 Giugno 2004 Freeland Capfin/ Fifty Outlet Group Fifty Factory Store Aosta Rodengo Saiano (BS) Meda (Mi) Bagnolo San Vito (MN) Castel Romano (Roma) Valmontone (Roma) Castel Guelfo (BO) Aosta (Ao) mq. 160 pdv mq 50 pdv mq. 90 pdv mq. 113 pdv mq. 250 pdv mq., di cui in corso di realizzazione mq. 12 Ottobre 2004 Neinver - Nassica retail outlet centre Vicolungo (NO) mq., di cui in corso di realizzione; 70 pdv 13 Ottobre 2004 Prime Retail/Sandretto/Draco Spa - Fashion District Molfetta Molfetta (BA) 14 Aprile 2005 Craig Realty Group/ NUOVE EuropeanFashionCenters/ APERTURE Gruppo Percassi Factory Outlet Valdichiana 15 Primavera 2006 BAA Mc/G/McArthur/Glen Designer Outlet Center Designer Outlet Barberino del Mugello 16 Aprile 2006 Gruppo Policentro s.r.l./ Cogest Italia s.r.l./ Sestu Località More Promos s.r.l. Sardinia Outlet Villane Collaxe (CA) mq., di cui in corso di realizzione; 101 pdv - Foiano della Chiana (AR) mq. 83 pdv Barberino di Mugello (FI) mq. 100 pdv mq pdv 17 Febbraio 2008 Promos s.r.l. Palmanova Outlet Village Palmanova (Ud) mq. GLA 90 pdv 18 Marzo 2008 Viot Cerea s.r.l./ Tavolera s.r.l/ Gelmetti.- Mondovicino Factory Outlet 19 Primavera 2008 Pantheon retail / Lefim s.p.a Roncade Outlet Gallery 20 Autunno 2008 McArthur Glen Designer Outlet / Fingen Luxury Outlet Noventa di Piave Mondovì (Cn) Roncade (Tv) Noventa di Piave (Ve) mq. 71 pdv mq. 80 pdv mq. 125 pdv 21 Autunno 2008 Stores s.r.l./ Cesi Scrl Boldrin Spa - Soratte Outlet Shopping Stores s.r.l./ Cesi Scrl Boldrin Spa / Arsenali s.r.l. - Gli Arsenali Outlet Shopping Sant Oreste (Roma) Ronchis (UD) McArthur Glen / Gianni Carità e Figli S.r.l. Marcianise (CE) /Studio GM/ Espansione Commerciale Srl Outlet Capri Due mq. 160 pdv mq. 113 pdv mq 120 pdv 24 n.d. Promos s.r.l. Pescara Outlet Village Città Sant Angelo (PE) mq 120 pdv Fonte: elaboraz. Luca Tamini per Eddyburg.it 4/10/2007 8

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